Cipolla: un ortaggio prezioso, come sbucciarla senza lacrimare e come eliminare l’alito cattivo.
La cipolla (AlliumCepa) appartenente alla Famiglia delle Liliaceae o Amaryllidaceae (secondo una più recente classificazione dell’ AngiospermPhilogeny Group – APG), è un bulbo quasi sempre presente nella dispensa delle case, per la sua imprescindibile funzionedi conferire sapidità ad una infinità di ricette.
Ma, sin dai tempi antichi (La sua storia risale a ca. 5000 anni fa nelle aree dell’Iran e Pakistan), i popoli credevano che le cipolle avessero anche un effetto benefico nel trattamento di diverse malattie e perciò ritenevano dovessero essere parte integrante dell’alimentazione.
In Egitto, da ca. 3500 anni a.c., la cipolla era considerata oggetto di venerazione e veniva raffigurata sulle pareti di tombe e piramidi, in quanto simboleggiava l’eternità per la sua struttura a “ cerchio nel cerchio “.
Mentre dagli Israeliti è menzionata come uno dei cibi biblici insieme ai cetrioli, porri e aglio.
Questo prezioso “nobile“ bulbo comprende molte varietà, fra le quali, quelle dal sapore e colore più intenso, come lo scalogno e le cipolle dorate, più ricche di quercetina (Vitamina B9, fondamentale per la funzionalità dei globuli rossi e del sistema nervoso) e componenti solfuree; a quelle bianche e rosse, che contengono una maggiore percentuale di flavonoidi (antiossidanti), che assicurano al consumatore benefici maggiori.
Alcune ricerche, poi, suggeriscono che i benefici nutrizionali e il loro gusto migliorano quanto più a lungo i bulbi vengono lasciate nel terreno, anche se vale la regola: “più gusto e odore sono intensi, più nutrienti sono presenti“.
Nutrienti che,in un bulbo crudo di medie dimensioni (ca. 100 - 130grammi) trovano riscontro nel 92 % di acqua e grammi: 2 di proteine, 2 di fibre, 7 di zuccheri; oltre a mg: 8 di vitamina C, 0.2 di vitamina B6, 0.2 di manganese, 22 di folati (Vitamina B9 Idrosolubile, presente nelle verdure a foglia verde), 234 di potassio, 46 di fosforo, 0.07 di vitamina B1 (oltre altri preziosi microelementi) e in 64 calorie, mentre risultano assenti grassi e colesterolo.
La cipolla, secondo studi clinici, ricerche scientifiche, pareri di nutrizionisti e molti specifici articoli redatti da esperti sulla rivista “Alimentazione & Salute“, grazie alla complessità dei nutrienti contenuti e alla sapidità che conferisce a moltissime specialità gastronomiche, oltre a contribuire a promuovere nel consumatore una non trascurabile sensazione di benessere interiore, emotivo e psichico;assicura un’ampia tipologia di benefici effetti medicamentosi (salvo che per le persone affette da sindrome di intestino irritabile – IBS –Nei quali può causare problemi di digeribilità dovuti ai gas che si sviluppano dai carboidrati – FODMAPS –, producendo gonfiore addominale, aerofagia,crampi e dissenteria).
Beneficiche, se consumata cruda (poiché la cottura altera, in parte, i contenuti. Fra i quali, in particolare, la termolabile vitamina C ed i Sali minerali, che comunque possono essere recuperati mediante l’utilizzo dell’acqua di cottura) e sistematicamente, nella misura di almeno due porzioni a settimana di 50 grammi ciascuna, trovano riscontro nella seguente casistica:
Uno studio, effettuato su un campione di soggetti femminili dimostra come l’incremento del consumo di cipolle sia proporzionale all’aumento della densità delle ossa, il che, prevenendo l’osteoporosi, consente una possibile riduzione del 20 % del rischio di fratture al bacino, rispetto a coloro che non ne assumono per nulla).
Infatti alcuni dei più importanti antiossidanti presenti nella cipolla comprendono flavonoidi come la quercitina:fitonutriente (sostanza chimica naturale di origine vegetale) antistaminico (che ostacola la messa in circolo della istamina, diminuendo le manifestazioni allergiche: causa dell’aumento di secrezione gastrica, salivare e lacrimale e, nei casi più gravi, di shock anafilattico) e antocianine (gli stessi antiossidanti che si trovano nei frutti rossi).
