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Il 1° Carnevale di Boville regala una ventata di allegria

(634)
Domenico Brancato

Il carnevale regala una entusiasmante ventata di allegria anche ai Cittadini di  Santa Maria  delle Mole

 

Grazie al sinergico impegno fra  CAVA dei SELCI e S. MARIA DELLE MOLE FRATTOCCHIE e  alla intensa e ammirevole collaborazione fra:  Associazioni, Comitati di Quartiere, Amministrazione Comunale edal favore di un ideale andamento climatico, è stato possibile realizzare  una riuscitissima manifestazione carnevalesca. Seguita da una festante partecipazione di Cittadini di tutte le età,che hanno gremito le vie del percorso dei carri allestiti con significative rappresentazioni allegoriche,  preceduti dalle allegre e spettacolari esibizioni  delle Bande musicali,  Magjorette e dagli Sbandieratori.

Dimostrazione tangibile di come è possibile, disponendo anche di poche risorse, mettere in campo iniziative capaci di creare attrattive e stimoli in grado di coinvolgere anche la moltitudine di Cittadini, in genere, poco inclini a presenziare ad iniziative di pubblico interesse.

Infatti, il successo di questo evento che segue alla  riuscitissima Festa Dei Bambini e all’altrettanto apprezzata ricostruzione dell’atmosfera Natalizia al Parco “ Lupini”, svoltesi, rispettivamente, a fine Maggio ed a Dicembre dello scorso anno, grazie al’impegno e l’inventiva dell’associazione Genitori Primo Levi presieduta dalla “vulcanica” e infaticabile Simona Bisceglie, assistita e supportata fattivamente e brillantemente dai Componenti le Associazioni coinvolte; dimostra come il cocktail: INVENTIVA, CONDIVISIONE, DISINTERESSATO e APPASSIONATO IMPEGNO, possa consentire di infondere, nella popolazione,interesse alla vita sociale e propensione all’attivismo comunitario.

Fattori questi che costituiscono gli indispensabili propulsori per la  realizzazione di   progetti sempre più  ambiziosi.

A conclusione di questa breve nota,chi scrive, avverte l’esigenza di rivolgere uno spontaneo e doveroso plauso a tutti gli attori che, in varia misura e con complementarietà di competenze, hanno contribuito alla realizzazione di questo evento ed,al contempo, di esprimere un sentito auspicio  affinché,l’unità d’intenti e la disponibilità operativa riscontrate in  questa circostanza, possano trovare conferma anche  nell’affrontare le numerose  problematiche di altra natura che incombono sul territorio.

 Ciò, al fine di rendere più vivibile e meno problematica la quotidianità della  sempre più numerosa Popolazione di un Territorio che  seppur degradato, dispone  di pregevoli risorse umane, e di un  inestimabile patrimonio archeologico - naturale che attendono di essere convenientemente valorizzate.

 

 

Redatto dal Prof. Domenico Brancato

CIRCOLARE CON LA PATENTE SCADUTA SI PUO'

CIRCOLARE CON LA PATENTE SCADUTA SI PUO' Copertina (1.353)
Domenico Brancato

LE MISURE ECCEZIONALI ADOTTATE PER COVID-19 CONSENTONO DI CIRCOLARE CON LA PATENTE SCADUTA
 
 
Il Ministero dei Trasporti – MIT - con Circolare n. 9209/2020 ha chiarito che “ le patenti di guida in scadenza dal 31 gennaio 2020, essendo anche documenti di riconoscimento, ai sensi dell’art. 35 del D.P.R. 445/2000, sono prorogate di validità (ex art. 104 del d.l. 18/2020), fini al 31 agosto 2020”.
 
Poiché, in seguito alla sospensione di quasi tutte le attività medico legali e le sedute delle Commissioni Mediche provinciali per la conferma di validità delle patenti, lo stesso MIT, con il Decreto n. 108/2020, ha prorogato fino al 30 giugno 2020, senza oneri a carico dell’utente, la validità del Permesso Provvisorio di guida, qualora la Commissione non abbia potuto riunirsi nella data fissata per l’accertamento sanitario.
Proroga che potrà essere richiesta al competente Ufficio della Motorizzazione Civile e sarà valida fino all’esito delle procedure di rinnovo, che si potranno compiere solo al termine dell’emergenza. In quanto l’art.59 del primo comma della Legge n. 120/2010 consente alla Motorizzazione Civile di rilasciare, per una sola volta, un Permesso di guida provvisorio ai titolari di patente chiamati per sottoporsi alla prescritta visita medica, presso le competenti Commissioni mediche locali, per il rinnovo delle patenti.
 
