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I. Me. De. club

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I.Me.De. club - Il nostro Curriculum
Italia Metal Detector club (I.Me.De. club - www.imede.it) nasce il 10 dicembre del 2009 e già sapeva cosa voleva fare da grande.
Lo scopo primario dell'associazione è sempre stato quello di motivare, far conoscere, addestrare ed educare i praticanti di questo hobby ad un utilizzo corretto ed onesto del proprio strumento.
Non a caso è un club e non è facilissimo farne parte datosi che si tiene principalmente conto delle attitudini e dei trascorsi degli aspiranti.
I.Me.De. si interessa principalmente di ricerche d'oggetti smarriti e di bonifiche di terreni.
Sfruttiamo la tecnologia a scopo sociale rispondendo ad ogni tipo di richiesta su tutto il territorio nazionale.
Siamo stati i primi ad intraprendere questo percorso ed oggi, non a caso, siamo i migliori in assoluto.
 
IL NOSTRO SERVIZIO E' GRATIS
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Peccato che non offrono servizi ma propagandano soltanto la vendita dei propri strumenti ed attirano cacciatori di tesori in erba sfoggiando oggetti di dubbia provenienza.
Diffidate dalle imitazioni.
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Siamo sempre qui: WWW.IMEDE.IT
 

Ancora tu! Ma non dovevamo vederci più?

Ancora tu! Ma non dovevamo vederci più? Copertina    (commenti:1) (874)
Antonio Calcagni

 
 
Sorpresa e stupore ha accompagnato il ritorno, nei giorni scorsi, nelle strade della nostra cittadina, dei cassonetti per la raccolta di abiti usati.
 
L’amministrazione comunale ha infatti assegnato, una parte del servizio di raccolta degli abiti usati, alla società Green Field.
 
A seguito di ciò, è scoppiata la bagarre tra chi deve sempre e comunque fare da sponda all’operato dell’Amministrazione e chi è contro a prescindere.
 
Per fare un contributo costruttivo all’argomento, è necessario quindi attenersi, solo ed esclusivamente ai fatti.
 
Andiamo per ordine, Il suddetto servizio non è certo una novità per il nostro Comune, se la memoria non mi inganna, sono ormai alcuni decenni che risulta operativo.
 
Un servizio che permette, alle famiglie di disfarsi degli abiti usati, garantendo il loro riutilizzo, con una significativa riduzione del materiale da inviare in discarica.
 
Ciò detto, va però trovato il sistema per impedire che, intorno, o addirittura dentro ai suddetti cassonetti, venga depositato ogni tipo di rifiuti, con conseguente impatto negativo sul decoro cittadino, e con un aggravio di spese sulla collettività.
 
Per capire quindi il futuro che ci aspetta, è bene ricordare quello che è già successo in passato.
 
Fin quando la raccolta dei R.S.U. avveniva su strada, il problema quasi non si poneva, tutti erano infatti “liberi” di conferire nei vari cassonetti, di tutto e di più, senza dover ricorrere a scorciatoie.
Con l’eliminazione dei cassonetti su strada e la conseguente introduzione del servizio di raccolta differenziata porta a porta, la situazione è cambiata radicalmente, ognuno di noi infatti è diventato responsabile di quello che conferisce.
 
Da quel momento in poi, chi, per varie ragioni, non voleva o non poteva utilizzare il servizio di R.S.U. si è trovato a fare una scelta.
 
C’è chi ha scelto, spontaneamente o non, di mettersi in regola, chi invece ha scelto la strada dell’abbandono selvaggio, nelle aree meno controllate, e chi ha preferito la tecnica dell’abbandono dei rifiuti, camuffandoli da abiti usati.
 
Risultato, solo per ricordare qualche esempio , via della Falcognana ridotta ad una vera e propria discarica, e cassonetti degli abiti usati, stracolmi, dentro e fuori, di ogni tipo di rifiuto.
 
A completare poi l’opera ci pensavano gruppi organizzati che, con le loro continue intrusioni, saccheggiavano i cassonetti, scegliendo il meglio e disseminando il territorio di quello che loro non ritenevano utile.
 
Di fronte a questo scempio, noi del Comitato abbiamo, da un lato sostenuto l’encomiabile opera del nostro amico e socio Filippo Cuomo, Cittadinanza Super Attiva che ha provveduto a far rinascere quell’area, e dall’altra abbiamo sollecitato l’amministrazione comunale di allora affinché eliminasse i cassonetti superstiti.
 
Ribadendo quindi l’utilità del servizio, ma al fine di evitare quanto già successo, suggeriamo all’Amministrazione comunale di mantenere si il servizio, ma di allocare i suddetti cassonetti solo ed esclusivamente presso le isole ecologiche, fisse o mobili che siano.
 
Se questo semplice suggerimento non sarà preso in considerazione, vorrei tanto sbagliare ma, i problemi visti nel passato si ripresenteranno tali e quali. 
 
