Con il favore delle tenebre, nelle scorse settimane, si è compiuto l’ennesimo atto di inaudita “violenza” nel confronti dei Volontari quelli veri, ovvero quelli che si occupano della cosa pubblica a prescindere da chi l'amministra.
La storia è presto detta, l’associazione Progetto Uomo-Ambiente, pur avendo lasciata nel 2020, dopo quasi 30 anni, l’incombenza della cura del parco Falcone, grazie alla lodevole opera di alcuni soci, continuava ad occuparsi della chiusura ed apertura quotidiana dal parco, un servizio svolto in silenzio spinto solo dall’amore profondo che la lega al parco.
Tutto ciò fino a qualche settimana fa, quando con profondo stupore, i suddetti, nell’atto di procedere all’apertura quotidiana del parco, hanno dovuto constare che le serrature del suddetto parco erano state sostituite.
Un’azione che ricorda tanto da vicino quella subita del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole che, senza tanti preamboli, e senza nessun atto formale, gli è stato impedito l’uso della sua storica sede, un atto che ancor oggi non sappiamo da chi, o sotto la regia di chi, è stato perpetrato.
Orbene è normale che in occasione del cambio della guardia tra due realtà diverse, è di prassi chiedere agli uscenti la restituzione delle chiavi di accesso, per riconsegnarle ai subentranti ma procedere d’imperio senza consultare nessuno, è un ignobile atto che denota una mancanza di fiducia e di rispetto per coloro che, per decenni hanno portato avanti un’opera Gratuitamente, dando per questo anima e cuore.
Per capire cosa è significato e cosa ancora significa il parco Falcone per l’associazione Progetto Uomo-Ambiente è necessario fare una breve crono storia dei fatti.
La suddetta Associazione di cui mi onoro di essere stato il presidente fondatore, carica poi passata e portata avanti onorevolmente ed interrottamente dal mitico Attilio, nasce nel lontano 1992, con lo scopo di recuperare l’allora parco detto, “Maroncelli”.
Un’avventura durata tre decenni che ha portato a far rivivere un parco che, realizzato nel 1985 dopo pochi anni risultava di fatto abbandonato a se stesso, fino al punto di dover essere chiuso per impraticabilità.
Un parco intorno a cui si sono formate intere generazioni di giovani.
Chi non ricorda infatti la “Festa del Miele” oppure la “Festa d’Autunno, solo per citarne alcune.
Tutte manifestazioni che hanno visto il coinvolgimento di molte centinaia di persone e che come si direbbe ora, erano all’insegna del “Low Cost” e soprattutto senza mai gravare sulle casse pubbliche.
Senza poi dimenticare il sondaggio lanciato per la scelta del nome da dare al parco, iniziativa che coinvolse oltre 1.000 ragazzi delle scuole della nostra Cittadina, e che si concluse con la scelta di dedicarlo appunto a Giovanni Falcone, magistrato appena ucciso dalla mafia.
Tuttora, la stele commemorativa, posta all’ingresso, è lì a ricordare l’avvenimento.
Al neo costituito “Comitato” che mi immagino essere nato con altrettanta voglia di dedicarsi alla cosa pubblica, senza quindi altri scopi reconditi, faccio i miei migliori auguri di proseguire nell’opera avviata dalla suddetta associazione.
Se poi tra 30 anni riusciranno, mi auguro di si, ad eguagliare i risultati della nostra Associazione, i futuri cittadini della nostra Città dovranno rendere i dovuti onori che eventualmente si saranno meritati.
Al momento questi onori vanno però riservati solo ed esclusivamente alle centinaia di soci dell’Associazione Progetto Uomo-Ambiente, che si sono succeduti in questi decenni.
A proposito, con fare costruttivo ricordo ai nuovi “volontari” che nonostante il taglio dell’erba, effettuato recentemente da una ditta incaricata dall’Amministrazione comunale così come lo svuotamento dei cestini, il parco, al momento risulta particolarmente abbandonato, con immondizia sparsa dappertutto.
Una presa in carico delle proprie responsabilità che tarda ad arrivare, ma che sono certo verrà colmata al più presto.