La nuova legge, approvata all’unanimità dal Senato il 25 settembre 2018, introduce l’obbligo del dispositivo anti abbandono sui seggiolini per auto, per Bambini fino a 4 anni.
Le caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali del sistema di allarme dovranno essere stabilite, entro 60 giorni, da un Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (anche se si prevede consista nell’applicazione di un sensore al seggiolino che riveli, una volta spento il motore, la presenza dei Bimbi in auto, attraverso l’emissione di un segnale acustico di allarme inviato sulla chiave dell’auto o sul cellulare del conducente). Mentre l’obbligo d’installazione del seggiolino è previsto dopo 120 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto e comunque a decorrere dal 1° Luglio 2019.
Intanto, a cura de Ministero delle salute è prevista e finanziata, per il triennio 2019 – 2021, la realizzazione di un campagna informativa sulle modalità di utilizzo dei dispositivi e sui rischi derivanti dall’amnesia dissociativa. Disturbo caratterizzato da una perdita di memoria-retrospettiva (ricordarsi di fare qualcosa) e della conseguente incapacità di ricordare informazioni autobiografiche (che riguardano la propria vita) , dovuto ad eventi sconvolgenti dal punto di vista fisico ed emotivo, spesso associati ad eventi traumatici o fortemente stressanti, quali (fra i più ricorrenti, connessi all’attuale andamento della vita quotidiana): problemi finanziari; difficoltà interpersonali (riconducibili spesso a conflittuali rapporti famigliari e di amicizia) apparentemente irrisolvibili; impulsi mossi da sensi di colpa; morte di una persona alla quale si era affettivamente molto legati; ecc.
Tale disturbo anche se si può presentare in qualsiasi fascia di età, sembra manifestarsi più frequentemente tra i giovani adulti.
Secondo il testo approvato, l’obbligo dell’installazione dei seggiolini anti-abbandono riguarderà i conducenti dei veicoli delle seguenti categorie:
immatricolate in Italia o all’estero e condotti da residenti in Italia, che trasportano Bambini fino a 4 anni di età, assicurati al sedile con il sistema di ritenuta (sistema finalizzato ad evitare collisioni ed urti ai Bambini, in caso di incidente stradale o brusche frenate, che deve essere omologato e dotato di contrassegno conforme alle norme stabilite dal Ministero dei Trasporti ed il cui utilizzo è obbligatorio per soggetti fino al raggiungimento di 36 Kg di peso ed un’altezza di 1,50 metri. L’art. 172 del Codice della Strada, poi, prevede l’obbligo del seggiolino per auto per tutti i passeggeri sotto i 150 cm e i 12 anni di età. Sono esentati dall’ottemperanza dell’utilizzazione del sistema di ritenuta i Bambini di età inferiore a 3 anni che occupano i sedili posteriori, solo se trasportati: - con veicolo sprovvisto di tale sistema; taxi o di autovetture da noleggio con conducente in servizio urbano o su itinerari da e per stazioni ferroviarie, porti e aeroporti, purché siano accompagnati da un passeggero di almeno 16 anni di età. L’alterazione del normale funzionamento di tali dispositivi di sicurezza è punibile con una sanzione fino a 162 euro, mentre l’importazione, la produzione e la commercializzazione in Italia degli stessi, non omologati, è punibile con una multa che varia da 841b a 3.366 euro).
Intanto, nel frattempo che si giunga al termine dei 60 giorni per conoscere la definizione dei dettagli tecnico-economici e di spettanza, inerenti la concreta applicazione del provvedimento, sono allo studio sconti per incentivare l’acquisto dei seggiolini , in sintonia con il testo del Decreto che suggerisce appositi provvedimenti legislativi inerenti agevolazioni (detrazioni fiscali fino a 200 euro) limitati nel tempo, in ottemperanza della normativa europea sugli aiuti di Stato.