Il rilascio di tale Permesso prevede la presentazione di apposita richiesta corredata dalla Documentazione di seguito elencata:
 
  • Modello originale e fotocopia richiesta Permesso (vedi Allegato con all’Oggetto: Richiesta permesso provvisorio di guida per:) compilato (Vedi Allegato Compilazione Permesso Provvisorio di guida) e sottoscritto;
  • marca da bollo da euro 16;
  • originale e fotocopia della Prenotazione della Visita medica;
  • patente originale e fotocopia.
     
L’Ufficio competente per la ricezione della richiesta, acquisita la Documentazione, procede alla verifica della sua completezza, ed apposta ed annullata, con proprio timbro, la marca da bollo sulla Domanda, compila lo spazio del modello allegato riservato all’Ufficio stesso e consegna all’interessato l’originale del documento così redatto, trattenendone copia agli atti.
 
 
Il Ministero dell’Interno, in proposito, con Circolare del 28 Ottobre 2010 e del 9 Aprile 2020, precisa però che, nei confronti di coloro che sono:
 
  • sottoposti a revisione sull’idoneità psico-fisica alla guida, ai sensi degli articoli 186, comma 8 e 187, comma 6 del Codice della Strada – C.d.S.- (inrenti le sanzioni alle quali va incontro chi guida sotto l’influenza dell’alcool e in stato di alterazione psico-fisica, per uso di sostanze stupefacenti);
  • titolari di patente guida scaduta prima della data di richiesta di prenotazione della visita presso una Commissione medica locale (ex art. 59 della Legge n. 120 del 2010, ovvero ex art. 37, comma 4 , della Legge n. 448 del 1998);
  • e titolari di patente sulla quale grava un provvedimento di revoca o sospensione ( vedi riferimenti normativi sopra riportati),non è possibile procedere al rilascio del Permesso provvisorio di guida.
 
Anche perché, per il Viminale, l’impossibilità di sostenere la visita medica di revisione per cause connesse al perdurare dell’emergenza sanitaria per epidemia da COVID-19, “non determina il verificarsi del silenzio-assenso, né produce in modo automatico la sospensione del provvedimento ablatorio (che incide sul diritto reale) della patente di guida adottato dal Prefetto, fino all’esito della visita di revisione”.
 
Per cui, diversamente da quanto previsto per i Conducenti che circolano con patente scaduta, che beneficiano della proroga di cui al richiamato D.M. 108/2020, le Forze di Polizia dovranno contestare la guida illecita con patente sospesa, ai soggetti richiamati e sanzionati ex artt. 186 e 187 C.d.S. che, a causa dell’emergenza sanitaria, si sono trovati nell’impossibilità di effettuare i previsti accertamenti medico legali, relativi all’idoneità a mantenere il possesso della patente di guida.

A proposito di Bus per raggiungere l’INI

A proposito di Bus per raggiungere l’INI Copertina (1.417)
Antonio Calcagni

Solo chi, per vari motivi ha avuto l’occasione di  frequentare l’INI,  può comprendere appieno i disagi che bisogna sobbarcarsi per tale Istituto con un’autovettura privata.

La strada infatti risulta particolarmente difficile da percorrere, ancor peggio poi se a doverla fare, come spesso accade, è una persona che ha qualche  difficoltà motoria oppure anziana.

Una volta arrivati li poi c’è  il problema del parcheggio, difficile da trovare, ma soprattutto particolarmente oneroso.

Sulla base di tutto ciò e supportati dal fatto che un servizio di navetta gratuita, dell’Istituto già collegava la struttura sanitaria  con numerosi paesi dei Castelli, tra cui appunto Marino, Ciampino, ecc.ecc.., abbiamo chiesto l’estensione di tale servizio anche a Santa Maria, Frattocchie, Cava, Castelluccia, Fontana Sala e Due Santi.

