Grande sorpresa nel sondaggio sul servizio di raccolta differenziata "Porta a Porta"
Un sondaggio che sulle pagine facebook è stato seguito da diverse migliaia di persone, molte delle quali però pensavano di poter dare il proprio voto direttamente sul social, nonostante ciò la risposta è stata più che buona.
I voti validi espressi sono stati 536.
Di seguito i risultati:
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Vedi il Sondaggio |
Un sondaggio che ha evidenziato come una consistente maggioranza di Cittadini ritiene il servizio più che buono.
Con questo non vuol dire che tutti i problemi sono stati risolti, molto resta ancora da fare e tra queste, le più importanti sono:
- l’istituzione di un isola ecologica in loco;
- una battaglia vera per scovare coloro che evadono la TARI, fonti ufficiose al momento parlano di alcune migliaia di situazioni da verificare;
- un capillare controllo del territorio, al momento inesistente, per scoraggiare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti;
- un incremento dei ritiri settimanali, soprattutto per ciò che riguarda la plastica, ma anche per l’indifferenziata.
Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole
Ragazzi col naso all'insù all'Elsa Morante di Santa Maria delle Mole
Con il naso all'insù nel plesso E. Morante". E' questo il titolo di un'iniziativa che ha visto coinvolte tre classi della quinta elementare del plesso "Elsa Morante" di Santa Maria delle Mole e che è nata da un'idea dell'insegnante di religione cattolica della Diocesi di Albano, Stefano Palocci. Insieme ad altri insegnanti del plesso, tra cui la coordinatrice Cesira Abruzzo, Barbara Celella, Antonietta D'Arrigo, Roberta Diamanti, Barbara Guidi, Maria Sannino e Rosario Drogo, con la collaborazione di Giovanna Pugliese e Anna Tanzi, l'Associazione Genitori della Primo Levi e gli ex alunni Yuri Renna, Diletta D'Avino e Silvia Grugnaletti dell'I.C. "Primo Levi" g uidato dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Francesca Toscano, il maestro Palocci ha stravolto un po' la didattica comune trasformando due Uda (unità di apprendimento), una scientifico-storica e l'altra tratta dal percorso di religione, in un unico iter. In occasione della notte tra il 21 e il 22 dicembre, sono stati allestiti due musei con i lavori dei ragazzi e le aule si sono trasformate in un laboratorio "a cielo aperto", con tanto di concerto notturno guidato dalla vice preside, Prof.ssa Laura Aquilani, il montaggio di un planetario di circa 15 mq illuminato da 23 costellazioni e il sistema solare, riflessioni sulla creazione e sul Natale, 10 tappe ludiche, laboratorio dei desideri, cinema notturno, cena e colazione comuni, festa del dono e video riassuntivo dell'evento.
I ragazzi delle quinte A, B e C hanno dormito nei sacchi a pelo sotto un soffitto illuminato di stelle. "Insegnare è faticoso perché bisogna mettersi in gioco e non solo a parole - ha commentato il maestro Stefa no Palocci - ogni cosa che fai, seduto o davanti alla cattedra, diventa specchio per i tuoi alunni: se sorridi impareranno a sorridere, se entri arrabbiato impareranno ad essere arrabbiati, se urli insegni ad urlare, se volterai loro le spalle lo capiranno. Insomma non bisogna trattare i nostri alunni come un lavoro, ma lavorare con loro, come un motivo per rinascere ogni giorno alla promessa fatta di essere un insegnante".
Ancora qualche giorno per ammirare il bellissimo presepe di Cava dei Selci, realizzato dall’Associazione Insieme per il Parco nel piazzale di fronte al Parco della Pace.
E poi appuntamento a domenica 6 gennaio dalle 15,30 al Piazzale dello Sport con tante iniziative. Arriverà la Befana con le Calze del Parco; seguirà la lotteria gratuita per i bambini e la seconda edizione del concorso “Befana Più”, ovvero la sfilata per individuare la befana più bella, con tanti ricchi premi.
Come da tradizione, verranno distribuiti gli arrosticini e il vin brulè.
Vietato mancare!