Anche se il direttore del Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la difesa dell’Ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) Carlo Rienzi asserisce “ che quando si introduce un obbligo si devono prevedere anche tutele per le famiglie: per questo chiediamo che i seggiolini siano totalmente gratuiti per i genitori , anche allo scopo di evitare ignobili speculazioni sull’esigenza di tutelare i bambini “
In caso di inosservanza dell’obbligo d’installazione dei seggiolini anti-abbandono è prevista una multa che va da 81 a 326 euro ( come per il mancato uso delle cinture di sicurezza ) ed in caso di recidiva, nell’arco di due anni, la conversione in sospensione della patente da 15 giorni fino ad un massimo di due mesi (in seguito ad aggiornamento dell’art. 172, comma 4 del Codice della Strada).
Comunque, nel frattempo, al di là degli specifici dispositivi esistenti o in via di realizzazione, per ricordare ai conducenti che un bimbo è rimasto in auto, si può ricorrere alla messa in atto di accorgimenti semplici, efficaci e per nulla onerosi che richiamino o inducano ad accorgersi della presenza in auto del bambino, come:
Tutto ciò al fine di soccorrere quei genitori che, assillati da mille inspiegabili ed inestricabili problemi che annebbiano la loro mente, rischiano di abbandonare, anche se incoscientemente, il proprio figlio in auto, e per scongiurare il pericolo che agli 8 bambini deceduti in Italia, negli ultimi 10 anni, in tali circostanze, si aggiungano altri strazianti luttuosi eventi del genere.
A cura del Prof. Brancato
Il Bollo auto è una tassa che i proprietari di autoveicoli e motoveicoli, immatricolati in Italia, devono versare a prescindere dall’effettivo utilizzo del mezzo.
Tassa, i cui versamenti, con il Decreto fiscale 2020, è stato stabilito che dovranno essere effettuati tramite la piattaforma realizzata da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) e che i dati relativi ai pagamenti verranno acquisiti al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), al fine di identificare coloro che non provvedano a corrisponderli.
Il D.L. 124/2019, convertito in legge, poi, introduce all’art. 38-ter, l’obbligo, a partire dal 1° Gennaio 2020, del pagamento attraverso la modalità prevista dall’at. 5, comma 2 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD, d. lgs. n. 82/2005), e cioè tramite il sistema pagoPA.
Anche se il D.L. Milleproroghe, ha rinviato la decorrenza al 30 Giugno 2020.
Con il servizio pagoPA, oltre bollo auto, si possono pagare: tributi, tasse, quote associative, rette, sanzioni, ed ogni altro tipo di pagamento verso le Pubbliche Amministrazioni centrali e periferiche, nonché importi da corrispondere alle: ASL, Università, scuole e aziende a partecipazione pubblica. Mentre le Amministrazioni o Imprese, che non hanno rapporti diretti con i cittadini, possono essere esentati dall’utilizzo di tale servizio, se invieranno all’Agenzia per l’Italia Digitale apposita dichiarazione per l’esenzione.
I pagamenti possono essere:
e possono effettuarsi presso le seguenti strutture fisiche:
- SISAL: Sport Italia Società a Responsabilità Limitata ( Agenzia Italiana che opera nei settori del gioco e dei servizi di pagamento );
- Lottomatica: Operatore di Lotterie, scommesse e concessionaria esclusiva dello Stato Italiano per la gestione del gioco dell’Otto;
- e Banca 5 o Banca dei Tabaccai (è la prima Banca online in Italia che opera nel settore dei sistemi di pagamento, ed è specializzata nella rete delle Tabaccherie);
In ogni caso, il pagamento viene identificato dal Codice IUV (Identificativo Unico di Versamento) che, per i pagamenti spontaneiviene generato all’atto della richiesta del pagamento stesso, mentre per i pagamenti attesi è associato alla posizione debitoria e viene notificato all’utente tramite un avviso di pagamento. Codice, per mezzo del quale l’Ente associa il singolo versamento alla richiesta di pagamento o alla posizione debitoria.
Il costo della commissione, relativa al servizio di pagamento, può variare da zero, quando si paga con accredito in conto, a 1.50 – 1.70 – 2.00 euro, a seconda se si esegue presso Posta, Banca 5, SISAL e Lottomatica, mentre nei Supermercati Gdo (Grande distribuzione organizzata) varia in base alla catena di appartenenza.
