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Festa della Natività della Beata Maria Vergine  2020

Festa della Natività della Beata Maria Vergine  2020 Copertina S. Maria delle Mole (2.262)
Antonio Calcagni

 
A causa della pandemia, come si poteva immaginare, quest’anno i festeggiamenti per la festa patronale della Natività della Beata Maria Vergine, saranno ridotti al minimo.
 
Una festa molto attesa dai Cittadini di Santa Maria e non solo che, da sempre, segna il passaggio dal periodo di spensieratezza e riposo delle vacanze all’avvio della vita quotidiana.
 
Occasione per ritrovare tutti gli amici, scambiare con loro l’esperienza delle vacanze appena concluse e progettare gli impegni futuri insieme.
 
Quest’anno è previsto soltanto un programma religioso che culminerà sabato 12-Settembre ore 18,30 presso il campo sportivo A. Ferraris di Santa Maria, con la messa solenne al termine del quale ci sarà l’estrazione dei premi della lotteria.
 
Un’edizione che, certo, sarà ricordata come la più povera di sempre in quanto ad iniziative ludico-ricreative, ma che forse verrà ricordata anche come la più ricca di contenuti solidali.
 
Ci sono infatti due iniziative che segneranno indelebilmente lo spirito di questa edizione.
 
La prima dedicata ai più bisognosi, “Aiutaci ad aiutare chi ne ha più bisogno”, questo lo slogan che accompagnerà la Nostra Festa.
 
Un invito rivolto a tutti coloro che hanno la possibilità di aiutare le tante famiglie di Santa Maria che, in questo momento, si trovano in condizioni di difficoltà, per aver perso il lavoro o per sopraggiunte situazioni di disagio.
 
Un sostegno che si può concretizzare con un bonifico bancario sul conto della Parrocchia, che attraverso la Caritas continuerà a garantire il necessario supporto.
Parrocchia della Natività della Beata Maria Vergine, IBAN: IT65A0510421902CC0150521530.
 
Continuerà dicevo, perché Don Jesus e tutta la Caritas locale, in questo periodo, non hanno mai fatto mancare il loro sostegno alle persone più bisognose, il cui numero in questo periodo di pandemia è cresciuto in modo esponenziale.
 
La seconda dedicata ai commercianti locali, Lotteria “la Nostra Festa 2020” Tutti Vincitori…. Nella Solidarietà, commercianti che da sempre hanno contribuito attivamente alla crescita della festa, come momento in cui una comunità si sente di essere tale, e che era giunto il momento di ricambiare.
 
Una lotteria alquanto insolita perché gratuita e di grande impatto emotivo, il cui scopo ultimo è quello di incentivare gli acquisti presso i commercianti di Santa Maria.
 
I premi sono numerosi e di tutto rispetto, a cominciare dal primo premio di 500,00 euro in buoni spesa, da utilizzare presso i negozi della nostra Cittadina, offerto dai membri del Comitato organizzatore della festa, un premio che, speriamo possa arrivare a chi ne ha più bisogno.
 
Pertanto, quando ANDATE (è un’esortazione) a far spesa in qualsiasi negozio di Santa Maria, non dimenticate di richiedere i biglietti gratuiti.
 

ULTERIORE RACCOLTA STRAORDINARIA VERDE E RIFIUTI INGOMBRANTI

ULTERIORE RACCOLTA STRAORDINARIA VERDE E RIFIUTI INGOMBRANTI Copertina S. Maria delle Mole (2.256)
Domenico Brancato

In considerazione delle molte esigenze di conferimento di rifiuti verdi derivanti dal contenimento della vegetazione di siepi e prati, (in questo periodo  in rapido accrescimento)  recepite successivamente alla data dell’ultima raccolta,avvenuta il 16 Maggio u.s. presso il Palaghiaccio di Cava dei Selci, si ritiene utile informare i concittadini  interessati che  la Multiservizi dei Castelli di Marino, per consentire il regolare proseguimento dello smaltimento, in data 22 Maggio c.m., ha comunicato che è possibile conferire, gratuitamente, il materiale di risulta degli sfalci ed i rifiuti ingombranti, presso le sedi, nei giorni e negli orari di seguito riportati:
 
Isola Ecologica di  viaFerentum, 1 (Marino centro)
 
Dal  Lunedìal Sabato dalle ore  7.30  alle ore 10.30
     Martedì e Venerdì dalle ore 14,00 alle ore 16.00
 
 
Piazza “Grande Torino”  (Frattocchie – Nave)
 
Maggio:    Sabato 23 e 30 dalle ore 7.00 alle ore 14.00
Giugno:    Sabato 13, 20 e 27 dalle ore 7.00 alle ore 14.00
 

In memoria di Sandro Sciotti

In memoria di Sandro Sciotti Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (2.246)
Antonio Calcagni

 

Quando la mattina usciamo per andare al lavoro sicuramente ci soffermiamo a pensare alle attività che ci aspettano sulla scrivania, sul tavolo da lavoro, nell’officina e ci prepariamo ad affrontare quei compiti che renderanno produttiva ed il più possibile appagante la nostra giornata.

