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Il raggio verde: azione, integrazione, educazione alla diversità

Il raggio verde: azione, integrazione, educazione alla diversità Copertina (374)
Eleonora Persichetti

 
Un progetto ambizioso e coinvolgente durato un anno: il Raggio Verde, ideato da Sabina Barzilai, realizzato da Artemista con il contributo OttoperMille della Chiesa Valdese.
 
Venerdì prossimo, 7 giugno, ci sarà la presentazione dei lavori a cui la comunità marinese e le ospiti straniere dei Centri di Accoglienza di Marino hanno lavorato fianco a fianco in un'emozionante esperienza culturale e soprattutto umana. Seguirà un aperitivo etnico.
 
Vi aspettiamo dalle 16:30.
 
Ringraziamo la coop Una Città Non Basta, Marco Fabi di For De Porta, Comitato di Quartiere Borgo Garibaldi, Borgonews Garibaldi il Centro Accoglienza di Via Cesare Colizza e tutte le cittadine e i cittadini che in questo anno ci hanno supportato.

Doppio appuntamento a Santa Maria delle Mole con "L’equilibrio indifeso"

Doppio appuntamento a Santa Maria delle Mole con "L’equilibrio indifeso" Copertina (413)
Eleonora Persichetti

 
 
L’equilibrio indifeso, il nuovo romanzo di Roberto Pallocca, sarà protagonista di un paio di presentazioni a Marino nel mese di maggio, prima di iniziare un piccolo tour di eventi ai Castelli Romani. Prendete nota!
 
La prima presentazione sarà sabato 11 maggio, alle 18, presso Officina Arte e Cultura, in via Carlo Levi, 16 a Santa Maria delle Mole. A dialogare con l’autore, la giornalista Eleonora Persichetti. Le letture saranno di Giuliano Calandra e la coreografia ispirata al libro, di Giulia Ortenzi. A seguire, brindisi finale e firmacopie.
 
Per chi non potesse, il sabato successivo, il 18 e sempre alle 18, si replica da Bibliopop, in via Ugo Bassi, sempre a Santa Maria delle Mole. Stavolta a presentare il romanzo sarà il critico letterario Marco Onofrio, con cui l’autore si confronterà intorno alle numerose tematiche proposte dal testo, e le letture saranno di Elisa Pellegrini. Seguiranno firmacopie e presentazione del booktrailer del libro.
 
Il romanzo è disponibile in tutti gli store digitali e in libreria.

Do you speak COVIDish?

Do you speak COVIDish? Copertina (612)
Eleonora Persichetti

Come il virus anglico ha approfittato della pandemia per infettare ancora un po’ la nostra lingua: la riflessione della professoressa Marcella Bertuccelli Papi dell'Università di Pisa
 
 
Prima o poi qualcuno doveva pur accorgersi che il virus anglico ha approfittato della pandemia per infettare ancora un po’ la nostra lingua!
Dai social e dai report giornalistici impariamo a tenerci alla larga dalle droplet (le goccioline) e discutiamo il timing dell’epidemia, le modalità del lockdown, la distribuzione dei kit per gli esami seriologici, la conversione di alcune strutture a COVID hospital, la creazione di software per le app, con i connessi pericoli di data breach, e i dubbi sull’affidabilità degli screening, e anche dei termoscanner (meglio il classico termometro) cui saranno da preferire le termocamere (intese non come camere da letto ma come telecamere) usate anche dagli hub dei trasporti.
 
Intanto gli studenti si attrezzano con tablet e altri device scolastici oltre a videotutorial per l’e-learning, le aziende con lo smart working e l’e-commerce per salvare il brand, e gli economisti chiedono all’Europa Eurobond, o Coronabond, anche nella declinazione più realistica di Eurofund, come suggeriscono le varie task force di esperti e tecnici cooptati per aiutarci ad uscire da questa grande crisi. E penseremo finalmente ad una Fase 2 con tanto di bike sharing, menù contactless e digital al ristorante, sportelli di ascolto per medici e infermieri contro il burnout, e webinar sull’undertourism dopo l’overtourism.
 
Da un lato l’Accademia della Crusca, dall'altro Paolo di Stefano e Beppe Severgnini sul Corriere della Sera, puntano giustamente il dito sull'uso di un lessico inglese per parlare di cose che potremmo benissimo dire in italiano. Giusto. Se non fosse che talvolta, quando proviamo a dirle in italiano produciamo effetti a volte semplicemente esilaranti, come “Boris Johnson è stato testato positivo” (apparso su un autorevole quotidiano), altre volte creativi, come un “lockdown parziale” (ma se lockdown è chiosato “chiusura totale” come fa ad essere parziale? Tanto vale parlare di isolamento o confinamento parziale) o anche un “lockdown severo” secondo un uso diffuso soprattutto in medicina di questo calco dall’inglese che spodesta il nostro concetto di severità nel senso di intransigenza, rigore, per sostituirlo con quello dell’inglese “severe” che però significa “grave”. Per aggiornamenti sullo “stato dell’arte”, o per “evidenze” delle sperimentazioni in corso, si consiglia di non whatsappare e twittare gli amici, o guglare i soliti siti.
 