Un ulteriore novità, che costituisce un non trascurabile vantaggio della modalità di pagamento pagoPA, consiste nella possibilità di eseguire i descritti pagamenti con Carte di credito o Bancomat, e non più esclusivamente in contanti.
BONUS ASILO NIDO 2018: COS’E’ a CHI SPETTA e COME RICHIEDERLO
Il Bonus, introdotto dall’art. 1, comma 355, della Legge 11 Dicembre 2016, n° 232, è un contributo economico, erogabile per 11 mesi l’anno, destinato alle famiglie con figli piccoli che frequentano l’asilo nido pubblico o privato, finalizzato a garantire un sostegno al loro reddito. Contributo che è stato confermato, anche per il 2018, dalla nuova Legge di Bilancio 2018.
In particolare, la nuova Circolare INPS 29 Gennaio 2018, n° 14 stabilisce che il tempo utile per la presentazione della domanda,per ottenere i contributi per la frequenza di Asili Nido Pubblici e Privati e per forme di assistenza domiciliare, va dalle ore 10 del 29 Gennaio alle 23,59 del 31 Dicembre 2018, mentre per le domande da effettuare negli anni successive al primo, il Bonus va richiesto entro il 31 Dicembre.
La Domanda può essere presentata:
da:
Genitori di Bambini:
Per i Bambini appena iscritti all’anno scolastico 2017 – 2018, la domanda potrà essere presentata all’Inps nel momento in cui si è in grado di dar prova documentata dell’avvenuta iscrizione e del pagamento di almeno una mensilità, tramite ricevuta di pagamento ofattura quietanzata o bollettino bancario/postale etramite attestazione del datore di lavoro dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga,per i nidi aziendali.
Se si hanno due o più figli in possesso dei requisiti per fruire del Bonus, il genitore dovrà presentare una Domanda per ogni figlio beneficiario.
In sede di compilazione della Domanda, il genitore, inoltre, dovrà indicare i mesi, tra Gennaio e Dicembre, per i quali intende beneficiare del contributo.
Nel caso di Bambini malati gravi, in aggiunta al modulo domanda servono: un documento d’identità, il codice fiscale ed un’attestazione, rilasciata dal pediatra, che dichiari l’impossibilità del Bambino a frequentare per l’intero anno, in ragione di una grave patologia cronica, oltre alla attestazione delrequisito che il genitore richiedentedebba coabitare con il figlio ed avere dimora abituale nello stesso comune.
Condizione per la quale, invece della corresponsione del Bonus in 11 rate mensili da 90,91 euro (per ogni retta pagata e documentata) riferita ai Bambini che frequentano l’asilo nido, è prevista, previa verifica dell’INPS del possesso dei requisiti prescritti, l’erogazione del Bonus di 1.000 euro in un’unica soluzione, sempre che rientrante, secondo l’ordine cronologico della presentazione della Domanda, nel limite di spesa di 250 mila euro stanziati per il 2018.
Le domande presentate dopo l’esaurimento della summenzionata somma non verranno prese in considerazione.
Il pagamento del Bonus, da parte dell’INPS, avverrà secondo una delle seguenti modalità indicate dal genitore richiedente citato nella Domanda:
Per quest’ultima modalità, la Domanda va corredata dell’allegato modello SR 163, se non è stato presentato in occasione di precedenti richieste.
Redatto dal Prof. Domenico Brancato
Dalle esigenze reali alla loro strumentalizzazione
Riflettevo su quali siano gli stimoli che orientano le nostre scelte quando siamo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti che dovranno operare nelle Pubbliche Amministrazioni.
Il più delle volte sono stimoli di tipo emotivo, derivanti, ad esempio, dalla nostra irriducibile ideologia politica, o dalla ribellione contro le difficoltà che viviamo, o dalla simpatia/antipatia verso specifici candidati. Stimoli molto spesso indotti da campagne pubblicitarie sempre più rozze e fuorvianti, che tendono a sollecitare i nostri più profondi sentimenti di rivalsa nei confronti di quei ‘nemici’, reali o creati ad arte, descritti come origine delle nostre insoddisfazioni e delle nostre paure.
