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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di; Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Cosa sta succedendo nel fosso delle Scopette?

Cosa sta succedendo nel fosso delle Scopette? Copertina    (audio/video) (1.026)
Antonio Calcagni

 
Negli ultimi giorni ci sono arrivate numerose segnalazioni da parte di Cittadini, che hanno notato un abnorme flusso di acqua che scorre nel fosso in oggetto, una situazione chiaramente visibile dal ponticello che lo scavalca in viale della Repubblica, ponticello pericolante e segnalato alle autorità comunali nel lontano settembre 2021.
 
Una situazione anormale che non può essere imputata all’effetto delle piogge, assenti da ormai 15 giorni, ma che verosimilmente potrebbe essere causata dalla rottura della conduttura delle acque fognarie posta a monte.
 
Una tesi avvalorata dal forte miasma che viene percepito in tutta la zona circostante.
 
Dal punto di vista sanitario, considerato il clima attuale, tutto ciò potrebbe trasformarsi in una bomba ad orologeria.
 
Al fine di scongiurare ogni possibile rischio per la salute, abbiamo provveduto ad informare l’Amministrazione comunale e l’A.S.L., sperando in un rapido intervento.

IL LATTE DI MAMMA VINCE

IL LATTE DI MAMMA VINCE Copertina (734)
Eleonora Persichetti

Corso per l’allattamento a seno secondo standard UNICEF all’ASL Roma 6

 

Si chiama Baby Friendly Community Initiative e nasce in seno all’UNICEF, nel 1998.

Si tratta di un programma teso ad istruire delle piccole realtà locali riguardo l’importanza dell’allattamento al seno, attraverso appositi corsi di formazione con rilascio di certificato di riconoscimento. Il programma, nato in Gran Bretagna, si basa sui Seven Point Plan, ossia “Sette Passi” da tenere come punti fermi per l’allattamento efficace. Essi sono:

    1. Rispettare - e comunicare con costanza - un regolamento scritto;
    2. Aggiornare gli operatori sanitari in tecniche e conoscenze, per rendersi più efficaci;
    3. Informare le donne in attesa, e le loro famiglie, in merito ai vantaggi dell’allattamento al seno;
    4. Aiutare le madri ad allattare esclusivamente al seno per 6 mesi;
    5. Allungare il periodo dello svezzamento fino ai 2 anni;
    6. Provvedere ad un’atmosfera accogliente per le famiglie che allattano;
    7. Promuovere la collaborazione tra enti sanitari e comunità locali.

 

Da quel giorno, la BFCI di strada ne ha fatta parecchia. In Italia dal febbraio 2006 si è tradotta nella Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento, diventata operativa nell’ottobre 2007, in occasione della pubblicazione dei “Sette Passi”. Da quel momento, molti enti locali si sono impegnati nella formazione di operatori per ottenere il riconoscimento (della durata di 36 mesi, dopodiché si è soggetti ad una rivalutazione).

Anche l’ASL Roma 6, ansiosa di ottenere il riconoscimento, si sta impegnando nella formazione degli operatori. Il corso, presentato il 5 ottobre, è finalizzato alla creazione di figure preparate, nel rispetto nella documentazione aderente ai “Sette Passi” già definita.

Incrociamo le dita, allora: che allattamento al seno sia!

https://www.lavocedeicastelli.com/

 

 

A proposito di Boville

A proposito di Boville Copertina (530)
Eleonora Persichetti

 
Nel 75° dell’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana Italiana e nel 30° della Nascita del Comune Autonomo di Boville le associazioni Sempre Boville e Co.Pro.N.E.L. onlus ripropongono - presso lo Stand-Info-Online nell’ambito di BovillEstate 2023 nel Parco della Pace a Cava dei Selci – il Progetto Storico-Culturale “160° Unità d’ Italia – 150° Roma Capitale – 75° Repubblica Italiana”: 10 Video (di inediti Ricordi, Testimonianze, Foto, Slides ed una Rinnovata Ricostruzioni Storiche) per i 6 Eventi del Progetto, realizzati nel 2021, in occasione di queste Storiche Ricorrenze.
 