Dovute all’azione di fitonutrienti in grado di incrementare le difese immunitarie che, combattendo le infiammazioni a carico del sistema respiratorio, riducono il muco nelle cavità nasali e nei polmoni, contribuendo a velocizzare il processo di guarigione.
Riconducibile alle componenti sulfuree che prevengono lo sviluppo e la crescita dei tumori , attraverso la protezione delle cellule dalla mutazione e l’induzione del processo di morte delle stesse (apoptosi). Inoltre i composti organo-solforati (che conferiscono il sapore tipico alla cipolla e all’aglio), in particolare (secondo uno studio dell’Istituto Mario Negri di Milano, in collaborazione con l’Università di Milano, pubblicato sulla rivista specializzata MolecularNutrition& Food Research), oltre ad inibire la proliferazione delle cellule tumorali, contrastano la moltiplicazione dei batteri e sono efficaci contro l’Helicobacter pylori: principale causa del tumore allo stomaco.
Esplicano cioè un’azione di riduzione del rischio di formazione di coaguli sanguinei, di contrasto della formazione di colesterolo cattivo (LDL) e dell’attività dei radicali liberi (Prodotti di scaro dell’attività dell’organismo che si accumulano all’interno delle cellule, fino a causare la morte delle cellule stesse, specie dell’epidermide, con conseguente comparsa di macchie e rughe) all’interno dei vasi sanguinei, migliorando così la circolazione e la pressione. Mentre il contenuto di Quercitina Antiossidante ed antinfiammatorio, presente soprattutto nei frutti di colore rosso, oltre a provocare la morte delle cellule tumorali gastriche, favorisce, appunto, il controllo della patologie cardiovascolari.
In quanto la sua assunzione è efficace nella riduzione della concentrazione di glucosio nel sangue e nella prevenzione della resistenza insulinica. Inoltre, grazie al basso valore dell’indice glicemico (15) e al contenuto di un raro minerale negli alimenti: il Cromo, svolge un’azione utile nella gestione dei livelli di zucchero nel sangue e conseguentemente nel controllo del diabete.
Per il fatto che essendo ricche di antiossidanti hanno un notevole impatto sui parametri vitali del liquido seminale e sull’aumento del livello di testosterone totale.
Per effetto del contenuto di zolfo che stimola la produzione della proteina denominata glutatione: potente agente antiossidante, dimostratasi utile nella prevenzione della degenerazione maculare. Inoltre, il contenuto di una certa quantità di selenio, sembra abbia la capacità di contribuire ad inibire l’insorgere di congiuntivite e blefarite (infiammazione dell’orlo delle palpebre).
Dovuta al contenuto di composti di zolfo (Tiosolfinati o tiosolfonati) capaci di aiutare a contrastare i batteri responsabili di arrecare danni ai denti.
Poiché alcune ricerche suggeriscono che un estratto di cipolla (di-n-propil trisolfuro) sia in grado di migliorare la memoria, per l’influenza positiva sulla parte del cervello responsabile della navigazione spaziale e della memoria a lungo termine (Ippocampo).
Dovuto alle potenzialità antimicrobiche, antibatteriche ed antinfiammatorie esplicate dall’applicazione sul volto della miscela di un cucchiaio di succo di cipolla fresco con altrettanta quantità di olio di oliva o di mandorle. Mentre per il trattamento delle cicatrici sia da acne, che da altre cause, è efficace l’estratto di cipolla o creme che lo contengono.
Propiziata dal contenuto di vitamina A, C ed E che ne ostacolano l’invecchiamento precoce, come già precisato, causato dai radicali liberi, la cui formazione è imputabile a: stress emotivo, eccessivo affaticamento, cattiva alimentazione, inquinamento ambientale, fumo, assunzione di alcol, alcuni farmaci e droghe, alcune patologie infiammatorie e azione dei raggi UV che, se non contrastati adeguatamente da sostanze antiossidanti, possono far sorgere o accelerare varie malattie, come: Alzheimer, Parkinson, Calvizie, patologie cardiovascolari, alterazioni del sangue, danni al DNA e Invecchiamento precoce).
