Nel precedente articolo ho parlato della necessità di costruire una piattaforma su cui cominciare a costruire un dialogo tra le parti in questione. Da questo momento in poi vorrei fornire argomenti su cui questo dialogo potrebbe essere impegnato e cominciare a costruire qualcosa di pratico dopo le sollecitazioni teoriche di cui ho scritto finora
Già l’invito a realizzare una Commissione è, di fatto, l’invito a comunicare ed a discutere di atteggiamenti e di convinzioni indotte dai differenti modi vivere la nostra città nonché dalla ragionevole volontà di quanti vi sono nati e vi risiedono da molte generazioni, di difendere i loro usi, costumi e privilegi nei confronti delle pretese dei nuovi insediati nella pianura, che della loro storia non sembrano conoscere nemmeno i momenti più significativi e sono mossi da esigenze apparentemente disattente ed irrispettose delle tradizioni.
Il dialogo, quindi, come prima forma di comunicazione che dovrebbe portare almeno ad una reciproca comprensione ed alla comprensione delle reciproche esigenze nonché alla individuazione di interessi comuni, al punto di decidere di collaborare su percorsi di sviluppo del territorio che apportino benefici ad entrambe le parti in causa.
Ma non è solo questa la comunicazione cui mi riferisco.
Infatti, se guardiamo alla struttura del nostro territorio, possiamo osservare come sia diviso fisicamente da arterie di comunicazione ferroviarie e stradali che, mentre permettono collegamenti con il resto del mondo, costituiscono barriere molto limitanti nei confronti della circolazione di persone e merci interna al Comune. Una divisione fisica che contribuisce ad aumentare le distanze tra il Centro e le periferie. Ad esempio, con una circolazione più snella, i negozianti di tutta la città vedrebbero aumentare il loro territorio di influenza.
Allora uno dei primi progetti da proporre per lo sviluppo del territorio è quello relativo ad una riqualificazione delle vie di comunicazione interne al Comune. Lo sviluppo caotico dell’edilizia di questi ultimi decenni , l’assenza di strade di scorrimento esterne ai centri abitati, la mancanza di parcheggi e di zone di carico/scarico merci, l’immobilismo che ha portato a dedicare una quasi nulla attenzione all’impostazione ed alla realizzazione di progetti di sviluppo viario, hanno portato ad avere un traffico caotico, quasi impossibile in alcune ore della giornata.
Eppure gli antichi romani, nostri avi, hanno sempre tenuto in evidenza l’importanza delle vie di comunicazione nella gestione del loro immenso Impero. Riprendiamo questo insegnamento ed assumiamoci l’onere di impostare e realizzare un grande progetto di riqualificazione del territorio che, tramite la realizzazione di sottopassi e viadotti, renda meno problematiche le comunicazioni tra le varie parti che costituiscono il territorio della nostra città.
La facilità di comunicazione interna vista come un enorme impulso allo sviluppo di tutto il Comune.
Le ‘formiche’ del Movimento del Cambiamento hanno annunciato il ritorno delle loro Energie Positive nell’agone politico Marinese in vista della tornata elettorale che si svolgerà tra 16 mesi nel 2021.
A rilasciare una dichiarazione che vuol essere un vero e proprio ‘appello’ alle forze ambientaliste, civiche e sociali locali è il nuovo portavoce-segretario indicato all’unanimità dal Movimento per il Cambiamento, l’ing. Marco Carbonelli, figura nota a Marino soprattutto per le sue attività in ambito socio-culturale.
“Il Movimento per il Cambiamento, e l’associazione ad esso collegata, ha una tradizione lunga oltre 10 anni nella difesa dell’ambiente dalle speculazioni di ogni genere e nella crescita civica sana della comunità” ha dichiarato Marco Carbonelli “senza interessi di natura economica e di carriera politica personale. Il percorso avviato nel 2016 a Marino con la vittoria del M5S ha costituito una svolta che ha cambiato, per l’ambiente e la società, molte cose importanti sul territorio, dagli esiti della speculazione del Divino Amore oggi arrestata, alla raccolta differenziata applicata con successo, dalla gestione corretta dei fondi comunali fino all’affrontare in modo sistemico il problema del rumore generato dagli aerei dell’Aeroporto di Ciampino con la riduzione del numero di voli, oggi per la prima volta contemplata in un Decreto del Ministro Costa, tanto per citare i più importanti cambiamenti in atto. Ma molto resta ancora da fare e da migliorare, e in prospettiva elettorale 2021 il M5S di Marino non appare essere oggi in grado in modo autonomo, soprattutto a causa della situazione nazionale, di contrapporsi con possibilità di successo ai vecchi schieramenti locali, in particolare al centrodestra che vede in Stefano Cecchi, già da tempo sceso in campo per il ruolo di sindaco, uno dei possibili candidati in potenziale continuità con la vecchia politica cementificatrice realizzata proprio dal centrodestra dal 2006 al 2015 a Marino sotto la guida di Palozzi e di Silvagni.