La Programmazione serale dei Video (ore 21,30) , iniziata con 160° Unità d’Italia: il 17.3.1861”, continua. Un Evento Speciale ci sarà (davanti il Centro Anziani nello stesso Parco della Pace) lunedì 26.6.23, per il 33° dell’Avvio della Legge Popolare per il Comune Autonomo di Boville:
  • ore 17,30 INTERVISTA ai PROMOTORI delle LEGGI POPOLARI per COMUNE AUTONOMO di BOVILLE (avviata il 26.6.1990) e ROMA CAPITALE (avviata il 19.1.2000): a cura dei giornalisti Eleonora Persichetti e Roberto Pallocca;
  • ore 19,30 Video “150° ROMA CAPITALE : Proclamata il 3.2.1871”.
 
Seguiranno “il Lavoro quale Fondamenta della Costituzione Italiana: il 1° Maggio“ (27.6.23), l’Evento del “75°di REPUBBLICA, COSTITUENTE, 1°VOTO Nazionale DONNE: il 2 GIUGNO 1946“ col trittico di Video su “Valore delle Votazioni del 2.6.1946 – le Donne Costituenti“ (28.6.23), “La Costituzione Italiana è Garanzia di Democrazia e Libertà: Studi e Riflessioni dai Maturandi del ‘77” (29.6.23), “Referendum, Revisioni e Riforme: Quanto il Popolo Italiano è Sovrano“ (30.6.23).
 
La Programmazione si concluderà con “Repliche a Richiesta” ed “Approfondimenti dal Vivo” lungo quei fili conduttori – fra Passato, Presente e Futuro – delle “Storie di Diritti Costituzionali Conquistati a Roma e Boville” (1.7.23) e “Storie di Diritti Costituzionali da far Vivere a Roma e Boville, Adesso“ (2.7.23): per entrambe le giornate, doppia proiezione alle ore 19 e 21.
 
InfoStampa : 3356919619 (Pino Cardente)

Don Mauro Verani benedice il Presepe di Cava dei Selci

Don Mauro Verani benedice il Presepe di Cava dei Selci Copertina (593)
Eleonora Persichetti

 
Ieri pomeriggio alle 17, presso Piazzale dello Sport, a Cava dei Selci, il parroco: Don Mauro Verani, ha benedetto, come da tradizione, il Presepe, alla presenza del Sindaco di Marino: Stefano Cecchi, della Vicesindaca: Sabrina Minucci, dell’Assessora alla Cultura, Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili: Pamela Muccini, dell’assessore all’Urbanistica, Promozione e Assetto del Territorio: Franco Marcaurelio, della consigliera comunale e capogruppo PD di Marino nonché Vicepresidente della Commissione Pari Opportunità: Franca Silvani, della Presidente della Commissione Pari Opportunità: Paola Testi e di alcuni consiglieri comunali: Barbara Cerro, Gerardo Cornacchia, Filippo Carbone, Gianfranco Bartoloni.
 
Il Presepe, lo ricordiamo, è stato realizzato dai volontari dell’Associazione Insieme per il Parco, che è sempre in prima linea per supportare la cittadina con interventi ed iniziative di tutto rilievo, con l’aiuto prezioso di Franca Silvani, membro storico dell’Associazione.
 
“Preghiamo per la pace”: è questo l’invito che Don Mauro ha rivolto a tutti. Ha ricordato le atrocità della guerra, l’attentato di Praga, eventi che turbano profondamente le nostre esistenze e ha ribadito l’importanza, insieme al Sindaco, del raccoglimento intorno al Presepe come simbolo della famiglia che si ama.
 
In tanti hanno partecipato a questo momento magico che quest’anno si arricchisce con l’iniziativa del libro sospeso

Estate bollente, ma attenzione: indossando solo il costume si rischia la multa!