La Direzione Sanitaria dell’Istituto pur confermando la validità della richiesta  di un collegamento  tra la struttura sanitaria e tutto il territorio a valle del Comune di Marino da cui provengono molti dei suoi pazienti, si disse impossibilitata a soddisfarla .

A questo punto l’unica strada da percorrere rimaneva quella di chiedere all’Amministrazione Comunale di istituire un servizio di navetta pubblica, cosa che abbiamo formalmente fatto in data 02.11.2017, e approfondito in un incontro con l’Assessore competente.

Una proposta che ha riscosso un forte interesse  e che per questo  è stata portata avanti con un grande  impegno,dall’Assessore Cerro, fino a raggiungimento dell’accordo dei giorni scorsi tra INI- Schiaffini e Comune di Marino per l’avvio dal 12-03-2018 di un servizio di navetta da e per l’Istituto con partenza da … Marino, piazza Don Luigi Sturzo.

Premesso che siamo contenti di aver contribuito ad avviare un servizio, utile agli abitanti di Marino Centro, ma le domande sorgono  spontanee.

Come mai si è realizzato un servizio dove già esisteva, e non si è cercato invece di realizzarne uno nuovo che ovviamente avrebbe compreso anche Marino centro, come da noi richiesto?

Il Signor Sindaco, che si dice orgoglioso di aver creato un servizio utile a TUTTI gli utenti dell’Istituto provenienti dal nostro Comune, ci spieghi in quale modo un utente, per esempio di  Santa Maria potrà usufruire di tale servizio.

Senza una risposta plausibile, allora il vecchio detto “piove sempre sul bagnato” rimane sempre di forte attualità.

Da 31 dicembre sarą pił difficile riconoscere la pasta esente dalla dannosa presenza del GLIFOSATO

Da 31 dicembre sarą pił difficile riconoscere la pasta esente dalla dannosa presenza del GLIFOSATO Copertina (1.063)
Domenico Brancato

 
 
PERCHE’ DAL 31 DICEMBRE 2021 SARA’ PIU’ DIFFICILE RICONOSCERE LA PASTA SENZA IL NON INNOCUO.… “GLIFOSATO”?
 
Ciò è imputabile alla conseguenza della scadenza dell’obbligo dell’etichettatura italiana ed all’entrata, al primo Gennaio 2022, del Regolamento Europeo 2018/775, che stabilisce l’obbligo di indicare l’origine dell’ingrediente principale con il quale viene prodotto un determinato alimento (il grano, nel caso della pasta), ma solo se tale origine è diversa da quella che si vede nella confezione.
 
La Coldiretti (Organizzazione degli Imprenditori Agricoli a livello nazionale ed europeo), in proposito, spiega che il Decreto prevede che le confezioni di pasta secca, prodotte in Italia, debbano indicare il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e in quello dove viene molito. Qualora la provenienza e la molitura avvengano in più Paesi, a seconda dei casi, possono essere utilizzate le seguenti diciture: Paesi UE (facenti parte dell’Unione Europea); Paesi non UE; e Paesi UE e non UE. Inoltre se il grano duro è coltivato per almeno il 50 % in un solo Paese, come ad esempio in Italia, si può usare la dicitura: “Italia e altri Paesi Ue e/o non UE.
 
Ed allora, conclude la Coldiretti, affinché il consumatore possa orientarsi verso l’acquisto di una vera pasta Made in Italy al 100% (prodotta integralmente in Italia), non gli rimane che scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”.
 
