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SPRECO ALIMENTARE: CONSEGUENZE ETICHE, ECONOMICHE, SOCIALI  ED AMBIENTALI

   (commenti:2) (1.198)
Domenico Brancato

Il termine spreco trova rispondenza nell’insieme di quei prodotti alimentari che hanno perso valore commerciale e che vengono scartati, ma che potrebbero essere ancora destinati al consumo umano.

Ciò costituisce un inaccettabile paradosso del nostro tempo, in quanto se da un lato vi è la necessità, nei prossimi anni, di incrementare la produzione dei prodotti alimentari del 60 – 70 %, per far fronte all’incremento della popolazione dall’altro, nel mondo, si spreca oltre un terzo del cibo prodottoche, secondo uno studio condotto dalla FAO (Organizzazione mondiale di cibo e agricoltura), ammonterebbe ad 1,3 miliardi di tonnellate, delle quali l’80 % sarebbe ancora utilizzabile.

Tant’è che se fosse possibile recuperare gli sprechi, questi sarebbero sufficienti a sfamare 2 miliardi di persone.

In Europa si sprecano mediamente circa 180 Kg/pro-capite di cibo l’anno (con valori oscillanti fra i 579 e i 44 Kg/pro-capite dell’Olanda e della Grecia), mentre in Italia, globalmente, la media dello spreco, per effetto di contenimento  prodotto  della crisi economica,  risulta essere di 149 Kg/pro-capite, così ripartito:

 

Genere di  Alimento                                Percentuale

Prodotti Ortofrutticoli                                           17

Pasta e Pane                                                      28

Pesce                                                                  15

Uova                                                                    29

Carne                                                                  30

Latticini                                                                32.

Entità di spreco,equivalente ( secondo una indagine condotta dalla ricercatrice Claudia Giordano sugli sprechi di   400 famiglie in una settimana, promossa dal Ministero dell’Ambiente/ Progetto Reduce con l’Università di Bologna,  nell’ambito della campagna Zero Spreco, con la supervisione dell’economista  Andrea Segrè), a Kg/giorno  0,1 a  testa,  pari a Kg/famiglia (composta mediamente, nel 2016, da 2,32 persone)  84,9,corrispondenti a 0,0849 tonnellate, che moltiplicate per  i 25.937.723  di famiglie Italiane,  diventano  2,2 milioni di tonnellate l’anno, chefiniscono nelle  pattumiere delle abitazioni,facendo registrare,rispetto le varie  sedi di rilevazione dello spreco, la rilevante quota del 42 %.Quotache, tradotta in costi, supera i 25 euro/mese per famiglia.

Alle appena  descritte conseguenze di natura etico-economica del cibo sprecato, si aggiungono poi quelle, non meno trascurabili, di natura ambientale e socio-sanitaria, dal momento in cui le cospicue quantità di cibo non consumato contribuiscono sensibilmente al riscaldamento globale e alle crescenti  carenze idriche.

Come si può dedurre dalle emissioni di 4,5 Kg  di anidrite carbonica (CO2) equivalenti, per ogni Kg di cibo sprecatoe dai dati relativi alla “ Impronta Idrica” o “ Acqua Virtuale “ (Volume totale  di acqua consumato e inquinato, in un determinato luogo, nelle diverse fasi della filiera,per ottenere un prodotto), dedotti dagli esiti degli studi condotti dalla Fondazione Olandese  “ Water Footprint Network “ (Integrati  con dati provenienti da altre fonti) sugli alimenti di seguito riportati:

Tipologia  Alimento

                  Quantità

Chilogrammi   Grammi  Numero

Impronta  Idrica( litri acqua )

                       Per

    1 Kg                        Porzione

Pane

         1                            50

   1300                             65

Pasta

         1                            80

   1693                           135

Biscotti

         1                            50

   1800                             90

Cereali (Per colazione)

         1                            30

   1645                             49

Riso

         1                            80

   3400                           272

Legumi secchi

         1                            50

   4055                           203

Frutta con guscio (Noci, Nocciole)

         1                            30

   9065                           272

Frutta fresca

         1                          150

    970                            145

Succo di Frutta

  •                        200 ml
  •                         1140

Verdura e ortaggi

         1                      200

    325                              65

Pomodori

         1180                   1

    156                              28

Patate

         1                       150           

    900                            135

Latte

         1                      125 ml

  1000                            125

Dolci

         1                       100

  3140                            314

Cioccolato

  •                        100
  •                         2400

Zucchero

         1                         5

   1500                            7,5

Vino

         1                     100

     610                             61

Birra

         1                     250

     300                             75

Caffè tostato

        1                      7     1 tazzina

 18900                          132

Tè verde

         1                     3     1 bustina

   8860                            27

Olio d’oliva

         1                   12     1 cucchiaio

   4900                            59

Olio di Girasole

         1                    -

   6795                              -

Burro

         1                           15

   5550                            83

Uova

         1                           60           

   3300                          198

Formaggio fresco

         1                          100

   5000                          500

Carne  avicola ( Pollo )

