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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di; Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

"Rallenta": la campagna di sensibilizzazione per l'incrocio del Sassone

"Rallenta": la campagna di sensibilizzazione per l'incrocio del Sassone Copertina    (commenti:3) (826)
Eleonora Persichetti

 
Nel pomeriggio di venerdì 12 gennaio, come preannunciato nei giorni precedenti, il Comitato di Quartiere del Sassone ha organizzato un presidio presso l’incrocio del Sassone - Quarto S. Antonio – Appia Nuova Vecchia Sede al fine di sensibilizzare quante più persone possibili sugli importanti problemi di sicurezza stradale che gravano su questa area. Ricordiamo, che giovedì 4 gennaio è stato investito un ragazzo di 17 anni proprio sulle strisce del suddetto incrocio e che è ancora ricoverato al Policlinico di Tor Vergata. L’incidente ha colpito tutti e ha spinto il Comitato di Quartiere ad agire per trovare delle soluzioni affinché non accadano più fatti così gravi. La famiglia del ragazzo ha preso parte al presidio.
Oltre ai cittadini e ai residenti, hanno partecipato all’evento anche: Genitori in Ruolo, il Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole, l’amministrazione comunale nelle persone di Rinaldo Mastantuono, Asessore Attività Produttive, Polizia Locale, Sicurezza, Protezione Civile,Trasporti, Decoro Urbano, e del Presidente del Consiglio Comunale, Eugenio Pisani, i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Barbara Cerro e Alessandro Blasetti.
 
“Chiediamo al Comune di Marino l’impianto di dossi artificiali e autovelox, oltre ad un’adeguata illuminazione e un ribasso del limite di velocità consentito che non superi i 30 km/h. Vogliamo sicurezza e tranquillità che ultimamente non c’è”, ha dichiarato Santo Andaloro, del Comitato di Quartiere Sassone. “Speriamo che l’amministrazione faccia il suo lavoro. La sicurezza dei cittadini è una priorità. La sicurezza nei tratti interessati sarà oggetto di nostre interrogazioni che durante il prossimo consiglio comunale porteremo all’attenzione dell’amministrazione e della maggioranza”, ha ribadito Barbara Cerro.
 
L’avvocato Eugenio Pisani si è visto favorevole alla creazione di un tavolo tecnico tra le parti competenti per l’area e ha riconosciuto che un autovelox insieme allo spostamento delle strisce pedonali in un punto più visibile potrebbero essere un primo utile intervento.
 
Quell’incrocio e via Quarto Sant’Antonio presentano numerosi problemi che anche noi, in passato, abbiamo segnalato a più riprese. Partiamo da via Quarto Sant’Antonio: una strada dissestata, piena di buche, dove le auto corrono nonostante ci siano numerose abitazioni e tratti di attraversamento in cui i pedoni transitano anche con bambini piccoli e passeggini. In prossimità del Parco c’è un filo spinato rotto che sporge sul marciapiede ad altezza bambino. Non parliamo poi dei marciapiedi, praticamente inesistenti. Anche lo stop all’incrocio è collocato male, c’è il rischio di superarlo non avendo la piena visibilità di chi viene da Marino per intenderci.
 
Probabilmente dossi e riduzione a 30 km/h della velocità non basterebbero. L’illuminazione aiuterebbe certamente, ma servirebbe un intervento ben più radicale sulla viabilità: una rotatoria. Lo spazio c’è e i vantaggi sarebbero numerosi, tra i quali:
 
  • una riduzione della velocità di transito,
  • una diminuzione dei punti di collisione tra veicoli,
  • una migliore fluidità del traffico,
  • minor rumore e inquinamento rispetto agli incroci con semaforo,
  • la possibilità per tutti i veicoli di invertire il senso di marcia,
  • un miglioramento estetico dell’intersezione stradale.
 
Il Comitato di Quartiere del Sassone ha dichiarato: “continueremo a seguire la vicenda sui tavoli dei soggetti istituzionali coinvolti e a tenervi aggiornati”.
 
Lo faremo anche noi e proseguiremo propondendo tutte le soluzioni possibili.
 
 
 
 

L’isola (ecologica) che non c’č

L’isola (ecologica) che non c’č Copertina    (commenti:3) (712)
Antonio Calcagni

 
Durante le campagne elettorali, per attirare l’interesse degli elettori, tutti i politici presentano un programma di interventi in cui spesso viene promesso tutto ed il contrario di tutto.
 