Per fornire, però, dei riferimenti più espliciti si ritiene opportuno riportare una lista dei più diffusi marchi di pasta presenti nella grande distribuzione, stilata da GreenMe (In armonia con la Terra), controllando le etichette delle confezioni in cui, per legge, le aziende produttrici sono obbligate a dichiarare la provenienza del grano, secondo come di seguito indicato: Agnesi mix unico di grani duri di regioni italiane; Alce Nero grani duri biologici coltivati in Italia; Barilla sul sito del marchio si legge che: ”per i formati classici della pasta destinata al mercato italiano, Barilla utilizza grano 100 % italiano selezionato”; Baronia con grano duro selezionato , esclusivamente italiano; Conad la pasta biologica della linea ”Verso Natura” è prodotta con semola 100 % italiano; Divella la linea integrale usa 100 % grano italiano; Eurospin la “Pasta Tre Mulini” della linea “Bronzo”, la linea Pasta biologica e le Tronfie integrali sono realizzate con semola di grano duro 100 % italiano; Girolomoni ottenuta esclusivamente con grani duri di origine biologica coltivati in Italia; Granoro , linea Dedicato utilizza 100 % grano pugliese; Granono, linea Bio utilizza 100 % grano biologico coltivato in Italia; La Molisana di solo grano italiano coltivato in Molise, Puglia, Marche, Lazio e Abruzzo; La Pasta di Camerino grano 100 % italiano; Libera Terra grano duro biologico del sud Italia; Liguori grani duri 100 % italiani ad alto contenuto proteico, coltivati nei campi del Tavoliere delle Puglie, della Basilicata, del Molise e delle Marche; Pasta Armando di grano di filiera 100 % italiano; Pasta COOP, linea Fior Fiore di semola di grano duro di origine italiana; Pasta Despar Premium 100 % grano italiano; Rummo, linea Intergale e Biologica realizzate con grano 100 % italiano nel rispetto dell’ambiente; Valle Del Grano prodotta esclusivamente con grani duri siciliani; Vivi Verde Coop ottenuta da grano duro biologico 100 % italiano; Voiello con grano aureo, grano duro 100 % italiano.
 
Considerato che l’Italia, per mantenere il ruolo di leader mondiale del mercato della pasta, necessita di circa 5,8 - 6 milioni di tonnellate di grano duro, a fronte di una produzione annua di 3,8 – 4 milioni di tonnellate ( 60 – 70%). Il che comporta la necessità di ricorrere all’importazione, a seconda dell’andamento della stagione e della qualità dei raccolti, di 2 – 2,5 milioni di tonnellate (30 – 40 %). Per cui, soltanto parte della pasta può essere prodotta interamente con grano esclusivamente italiano, mentre l’altra parte, necessariamente, deve comprendere grano importato da altri Paesi, quali: Usa, Canada, Russia e Australia.
 
Cioè, Paesi nei quali (a differenza dell’Italia dove la semina avviene in Autunno e la raccolta in Estate, con un processo di maturazione totalmente naturale, propiziato dalla mitezza del clima e dal benefico influsso del sole) il ciclo vegeto-produttivo del grano, per evitare la rigidità del clima, si svolge dalla Primavera - Estate (Aprile-Giugno) all’Autunno (Settembre-Novembre), con l’appassimento delle piante e delle spighe provocato con trattamenti preharvest (poco prima del raccolto), a base dell’erbicida “Glifosato”. In questo caso, però, impiegato come disseccante. Disseccante che viene assorbito non solo dalla pianta, ma anche dal seme (cariosside), e che con la molitura viene inevitabilmente trasferito nella farina e nella semola destinate alla produzione della pasta.
 
Ma a cosa è dovuta la preoccupazione per la presenza di Glifosato nell’alimento che il 99% degli italiani consumano e di cui, secondo il sondaggio Statista Global Consumer Survey (Indagine Globale di Statistica sui Consumatori), l’83% lo comprende, addirittura, nel menù giornaliero, tanto da ingerirne, stando ai dati resi noti dall’Unione Italiana Food (cibo), un quantitativo medio annuo pro-capite di 23-25 Kg?
 
