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L’uovo č il simbolo della Pasqua, perchč rappresenta la vita che nasce, ma anche il mistero. Si narra che la Madonna facesse giocare Gesų Bambino con delle uova colorate e che il giorno di Pasqua, tornata sul sepolcro del Figlio, vi trovasse alcune uova rosse sul ciglio.

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Dopo la pandemia solo il 6% delle imprese tornerā alle condizioni di prima

Dopo la pandemia solo il 6% delle imprese tornerā alle condizioni di prima Copertina Nazionali (711)
Eleonora Persichetti

 
 
Dopo la pandemia solo il 6% delle imprese tornerà alle condizioni di prima, cioè senza smart working. Digitalizzazione prioritaria per il 67%
 
Le difficoltà che le aziende vivono sulla propria pelle e le preoccupazioni per la crisi economica non spengono la voglia di guardare avanti delle imprese italiane, in particolare per quanto riguarda l’innovazione in ambito HR. Innovazione che, anzi, viene riconosciuta come sempre più necessaria: il 67% delle imprese mette la digitalizzazione in cima alla lista delle priorità e il 60% indica nello smart working l’iniziativa più urgente su cui investire per quanto riguarda la gestione delle risorse umane. Dopo averlo sperimentato in modo forzato durante l’emergenza, infatti, solo il 6% delle imprese dichiara di voler tornare alle condizioni preesistenti senza smart working.
 
Sono questi i risultati della terza edizione della survey “Future of Work 2020” rivolta alle direzioni del personale delle grandi aziende italiane, presentata nel corso di HR Business Summit e realizzata da Osservatorio Imprese Lavoro Inaz e-Business International.
 
«In tutti i cambiamenti che hanno travolto le imprese quest’anno, si è confermata la centralità del fattore umano – fa notare Linda Gilli, presidente e AD di Inaz –. La ricerca fotografa indubbiamente una situazione in divenire, in cui emergono tendenze a volte contraddittorie, ma una cosa è molto chiara: le esperienze fatte nel 2020 lasceranno una traccia profonda, su tutte il lavoro a distanza. Per trasformare quest’ultimo in vero smart working occorre da un lato proseguire sulla strada della digitalizzazione, ma dall’altro non bisogna mai perdere di vista il ruolo dell’azienda come luogo di socialità e aggregazione».
Innovare i modelli di organizzazione del lavoro è indicato dal 69% delle aziende come l’obiettivo prioritario in ambito HR di qui a tre anni, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2019. Fra le competenze su cui la funzione HR sente di dover migliorare, spiccano formazione e sviluppo di nuove competenze (55% delle risposte, +10% rispetto allo scorso anno).
Una serie di domande introdotta in quest’ultima edizione della ricerca mira invece a indagare come gli effetti della pandemia stiano modificando le prospettive future dell’organizzazione del lavoro. Emerge quindi che, per quanto riguarda il lavoro a distanza, il 78% delle aziende dichiara che l’esperienza è stata positiva durante l’emergenza, ma necessita di una progettualità; il 56% dei Direttori HR evidenzia l’aumento di motivazione e senso di responsabilità dei collaboratori.
Per quanto riguarda le prospettive concrete per il futuro sempre nell’ambito dello smart working, poco meno di due aziende su tre modificheranno il modus operandi precedente, o implementando in modo sistematico lo smart working (43%) o incrementando le pratiche di smart working già in atto (18%). Tra le rimanenti solo il 6% tornerà alle condizioni preesistenti senza smart working, il 3% confermerà le policy di smart working già consolidate e il 31% dichiara di trovarsi ancora dentro il processo decisionale su possibili cambiamenti.
 
Nel dettaglio, per quanto riguarda il mix tra lavoro in sede e lavoro a distanza su base settimanale, per il 35% delle aziende interpellate il lavoro delocalizzato sarà, in proporzioni diverse, comunque prevalente rispetto al lavoro in sede. Il 39% delle aziende prevede invece più prudentemente due giorni su cinque di smart working. Un altro 13% infine si sta orientando per un solo giorno di erogazione della prestazione lavorativa in luogo diverso dalla sede dell’azienda.
 
Quanto alle criticità dello smart working, l’aspetto su cui si sono maggiormente concentrate le risposte (1 su 5) è quello della leadership, seguita dal rischio di una diminuzione non tanto delle performance, quanto del senso di appartenenza dei collaboratori (18% delle risposte).
 
«Ogni rivoluzione, e questo cambiamento globale che abbiamo di fronte lo è, presenta insidie ma anche opportunità – conclude Linda Gilli –. Le direzioni HR sono chiamate oggi a ridefinire strumenti e modelli in modo che persone e imprese possano trarre vantaggi dal difficile periodo che stiamo vivendo».
 