Leggendo questi programmi viene in mente la canzone di Lucio Dalla, L’Anno che verrà, che recitava: “Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno ...”
 
Spesso infatti, le loro promesse sono tanto roboanti e ampollose, quanto irrealizzabili, per cui viene da pensare se, almeno loro ci credano a quello che scrivono.
 
Con il passare del tempo, il cittadino si dimentica gli impegni assunti dai politici di turno, e così il percorso amministrativo può proseguire senza particolari intoppi.
 
Questa delega in bianco, senza un puntuale e benefico stimolo, non fa bene all’interesse generale della Cittadinanza ma, in un certo senso, nemmeno agli amministratori di turno, che contornati dalla pletora di “Yes Man”, cominciano a perdere il contatto con la realtà.
 
Tutto ciò succede a livello nazionale ma anche a livello locale, e di questo ultimo livello intendiamo occuparci in questo breve articolo.
 
L’attuale Sindaco nella campagna elettorale svoltasi nell’ultimo quadrimestre del 2021 non ha certo mancato di elargire, a piene mani, tali promesse.
 
Di seguito elenchiamo quelle più importanti che riguardano la nostra Cittadina che, se minimamente realizzate, avrebbero un impatto enormemente positivo nel vivere quotidiano, ovvero:
  • Isola ecologica presso le ex circoscrizioni II e III;
  • Cimitero presso le ex circoscrizioni II e III;
  • Spostamento di circa 100 metri, direzione Velletri, della banchina della Stazione ferroviaria e collegamento della stessa, con il parcheggio di Piazza A. Luciani;
  • Realizzazione della piazza Mameli e relativo boschetto? (è quello che risulta scritto nel programma elettorale);
  • Soluzione al nodo ferroviario/Stradale di Via Appia/Viale della Repubblica, linea ferroviaria, ed Appia Antica, problema quest’ultimo particolarmente complesso, non risolvibile con studi fatti a casa dal volenteroso di turno.
Come vedete, ci sarebbe molto da dibattere, ma in questo caso vogliamo porre la nostra attenzione solo sul primo punto, ovvero la realizzazione dell’Isola ecologica.
 
Per farlo è necessario ricostruire la storia di questa Isola che non c‘è e che rischia di non essere mai realizzata.
 
Nel lontano 2017, L’ Amministrazione Colizza avviò la procedura per l’individuazione di un terreno idoneo alla realizzazione di un eco-centro a servizio dei Cittadini delle ex circoscrizioni II e III.
 
Dopo un approfondito studio, venne individuata un’area che, secondo quell’amministrazione, aveva tutti i requisiti di idoneità.
 
Poi però, a seguito delle proteste degli abitanti di quell’area, l’Amministrazione decise che, la scelta del sito idoneo, sarebbe avvenuta attraverso il coinvolgendo diretto dei cittadini.
 
A tal proposito venne indetto un referendum, che si tenne nel gennaio 2018, in cui i cittadini poterono scegliere tra le 4 opzioni messe in campo, risultato, la stragrande maggioranza scelse l’area ubicata in zona Mazzamagna.
 
Una scelta, quella di inserire questa proprietà privata, nella rosa delle aree papabili, sbagliata e che fu duramente contestata, ma solo a posteriori, dalle opposizioni di quel tempo.
 
Ben presto infatti l’Amministrazione si rese conto che, l’avvio della procedura di esproprio avrebbe comportato un lungo ed oneroso contenzioso, e così tutto si impantano.
 
Ed arriviamo ai giorni nostri, come già anticipato, la realizzazione dell’isola ecologica, era un punto qualificante ed imprescindibile del programma del candidato Sindaco Cecchi.
 
Dopo le elezione, tenendo fede quindi al suo programma, il Sindaco ha più volte ribadito l’esigenza di una 2ª isola ecologica comunale, lo ha fatto direttamente, in occasione del nostro incontro di novembre 2021, mentre alcuni mesi dopo sulle pagine del giornalino locale “Diciamolo” organo di stampa, dell’attuale amministrazione,  attraverso un articolo sull’argomento, dall’eloquente titolo, Isola Ecologica alle “Frazioni” Ormai non si può più aspettare.
 