 

Qualcuno si avvicinerà al suo ambiente di lavoro con animo sereno, altri penseranno alla difficoltà dei rapporti che talvolta rendono più pesante la giornata, ma i più sanno che dovranno operare in un ambiente noto, del quale conoscono pregi e difetti e nel quale sanno sempre più muoversi con disinvoltura e sicurezza.

 

Per contro c’è una categoria di lavoratori per i quali non c’è nessuna certezza di quanto dovranno affrontare nel corso della loro attività lavorative e dei rischi che saranno soggetti a correre nella giornata o nel turno che si preparano ad affrontare.

 

E queste sono le categorie cui appartengono tutte quelle persone che hanno come compito principale quello di garantire la sicurezza di noi privati cittadini, delle imprese e degli imprenditori da cui dipende l’economia della Nazione intera.

 

E così accade che anche quel giorno, il 13 giugno di diciassette anni fa, il Vice Brigadiere Sandro Sciotti salutata sua moglie Claudia e baciati i suoi piccoli, Dario e Diana, si avvia per iniziare la sua giornata lavorativa.

 

Certamente, pur conscio dei pericoli che correva ogni giorno, non si aspettava che gli eventi lo avrebbero portato a dover affrontare dei delinquenti armati che stavano effettuando una rapina in banca, e non poteva prevedere che uno di loro lo sorprendesse all’esterno della banca e lo ferisse a morte con diversi colpi di pistola.

 

E che il suo senso del dovere ed il suo istinto di sopravvivenza gli avrebbero dato ancora la forza di rispondere al fuoco.

 

Ed oggi, con profondo senso di gratitudine anche noi del Comitato di Quartiere siamo qui, insieme ai suoi Commilitoni giovani ed anziani, ai suoi Ufficiali, al Parroco ed al Sindaco, a ricordare la Medaglia d’oro Sandro Sciotti che, morendo nel compimento del suo dovere di Vice Brigadiere del Corpo dei Carabinieri, ci ha protetti sacrificando la sua vita.

 

Un grande abbraccio alla sua famiglia.

 

Articolo di Gianni Morelli

Riflessioni sul passaggio a livello di Santa Maria

Riflessioni sul passaggio a livello di Santa Maria Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:3) (2.227)
Antonio Calcagni

 
Il progetto di superamento del passaggio a livello di Casa Bianca ha cominciato a circolare già nell’estate 2018 quando, l’allora consigliere Regionale, espressione della città di Ciampino, per la prima volta lo ha reso pubblico.
 
Nei giorni scorsi poi, anche la Giunta comunale, che amministra la suddetta Città, ha approvato il tracciato che, tra le altre, prevede 7 nuove intersezioni a rotatoria, un sottopasso carrabile alla linea ferroviaria Roma -Velletri un altro ciclopedonale e poi tante altre opere connesse, il tutto per la modica cifra di 15 milioni.
 
Un’opera gigantesca, che migliorerà decisamente, la viabilità su via dei laghi, ma anche quella interna di tutto il Comune, con conseguenza positive anche per i nostri Concittadini.
 
Quello di Casa Bianca è l’ultimo di una lunga serie di realizzazioni effettuate in questi ultimi decenni, tra cui l’eliminazione di quello adiacente all’Istituto Volterra e conseguente chiusura di quello del Sassone, diventato nel frattempo inutile, il by pass di Pantanella, passando per quello di Pavona in fase di completamento, per finire appunto con il progetto di Casa Bianca, il cui avvio del bando dovrebbe partire nella 2^ metà del 2021.
 
A fronte di questo fiorire di opere pubbliche, di cui noi siamo ovviamente contenti, fa da contraltare il silenzio assordante,che avvolge, idea stessa di un progetto che elimini il nostro amato passaggio a livello, che in quanto a disagi arrecati, non è secondo a nessuno.
 