Estate bollente, ma attenzione: indossando solo il costume si rischia la multa! Copertina (463)
Eleonora Persichetti

 
 
Città che visiti, ordinanza che trovi: tanti sindaci d’Italia vietano di andare in giro per il centro abitato con il costume o a torso nudo
 
 
Brutte notizie in arrivo per chi pensava di fronteggiare il caldo torrido dell’estate 2022 indossando semplicemente un costume o, meglio ancora, andando in giro a torso nudo. Nei prossimi giorni, per chi lo farà nei centri abitati o fuori l’area della spiaggia sono previste multe salate! Molti sindaci d’Italia hanno emanato ordinanze a favore del pubblico decoro, imponendo un abbigliamento più consono in giro per la città.
 
L’obiettivo è anche quello di garantire una maggior vivibilità degli spazi pubblici, evitando comportamenti che compromettano il decoro cittadino, la qualità di vita, l’immagine della località e che abbiano ripercussioni sull’offerta turistica.
 
Le multe potrebbero arrivare fino a 500 euro. Tra i primi ad emanare l’ordinanza, i sindaci di: Sorrento, Cagliari, Villasimius, Caorle, Tropea, Praia a Mare, Brianza, e, nel Lazio, Ponza. Se ne aspettano diverse nei prossimi giorni. In altre località, la mise non consona al contesto urbano è già vietata da tempo: è il caso di Tropea, Viareggio, Rapallo e tante altre. Anche in città scatta il divieto, come a Milano, tanto per citarne una.
 
E allora, cosa fare? Prima di partire per le vacanze, controllare bene che non siano state emanate ordinanze oppure, per non incappare in sviste o divieti dell’ultima ora, appena si mette piede fuori dalla spiaggia, indossare una maglietta e un pantaloncino.
 
In fondo, è un altro modo per evitare anche scottature indesiderate!
 
Fonte: lecodellitorale.it

SACCHETTI PER FRUTTA E VERDURA: POSSIBILE PORTARLI DA CASA

(999)
Domenico Brancato

Un parere del Consiglio di Stato, dà il via libera all’uso di sacchetti bio frutta e verdura reperiti autonomamente dal consumatore, purché conformi agli standard imposti dalla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti.

I quesiti presi in considerazione dal Consiglio di Stato, fra quelli pervenuti al Ministero,  si riferiscono alla possibilità, da parte dei consumatori, di utilizzare borse e contenitori di qualsiasi natura in loro possesso.

In quanto,gli shoppers (sacchetti di carta o plastica distribuiti ai clienti di negozi per il trasporto di prodotti acquistati al minuto) biodegradabili  e compostabili ultraleggeri che vengono usualmente adoperati negli esercizi commerciali, in   quantità non trascurabili (dovendo contenere varie tipologie di frutta e verdura dal peso e prezzi diversi), a seguito della nuova disposizione:dal  primo Gennaio 2018, vengono ceduti  al prezzo  medio di 2 centesimi ( pari ad una spesa, per famiglia,di  15-20 euro l’anno), riscontrabile sullo scontrino o sulla fattura di acquisto, destinati  in parte  al negozio ed in parte allo Stato.

A differenza dei vecchi sacchetti di plastica che venivano, apparentemente, distribuiti gratuitamente, dato che  il loro costo veniva pagato dagli esercenti che, però, lo ricaricavano poi sul prezzo finale dei prodotti.

Il Consiglio, a tal proposito, tiene a precisare  che, in riferimento alla normativa nazionale e comunitaria,  gli scopi principali dell’imposizione del  pagamento dei contenitori “ bio “hanno come obiettivo quello di:

  • disincentivare l’abuso e gli sprechi, attraverso una maggiore responsabilizzazione   da parte dei consumatori ( come dimostra l’esperienza condotta in Irlanda, dove una tassa sullo shopper di 22 centesimi di euro ha determinato una riduzione del consumo del 90 % );
  • e  ridimensionare il grave inquinamento prodotto della enorme presenza delle buste di plastica nell’Ambiente. Dove, una volta abbandonati, vi rimangono da un minimo di 200 ad un massimo di mille anni,causando, fra l’altro:
  • allagamenti  conseguenti all’intasamenti degli scarichi;
  • la morte di centinaia di migliaia di uccelli ed altri animali marini;
  • la formazione negli Oceani, insieme a rifiuti di altra natura,di  grandi  “ Isole di spazzatura “, fra le quali : il “Pacific Trash Vortex” (Vortice di spazzatura a Nord dell’oceano Pacifico ) che,secondo alcune stime,si estenderebbe  fino a 10 milioni di Km2, ma che  gli scienziati ritengono  ricopra   1, 6 milioni di Km2 ( pari a circa 5,3 volte la superficie dell’Italia isole comprese): e il “South Pacific Garbage Patch” ( Macchia di immondizia a Sud dell’0ceano Pacifica ),di ben 2,6 milioni di Km quadrati, individuata da recente da un team di oceanografi dell’Algalita  Marine  Research Foundation, attraverso l’ inequivocabile acquisizione  di prove e raccolta  di campioni. La maggior parte dei quali non sono costituiti da bottiglie o sacchetti , bensì da detriti più piccoli di un chicco di riso e microframmenti  che si estendono in verticale ed orizzontale, formando un ammasso simile ad una nuvola di smog  che i pesci ingeriscono, scambiandoli  per plancton; 
  • oltre ai devastanti effetti sul clima.

Come dimostrano i calcoli elaborati dall’Agenzia per l’ambiente, secondo i quali, per produrre un Kg dei sacchetti di polietilene ad alta densità occorrono  ca.   900  grammi di petrolio, dai quali derivano emissioni climalteranti relativi  alla formazione di  2 Kg di CO2  ( Anidride carbonica ) equivalenti. E poiché in Italia, secondo Legambiente, si producono 300.000 tonnellate (pari a 20 miliardi di sacchetti, corrispondenti ad  un consumo pro-capite di ca.  250 all’anno ) di  shopper provenienti dal petrolio ( a fronte dei 500 – 1000  e 100 miliardi di sacchetti di plastica che vengono consumati annualmente, rispettivamente: nel mondo ed in Europa),si ha un’emissione in atmosfera  di  ben 200.000 tonnellate di Co2.    

Situazione che induceva  l’Italia a  correre ai ripari, con un Dispositivo  della Legge Finanziarie del 2007, che recepiva una Direttiva Comunitaria del Dicembre 1994 (  la  94/62/Ce ), relativa al divieto,a partire dal primo Gennaio 2011, della produzione e commercializzazione  di shopper non biodegradabili “ a  canottiera “ ( cioè con i manici ) destinati all’alimentazione,con la concessione di qualche mese, dalla decorrenza del divieto, a supermercati e negozi per consentire lo smaltimento delle scorte.

Dispositivo che, fra l’altro, prevedeva  la sostituzione dei sacchetti di plastica con i cosiddetti eco-shopper in carta o “ bioplastica “ . Cioè con  polimeri biodegradabili, compostabili, dello spessore inferiore a  15 micron( 15 millesimi di millimetro ) ricavati, prevalentemente, da amido di Mais, di Patate  e  Girasole.  

Denominazione  di polimeri dei quali   è bene  precisare la differenza, per evitare di considerarli dei sinonimi, mentre esistono sostanziali differenze ai fini della loro  composizione e destinazione d’impiego, come di seguito specificato:

  • Oxo-degradabili:  plastiche convenzionali ( Polietilene –PE-; Polipropilene –PP-; Polistirolo –PS-; Polietilentereftalato – PET - ) che si ottengono dal petrolio con l’aggiunta di additivi che  consentono lo sgretolamento in piccolissimi pezzi sotto l’effetto del calore, dell’ossigeno  e della luce solare. I sacchetti realizzati con questo tipo di plastica sono difficilmente biodegradabili, non compostabili e non riciclabili (a differenza delle normali plastiche) e contengono alcuni componenti  (cobalto e manganese) che potrebbero nuocere alla salute dell’uomo e dell’ambiente.