In quell' articolo si parlava dell’avvio della procedura per la realizzazione di un ecocentro, da oltre 23.000 m², presso la tenuta Tudini.
 
Peccato che l’area della suddetta tenuta era nel frattempo entrata a far parte a pieno titolo del parco dell’Appia Antica.
 
Ostacolo superabile, secondo il nostro Sindaco, che fiducioso scrisse all’allora Ministro dei Beni Culturali, Franceschini, in cui chiedeva la deroga al vincolo.
 
Una scelta che, a nostro umile parere, risultava essere: tortuosa, piena di ostacoli e di difficile realizzazione, ma tante, l’amministrazione, prosegui come don Chisciotte, verso una sconfitta annunciata che ritardera non da poco, la realizzazione di questa, tanto attesa opera, tutto ciò in barba alla tanto declamata urgenza.
 
Ma ammettiamo, solo per un istante che, prima o poi arrivi l’ok del Ministro, nel frattempo però è passato più di un anno senza nessun cenno di riscontro, siamo certi che poi i Tudini, proprietari del’area, decidano di condividere supinamente, la scelta del Sindaco?
 
Qualora anche questo ostacolo fosse superato, è bene ricordare che, via della Falcognana, ovvero la strada per raggiungere questa fantomatica Isola ecologica, al momento risulta essere una strada privata.
 
A tal proposito rimane difficile pensare che, il Sindaco possa, implicitamente, autorizzare il transito, da e per l’isola ecologica, ai propri concittadini, su una strada privata, i cui costi di gestione rimangono a carico dei singoli  frontisti.
 
Alternativa a ciò sarebbe l’acquisizione della suddetta strada a patrimonio pubblico, è quello che auspichiamo da tempo, una procedura che però ha tempi estremamente lunghi.
 
Pertanto, se tutto proseguirà per il verso giusto, cosa di cui abbiamo forti dubbi, “lavori di via Mameli docet”, nel programma della prossima compagna elettorale per l’elezione del nuovo Sindaco, tra circa 4 anni?, troveremo ancora una volta la realizzazione della suddetta Isola ecologica, ovviamente come priorità.

Se Marino piange, Santa Maria certo non ride

Se Marino piange, Santa Maria certo non ride Copertina    (commenti:3) (3.189)
Antonio Calcagni

A proposito di Commercio

 

Se Marino piange, Santa Maria certo non ride

 

In queste ultime settimane, qui a Santa Maria, è rimbalzato l’eco delle polemiche tra, le tante sigle dei commercianti di Marino e l’Amministrazione Comunale, sul problema di un commercio che, nel centro di  Marino è  ormai ridotto  all’osso.

 

Una situazione certamente grave, ma la cui trattazione risulta assolutamente parziale e fuorviante ed invia, implicitamente, un messaggio ancor più deleterio, ovvero che il suddetto problema è circoscritto al centro di Marino.

Con la sistematica esclusione, da questo dibattito, del commercio  a Santa Maria delle Mole e più in generale su tutto il territorio adiacente la Regina Viarum,  si lascia infatti intendere che il problema  qui da noi non esiste, ovvero tutto va bene.

Un assioma smentito nei fatti, se solo si ha il tempo e la voglia  di ascoltare i nostri commercianti, così come facciamo noi quando, bussando alla loro  porta per chiedere il sostegno, mai rifiutato,  alle varie iniziative culturali  della nostra Cittadina, ci soffermiamo ad ascoltare le loro, appena sussurrate, lamentele.

Lamentele che sono identiche a quelle delle numerose ed agguerrite associazioni di categoria  del centro di Marino, ovvero: gli alti costi d’affitto, il grave problema del traffico e dei relativi parcheggi, l’assenza di un arredo urbano che invogli ai Cittadini a passeggiare, la sempre più spietata concorrenza dei sempre più numerosi Centri Commerciali, ecc.ecc..

Un  disagio a cui ovviamente e direi anche giustamente, l’Amministrazione Comunale, accusata in un primo momento  di scarso interesse verso le categoria in questione, ha cercato di sopperire provvedendo ad organizzare un convegno, sempre a Marino sempre sul futuro del Centro Storico, segno che il grido d’allarme ha  sortito il suo effetto.

Un umile consiglio a questa, ma anche alle future Amministrazioni Comunale, perché bruciare annualmente oltre 230.000,00 euro, per organizzare una manifestazione di pochi giorni, che non mi pare porti  ad un  corrispettivo rientro economico .