La ricerca completa è scaricabile al link:
scarica report

Bando per giovani aspiranti volontari del servizio civile

Nazionali    (allegati) (709)
Domenico Brancato

Sulla G.U. N. 102 DEL 4 Maggio 2018 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 13 Aprile 2018, n. 43 recante “Disposizioni integrative correttive al Decreto Legislativo 6 Marzo 2017, n.40, concernente istituzione e disciplina del Servizio Civile Universale, a norma dell’articolo 8 della Legge 6 Giugno 2016, n.106 “.
Fra i punti più rilevanti della riforma emerge il rafforzamento del carattere peculiare di strumento di difesa non armata della Patria e la distinzione di tale  finalità dai settori d’intervento: assistenza; protezione civile; patrimonio storico artistico e culturale; patrimonio ambientale e riqualificazione urbana, educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport; agricoltura in zona di montagna e agricoltura sociale e biodiversità; promozione della pace tra i popoli, della non violenza, e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
 Settori che costituiscono gli ambiti delle materie in cui si attuano gli interventi del Servizio Civile Universale (S.C.U.).
L’attività di programmazione del  S.C.U, infatti, ha la funzione di rilevare i prevalenti bisogni nei territori di competenza ed individuare gli interventi  per soddisfarli, in coerenza con le politiche settoriali realizzate dalle singole Amministrazioni.
Le Regioni e le Provincie autonome partecipano alla realizzazione degli interventi nei rispettivi ambiti di competenza, coerentemente con la programmazione stabilita dallo Stato.
Il Decreto Legislativo prevede la partecipazione al sistema anche degli stranieri residenti in Italia, uniformandosi alla pronuncia della Corte Costituzionale n. 119 del 13 Maggio 2015, al fine di eliminare disparità di trattamento e favorire l’integrazione dei cittadini di altri Paesi con i cittadini Italiani.
La riforma pone una particolare attenzione alle problematiche dei giovani , in considerazione del fatto che essi rappresentano una delle categorie più colpite dalla crisi economica. Infatti uno degli obiettivi di questo provvedimento è di favorire l’inserimento dei giovani che dispongono  di  minori opportunità occupazionali nelle attività degli Enti che realizzeranno  gli interventi con impiego di  questi giovani. Enti  verso i quali,  a tal fine, sono previsti incentivanti meccanismi di premialità.
Il nuovo sistema riconosce, inoltre, agli operatori volontari del S.C.U  impegnati in interventi da realizzarsi in Italia, la possibilità di usufruire di un periodo di tutoraggio di tre mesi finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro, nonché la valorizzazione delle competenze acquisite, al fine di consentirne l’utilizzo in ambito lavorativo e nei percorsi di istruzione.
Il bando, prevede la disponibilità di 53.363 posti e  la facoltà dei  candidati di richiedere di partecipare ad uno dei  5.400 progetti,  o ad   un centinaio di progetti all’estero, destinati a circa 800 volontari, o a 151 progetti sperimentali per oltre 1.200 giovani. Progetti   che saranno realizzati tra il 2018 e il 2019.
Possono presentare domanda (vedi Modello allegato) i giovani di entrambi i sessi che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto i 18 anni e non superato i 28 anni e 364 giorni e siano in possesso dei seguenti requisiti:
  • essere cittadini  Italiani o degli altri paesi dell’Unione europea, oppure cittadini non comunitari  regolarmente soggiornanti;
  • non aver riportato condanna, anche non  definitiva, alla pena della reclusione ad un anno per delitto non colposo; ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materiale esplodenti; ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
Non costituiscono cause ostative alla presentazione della domanda aver:
  •  interrotto il servizio civile nazionale a conclusione di un procedimento sanzionatorio a carico dell’ente, originato da segnalazione dei volontari;
  •  già svolto il servizio civile nell’ambito del programma europeo “ Garanzia Giovani “ e nell’ambito del progetto sperimentale europeo IVO4ALL (Opportunità di Volontariato Internazionale  per tutti );
  • Svolto un servizio civile regionale, ossia un servizio istituito con una legge regionale.
E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile, da scegliere tra i progetti inseriti nel bando nazionale o tra quelli inseriti nei bandi delle Regioni e delle provincie autonome, pena l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti.
Non possono presentare domanda di partecipazione:
  • gli appartenenti a Corpi militari e alle forze di Polizia;
  • i giovani che già prestano o abbiano prestato servizio civile in qualità di volontari;
  • i giovani che abbiano interrotto il servizio civile prima della scadenza;
  • i giovani che abbiano in corso con l’Ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti, nell’anno precedente, di durata superiore a 3 mesi.
La   domanda va integrata con gli  allegati di seguito elencati:
  • fotocopia di un documento valido di identità personale;
  • Dichiarazione dei titoli posseduti o Curriculum Vitae sotto forma di autocertificazione (vedi  Modello  allegato);
  • Informativa  “ Privacy “ redatta ai sensi del Regolamento  U.E. 679/2016 (vedi Allegato)
 e deve essere  inoltrata entro il prossimo 28 SETTEMBRE, tramite raccomandata o  PEC (Posta Elettronica Certificata), oppure  consegnata a mano, e deve pervenire  all’Ente, rispettivamente, entro le ore 23,59 del 28/09/2018 e  le ore 18,00 del 28 Settembre.
Il bando prevede, inoltre, le seguenti condizioni:
  • durata del servizio di 12 mesi per i progetti ordinari o inferiore (minimo 8 mesi)  per i progetti sperimentali;
  • orario di servizio non inferiore a 30 ore settimanali o a 1.400 ore annue per i progetti ordinari e a 25 ore settimanali o al monte ore di 1.145 ore per i progetti sperimentali;
  • rimborso di euro 433,80 mensili per il servizio in Italia più, per l’estero, un’indennità giornaliera dai 13 ai 15 euro , a seconda del Paese di destinazione;
  • la data di avvio in servizio dei volontari è diversa per ciascun progetto ed è pubblicata sul sito del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale  (www.scelgoilserviziocivile.gov.it).
Quanto sopra riportato,  si prefigge di  fornire agli Interessati esaurienti elementi conoscitivi, per consentire loro di operare una scelta quanto più possibile  consapevole  verso un’esperienza ,unica, finalizzata a contribuire a promuovere l’affermazione della personalità, a scoprire le proprie attitudini e  potenzialità, ad acquisire una gratificante dimestichezza operativa ed un profondo senso di  solidarietà sociale.
 
