Si parte da una quindicina e si attendono voci maschili!
Nei giorni scorsi l’Esecutivo dell’associazione Acab che gestisce BiblioPop ha ascoltato la relazione del Presidente Sergio Santinelli circa contatti e richieste di disponibilità a favorire la nascita, la permanenza e la vita musicale di un gruppo di persone – serie e preparate – a dar vita ad un Coro. L’organismo che collegialmente conduce le attività, assieme ad un numero neppure quantificato di volontari, della spumeggiante realtà di BiblioPop ha immediatamente accolto favorevolmente l’ipotesi. Del resto per queste finalità, a partire dai libri, è nata e vive BiblioPop: per attivare in modo diffuso cultura e socialità. Così, diretto dal Maestro Mauro Corsaro, si è insediato il gruppo che ha dato vita al Coro di Bovillae. Dunque da febbraio 2020 è ufficialmente fondato il "Coro Bovillae".
Promotori Annamaria Di Marzo (pianista e accompagnatrice del coro) e Mauro Corsaro (direttore del coro). Il musicista e compositore romano è attualmente organista della basilica di San Giovanni Bosco (RM) e anche direttore del coro omonimo. Vive dal 2015 a Santa Maria delle Mole. Il Coro Bovillae (Santa Maria delle Mole, Frattocchie, Cava dei Selci, Fontana Sala-Castelluccia e Marino) accoglierà i residenti di zona che vorranno cimentarsi nel canto corale. Il repertorio sarà misto; musica sacra, classica, musica da film, natalizia e ovviamente non mancheranno i lavori scritti dallo stesso Mauro Corsaro, che appena trasferitosi, cinque anni fa, compose un brano di musica da camera dedicato proprio a Santa Maria delle Mole (anche riprodotto in Piazza Togliatti durante "CantArte 2017"). Il coro Bovillae apre le iscrizioni, soprattutto alle voci maschili, ed invita quindi a rivolgersi direttamente ai promotori, oppure ai soliti riferimenti di BiblioPop/Acab.
Sarà pur vero che un’opera, come sosteneva Oscar Wilde, una volta data in pasto al pubblico, non appartenga più al suo autore. Essa infatti viene fagocitata dalla critica e dall’interpretazione sempre soggettiva dei lettori, soprattutto quando questi ritrovano pezzetti di sé nelle parole composte da un altro.
Eppure, un’opera mantiene sempre una chiara impronta dell’autore, della sua personalità: c’è qualcosa di intimo, di privato, messo a nudo tra le righe, racchiuso in un concetto, in una forma, nel modo di far respirare le virgole.
Quando iniziai a leggere il saggio su Andrew Marvell di Eleonora, uno dei miei primi pensieri è stato: è proprio lei. Chi la conosce, intuisce subito il perché della scelta di un poeta come Marvell, dimenticato dalla critica per quasi due secoli, eppure importante, perché all’avanguardia nei suoi discorsi di politica e religione, originale nella trattazione del grande tema della Natura, e sfuggente ad ogni rigida classificazione.
Né un poeta metafisico né un cavaliere: come Eleonora, che non è soltanto una giornalista né un’insegnante, non una studiosa, neppure una creatura dotata di curiositas. Nessuna di queste categorie può trattenere l’essenza di lei, che invece è tanto simile alla natura multiforme di quel lievemente celebre eroe di Itaca, vale a dire Odisseo.
Lei procede nella vita come il suo poeta, che trae la sua ispirazione attingendo un po’ dall’uno e un po’ dall’altro, e, così facendo, sviluppa un pensiero superiore, proprio perché ha abbandonato la presunzione che la ragione sia solo nell’uno o solo nell’altro. Marvell, uomo del Seicento, parlamentare e letterato, uomo onesto e anglicano, per affrontare i grossi cambiamenti della sua epoca di transizione e di conflitto, come un orafo, sceglie alcuni sottili ed accurati strumenti: ironia complessa, a permeare i grandi temi esistenziali e attuali, messi in continua antitesi; ambiguità, perché l’obiettivo non è una visione unitaria, bensì una pluralità di punti di vista; sovversione, come il linguaggio rabbioso che sconvolge le atmosfere da elegia pastorale.
E la Natura la fa da padrona: una Natura a tratti allegorica, a tratti scientifica e ordinata, a tratti locus amoenus, mai verosimile, ma sempre introspettiva, rappresentativa, funzionale ai temi trattati. Il paradossale mietitore Damon pianta grano e difende dei valori morali, così come lo sradica, in una scia di furia distruttrice, abbattendo spighe e, con esse, ideali. A colpi di metrica classica e di brevitas, Marvell esercita con sagacia, con wit, il mestiere di poeta saldamente piantato nella realtà, che trae i propri contenuti dall’esperienza politica e religiosa, e la forma dagli studi e dalle colte compagnie, come quella di Milton, di cui fu fedele assistente nei difficili giorni della cecità, fino alla morte.
Una gestazione di nove mesi che ha partorito, dopo viaggi in the UK e consigli eruditi, questo lungo saggio, capace di appassionare i curiosi e saziare i più esperti di letteratura inglese. Lo troviamo, dopo anni di ripensamenti e labor limae, per ora in vendita su Edizioni AI, morebooks.de e su Amazon, ma molto presto lo vedremo approdare su canali altri internazionali come Lightning Source, e, inoltre, sarà raggiungibile tramite distributori locali in ben 40 Paesi.
È un vero traguardo, per l’autrice: in una società fatta di like e d’influencer, ogni tanto un po’ di wit e di merito fanno bene alla salute.
