Anche quest’anno è stato contrassegnato dalla pandemia. La pausa estiva e la riduzione dei casi ci avevano fatto ben sperare, si respirava e si respira ancora nell’aria un desiderio fortissimo di ritorno alla normalità.
Così non è stato, arriverà un nuovo decreto, dopo una serie di ordinanze locali, con le ennesime restrizioni, con le indicazioni su ciò che si potrà o non si potrà fare in questo periodo che, almeno dal punto di vista familiare e religioso, è il più bello dell’anno.
Il Covid ha letteralmente stravolto il nostro modo di vivere, di lavorare, di socializzare e, infine, di pensare. Teorie complottiste, discussioni persino tra amici e familiari sul tema vaccino, green pass semplice o rafforzato: non ce ne accorgiamo più, ma è il tema delle nostre giornate, il demone di quest’ultimo anno e mezzo. E forse qualcosa ce l’ha insegnato. La vita è un dono prezioso, salvaguardiamola. Dobbiamo rispettare noi stessi e il prossimo. Abbiamo tanti mezzi a disposizione e, sebbene non sia la stessa cosa dell’incontro vis-à-vis, possiamo sentirci vicini anche se siamo lontani. Tutti insieme ci siamo adattati a questa nuova quotidianità, fatta di mascherine, di saluti con un “batti il pugno”, di prudenza assoluta. L’obiettivo è quello di sconfiggere un nemico comune e invisibile.
Ma ora è Natale e va giustamente celebrato, sempre prestando attenzione a ciò che facciamo e che ha ripercussioni sugli altri e sull’ambiente. Il Natale è la festa luminosa della famiglia, il tempo per stare insieme ai nostri cari e per goderci la magia dei suoi colori, dei regali, di tutto ciò che lo caratterizza.
Seguirà poi il Capodanno con tanti propositi per il 2022, in primis, quello di uscire da questa brutta situazione una volta per tutte.
La nostra Redazione ha continuato a seguire in prima persona le vicende del territorio, a farsi portavoce delle problematiche e delle cose belle, perché anche quelle fanno parte del nostro mestiere. Non è stato più possibile organizzare le consuete riunioni dal vivo, ma la voglia di essere presenti e costanti nell’informazione ha abbattuto tutti gli ostacoli.
Grazie a tutte le lettrici e a tutti i lettori, a chi commenta i nostri articoli, a chi ci invia dei suggerimenti, a tutti i nostri collaboratori: senza di voi tutto questo non sarebbe possibile.
Auguriamo un sereno Natale a voi e alle vostre famiglie, che la sua magia possa farci ritrovare la serenità perduta.
E concludiamo questo messaggio con una bellissima frase di Arthur Schopenhauer: “Colui che ha una grande ricchezza in se stesso è come una stanza pronta per la festa di Natale, luminosa, calda e gaia in mezzo alla neve e al ghiaccio della notte di dicembre”.
Eleonora Persichetti e Antonio Calcagni