        1                           150

  3900                           585

Carne suina

         1                          150

  4800                           720

Carne di agnello

         1                          150

  9580                         1437

Carne di manzo

         1                          100

 15500                        1550

Hamburgher di manzo

  •                           150
  •                          2400

 

Dati che, come evidenzia la Piramide Idrica del Barilla Nutrition Center, messa a confronto con la Piramide Alimentare (Vedi allegato n° 1), consentono di riscontrare l’interessante coincidenza tra i cibi meno indispensabili e più grassi  (vari tipi di carne e insaccati) con quelli che consumano più acqua. In pratica, i cibi da consumare con più parsimonia sono anche quelli che hanno un maggior impatto idrico ed ambientale, a conferma che la salute della persone e quella dell’ambiente vanno di pari passo.

Per cui, a seconda della prevalenza del consumo di cibi di provenienza vegetale o animale, l’impronta idrica giornaliera individuale  può variare da circa 1500 – 2600  a 4000 – 6000 litri di acqua (comprendenti, oltre l’acqua consumata direttamente per bere, cucinare e lavarsi, quella impiegata per produrre e trasportare i cibi che mangiamo, per fabbricare gli indumenti che indossiamo e per svolgere ogni altra attività quotidiana), a differenza (stando alle stime del  WWF: Fondo Mondiale per la Natura) del  miliardo di persone che , nel mondo,  non ha accesso all’acqua potabile e degli oltre quattro miliardi che  non ne hanno a sufficienza.

Enorme divario di disponibilità di un bene sempre più prezioso ed indispensabile per la sopravvivenza, imputabile anche ai rilevanti quantitativi di acqua che vengono consumati inutilmente per la produzione della consistente quantità di prodotti alimentari che si sprecano nel corso delle seguenti fasi:

  • Produttiva e prima trasformazione, ovvero durante la coltivazione o l’allevamento, la raccolta e il trattamento della materia prima;

 

  • Distributiva, cioè durante la trasformazione industriale, per  lo scarto di prodotti dovuto alla  non rispondenza  al gradimento del consumatore, all’errata distribuzione o all’invenduto, per eccesso di produzione;

 

  • Del consumo,attribuibili  a:

-  Le irrazionali abitudini di fare la spesa  di milioni di consumatori;

 - L’inosservanza delle indicazioni riportate in etichetta riferite alla corretta modalità di conservazione degli alimenti;

 - Le date di scadenza, per alcuni prodotti, troppo restrittive;

 - La tendenza a confezionare porzioni di cibo abbondanti;

-  Le promozioni che invogliano i consumatori a comprare più cibo del  necessario.

 

Cause di sprechi che, in gran  parte, potrebbero essere evitati compiendo semplici azioni quotidiane e migliorando le abitudini alimentari, come:

  • Fare la lista della spesa e comprare solo la quantità di prodotti necessari;
  • Comprare, possibilmente, presso produttori locali;
  • Acquistare  prodotti di stagione;
  • Limitare l’uso di prodotti trasformati;
  • Imparare l’arte della cucina di recupero, basata sull’utilizzo di avanzi e scarti;
  • Non servire a tavola porzioni abbondanti;
  • Seguire una dieta adeguatamente ripartita dal punto di vista quali-quantitativo e calorico (vedi Allegato n. 2 ).

A proposito di quest’ultimo accorgimento, da quanto emerso da una indagine condotta  dal ricercatore Matteo Boschini dell’università di Bologna, su 73 plessi di Scuola primaria, dei quali 35 in Emilia Romagna, 25 nel Lazio e 18 in  Friuli Venezia Giulia, si deduce che il 29,5 % dei pasti consumati nelle mense viene gettato.

Dati che il professor Andrea  Segrè , docente di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna e fondatore di Last Minute Market, commenta in questi termini: “Nel luogo reputato a fare educazione alimentare, il cibo viene invece buttato. Sono soprattutto frutta e verdura gli alimenti più sprecati, che dal punto di vista della nutrizione dovrebbero essere parte fondamentale del pasto”.

Commento al quale riteniamo sia opportuno aggiungere che la causa della summenzionata tipologia di spreco sia da ricercare, principalmente, nella estensione di cattive abitudini ed eccessive preferenze alimentari, in molti casi, acquisite e consentite dagli/agli alunni in ambito famigliare.

Come denotano le considerazioni  dello Psichiatra Paolo Crepet sul buonismo educativo dei Genitori: “Noi non abbiamo più figli, ma piccoli Budda a cui noi siamo devoti, per cui possono fare di tutto. Scelgono dove andare a mangiare e cosa mangiare… omissis. Siamo diventati Genitori che dicono sempre di si. Ma questo è sbagliato. Quando diventeranno grandi ci sarà qualcuno che gli dirà di no.”