Debora Esposto
http://www.lavocedeicastelli.com/
Ragazzi col naso all'insù all'Elsa Morante di Santa Maria delle Mole
Con il naso all'insù nel plesso E. Morante". E' questo il titolo di un'iniziativa che ha visto coinvolte tre classi della quinta elementare del plesso "Elsa Morante" di Santa Maria delle Mole e che è nata da un'idea dell'insegnante di religione cattolica della Diocesi di Albano, Stefano Palocci. Insieme ad altri insegnanti del plesso, tra cui la coordinatrice Cesira Abruzzo, Barbara Celella, Antonietta D'Arrigo, Roberta Diamanti, Barbara Guidi, Maria Sannino e Rosario Drogo, con la collaborazione di Giovanna Pugliese e Anna Tanzi, l'Associazione Genitori della Primo Levi e gli ex alunni Yuri Renna, Diletta D'Avino e Silvia Grugnaletti dell'I.C. "Primo Levi" g uidato dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Francesca Toscano, il maestro Palocci ha stravolto un po' la didattica comune trasformando due Uda (unità di apprendimento), una scientifico-storica e l'altra tratta dal percorso di religione, in un unico iter. In occasione della notte tra il 21 e il 22 dicembre, sono stati allestiti due musei con i lavori dei ragazzi e le aule si sono trasformate in un laboratorio "a cielo aperto", con tanto di concerto notturno guidato dalla vice preside, Prof.ssa Laura Aquilani, il montaggio di un planetario di circa 15 mq illuminato da 23 costellazioni e il sistema solare, riflessioni sulla creazione e sul Natale, 10 tappe ludiche, laboratorio dei desideri, cinema notturno, cena e colazione comuni, festa del dono e video riassuntivo dell'evento.
I ragazzi delle quinte A, B e C hanno dormito nei sacchi a pelo sotto un soffitto illuminato di stelle. "Insegnare è faticoso perché bisogna mettersi in gioco e non solo a parole - ha commentato il maestro Stefa no Palocci - ogni cosa che fai, seduto o davanti alla cattedra, diventa specchio per i tuoi alunni: se sorridi impareranno a sorridere, se entri arrabbiato impareranno ad essere arrabbiati, se urli insegni ad urlare, se volterai loro le spalle lo capiranno. Insomma non bisogna trattare i nostri alunni come un lavoro, ma lavorare con loro, come un motivo per rinascere ogni giorno alla promessa fatta di essere un insegnante".
Mattinata di grande successo quella di sabato scorso per l'avvio della 1^ giornata anno 2018, denominata “Operazione Decoro dell'Appia Antica", avviata dal Circolo Legambiente Il Riccio, in collaborazione con il nostro Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole con quello di Gente Via Aldo Moro e con l'Associazione Genitori Primo Levi. Un grazie a tutti i Concittadini che sono venuti a far sentire la loro vicinanza anche attraverso l’offerta di uno spuntino.
Durante le operazioni di pulitura, a cui hanno partecipato anche tanti bambini, sono stati raccolte molte decine di sacchi d’immondizia varia, ma soprattutto si è voluto evidenziare alle Istituzioni competenti,lo stato di completo abbandono in cui verso quel fazzoletto di territorio racchiuso tra: via Appia Antica, via Palaverta e via Nettunese.
Con l’occasione si è continuata con l’operazione “Amatrice nel Cuore, obiettivo 250”, dove il numero sta per i bambini di Amatrice a cui vogliamo regalare un uovo di pasqua, da consegnare in occasione della gita solidale del 25 marzo, organizzata gratuitamente da “Ale Viaggi” in collaborazione con il nostro Comitato e che, con l’adesione di circa 120 persone ha riscosso un grande successo. In quell’occasione verrà suggellato un gemellaggio tra la nostra Cittadina ed Amatrice.
La raccolta delle uova pasquali è già a buon punto e continuerà domenica prossima in piazza a Santa Maria, in quell’occasione il nostro Comitato si presenterà ai Cittadini e raccoglierà dalla loro viva voce le istanze.
Vi aspettiamo quindi domenica 18 marzo dalle ore 09,00 alle ore 13,00 in piazza.
Con estrema soddisfazione annunciamo l’approvazione da parte della Giunta Comunale delle modifiche alla convenzione in essere tra il Comune di Marino e la società Green Buildings, la quale sta realizzando un intervento urbanistico proprio a ridosso dell’Istituto.
L’opera a scomputo, prevista nella convenzione sottoscritta nel 2013, consisteva nella realizzazione di un campo da tennis con annessi locali tecnici per un valore di 1.200.000 euro.
Alla luce della crescente richiesta di spazi per la didattica si è convenuto di modificare l’opera chiedendo di realizzare una nuova e moderna palestra a servizio della scuola che sorgerà sulla porzione di terreno adiacente all’Istituto.
Grazie ai fondi in possesso del Comune ed all’opera dei Tecnici dei LL.PP. autori della progettazione sottoposta alla Dirigente Scolastica ed ai suoi tecnici per l’approvazione, l’attuale edificio destinato alle attività motorie verrà trasformato in spazi per la didattica, fornendo così quella capacità di rispondere nel tempo alle tante richieste di iscrizione già dall’A.S. 2019-2020.
Sino a quando la nuova palestra non sarà terminata per gli alunni è prevista la possibilità di usufruire di altri spazi mediante l’attivazione di navette dedicate.
Un esempio di come l’interesse pubblico possa essere perseguito anche agendo direttamente sugli accordi già sottoscritti nella direzione di fornire opere che siano veramente a servizio della comunità.