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Lazio autorizzi saldi Covid appena Paese riaprirà

Lazio autorizzi saldi Covid appena Paese riaprirà Copertina (458)
Eleonora Persichetti

Coronavirus, Tidei-Cavallari (Italia Viva): “Lazio autorizzi saldi Covid appena Paese riaprirà” 


"La riapertura del Paese, nei tempi e nelle modalità che saranno decise dal Governo, deve necessariamente sostanziarsi di idee concrete per ridare ossigeno a chi ha pagato il prezzo altissimo del lockdown. La Regione Lazio dia un segnale di vicinanza ai tanti commercianti che hanno dovuto tenere abbassate le saracinesche: appena sarà possibile riaprire si dia ai negozi la possibilità di effettuare saldi o vendite promozionali. Chiamiamoli simbolicamente saldi Covid per lanciare un messaggio di ripartenza e di speranza". Lo dichiarano, in una nota, la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei e il capogruppo del Gruppo Misto Enrico Cavallari (Italia Viva). "Per fare ciò - spiegano - è necessario sospendere la norma del Testo unico del commercio che vieta le vendite promozionali nei trenta giorni che precedono i saldi, che quest'anno nel Lazio scatteranno sabato 4 luglio", aggiungono.
 
"In questo modo, i negozianti potranno vendere la merce rimasta in magazzino e riprendere in generale la propria attività. Ma questi saldi extra possono ridare subito la possibilità ai cittadini di fare acquisti a prezzi calmierati, riattivando il circolo virtuoso degli acquisti", sottolineano. "Sosteniamo l'economia reale della nostra Regione con questa idea di semplificazione e di sostegno. Può significare tanto. Questa è una proposta, ma se ce ne sono delle altre ben vengano. Valutiamo tutte le opzioni in campo per ridare fiducia a un settore strategico della nostra economia", concludono Tidei e Cavallari.

RAPPORTO "WOMEN IN BUSINESS 2020"

RAPPORTO "WOMEN IN BUSINESS 2020" Copertina (632)
Eleonora Persichetti

 
Grant Thornton: a livello globale rimane costante la presenza femminile nel senior management mentre aumentano le donne CEO, oggi al 20% (rispetto al 15% di un anno fa).
 
  • In Italia nel 2020 le donne ai vertici aziendali (ruolo di CEO) sono addirittura il 23% (15% nel 2019) e quelle con ruoli nel senior management il 28%.
  • Il nostro Paese è coinvolto attivamente nell’abbattimento degli ostacoli alla parità di genere: la percentuale di aziende senza presenze femminili nel senior management è oggi al 18%. In termini di media mobile triennale siamo al 22% nel 2020 contro il 28% del 2019 e il 34% del 2018.
 