Autorevole opinione che , pur non potendola generalizzare,  trova, purtroppo, riscontro in molti  ambiti  familiari.

Riscontro, che inevitabilmente si ripercuote nell’irrazionalità  delle abitudini alimentari di un cospicuo numero di bambini in età scolare ( In Italia, secondo il Ministero della Salute, il 9% dei bambini di 8 – 9 anni non fa colazione ed il 31% non consuma una colazione adeguata ).

 In quanto, i genitori (o chi per loro) invece di seguire le indicazioni dei nutrizionisti  sulla qualità, quantità, apporto calorico ed equilibrata ripartizione dell’assunzione dei cibi nell’arco della giornata,inconsapevolmente optano,con l’ovvio intento  di assicurare ai loro figli un soddisfacente nutrimento, per inadeguate  soluzioni alternative,come ad esempio:

  • Per una colazione del mattino veloce e frugale, invece di un importante momento da dedicare all’alimentazione con una delle  seguenti combinazionedi cibi:

 - Tazza di tè deteinato con 1 cucchiaio di zucchero o miele, 1 yogurt intero bianco, 1 brioche integrale o 1 fetta di crostata o ciambella fatta in casa ed 1 frutta fresca;

- Tazza di latte intero o parzialmente scremato senza zucchero, 2 fette biscottate integrali con marmellata, 1 porzione di frutta fresca;

- Toast integrale con prosciutto e sottiletta ( o altra farcitura ), più un frullato di frutta fresca di ca. 200 ml, ecc;

 

  • seguita,durante l’intervallo scolastico  delle 10 – 10,30,da un’ abbondante e spesso  ricca di grassi “ colazione”  a base di :

- pizza; - panini con salumi;  cornetto con nutella; ricchi tramezzini; - patatine fritte; -snacks dolci o salati,o addirittura di merendine ricche di grassi, conservanti ed edulcoranti ( junk food = cibo spazzatura ), con l’aggiunta di  bibite zuccherate che, complessivamente, forniscono da 250 a 530 Kcal ca.,

  • invece di uno spuntino antifame dal prevalente contenuto di carboidrati, a base di:

- frutta di stagione( 1 Mela o 1 Arancia, 1 Pera, 2 Kiwi, 3 Mandarini )  con  1 fetta biscottata integrale;

             - uno yogurt magro da 125 g, alla frutta;

- 2 fette biscottate con marmellata;

            - un quadratino di cioccolata ed un frutto;

            - una porzione  (di 22g ) di riso soffiato con cioccolato light, ecc.

Cioè, con cibi di facile digeribilità e dall’apporto calorico (di ca. il 5% dell’intero fabbisogno giornaliero) di  80– 120 Kcal che,secondo accreditati studi scientifici, favoriscono il miglioramento dell’umore, oltre a potenziare le capacità di apprendimento e mnemoniche.

L’insieme di suggerimenti e indicazioni, sopra riportati, per cercare di diffondere l’importanza della  consapevolezza di una equilibrata alimentazione, al fine di impedire il protrarsi  di pregiudizievoli inadeguatezze alimentari.

 Inadeguatezze per le quali, secondo il parere di dietologi, medici e nutrizionisti, i molti bambini che le praticano abitualmente, vanno incontro, nel tempo, a predisposizioni di natura patologica (sovrappeso, obesità, diabete, ecc.) e, nell’immediato, ad una ridotta concentrazione mentale ed a  manifestazioni di sonnolenza dovuti, nelle prime ore,agli effetti di ipoglicemia imputabile al digiuno o ad insufficiente alimentazione e, dopo l’abbondante spuntino di metà mattinata, agli ulteriori nocivi effetti di una pesante  e prolungata digestione, che li fa giungere all’ora di pranzo con scarso appetito (Vedi allegato n° 3 ).

Inappetenza che causa il rifiuto di  buona parte del pasto, che sarebbe potenzialmente utilizzabile, ma che,  in genere, è  destinato a diventare rifiuto.

A tal proposito, la Legge Gadda  166/2016, onde  evitare l’immorale dissipazione di alimenti recuperabili,  si prefigge di incentivare un nuovo modello di mercato e di welfare ( espressione che sottintende iniziative dirette ad assicurare il benessere dei cittadini ) inclusivo, in grado di  rendere compatibili la sostenibilità del complesso delle norme che regolamentano l’approvvigionamento alimentare  con la responsabilità sociale, riferita alla collettività.

Infatti, la citata Legge,incentra i suoi punti di forza:

 - nell’operato delle  Associazioni di volontariato, grazie all’impegno delle  quali si è  già registrato un incremento di donazioni  in termini di quantità e  di tipologia: prodotti ortofrutticoli, cibi cotti e freschi, prodotti a lunga conservazione e farmaci;

- e nella possibilità di reperimento, prima impensabile, di prodotti,come quelli confiscati, le eccedenze nel settore del banqueting (banchetti)  e nelle mense. 