È stata aggiunta la foto relativa a come era la situazione alcuni anni fa.

Arriva il Presepe dedicato alla "selce" ed un'iniziativa da non perdere

Arriva il Presepe dedicato alla "selce" ed un'iniziativa da non perdere Copertina    (commenti:1) (719)
Eleonora Persichetti

 
 
Anche quest’anno, come da tradizione, i volontari dell’Associazione Insieme per il Parco hanno allestito il Presepe a Cava dei Selci, in Piazzale dello Sport, insieme alla consigliera comunale e capogruppo PD di Marino, Franca Silvani.
 
L’Associazione e la consigliera Silvani sono da anni in prima linea per supportare la cittadina con interventi ed iniziative di tutto rilievo. Il Presepe di quest’anno, speciale e originale come sempre, è dedicato alla selce, la pietra su cui si fonda la storia di Cava dei Selci e da cui nasce il nome stesso della nostra località, posta nel cuore della città di Marino. Il sampietrino, detto anche “selcio”, è il piccolo blocco di selce estratto dalle cave poste ai piedi dei Colli Albani.
 
 
“Nella semplicità e profondità dell' intrinseco significato del Presepio, c'è tutto il nostro cuore ad accendere le luci sulla storia del territorio per onorarne le origini – spiega Franca. Venite a visitarlo – continua – e se vi fa piacere, scattate una foto a testimonianza del vostro passaggio e pubblicatela, taggando Associazione Insieme per il Parco .
Grazie a tutte le persone che per amicizia e spirito di comunità anche quest'anno hanno collaborato e ne hanno reso possibile la realizzazione, ormai tradizione da oltre 20 anni!” – conclude.
 
Ma c’è anche una novità in questo fine 2023, promossa dall’Associazione e dalla Silvani: l’iniziativa A Natale regala un libro sospeso.
 
“Le feste natalizie sono soprattutto quel luccichio negli occhi delle bambine e dei bambini – afferma Franca –  che aspettano i regali. Purtroppo non arrivano per tutti ed ecco dunque la nostra proposta: regaliamo un libro per accendere il Natale, e non solo quello, alle bambine e ai bambini che vivono situazioni di fragilità”.
 
Il tasso di povertà educativa è ancora molto alto nel nostro paese, purtroppo. Tanti minori non hanno la possibilità di apprendere, leggere, sperimentare, assecondare i propri talenti e, quindi, non riescono a seguiri i propri sogni. I bambini rappresentano il nostro futuro, pertanto, la povertà educativa diventa una questione di interesse generale che va risolta.
 
Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare tanto, basta regalare un libro!
 
Regalare un libro é un atto d'amore nel presente con lo sguardo sul futuro.
 
Vediamo come fare: prendete un libro per bambine e bambini 0-14 e lasciatelo a Cava dei Selci presso i seguenti punti di raccolta:
  •  Presepio di Cava dei Selci a P.le dello Sport, dove troverete uno scaffale dedicato, a partire da lunedì 18 dicembre;
  •   angolo Via dei Mille/Via Nino Bixio, dove troverete un apposito contenitore a partire da martedì 19 dicembre.
 
La raccolta andrà avanti fino al 23 dicembre per la donazione di Natale, proseguendo poi fino al 5 gennaio per la donazione della Befana.
 
La consigliera comunale Franca Silvani provvederà personalmente, con la collaborazione delle amiche e degli amici dell'Associazione Insieme per il Parco, a far recapitare i libri raccolti.
 
"Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo", Gianni Rodari.

Villa Nina è Covid free

Villa Nina è Covid free Copertina    (commenti:1) (2.339)
Eleonora Persichetti

Abbiamo seguito scrupolosamente, in questi mesi di pandemia, le vicende della RSA Villa Nina di Frattocchie. Ha vissuto un momento difficile la struttura quando è stata colpita dal Covid-19 che, non ha certo risparmiato altre realtà, ma ha ottemperato a tutte le indicazioni e le norme e l’ha debellato.
 
Qual è la situazione allo stato attuale? Villa Nina è Covid free. È chiusa all’esterno sia per i fornitori sia per i parenti dei ricoverati. Ha adottato tutte le misure e le precauzioni necessarie. I pazienti non vedono da tempo i propri familiari, hanno la possibilità di contattarli solo attraverso videochiamate. Questo ovviamente crea una situazione di disagio per loro, corrono spesso il rischio di andare incontro alla depressione. Non riescono a capire esattamente cosa sta succedendo e si sentono abbandonati. Certamente non è così, ma per le persone anziane non è affatto scontato comprenderlo. Vengono organizzate anche delle attività per loro, ma certo non possono sostituire il calore di una carezza e della presenza umana.
 
Bisogna tener duro, è l’unico modo per sopravvivere allo stato delle cose e sconfiggere la pandemia.
 