La risposta all’interrogativo trova rispondenza nella composizione chimica del Glifosato (prodotto dalla Monsanto, ma da recente acquisito dalla multinazionale farmaceutica Bayer e commercializzato con il nome di Roundup e Accord e Rodeo da altre Aziende), che è l’erbicida più economico e più usato al mondo, compresa l’Italia (dove viene impiegato, in particolare, prima della semina delle graminacee, delle colture industriali e nei frutteti intensivi, rispettivamente: per impedire la crescita ed eliminare la vegetazione infestante), caratterizzato da un formulato Aminofosforico della glicina (C3H3NO5P) che, alla fine del 2017, è stato riautorizzato dall’Unione Europea, per altri 5 anni, nonostante: - il voto contrario dell’Italia (dove la campagna “Stop Glifosato” comprende 45 importanti adesioni, fra cui: Slow Food, Associazione Culturale Pediatri e ISDE -Associazione Italiana Medici per l’Ambiente) ed altre 8 nazioni; - l’IARC (Azienda Internazionale per la Ricerca sul Cancro), l’avesse classificato come cancerogeno e poi, su pressione dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), declassato a “probabilmente cancerogeno”(più precisamente come “2a”, ossia agente la cui cancerogenità è confermata sugli animali, ma non sull’uomo), anche se l’esistenza di studi indipendenti ne abbiano rilevato la sua pericolosità; - sia stato ritenuto, anche se contrariamente al giudizio dell’EFESA, sicuramente un interferente endocrino, come dimostrano le problematiche a livello ormonale e renale rilevate nelle zone di massiccia utilizzazione ( vedi Trentino e Veneto: sedi di produzioni intensive di mele); - la sua assunzione favorisca la prevalenza estrogenica (capacità di stimolare la comparsa e il mantenimento dei caratteri sessuali femminili), tanto nell’uomo, nel quale determina l’abbassamento del livello di testosterone con rischio di femminilizzazione, con perdita di potenza e libido e acquisizione di morfologia del corpo di tipo femminile, quanto nella donna, dove sviluppa una predisposizione al cancro degli organi sessuali. Problematiche queste che assumono una maggiore gravità quando interessano i bambini; - l’oncologa Patrizia Gentilini, componente del Comitato scientifico dei Medici per l’Ambiente, abbia dichiarato: “Ci sono numerosi dati sperimentali su cellule placentari ed embrionali umane che dimostrano come il Glifosato induca necrosi e favorisca la morte cellulare programmata, e quindi trattasi di una sostanza genotossica (che danneggia l’informazione genetica all’interno di una cellula), oltre che cancerogena; - diversi studi e ricerche abbiano evidenziato, come dichiarato a “Il Salvagente” (Mensile dei Consumatori) dal Direttore scientifico dell’Istituto Ramazzotti dottoressa Fiorella Belpoggi, che l’esposizione a questa sostanza possa risultare dannosa, anche a dosi molto basse nei confronti del 54 % delle specie batteriche intestinali, delle donne incinte (perché potrebbe attraversare la placenta e raggiungere il feto) e per l’aumento del rischio di cancro al seno.
 
Dosi che, come ha dimostrato l’analisi eseguita da “Il Salvagente” sugli “spaghetti al Glifosato”, è possibile rinvenirle anche nella pasta prodotta con grano al 100% italiano. Poiché, trattandosi di un erbicida altamente volatile, si diffonde copiosamente nell’aria, contaminando facilmente le colture limitrofe a quelle alle quali è destinato il trattamento. Però, se tali condizioni possono accidentalmente verificarsi quando la pasta è prodotta con grano totalmente italiano; si verificano, pur se nella misura dei limiti di legge, normalmente nella pasta prodotta con grano proveniente da paesi non europei (e dal Canada, in particolare).
 
Dosi, il cui effetto non va valutato soltanto in funzione della quantità di Glifosato ma, come precisa l’oncologa ed ematologa Patrizia Gentilini, membro dell’ISDE (Associazione Italiana Medici per l’Ambiente), in rapporto all’effetto cocktall (miscela). Ossia alla probabile ulteriore imprevedibile formazione di composti derivanti dalla reazione fra i principi attivi dell’insieme dei fitofarmaci.
 
Tuttavia, allo stato attuale, la scelta di marchi che prevedono l’ impiego della materia prima interamente nazionale, si ritiene sia l’unica che possa consentire la quasi totale garanzia della genuinità del prodotto. Perché, per avere la certezza della totale assenza di residui inquinanti, bisognerà attendere che gli Organismi politici europei facciano prevalere il loro potere e dovere istituzionale di protezione della salute della popolazione, sulle pressioni delle lobby mirate a realizzare esclusivamente ingenti profitti. Prescindendo, egoisticamente e spregiudicatamente, dalle attestazioni scientifiche che testimoniano le gravi conseguenze che arrecano alle persone a all’Ambiente.
 