Un disinteresse verso la nostra Cittadina che si può percepire anche su altre grandi problematiche, vedi per esempio il sottopasso, mai realizzato, dell’Appia Nuova, l’abbandono in cui versa il tratto di Appia Antica con i volontari del circolo locale di Legambiente costretti a fare salti mortali.
 
Un disinteresse dicevo che,  probabilmente sconta l’assenza, da sempre, a livello politico regionale ed oltre, di una rappresentanza locale che sappia fare valere i nostri diritti.
 
Una teoria nient’affatto peregrina, gli esempi per questo non mancano, infatti, dopo il citato esempio di Ciampino, voglio ricordare solo quello vecchio di 30 anni.
 
Era il 1990, quando un lungimirante Marinese, allora Presidente della Regione, in occasione dei mondiali del ‘90, con la nobile motivazione di evitare intoppi alla nostra Nazionale di calcio, che in quel periodo si allenava presso il campo sportivo di Marino, riuscì a farsi approvare la realizzazione dei sottopassi dell’Appia, sia in corrispondenza dell’aeroporto che di via dei Laghi.
 
Piccolo effetto collaterale la mancata realizzazione di quello di Santa Maria, che pure in un primo momento era previsto.
 
La domanda quindi sorge spontanea: quanto ancora ci vorrà prima che qualche rappresentante di Santa Maria, arrivi ad un livello politico tale da far valere i diritti dei suoi concittadini?
 
Se, come prevedo, la risposta sarà negativa, speriamo almeno che qualche illuminato politico ci adotti e se proprio non sarà possibile ottenere l’eliminazione del passaggio a livello, forse sarebbe pretendere troppo per un adottato, almeno che si impegni alla realizzazione di un museo a cielo aperto dove, nei prossimi decenni flotte di turisti incuriositi, potranno visitare l’ultima opera post industriale presente nel primo mondo.

OFFICINA ARTE E CULTURA - Fabbrica di sogni

OFFICINA ARTE E CULTURA - Fabbrica di sogni Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (2.210)
la Redazione

 
Come e quando nasce questo progetto?
 
Il progetto di Officina Arte e Cultura nasce grazie a quattro persone: Giulia Ortenzi, Biagio Iacovelli, Martina Fiore e Giuliano Calandra.
 
È un progetto che abbiamo tenuto nel cassetto (per ovvi motivi) per circa due anni.
 
Veniamo tutti da esperienze artistiche importanti nel teatro, nel cinema e nella danza e abbiamo sentito la necessità di unire la nostre professionalità e trovare un spazio dove poter realizzare la “nostra” idea di fare arte.
 
Quali attività offre la vostra “Officina”?
 
Officina Arte e Cultura sta proponendo una serie di laboratori per bambini, ragazzi e adulti: corsi di teatro, di danza, un corso di scrittura creativa, un corso di musical e il percorso di naturopatia: questo per quanto riguarda la formazione.
 
A breve inizieremo a proporre spettacoli per le famiglie e stiamo pensando ad una stagione “adulti”.
 
Non mancheranno incontri e seminari con importanti personaggi del mondo dell’arte (ballerini coreografi attori registi scrittori).
 
Il nostro territorio offre diverse possibilità di fare sport sia individuale che di squadra, ma non è presente una sala da concerto, cinema o teatro o comunque uno spazio per la promozione della cultura a disposizione della cittadinanza. Come lo immaginereste voi di Officina Arte e Cultura?
 
Manca e se ne sente la mancanza!
 
È questo che ci ha spinto ad aprire qui la nostra sede e portare le nostre attività.
 
Il nostro è un territorio pieno di giovani ci sono tante famiglie con bimbi piccoli: tanti genitori tra i 30 e i 40 anni.
 
Immaginare uno spazio non è difficile, noi però crediamo che sia più importante far capire quanto sia necessario avere nel nostro comune un polo culturale che possa accogliere e dare la possibilità di esprimersi, di allenare anche l’anima oltre che i muscoli.
 
La speranza che abbiamo è di crescere come associazione e di poter essere un piccolo (per ora) punto di riferimento per chi vorrà avvicinarsi al mondo dell’arte e della cultura.
 
Progetti per il futuro?
 
Oltre ad ampliare agli spettacoli e i corsi che abbiamo in programma, il progetto è di riuscire a creare una vera e propria accademia delle arti, una scuola professionale e riconosciuta per la formazione di nuovi talenti che siamo certi essere anche qui nel nostro territorio.
 
