Anche quando si realizzano iniziative importanti ed encomiabili come quella recente di ridurre l’IMU alle attività commerciali, ci si rende conto che il Centro è stato, è e rimarrà sempre ….. come unico punto di riferimento primario per definire le modalità operative di qualsiasi intervento da parte di qualunque Amministrazione, di qualunque colore politico.
Ed è stato, è e sarà sempre…… il Quartiere che è destinato ad ottenere più vantaggi rispetto alla cosiddetta ‘pianura’. Ormai è talmente consolidata l’idea medievale del castello abitato dai nobili e del contorno costituito dal volgo che viveva al loro servizio, che sembra impossibile riuscire ad ottenere una giusta ed equa valutazione delle necessità dell’intero Territorio.
Dopo il fallimento dell’ipotesi scissionista che aveva visto la creazione del Comune di Boville, fallimento dovuto al fatto che il Centro aveva troppo bisogno del contributo economico, sia pur ‘volgare’, della pianura per la sua stessa sopravvivenza, sono rimasti dei piccoli focolai di ‘scissionismo’ che coinvolgono piccoli nuclei di persone e che, di tanto in tanto, cercano di farsi ascoltare dal popolo dei nostri concittadini che però rimane sordo ad ogni tentativo di risveglio dal torpore in cui sonnecchia beatamente.
E qui sta la grande differenza che contraddistingue gli abitanti del Centro rispetto a quelli della pianura:
Anche in questo caso, la riduzione dell’IMU ai proprietari di locali commerciali si presenta come un intervento che avrebbe dovuto suscitare reazioni da parte di tutti gli interessati per almeno due motivi:
E allora si pensa che i commercianti siano partiti lancia in resta per richiedere una riduzione di tasse più attinenti all’attività commerciale, una omogeneità di trattamento rispetto ai negozianti del Centro e la definizione di una regola che trasferisca la riduzione dell’IMU sugli affitti dei locali.
Niente di tutto questo…e si è dimostrata grande comprensione per le esigenze dei commercianti del Centro dietro alla considerazione che ‘al Centro hanno problemi diversi dai nostri’. Cioè sono quelli stessi che soffrono dell’ingiustizia, che giustificano l’ingiustizia stessa.
Sarebbe ora che i cittadini ‘vassalli’ si rendessero conto che debbono costituire parte presente e propositiva nei confronti della Pubblica Amministrazione e che si impegnassero molto di più nell’enunciazione dei loro diritti e nella pretesa del rispetto dei principi di equità che dovrebbero essere i cardini su cui si impostano le decisioni e le azioni delle Pubbliche Amministrazioni.
Spero che questo invito venga accolto e che si cominci a pensare con maggiore determinazione alla creazione di un ‘tessuto sociale’ interessato e coinvolto nei fatti da cui deriva il nostro benessere e che contribuisca rendere migliore il nostro ambiente e la nostra condizione di vita.
Gianni Morelli
Antonio Calcagni |
04/05/2019 Articolo letto 1.196 volte |
Commento di: michele testa
Buongiorno,
l'articolo descrive abbastanza fedelmente la situazione dei Cittadini delle frazioni marinesi, invitando ad un risveglio quanto mai opportuno e non più procrastinabile.
Era esattamente quello che ci si attendeva con lo sconvolgimento politico delle scorse elezioni, che ha portato all'accantonamento della vecchia politica con l'affermazione di un Movimento che asseriva di poter realizzare il Cambiamento,
Purtroppo non sta andando così, e ci sono molteplici motivi di rammarico e di delusione, uno dei quali è proprio il differente trattamento riservato ai Cittadini di serie B della "pianura" marinese, rispetto ai "castellani".
Bisogna aggiungere però che manca un elemento, per dare il quadro completo della situazione attuale: i "residenti dormienti" delle frazioni, ad iniziare dai commercianti, sono anch'essi divisi in più fazioni, e scarsamente educati al"gioco di squadra" e all'unione delle forze. Per far valere i propri diritti, e per raggiungere gli obiettivi prefissati, occorrono informazione e coesione, oltre che impegno quotidiano e forza di volontà.
Effettivamente si tratta di una serie di precondizioni che a Marino in generale, e le frazioni non fanno eccezione, sono sempre mancate, e testimoniano chiaramente gli scarsi risultati che si riescono ad ottenere. Ed i nostri Amministratori, nessuno escluso, lo sanno bene..............
Commento di: Gianni
Fazioni tanto potenti da superare la ricerca del benessre dei cittadini ed il rispetto del Territorio?
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