 
A cura del Prof. Brancato
 
Scarica la documentazione del bando che trovi in allegato

Carcere su abuso reddito di cittadinanza

Carcere su abuso reddito di cittadinanza Copertina Nazionali (707)
Domenico Brancato

 
Più di un anno di carcere
ai fruitori del Reddito di Cittadinanza
che hanno violato le regole
 
 
Nell’affrontare l’argomento si considera opportuno premettere le finalità del beneficio e le condizioni previste per ottenerlo.
Il Reddito di cittadinanza consiste in un aiuto economico istituito con Decreto legge n. 4/2019, con il quale lo Stato si prefiggeva di indirizzare i beneficiari verso un lavoro dignitoso, contrastare la povertà, la diseguaglianza e l’esclusione sociale. Aiuto che per acquisirne il diritto è necessario:
 
  • essere cittadino italiano o europeo, oppure aver soggiornato o essere residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
  • avere un I.S.E.E. aggiornato inferiore a 9.360 annui; un patrimonio immobiliare (esclusa prima casa) non superiore a 30.000; un patrimonio finanziario (soldi sul conto corrente) non superiore a 6.000, aumentabile in funzione dei componenti il nucleo familiare; e un reddito familiare inferiore a 6.000 annui, aumentabile fino a 9.360 annui, se il nucleo famigliare risiede in una casa in affitto;
  • al momento della richiesta, non essere sottoposto ad una misura cautelare personale o essere stato condannato (anche con sentenza non definitiva), nei 10 anni precedenti, per uno dei seguenti reati: - associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico; - attentato per finalità terroristiche o di eversione; - sequestro di persona a scopo terroristico o di eversione; - associazioni di tipo mafioso anche straniere; - scambio elettorale politico-mafioso; - strage; - truffa aggravata per il conseguimento (ottenimento) di erogazioni pubbliche ( in tal caso la pena prevista, secondo il dispositivo dell’art. 640 bis Codice Penale, è la reclusione da 2 a 7 anni e si procede d’ufficio se il fatto riguarda contributi, sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni concessi dallo Stato, da altri Enti pubblici o dalla Comunità europea); - per tutti gli altri reati, qualora siano stati commessi con l’aggravante del metodo mafioso;
  • i componenti del nucleo familiare non devono essere in possesso di : - veicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi antecedenti la Domanda; - autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc (immatricolati per la prima volta nei 2 anni antecedenti la Domanda), con esclusione dei mezzi che conferiscono le agevolazioni fiscali in favore di persone con disabilità; - e di navi o imbarcazioni da diporto.
 