Se si vuole, dunque, tentare di scongiurare il rischio di un possibile ritorno al cemento facile, agli interessi di chi governa per le sue aziende e per le concessioni edilizie delle lobby locali, è necessario che il mondo sano della società civile, delle associazioni e comitati ambientalisti e civici che difendono la natura, l’ambiente e la qualità di vita della gente si riunisca, come accaduto ad esempio nel caso di Argine via Divino Amore – ADA, in una aggregazione politica civica pronta a sviluppare un programma elettorale e una possibile alleanza con chi governa oggi, indicando candidature credibili e di spessore a tutti i livelli per il prossimo quinquennio amministrativo locale.
Mi appello, dunque, a tutti quei cittadini che ritengono possibile e necessario continuare in questa direzione, senza interessi personali diretti sul territorio e con il solo bene della comunità come obiettivo, perché si incontrino nella nuova aggregazione Energie Positive immaginata dal Movimento per il Cambiamento, per avviare insieme un percorso civico verso le elezioni 2021. Per contattarci basta visitare il sito noicambiamo: energiepositive , vi aspettiamo!”
Anche quest’anno abbiamo assistito allo stucchevole dibattito pre e post sagra che si è sviluppato intorno alla tanto decantata manifestazione, una sagra che ha sentire i commenti dei vari Cittadini di Marino si vorrebbe sempre più grande e che puntualmente quindi immancabilmente scontenta sempre una gran parte di essi, che probabilmente non la trova mai all’altezza delle proprie. Un argomento che sinceramente visto da Santa Maria, lascerebbe del tutto indifferenti , se non fosse che a pagarne i costi da decenni e decenni siamo sempre di più noi, e non sono certo i 1.000,00 euro spesi quest’anno per lo spettacolino in piazza Sciotti che ci addolciscono la pillola, anzi per certi versi diventano la goccia che fa, traboccare il vaso. E veniamo ora al resoconto economico, ancora ufficioso , da cui sembrerebbe che le uscite ammontino a circa 223.000,00 Euro, aspettiamo però di vedere se ci sono delle entrate ed eventualmente a quanto ammontano. Una costo enorme, che un Comune come quello di Marino non può assolutamente permettersi di affrontare a cuor leggero, ma che immancabilmente ormai da molti decenni e senza tentennamenti sostiene. Un costo che dicevo risulta eticamente insostenibile, se si pensa che in una gran parte del territorio dell’Ex Comune di Boville gli standard abitativi sono da 3^ mondo , mancano le fogne ovvero sono sottostimate ( vedi via Aldo Moro), non c’è la possibilità di allacciarsi al gas, oppure addirittura all’acqua corrente, non esistono i marciapiedi, le strade sono assolutamente insufficienti così come i parcheggi e per entrare ed uscire da Santa Maria, buona parte degli automobilisti devono servirsi di una strada privata , di contro con la scusa di risparmiare, si eliminano i già pochi servizi rimasti ( vedi la chiusura degli uffici comunali di Santa Maria). Allora cerchiamo di capirci una volta per tutte, se nonostante le endemiche problematiche in cui versa gran parte del territorio ex Comune di Boville che consiglierebbero più moderazione nelle spese voluttuarie , si decide di investire comunque nello sviluppo delle varie forme di cultura può star anche bene a condizione che le stesse vengano spalmata omogeneamente nello sviluppo sociale e culturale di tutto il territorio comunale. Va bene quindi il contributo alla sagra dell’uva a condizione imprescindibile che anche le altre iniziative culturali quali : Bovillestate, recupero e valorizzazione del mosaico di Santa Maria, feste patronali, Carnevale di Boville, ecc. ecc. vengano adeguatamente sostenute. Chiediamo cioè una equa ripartizione delle risorse pubbliche a favore di tutto il territorio, niente di rivoluzionario quindi, se non fosse che siamo nel Comune di Marino.