Poichè, come ricordato da Giovanni Battista Girolomoni, presidente dell’omonima azienda pioniera del biologico in Italia, fin quando la tecnica di coltivazione biologica non sarà attuata in maniera generalizzata e nell’ integrale rispetto del relativo disciplinare, non potremo liberaci definitivamente, non solo della nocività dei citati residui di pesticidi industriali nei prodotti alimentari; ma soprattutto dalla pregiudizievole contaminazione dell’ambiente.
 
Ambiente che, attraverso il naturale processo biochimico di assorbimento del maggior componente dei “gas serra” (L’anidride carbonica -CO2-), da parte dell’esclusiva prerogativa (fotosintesi clorofilliana) propria dell’universo vegetale, rappresenta ancora l’unico considerevole antidoto in grado di contenere, anche se in parte, l’entità della gravità degli effetti prodotti dalle sempre più frequenti e devastanti anomalie climatiche.

La Festa della Francigena 2024

La Festa della Francigena 2024 Copertina (571)
Eleonora Persichetti

 
La Festa della Francigena fa ritorno a Priverno, nella storica cornice dell'Abbazia di Fossanova il 15 e 16 giugno 2024. Un’edizione che si promette di riportare lo spirito delle precedenti edizioni con convegni, camminate ed eventi, e non solo. Il sottotitolo “verso il Giubileo 2025” pone un tema cruciale da affrontare insieme alle Istituzioni Locali e Religiose, organizzazioni e associazioni che si occupano dei cammini: come affrontare al meglio e organizzarci in vista del Giubileo 2025 per accogliere gli oltre 35 milioni gli arrivi previsti - secondo i dati di Unioncamere e ISNART - una parte dei quali saranno presenti sui cammini religiosi verso Roma, come farlo in modo organizzato ma soprattutto accessibile. L’evento di cui sono promotori il Gruppo dei dodici e la DMO Francigena Sud nel Lazio, è patrocinato dall’AEVF (Associazione Europea delle Vie Francigene), Comune di Priverno, Comune di Terracina, Comune di Sonnino e Compagnia dei Lepini insieme ad altre associazioni locali.
 
 
Il Tema portante: verso il Giubileo 2025
La Festa della Francigena aprirà il 15 giugno con il Workshop "Destinazione: Giubileo!” che si svolgerà nel Comune di Priverno all’interno della Sala delle Cerimonie Comunale. L’evento avrà il format di un laboratorio interattivo dedicato alla redazione di un documento che approfondisca le sfide e le attività programmate nei diversi percorsi religiosi e laici, in vista del Giubileo del 2025. Saranno presenti i coordinatori dei vari cammini religiosi nel Lazio (come San Benedetto, la Via di Francesco, la Via Amerina, la Francigena nord Lazio, ecc.).
Coordina l'attività Silvio Marino, responsabile dell'Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) per il Giubileo.
 
Il programma
Il programma di quest’anno è vario e ricco di iniziative che vedranno partecipi, oltre ai promotori, le decine di associazioni partner e le 6 associazioni co-organizzatrici della festa: Ass. Brigante Antonio Gasbarrone, Ass. Pontieri del Dialogo, Ass. Legambiente “Il Riccio” appia Sud, Ass. Legambiente APS Luigi Di Biasio, Ass. Albalonga Walking, Ass. LUPA . Ecco in sintesi il programma della giornata del 16 giugno:
 
Gli eventi del 16 giugno: Tornano i Cammini e Percorsi Storici
I partecipanti potranno seguire le tracce dei pellegrini lungo gli antichi sentieri che portano all’Abbazia di Fossanova, con tre camminate gratuite aperte alla partecipazione di tutti. I partecipanti avranno la possibilità di scegliere tra tre diversi percorsi, ognuno di circa 9 km, di livello facile: Priverno – Fossanova; Sonnino – Fossanova; Terracina (Frasso) – Fossanova. I bus navetta condurranno i camminatori ai punti di partenza. Ognuno dei tre percorsi sarà gestito da una delle sei Associazioni del Comitato Organizzatore dell’evento, ed ogni sentiero sarà un’esperienza accessibile a tutti: dai camminatori alle prime armi alle persone con disabilità, e saranno percorribili in più modalità. I camminatori che vorranno partecipare possono prenotarsi a questo Link: https://bit.ly/IscrizioniFF24
All’arrivo a Fossanova, i camminatori verranno accolti dall’UNPLI Latina (Unione Nazionale Pro Loco).
 