Ricordiamoci che l’attuale pandemia non è “virale” perché condivisa da milioni di utenti su Internet, ma perché causata da un virus che non è per niente virtuale.
 
 
Marcella Bertuccelli Papi
Professore ordinario di Lingua inglese al dipartimento di Filologia Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa

Il Tuono nel deserto alla Sala Teatro Vittoria

Il Tuono nel deserto alla Sala Teatro Vittoria Copertina (373)
Eleonora Persichetti

 
Il progetto Il Tuono del Deserto, realizzato con il contributo della Regione Lazio, in partenariato con il Comune di Marino, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Velletri è iniziato ad Aprile 2022. “Dieci anni fa sembrava che si potesse cambiare ancora tutto (…) allora era un soffio …ora è diventato un tuono”: così recita Zahira, un giudice donna afghana che, dopo l’avvento dei talebani al potere, non può più esercitare ed è costretta chiusa in casa sotto la minaccia di condannati per reato di violenza di genere - ora rimessi in libertà -. Le verranno a fare visita altre due donne più giovani che prenderanno scelte diverse. Gli accadimenti internazionali dell’agosto 2021 hanno riproposto con violenza la drammatica attualità del tema. Dopo una prima fase di studio approfondito della questione femminile afghana, attraverso materiali letterari, narrativi e giornalistici, sono stati avviati i contatti con le rifugiate afghane. A questo proposito si ringrazia la Coop. Una Città Non Basta, che gestisce il Centro di Marino, per la preziosa collaborazione. Superando le difficoltà linguistiche, personali e psicologiche, con l’aiuto del personale addetto dei Centri di Accoglienza, si è raccolto materiale orale di storie e vissuto personale delle donne afgane rifugiate, oltre a quello inerente alla musica e alla danza tipica del paese di provenienza: tutto finalizzato alla rielaborazione per la messinscena finale.
 
La compagnia Artemista sta ora lavorando all’allestimento vero e proprio con lo staff artistico e tecnico. Giovedì 24 novembre alle ore 16:30, presso l’Aula Consiliare del Comune di Marino, alla presenza del Sindaco di Marino Stefano Cecchi e dell’Assessore alla Cultura Pamela Muccini, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto. Lo spettacolo debutterà sabato 3 dicembre alle ore 20:30 presso la Sala Teatro Vittoria nel Parco Villa Desideri di Marino. Seguiranno la replica di domenica 4 dicembre alle ore 18:30 e tre matinée dedicate alle scuole. Lo spettacolo, della durata di un’ora, andrà in tournèe presso il Teatro Artemisio Gian Maria Volonté domenica 11 alle ore 18:30 seguirà replica il lunedì 12 per gli Istituti Superiori di Velletri. Si ringrazia il Comune di Velletri, Sindaco Orlando Pocci e Giulia Ciafrei – Ass. alle Politiche Sociali per la concessione del patrocinio nonché il direttore dell’Artemisio Giacomo Zito e il Presidente della Fondarc Tullio Sorrentino per la preziosa collaborazione. Sabato 17 lo spettacolo sarà ospite allo Spazio di Fara Sabina, gestito dalla compagnia Teatro Potlach riconosciuta da quarant’anni dal Ministero della Cultura. Martedì 20 dicembre Il Tuono del Deserto verrà replicato al Teatro Tor Bella Monaca di Roma alle ore 21:00. E’ prevista inoltre una matinée per il Liceo Scientifico Amaldi di Roma che ha aderito all’iniziativa con entusiasmo. Le repliche si concluderanno mercoledì 21 dicembre alle ore 20:30 presso l’Auditorium dei Castelli Romani di Cecchina (Albano). Anche il Comune di Albano nelle persone degli Assessori alla Pubblica Istruzione Alessandra Zeppieri e alle Pari Opportunità Enrica Cammarano si è dimostrato sensibile alla tematica e sta collaborando fattivamente. L’argomento è complesso, soprattutto perché gli occhi di noi occidentali, permeati della nostra cultura, rischiano di sovrapporre la nostra visione ad una realtà poco conosciuta. Si rischia di giudicare, di applicare le nostre convinzioni aprioristiche.
 