Oggi iniziamo come la prima scuola di teatro a Santa Maria delle Mole e per noi è già un grande risultato ma, ovviamente, non possiamo fermare qui i nostri sogni.

Dove e quando ritirare la compostiera per il compostaggio domestico

Marino (2.201)
Domenico Brancato

Dal  2 maggio c.a, data della Conferenza di presentazione del servizio  di Raccolta Differenziata “Porta a Porta” dei Rifiuti Solidi Urbani, che avrà inizio il 21 Maggio nelle Frazioni: Frattocchie, Santa Maria delle Mole e Cava dei Selci, tutti  i Cittadini iscritti al ruolo TARI del Comune di Marino, che hanno inoltrato o che inoltreranno la  Richiesta di agevolazione per Compostaggio domestico, previa sottoscrizione di apposita Dichiarazione,  potranno ritirare, a titolo gratuito, l’apposita COMPOSTIERA, presso la sede dell’ECOSPORTELLO gestito dalla Multiservizi,  in  via Pietro Nenni, 13 di Marino centro (Tel. 800 154952).

Coloro che non hanno ancora presentato la richiesta per essere inseriti nell’Albo dei Compostatori (requisito indispensabile per fruire  dell’agevolazione), potranno avvalersi della proroga concessa per l’inoltro, soltanto per il corrente anno (per gli anni a venire  la scadenza è fissata al 31 marzo ), fino al 30 giugno.

Tale richiesta, redatta sull’apposito Modulo, opportunamente aggiornato (vedi allegato), va inoltrata, per via telematica,  Al Comune di Marino Area II Economico-Finanziaria Settore Entrate -  protocollo@pec.comune.marino.rm.it, o  tramite l’Ufficio Protocollo della Circoscrizione di competenza o del Comune.

Mentre,chi ha presentato la Richiesta entro il 31 marzo, corredata della necessaria documentazione, non dovrà esibire altra certificazione, se non richiesta dall’Amministrazione.

Si precisa, inoltre, che a partire dal 3 maggio sarà avviata la distribuzione, a tutte le famiglie delle succitate aree, del Kit composto da 5 contenitori(4 per chi esegue il compostaggio) per il conferimento di altrettante tipologie di rifiuti differenziati e del materiale illustrativo sulla modalità di differenziazione e di conferimento degli stessi.

Per quanto concerne il ritiro e le modalità di smaltimento  dei  materiali di risulta di sfalci e  potatura di siepi ed alberi, degli ingombranti, degli oli vegetali esausti  e di pile e farmaci si rimanda alle dettagliate informazioni riportate sui pieghevoli che verranno distribuiti contestualmente ai contenitori.

Articolo redatto dal Prof.  Domenico Brancato

NEVE prevista da Lunedì

NEVE prevista da Lunedì Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:4) (2.195)
Francesco Raso

Le previsioni Meteo danno alta possibilità di neve a partire da Lunedì 26 Febbraio 2018.
Le avversità meteo comprendono tutti i Castelli Romani a partire dal comune di Ciampino.
Le temperature a Santa Maria delle Mole, per Lunedi e Martedì, oscilleranno tra 0° e -2°
Per maggiori informazioni, seguire l’andamento Meteo nella nostra pagina: Servizio Meteo
 
Prestare attenzione nell’utilizzo dell’automobile.
Anche se non nevicherà ci sarà alto rischio ghiaccio sul fondo stradale.
Mantenere le Catene a Bordo
 
 

ACQUEDOTTO DI MARINO - Confronto qualità

ACQUEDOTTO DI MARINO - Confronto qualità Copertina S. Maria delle Mole    (allegati)    (commenti:1) (2.190)
Domenico Brancato

Acqua del rubinetto o acqua in bottiglia?
Moltissimi consumatori optano per quest’ultima soluzione, convinti che trattasi della decisione migliore dal punto di vista igienico-qualitativo.
Ma è proprio sicuro che trattasi, in ogni caso, della scelta più rispondente alle effettive aspettative sul nutriente essenziale dell’alimentazione?
Considerato che rappresenta circa il 60% del peso di un individuo adulto ed il 75% del peso di un bambino.
 
Di seguito si cercherà di fornire informazioni ed elementi conoscitivi atti a porre il lettore nella condizione di trarre esaurienti deduzioni per giungere al conseguimento della più imparziale risposta all’ interrogativo formulato.
 