Eleonora Persichetti
Il Decreto Legge 4 ottobre 2018 n. 113 stabilisce l’obbligo, per chi affitta o subaffitta una stanza di casa, anche per una sola notte, di comunicare alla Questura le informazioni sulle persone alloggiate, entro le 24 ore successive all’arrivo.
In sostanza, saranno validi anche nel caso degli affitti brevi: di durata inferiore a trenta giorni, gli stessi obblighi stabiliti dall’articolo 109 del Testo Unico delle legge di Pubblica Sicurezza - Tulps - Regio Decreto 18 giugno 1931 n. 773, per i gestori di esercizi alberghieri e di altre strutture ricettive, nonché i proprietari o gestori di case, di appartamenti per vacanze e gli affittacamere.
La comunicazione dovrà essere inviata online attraverso il sistema “ Alloggiati Web “ : Servizio di invio Telematico delle schede Alloggiati (Vidi Modulo allegato) debitamente compilate, unitamente a tutti gli allegati richiesti:
- Copia documento di riconoscimento;
- Copia codice fiscale;
- Copia della Segnalazione Certificata di Inizio Attività -SCIA – o di altre forme di ospitalità (Per la compilazione è possibile scaricare i Moduli digitando: Facsimile Moduli per SCIA attività ricettive Regione Lazio),
in un unico file, in formato PDF, esclusivamente da una PEC, all’indirizzo di Posta Elettronica: ammin.quest.rm@pecps.poliziadistato.it .
Per coloro che non rispetteranno le disposizioni della riportata normativa è prevista la sanzione di cui all’articolo 17 del Tulps: arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro.
A cura del Prof. Brancato
Velocità, potenza dei veicoli e divieto di alcolici
In considerazione dei gravi incidenti che sistematicamente si verificano ogni week-end, si ritiene utile riportare i limiti introdotti dal nostro ordinamento a partire dal 2011 nei confronti di coloro che non abbiano ancora raggiunto la necessaria esperienza di guida per fronteggiare, con la dovuta perizia, i molteplici pericoli in ambito della circolazione stradale.
A decorrere dall’8 Febbraio 2011 i neopatentati sono coloro che hanno conseguito da meno di tre anni la licenza di guida per le Categorie A2 ( Motocicli di potenza non superiore a 35 kW, con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg ), A ( Tricicli di potenza superiore a 15 kW e Motocicli senza e con carrozzetta con motore con cilindrata superiore a 50 cc. e velocità superiore a 45 km/h ), B ( Autoveicoli di massa massima non superiore a 3500 kg adibiti al trasporto di non più di otto persone oltre al conducente ed al possibile traino di un rimorchio della massa massima di non superiore a 750 kg ) e B1 ( Quadricicli la cui massa, in ordine di marcia, fino a 450 kg per il trasporto di persone e kg 600 per il trasporto di merci e dotati di motore della potenza massima di 15 kW ).
Non è considerato neopatentato chi ha conseguito la patente B prima del 1° ottobre 2003, né chi consegue una patente superiore, se già titolare di patente B da almeno 3 anni.
Nei neopatentati sono compresi anche i conducenti di qualsiasi Paese extra comunitario, residenti in Italia da almeno un anno, che hanno conseguito la loro patente nella nazione di provenienza, poi convertita in Italia. In tal caso, gli interessati, a prescindere dall’età e dall’anno di conseguimento della patente, sono soggetti alle limitazioni alla guida, inerenti:
Per i conducenti di età inferiore a 21 anni o che hanno conseguito la patente B da meno di 3 anni, la legge prevede il divieto assoluto di bere alcolici. Pertanto, costituisce infrazione qualsiasi tasso alcolemico superiore a zero.
Per quanto concerne la decurtazione dei punti della patente di guida, se a commettere le infrazioni previste dal C. d. S. sono i neopatentati, in relazione al sistema introdotto nel 2003, la decurtazione medesima viene raddoppiata, sempre fino ad un massimo di 15 punti, a meno che non siano state commesse violazioni gravi comportanti la sospensione o la revoca della patente di guida.
Per contro, è previsto un bonus per i titolari di patente a punteggio pieno, per il quale ogni 2 anni che non si commettono violazioni che comportino la decurtazione, ai 20 punti iniziali si aggiungono 2 punti, fino ad arrivare ad un massimo di 30 punti.