La Compagnia Artemista, insieme a Sabina Barzilai, che cura la regia nonché autrice del testo, ha studiato, provato a capire queste figure femminili lontane: l’importante è riportarle al centro dell’attenzione di tutti.
 
Per informazioni sulla conferenza stampa scrivere a segreteriasindaco
 
Per informazioni e prenotazioni spettacoli contattare: mail – per le repliche di Marino 340 982 7689; per le repliche di Albano e Velletri 329 848 5958, per Fara Sabina e Teatro Tor Bella Monaca, contattare direttamente le segreterie dei rispettivi teatri.

Coronavirus: perché è importante che le aziende comunichino quello che stanno facendo

Coronavirus: perché è importante che le aziende comunichino quello che stanno facendo Copertina (660)
Eleonora Persichetti

Producono macchinari o beni che possono aiutare in questo momento di crisi? Che cosa sono in grado di fare anche in aree di crisi? Che provvedimenti hanno preso? Che cosa stanno facendo per salvare il proprio business? Hanno un know how da condividere? Che difficoltà stanno vivendo?
I consigli dell’agenzia giornalistica di comunicazione Eo Ipso (www.eoipso.it)
 
 
Informare è importante per le aziende che si rivolgono direttamente al consumatore finale, ma non solo. Dopo la comunicazione della sospensione di eventi pubblici, occorre fare un passo in più ed andare oltre. Un passo nella direzione della speranza, ma anche del servizio, per tutelare tutti, ma soprattutto le persone più deboli. “E’ comunicazione di crisi (o crisis communication) – spiegano Marino Pessina e Chiara Porta dell’agenzia giornalistica di comunicazione Eo Ipso (www.eoipso.it) Lo stanno facendo le aziende sanitarie, ma i servizi sono tanti, sia per i privati che per il business. Dalla comunicazione di questo momento può nascere la speranza. Le risposte devono arrivare direttamente dalla fonte, per evitare disinformazione e fake news. Una corretta informazione accresce il livello di conoscenza, crea un clima di fiducia e permette alle aziende di dimostrare la propria credibilità, anche e soprattutto in questa situazione, sia verso i clienti che gli stakeholder”.
 
 
La gestione di una crisi è ‘fluida’ per definizione, quindi non imbrigliabile in schemi, esistono dei protocolli, ma non un vero ABC di comportamento, richiede una profonda conoscenza dei meccanismi tecnici di gestione. Per questo è importante, se non si hanno risorse interne, rivolgersi a dei professionisti del mondo del giornalismo. Non si sottraggono professionalità all’azienda e nel contempo si mette in atto una strategia verso l’esterno.
 
 
“Comunicare in questo momento è servizio per l’intera comunità. Che cosa sono in grado di fare le aziende anche in aree di crisi? – continuano gli esperti di Eo Ipso - Producono beni che possono essere utili in questo momento alla gestione dell’emergenza? Chi si occupa di servizi, a partire dal telelavoro, lo smartworking, può avere molto da insegnare. C’è un know how da condividere? Le associazioni di categoria hanno il polso della situazione dei loro associati, cosa sta succedendo? E’ essenziale comunicarlo, anche semplicemente con un comunicato stampa di prodotto o con una nota di commento, in modo da raggiungere, attraverso i media, il maggior numero di persone possibile.
 
 
La comunicazione ha diversi livelli, dal locale al nazionale, e la trasparenza messa in atto crea fiducia in dipendenti, clienti e stakeholder. L'obiettivo è sempre quello di ridurre al minimo gli effetti negativi generati dalla crisi e preservare la reputazione aziendale. Ma in questo momento si va oltre.
La rete di comunicazione può servire non solo a socializzare le proprie difficoltà, ma anche a condividere soluzioni e a dare materiale di riflessione per chi prende decisioni politiche”.
Per chi si rivolge ad altre aziende, presi i primi provvedimenti, organizzati a casa i dipendenti con il telelavoro, per coloro che possono, è fondamentale comunicare quello che si fa, ma anche spiegare le difficoltà che si stanno vivendo e come le si sta affrontando.
I dipendenti sono sicuramente già stati avverti sulle politiche messe in atto all’interno dell’azienda. Può essere interessante farlo sapere anche all’esterno, per condividere le politiche attuate. Ci sono iniziative in corso in azienda? Quanti sono attivi nel volontariato? Che cosa si sta facendo? Farlo sapere può essere un aiuto per tutti. Le domande sono tante.
In caso di infezioni è essenziale una rapida comunicazione interna su tutti i dipendenti, in modo da aiutare il lavoro dei medici ed evitare al più possibile i contagi, per tutelare soprattutto le persone deboli che sono le più a rischio.
 