 
Eleonora Persichetti
https://www.lavocedeicastelli.com/

La magia del Natale a Frattocchie

La magia del Natale a Frattocchie Copertina    (commenti:1) (874)
Eleonora Persichetti

 

 

Il Natale arriva anche a Frattocchie! Si comincia sabato 14 con l’apertura del Villaggio dei bimbi e del mercatino artigianale che ospiterà anche diversi stand gastronomici. Ci saranno poi artisti di strada, tombolata per tutti, Elfi e musica dal vivo.

 

 

La festa continua domenica 15 dicembre. La mattina, la Santa Messa dei bambini sarà animata dal “Coro del Fiore blu” e sarà seguita dal Concerto di Natale. Nel corso del pomeriggio, oltre a spettacoli vari, di magia, del fuoco, del coro, arriverà anche l’attesissimo Babbo Natale.

 

 

Vietato mancare!

 

 

 

 

Eleonora Persichetti

ACQUEDOTTO DI MARINO - Confronto qualità

ACQUEDOTTO DI MARINO - Confronto qualità Copertina    (allegati)    (commenti:1) (2.109)
Domenico Brancato

Acqua del rubinetto o acqua in bottiglia?
Moltissimi consumatori optano per quest’ultima soluzione, convinti che trattasi della decisione migliore dal punto di vista igienico-qualitativo.
Ma è proprio sicuro che trattasi, in ogni caso, della scelta più rispondente alle effettive aspettative sul nutriente essenziale dell’alimentazione?
Considerato che rappresenta circa il 60% del peso di un individuo adulto ed il 75% del peso di un bambino.
 
Di seguito si cercherà di fornire informazioni ed elementi conoscitivi atti a porre il lettore nella condizione di trarre esaurienti deduzioni per giungere al conseguimento della più imparziale risposta all’ interrogativo formulato.
 
Innanzitutto è da precisare che la legge, stranamente, non obbliga a riportare sull’etichetta delle acque minerali l’indicazione di molte sostanze, fra cui alcune che non dovrebbero superare i valori di legge (vedi Tabella 2), altrimenti l’acqua non potrebbe essere commercializzata, in quanto tossiche, come: Cadmio, Cromo, Alluminio e l’Arsenico. Quest’ultimo, In particolare, visto che l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro lo abbia messo al primo posto fra le sostanze cancerogene, e l’Unione Europea, data la sua pericolosità, abbia stabilito, per l’acqua destinata ad uso alimentare, il limite invalicabile di 10 microgrammi (pari a 0,01 mg/L ) per litro di acqua. Eccezion fatta per alcune regioni più a rischio, come Lazio e Toscana, alle quali, in attesa che provvedano a dotare gli acquedotti dei siti interessati di impianti di dearsenificazione, è stata concessa una deroga per valori non superiori a 20 mcg/L, invece di 10. Con la raccomandazione, però, da parte dell’Istituto Superiore della Sanità, del divieto d’uso: - come acqua potabile; - per la reidratazione, ricostituzione e preparazione di alimenti e bevande in cui l’acqua costituisca ingrediente, o entri in contatto con l’alimento per tempi prolungati, o sia impiegata per la cottura; - per l’ impiego da parte delle imprese alimentari; - e per l’utilizzo per pratiche di igiene personale, che comporti l’ingestione anche limitata dell’acqua, come in occasione del lavaggio dei denti e del cavo orale.
 
Comunque è da considerare che l’uso prolungato, anche con quantitativi di Arsenico entro i limiti consentiti (10 mcg/L) non assicura l’esclusione totale da possibili conseguenze, quali: patologie neurologiche, cardiovascolari, respiratorie ed ematologiche, oltre a diabete e possibili ripetute lesioni cutanee. Per cui, onde prevenire l’esposizione a simili rischi, non è per nulla trascurabile l’importanza della conoscenza dell’entità del contenuto di questa pericolosa sostanza, ai fini di disporre della facoltà di optare per la scelta di un’acqua che ne contenga di meno.
 
Quindi, per sopperire a tale inammissibile tolleranza di omissione e consentire agli abituali consumatori una più oculata scelta, fra le più diffuse acque minerali commercializzate, si è ritenuto utile aggiungere ai dati riportati in etichetta, quello dell’Arsenico, traendolo dall’edizione italiana della rivista mensile di divulgazione scientifica del 2010: “Scientific American”.
 
Le raccomandazioni di cui sopra risultano, in parte, valide anche per i Fluoruri ( il cui limite è fissato in 1,5 mg/L ). Poiché, anche se, a differenza dell’Arsenico, negli studi condotti sulle eventuali conseguenze, non sono stati riscontrati possibili insorgenze di manifestazioni cancerogene, una eccessiva assunzione di acqua
con contenuti compresi fra 3 a 6 mg/L può procurare seri effetti negativi, quali: - la “Fluorosi dentale” , che si manifesta nell’età evolutiva, fino a 20-25 anni (periodo nel quale si raggiunge lo sviluppo psicosomatico), con macchie sui denti di colore variabile dal bianco al rosso-brunastro; - con alterazioni nel processo di calcificazione ossea “Fluorosi scheletrica” ; e addirittura, quando la concentrazione supera i 10 mg/L, con deformità scheletriche.
 