Fermo restando la non ammissibile discrezionalità relativa al rispetto delle norme summenzionate, chi scrive avverte l’esigenza di esprimere una spontanea considerazione indotta dalla visione dei frequenti servizi televisivi riproducenti sconvolgenti immagini di rottami di veicoli incidentati, divenuti trappole mortali, principalmente, di giovanissimi/e ragazzi e ragazze:
I motoveicoli e gli autoveicoli, com’è risaputo, sono dei mezzi che possono contribuire ad attenuare sensibilmente le difficoltà operative quotidiane ed a rendere possibile la felice realizzazione di progetti che promuovono il godimento della vita, ma che per effetto:
- di manifestazioni dell’ostentazione di una eccessiva padronanza nella guida;
- di carente concentrazione ed attenzione nei confronti del rispetto della segnaletica, dell’andamento del traffico e della insidie strutturali della strada;
- del contemporaneo compimento di azioni incompatibili con il ligio esercizio della guida;
- di una condizione psico-fisica non idonea a garantire una pronta risposta dei riflessi ad una improvvisa condizione di pericolo,
possono trasformarsi in inesorabili mezzi di distruzione e di morte.
E poiché, molte delle accennate funeste situazioni trovano riscontro nella conseguenza della tendenza, purtroppo, sempre più generalizzata, di giungere ai livelli più alti del divertimento attraverso varie forme di trasgressione, non rimane che esortare coloro che assecondano tale “corrente di pensiero” ad almeno provare a riflettere, in maniera scevra da inamovibili convincimenti in tal senso, sulla validità e plausibilità della loro scelta. Se non altro, per poter constatare l’esistenza, o meno, di margini di possibilità per scoprire motivazioni a provare un’alternativa di abitudini comportamentali più previdenti ed opzioni ricreative meno avventurose, e tali, da consentir loro di potersi godere appieno, e quanto più a lungo possibile, quell’unico ed inestimabile dono che è la vita, del quale, fortunatamente, ancora dispongono.
A cura del Prof. Brancato
La legge le consente, a determinate condizioni
In seguito alla registrazione di crescenti incresciosi eventi di cronaca, si è sempre più diffusa la vendita di spray al peperoncino antiaggressione che, in alcuni Comuni ,sono stati offerti gratuitamente alla popolazione e forniti in dotazione alla Polizia Municipale, per essere utilizzati come mezzi di autodifesa.
Sia la pistola che lo spray a base di peperoncino, sono stati legalizzati e regolamentati dal Decreto Ministeriale n. 103 del 12 maggio 2011, recante il Regolamento degli strumenti di autodifesa che nebulizzano un principio attivo naturale a base di oleoresin Capsicum, prive di attitudine a recare offesa alla persona, in attuazione dell’articolo 3, comma 32, della Legge n. 94/2009.
La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 8624/2018, ha confermato che la detenzione e l’uso di dispositivi di autodifesa a base di peperoncino non costituiscono reato e che una bomboletta spray o pistola, sempre al peperoncino, non può considerarsi né un’arma non comune da sparo e neppure un’arma chimica, e pertanto viene consentito il libero porto, ai sensi dell’art. 699 del Codice Penale.
Ovviamente, sempre che, sia le bombolette che le cariche per pistole, risultino conformi alle seguenti caratteristiche e disposizioni:
- contenuto della miscela di liquido irritante non superiore a 20 ml ( oltre tale quantitativo diventa uno strumento di aggressione e non di legittima difesa );
- percentuale di oleoresin capsicum non superiore al 10 %, con concentrazione massima di capsaicina e capsaicinoidi fino al 2,5 %;
- gittata non superare ai 3 metri;
- capsicina non superiore ai 2.000.000 di piccantezza della scala Scoville, che attribuisce alla stessa, allo stato puro, un valore di 16.000.000 ( limitazione imposta affinché l’irritazione provocata dallo spray sia temporanea e non pericolosa );
- miscela non contenente sostanze infiammabili e tossiche o agenti aggressivi chimici, con effetti lacrimogeni e paralizzanti;
- siano dotati di sicurezza contro l’attivazione accidentale ( anche perché per un utilizzo ingiustificato si rischia la contestazione per eccesso di legittima difesa e lesioni personali );
- divieto di vendita ai minori di 16 anni.