Come dimostra  l’aumento,da 4.635 a 5.573 tonnellate/anno ( da Ottobre 2016 a Settembre 2017 ), pari ad un incremento del 21,4% delle donazioni delle eccedenze, dedotto dai rilevamenti condotti da Andrea Giussani, presidente del Banco Alimentare, che  afferma: “ abbiamo riscontrato un progressivo cambio di cultura degli operatori della filiera, concretamente testimoniato  dall’aumento dei punti di vendita disponibili e dalle  quantità di alimenti recuperati”.

Quanto sopra, per tentare di indurre gli operatori interessati ed i tanti  lettori del  nostro Sito:

- riflettere sulla potenziale possibilità, anche  individuale, di poter contribuire a  limitare al massimo gli sprechi ed a  far sì che l’eccedenza di  cibo non venga trattata come rifiuto,  bensì come  prodotto utilizzabile e destinabile al soddisfacimento alimentare delle  molte persone che versano in estrema condizione di indigenza;

- e a considerare, che un cibo sprecato non solo diventa inutile e dannoso per l’ambiente,ma oltre modo dispendioso per i connessi ulteriori  sprechi di: superfici di terreno coltivabile, acqua, fertilizzanti, energia e costi del lavoro,utilizzati e spesi per la sua produzione.

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

A Marino…anche l’IMU è ‘differenziata’

A Marino…anche l’IMU è ‘differenziata’ Copertina    (commenti:2) (1.202)
Antonio Calcagni

Anche quando si realizzano iniziative importanti ed encomiabili come quella recente di ridurre l’IMU alle attività commerciali, ci si rende conto che il Centro è stato, è e rimarrà sempre ….. come unico punto di riferimento primario per definire le modalità operative di qualsiasi intervento da parte di qualunque Amministrazione, di qualunque colore politico.

 

Ed è stato, è e sarà sempre…… il Quartiere che è destinato ad ottenere più vantaggi rispetto alla cosiddetta ‘pianura’. Ormai è talmente consolidata l’idea medievale del castello abitato dai nobili e del contorno costituito dal volgo che viveva al loro servizio, che sembra impossibile riuscire ad ottenere una giusta ed equa valutazione delle necessità dell’intero Territorio.

 

Dopo il fallimento dell’ipotesi scissionista che  aveva visto la creazione del Comune di Boville, fallimento dovuto al fatto che il Centro aveva troppo bisogno del contributo economico, sia pur ‘volgare’, della pianura per la sua stessa sopravvivenza, sono rimasti dei piccoli focolai di ‘scissionismo’ che coinvolgono piccoli nuclei di persone e che, di tanto in tanto, cercano di farsi ascoltare dal popolo dei nostri concittadini che però rimane sordo ad ogni tentativo di risveglio dal torpore in cui sonnecchia beatamente.

 

E qui sta la grande differenza che contraddistingue gli abitanti del Centro rispetto a quelli della pianura:

 

  • i cittadini del Centro si fanno forti della loro coesione nel richiedere interventi a loro favore;
  • i cittadini della pianura accettano senza alcun commento le decisioni che vengono loro imposte da una dipendenza atavica degli Amministratori Comunali alla  pretesa ‘priorità’ del Centro nei confronti delle periferie.

 

 

 

Anche in questo caso, la riduzione dell’IMU ai proprietari di locali commerciali si presenta come un intervento che avrebbe dovuto suscitare reazioni da parte di tutti gli interessati per almeno due motivi:

 

  • nasce come intervento che dovrebbe aiutare gli esercenti in difficoltà, ma favorisce solo i proprietari dei locali e non la vera e propria attività di vendita;
  • viene applicato con aliquote inferiori a Marino Centro rispetto alla periferia.

 

E allora si pensa che i commercianti siano partiti lancia in resta per richiedere una riduzione di tasse più attinenti all’attività commerciale, una omogeneità di trattamento rispetto ai negozianti del Centro e la definizione di una regola che trasferisca la riduzione dell’IMU sugli affitti dei locali.

 

Niente di tutto questo…e si è dimostrata grande comprensione per le esigenze dei commercianti del Centro dietro alla considerazione che ‘al Centro hanno problemi diversi dai nostri’. Cioè sono quelli stessi che soffrono dell’ingiustizia, che giustificano l’ingiustizia stessa.

 

Sarebbe ora che i cittadini ‘vassalli’ si rendessero conto che debbono costituire parte presente e propositiva nei confronti della Pubblica Amministrazione e che si impegnassero molto di più nell’enunciazione dei loro diritti e nella pretesa del rispetto dei principi di equità che dovrebbero essere i cardini su cui si impostano le decisioni e le azioni delle Pubbliche Amministrazioni.