A livello mondiale il 78% delle aziende del Mid-Market è coinvolta attivamente nell’abbattimento degli ostacoli alla parità di genere nelle posizioni di senior management. Questo dato emerge dall’ultimo International Business Report (IBR) - Women in Business 2020 di Grant Thornton International, ricerca effettuata a livello globale che raccoglie le risposte di circa 10.000 leader aziendali in 32 Paesi.
Secondo lo studio, nel 2020 le donne detengono il 29% delle posizioni aziendali di comando, la stessa percentuale registrata nel 2019. Nonostante questa “frenata”, le aziende che presentano donne al vertice, nel ruolo di CEO, sono invece aumentate di 5 punti percentuali arrivando a livello globale al 20% nel 2020 rispetto al 15% dell’anno precedente.
Per quanto riguarda la situazione in Italia, le posizioni di CEO occupate dalle donne nel 2020 hanno raggiunto il 23%, andando dunque oltre il dato medio globale e registrando un importante aumento rispetto al 2019 (15%).
Più in generale, nel nostro Paese, le donne che detengono posizioni di leadership rappresentano oggi il 28%, con un aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2019. Allo stesso tempo risulta in calo la percentuale di aziende senza presenze femminili nel senior management che attualmente si assesta al 18%. In termini di media mobile triennale si registra un andamento positivo: nel 2020 la percentuale è del 22%, contro il 28% del 2019 e il 34% del 2018.
Simonetta La Grutta, Partner e Head of VAT di Bernoni Grant Thornton commenta: “In Italia si è osservato un apprezzabile incremento della percentuale delle donne in posizione apicale che si attesta al 28% nel 2020 rispetto a un più modesto 24% nel 2019, ponendo il nostro Paese al 12° posto nella classifica mondiale, insieme a Francia e Stati Uniti. Meno soddisfacente, invece, il risultato delle rilevazioni se si guarda al dato medio degli ultimi tre anni che passa dal 28% al 29%. E’ mia costante esperienza che Grant Thornton valorizzi in particolar modo al suo interno le professioniste, offrendo loro importanti opportunità di crescita. Ho avuto il privilegio lo scorso anno di frequentare il GT Senior Leadership Program presso Harvard Business School, un programma tailorizzato sulla nostra organizzazione, dedicato ai Transformational Leaders. In quella sede, la presenza femminile è stata pari a circa il 50% e successivamente molte di noi, già con ruoli apicali, sono state chiamate ad incarichi di maggiore responsabilità. Così è stato per me per la funzione People Hub che, tra l’altro, prevede un innovativa politica di diversity, di prossima attuazione.”
“Per continuare a vedere più donne in posizioni senior” afferma Roberta Cipollini, Director di Ria Grant Thornton – “le politiche aziendali dovranno essere più determinate in questi obiettivi. Le politiche che garantiscono la valorizzazione della diversità di pensiero e di competenza nei tavoli decisionali, le pari opportunità nello sviluppo della carriera, la propensione al reclutamento e allo sviluppo di culture inclusive devono essere applicate e regolarmente rivalutate al fine di poterne misurare l'efficacia via via. Quando ciò si combina con un reale impegno convinto da parte della dirigenza manageriale avviene un vero cambiamento culturale e di trasformazione dell’organizzazione. Ria Grant Thornton da due anni è la società partner tecnico per la rilevazione dei dati di imprese italiane innovative e di multinazionali presenti in Italia che si sottopongo a valutazione da parte del Winning Women Institute per l’ottenimento di un bollino rosa di qualità sulle azioni concrete di valorizzazione del talento e valore femminile in tutte le sue forme e processi interni ed esterni”.
Nell’ultimo anno si riscontra un aumento di presenze femminili nel senior management grazie anche a una maggior trasparenza nelle organizzazioni, alla rendicontazione del divario retributivo di genere, e al dibattito pubblico originato dal movimento #MeToo. Secondo il report di Grant Thornton è importante continuare a incentivare azioni concrete, volte a eliminare le diversità di genere. Si tratta, infatti, di un cambiamento importante per ogni azienda poiché incoraggia differenti modi di pensare e mostra nuove opportunità di crescita: un atteggiamento fondamentale in un contesto economico mondiale in rapida evoluzione.
 
Highlights della ricerca “WOMEN IN BUSINESS 2020” – IBR Grant Thornton
Dati 2019
 
  • Il 29% delle posizioni dirigenziali all'interno delle società del mercato medio a livello globale sono coperte da donne
  • L'87% delle imprese ha almeno una donna nel senior management
  • Il 78% delle imprese del mercato medio sta lavorando attivamente al proprio equilibrio di genere.
 
Le iniziative comuni includono:
  • Creare una cultura inclusiva (34%)
  • Garantire la parità di accesso alle opportunità di sviluppo (34%)
  • Abilitazione del lavoro flessibile (31%)
  • Revisione dei processi di reclutamento (26%)
  • Mentoring / coaching (26%)
  • Ricompensa per alti dirigenti legati agli obiettivi (23%)
  • Quote di genere (22%)
  • Allenamento inconscio (21%)
 
Il numero di donne a livello di CEO è aumentato dal 15% nel 2019 al 20% nel 2020, mentre quelle nei ruoli di CFO sono diminuite dal 34% nel 2019 al 30% nel 2020.

UNA PARENTESI DISTENSIVA NEI TEMPI DEL CORONAVIRUS

UNA PARENTESI DISTENSIVA NEI TEMPI DEL CORONAVIRUS Copertina (639)
Domenico Brancato

NEI TEMPI DEL CORONAVIRUS
 
I tantissimi telespettatori appassionati della famosissima Serie TV “IL Commissario Montalbano“ nel seguire le scene in cui Montalbano contattava l’Anatomopatologo, anche quando si ingozzava di cannoli, per carpire dettagli sull’esito del suo operato sull’omicidio di turno, avranno certamente notato che ne scaturiva un colorito dialogo che, quasi sempre, si concludeva con una frase del genere: e adesso se ne vada perché mi ha rotto i “Cabasisi”.
Espressione che, data la particolare gradevolezza suscitata nella foltissima schiera di seguaci della trasmissione, trova sempre più ampie occasioni di citazione nel comune linguaggio quotidiano. Per cui si ritiene utile fornire delle precisazioni sull’autentico significato del curioso vocabolo.
Vocabolo che, anche se si dà per scontato, che sia nelle intenzioni di chi lo pronuncia, che nell’interpretazione di chi lo ascolta, alluda inequivocabilmente a degli organi maschili; in realtà tale convincimento non trova rispondenza nella sua traduzione letterale.
 