Innanzitutto è da precisare che la legge, stranamente, non obbliga a riportare sull’etichetta delle acque minerali l’indicazione di molte sostanze, fra cui alcune che non dovrebbero superare i valori di legge (vedi Tabella 2), altrimenti l’acqua non potrebbe essere commercializzata, in quanto tossiche, come: Cadmio, Cromo, Alluminio e l’Arsenico. Quest’ultimo, In particolare, visto che l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro lo abbia messo al primo posto fra le sostanze cancerogene, e l’Unione Europea, data la sua pericolosità, abbia stabilito, per l’acqua destinata ad uso alimentare, il limite invalicabile di 10 microgrammi (pari a 0,01 mg/L ) per litro di acqua. Eccezion fatta per alcune regioni più a rischio, come Lazio e Toscana, alle quali, in attesa che provvedano a dotare gli acquedotti dei siti interessati di impianti di dearsenificazione, è stata concessa una deroga per valori non superiori a 20 mcg/L, invece di 10. Con la raccomandazione, però, da parte dell’Istituto Superiore della Sanità, del divieto d’uso: - come acqua potabile; - per la reidratazione, ricostituzione e preparazione di alimenti e bevande in cui l’acqua costituisca ingrediente, o entri in contatto con l’alimento per tempi prolungati, o sia impiegata per la cottura; - per l’ impiego da parte delle imprese alimentari; - e per l’utilizzo per pratiche di igiene personale, che comporti l’ingestione anche limitata dell’acqua, come in occasione del lavaggio dei denti e del cavo orale.
 
Comunque è da considerare che l’uso prolungato, anche con quantitativi di Arsenico entro i limiti consentiti (10 mcg/L) non assicura l’esclusione totale da possibili conseguenze, quali: patologie neurologiche, cardiovascolari, respiratorie ed ematologiche, oltre a diabete e possibili ripetute lesioni cutanee. Per cui, onde prevenire l’esposizione a simili rischi, non è per nulla trascurabile l’importanza della conoscenza dell’entità del contenuto di questa pericolosa sostanza, ai fini di disporre della facoltà di optare per la scelta di un’acqua che ne contenga di meno.
 
Quindi, per sopperire a tale inammissibile tolleranza di omissione e consentire agli abituali consumatori una più oculata scelta, fra le più diffuse acque minerali commercializzate, si è ritenuto utile aggiungere ai dati riportati in etichetta, quello dell’Arsenico, traendolo dall’edizione italiana della rivista mensile di divulgazione scientifica del 2010: “Scientific American”.
 
Le raccomandazioni di cui sopra risultano, in parte, valide anche per i Fluoruri ( il cui limite è fissato in 1,5 mg/L ). Poiché, anche se, a differenza dell’Arsenico, negli studi condotti sulle eventuali conseguenze, non sono stati riscontrati possibili insorgenze di manifestazioni cancerogene, una eccessiva assunzione di acqua
con contenuti compresi fra 3 a 6 mg/L può procurare seri effetti negativi, quali: - la “Fluorosi dentale” , che si manifesta nell’età evolutiva, fino a 20-25 anni (periodo nel quale si raggiunge lo sviluppo psicosomatico), con macchie sui denti di colore variabile dal bianco al rosso-brunastro; - con alterazioni nel processo di calcificazione ossea “Fluorosi scheletrica” ; e addirittura, quando la concentrazione supera i 10 mg/L, con deformità scheletriche.
 
Per fornire poi indicazioni inerenti le caratteristiche dell’acqua più rispondente alle singole esigenze, si fa seguire la descrizione della classificazione della stessa, in funzione:
 
 
A) – Del contenuto di residuo fisso (quantità di Sali disciolti in un litro di acqua calcolato a 180 °C ed espresso in mg/L) e degli effetti dell’ingestione della quantità dello stesso sull’organismo:
 
- Minimamente mineralizzata o leggera, con residuo fisso non superiore a 50 mg/L , stimola la diuresi ed è particolarmente indicata per la ricostituzione del latte ed alimenti per l’infanzia;
 
- Oligominerale o leggermente mineralizzata, con residuo fisso non superiore a 500 mg/L, favorisce la diuresi, contiene poco sodio e quindi indicata nei casi di ipertensione;
 
- Mediominerale, con residuo fisso compreso fra 500 e 1.500 mg/L, più adatta in Estate e durante lo svolgimento di attività sportive, in quanto consente di reintegrare i liquidi ed i minerali eliminati con la sudorazione;
 
- Ricca di Sali minerali, con residuo fisso superiore a 1.500 mg/l, trattasi di un’acqua terapeutica, ricca di sali, che va consumata sotto controllo medico.
 