 
Comunicare nell’ottica del servizio
 
Facciamo degli esempi, consci del fatto che ce ne possono essere molti altri.
 
  • Come azienda produciamo dei beni utili per sterilizzare o abbiamo dei tecnici o dei laboratori che stanno studiando una soluzione per questa malattia. Fare il punto della situazione, oltre ad alzare la reputazione aziendale, cosa non secondaria, può dare speranza a tutti.
  • Terziario: ci occupiamo di smart-working o di comunicazione o siamo in un altro settore e abbiamo informazioni da condividere. Facciamolo! Le scuole come si stanno organizzando? Le associazioni di categoria cosa hanno da dire?
  • I social in questi giorni sono stati invasi da foto di supermercati vuoti, ma gli scaffali sono stati poi riempiti e non tutti i punti vendita sono stati presi d’assalto. Per il direttore del punto vendita può essere semplice sapere dove la situazione è migliore e comunicarlo, a partire dal web, per passare poi ai social e ai media. Una regola che vale per tutti, grandi e piccoli punti vendita. E anche per le farmacie, dove è sempre più difficile trovare disinfettanti in gel e mascherine.

Autori sotto le stelle: ospiti Paolo Montanari ed Eleonora Persichetti

Autori sotto le stelle: ospiti Paolo Montanari ed Eleonora Persichetti  Copertina (628)
Eleonora Persichetti

 

Domenica 23 giugno prosegue la rassegna “Autori sotto le stelle”. Alle ore 21, la giornalista e scrittrice Eleonora Persichetti, presso lo Stand-Info "Boville4-0.it" dell'Associazione Sempre Boville - Co.Pro.N.E.L. onlus, nell’ambito di BovillEstate 2019, nel Parco della Pace a Cava dei Selci, presenta l’ultimo libro di Paolo Montanari: "Appio Latino Tuscolano". Intervisterà e converserà con l’autore.

 

Questa seconda edizione di Appio Latino Tuscolano mira ad estendere gli orizzonti, prima limitati al versante periurbano del territorio, anche al Parco degli Acquedotti ed al quartiere Tuscolano, presentando quali elementi di novità Villa di Sette Bassi, Parco degli Acquedotti, Quadraro, Tempio della Fortuna Muliebre ed Antiquarium di via Lucrezia Romana. Nella presente Guida, confermando lo spirito già seguito nella prima edizione, l'esposizione non si limiterà a quanto d'antico ci è stato tramandato, bensì ripercorrerà, per grandi linee, la storia di questa parte del suburbio spingendosi fino ai principali ricordi legati alla seconda guerra mondiale.

 

Alle 22, seguirà la presentazione di “Raccomandata semplice”, il primo romanzo di Eleonora Persichetti. Insieme a lei: la giornalista de La Voce dei Castelli, Debora Esposto, il pittore e maestro Vito Lolli dell’Accademia Castrimeniense; Cristoforo Russo, collega e pittore, che illustrerà alcune delle sue opere in linea con le tematiche del romanzo; Laura Paladinelli che leggerà alcuni brani tratti dal romanzo.

 

Una storia avvincente ed emozionante, che l’autrice ha interamente dedicato alla sua dolce nonna. La protagonista è una ragazza come tante, Adele, che finalmente termina il lungo percorso di studi in medicina. Proprio il giorno della laurea, una scoperta cambia la sua vita per sempre. In mezzo ad alcuni cd trova una raccomandata, che non avrebbe mai voluto leggere. Ma indietro non si torna. Adele, con la vita ormai a soqquadro e completamente disorientata, decide di intraprendere un lungo viaggio con l’amica del cuore, Cristina, alla ricerca della sua vera identità.

 

“Ma in lei dominava la sete della verità e non c’è nulla che possa estinguerla.” Riuscirà a capire chi è veramente?  E da dove viene? Le pagine della promettente scrittrice raccontano di un destino tutt’altro che prevedibile e di forti emozioni in una dimensione tra il reale e il surreale. E quando Adele sta per avvicinarsi alla verità, un colpo di scena capovolge le carte in tavola e lascia il lettore con il fiato sospeso.

 

La Redazione

Il Sindaco Cecchi ha accolto il nuovo Commissario dell’Ente Parco, Avv. Ivan Boccali

Il Sindaco Cecchi ha accolto il nuovo Commissario dell’Ente Parco, Avv. Ivan Boccali Copertina (308)
Eleonora Persichetti

 
Le celebrazioni per la 99^ Sagra dell’Uva sono state l’occasione per un incontro istituzionale tra il Sindaco di Marino, Stefano Cecchi e il nuovo Commissario dell’Ente Parco dei Castelli Romani, Avv. Ivan Boccali, presso le sale di Palazzo Colonna.
 