E considerato che nonostante le elencate inderogabili condizioni per accedere alla sovvenzione, si continuano a registrare frequenti ed eclatanti condotte truffaldine, abusive o imputabili a superficialità nell’ accertamento dell’autenticità dei menzionati requisiti, sono intervenuti nuovi moniti e chiarimenti rivolti, in particolare, ai casi in cui si riscontrano maggiori irregolarità.
Irregolarità che, in genere, trovano rispondenza in chi: - usufruisce del Reddito di cittadinanza e percepisce redditi da prestazioni di servizi occasionali (come differenza tra compensi e spese inerenti) sia subordinati che autonomi, (anche se svolti all’estero), senza comunicarlo all’INPS, entro 30 giorni dall’inizio delle attività, tramite compilazione del Modello Rdc-Com Esteso (per ogni componente del nucleo familiare per il quale sia avvenuta la variazione), da presentare all’INPS tramite il Caf, gli Enti di Patronato o direttamente, accedendo con SPID o Carta di Identità Elettronica o Nazionale dei Servizi sul sito dell’INPS ; - lavora in nero; - o percepisce offerte (anche se in “occasioni particolari” qualificate come “regalie”). La Corte di Cassazione penale n. 25306/2022, infatti, ha asserito che, in base alla comune esperienza, “l’attività lavorativa, anche se irregolare, viene retribuita”, e quindi è da considerare un compenso, per il quale sussiste l’obbligo, da parte del percettore, della comunicazione all’INPS. Pertanto, come deciso dalla stessa Corte, in virtù del reato di cui all’articolo 7, comma 2, della Legge 28 Marzo 2019 n. 256, il soggetto inadempiente è punibile con il carcere.
Ma vediamo di esaminare, in dettaglio, le penalità a cui si va incontro, a seconda delle tipologie di inadempienze, trasgressioni o illeciti commesse/i:
 
  • Presentazione di dichiarazioni attestanti circostanze false: condanna da 2 a 6 anni di reclusione, perdita del Reddito e restituzione della somme percepite;
  • Mancata comunicazione di variazioni patrimoniali (sia regolari che e a nero), successivi all’ottenimento del Reddito, del percettore o di un membro della sua famiglia: condanna da 1 a 3 anni di reclusione, revoca del Reddito e restituzione del non dovuto;
  • Richiesta del Reddito di cittadinanza da chi lavora con contratto. Il che è possibile, in quanto trattandosi di una misura di sostegno ed integrazione destinata, appunto, anche ad integrare un reddito basso derivante da lavoro, purché in possesso dei previsti requisiti reddituali. Tuttavia il richiedente ha il dovere di comunicare tale condizione al momento della richiesta del beneficio. Altrimenti incorre nella perdita del Reddito e in un processo penale, per aver dichiarato circostanze false e non veritiere;
  • Richiesta del Reddito di cittadinanza, da chi lavora a nero: reato che prevede una pena da 2 a 6 anni di reclusione, la perdita del Reddito e la restituzione delle somme riscosse. Sanzione che viene applicata anche quando al momento della richiesta non sia stata comunicata la circostanza che un componente del nucleo famigliare del soggetto richiedente lavorava in nero. Poiché il beneficio è riconosciuto solamente a chi possiede i requisiti economici e patrimoniali che riguardano l’intero nucleo familiare;
  • Datore di lavoro che impiega, a nero, lavoratori percettori del Reddito di cittadinanza: corre il rischio di una sanzione pecuniaria aumentata del 20%
 
dei seguenti importi:  2.160 – 12.960 ; - 4.320 – 25.920; e 8.640 – 51.840 Euro, rispettivamente, in caso di impiego fino a 30; 31 – 60; oltre 60 giorni di lavoro effettivo.
Massima sanzione che viene applicata anche quando il lavoratore a nero non è diretto beneficiario del Reddito di cittadinanza, ma fa parte di un nucleo familiare che percepisce il beneficio.
Ma qualora il destinatario della multa decida di pagare entro 60 giorni dalla contestazione, potrà beneficiare della riduzione dell’entità degli importi della sanzione, come di seguito indicato: 4.320; 8.640; e 17.280 Euro, rispettivamente, in caso di impiego fino a 30; - 31 – 60; e oltre 60 giorni di lavoro effettivo.
Inoltre, sempre il datore di lavoro, può andare incontro alla sospensione dell’attività, se il numero di lavoratori a nero supera il 20% dei presenti in azienda (sia regolari che irregolari) e in caso di gravi e reiterate violazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Tale sospensione però può essere revocata se: regolarizza i lavoratori a nero; ripristina la sicurezza sul luogo di lavoro; e paga la somma di 2.000 o 3.200 Euro, a seconda se trattasi di lavoro in nero o di violazioni di sicurezza.
L’entità del beneficio economico in esame si compone di 2 parti, di cui una destinata ad integrare il Reddito famigliare, fino al limite di 6.000 moltiplicati per la Scala di equivalenza, come di seguito indicato:
 
 
COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE VALORE SCALA DI EQUIVALENZA BENEFICIO MASSIMO ANNUALE
1 adulto 1 € 6.000,00
1 adulto e 1 minore 1,2 € 7.200,00
2 adulti 1,4 € 8.400,00
2 adulti e 1 minore 1,6 € 9.600,00
2 adulti e 2 minori 1,8 € 10.800,00
2 adulti e 3 minori 2 € 12.000,00
3 adulti e 2 minori 2,1 € 12.600,00
4 adulti 2,1 € 12.600,00
4 adulti
(o 3 adulti e 2 minori) di cui 1 in condizione
di disabilità grave o non autosufficiente
2,2 € 13.200,00
 