 
 
B) – Della tipologia di Sali minerali contenuti e degli specifici effetti sull’organismo:
 
- Bicarbonata, con bicarbonato –HCO3- superiore a 600 mg/L, indicata nell’ipersecrezione gastrica e nelle patologie renali;
 
- Solfata, con solfati superiori a 200 mg/L , è leggermente lassativa e pertanto indicata nei casi di insufficienza digestiva;
 
- Clorurata, con cloruro superiore a 200 mg/L, ha azione equilibratrice dell’intestino, delle vie biliari e del fegato, nonché lassativa e purgativa, come per le acque salse o salso-solfate;
 
- Calcica, con tenore di calcio superiore a 150 mg/L, agisce a livello dello stomaco e del fegato ed è indicata nella prevenzione dell’osteoporosi e dell’ipertensione;
 
- Magnesiaca, se il contenuto di magnesio è superiore a 50 mg/L, svolge un’azione prevalentemente purgativa, ma anche nella prevenzione dell’arteriosclerosi;
 
- Fluorata, con un contenuto di fluoro da 1 a 1,5 mg/L , utile per rinforzare la struttura dei denti e per la prevenzione della carie;
 
- Ferruginosa, con un tenore di ferro bivalente - Fe2- superiore ad 1 mg/L , indicata nelle forme di anemia da carenza di ferro;
 
- Acidula, con anidride carbonica libera superiore a 250 mg/L , facilita la digestione;
 
- Sodica, con sodio superiore a 200 mg/L, influenza positivamente l’eccitabilità neuro-muscolare ed è indicata in condizioni di carenze specifiche e nell’attività sportiva;
 
- A basso contenuto di sodio, con sodio – Na- inferiore a 20 mg/L, adatta per le diete povere di sodio.
 
 
 
C) Della Durezza in °F (Parametro indicatore del contenuto di Sali di calcio e magnesio disciolti nell’acqua, dove 1° Francese - °F- corrisponde a 10 mg/L di carbonato di calcio – CaCO3-), in:
 
- Molto dolci, fino a 4 °f;
 
- Dolci, da 4 a 8 °F;
 
- Mediamente dure, da 8 a 12 °F;
 
- Discretamente dure, da 12 a 18 °F;e
 
- Dure, da 18 a 30 °F;
 
- Molto dure, oltre 30 °F.
 
 
 
Il cui valore consigliato, come riportato nella Tabella 1, è di 15-50 °F, equivalenti a 60-200 mg/L di calcio. Parametro che, secondo l’OSM, l’acqua potabile, a seconda del grado di durezza, fornisce dal 5 al 20% del fabbisogno di calcio giornaliero, tenendo presente che più l’acqua consumata è dolce, maggiore è l’incidenza di malattie cardiovascolari. Mentre, come evidenziato da studi condotti al riguardo, già alla fine degli anni ’50, e successivamente confermato da ulteriori importanti studi clinici ed epidemiologici, l’utilizzo di acqua più dura è risultato essere un fattore protettivo. Per tale motivo è stato stabilito il valore minimo del pH per l’acqua potabile di 6,5 ( La scala del pH normalmente comprende valori da 0 a 14, dove 7 rappresenta il valore neutro, mentre valori inferiori o superiori a 7 indicano, rispettivamente, reazione acida ed alcalina), proprio per garantire una durezza accettabile. Dato che un pH con valore inferiore, è tipico di acque molto dolci e poco mineralizzate.
 
Si precisa inoltre che, a differenza della diffusa credenza che attribuirebbe al consumo di acque ricche di calcio e magnesio l’insorgere dei calcoli renali , è dimostrato scientificamente l’opposto, e cioè che queste sostanze aiutino a prevenire la malattia.
 
Per quanto sopra riportato, nel caso si abbia l’esigenza di proteggere lavatrici e caldaie dalle incrostazioni da calcare prodotte da acque dure, la Comunità Scientifica consiglia di utilizzare dispositivi di addolcimento delle stesse, installandoli però a monte degli elettrodomestici e non all’ingresso della conduttura di alimentazione dell’abitazione.
 