Il Parco dei Castelli Romani è una risorsa fondamentale per la nostra Città e per tutto il territorio – ha dichiarato il primo cittadino Stefano Cecchi – per questo motivo, approfittando delle celebrazioni per la nostra Sagra dell’Uva, ho accolto a Palazzo Colonna il nuovo Commissario Ivan Boccali, al quale ho voluto porgere le mie congratulazioni per l’importante carica e i miei migliori auguri di buon lavoro. Sono certo di una rinnovata sinergia positiva tra i nostri Enti per lo sviluppo di tutte le attività che ci vedranno coinvolti”.
 
Sono contento di aver avuto l’occasione di partecipare ai festeggiamenti per la ricorrenza della Sagra dell’Uva, ringrazio il Sindaco Stefano Cecchi per avermi accolto e per aver mostrato fin da subito uno spirito collaborativo. L’Ente Parco che ho l’onore di dirigere è una cerniera fondamentale di tutto il territorio dei Castelli Romani, e siamo già al lavoro per disegnare lo sviluppo sostenibile del prossimo futuro”. Queste le parole del Commissario Avv. Ivan Boccali.

QUANDO TORNA 2^ opera di Roberto Pallocca.

QUANDO TORNA 2^ opera di Roberto Pallocca. Copertina (607)
Antonio Calcagni

Prosegue su questo Sito la promozione di opere di autori nostri Concittadini, conosciuti ed apprezzati in ambito nazionale ed internazionale ma spesso completamente sconosciuti nella loro Cittadina. Un gap a cui intendiamo porre rimedio al più presto, dedicando una rubrica a loro riservata.

 

È possibile che a 83 anni accada qualcosa ancora in grado di cambiarci la vita?

 

Fernando Zelante, il giorno del suo ottantatreesimo compleanno, passeggia su un viale di aranci con una vita intera alle spalle. Riflette su ciò che è stato, ricorda. Di ritorno a casa trova nella buca della posta, una lettera che è destinata a cambiargli la vita.

La moglie Caterina gli sta preparando una crostata per festeggiare insieme l’ennesimo compleanno. Fernando è seduto davanti al camino, tiene in mano tutte le buste, le sfoglia, scartandole di lato. Il suo occhio si imbatte in un francobollo americano. Trasale. Prende il tagliacarte e lo infila ad un angolo della busta, lo fa scorrere lentamente.

Si tratta di lei, proprio di lei. Lui aspetta quella lettera da sessant’anni.

 

Tutto ha inizio nel 1938, quando Fernando, per una casualità, conosce Rossana Winsler. Il loro incontro stravolge le vite di entrambi, le capovolge come un bicchiere sotto un rubinetto a pressione. Fernando è un ragazzo molto sveglio e ricco di vita, circondato dalla Roma fascista. Ama suonare l’armonica a bocca, e vive le giornate riempiendole all’inverosimile. Rossana è figlia di un giornalista americano che scrive cronache italiane ed europee per un giornale d’oltreoceano.

 

Nell’estate del 1939 Fernando è costretto a cercare un lavoro, che trova grazie alla raccomandazione di suo zio Filippo e alla sottoscrizione della tessera fascista. Lavora come casellante in un passaggio a livello alle porte di Roma. E quella stanza, ai bordi della ferrovia, in cui il tempo è scandito dal passar dei treni, sarà il loro nido d’amore, la loro alcova, il loro rifugio.

 

Poi la guerra. Quella guerra che esplode lentamente. Dall’invasione tedesca della Polonia, il 1 settembre del 1939, all’entrata in guerra dell’Italia, nel giugno del ’40, ogni giorno può essere un probabile addio. Vivono quei mesi con in gola il nodo di un addio, sperando che il mondo si dimentichi della guerra inevitabile. Loro si vivono, fino quasi a consumarsi, aspettando ogni sera notizie buone dal padre di Rossana. Notizie che non verranno mai.

 

Poi la promessa di ritrovarsi, aldilà della guerra, a conflitto finito, da superstiti. La promessa di scriversi, di tenersi nel cuore i ricordi di quel tempo insieme. La promessa di non dimenticarsi. Come ogni amore anche quello sarebbe stato l’incontro tra due superstiti.

 

Eccolo lì, Fernando Zelante, che finalmente apre quella lettera davanti al camino adesso acceso, con sessant’anni di ritardo e una moglie accanto.

 

Inizia a leggere.

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