Una certa parsimonia  consentirebbe invece di dare più spazio ad una miriade di iniziative culturali spalmate durante tutto l’anno e su tutto il territorio Comunale.

Augurandoci che i commercianti del  centro di Marino vengano ascoltati nelle loro rivendicazioni, la domanda sorge spontanea,  a quando invece un incontro a Santa Maria sul futuro del commercio della nostra Cittadina?

Un dato per tutti, che dovrebbe far riflettere, dall’inizio dell’anno  senza articoli a caratteri cubitali sui giornali e nell’indifferenza generale, a Santa Maria hanno chiuso altre 4 attività commerciali, quante altre ne dovranno chiudere per focalizzare finalmente il problema?

 

 

Articolo di Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

 

Appia Antica, qualcosa, forse, si muove.

Appia Antica, qualcosa, forse, si muove. Copertina    (commenti:3) (2.363)
Antonio Calcagni

 
Il nostro Comitato di Quartiere, stanco di vedere il nostro tratto dell’Appia Antica, ma anche quello di competenza del Comune di Ciampino ridotti in pessime condizioni, in data 15-02-21 ha inviato una lettera di esortazione ad intervenire, al parco Archeologico dell’Appia Antica, al Parco Regionale dell’Appia Antica, ed ai sindaci di Ciampino e Marino. Vedi Link
 
La risposta non si è fatta attendere, ed è stata la dottoressa Alma Rossi, Direttore del parco Regionale a prendere l’iniziativa, invitandoci ad un incontro, per fare il punto della situazione, aperto anche ai: rappresentanti dei suddetti Comuni,  ed ai responsabili di Legambiente, sezione Appia Sud “ Il Riccio”, gestori dell’area.
 
Lunedì scorso, quindi, dopo una falsa partenza, presso il costruendo punto informazioni turistiche di Via della Repubblica, si è svolto l'incontro, che ha visto la presenza della Dottoressa Alma Rossi e del dirigente Andrea Buzi, rispettivamente: direttore e dirigente del parco Regionale dell’Appia Antica, dell’Assessore Tammaro per il Comune di Marino, dell’Archeologo Marco Cavacchioli in rappresentanza della sezione Legambiente, e di Claudia Benvenuti, Gianni Morelli e Antonio Calcagni, in rappresentanza del nostro Comitato di Quartiere.
 
Assenti: l’Assessore Roberto D’Ottavio del Comune di Ciampino, con cui comunque avevamo avuto un precedente incontro e l’Architetto, Simone Quilici, Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica , che è stato messo al corrente di tutto.
 
La nostra linea, sostenuta dal rappresentante di Legambiente, è stata quella di ribadire con forza la necessità che, anche il nostro tratto di strada riceva le necessarie attenzioni, così come succede già per quello che ricade nel territorio della Capitale.
 
La dottoressa Alma Rossi, ha condiviso con noi le attuali problematiche ed insieme all'assessore Tammaro hanno preso l’impegno ad adoperarsi affinché si arrivi nel più breve tempo possibile, alla firma, del protocollo d’intesa da parte del parco Archeologico, già a suo tempo stilato e firmato dal parco Regionale.
 
Strumento indispensabile al fine di agganciare anche il nostro tratto di Appia Antica al programma di manutenzione.
 
Fiduciosi che qualcosa di positivo possa venir fuori,da questo incontro, e ribadendo la nostra vicinanza agli amici di Legambiente, vi lascio all’appello di Claudia Benvenuti, sull’argomento.
 
Appia Antica: fortuna e privilegio di vivere in quest’area
 
Riuscire a comprendere la grandezza culturale di quello che il nostro territorio spontaneamente ci consegna è un dovere civico ed è giusto valorizzarlo per goderne della bellezza.
 
Abbiamo la fortuna di avere L’Associazioni Legambiente con la sua sezione locale Appia Sud “Il Riccio” magistralmente guidata da figure che si adoperano per la promozione del sito a titolo completamente gratuito, non solo con il supporto prezioso dei volontari ma con quello tecnico specializzato altamente preparato della figura del Dott. Cavacchioli.
 
Non è ammissibile perdere un’occasione così importante per i cittadini di godere di uno spazio verde e allo stesso tempo avere la possibilità di conoscere con esattezza ciò che accadeva nel passato sulla stessa terra che ora occupiamo, spesso in malo modo.
 