Se poi finiscono in mare vengono scambiati per plancton dai pesci e quindi ingeriti, per poi, tramite la catena alimentare, giungere sulle nostre tavole. Per cui, ai fini di non trarre in inganno i consumatori, alcuni autorevoli esponenti dell’industria del settore propongono di sostituire “ degradabili”con la più appropriata  definizione di  “ oxo-frammentabili” oppure “ termo o foto frammentabili”;

  • Biodegradabili: capacità dei sacchetti di dissolversi naturalmente mediante l’azione di microbi, calore ed umidità. Al termine del processo di degradazione le sostanze organiche di partenza vengono trasformate in sostanze inorganiche, quali acqua, anidride carbonica e metano, senza il rilascio di elementi inquinanti. Tale processo, però,  comporta tempi di trasformazione più lunghi ( La normativa europea stabilisce che un prodotto per essere definito  biodegradabile deve decomporsi del 90% entro  6 mesi )rispetto  quelli della frazione umida e quindi non possono essere adoperati come contenitori della stessa destinata al compostaggio;
  • Compostabile o Bioplastica: capacità del materiale organico di  essere riciclato nella frazione dell’umido, trasformandosi,  in meno di 3 mesi,  in Compost mediante il processo, in condizioni controllate, di decomposizione biologica della sostanza organica.   Compost che è  un materiale ricco di humus, di flora batterica attiva e microelementi, che può essere impiegato come fertilizzante in agricoltura e contro l’inaridimento dei suoli;
  • Rinnovabile: caratteristica  di un prodotto legata alle materie prima di origine vegetale e animale utilizzate per produrlo. Infatti, per la produzione di 100 sacchetti bio occorrono 1 Kg di mais ed 1 Kg di olio di semi di Girasole. Piante queste,capaci di rigenerarsi in tempi brevi, al contrario delle materie prime provenienti da fonti fossili esauribili (petrolio).

Sacchetti che,  secondo i calcoli di Legambiente, in Italia se ne   consumano ca. 10 miliardi, per produrre i quali occorrono 30 mila ettari coltivati a Mais (Cereale del quale l’Italia, per   coprire il fabbisogno, ne importa già il 35 %), ai quali si aggiunge la richiesta,in continuo aumento,  di aree coltivabili per la produzione di agrocarburanti. Il che comporta un considerevole impiego di acqua irrigua, antiparassitari e fertilizzanti chimici che inquinano le falde acquifere e immettono nell’aria  gas serra.  Un dispendio di preziose materie prime e conseguenze di natura ambientale che non possono  trovare una plausibile convenienza nella  fornitura di materiale monouso ( al più riusabile per contenere i rifiuti organici ) che, a detta di Silvia Ricci, coordinatrice della campagna “ Porta la sporta “, si può  giustificare soltanto per  una temporanea soluzione di emergenza.

In tal senso,  una risposta valida e di immediata attuazione, se presa in considerazione dalla maggior parte  dai Cittadini, potrebbe  trovare riscontro nella semplice, ma efficacissima, applicazione della regola delle  “4 R “:Rifiuta ( l’usa e getta); Riduci ( al minimo indispensabile le confezioni); Riusa  (nel caso specifico,   quanto più possibile, i contenitori )  e Ricicla (per ottenere nuovi prodotti, quando viene a mancare la possibilità di usare ancora quelli originali).

Ipotesi che   trovano già, anche se  in parte,riscontro nell’impiego delle borse di tela da esporto (per contenere e portar via i vari prodotti acquistati) e nei trolley.

Altra interessante soluzione che  potrebbe trovare il favore della moltitudine di  utenti dei supermercati e dei negozi di generi alimentari e contribuire a ridurre l’impiego di preziose materie prime,  è una borsa in cotone e rete molto resistente, durevole  e di modico prezzo,  progettata e realizzata da una Azienda di Asti, destinata, secondo  il suo Amministratore delegato,  a sostituire i sacchetti trasparenti da pesare,a pagamento, contando sulla disponibilità e condivisione  degli esercenti di dotarsi di  bilance con la tara  predisposta all’utilizzo del descritto contenitore.