Trattasi, infatti,di un Termine che si riferisce ad una pianta spontanea denominata Zigolo dolce – Cyperusesculentus, diffusa nelle regioni meridionali, con un apparato radicale terminante con dei tuberi eduli,(ai quali, molto probabilmente, è da attribuire l’allusivo riferimento), molto apprezzati, tanto da essere entrati,specie in Sicilia, nel linguaggio corrente, con la denominazione di: Bagigi, Dolceghini, Ziperi, Zizzole o Mandorle di terra e Cabasisi. Nome quest’ultimo reso noto, appunto, dal Montalbano di Camilleri.
Chiarimento che certamente sorprenderà molti lettori e che ridimensionerà l’enfasi dell’espressione finora riservata ad una risposta conseguente a subiti comportamenti fastidiosi …, ma che, in compenso, per effetto dell’accostamento agli esilaranti momenti collegabili all’accattivante battuta, probabilmente, avrà il non trascurabile merito di influire ad abbassare il livello di scontrosità ed a predisporre gli animi degli ipotetici dialoganti ad un più conciliante atteggiamento.
 
Per completare le annotazioni delle caratteristiche della pianta in questione, si aggiunge che è considerata dai botanici “classica” (ossia nota fin dall’epoca Romana), in quanto oggetto di remote citazioni, per il fatto che i suoi tuberi sono stati rinvenuti nelle antiche tombe dei Faraoni, risalenti al 2000 avanti Cristo. Poiché,la leggenda vuole che questo particolare cibo accompagnasse i defunti nell’aldilà.
Oltre ad essere, più da recente, molto apprezzata,sia per le molteplici utilizzazioni dei ricchi di nutrienti tuberi, come: surrogati di mandorle e nocciole, nelle trasformazioni in pasticceria; snack, uniti allo yogurt e in confezioni di essiccati; e sia per il contenuto di molteplici apporti di sostanze benefiche dagli effetti: antiossidanti ed anti-invecchiamento; fortificatori del sistema immunitario e confacenti alle esigenze nutrizionali: deidiabetici, di chi soffre di colesterolo e dei celiaci.
Insomma, trattasi di una pianta che, come infestante, per molti agricoltori costituisce un serio problema per la difficoltà di eliminarla, a causa del notevole potere di diffusione degli organi di riproduzione sotterranei (tuberi), difficilmente asportabili insieme agli steli; mentre, con finalità colturale, grazie alle molteplici utilizzazioni sopra descritte, rappresenta una provvidenziale fonte di reddito.

Targa in ricordo di Ruggero “Peppino” Lupini

Targa in ricordo di Ruggero “Peppino” Lupini Copertina (1.631)
Antonio Calcagni

Il 2 giugno 2018 si è svolta la cerimonia che ha intitolato ufficialmente a Ruggero Lupini il parco ex Spigarelli.

La cerimonia, organizzata dal Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole in collaborazione con l’Amministrazione Comunale – presente il Vice-Sindaco Paola Tiberi con gli Assessori Adolfo Tammaro e Barbara Cerro, il presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Narcis, ed i Consiglieri Alessandro Blasetti e Tonino Di Bello, insieme all’Associazione Genitori Primo Levi, ha voluto ricordare l’uomo che più di tutti ha voluto la realizzazione di questo parco.

Molti gli intervenuti che, dopo l’introduzione del Presidente del Comitato di Quartiere, hanno voluto dedicare un pensiero al fondatore del Parco,