Il nostro Comune, che in molte occasioni si è dimostrato sensibile e promotore della cultura di alto livello è chiamato ancora una volta a porre lo sguardo su questo percorso materiale e temporale che fa parte del territorio sotto la cura dell’Amministrazione.
 
Aprire il più velocemente possibile il punto informativo permetterebbe di attivare molteplici iniziative turistiche, con una risonanza non sottovalutabile per l’economia locale; dare la possibilità agli studenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di visitare il sito in un area sicura e disciplinata costantemente, accogliere anche il turismo scolastico fuori Comune, per gli studenti del vicino Liceo Artistico di Ciampino toccare con mano e sentirsi appartenere ad un territorio storico così importante per loro oggetto di studio.
 
Ciò che non bisogna trascurare è che la cittadinanza, tutta, percepisca la fortuna e il privilegio di vivere in questa zona, diffondere la conoscenza dei luoghi e dei fatti che hanno segnato il percorso evolutivo della nostra civiltà è un impegno che ognuno di noi cittadini deve assumersi secondo le proprie capacità e disponibilità.
 
 
 
Claudia Benvenuti, Segretaria del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole
 
 
Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

Dal primo gennaio 2020 TASI accorpata all'IMU

Dal primo gennaio 2020 TASI accorpata all'IMU Copertina    (commenti:3) (1.835)
Domenico Brancato

 

DAL 1° GENNAIO 2020 CANCELLATA la TASI ED ACCORPATA ALL’IMU

 

Per comprendere meglio le novità introdotte dalla manovra di bilancio 2020 n. 160 del 27/12/2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30/12/2019, in vigore dall’ 1/01/2020,cerchiamo di analizzare distintamente IMU e TASI, per evidenziare la differenza fra le due forme impositive e cosa è cambiato e rimasto invariato nella impostazione della “Nuova IMU”.

 

L’IMU o Imposta Municipale, si applica ai possessore di aree fabbricabili, di terreni agricoli e di fabbricati, con esclusione delle abitazioni principali (immobili iscritti nel Catasto Edilizio Urbano come unità immobiliari , nei quali il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente) non comprese nelle Categorie catastali A/1 (Abitazioni signorili), A/8 (Abitazioni in ville) e A/9 (Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

 

L’imposta è a carico del proprietario o del titolare di altro titolo reale, quale: usufrutto, abitazione, enfiteusi, concessionario di aree demaniali e locatario del contratto di leasing. Dal 2012 ha sostituito l’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) ed è stata inclusa, insieme a TASI e TARI, nella IUC (Imposta Unica Comunale), che la Legge di Bilancio ha abolito (ad eccezione della TARI: Tassa sui rifiuti ) sostituendola con la nuova imposta: Nuova IMU, che unifica IMU e TASI.

 

Nel caso di affidamento di figli minori, in sede di separazione o divorzio, il soggetto passivo (colui il quale è tenuto al versamento del tributo) dell’imposta è l’assegnatario.

 

La TASI o tributo per i servizi indivisibili (Illuminazione pubblica, manutenzione stradale e del verde pubblico, protezione civile, vigilanza urbana, anagrafe, ecc.) si applicava ai possessori o detentori, a qualsiasi titolo, di fabbricati (tranne che per le abitazioni principali non rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e di aree edificabili. Era una tassa e non un’imposta, come l’IMU, in quanto rappresentava il corrispettivo della fornitura di servizi specificati, in apposite delibere Comunali.

 

La manovra di bilancio 2020, nel modificare il descritto quadro normativo, ha disposto l’abolizione,a partire dal primo Gennaio 2020, accorpando l’equivalente gettito a quello della nuova IMU. Al fine di evitare un doppio onere sulla medesima base impositiva (possesso di beni immobili) e rendere il sistema meno complesso, attraverso l’istituzione di un’unica imposta applicata dai Comuni sugli immobili.