 

Spero che questo invito venga accolto e che si cominci a pensare con maggiore determinazione alla creazione di un ‘tessuto sociale’ interessato e coinvolto nei fatti da cui deriva il nostro benessere e che contribuisca rendere migliore il nostro ambiente e la nostra condizione di vita.

Gianni Morelli

Sindaco e Comitato di Quartiere si incontrano

Sindaco e Comitato di Quartiere si incontrano Copertina    (commenti:2) (1.006)
Antonio Calcagni

 
Martedì 23 novembre, presso gli uffici comunali di via Morosini, si è svolto l’incontro tra il  nuovo Sindaco ed una ristretta delegazione, per via delle misure anti-covid, del nostro Comitato di quartiere.
 
L’incontro, vista l’assenza degli Assessori competenti, è stato più che altro interlocutorio.
 
L’occasione è stata propizia per sottoporre all’attenzione del neo Sindaco le problematiche della nostra Cittadina, già a sua tempo oggetto di confronto con tutti gli altri candidati, Cecchi escluso, che in quell’occasione non ritenne di cimentarsi con noi.
 
Tre i punti del programma del nuovo Sindaco che convergono con le nostre istanze, ovvero:
  • Spostamento della fermata ferroviaria di circa 100 metri più a sud, che permetterebbe la realizzazione di una rampa di collegamento, tra la stazione  ferroviaria ed il parcheggio di piazza Albino Luciani, un parcheggio di oltre 200 posti auto da sempre sottoutilizzato;
  • Installazione delle cosiddette “Casette dell’acqua” di Acea;
  • Realizzazione dell’isola ecologica presso il territorio delle ex circoscrizioni II^ e III^.
 
 
Altri punti importanti affrontati nell’incontro sono stati:
 
  • Tenuta Tudini, polmone verde estremamente importante per la nostra Cittadina, ed opportunità per la realizzazione di: laboratori per apprendistato mestieri, recupero area da destinare ad agricoltura sociale, percorso naturalistico, ecc.ecc.;
  • Appia Antica, una strada unica al mondo, che potrebbe diventare un museo a cielo aperto ed essere quindi uno straordinario biglietto da visita per il nostro Comune;
  • Mosaico di Viale della Repubblica;
  • Parcheggio di Via P.G. Frassati, opera incompiuta, che andrebbe invece ampliata e completata.
 
A queste domande c’è stata solo una presa d’atto del problema, a cui ci auguriamo seguano, azioni concrete.
 
 
 
Inoltre:
  • Relativamente al nodo ferroviario - stradale di, via Appia Nuova/Viale della Repubblica /Appia Antica /Linea ferroviaria, abbiamo ricordato al Sindaco che si tratta di un gravissimo problema che condiziona negativamente l’intera circolazione nella nostra Cittadina, e non solo,  e  che pertanto è arrivato il momento di affrontarlo seriamente. A tal proposito, abbiamo espresso forti riserve, riguardo alla soluzione presentata nel programma elettorale  con cui ha vinto le elezioni, dove per ovviare al problema, si prevede la realizzazzione di un ponte in legno che, connettendosi all’inversione di marcia, presente nella carreggiata dell’Appia Nuova, direzione Albano, crei  un’entrata alternativa  a Santa Maria;
  • Riguardo al futuro del Palaghiaccio, il Sindaco ha ricordato che l’area in questione è a vocazione sportiva e di questo va tenuto conto;
  • Decentramento Amministrativo, si è detto favorevole ed ha ribadito che “l’incontro avvenuto nei nuovi uffici comunali di via Morosini ne è un esempio concreto”;
  • Riguardo al problema, via della Falcognana, al neo Sindaco, abbiamo chiesto di avviare la procedura per l’acquisizione della suddetta strada a patrimonio pubblico e conseguente messa a norma, richiesta già proposta, e fatta propria, dal Sindaco Colizza. Anche su questo, ci auguriamo un impegno concreto che possa risolvere il paradosso di una strada privata, a totale carico quindi di alcuni cittadini, ma aperta a tutti;
  • Sull’argomento scuole, Il neo Sindaco ha sottolineato la volontà, della sua amministrazione, di non perdere i finanziamenti nazionali ottenuti a suo tempo dalla Giunta Colizza, per una nuova scuola da  realizzazione a Cava dei Selci;
  • Mentre riguardo alle future ristrutturazioni complete, che come per l’Anna Frank, interesseranno anche le altre scuole, Cecchi ha tenuto a precisare che, la scelta di ospitare temporaneamente gli alunni nei moduli prefabbricati, non sarà più perseguita, ma che si privilegerà invece l’allestimento di appositi locali, da ricercare nell’esistente patrimonio edilizio.
A tal proposito, abbiamo sottolineato che, nella scelta dei suddetti locali, che di volta in volta si renderanno necessari, bisognerà privilegiare la vicinanza con il plesso scolastico in questione, questo per evitare, inutili e dispendiose, trasmigrazioni di alunni.
 