  • Antonio Calcagni ha ricordato come questo evento sia stato voluto con grande determinazione da tutti i componenti del Comitato che si sono succeduti nel tempo, tanto da promettere a Ruggero di perseguire questo obiettivo con la stessa sua passione, Il Presidente del Comitato ha, inoltre, ringraziato l’Amministrazione Comunale per aver condiviso questo obiettivo e di averlo portato a compimento. Un passo importante che, si spera, sarà seguito da altrettanta attenzione nel garantire il completamento e la manutenzione degli impianti che lo corredano;
  • la professoressa Laura Aquilani, Vice-Preside dell’Istituto Primo Levi, ha evidenziato l’importanza del Parco come luogo di aggregazione e di svago dei giovani;
  • il figlio di Ruggero, Narciso, ha tracciato un commosso ritratto del padre, raccontando episodi della sua vita tutta dedicata al servizio della Nazione prima e della Comunità di Santa Maria poi. Dalla sua esperienza di paracadutista al servizio militare volontario, alla partecipazione alla lotta di Liberazione come partigiano, fino alle attività dedicate al miglioramento delle condizioni di vita dei suoi concittadini;
  • anche l’intervento della Signora Ivana Chiodo, in rappresentanza dell’Associazione dei genitori dell’Istituto Primo Levi, ha espresso il suo amore per questo parco, che può essere considerato come ‘scenario dei momenti più belli dei bambini della nostra scuola e della comunità di Santa Maria delle Mole;
  • nel suo intervento, la nipote di Ruggero, la Professoressa Barbara Balsamo, ha espresso concetti di grande valore sociale ed educativo con un discorso sereno accattivante e particolarmente commovente;
  • Rolando Papalini, nel suo intervento, ha voluto evidenziare la sua grande soddisfazione per la realizzazione della promessa che aveva personalmente fatto a Ruggero. La nostra Cittadina deve molto al suo impegno ed alla continuità della sua attenzione, sempre dedicata a sollecitare gli interventi funzionali allo scopo;
  • il Vice-Sindaco Paola Tiberi e l’Assessore Adolfo Tammaro, hanno condiviso la soddisfazione dei convenuti ed hanno confermato il loro interesse e la loro disponibilità per rispondere alle richieste dei cittadini e di fare quanto possibile per migliorare ulteriormente le strutture ed i servizi di cui beneficia la Comunità. Alla manifestazione hanno inoltre partecipato i rappresentanti di numerose associazioni locali che insieme al Comitato di Quartiere stanno facendo un ottimo lavoro di coordinamento su numerose attività culturali.

La cerimonia si è conclusa con la benedizione della stele da parte del nostro Parroco, don Jesus, sempre partecipe alle nostre iniziative e con un piccolo rinfresco offerto dagli organizzatori.

Gianni Morelli

Lavoro: il 44% delle donne non sono appagate dalle opportunità di carriera

Lavoro: il 44% delle donne non sono appagate dalle opportunità di carriera Copertina (808)
Eleonora Persichetti

 
 
Lavoro e Gender Gap: l’insoddisfazione dell’universo femminile è il punto di partenza per una felicità equa nel mondo del lavoro
 
Dai primi dati dell’Osservatorio sulla Felicità emerge che le donne si sentano meno felici sul lavoro rispetto agli uomini, sensazione confermata dal 41% che si dichiara insoddisfatta del proprio compenso e l’insoddisfazione derivata dalle opportunità di sviluppo di carriera è per le donne maggiore di 9 punti percentuali rispetto agli uomini (35%).
 
 
 
L’Associazione “Ricerca Felicità” prosegue con l’analisi dello stato di felicità e benessere dei lavoratori italiani rilasciando ulteriori dati che toccano le differenze tra uomini e donne nel mondo del lavoro. I fattori indagati riguardano la soddisfazione sul compenso e sulle opportunità lavorative e le donne risultano meno soddisfatte rispetto agli uomini: il 41% risale all’insoddisfazione del compenso, contro il 28% degli uomini, mentre l’insoddisfazione derivata dalle opportunità di sviluppo di carriera per le donne risale al 44% contro il 35% degli uomini.
 
“I dati raccolti non hanno la pretesa di voler fornire delle risposte, si tratta di un punto di partenza su cui noi tutti siamo chiamati a riflettere. Il nostro obiettivo è quello di captare i segnali provenienti dal mondo del lavoro, affinché si possano trovare degli strumenti utili per il raggiungimento di un benessere collettivo. Non sappiamo con assoluta certezza perché il 41% delle donne non siano soddisfatte del proprio compenso e il 44% non siano appagate dalle proprie opportunità di sviluppo di carriera sul lavoro, ma supponiamo possa esistere nella donna un certo grado di difficoltà nell’esprimere il proprio disagio in ambito lavorativo, e in questa ricerca penso abbiano voluto farlo presente” osserva Elisabetta Dallavalle, Presidente dell’Associazione Ricerca Felicità.
 