Circa la qualità dell’acqua pubblica di Marino, da recente, Acea Ato 2, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha avviato la realizzazione e messa in funzione di un impianto provvisorio di degassazione (eliminazione della CO2 disciolta nell’acqua). Impianto che, secondo le previsioni, entro fine anno, sarà reso definitivo ed interesserà la rete di erogazione di tutto il territo comunale, consentendo di contenere e mantenere costanti i valori di acidità –pH- nei limiti previsti dalla normativa. Il che comporterà la diminuzione del pur gradevole tipico sapore frizzantino, ma in compenso si otterrà una sensibile riduzione della corrosione della condotta dell’intera rete di erogazione, imputabile ad una elevata acidità, causa di frequenti guasti, conseguenti disagi per la popolazione e di ingenti dispersioni di preziosa acqua.
 
Ciò contribuirà, a migliorare la nostra acqua del rubinetto (salvo possibili casi di alterazioni di natura chimico-fisico-microbiologiche conseguenti a guasti e momentanei interventi manutentivi sulla rete comunale, o imputabili ad ammaloramento del tratto della conduttura di collegamento dell’abitazione ), anche se i parametri qualitativi risultano, in genere, già ampiamente al disotto dei limiti previsti dalla normativa e non inferiori a quelli della maggior parte delle acque minerali esaminate. Come è possibile  verificare attraverso la comparazione ed il riscontro dei dati rispettivamente  riportati nella Tabella 1 e Tabella 2.
 
Evidenziazione qualitativa che però non è ancora, secondo l’esito di un’indagine condotta dallo scrivente, sufficiente per differenziarci dalla tendenza nazionale, dove 7-8 persone su 10, come si evince dai dati statistici del 2019, consumano acqua in bottiglia . Dati dai quali si deduce che il nostro Paese, in Europa, è in testa ai consumi con 200 litri/anno pro-capite, contro il valore medio europeo di 118 ed, in particolare, i 20 della Danimarca, i 17 della Finlandia e i 10 della Svezia.
 
Ed è proprio per arrestare questa consolidata ed ingiustificata tendenza che l’Europarlamento, sollecitato da una petizione firmata da oltre 1,8 milioni di cittadini europei, ha approvato, in via definitiva, la nuova “ Direttiva (Ue) 2020/2184, entrata in vigore il 12 Gennaio 2021, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano”.
 
Direttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale L 435 dell’Unione europea del 23 Dicembre 2020, che mira a garantire un accesso più ampio, sicuro e consapevole all’acqua potabile, grazie all’imposizione di norme qualitative più ambiziose, per tutelare i cittadini europei, da pericolosi contaminanti idrici, quali: Piombo, Microplastiche e Pfas (Perfluoroalchiliche, presenti nei tessuti, tappeti, abbigliamento, rivestimenti di carta ad uso alimentare, pentole antiaderenti, agenti lucidanti, detergenti e creme, dispositivi medici, prodotti farmaceutici, schiume antincendio, mobili e pesticidi). Cioè di prodotti definiti interferenti o disgregatori endocrini o perturbatori ( sostanze chimiche che possono alterare il normale equilibrio ormonale, accendendo, spegnendo o modificando i segnali inviati dagli ormoni, causando effetti avversi in un organismo e nella sua discendenza) responsabili di insorgenze tumorali, malformazioni nei nascituri, ed altre patologie dello sviluppo.
 
Ed ancora, la plastica nella quale viene conservata l’acqua in bottiglia, è stata messa sotto accusa per il rilascio, nel contenuto, di bisfenolo A (BPA): sostanza alla quale è stata attribuita la possibilità di aumentare l’incidenza di cancro, disturbi neurologici e cardiaci. Per non parlare dell’impatto sull’ambiente causato dal PET (polietilen-tereftalato) impiegato per produrre la bottiglie. Tipologia di plastica che, per ottenerne 1 Kg, secondo Luigi Bignami ( Geologo, laureato ed esperto in scienza della terra e divulgatore scientifico) sono necessari: 2 Kg di petrolio e 17 litri di acqua, la cui lavorazione rilascia nell’atmosfera: 2,3 Kg di anidride carbonica; 40 grammi di idrocarburi; 25 grammi di ossidi di zolfo e 18 grammi di monossido di carbonio.
 