 
 
e l’altra riservata solo a chi è in affitto, destinata ad incrementare il beneficio di un importo annuo pari al canone di locazione, fino al massimo di 3.360. E’ prevista inoltre una integrazione per famiglie proprietarie della casa di abitazione, fino ad un massimo di 1.800 annui, nel caso sia stato acceso un mutuo.
Altro sostegno economico erogato dallo Stato è la Pensione di Cittadinanza (PdC), spettante ai nuclei familiari che dispongono di pari requisiti richiesti per la concessione del Reddito di Cittadinanza, ed esclusivamente composti da persone con età superiore a 67 anni, o di età inferiore, se comprendenti una o più componenti in condizioni di disabilità grave e di non autosufficienza. Sostegno al quale, qualora detti nuclei siano già beneficiari del Reddito di Cittadinanza, accedono a decorre dal mese successivo a quello del compimento del 67° anno del componente più giovane della famiglia.
 
A beneficiare della Pensione è il nucleo familiare definito ai sensi della norma in materia di ISEE, che prevede: - i coniugi permangono nel medesimo nucleo familiare anche a seguito di separazione o divorzio, se continuano a risiedere nella stessa abitazione; - i componenti già facenti parte di un nucleo familiare, continuano a farne parte, ai fini dell’ISEE, anche a seguito di variazioni anagrafiche (cambio di nome, cognome, di stato civile, ecc.) se continuano a risiedere nella medesima abitazione; - il figlio/a maggiorenne non convivente con i genitori, fa parte del nucleo familiare dei genitori soltanto quando è di età inferiore a 26 anni, o è nella condizione di essere a loro carico ai fini IRPEF e non è coniugato e non ha figli.
Trattasi di altro sostegno che Consiste in una prestazione economica, esentasse, erogata mensilmente per 18 mesi rinnovabile, senza presentare ulteriore Domanda, e per la quale, a differenza del Reddito di Cittadinanza, non è prevista la sospensione del rinnovo. L’accredito sia del Reddito che della Pensione vengono corrisposti con la Carta (Carta acquisti Postepay) Rdc e Pdc (che vengono ricaricate per 12 mensilità, ogni fine mese a partire del giorno 25/26) rilasciate da Poste Italiane. La somma accreditata è spendibile per acquisto di beni alimentari, farmaci (con lo sconto del 5%), pagare bollette di gas e luce, o effettuare un prelievo in contanti, fino al massimo di 100,00 mensili, e un bonifico mensile per il pagamento di mutuo o affitto. Dal 2021, la Pensione di cittadinanza, può essere erogata assieme alla prestazione pensionistica a carico dell’INPS, qualora il destinatario ne sia titolare.
Il cui importo non può essere inferiore a 480 euro e può arrivare fino ad un massimo di 780 euro mensili, per un singolo richiedente. Se invece a richiederlo è una coppia, l’ammontare può giungere fino a 1.170.
E si compone, come per il Reddito di cittadinanza, di una integrazione del: - Reddito familiare fino alla soglia di 7.560 annui; - e del reddito dei nuclei famigliari residenti in abitazioni in locazione, equivalente all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto di locazione, sino ad un massimo di 3.360 annui. Integrazione concessa fino ad un massimo di 1.800 annui anche ai nuclei familiari residenti in abitazioni di proprietà, per l’acquisto o la costruzione dei quali sia stato contratto un mutuo da parte di componenti il medesimo nucleo famigliare.
L’importo a sua volta deve essere moltiplicato per il valore della scala di equivalenza che tien conto della composizione del nucleo familiare, come già indicato per il Reddito di cittadinanza.
 
 
I descritti benefici, trattandosi di interventi che dalla prima metà del 2019 fino alla fine di quest’anno, hanno comportato un investimento, da parte dello Stato, di 19,6 miliardi (suddivisi in: 3,8 nel 2019; 7,2 nel 2020; 8,6 nel 2021 e di 7,7 miliardi per il 2022), com’è noto, sono stati oggetto di accese contrapposizioni fra gli schieramenti politici e di manifestazioni mirate alla disincentivazione della concessione degli aiuti, dovuti alla non sempre rispondente modalità di corresponsione degli stessi, rispetto quella prevista, e soprattutto alla carente efficienza di verifica della legittimità della loro spettanza.
Come evidenzia l’esito dell’azione di contrasto condotta, dal primo Gennaio 2021 a Febbraio 2022, dai Carabinieri delle Legioni Lazio, Toscana, Umbria, Marche e Sardegna, inquadrati nel Comando “PODGORA” e dei Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, che hanno denunciato 955, pari alla media del 10% (da 21,7 nel Lazio a 4,6 nelle Marche) delle 9.575 persone controllate, per irregolarità riguardanti la percezione di 5.245.341 milioni di euro del beneficio, conseguenti alla violazione di un’ampia tipologia dei divieti imposti dalla normativa.
Per arginare una così persistente illecita dispersione degli specifici, non trascurabili, fondi stanziati, la Legge di Bilancio 2022 ha predisposto il rafforzamento dei sistemi di controllo incrociati ad opera dell’INPS e dei Comuni di residenza, attraverso verifiche preventive sui requisiti anagrafici, su chi detiene beni all’estero ed ha decretato la sospensione del RdC per le posizioni incerte.
In particolare, i controlli che dovrebbero entrare in vigore da quest’anno, prevedono:
 