Mi sembra, inoltre, che pochi di noi si soffermino ad esaminare con la dovuta attenzione quali siano i reali obiettivi di coloro che ci inondano di sollecitazioni, ci bombardano di slogan e ci annegano di promesse che appaiono molto attraenti ma che, alla fine, risultano molto difficili da realizzare o addirittura irrealizzabili e che molte volte non vengono perseguite con la stessa determinazione con cui sono state strumentalmente e disonestamente:
Promesse che già appaiono irrealizzabili nel momento stesso in cui vengono elargite, ma, dalla maggioranza di noi, considerate come verità sacrosante.
Da sempre le nostre insoddisfazioni, opportunamente pompate o sgonfiate a seconda dell’idea politica di chi ci presenta candidati alle elezioni, vengono inserite in programmi elettorali che, per incapacità dei rappresentanti eletti o per incuria, o per cambiamenti della loro linea politica, sono destinati, in molti casi, ad essere disattesi.
E molte volte succede che gli stessi candidati che ci vengono proposti non vengano scelti in funzione delle loro effettive capacità, ma in funzione di altre considerazioni che, pur se tipiche della politica attuale, non sono certamente orientate unicamente alla soddisfazione dei cittadini, ma tendono soprattutto al consolidamento del ‘potere’.
Credo, infine, che questa eterna battaglia elettorale in cui ci dibattiamo ormai da anni non renda facile distinguere tra esigenze reali ed esigenze indotte dalla propaganda politica, intesa nel senso più deleterio del termine.
Ed è altrettanto sconcertante, per me, osservare come tutto, nell’opinione pubblica, sia trasformato in opinione politica e come siano viziati ed aprioristici i meccanismi di sostegno o di opposizione ai candidati eletti:
senza considerare quelli che vivono passivamente gli eventi che li riguardano e non esprimono mai il loro assenso o il loro dissenso per quanto viene fatto e per quanto viene invece disatteso.
Una presa di posizione ideologica e statica che non ha nulla a che vedere con la soluzione dei problemi di cui ci lamentiamo TUTTI e delle esigenze che condividiamo, TUTTI.
Ed allora io propongo che quei TUTTI, che poi siamo noi cittadini, si uniscano e, insieme e senza l’intromissione di ideologie politiche indotte forzosamente:
La mia idea è quella di ‘rivoltare la frittata’ e di essere noi stessi a definire i programmi, ad eleggere i candidati che danno maggiori garanzie ed a controllare che questi nostri eletti siano davvero nostri rappresentanti e non siano asserviti ad entità il cui unico scopo è quello di gestire il ‘potere’ , in particolare quello economico.
E quindi chiedo a TUTTI un maggior interessamento alla gestione della Cosa Pubblica da parte di molte più persone. Interessamento diretto al supporto delle Amministrazioni elette, ma anche in competizione con coloro che della politica hanno fatto una professione e che, purtroppo, non agiscono nell’etica che questa onorevole professione richiede e, come tali, sono soggetti a regole che nulla hanno a che vedere con la soddisfazione delle nostre esigenze.
Sarei molto lieto che questo mio scritto riuscisse ad aprire una discussione che, coinvolgendo un buon numero di persone ragionevoli e disposte ad impegnarsi, riuscisse a modificare le modalità di approccio all’elezione dei nostri rappresentanti ed al controllo dell’attività da loro svolta.
La discussione è aperta.
Appuntamento venerdì 5 ottobre alle 21 in Piazza Sciotti a Santa Maria delle Mole con il live tour della Little Tony Family.
Da non perdere!
Little Tony Family
Chi sono:
Antonio Ciacci, in arte Little Tony, è scomparso il 27 maggio 2013 a Roma.
Prima di lasciarci ha espressamente chiesto di continuare a portare avanti il suo patrimonio musicale, continuando a far vivere le sue canzoni che tanto ha amato e che il pubblico ama ancora.