Regole del C.d.Q. Il Territorio di competenza, è Santa Maria Delle Mole, laddove non sussistano altri Comitati ed i cittadini residenti ne facciano esplicita richiesta, la sua giurisdizione può estendersi a tutto il territorio di Boville. Non ha scopo di lucro ed è apartitico, pertanto tutte le cariche direttive sono incompatibili con la partecipazione attiva a partiti o movimenti politici.
Obiettivi: Il C.d.Q. si prefigge lo scopo di sostenere un sviluppo armonioso del territorio e di contribuire alla realizzazione di un diffuso tessuto sociale, ricco e solidale.
Per il cui raggiungimento : Organizza attività culturali, quali mostre, convegni tematici, feste e visite guidate, volte alla conoscenza del nostro territorio ed alla creazione di una forte aggregazione sociale;
Promuove dibattiti pubblici con i cittadini per conoscere e/o integrare le proposte utili al miglioramento della qualità della vita, da sottoporre a tutte le istituzioni, Comune, Regione, ecc.
Promuove un forte coordinamento con altre associazioni che condividono gli stessi interessi;
Propone, stimola e incalza l’Amministrazione Comunale sulle specifiche istanze non lesinando, dove necessario, gli Apprezzamenti o le Critiche, senza però il benché minimo pregiudizio.
Attualmente siamo impegnati:
In Coordinamento con altri C.d.Q. di Roma e Ciampino per debellare l’annoso problema dei roghi nel campo Rom, “ La Barbuta” , tale coordinamento il 3 agosto 2017 si è incontrato con la Commissione Parlamentare preposta;
In coordinamento con altri Comitati locali contro la speculazione edilizia del “Divino Amore”; In coord. con altra associazione, per la realizzazione, di un’area verde attrezzata per cani;
Collabora con il Comitato festeggiamenti per la realizzazione della festa Patronale;
Gestione parco Ruggero Lupini; nel proporre all’Amministrazione Comunale le seguenti problematiche: Ritorno degli Uffici Comunali a Santa Maria Valorizzazione del mosaico di Santa Maria; Realizzazione del collegamento pedonale tra il parcheggio Albino Luciani e la stazione ferroviaria. Sistemazione di Via Mameli, Piazza Sciotti, Piazza dei Lecci, realizzazione di via della Falcognana ecc. ecc. tutte proposte già presentate all’Amministrazione Comunale nei vari incontri che abbiamo avuto in questo periodo e che presto ne chiederemo lo stato dell’arte. Per ultimo abbiamo organizzato la mostra fotografica “ Santa Maria, ieri,oggi……. e domani? Visitabile nei giorni della festa patronale nei locali della parrocchia. Per tutto ciò, è necessario anche il TUO sostegno, lo puoi dare iscrivendoti e partecipando attivamente alla vita sociale del Comitato.
C’era una volta un comune tanto amato e ricco di bellezze storiche ed artistiche. Questo comune si estendeva su un territorio molto vasto, cosicché si è pensato di dividerlo in circoscrizioni. Da allora, tutti i Sindaci, nessuno escluso, che l’hanno governato, hanno fatto distinzione tra figli e figliastri. I figli, belli, curati, pieni di attenzioni, erano quelli di Marino centro, i figliastri, gli abitanti delle frazioni o meglio conosciute come “periferia”. Si sono succeduti diversi colori politici, ma nessuno, nemmeno l’ultimo, giallo e a cinque stelle, ha pensato di andare in terapia per imparare a gestire i membri di una stessa famiglia, tutti in egual modo.
E così, a dicembre 2017 siamo a raccontare le tristi vicende di S. Maria delle Mole. Cittadina più popolosa, insieme alle compagne Cava dei Selci e Frattocchie, di Marino, ma ahimè adottata, quindi, meno considerata.
Cominciamo dai cassonetti della Caritas, quelli gialli per la raccolta dei vestiti, avete presente? Tutti rovinati con le cose che strabordano, persino abbandonate fuori dagli stessi.
Piazza Togliatti: centralissima e frequentatissima e con mattonelle saltate, cestini mezzi rotti, piante da potare.
Fioriere di viale della Repubblica: prese come cassonetti dell’immondizia.
Via Tito Speri: lì dove ci sono i parcheggi per disabili, l’asfalto non è completo, c’è una striscia senza manto.
Via Martiri di Belfiore: la strada è completamente dissestata, le radici degli alberi sono ormai ultra invasive.
Ricompaiono le fioriere sul mosaico interrato di viale della Repubblica.