  • da parte dell’INPS:
 
- verifiche preventive, sulla base delle informazioni presenti nelle banche dati in dotazione all’Istituto sui dati: - anagrafici, di residenza, di soggiorno e di cittadinanza dichiarati in ogni Domanda di RdC, e che qualora si dovessero riscontrare situazioni di incertezza, rispetto i requisiti anagrafici, si proceda alla richiesta, mediante il Sistema informatico del Reddito di cittadinanza, di informazioni aggiuntive ai Comuni. I quali dovranno rendere noto l’esito della verifica entro 120 giorni dalla richiesta. Durante tale periodo, l’erogazione dell’importo verrà sospesa. Se trascorsi i 120 giorni il Comune non dovesse fornite comunicazioni, il pagamento viene disposto, ma il responsabile dell’Ente territoriale risponderà per il danno erariale causato dall’eventuale erogazione di somme non dovute; - verifiche delle condizioni reddituali e patrimoniali, rispetto i dati autocertificati in ISEE e validati dall’Agenzia delle Entrate, con specifico riferimento ai beni durevoli (Casa, automobili, imbarcazioni, elettrodomestici, vestiti, ecc.); - e accertamenti sui beni tenuti all’estero, per i quali, da quest’anno, entro il 31 Marzo, dovrà provvedere a definire un piano di verifica specifico in collaborazione con il Ministero del lavoro, l’Agenzia delle Entrate, ed il supporto del Corpo della Guardia di finanza e del Ministero degli Affari esteri;
 
  • da parte dei Comuni:
 
all’atto della presentazione dell’istanza, verifiche: - dei dati anagrafici, relativi alla composizione del nucleo familiare, e sull’effettivo possesso dei requisiti dichiarati nella Domanda e, successivamente all’erogazione del beneficio, sulla permanenza degli stessi requisiti, avvalendosi delle informazioni rese disponibili dall’INPS, sempre tramite la citata piattaforma di condivisione dati; - sui requisiti di residenza, convocando l’interessato entro 30 giorni dalla Domanda, se non dovesse pervenire la ricostruzione d’ufficio; - e dei requisiti sul possesso di soggiorno dei cittadini di Paesi terzi, entro 30 giorni dal riconoscimento del beneficio.
Importanti e, si spera, risolutivi accorgimenti, alla realizzazione dei quali però attualmente si frappone il mancato assolvimento di adempimenti burocratici che ostacolano la stipula delle convenzioni fra l’INPS e i Ministeri del Lavoro e della Giustizia. Convenzioni necessarie affinché possa avvenire un interscambio integrale delle informazioni di cui dispongono le loro banche dati, per poter dar seguito alle citate innovazioni della Legge di Bilancio 2022.
Comunque, in attesa che entrino in vigore gli appena descritti, più rigorosi, controlli finalizzati ad ovviare: - alle inoppugnabili necessità migliorative delle procedure inerenti l’erogazione del beneficio finora adottate; - alle conseguenti pregiudizievoli contrapposizione fra gli schieramenti politici;- e soprattutto al rischio della soppressione di un provvedimento concepito, come premesso, per: liberare dalla condizione di povertà assoluta 5,6 milioni (secondo dati ISTAT) di individui (pari a 9,4% del totale della popolazione italiana); consentire per le categorie di persone economicamente disagiate, inabili al lavoro, una integrazione del reddito per l’equiparazione alle soglie annualmente previste dalla legge; e promuovere il collocamento dei cittadini inoperosi, ma idonei a svolgere mansioni lavorative, in contesti operativi in grado di assicurare loro l’autosufficienza economica.
Ci si augura che quanto esposto, possa servire a contribuire a rendere i lettori interessati più consapevoli dei requisiti di cui disporre e dei contenuti delle aggiornate norme da osservare, per l’acquisizione legale del diritto a fruire del Reddito o della Pensione di cittadinanza. Affinché, siano in grado di accertare le loro condizione di compatibilità, evitando così di incorrere nel pericolo di produrre richieste improprie: possibili cause di frustranti delusione o di pesanti sanzioni penali e amministrative.

Ingresso per scuole Ciari e Verdi - Incontro Istituzionale

Ingresso per scuole Ciari e Verdi - Incontro Istituzionale Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (700)
Antonio Calcagni

 
Venerdì 15 luglio, una delegazione del nostro Comitato di quartiere è stata ricevuta, presso " la Casa dei Servizi" di via Morosini, dal Presidente del Consiglio Comunale, Eugenio Pisani.
 