Grazie alla presenza di composti chimici (Fitochimici) ricchi di zolfo. Tant’è che massaggiando la pelle interessata con succo di cipolla fresco si favorisce la circolazione del sangue, la luminosità e la vitalità.
La frizione del cuoio capelluto e dei capelli con succo di cipolla, per effetto del contenuto di zolfo, può stimolare la produzione di collagene (proteina che concorre al benessere e alla formazione dei tessuti connettivi, cartilagine e ossa, in particolare) che favorisce la produzione di cellule cutanee sane e aumenta l’approvvigionamento di sangue ai follicoli (Struttura epidermica a forma di sacco che produce le cellule che andranno a formare il pelo) piliferi stimolandone la crescita dei capelli.
Come coadiuvante di una corretta alimentazione e di una adeguata attività fisica, specie per chi deve combattere il problema della ritenzione idrica.
Il consumo della cipolla, però,com’è noto, oltre ai benefici summenzionati, può presentare anche degli inconvenienti che potrebbero condizionarne il consumo stesso, se non si ricorre alla messa in atto di adeguati accorgimenti che consentono di:
Evitare di lacrimare quando si taglia;
Il motivo per il quale la cipolla fa piangere trova riscontro in un enzima – Allinasi (Catalizzatore, cioè sostanza capace di intervenire durante lo svolgimento di reazioni chimiche dei processi biologici, aumentandone la velocità, ma rimanendo inalterate al termine delle stesse) che si attiva in seguito al taglio e che, a sua volta, si trasforma in una molecola di difesa (Isoallina, detta anche precursore lacrimogeno, presente in grande quantità nel bulbo), e successivamente in Acido sulfenico prima ed in fattori lacrimogeni veri e propri poi. Composti molto volatili e idrosolubili (con tendenza a sciogliersi in acqua) che quando raggiungono la nostra cornea stimolano la lacrimazione, e poiché sono molto solubili, più lacrime si producono più tenderanno a sciogliersi, con conseguente ulteriore maggiore lacrimazione.
Tanto che quando si tagliano più cipolle non si riesce più a proseguire.
Quindi l’unico modo efficace per interrompere la lacrimazione, è quello di impedire ai fattori lacrimogeni di raggiungere la cornea, attraverso l’adozione di uno dei seguenti rimedi:
accendere una candela o un lumicino accanto al tagliere prima di iniziare ad affettare le cipolle (La fiamma dovrebbe attirare i composti gassosi fastidiosi).
Eliminare l’alito cattivo
Come già precisato, la cipolla, come l’aglio, contengono composti solforosi responsabili, soprattutto se consumati crudi, sia dell’odore che del sapore pungente che ha conseguenze sull’alito. Poi, una volta digeriti, rilasciano molecole odorose che raggiungono i polmoni attraverso il flusso sanguigno, dando origine all’alito cattivo che può protrarsi per molte ore. E’ bene quindi conoscere alcuni stratagemmi per ovviare velocemente al fastidioso problema, quali:
Ovviamente non è pensabile che gli effetti benefici sopra descritti siano conseguibili in maniera rapida, con consumi occasionali o in coincidenza di abitudini alimentari caratterizzati da frequenti eccessi trasgressivi. In quanto, la cipolla, come l’aglio ed altri prodotti vegetali con proprietà medicinali, in genere, contengono, a differenza dei farmaci di sintesi, non elevati concentrazioni di principi attivi.
Per cui, per giungere alla constatazione dell’incidenza terapeutica, nei confronti delle citate affezioni, verso le quali la cipolla esercita un’azione di contenimento del loro sviluppo, necessita una costante ed adeguata assunzione nel tempo. Pertanto la finalità del consumo, se rivolta più alla prevenzione che alla cura, certamente, inciderà in maniera più apprezzabile sull’attenuazione delle eventuali insorgenze patologiche.
In definitiva, la cipolla è un alimento, eccezion fatta per i casi di intolleranza, incontestabilmente salutare, perciò, per chi non abbia avuto ancora modo di sperimentarne la rispondenza, vale la pena provarci, per verificare la fondata probabilità della minore predisposizione all’esigenza dell’assunzione dei tradizionali farmaci, dai non sempre innocui effetti collaterali.
Articolo redatto dal Prof Domenico Brancato
Domenico Brancato |
22/02/2019 Articolo letto 1.278 volte |
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