Quando si parla di lavori pubblici di una certa rilevanza è del tutto naturale che i tempi di esecuzione non possono essere brevi come tutti vorremmo.
Ma l’argomento che voglio trattare oggi non riguarda un’opera da molte migliaia di euro, ma al contrario una dal costo di poche centinaia di euro.
Un’opera che se concretizzata migliorerebbe, di molto la vita di numerosi Cittadini.
Mi riferisco all’apertura di un cancello che permetterebbe di collegare, comodamente ed in tutta sicurezza, il grande parcheggio di via Fratelli Cervi con le scuole, Verdi e Ciari.
A tal proposito è bene fare un po di chiarezza su tutta la questione.
Cominciamo col dire che il nostro Comitato di Quartiere, venendo incontro alle istanze dei genitori di bambini che frequentano le suddette scuole, nella primavera dello scorso anno, avviò una raccolta di firme che, in poche settimane, vide l’adesione di più di 400 Cittadini.
All’atto della consegna delle firme al Comune, vista l’importanza dell’opera, la facilità d'esecuzione ed il costo irrisorio, sembrò che il tutto potesse risolversi in tempi brevi.
Poi, dal nulla comparve una raccolta di firme che si diceva contraria a questa miglioria.
Le motivazioni addotte non sono mai state chiarite, ed anche il numero dei firmatari non è stato mai reso noto, comunque ufficialmente la maggioranza dei firmatari ingenuamente fu indotta a credere che, con quella raccolta si sarebbe potuto impedire che il parcheggio in questione diventasse pubblico.
Un falso conclamato che evidentemente ha potuto fare presa solo tra gli ignari neo abitanti della nostra Cittadina.
Per gli smemorati o male informati della situazione, è bene ricordare ancora una volta che, il suddetto parcheggio è stato costruito dalla società che ha realizzato il complesso edilizio denominato “La Casa nel Parco” come “atto d’obbligo” nei confronti del Comune.
Pertanto l’acquisizione della suddetta area non è affatto in discussione, resta soltanto da capire come e quando, l’attuale Amministrazione comunale deciderà di venire incontro alle esigenze di tutta la collettività, o se invece, con una insopportabile melina, scaricherà alla prossima amministrazione la scelta di decidere.
A seguito di questa ulteriore raccolta di firme, contraria alla suddetta apertura, l’Amministrazione si sentì autorizzata a non decidere.
Poi però, purtroppo, successe quello che noi avevamo più volte paventato.
Una mattina, durante l’orario d’ingresso alle scuole, su via Maroncelli, nella ressa che contraddistingue quella strada, la madre di una piccola alunna fu investita, fortunatamente senza gravi conseguenze.
Un episodio che, costrinse in fretta e furia, l’Amministrazione comunale, a prendere provvedimenti.
Lo fece vietando, durante le ore di entrata ed uscita delle scuole, il parcheggio su via Maroncelli, convogliando, implicitamente, le auto a sostare in quel parcheggio.
A questo punto la domanda sorge spontanea, ma se l’apertura del suddetto cancello non poteva avvenire, perché il parcheggio in questione era ancora proprietà della società costruttrice,come ci fu detto anche durante un’audizione in commissione LL.PP. , come ha potuto il Comune autorizzare implicitamente i cittadini a parcheggiarci?
La conseguenza di questa scelta a metà è che, con buona pace della maggioranza degli ignari firmatari della mozione, ora il parcheggio può essere utilizzato ma guai ad aprire quel cancello.
Risultato, 2 volte al giorno, gli accompagnatori dei piccoli studenti sono costretti ad un lungo pellegrinaggio che li costringe a risalire via F. Cervi, passare per la piazzetta, dove persiste un piccolo bar, scendere verso le scuole e poi ovviamente fare il percorso inverso.
Un percorso di circa 500 metri, a fronte di quello di pochi metri, necessari con l’apertura del cancello.
Che dire, una situazione a dir poco paradossale.
A questo punto sarebbe interessante capire quali sono i veri motivi che impediscono la suddetta realizzazione.
Una domanda che, prima o poi, dovrà ricevere una risposta.