Motivo dell’incontro, chiarimenti sull’iter dell’istanza, presentata dal nostro Comitato in data 16/06/2022 c.a. e firmata da circa 400 cittadini, co cui si chiedeva l’apertura dei cancelli di collegamento tra l’ampio parcheggio, che si trova presso il complesso residenziale denominato “La casa nel Parco (di Mugilla) e le scuole: Ciari e Verdi.
 
A tal proposito, è bene ricordare che il suddetto parcheggio, realizzato dalla società costruttrice del complesso residenziale, è destinato a diventare pubblico anche se qualcuno, poco/male informato, oppure in mala fede, lo sta spacciando per privato.
 
Un’opera, quella dell’apertura dei cancelli, di facile realizzazione ed a bassissimo costo, ma che assicurerebbe l’ingresso, in tutta sicurezza, per le centinaia di piccoli studenti che, sono ora costretti a districarsi nel completo caos, causato dalle centinaia di auto, parcheggiate ed in transito su via Maroncelli.
 
A tal proposito ci meraviglierebbe molto se, la maggioranza che amministra attualmente questo Comune, che in altre occasioni si è detta molto attenta alla sicurezza dei ciclisti che attraversano la via Appia, non riservasse la stessa attenzione verso i nostri piccoli studenti.
 
Il Presidente dal canto suo, confermando la regolarità dell’istanza, presentata ai sensi del Capo I articoli 2-3 e 4 del regolamento attuativo degli strumenti di partecipazione comunale, ci ha assicurato che, dopo il nulla osta della competente Commissione, l’istanza sarà posta all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
 
Al Presidente Pisani, abbiamo infine ricordato, se ce ne fosse bisogno che, nelle piccole come nelle grandi decisioni, la bussola che dovrebbe guidare le scelte di un’amministrazione è quella di privilegiare, sempre e comunque, gli interessi collettivi.

Dove le Istituzioni non arrivano, ci pensano i volontari

Dove le Istituzioni non arrivano, ci pensano i volontari Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:7) (699)
Antonio Calcagni

 
La settimana scorsa, sotto la direzione dell’infaticabile Filippo Cuomo, sono stati eseguiti i lavori di pulizia di tutta l’area del parcheggio di via Mameli.
 
Una persona che mi onoro di avere sia come amico che come socio, super attivo, del nostro Comitato di Quartiere.
 
Una persona che della battaglia per il decoro ha fatto il suo stile di vita, e che dovrebbe diventare il punto di riferimento per tutti noi,che mediamente rispettiamo le regole di vita civile, ed essere il contraltare di quei pochi trogloditi che con il loro ignobile comportamento cercano di farci sprofondare nel degrado più completo.
 
Per capire di chi parliamo, basti pensare che in questi ultimi anni ha ripulito tutta via Della Falcognana, per ben 2 volte la rotatoria tra via della Falcognana e via Ardeatina, oltre via Capanne di Marino, rotatoria  con Appia Nuova compresa.
 
Un lavoro immane che a conti fatti gli ha permesso di rimuovere oltre 1.000 grandi sacchi della spazzatura.
 
Ma veniamo alla sua ultima impresa, quella appunto della pulizia del parcheggio di via Mameli, un’area a lungo abbandonata a se stessa e che grazie a Filippo, ma anche a Riccardo Ferone, Nazareno Procenesi, Gianni Botta, e dall’amico Jorge Santiago, che ha messo a disposizione mezzi ed esperienza particolarmente utili, è ritornata a risplendere.
 
Ma il loro lavoro non si è fermato li, hanno infatti ripulito anche diversi tombini presenti su via Capanne di Marino, operazione che, in previsione delle grandi piogge in arrivo, risulta particolarmente importante, perché permetterà alle acque di defluire, evitando il formarsi di enormi ristagni di acqua sulla carreggiata.
 
Alle Istituzioni chiediamo di far sentire la propria vicinanza a questi volenterosi che con la loro meritoria azione rendono lustro, in tutti i sensi, alla nostra Cittadina.

Un Ecocentro a 5 stelle

Un Ecocentro a 5 stelle Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (698)
Eleonora Persichetti

E’ sicuro, l’ecocentro si farà. Sabato scorso, 13 gennaio 2018, i cittadini hanno espresso le loro preferenze. I dubbi sono ancora tanti: far votare i cittadini è un’espressione di democrazia, un segnale di apertura o semplicemente uno “scaricarsi la coscienza” sul dove, avendo già preso la decisione più importante a monte? Cioè, parliamoci chiaro, l’ecocentro si farà, questo è sicuro, però ai cittadini è stato proposto di intervenire. Come dire, noi l’ecocentro lo facciamo, abbiamo chiesto i fondi alla Regione, però voi residenti aiutateci a capire dove lo volete. Ovviamente, nessuno lo vuole vicino casa sua e guarda caso, la zona C, Mazzamagna (Falcognana – Gotto d’oro), è stata la più votata.