Soluzione che consentirebbe di ovviare anche ad alcuni inconvenienti: -dovuti alla constatazione di intralci   che i sacchetti, che dal 1° Gennaio la legge ci impone di usare al supermercato, creerebbero  negli impianti di compostaggio della  provincia di Bolzano; -e  causati, secondo segnalazioni espresse dal Consorzio Italiano Compostatori, dalle etichette non bio  applicate sui sacchetti  recanti il peso ed il costo del contenuto.

Inconvenienti che, a breve, si prevede possano essere  eliminati, anche  con l’avvento di un nuovo bio-polimero,  denominato “ Minerv – PHA”, ottenibile da scarti della lavorazione dello zucchero da barbabietola:  il melasso che, a differenza del Mais ed altri prodotti vegetali,  non solo non è  destinabile  all’alimentazione umana ma che attualmente  ha, addirittura, un costo per essere smaltito. Invece, grazie alla realizzazione di questo progetto,  ancora in fase sperimentale,  l’inutile e oneroso scarto viene trasformato in materia prima per la  produzione di un materiale plastico autenticamente bio, in grado di dissolversi in appena 10 giorni, senza residuo,  sia nel terreno che in acqua  dolce  e di mare.

Insomma, secondo gli esperti del settore, trattasi di materiale che presenta il grande vantaggio di provenire da materie prime povere e naturali trasformabili  in  elementi rinnovabili ad alto valore aggiunto, in sintonia con i principi dell’ “ Economia:

  • “Circolare “ ( La cui denominazione deriva dai meccanismi presenti in alcuni organismi viventi, in cui le sostanze nutritive sono elaborate e utilizzate, per poi essere ri emesse nel ciclo sia biologico che tecnico. Infatti, i sistemi economici  in linea con i  canoni dell’Economia Circolare devono rispondere  al concetto  di ciclo chiuso o rigenerativo, attraverso attività di riparazione e manutenzione  mirate all’estensione della vita dei prodotti e dalla riduzione della produzione di rifiuti. Privilegiando logiche di progettazione modulari, versatili e adattabili,mediante la realizzazione di prodotti  pensati e realizzati per essere aggiornati e riparati );
  •  e “ Verde” o “ Green  Economy “ (Modello di sviluppo economico che oltre a promuovere l’incremento della ricchezza, vuole ridurre, fino ad eliminare, i danni all’ambiente naturale provocati dal modello di produzione, distribuzione e consumo tradizionale. Comprendente, cioè, tutti quei settori e attività economiche che hanno come obiettivo la produzione di energia da fonti rinnovabili, il risparmio energetico, la riduzione dell’inquinamento, il riciclaggio dei rifiuti e altre produzioni di beni e servizi che mirano ad incrementare la sostenibilità ecologica dell’attività economica).

Comunque, in attesa che si concretizzino le descritte ipotesi di contenitori più rispondenti strutturalmente ed economicamente al fabbisogno dei consumatori, come premesso, il Consiglio di Stato, considerato che il contenitore della merce è un bene avente un valore autonomo ed indipendente da quello del contenuto, ha riconosciuto la facoltà del loro acquisto all’esterno dell’esercizio commerciale nel quale saranno poi utilizzati.

Pertanto, come premesso, i consumatori potranno utilizzare sacchetti dagli stessi reperiti e gli operatori del settore alimentare non potranno impedire tale facoltà. Anche se a loro è riservata la verifica della conformità dei sacchetti utilizzati dal consumatore con quelli rispondenti alle disposizione di legge  (cfr.reg.CE 1935/2004), messi a disposizione nell’esercizio commerciale. Ciò comporta, la comminazione di  multe,da 2.500 a  100.000 euro, a carico degli esercenti, nei  casi di riscontro  di un ingente quantitativo di buste non conformi odi un   valore di sacchetti fuori legge  superiore il 10  % del fatturato del trasgressore.