Tra gli altri elementi indagati, come il rispetto e il riconoscimento dei propri meriti, le differenze dimostrano che il divario tra uomo e donna è minore. Infatti, alla domanda “mi trattano con rispetto, senza discriminazione” le donne che hanno risposto in modo negativo risalgono al 14%, mentre per gli uomini si tratta solo del 10%, e alla domanda “riconoscono sempre i miei meriti” le donne che hanno risposto in modo negativo risalgono al 31%, contro il 28% degli uomini.
 
Tuttavia, “l’11,9% dei rispondenti ha dichiarato che in ambito lavorativo l’affermazione “mi aiuta a capire me stesso” sia assolutamente falsa, così come il 12,2% crede che l’affermazione “l’ambiente mi fa sentire compreso” non sia veritiera. Sebbene si tratti di una ristretta minoranza, non vanno sottovalutati questi indizi, poiché anche all’interno di questi piccoli sintomi di malessere si possono indagare e comprendere le differenze di genere” afferma Sandro Formica, VicePresidente e Direttore scientifico dell’Associazione Ricerca Felicità.
 
Per quanto riguarda la dimensione di felicità in generale emerge che, quando uomini e donne sono stimolati a confrontarsi, si dichiarano un po’ più felici rispetto alle altre persone che conoscono. Complessivamente, il campione interrogato ritiene che gli altri li vedano più felici di quanto loro stessi non si sentano. Questa sensazione è più evidente per le donne rispetto agli uomini: la differenza fra chi dice di apparire agli altri molto felice (39% per le donne e 36% per gli uomini) rispetto a sentirsi veramente così (26% per le donne e 31% per gli uomini) è di circa 13 punti percentuali.
 
“Questa discrepanza crediamo sia stata accentuata dalla pandemia, che sembra aver colpito più duramente le donne: alla dimensione dell’home working - non riusciamo a definirlo smart-working visto che è privo della componente “smart” e “agile” - si sono aggiunti i costanti impegni familiari, appesantendo i carichi di lavoro. Ciononostante, pensiamo che questa diversità tra uomini e donne emersa dai dati, possa essere appianata con una relazione generativa all’interno dell’azienda: assiduo ascolto attivo, per realizzare dei percorsi in cui non ci si senta giudicati, ma ci si possa esprimere liberamente, dichiarando i propri bisogni, mostrando i propri talenti e creando un rapporto autentico con i leader, con i colleghi e con l’ambiente che ci circonda” commenta Elga Corricelli co-founder dell’Associazione Ricerca Felicità.
 
La survey ha coinvolto 1.314 persone, suddivise tra lavoratori dipendenti (72,3%) e liberi professionisti (27,7%), suddivisi per sesso con una media ponderata di 42.3% di donne e il 57,7% di uomini, appartenenti alle 4 generazioni (Baby Boomers, Generazione X, Millennials, Generazione Z) in rappresentanza della popolazione italiana attiva nel mondo del lavoro.

Pronti a ricominciare?

Pronti a ricominciare? Copertina (930)
Eleonora Persichetti

 
L’estate sta finendo, come ci rcorda il ritornello di una celebre canzone. Siamo sicuramente con la testa ancora in vacanza, ma ricaricati per cominciare un nuovo anno lavorativo o di studio.
 
Oggi vi parliamo di alcune attività che propone l’Associazione Crea con Encanto di S. Maria delle Mole, in via Guglielmo Pepe, 8. Si tratta di corsi di arte per adulti e bambini come bigiotteria, uncinetto, disegno, cucito e pittura. La scelta non fnisce qui. Saranno organizzati anche corsi di inglese, di chitarra, e di teatro e marionette per ragazzi.
 
I corsi partiranno il 14 e il 28 settembre 2023, per tutte le info, contattate l’Associazione.
 
Non resta che cominciare!
 
Associazione Crea con Encanto
Info 339/3581641
 

Autori sotto le stelle: Curti e Dottini presentano i loro ultimi libri a Boville estate 2019

Autori sotto le stelle: Curti e Dottini presentano i loro ultimi libri a Boville estate 2019 Copertina (758)
Eleonora Persichetti

 

Autori sotto le stelle. Sabato 15 giugno, alle ore 21.00, Massimiliano Curti e Giusi Dottini presenteranno presso lo Stand-Info "Boville4-0.it" dell'Associazione Sempre Boville - Co.Pro.N.E.L. onlus, nell’ ambito di BovillEstate 2019, nel Parco della Pace a Cava dei Selci-Boville - RM, i loro ultimi libri, rispettivamente "Corpi di gesso" (110 pagine, edito dalla High Communication) e "Che colpa ne ho" (200 pagine, edito dalla Dottini).