Grave preoccupazione abbiamo inoltre espresso, per lo stop, che ormai dura da circa 2 mesi, dei lavori di realizzazione della pista ciclopedonale di via Mameli.

1ª Giornata Ecologica per Cava dei Selci

1ª Giornata Ecologica per Cava dei Selci Copertina    (commenti:2) (894)
Amerigo Miraglia

Domenica 19 novembre 2023 dalle ore 08:00 alle ore 09:30, nei pressi dell’incrocio tra via Paiella Catullo e via Agostino Paris, ci ritroveremo per iniziare la pulizia della zona.
Ogni partecipante è invitato a portare con sé un paio di guanti, qualche attrezzo di giardinaggio ed indossare una pettorina ad alta visibilità.
 
Nonostante lo scetticismo di cialtroni malpensanti e leoni da tastiera su Facebook nei vari gruppi locali che ci additavano come “solita solfa” e ci davano per morti ancor prima di iniziare a vivere come semplice gruppo Whatsapp, eccoci qua. Domenica 19 novembre daremo dimostrazione che ci vuole davvero poco per provare a cambiare le cose.
 
È facile nascondersi dietro le solite frasi “…eh ma io pago le tasse, dovrebbe essere il comune a sistemare la zona..” oppure “…è colpa di zozzoni incivili se siamo in questa condizione…”.
Tutto vero per carità, ma come si dice da noi le chiacchiere le porta via il vento. Contano i fatti, ed il fatto è questo: esistono sul territorio persone che non stanno solo a guardare e commentare, ma agiscono e lo fanno in modo egregio. Vedi Antonio Calcagni e Filippo Cuomo, due persone a cui va tutta la mia gratitudine per il supporto datoci e per aver aperto la via in questa giungla di menefreghismo.
 
Il gruppo di Volontari Decoro Urbano è aperto a tutti, proveniente da tutti i comuni, perché una mano lava l’altra ed insieme ci laviamo la faccia.
Ci vediamo domenica mattina per dimostrare a tutti che non siamo la solita solfa.
 
Valerio Di Tella

VIa Falcognana: quale futuro?

VIa Falcognana: quale futuro?   Copertina    (commenti:2) (1.936)
Antonio Calcagni

 

 

Negli ultimi anni abbiamo assistito con sconcerto ad un crescendo di degrado di quella strada, che a causa dell’abbandono indiscriminato di rifiuti di ogni tipo, aveva  raggiunto una situazione a dir poco  imbarazzante, dove ormai  i rifiuti quasi ne impedivano il normale transito.

 

Una situazione intollerabile, in cui si era  costretti a percorrere una tragitto che, nulla aveva da invidiare alle aree più degradate del 3° mondo e che noi del Comitato di Quartiere, più volte abbiamo denunciato sia pubblicamente, (vedi sempre su questo sito, l’articolo “identikit di un troglodita”), che direttamente all’amministrazione Comunale.

 

Un problema, quello dell’abbandono dei rifiuti, che tocca ormai molte parti del nostro territorio ma che nel caso specifico, aveva assunto dimensioni disastrose.

 

Poi un bel giorno abbiamo avuto la piacevole sorpresa di vedere un gruppo di persone che, con coraggio e determinazione hanno messo le loro mani nel sudiciume accumulato in tanti anni  di inciviltà  e di  indifferenza, un messaggio che non potevamo non raccogliere.

 

Un duro lavoro gratificato però da una valanga di apprezzamenti sia attraverso i social ma anche direttamente dai tantissimi automobilisti che passando facevano sentire la loro vicinanza e gratitudine, segno che a sporcare sono comunque un’esigua minoranza. 

 

Alcune cifre per  comprendere  la portata dell’intervento:

 

- 4 i giorni d’intervento;

- 20 le persone che hanno partecipato all’intervento, tra cui molti i giovani;

- 300 i sacchi della spazzatura , dal peso complessivo di 15.000 Kg;

- 1 camion di materiali vari portato all’isola ecologica 400 Kg.

 

L’occasione  ci ha permesso  di conoscere ed apprezzare  un gruppo di splendidi  amici  quali : Filippo, Sergio, Matteo, Davide, Melissa,Nunzia, ecc.,con cui abbiamo avviato una collaborazione che lascia ben sperare.

 

Ma vediamo ora perché si era giunti a tanto e soprattutto quali sono gli interventi  atti ad evitare che si ricada nel problema .

Il perché  è presto detto, l’inciviltà di base di uno sparuto gruppo, che vuoi per menefreghismo e/o per interessi economici, crede di poter continuare a trasgredire una regola così essenziale del vivere civile, un problema che va combattuto alla radice dagli organi preposti con controlli e sanzioni esemplari.