Per fornire poi indicazioni inerenti le caratteristiche dell’acqua più rispondente alle singole esigenze, si fa seguire la descrizione della classificazione della stessa, in funzione:
 
 
A) – Del contenuto di residuo fisso (quantità di Sali disciolti in un litro di acqua calcolato a 180 °C ed espresso in mg/L) e degli effetti dell’ingestione della quantità dello stesso sull’organismo:
 
- Minimamente mineralizzata o leggera, con residuo fisso non superiore a 50 mg/L , stimola la diuresi ed è particolarmente indicata per la ricostituzione del latte ed alimenti per l’infanzia;
 
- Oligominerale o leggermente mineralizzata, con residuo fisso non superiore a 500 mg/L, favorisce la diuresi, contiene poco sodio e quindi indicata nei casi di ipertensione;
 
- Mediominerale, con residuo fisso compreso fra 500 e 1.500 mg/L, più adatta in Estate e durante lo svolgimento di attività sportive, in quanto consente di reintegrare i liquidi ed i minerali eliminati con la sudorazione;
 
- Ricca di Sali minerali, con residuo fisso superiore a 1.500 mg/l, trattasi di un’acqua terapeutica, ricca di sali, che va consumata sotto controllo medico.
 
 
 
B) – Della tipologia di Sali minerali contenuti e degli specifici effetti sull’organismo:
 
- Bicarbonata, con bicarbonato –HCO3- superiore a 600 mg/L, indicata nell’ipersecrezione gastrica e nelle patologie renali;
 
- Solfata, con solfati superiori a 200 mg/L , è leggermente lassativa e pertanto indicata nei casi di insufficienza digestiva;
 
- Clorurata, con cloruro superiore a 200 mg/L, ha azione equilibratrice dell’intestino, delle vie biliari e del fegato, nonché lassativa e purgativa, come per le acque salse o salso-solfate;
 
- Calcica, con tenore di calcio superiore a 150 mg/L, agisce a livello dello stomaco e del fegato ed è indicata nella prevenzione dell’osteoporosi e dell’ipertensione;
 
- Magnesiaca, se il contenuto di magnesio è superiore a 50 mg/L, svolge un’azione prevalentemente purgativa, ma anche nella prevenzione dell’arteriosclerosi;
 
- Fluorata, con un contenuto di fluoro da 1 a 1,5 mg/L , utile per rinforzare la struttura dei denti e per la prevenzione della carie;
 
- Ferruginosa, con un tenore di ferro bivalente - Fe2- superiore ad 1 mg/L , indicata nelle forme di anemia da carenza di ferro;
 
- Acidula, con anidride carbonica libera superiore a 250 mg/L , facilita la digestione;
 
- Sodica, con sodio superiore a 200 mg/L, influenza positivamente l’eccitabilità neuro-muscolare ed è indicata in condizioni di carenze specifiche e nell’attività sportiva;
 
- A basso contenuto di sodio, con sodio – Na- inferiore a 20 mg/L, adatta per le diete povere di sodio.
 
 
 
C) Della Durezza in °F (Parametro indicatore del contenuto di Sali di calcio e magnesio disciolti nell’acqua, dove 1° Francese - °F- corrisponde a 10 mg/L di carbonato di calcio – CaCO3-), in:
 
- Molto dolci, fino a 4 °f;
 
- Dolci, da 4 a 8 °F;
 
- Mediamente dure, da 8 a 12 °F;
 
- Discretamente dure, da 12 a 18 °F;e
 
- Dure, da 18 a 30 °F;
 
- Molto dure, oltre 30 °F.
 
 
 
Il cui valore consigliato, come riportato nella Tabella 1, è di 15-50 °F, equivalenti a 60-200 mg/L di calcio. Parametro che, secondo l’OSM, l’acqua potabile, a seconda del grado di durezza, fornisce dal 5 al 20% del fabbisogno di calcio giornaliero, tenendo presente che più l’acqua consumata è dolce, maggiore è l’incidenza di malattie cardiovascolari. Mentre, come evidenziato da studi condotti al riguardo, già alla fine degli anni ’50, e successivamente confermato da ulteriori importanti studi clinici ed epidemiologici, l’utilizzo di acqua più dura è risultato essere un fattore protettivo. Per tale motivo è stato stabilito il valore minimo del pH per l’acqua potabile di 6,5 ( La scala del pH normalmente comprende valori da 0 a 14, dove 7 rappresenta il valore neutro, mentre valori inferiori o superiori a 7 indicano, rispettivamente, reazione acida ed alcalina), proprio per garantire una durezza accettabile. Dato che un pH con valore inferiore, è tipico di acque molto dolci e poco mineralizzate.
 