Cristiana Ciacci ed Angelo Petruccetti (collaboratore storico di Tony), rielaborando i brani e sincronizzando la voce di Tony con i video dei più bei concerti ed apparizioni televisive, duettano ancora oggi con l’Elvis italiano accompagnati dalla loro band live formata da quattro elementi, risultato: un concerto pieno di emozione, divertimento, energia e carica di rock and roll che Tony ha sempre interpretato con l’amore per la musica inglese-americana e la grande melodia italiana.
Il tutto si svolge in due ore dove vengono raccontati aneddoti sulla vita dell’artista e la nascita delle sue indimenticabili canzoni, con interventi coreografici di due ballerine che insieme a Cristiana disegnano dei veri e propri quadri.
Le foto sono state estratte dal sito ufficiale Little Tony Family che si invita a visitare per approfondimenti. E’ ricco di immagini e video.
Ho ricevuto un avviso dall’Ufficio Postale di Santa Maria delle Mole che mi invitava a ritirare un documento giacente presso di loro. Sono andato all’Ufficio postale ed ho ritirato un altro avviso che mi informava del fatto che era presente presso l’Ufficio dei Messi Comunali una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate.
A questo punto debbo rilevare che sono molto sfortunato in quanto mai un Messo Comunale è stato in grado di trovarmi al Green House dove abito e che da quaranta anni ho dovuto seguire questa procedura per ritirare questo tipo di documenti.
Cassetta Postale > Ufficio Postale > Comune. ….. Con relativi trasferimenti e code
Quindi ero ampiamente a conoscenza che tali documenti possono essere ritirati soltanto dalle 13 alle 14 (ora peraltro molto scomoda per il pubblico) e, in questo ultimo periodo, soltanto a Palazzo Colonna.
Sono andato a Marino per tempo e, con mia meraviglia, ho visto che i parcheggi a pagamento sotto la scalinata di Palazzo Colonna erano tutti liberi. Ho parcheggiato dopo aver letto un cartello che credevo riportasse un divieto di sosta dalle ore 5 alle 13. Invece, leggendo meglio, ho visto che il divieto era fino alle 19. Nel frattempo mia moglie era scesa dall’auto, ma è stata giustamente richiamata da due vigili seduti in macchina sotto la scalinata. Lei ha detto che aveva dei problemi a camminare (è stata operata recentemente all’anca) e che non avevamo trovato un parcheggio. La risposta di uno dei due agenti è stata : “questi sono problemi suoi e non miei” con un atteggiamento non proprio professionale.
Lei è rimasta ed io sono andato a parcheggiare altrove. Quando è scesa dalla scalinata mi ha detto che non aveva potuto ritirare il documento perché dei due messi del Comune, uno era in ferie e l’altro in malattia, quindi sarebbe dovuta tornare. In effetti nell’ufficio c’erano due persone ma, evidentemente, la consegna dei documenti non rientrava nei loro compiti. Lei ha provato a dire che veniva da Santa Maria delle Mole e non sarebbe stato agevole per lei tornare, ma non c’è stato niente da fare. Quando ha chiesto quando sarebbe potuta tornare, le hanno detto che non lo sapevano. La signora con un atteggiamento molto tranchante, mentre il signore si è mostrato gentile.
Tre annotazioni
1 – Sicuramente la mia esperienza in fatto di consegne dirette da parte dei Messi non è significativa, ma mi piacerebbe conoscere la percentuale di avvisi consegnati direttamente dai Messi Comunali nel Territorio di Santa Maria delle Mole rispetto a quanti vengono consegnati all’Ufficio Postale
2 – Può essere reso possibile ritirare tali documenti in una sede più comoda e con orari più elastici e magari con la possibilità di parcheggiare?
3 – In molte altre occasioni ( in particolare con gli Uffici con i quali abbiamo trattato di Tasse Comunali, Catasto e Successioni) ho avuto modo di constatare e di apprezzare la grande competenza e la professionalità dimostrate da parte del Personale del Comune e quindi non faccio di ogni erba un fascio, ma sono rimasto molto sorpreso dagli atteggiamenti riscontrati oggi.
Spero vivamente che si tratti di casi isolati e che altri cittadini non abbiano a sperimentare situazioni analoghe.
E spero anche che gli Amministratori prendano in considerazione le osservazioni di cui sopra