 

Conseguentemente l’aliquota base IMU:

 

- per le case residenziali (Fabbricati urbani o rurali, la maggior parte della cubatura dei quali è destinata ad uso abitazione) non utilizzate come abitazioni principali (seconde case), passa dal 7.6 all’8.6 per mille, anche se viene data libertà ai Comuni di aumentarla di altri 2 punti, cioè portarla al 10.6 per mille, o di azzerarla completamente. Inoltre,per i soli Comuni che hanno già deliberato un aumento della TASI dello 0.8 per mille, è concessa l’approvazione di una aliquota IMU fino all’11.4 per mille;

 

- per le citate abitazioni principali di lusso e le relative pertinenze (strutture destinate in modo durevole al servizio di abitazioni, nella misura massima di una unità per ciascuna delle categorie catastali indicate: C2,C6 e C7), sale dal 4 al 5 per mille, ma i Comuni potranno, anche in questo caso, aumentarla al 6 o riportarla al 4 per mille. Anche se spetta una detrazione di 200,00 euro da ripartire proporzionalmente alla percentuale di possesso, fra coloro che sono tenuti al pagamento;

 

- per i terreni agricoli è pari al 7,6 per mille, ma i Comuni possono azzerarla o elevarla sino al 10, 6 per mille.

 

Con la nuova IMU rimangono invariati:

 

  • L’esenzione del pagamento per le prime case e relative pertinenze (primi immobili di proprietà residenziali e non di lusso, acquistati da persone fisiche , destinate ad abitazione) e per i fabbricati che rientrano nelle categorie Catastali: A/2 A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e C/2, C/6 e C/7, corrispondenti, rispettivamente, a costruzioni di tipo: Civile, Economico, Popolare,Ultrapopolare, Rurale e Villinie a Magazzini,Cantine elocali di deposito, con rendita autonoma; Stalle, Rimesse e Autorimesse, senza scopo di lucro e Tettoie chiuse o aperte;

 

  • Le esenzioni su:

- unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa (dove i comproprietari non detengono la proprietà su una parte specifica dell’immobile, ma su una quota del valore dell’insieme) adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei Soci assegnatari e quelle destinate a Studenti universitari soci assegnatari, anche privi di residenza anagrafica;

- alloggi sociali (unità immobiliari adibite ad uso residenziale in locazione permanente ad individuie nuclei familiari che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato) adibiti ad abitazione principale;

- casa familiare (immobile nel quale si svolge la vita familiare, comprendente i mobili, gli arredi, i servizi e le pertinenze) assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice;

- un solo immobile posseduto e non concesso in locazione, del personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate, alle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile, al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e del personale appartenente alla carriera prefettizia. Esenzione per la quale non è richiesta la condizione della dimora abituale e della residenza anagrafica e per beneficiare della quale, secondo quanto previsto dalla lettera d) del comma 1 dell’art. 13 del D.l. 201/2011, non occorre inoltrare nessuna richiesta a non pagare l’imposta, ma va presentata la dichiarazione IMU, precisando, nelle annotazioni, il diritto all’esenzione ai sensi della citata norma. Del beneficio sono esclusi i dipendenti in congedo permanente o in pensione;

- unità immobiliare,a condizione che la stessa non risulti locata, posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in Istituti di cura o sanitari, a seguito di ricovero permanente;

- un solo immobile di proprietà o in usufrutto, a condizione che non risulti locato o dato in comodato d’uso, posseduto in Italia da cittadini residenti all’estero e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero – AIRE - ,purché siano pensionatinello stato estero di residenza e percepiscano la pensione erogata dal medesimo stato;

- I terreni agricoli montani o semi-montani, o di proprietà di coltivatori e imprenditori agricoli professionali;

 

- I terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale, a proprietà indivisibile e inusucapibile;

- le scadenze di pagamento, di cui la prima il 16 Giugno e la seconda il 16 Dicembre. Fermo restando la facoltà del contribuente di corrispondere l’importo complessivo in un’unica soluzione annuale, entro il 16 Giugno, salvo conguaglio;

 

  • e le agevolazioni su:

 

- immobile ad uso abitativo e delle sue pertinenze, concesso in comodato a familiari entro il primo grado di parentela, per il quale è prevista la riduzione del 50 % della base imponibile IMU;

- abitazioni locate a canone concordato (regolato da contratti che vengono stipulati sulla base degli accordi raggiunti dalle Associazioni di categoria di locatori e inquilini ) per i quali l’imposta stabilita dal Comune viene ridotta al 75%;

- fabbricati di interesse storico o artistico individuati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, che godono di una agevolazione fiscale consistente nella riduzione del 50 % della base imponibile (rendita catastale rivalutata del 5 %) per il calcolo dell’IMU;

- e i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili (per effetto di terremoti, usura od altro) e conseguentemente non utilizzati, per i quali, a meno che il Comune non preveda la completa esenzione delle imposte locali, la regola prevede uno sconto del 50 %, determinato sulla base della categoria catastale, limitatamente al periodo di durata di dette condizioni.