E poiché in Italia, secondo “Fonte Censis 2018”, si consumano 224 l/pro-capite l’anno di acqua in bottiglia (corrispondenti, secondo la rilevazione di “Fonte Mineracqua” del 2017, alla produzione di 11 miliardi di contenitori in PET e 2,45 miliardi in vetro), quantità che ci colloca al secondo posto, a livello mondiale, dopo il Messico ( dove però i 234 l/anno pro-capite vengono commercializzati in recipienti da 20 litri con vuoto a rendere e, soprattutto, trovano una plausibile giustificazione nell’ inefficiente e spesso inesistente rete dell’acqua potabile), si può agevolmente dedurre quale sia l’enorme inquinamento ambientale conseguente alla produzione, in un solo anno, di un numero di contenitori tali che, se allineati formerebbero un serpentone di ca. 4 milioni di Km, pari a ca. 10 volte la distanza di 384.400 Km che separa la terra dalla luna.
 
Inquinamento, la cui allarmante dimensione trova riscontro nei dati citati dal WWF Italia, secondo i quali la produzione mondiale di plastica è passata dai 15 milioni di tonnellate del 1964 agli oltre 310 attuali. Dei quali almeno 8 milioni di tonnellate, ogni anno, finiscono negli oceani, nei quali si stima che ad oggi ve ne siano più di 150 milioni di tonnellate. Motivo per cui scienziati che stanno studiando l’individuazione di un nuovo periodo geologico della storia sulla Terra, lo hanno definito, a dimostrazione della pervasività dell’intervento umano su tutti i sistemi naturali del Pianeta, ANTROPOCENE.
 
Il Governo italiano, considerata la gravosa contaminazione delle nostre acque, e valutati i risultati positivi dei progetti sperimentali di “Fishing for Litter” -A caccia di rifiuti- (normativa che nasce in Scozia 15 anni fa, con l’intento di coinvolgere i pescatori nell’importante compito di salvaguardare l’Ambiente marino) nell’arcipelago della Toscana e in Puglia, nell’ambito dell’applicazione della “ Legge Salva Mare” (per la quale i pescherecci possono ottenere un certificato ambientale trasportando nei porti i rifiuti recuperati, che a loro volta vengono gestiti dal COREPLA: Consorzio Nazionale per il recupero degli imballaggi in plastica) ha varato, all’inizio del 2021, la prima flotta antinquinamento italiana, composta da 32 unità navali specializzate nella rimozione dei rifiuti lungo le coste.
 
Ed alcune aziende, per attenuare il dilagare della dispersione nell’ambiente di un così ingente quantitativo di indistruttibile materiale, hanno iniziato la vendita di l’acqua minerale in bottiglie ottenute con il 50% di una nuova materia prima denominata R-Pet (Recycled Pet): nuovo polimero prodotto con il materiale di recupero e riciclo del Pet).
 
Mentre il Parlamento europeo, per favorire la diffusione del consumo dell’acqua del rubinetto, punta sull’aumento della fiducia dei consumatori nei confronti della stessa, avvalendosi degli effetti positivi riscontrati nelle numerose aree dove “ Acque SpA” ha attuato il progetto “Acqua ad Alta Qualità”, che prevede la realizzazione dei cosiddetti fontanelli (impianti collocati in aree pubbliche facilmente accessibili, che erogano gratuitamente la stessa acqua dell’acquedotto che arriva nelle nostre case, senza modificare la composizione chimico-fisica ed il grado di sicurezza, ma rendendola gradevole dal punto di vista organolettico, grazie ad un sistema di filtraggio che la priva del cloro), promuovendone la diffusione, e nel contempo la riduzione di prodotti monouso, ed in particolare delle bottiglie di plastica destinate a contenere l’acqua minerale, oltre ad assicurare alle famiglie dell’Unione Europea un risparmio complessivo di ca. 600 milioni di euro/anno.
 
Risparmio che in Italia si aggira intorno ad un valore minimo di 0,11 (per l’Acqua Selex), massimo di 1,00 (per l’Acqua Evian) e medio (dedotto dal prezzo delle marche più commercializzate), di Euro/litro, 0,34; corrispondente, rispettivamente, a 22, 200 e 68 Euro pro-capite anno. A fronte di un costo medio, secondo la Tariffa base, per l’acqua potabile, (riferito ad una famiglia di 3 componenti e ad un consumo annuo inferiore a 185 mc) di 0,0013 Euro/litro e 0,26 euro a persona l’annuo.
 
Quanto sopra, ed i contenuti delle seguenti Tabelle, si spera possa servire, a coloro che riterranno riservare il tempo necessario a scorrere i contenuti proposti, a stabilire equanimemente la scelta della tipologia di acqua da bere più rispondente dal punto di vista salutistico, economico ed ambientale.
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