A questo si aggiunge poi la il fatto che la suddetta strada è di proprietà privata (Fioranello Golf Club, Consorzio La Giostra e tutti gli altri frontisti), a cui resta l’onere finale della manutenzione e della pulizia.

 

Una situazione che risulta veramente paradossale in quanto la stessa è di fatto aperta al pubblico ed è percorsa giornalmente da  circa  7.000 autoveicoli, compresi gli enormi  camion che fanno la spola con il  depuratore cittadino e che nel loro transito occupano l’intera carreggiata  contribuendo  al rapido deterioramento del  già precario, manto stradale.

 

Altra peculiarità è dovuta dal fatto che la stessa segna il confine  tra  il Comune di Marino e quello di Roma,  8° Municipio.

Ora visto è considerato che: la suddetta strada riveste una fondamentale importanza per la viabilità generale  della nostra Cittadina e non solo, che è impensabile che uno sparuto numero di proprietari si debba sobbarcare un costo ed un’incombenza per  un servizio pubblico aperto appunto a tutti e considerato che,  il tracciato della suddetta si snoda tra 2 differenti Comuni, chiediamo al  Signor Sindaco di Marino, di  promuovere presso il Consiglio  della Città Metropolitana di Roma,  un progetto di   acquisizione della suddetta via  a patrimonio pubblico.  

Un atto che permetterebbe finalmente: una ri-determinazione  del tracciato, un adeguamento della carreggiata con il rifacimento totale del manto stradale e la realizzazione della pubblica  illuminazione. 

 

A supporto di tale proposta, siamo pronti ad  avviare una raccolta di firme, da presentare oltre che al Consiglio Comunale di Marino, anche all’8° Municipio di Roma ed Consiglio della Città Metropolitana di Roma. 

 

Nelle foto, la strada come appare dopo la pulizia.

 

 

Articolo di Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

 

Tragedia a S. Maria delle Mole: si suicida un giovane uomo nel casolare di famiglia

Tragedia a S. Maria delle Mole: si suicida un giovane uomo nel casolare di famiglia Copertina    (commenti:1) (4.189)
Eleonora Persichetti

 
 
Giovedì mattina, un giovane uomo di 35 anni si è suicidato a S. Maria delle Mole, nel casolare di famiglia.
 
Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che il ragazzo si sia tolto la vita impiccandosi con un tubo di gomma e che soffrisse di depressione, accentuatasi dopo la morte della madre.
 
Molto conosciuto a Marino, in quanto educatore cinofilo, con questo tragico gesto lascia sgomenta la cittadina e tutte le persone che lo conoscevano.
 
Aveva una compagna e un figlio di 8 anni.
 
 

Marino sposta a Ciampino il mercato di S. Maria delle Mole

Marino sposta a Ciampino il  mercato di S. Maria delle Mole Copertina    (commenti:1) (2.374)
Eleonora Persichetti

 
 
“Dopo Boville, vuole riannettersi illegittimamente anche il Comune Autonomo di Ciampino?” . Con questo titolo e con l’“occhiello” di premessa “Danni di Marino a Boville: Capisci perché ci vuole il Comune di Boville? nell’ apposito Comunicato Stampa l’Associazione Sempre Boville interviene, con precise osservazioni e proposte alternative su: lo spostamento del Mercato, la diffusione di Scuole in Prefabbricato, la ricostruzione delle stesse scuole degli anni ’60, la mancanza di nuova Edilizia e nuovi Corsi Scolastici Superiori ed Universitari per le specializzazioni in recupero e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico-ambientale, sviluppo agrituristico ed ecocompatibile
Per “Riportare al Centro di S. Maria il Mercato di  S. Maria delle Mole” viene annunciata una Petizione con Raccolta Firme che inizierà durante la Festa di SMdMole  7-8.9.24 (presso lo Stand-Info di Sempre Boville). 
 
Il Comune di Marino ha spostato il Mercato di S.Maria delle Mole in un’ area che rientra tutta       nel Comune di Ciampino : infatti – si spiega nel comunicato -, il confine (in quell’ultimo tratto rettilineo) passa nella sede stradale di Via G. Mameli ( a ml. 5/6 dal lato abitativo) e, quindi, ha commesso un errore (“abuso per incompetenza”: in ordinamento delle Autonomie Locali e Diritto), potendo il Comune disporre solo sul proprio territorio e non su quello di un altro Comune. Abusando per anni e decenni del Territorio di Boville “gli viene naturale” provarci con Ciampino!                                                    
NB. Trattandosi di uno spostamento lungo (almeno due anni: il tempo di rifare la scuola e togliere i prefabbricati da Piazza A. Luciani), necessita di un’Autorizzazione Regionale (competente in materia di Mercati Settimanali): sembra inverosimile che la Regione Lazio possa aver autorizzato tale abuso! Ma, in sostanza, occorre aver bene presente che il Mercato è un Servizio di Prossimità da erogare il più possibile vicino al Cittadino-Utente.      
                                                                                                                                           