Si precisa inoltre che, a differenza della diffusa credenza che attribuirebbe al consumo di acque ricche di calcio e magnesio l’insorgere dei calcoli renali , è dimostrato scientificamente l’opposto, e cioè che queste sostanze aiutino a prevenire la malattia.
 
Per quanto sopra riportato, nel caso si abbia l’esigenza di proteggere lavatrici e caldaie dalle incrostazioni da calcare prodotte da acque dure, la Comunità Scientifica consiglia di utilizzare dispositivi di addolcimento delle stesse, installandoli però a monte degli elettrodomestici e non all’ingresso della conduttura di alimentazione dell’abitazione.
 
Circa la qualità dell’acqua pubblica di Marino, da recente, Acea Ato 2, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha avviato la realizzazione e messa in funzione di un impianto provvisorio di degassazione (eliminazione della CO2 disciolta nell’acqua). Impianto che, secondo le previsioni, entro fine anno, sarà reso definitivo ed interesserà la rete di erogazione di tutto il territo comunale, consentendo di contenere e mantenere costanti i valori di acidità –pH- nei limiti previsti dalla normativa. Il che comporterà la diminuzione del pur gradevole tipico sapore frizzantino, ma in compenso si otterrà una sensibile riduzione della corrosione della condotta dell’intera rete di erogazione, imputabile ad una elevata acidità, causa di frequenti guasti, conseguenti disagi per la popolazione e di ingenti dispersioni di preziosa acqua.
 
Ciò contribuirà, a migliorare la nostra acqua del rubinetto (salvo possibili casi di alterazioni di natura chimico-fisico-microbiologiche conseguenti a guasti e momentanei interventi manutentivi sulla rete comunale, o imputabili ad ammaloramento del tratto della conduttura di collegamento dell’abitazione ), anche se i parametri qualitativi risultano, in genere, già ampiamente al disotto dei limiti previsti dalla normativa e non inferiori a quelli della maggior parte delle acque minerali esaminate. Come è possibile  verificare attraverso la comparazione ed il riscontro dei dati rispettivamente  riportati nella Tabella 1 e Tabella 2.
 
Evidenziazione qualitativa che però non è ancora, secondo l’esito di un’indagine condotta dallo scrivente, sufficiente per differenziarci dalla tendenza nazionale, dove 7-8 persone su 10, come si evince dai dati statistici del 2019, consumano acqua in bottiglia . Dati dai quali si deduce che il nostro Paese, in Europa, è in testa ai consumi con 200 litri/anno pro-capite, contro il valore medio europeo di 118 ed, in particolare, i 20 della Danimarca, i 17 della Finlandia e i 10 della Svezia.
 
Ed è proprio per arrestare questa consolidata ed ingiustificata tendenza che l’Europarlamento, sollecitato da una petizione firmata da oltre 1,8 milioni di cittadini europei, ha approvato, in via definitiva, la nuova “ Direttiva (Ue) 2020/2184, entrata in vigore il 12 Gennaio 2021, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano”.
 
Direttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale L 435 dell’Unione europea del 23 Dicembre 2020, che mira a garantire un accesso più ampio, sicuro e consapevole all’acqua potabile, grazie all’imposizione di norme qualitative più ambiziose, per tutelare i cittadini europei, da pericolosi contaminanti idrici, quali: Piombo, Microplastiche e Pfas (Perfluoroalchiliche, presenti nei tessuti, tappeti, abbigliamento, rivestimenti di carta ad uso alimentare, pentole antiaderenti, agenti lucidanti, detergenti e creme, dispositivi medici, prodotti farmaceutici, schiume antincendio, mobili e pesticidi). Cioè di prodotti definiti interferenti o disgregatori endocrini o perturbatori ( sostanze chimiche che possono alterare il normale equilibrio ormonale, accendendo, spegnendo o modificando i segnali inviati dagli ormoni, causando effetti avversi in un organismo e nella sua discendenza) responsabili di insorgenze tumorali, malformazioni nei nascituri, ed altre patologie dello sviluppo.
 
Ed ancora, la plastica nella quale viene conservata l’acqua in bottiglia, è stata messa sotto accusa per il rilascio, nel contenuto, di bisfenolo A (BPA): sostanza alla quale è stata attribuita la possibilità di aumentare l’incidenza di cancro, disturbi neurologici e cardiaci. Per non parlare dell’impatto sull’ambiente causato dal PET (polietilen-tereftalato) impiegato per produrre la bottiglie. Tipologia di plastica che, per ottenerne 1 Kg, secondo Luigi Bignami ( Geologo, laureato ed esperto in scienza della terra e divulgatore scientifico) sono necessari: 2 Kg di petrolio e 17 litri di acqua, la cui lavorazione rilascia nell’atmosfera: 2,3 Kg di anidride carbonica; 40 grammi di idrocarburi; 25 grammi di ossidi di zolfo e 18 grammi di monossido di carbonio.
 