 

Curti, 52 anni, giornalista professionista, è alla sua terza opera dopo la raccolta di poesie “Biancospino” e quella di favole “Tamara e Sapone“, firmata assieme alla figlia Sara, alla quale stavolta deve l’idea del titolo. La copertina è firmata dall'artista Roberto Morolli.

 

Dottini, 45 anni, baby-sitter e dog-sitter con il 'vizio' della scrittura, è invece al quinto lavoro dopo "Danzando coi propri demoni", "2 Pianeti", "Lezioni di tango" ed "Ebbrezza al cioccolato", questi ultimi due scritti a quattro mani con Alessandra Giusti. I due scrittori saranno i primi ospiti di "Pensieri & Parole… Sotto le Stelle Bovillensi. Presentazione di Libri, Progetti e Idee Formative per le Comunità di Boville e Roma Capitale Metropolitana". Promossa dall'Associazione 'Sempre Boville', che ne sta definendo il programma, dal 15 al 30 giugno, la rassegna ospiterà circa quindici autori, molti dei quali bovillensi o che hanno studiato e scritto di storie ed argomenti per le Comunità di Boville e di Roma Capitale Metropolitana. 



Ufficio stampa Associazione Sempre Boville 

Strisce blu gratuite per diversamente abili

Strisce blu gratuite per diversamente abili Copertina    (allegati) (427)
Domenico Brancato

Approvata l’attesa gratuità del parcheggio su strisce blu per disabili con contrassegno auto
 
Con Decreto Infrastrutture n. 121/2021, nel coordinato con la legge di conversione 9 novembre 2021 n. 156, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 9 Novembre 2021, n. 267, è stata approvata la gratuità, a decorrere dal 1° gennaio 2022, della sosta su strisce blu per persone disabili dotate di “Contrassegno Auto Disabili”.
 
Trattasi di un intervento normativo che mette fine ad una disparità attribuibile alla possibilità che veniva concessa a ciascun Comune di decidere, in autonomia, se consentire ai veicoli in uso per il trasporto di persone disabili di parcheggiare sulle strisce blu senza pagare.
 
Quindi, quello che prima era un invito ai Comuni, adesso è diventato un obbligo che prevede la sosta gratuita nelle apposite aree o parcheggio a pagamento, in tutta Italia, per le persone dotate di Contrassegno auto disabili, nel caso in cui i posti riservati risultassero già occupati o indisponibili gli stalli (aree di sosta) a loro riservati.
 
Il testo di conversione, conferma le misure presenti già nel Decreto, tra cui: l’ introduzione nel Codice della Strada al nuovo comma 3-bis dell’articolo 188; e gli “stalli rosa” inerenti il parcheggio per le donne in gravidanza e i genitori con i figli fino a 2 anni.
 
Sempre la legge di conversione ribadisce, inoltre, l’inasprimento delle sanzioni, con multe raddoppiate, per chi parcheggia in aree di sosta riservate a mezzi per trasporto di persone con disabilità, e con l’elevazione da 168 a 672 euro per chi parcheggia sul posto di guida riservato ai disabili, senza contrassegno.
 
Ed ancora, la medesima normativa, all’articolo 1 Bis prevede ulteriori agevolazioni (per fruire delle quali occorre, però, attendere un Decreto correttivo, la cui emanazione dovrà avvenire entro trenta giorni), consistenti in delle semplificazioni per accedere all’acquisto di auto da parte di persone disabili, esclusivamente, con ridotte o impedite capacità motorie permanenti, dotate di patente con obbligo di adattamenti.
 
Nello specifico, è stabilito che per il riconoscimento delle agevolazioni contemplate dall’articolo 8 della legge 27 dicembre 1997, n. 449 (Vedi Allegato), è prevista solo la presentazione di una copia semplice della patente con le indicazioni di adattamenti, anche di serie (come cambio automatico), prescritti dalle commissioni mediche locali.
 
Per cui, considerati i risolutivi provvedimenti adottati del Governo nazionale, inerenti il riconoscimento di una così ineccepibile esigenza, da tempo manifestata e sollecitata da una componente sociale particolarmente meritevole di attenzione; non rimane che formulare il più sentito auspicio affinché le Amministrazioni comunali compiano, in tempo utile, i dovuti adempimenti burocratici, per consentire la tempestiva fruizione di un contributo finalizzato ad attenuare, in qualche modo, i notevoli disagi che quotidianamente i destinatari del “privilegio” in esame, loro malgrado, sono costretti ad affrontare.
 
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