Nel comunicato si riferisce come il Comune di Boville (parlandone bene prima con Cittadinanza, Operatori Commerciali e Comunità Scolastica) avrebbe ubicato il Mercato nel Centro abitato:   
> in Via Manzoni e Piazza Sciotti ove fu aperto nel 1973 (prevedendo, per il Mercoledì Ore 7-15, il passaggio del Bus COTRAL in Via G. Mameli con Fermate: al n. 137, davanti BiblioPop e davanti ex-Fonte S. Pietro) ;  
> o in Piazza Togliatti e V.le Republica (sino a incrocio con Via G. Prati): senza necessità di deviare Bus COTRAL, lasciando libera la rotatoia;  
> oppure, dove era in Piazza A. Luciani trasferendo la Scuola “E. Morante” (facente parte dell’ I.C. di Via Palaverta e con molti Alunni abitanti nel Quartiere Palaverta) in Piazza S. PERTINI (Centro Commerciale La Nave) davanti al Prefabbricato della Scuola “A. Frank” di Frattocchie (ovvero negli stessi prefabbricati: aspettando che si sarebbero liberati per tornare in Via Nettunese Vecchia): soluzione molto meno costosa!   
 
Il Comune di Boville, inoltre (comunica l’associazione bovillense) avrebbe:                                                                                    
Programmato diversamente i tempi della rigenerazione dell’edilizia scolastica (evitando il caos dei lavori contemporaneamente in corso a Frattocchie“A. Frank”, S. Maria Nuova “E. Morante” e S.Maria Centro “V.le Repubblica” nonché i danni strutturali nella Piazza “A. Luciani” del Mercato con i rialzi cementificati) e, prioritariamente, scelto aree più ampie ed attrezzate per Scuole Nuove (ma Marino, si sa, preferisce che le aree siano più cementificate dai costruttori per costose abitazioni su cui gravano gli oneri di urbanizzazione: così i nuovi Cittadini si trovano ad aver pagato per scuole inesistenti, vecchie o in prefabbricati) facendole realizzare ai Costruttori (in Convenzione) prima dei loro Palazzi ;                             
sostenuto e realizzato Obiettivi Strategici – propri nelle Mission del PNRR: come indicato con  le 15 Schede inviate al Governo il 4.4.2021 ( e ribadito ai Governi successivi) da Ass.ne Sempre Boville -  quali:
Scuole Superiori e Corsi Universitari per creare occupazione e sviluppo Agri-Turistico nonché, con Scuole-Cantiere (con Corsi di livello superiore e universitario) per la salvaguardia e valorizzazione nei 70 Siti Archeologici dell’ Unicum “Appia Antica-Antica Bovillae” (che avevamo rilanciato e riccamente documentato a Unesco e Governo per il riconoscimento quale Patrimonio dell’Umanità).
 
Il Comunicato si conclude con un ricordo e richiamo di sistema istituzionale << Ora, che abbiamo ottenuto questo storico risultato e strategico volano, diventa “Urgente e Concreta la Priorità:  c’è bisogno del Comune di Boville“ per guidare questa visione strategica vitale e mission di mandato del Popolo Sovrano Bovillense; alternative a quel Comune, come quello di Marino, che a Boville continua a Cementificare e fare Gravi Danni Strategici e Quotidiani!
 
 
Pino Cardente
Associazione Onlus “Sempre Boville” – CO.PRO.N.E.L.
 
 

 

Graduatoria provvisoria reddito di cittadinanza locale

   (commenti:1) (720)
Domenico Brancato

In  riferimento alla nota pubblicata su questo sito in data 22/0672018, dal titolo:  A Luglio l’avvio del Reddito di Cittadinanza locale a Marino: a chi spetta il beneficio? Si informano gli interessati che:

  • La Commissione dei Servizi Sociali in data 10/09/2018 ha verificato le n. 81 domande pervenute ed ha stilato una graduatoria degli ammessi, aventi i requisiti previsti dal bando, e degli esclusi;
  • Che a seguito delle  verifiche   di competenza del  Centro per l’Impiego e di tutte quelle previste dal bando, la Commissione dei Servizi Sociali, in data 17/09/2018 ha approvato la graduatoria provvisoria degli ammessi e degli esclusi al Reddito di Cittadinanza locale.

A cui ha fatto seguito la Determina di pubblicare, dal 20/09 al 4/10/2018,  sul sito del Comune di Marino,  l’elenco degli ammessi e degli esclusi e di dare atto che gli interessati potranno presentare ricorso al Comune di MARINO – Servizi Sociali – Largo Palazzo Colonna 1 – 00047 Marino o tramite Pec al seguente indirizzo: protocollo@pec.comune.marino.rm.it -  entro i 15 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria provvisoria.

 

 

A cura del Prof. Brancato

La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di; Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
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Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
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Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.