Via Mameli: ci sono le pensiline di attesa del bus che non passerà mai e che ormai sono diventate un pericolo. E le transenne per i lavori ormai conclusi da mesi che ostacolano il passaggio pedonale in prossimità dell’incrocio con via Settembrini? E gli 11 paletti che, chissà quando, sono serviti a reggere i cestini? E la vegetazione trascurata?
Via Capanne di Marino, direzione centro: cartelli che indicano come raggiungere il Municipio ed i Vigili Urbani, servizi ormai cancellati da decenni, oppure il grande cartello che indica lavori in corso, conclusi ormai nel lontano 2003.
Via Prati direzione via Manzoni: c’è un cartello che indica “attenzione attraversamento bambini”, peccato che in quella direzione le auto non possono andare. La strada è a senso unico.
Per avviare un risanamento completo, il Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole, in accordo con il presidente del Consiglio comunale, Gabriele Narcisi, sta provvedendo a stilare una lista completa delle noncuranze.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, inviando le foto con la collocazione esatta del disagio.
E lanciamo uno slogan: “Riprendiamoci S. Maria”!
Articolo pubblicato su “La Voce dei Castelli”, numero di dicembre 2017
http://www.lavocedeicastelli.com/
In via della Repubblica, proprio davanti a Puccettone c'è una fontanella con un rubinetto che getta acqua in una bacinella.
L'ideale per un sorso d'acqua al volo e per una bagnatina alla testa nelle calde giornate estive.
Un giorno, passando come al solito a piedi, ho visto un getto d'acqua impetuoso inondare la strada: qualche buontempone aveva deciso di smontare il rubinetto e di farlo sparire.
Ho tentato di bloccare il flusso dell'acqua riproponendomi di avvisare chi di dovere al mio rientro a casa. Un'ora dopo, ritornando sui miei passi, con mia enorme sorpresa per la sollecitudine dell'intervento, ho notato un operaio che stava già sistemando la situazione.
Mi sono congratulato con lui, ringraziandolo per la tempestività ma, vedendo che stava chiudendo definitivamente l'acqua gli ho chiesto se, poi, avrebbe rimesso il rubinetto.
Lui ha risposto che se l'avesse rimesso, qualcuno l'avrebbe sicuramente asportato di nuovo .
Io ho solo detto che era un peccato perché nelle mie camminate ero solito rinfrescarmi proprio a quella fontanella.
Lui mi ha guardato e mi ha salutato. Il giorno dopo, passando ho notato che c'era un nuovo rubinetto, perfettamente funzionante.
Ora vorrei che quell'operaio potesse leggere questa mia nota per potergli far sapere quanto piacere mi abbia fatto quella sua azione
Il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole si appresta a riprendere a pieno titolo la gestione del Parco Ruggero Lupini, dopo una sospensione durata circa due anni, che non pochi problemi ha prodotto. Lo fa aderendo al bando Comunale di assegnazione delle aree verdi, un bando che ha avuto una vita travagliata tanto da dover essere reiterato più volte. La prima edizione, ad opera dell’allora Commissario Prefettizio trovò unanime dissenso di tutte le realtà associative, mentre la seconda edizione rilanciata dall’attuale Amministrazione, dopo aver, solo in parte recepito le nostre osservazioni, trovò il diniego del nostro Comitato, insieme a quello dell’Associazione Progetto Uomo Ambiente (gestore del Parco Falcone). Ora sulla base di successive rassicurazioni e concedendo a questa Amministrazione un credito, con il beneficio dell’inventario, siamo di nuovo pronti a fare la nostra parte. I risultati di questo fattiva e trasparente collaborazione cominciano a vedersi. La scorsa settimana infatti, alla proposta dell’Assessore competente, che chiedeva il riutilizzo del manto erboso usato durante la sagra dell’uva, presso il nostro parco, che altrimenti sarebbe andato perso, il nostro Comitato rispondeva prontamente. Un l’impegno che ha visto il coinvolgimento di numerosi soci ma anche di semplici Cittadini, e che in 3 giorni di intenso lavora ha permesso la posa di oltre 150 metri quadrati di prato, oltre alla piantumazione di un centinaio di piantine da fiore. Tutto risolto quindi? È presto per dirlo. Intanto prima d’intraprendere questo cammino di collaborazione abbiamo chiesto che venga eseguito un completo restyling del parco con una particolare attenzione alla sicurezza. Comunque a scanso di equivoci, sarà bene ricordare che, se è giusto e doveroso non sprecare le pubbliche risorse, è altrettanto vero che, non ci accontenteremo delle altrui eccedenze, ma pretenderemo per il parco e più in generale per la nostra Cittadina di Santa Maria sempre il meglio.