Gli effetti dello spray, della durata dai 20 ai 60 minuti ( tempo sufficiente per allontanarsi dall’aggressore e chiedere aiuto ) sono di natura infiammatoria su naso, occhi, pelle e mucose, con manifestazioni immediate di tosse, spasmi, bruciore, nausea, lacrimazione, gonfiore alla gola, fuoriuscita di abbondante muco nasale, disorientamento ed irritazione.
I dispositivi, nelle varie versioni, sono acquistabili, al prezzo indicativo di 15 – 30 e 50 - 90 euro, a seconda se trattasi di bombolette o pistole, nei negozi specializzati: armerie, ferramenta, tabaccherie e, dal 2011, anche farmacie e supermercati o ( per chi ha dimestichezza con l’uso di internet ) tramite i siti di vendita online, che offrono un’ampia gamma di prodotti, ivi compresa la penna spray antiaggressione, che presenta il vantaggio di poter essere tenuta a portata di mano, senza destare sospetti.
Comunque è sempre consigliabile optare per shop che garantiscono prodotti di qualità a prezzi contenuti.
Intanto, per agevolare i potenziali acquirenti a compiere una scelta più oculata, si ritiene utile riportare alcune informazioni sulle fondamentali differenze di funzionamento e di prestazioni fra le bombolette spray e le pistole al peperoncino:
- Il getto gel nebulizzato, lungo circa 3 metri, è preciso e diretto solo al bersaglio ad una velocità da 180 a 350 Km/h;
- L’effetto prolungato, non letale, mette KO l’aggressore per 40-60 minuti;
- si possono usare in ambienti interni od esterni, a tutte le temperature ed in qualsiasi condizione meteorologica (pioggia, vento, ecc);
- la carica di innesco non è a pressione gassosa, ma pirotecnica (tipo di esplosivo composto da polvere pirica ed altri elementi chimici), pertanto rimane funzionante nel tempo, con immutata efficacia;
-la loro forma si adatta meglio alla mano, consentendo una presa più facile e sicura ed un’estrazione più rapida;
- funzionano in ogni posizione.
Per entrambi i dispositivi, però, considerata l’ imprevedibilità delle necessità del loro impiego, occorre acquisire un’adeguata destrezza nel maneggiarli, per essere in grado di usarli in modo rapido, efficace e sicuro. Pertanto, al fine di agevolare il conseguimento di tali condizioni, si ritiene utile riportare i seguenti suggerimenti:
Comunque, in caso di contaminazione accidentale, per porre rimedio, occorre, innanzitutto, liberarsi dei vestiti impregnati, sciacquare abbondantemente la zona delle pelle colpita e rimuovere eventuali lenti a contatto.
Anche se, a causa dell’imprevedibilità della tipologia di aggressione, o del verificarsi dell’ipotesi che l’arma si possa inceppare o cadere di mano o non produrre l’effetto desiderato nei tempi richiesti, nessun oggetto di difesa potrà mai garantire la completa sicurezza. Tuttavia, lo spray e la pistola al peperoncino rappresentano i pochi, se non gli unici, dispositivi che possono essere usati legalmente e quindi nel modo più penalmente rispondente alla Difesa Personale.
Perciò, detenerli e saperli usare correttamente può costituire un valido supporto psicologico e materiale contro ogni potenziale tentativo di aggressione. A tal fine se, dopo un’autonoma esercitazione, non si è ancora grado di padroneggiarne l’uso è consigliabile ed opportuna la frequenza di un apposito corso di autodifesa.
Affinché la diffusione della detenzione dei descritti mezzi, unitamente alla destrezza nel loro impiego, alla conoscenza delle regole da rispettare e all’acquisizione della consapevolezza dei danni derivabili da un incauto o irresponsabile uso, da parte dei possessori, possano costituire un proficuo deterrente, sia per far desistere molti malintenzionati dal proposito di praticare le ricorrenti aggressioni e sia e, soprattutto, per scongiurare il ripetersi della recente immane tragedia consumatasi all’interno di un’affollatissima discoteca, in provincia di Ancona, sembra proprio a causa dell’ assurdo ed inconsulto azionamento di uno spray al peperoncino, compiuto da un dissennato minorenne.
A cura del Prof. Brancato