 

Con la riforma, la quota della TASI, finora di competenza di Inquilini e Comodatari, va ad aggiungersi all’importo del 100 % dell’IMU, interamente a carico del proprietario.

 

Per l’inizio dell’applicazione dell’imposta, la prima rata da corrispondere è pari alla metà dell’importo versato per IMU e TASI per l’anno 2019, mentre per la rata a saldo si dovrà tener conto di eventuali aumenti o diminuzioni delle specifiche aliquote, deliberate dai Comune competente.

 

La Dichiarazione IMU va presentata entro il 30 Giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso dell’immobile ha avuto inizio, o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.

 

Qualora l’immobile sia posseduto da più contitolari, ogni quota di spettanza deve tener conto delle singole eventuali agevolazioni, senza possibilità di estenderle agli altri comproprietari.

 

Stando alle dichiarazioni del Governo la ristrutturazione delle aliquote “non determina l’aumento della pressione fiscale” in quanto “la manovra è stata strutturata ad invarianza di gettito, e quindi in modo tale da non determinare un aumento della pressione fiscale”.

 

Dichiarazioni non condivise dal Presidente di Confedilizia: Giorgio Spanzani Testa, che afferma “La nuova patrimoniale sugli immobili delineata nella manovra è peggiore delle due precedenti: IMU e TASI. Oltre a non essere sfiorato dall’dea di ridurre questo carico di tassazione insopportabile, il Governo peggiora la situazione in vari modi “. Poiché, secondo l’Associazione, la nuova tassazione sulla casa presenta diversi difetti: “Fa scomparire qualsiasi collegamento ai servizi, presente nella Tasi; aumenta la tassazione sui proprietari di immobili affittati, scaricando su di essi la quota di imposta che nella TASI era a carico degli inquilini; mantiene imposizioni vessatorie come quelle sugli immobili inagibili e su quelli sfitti per assenza di inquilini o acquirenti”.

 

Divergenze di affermazioni che, secondo chi scrive, considerato che l’ aumento, la diminuzioni o l’esenzione delle aliquote dell’imposta, inerenti le diverse tipologie e condizioni strutturali degli immobili, dipenderanno dalle delibere che saranno emanate, in proposito, dai Comuni, spetta al singolo utente verificare l’effettiva convenienza, o meno, dell’innovazione in questione e, soprattutto, di constatare e prendere atto della propensione dell’Amministrazione di appartenenza alla oculatezza e virtuosità, piuttosto che alla finalità di far quadrare i conti (magari tramite una poco avveduta e scrupolosa gestione finanziaria), prescindendo dall’immedesimazione delle ripercussioni sugli, in genere, modesti o deficitari bilanci familiari dei contribuenti.

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

 

 

Le luminarie di Santa Maria tornano a risplendere

Le luminarie di Santa Maria tornano a risplendere Copertina    (commenti:3) (1.348)
Antonio Calcagni

A tempo di record, quello che 4 stupidi, in una notte, che dovrebbe essere di felicità e spensieratezza, hanno cercato di azzerare, è stato invece sistemato e reso ancora più bello.
 
A nome del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, ma credo di poter dire, anche a nome di tutti i Cittadini di Santa Maria:
  • Ad Andrea Paciotti un rinnovato ringraziamento per tutto quello che ha fatto e che continua a fare per la nostra Cittadina;
  • Ai 4 poverini che hanno cercato, inutilmente, di cancellare un sogno, che, in tutte queste settimane ha incantato migliaia di bambini, e non solo, potrei rivolgermi, usando la valanga di aggettivi, non certo lusinghiere, usati nel loro confronti, non solo sui  social, dai tantissimi Cittadini indignati, ma preferisco dire solo che,  CI FATE PENA.

Civismo politico

   (commenti:3) (718)
Gianni Morelli

Per "civismo politico" si deve intendere un approccio completamente alternativo al sistema dei partiti oppure un approccio critico ma possibilmente anche sinergico al sistema dei partiti?