Il dubbio viene: che la politica si stia veramente avvicinando al cittadino o  il cittadino serve a legittimare alcune scelte politiche?

Non lo scioglieremo certo a breve... Oggi è una giornata di festa, 1182 votanti. Un trionfo. 5 stelle.

Queste le parole del Sindaco, al termine delle votazioni:

ECOCENTRO: 1200 VOLTE GRAZIE! 
Sabato è stata una giornata bellissima, il germoglio della partecipazione si è manifestato nonstante il veleno di chi ha il terrore che i cittadini si informino, si esprimano e siano coinvolti nelle decisioni che i professionisti della politica vorrebbero chiuse nel palazzo.
E' solo l'inizio, una giornata di vittoria della democrazia diretta a cui ne seguiranno altre, non abbiamo paura di coinvolgere i nostri concittadini nelle scelte, non abbiamo paura del confronto.
Andremo avanti nella certezza che la partecipazione crescerà come la consapevolezza che i cittadini attivi son il migliore antidoto al ritorno di un passato che non appartiene a questa comunità.

Eleonora Persichetti

Amatrice

Amatrice Copertina S. Maria delle Mole (698)
Gianni Morelli

Non c’ero mai stato, ma ci tornerò. 

Una serie infinita di curve, l’imponenza delle montagne spigolose ed impervie che la contornano.
La zona più colpita sulla sinistra per chi arriva, impedito all’accesso del pubblico ed ai fotografi.
Tante case con le mura pericolanti e tante ‘casette’ tutte uguali; pochissima gente per l’unica strada accessibile ai Pullman che faticano a trovare spazi di sosta.
Un parcheggio nella parte più alta, una chiesa ‘temporanea’ con vicino l’immagine della facciata della chiesa crollata, una messa all’aperto, una ‘zona-ristoranti’ costruita tramite contributi da privati, preziosa perché ha garantito l’attività lavorativa agli esercenti locali, un bravo cuoco, qualcuno di noi, la scuola ed il nostro striscione.

Un posto meraviglioso da recuperare al più presto, una popolazione cordiale che ha dimostrato molta gratitudine per il piccolo omaggio da noi rivolto ai loro bambini, un notevole punto di attrazione turistica da riportare al suo pieno splendore.
Purtroppo non ho visto segni evidenti di attività di restauro e di recupero.

 

 

Bonus cultura ai nati nel 2000-2001

Bonus cultura ai nati nel 2000-2001 Copertina Nazionali (696)
Domenico Brancato

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri –DPCM – n. 138 del 7 Dicembre 2018, in vigore dal 5 Gennaio, estende, per tutto il 2019,  il bonus cultura (18 App) anche  ai ragazzi nati nell’anno 2001.

In riferimento a quanto previsto dal comma 979 art. 1 della Legge di stabilità 2016: assegnazione di una Carta elettronica nominale, del valore di 500 euro per “promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale, a tutti i residenti nel territorio nazionale ed ai giovani stranieri con regolare  permesso di soggiorno, in corso di validità, che compiono 18 anni di età “.

Pertanto, coloro che dispongono del requisito dell’età, a partire dal 7 Gennaio, potranno registrarsi alla piattaforma 18 App:  sito della Presidenza del Consigli dei Ministri (www.18app.italia.it) al quale accedere, previa richiesta (nel corso della procedura della quale è necessario inserire alcune informazioni personali quali: numero di cellulare, indirizzo email ed allegare un documento valido di riconoscimento e la tessera sanitaria) dello Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ad uno degli Identity provider - IdP – (Enti Certificatori) autorizzati: Poste Italiane, TIM, Aruba, Infocert,  e Sielte.

Al primo accesso, il Provider al quale è stata avanzata la richiesta di SPID,  per motivi di sicurezza, invierà all’interessato un’email di conferma.

Una volta effettuati correttamente tutti i passaggi e completata la fase di registrazione, è possibile prendere visione del portafoglio personale e iniziare a programmare come investire il bonus e generare e stampare, in formato pdf,  il buono  di pari valore dell’acquisto da compiere, presso un negozio fisico od online.

Rispetto al passato, comunque, è stato esteso il campo degli acquisti da poter compiere, per cui oggi è possibile spendere l’importo spettante per le seguenti finalità:

Acquisto di:

  • Abbonamenti o biglietti d’ingresso a musei, parchi, teatri (anche tramite servizi online);
  • Abbonamenti o biglietti  d’ingresso ai cinema, ai concerti, ai parchi, musei, monumenti, gallerie e aree archologiche;
  • Biglietti d’ingresso per la partecipazione a manifestazioni culturali, quali fiere, circhi e festival;CD, DVD, e musica online; libri  e ebook;
  • E partecipazione a corsi di lingua straniera.

 

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

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