E poiché in Italia, secondo “Fonte Censis 2018”, si consumano 224 l/pro-capite l’anno di acqua in bottiglia (corrispondenti, secondo la rilevazione di “Fonte Mineracqua” del 2017, alla produzione di 11 miliardi di contenitori in PET e 2,45 miliardi in vetro), quantità che ci colloca al secondo posto, a livello mondiale, dopo il Messico ( dove però i 234 l/anno pro-capite vengono commercializzati in recipienti da 20 litri con vuoto a rendere e, soprattutto, trovano una plausibile giustificazione nell’ inefficiente e spesso inesistente rete dell’acqua potabile), si può agevolmente dedurre quale sia l’enorme inquinamento ambientale conseguente alla produzione, in un solo anno, di un numero di contenitori tali che, se allineati formerebbero un serpentone di ca. 4 milioni di Km, pari a ca. 10 volte la distanza di 384.400 Km che separa la terra dalla luna.
 
Inquinamento, la cui allarmante dimensione trova riscontro nei dati citati dal WWF Italia, secondo i quali la produzione mondiale di plastica è passata dai 15 milioni di tonnellate del 1964 agli oltre 310 attuali. Dei quali almeno 8 milioni di tonnellate, ogni anno, finiscono negli oceani, nei quali si stima che ad oggi ve ne siano più di 150 milioni di tonnellate. Motivo per cui scienziati che stanno studiando l’individuazione di un nuovo periodo geologico della storia sulla Terra, lo hanno definito, a dimostrazione della pervasività dell’intervento umano su tutti i sistemi naturali del Pianeta, ANTROPOCENE.
 
Il Governo italiano, considerata la gravosa contaminazione delle nostre acque, e valutati i risultati positivi dei progetti sperimentali di “Fishing for Litter” -A caccia di rifiuti- (normativa che nasce in Scozia 15 anni fa, con l’intento di coinvolgere i pescatori nell’importante compito di salvaguardare l’Ambiente marino) nell’arcipelago della Toscana e in Puglia, nell’ambito dell’applicazione della “ Legge Salva Mare” (per la quale i pescherecci possono ottenere un certificato ambientale trasportando nei porti i rifiuti recuperati, che a loro volta vengono gestiti dal COREPLA: Consorzio Nazionale per il recupero degli imballaggi in plastica) ha varato, all’inizio del 2021, la prima flotta antinquinamento italiana, composta da 32 unità navali specializzate nella rimozione dei rifiuti lungo le coste.
 
Ed alcune aziende, per attenuare il dilagare della dispersione nell’ambiente di un così ingente quantitativo di indistruttibile materiale, hanno iniziato la vendita di l’acqua minerale in bottiglie ottenute con il 50% di una nuova materia prima denominata R-Pet (Recycled Pet): nuovo polimero prodotto con il materiale di recupero e riciclo del Pet).
 
Mentre il Parlamento europeo, per favorire la diffusione del consumo dell’acqua del rubinetto, punta sull’aumento della fiducia dei consumatori nei confronti della stessa, avvalendosi degli effetti positivi riscontrati nelle numerose aree dove “ Acque SpA” ha attuato il progetto “Acqua ad Alta Qualità”, che prevede la realizzazione dei cosiddetti fontanelli (impianti collocati in aree pubbliche facilmente accessibili, che erogano gratuitamente la stessa acqua dell’acquedotto che arriva nelle nostre case, senza modificare la composizione chimico-fisica ed il grado di sicurezza, ma rendendola gradevole dal punto di vista organolettico, grazie ad un sistema di filtraggio che la priva del cloro), promuovendone la diffusione, e nel contempo la riduzione di prodotti monouso, ed in particolare delle bottiglie di plastica destinate a contenere l’acqua minerale, oltre ad assicurare alle famiglie dell’Unione Europea un risparmio complessivo di ca. 600 milioni di euro/anno.
 
Risparmio che in Italia si aggira intorno ad un valore minimo di 0,11 (per l’Acqua Selex), massimo di 1,00 (per l’Acqua Evian) e medio (dedotto dal prezzo delle marche più commercializzate), di Euro/litro, 0,34; corrispondente, rispettivamente, a 22, 200 e 68 Euro pro-capite anno. A fronte di un costo medio, secondo la Tariffa base, per l’acqua potabile, (riferito ad una famiglia di 3 componenti e ad un consumo annuo inferiore a 185 mc) di 0,0013 Euro/litro e 0,26 euro a persona l’annuo.
 