I fatti recenti (ad esempio Torino per la TAV, Piazza del Popolo a Roma e la manifestazione per il Decreto Sicurezza sempre a Roma, oltre alle proteste sotto al Campidoglio) mostrano un sempre maggiore desiderio di partecipazione dei cittadini alla vita politica ed alle scelte che sono considerate importanti e che condizionano lo stile di vita ed il futuro della nostra Nazione e dei Territori, anche diversi per cultura e tradizioni, che la compongono. Qualcosa comincia a muoversi e sembra quasi messa da parte quella accettazione passiva che, a causa dello sbandamento cui abbiamo assistito nelle direzioni dei Partiti che hanno tradizionalmente dominato la scena politica del nostro Paese, ha portato a quei fenomeni  (la bocciatura del Referendum, le lotte interne che hanno portato alle dimissioni di un Segretario di un partito tra i più importanti in Italia e di un  Presidente del Consiglio dei Ministri, l’utilizzo di tecniche di comunicazione molto penetranti nonché la grande crisi economica che ha fortemente inciso sulla distribuzione della ricchezza aumentando le sacche di povertà e lo scontento di buona parte della popolazione), da cui la decisione degli elettori di tentare di cambiare radicalmente la scena politica ricercando forze nuove e fresche cui affidare il Governo.

Ma questo non è stato ancora sufficiente, e sembra affermarsi il concetto di come non si possa prescindere da una presenza più determinante della popolazione nella gestione della Cosa Pubblica ed è sempre più evidente come la recente capacità di aggregazione non derivi dalle manovre dei partiti tradizionali o dalla nascita di nuovi partiti. Piuttosto si presenta come un fenomeno derivante da gruppi di cittadini che sentono di poter condividere esigenze e bisogni comuni. Cittadini che hanno iniziato ad organizzarsi e ad uscire con sempre maggiore frequenza allo scoperto. Mi riferisco alle istanze provenienti dalle Associazioni e dai Comitati costituiti da volontari che stanno prendendo forma più consistente sul Territorio e che, in modo sempre più partecipato, si interessano e collaborano attivamente a migliorare ciò che li circonda, facendo riferimento semplicemente alla loro qualità di cittadini.

Una forma di ‘civismo associativo’ che porta alla creazione di una ‘cittadinanza attiva’ per cui ciascun individuo si offre di fare qualcosa per migliorare le condizioni di vita dell’ambiente in cui vive ed opera. Una sorta di ritorno alla consapevolezza di quanto può essere considerato come corrispondente ai nostri doveri di cittadino e di vicinanza, ed ai principi di condivisione di quanto ci circonda. Non importa come si esplichi questa partecipazione che può andare dal riparare un’altalena in un parco, al condividere idee e proposte per la conservazione dell’ambiente, o al dimostrare per la conservazione dei reperti archeologici che costituiscono un valore importante per i nostri Territori, o per l’ampliamento dei parchi Regionali o nell’organizzare sagre e feste rionali o per il raggiungimento di qualsiasi altro obiettivo nell’interesse comune. L’importante è condividere e discutere per ricercare risposte e suggerire soluzioni, ed è determinante partecipare e far sentire la propria voce nell’arena politica. E tendere ad affermarsi come presenza efficace e costruttiva, atta a riempire i vuoti lasciati dall’ormai evidente fallimento delle politiche tradizionali, vuoi quelle confusamente imposte dalle segreterie dei partiti o a quelle fatte maturare nella ‘pancia’ di una popolazione giustamente insoddisfatta.

Nota de La Voce dei Castelli sull’articolo relativo alla Fonte S. Pietro

Nota de La Voce dei Castelli sull’articolo relativo alla Fonte S. Pietro Copertina    (commenti:3) (759)
Eleonora Persichetti

 

Nel numero di novembre de La Voce dei Castelli abbiamo pubblicato l’articolo: "Addio per sempre alla Fonte S. Pietro".

 

Il presidente del Consiglio Comunale, Sante Gabriele Narcisi, ci rassicura che «l'area in questione ha destinazione urbanistica "servizi", è collocata nel perimetro vincolato dal Parco dell'Appia Antica, non sono state rilasciate licenze a costruire (non sarebbe stato tecnicamente possibile) e di sicuro non sono previste variazioni al PRG».

 

 

Manterremo alto il livello di attenzione sulla questione.

 

La Redazione

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