 

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Articolo redatto dal Professor Domenico Brancato                                                                                                                                                                                      

Videogiochi: arriva per Nintendo il simulatore 3D di neonato

Videogiochi: arriva per Nintendo il simulatore 3D di neonato Copertina (979)
Eleonora Persichetti

Realizzato dalla francese Microids è stato pensato per bambini e bambine, ma potrebbe essere utilizzato da aspiranti mamme e papà
 
 
È pensato per le bambine ma tutto fa prevedere che a usarlo potrebbero essere anche gli aspiranti mamme e papà millennial. Si chiama My Baby ed è il primo videogame che simula l’esperienza dell’arrivo in casa di un neonato e la sua crescita fino ai 24 mesi.
 
My Baby, realizzato dall’azienda francese Microids, è il primo videogioco di simulazione del genere sviluppato interamente in 3D, sarà giocabile sulla console Nintendo Switch, e consente di vivere davvero a 360° l’esperienza della genitorialità: si inizia scegliendo il sesso, le caratteristiche fisiche (colore della pelle, degli occhi, tipo di capelli) e il nome del neonato e l’avventura ha inizio. Si deve pensare alla cameretta ovviamente, e a tutte le classiche incombenze di quando arriva in casa un poppante: il cambio dei pannolini, il bagnetto, il momento della pappa, le coccole e la nanna. Ogni azione, se eseguita correttamente, contribuirà alla crescita e al livello di affetto che il bebè avrà per il suo genitore virtuale.
Nel gioco il bambino crescerà e si svilupperà progressivamente attraverso quattro fasi successive iniziando a reagire e a interagire proprio come nella vita reale. Imparerà a sorridere, ad afferrare oggetti con le manine, a gattonare, a giocare, a battere le mani. E poi via via a camminare, a parlare, a correre e a saltare.
 
Ma in tutto questo risulterà cruciale l’impegno e la dedizione del genitore-giocatore che dovrà costruire attorno al nuovo arrivato una casa dove poter muoversi e vivere serenamente, regalargli dei giocattoli, stare costantemente allerta a che non si faccia male. Come con i bambini veri si dovrà stare attenti a non viziarlo troppo, a seguire un’alimentazione corretta, a curarlo laddove si dovesse ammalare.
 
Il videogioco è stato ideato e pensato per bambini e bambine di età compresa fra i 6 e i 12 anni ed è il primo titolo della serie My Universe, attualmente in fase di sviluppo, cui si aggiungeranno nuovi titoli educational sempre nell’ambito della simulazione in 3D. Ovviamente nulla impedisce di utilizzarlo anche a quegli adulti che, stuzzicati dal desiderio di avere un bambino, vogliano mettersi alla prova imparando le difficoltà e l’impegno dell’esperienza genitoriale (anche se solo con un videogame).

Avviso TERREMOTI in Tempo Reale

Avviso TERREMOTI in Tempo Reale Copertina (1.266)
Francesco Raso

Il portale di Santa Maria delle Mole si arricchisce di un ulteriore servizio per i cittadini.
 
Abbiamo attivato un controllo in Tempo Reale sui movimenti tellurici nel territorio nazionale. Infatti, nel caso di un sisma di una magnitudo minima pari a 2.0 della scala Richter, questo viene registrato nel nostro archivio storico.
Questo archivio è già attivo dal 1° gennaio 2018 e sta raccogliendo sismi quasi tutti i giorni.
 
Di tutto ciò, l’argomento che ci può interessare in maniera quasi diretta è quello che invieremo un avviso di sisma nel caso la magnitudo fosse pari o superiore a 2.9 e in specifiche provincie.
Conoscendo a grandi linee le origini dei cittadini di S. Maria, ci siamo focalizzati sulle seguenti provincie:
AN, AP, AQ, AR, AV, BN, CB, CE, CH, FI, FM, FR, GR, IS, LT, MC, NA, PE, PG, PI, PU, RI, RM, SI, TE, TR, VT
 
Quindi, ricapitolando, verranno registrati tutti i movimenti tellurici ma ne verrà inviata comunicazione ai cittadini di S. Maria solo se è interessata una delle provincie sopra elencate e solo da una magnitudo pari o superiore a 3.9 della scala Richter.
Per magnitudo minore ma comunque da 2.9, nella pagina principale del sito, comparirà un avviso.
 
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