Quanto sopra, ed i contenuti delle seguenti Tabelle, si spera possa servire, a coloro che riterranno riservare il tempo necessario a scorrere i contenuti proposti, a stabilire equanimemente la scelta della tipologia di acqua da bere più rispondente dal punto di vista salutistico, economico ed ambientale.

Santa Maria delle Mole - Città delle luci

Santa Maria delle Mole - Città delle luci Copertina    (commenti:1) (1.109)
Antonio Calcagni

 
Ancora una volta, la magia delle luci tridimensionali fa risplendere le serate natalizie della nostra Città.
 
Lo fa attraverso la seconda edizione di Luci In Allegria, iniziativa egregiamente organizzata dalla locale Unione Commercianti.
 
E così, passeggiare nelle ore serali, per le strade della nostra Città, è diventato un vero piacere, al pari di quello che già succede nelle numerose città italiane che, proprio su questo tema, hanno investito molto, ottenendo in cambio, un ritorno positivo sull’economia locale.
 
Per tutto ciò è d’obbligo ringraziare tutti i commercianti di Santa Maria delle Mole che hanno aderito all’iniziativa.
 
Commercianti che in questo modo dimostrano, ancora una volta, di avere uno spiccato spirito d’iniziativa a favore del bene collettivo, senza aspettare che arrivi la manna dal cielo e senza mai  piangersi addosso, anche se, motivi per farlo ce ne sarebbero a iosa, vedi la concorrenza spietata ed impari, dei grandi centri commerciali, a cui si aggiunge quella delle grandi piattaforme di vendita on line.
 
Il fatto poi che all’iniziativa hanno aderito anche diversi commercianti delle aree limitrofe alla nostra Città, dimostra che questa seconda edizione di Luci in Allegria ha ormai ampiamente superato il livello locale.
 
Un ringraziamento va anche ai nostri numerosi concittadini e non, che, avendo finalmente un buon motivo per passeggiare per le strade della nostra Città, ne hanno approfittato per fare i propri acquisti in loco.
 
Cittadini che, con grande spirito di emulazione, hanno contribuito ulteriormente a far risplendere la nostra Città, attraverso l’illuminazione di balconi, finestre e giardini.
 
Un spunto di riflessione per l’amministrazione comunale che dovrebbe puntare di più su questo tipo di iniziative che, coprendo un ampio arco temporale, contribuiscono a dare respiro al commercio locale.
 
Di contro, ridimensionando drasticamente il contributo comunale alla mega festa di ottobre, per cui vengono bruciati diverse centinaia di migliaia di euro, e che, a Marino porta un modesto ritorno economico, mentre nella restante parte del territorio comunale questo ritorno è pari a zero.

La dichiarazione di Legambiente su Appia Antica Patrimonio dell'Unesco

La dichiarazione di Legambiente su Appia Antica Patrimonio dell'Unesco Copertina    (commenti:1) (447)
Mirko Laurenti

 
Quella della proclamazione dell'Appia Antica a patrimonio dell'Umanità UNESCO è davvero una bellissima notizia dal potenziale enorme.
 
Come Legambiente, sono anni che lavoriamo al fine di tutelare, valorizzare, conservare, rilanciare e far conoscere cosa sia l'Appia Antica nella sua interezza e complessità, da Roma a Brindisi.
 
Già anni fa abbiamo promosso a livello nazionale una rete composta da enti (comuni ed enti parco), associazioni e comitati che si impegnavano, nei loro territori, a valorizzare e tutelare, vivendola, l'antica via consolare.
 
Era il 2014 quando iniziammo questo complicato percorso a livello nazionale e di circolo.
 
Ora, il primo passo è formalmente fatto.
 
D'ora in poi, come circolo Legambiente Appia Sud il Riccio, proseguiremo nei nostri sforzi e nelle iniziative sull'Appia Antica, certi che questo non è che il primo passaggio verso una serie di occasioni uniche di rilancio e valorizzazione di questo imponente Bene Comune.
 
Il nostro circolo, lo voglio ricordare, ha sempre operato in questo senso: da oltre 35 anni siamo attivi promotori di una serie di azioni di pulizia, denuncia, valorizzazione e tutela di questo enorme patrimonio. Iniziammo ad occuparcene fattivamente sotto la guida del nostro storico presidente, Renato Arioli, in continua collaborazione con l'Ente Parco dell'Appia Antica.
 
Negli ultimi anni abbiamo poi messo in campo una serie di azioni ed esperienze, oltre a quelle di monitoraggio, divulgazione e pulizia, anche grazie allo stimolo e all'attività del nostro Marco Cavacchioli, oggi vicepresidente del circolo e archeologo.
 
Azioni che hanno sempre avuto come obiettivo quello di rafforzare il lavoro di tutela e promozione di quel percorso che oggi ha portato la via Appia Antica a divenire il 60° sito UNESCO in Italia.
 
Ne facciamo qui un veloce elenco:
  • Collaborazione con l’Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura per la mappatura della Buffer Zone di rispetto Appia Antica/sito di Bovillae all’interno del Comune di Marino (si veda: appiaunesco.../appia - Mappa, stralcio in fig.1).
  • Redazione della scheda “BOVILLAE” nel dossier buffer zone Appia Antica UNESCO, allegata e consultabile nella mappa interattiva Appia Antica per la Candidatura UNESCO (vedasi: appiaunesco.../appia - Beni Archeologici – fig.2).
  • Collaborazione con l’Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura partecipando ai tavoli operativi nella riunione finalizzata all’elaborazione del Piano di gestione per il Sito candidato, tenutasi a Palazzo Chigi in Ariccia il 27 settembre 2022.
  • Redazione del libro "Via Appia Antica X-XIII miglio, Ciampino-Marino, Itinerario Storico Archeologico", 2021, pubblicato dal Comune di Marino, sulle evidenze storiche, archeologiche e artistiche lungo il tracciato della Via Appia Antica ricadente nei Comuni di Ciampino e Marino.
  • Redazione nel 2016, per il Comune di Marino, del progetto di fattibilità “Via Appia Antica, un Museo all’aperto” che ha portato alla sistemazione del verde e alla costruzione dell’Info Point Appia Antica X-XI miglio nel tratto di Appia Antica ricadente nel Comune di Marino (Avviso Pubblico: Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione: attuazione D.G.R. 385/2015 e D.G.R. 504/2016).
  • Gestione dell'Info Point Appia Antica X-XI miglio dedicato a turisti e camminatori nel Parco Appia Antica e sugli Itinerari di Cammino.
Inoltre, con il nostro team di progettazione, stiamo lavorando su più fronti, per dare ulteriore risalto al tratto di Appia Antica che,da Roma, attraversa i comuni di Ciampino e Marino.
  • Ad ottobre candideremo un progetto europeo per la formazione non formale di operatori e volontari che operano lungo il tracciato del neonato sito UNESCO, al fine di garantire ai camminatori una migliore fruizione del bene
  • Siamo capofila nel progetto "Paesaggi in Movimento" , inserito nella strategia di sviluppo locale 2023-2027 del GAL Castelli Romani e Monti Prenestini, che ha tra gli obiettivi quello di favorire l'uso sostenibile delle risorse territoriali
  • Siamo portatori di interesse insieme a Città Metropolitana Roma Capitale, nel progetto europeo INTERREG "TIB - Tourism in Balance" che sta analizzando l'impatto dell'over tourism studiando nuove strategie per una migliore fruizione di siti di interesse importanti, come l'Appia Antica
E poi, ovviamente, da oltre 10 anni, per conto del Parco Regionale Appia Antica, organizziamo visite guidate, incontri e laboratori sulla valorizzazione dell’Appia Antica nei territori di Ciampino e Marino.
 
Insomma, al pari di altri, abbiamo dato, stiamo dando e daremo il nostro contributo da volontari, da cittadini appassionati custodi della bellezza del proprio territorio e di un bene comune che è unico al mondo.
 
Ora viene il bello, però, perché dovremo tutti, cittadini, amministratori, comuni, enti parco e strutture governative nazionali, essere capaci di alzare il livello di tutela, valorizzazione e conoscenza della nostra Appia Antica anche attraverso un maggiore impegno e stanziamenti finalmente significativi (e non più "briciole") che facilitino questo bel percorso nazionale. Da Roma a Brindisi."
Grazie mille,
 
Mirko Laurenti
Presidente del Circolo Legambiente “Appia Sud il Riccio”

Ripartiamo Insieme: corsi di scacchi gratuiti per i Marinesi

Ripartiamo Insieme: corsi di scacchi gratuiti per i Marinesi Copertina    (commenti:1) (612)
Eleonora Persichetti

 
 
Aperte le iscrizioni per i corsi di scacchi che si svolgeranno a Frattocchie a partire da settembre
 
 
Sono aperte le iscrizioni ai Corsi di scacchi gratuiti, riservati ai cittadini residenti nel Comune di Marino. I corsi si svolgeranno presso il Centro anziani di Frattocchie, via Nettunense Vecchia n. 32, con il seguente calendario:
 
 
• Mercoledì
Open Day: 8 settembre
Inizio corso: 15 settembre
Corso base: 17:30 - 18:30
Corso intermedio: 18:45 - 19:45
 
 
• Sabato
Open Day: 11 settembre
Inizio corso: 18 settembre
corso base: 10:00 - 11:00
corso intermedio: 11:15 - 12:15
 
 
I corsi di scacchi sono Patrocinati dal Comune di Marino, nell’ambito delle consultazioni popolari relative al primo processo partecipato del Bilancio 2021.
 
Per info e prenotazioni è possibile contattare i seguenti numeri: 349/2722435 e 380/3591786.
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