Il Convegno
Il 16 Giugno è in programma presso l'ex Infermeria nel suggestivo Borgo di Fossanova, il convegno “Il Ruolo dei Cammini Religiosi in Vista del Giubileo". Il convegno si aprirà con l’intervento di Giancarlo Forte presidente del Gruppo dei Dodici, a seguire con i saluti della Sindaca di Priverno Anna Maria Bilancia, seguiranno una serie di proiezioni dedicate alla figura di Alberto Alberti, fondatore del Gruppo dei Dodici e pioniere della Via Francigena nel Sud si proseguirà con la relazione di Silvio Marino e il dibattito incentrato sul documento redatto durante il workshop. Tra i relatori: Civita di Russo, vicepresidente dell'Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e Ivano Olivetti, presidente della DMO della Via Francigena del Sud nel Lazio.
Sono stati invitati ad intervenire: il Vescovo di Latina - Monsignor Mariano Crociata; l’assessore al turismo della Regione Lazio - dott.sa Elena Palazzo; Simone Frignani del Cammino di San Benedetto; Nino Sanna dell’Opera Romana Pellegrinaggi; Quirino Briganti presidente Compagnia dei Lepini; Flavio Foietta della Via Romea Germanica.
Inoltre, parteciperanno rappresentanti dei comuni, di associazioni, enti locali e religiosi, della Regione Lazio, della Via Francigena e delle pro loco, e dei parchi. Modera l’Arch.to Sandro Polci ideatore del Festival Europeo dei Cammini
 
Il 2024 Festeggiamenti dei 30 anni della AEVF
La Festa Francigena 2024 ha l’onore quest’anno di essere supportata da grandi partner locali e nazionali, tra i nostri patrocini c’è quello dell’AEVF che quest’anno celebra i 30 anni dal riconoscimento ufficiale di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”. Un’occasione per riflettere insieme sull’importanza che la Via Francigena ha oggi in Europa, e cosa riserva il futuro, come rispondere meglio al cambiamento e rendere i cammini sempre più accessibili, valorizzando le comunità locali e i territori che essa attraversa.
Gli eventi nel Borgo di Fossanova: spettacoli folkloristici ed enogastronomia
Oltre al Convegno e alle camminate presenti nel programma, ci saranno altri eventi ad animare il Borgo di Fossanova, a cominciare dal “corteo rievocativo” dell’associazione il Palio del Tributo di Priverno e “Radici e Ritmi” - Esibizione folkloristica dei componenti del Gruppo Folkloristico di Monte San Biagio, che attraverso la loro rappresentazione celebrano le radici storiche e culturali della comunità locale, offrendo agli spettatori un'esperienza coinvolgente e memorabile. Saranno presenti poi da Domenica 16 nel Borgo di Fossanova degli Stand di prodotti locali per le Degustazioni Gastronomiche.
 
 
Data: 15 e 16 giugno 2024
Luogo: Priverno e Abbazia di Fossanova, Italia
 
Per ulteriori informazioni contattare:
info@gruppodeidodici.eu
Tel. 320 6196535
Foto: edizione 2023 della Festa Francigena, copyright Angela Pacchiarotti
 
Unisciti a noi per celebrare la storia, la cultura e l'ospitalità della Francigena alla Festa della Francigena 2024.

Santa Maria delle Mole: lą dove non arrivano i servizi intervengono i Volontari del Decoro Urbano

Santa Maria delle Mole: lą dove non arrivano i servizi intervengono i Volontari del Decoro Urbano Copertina (584)
Gianni Botta

 
L’estate ha annunciato il suo arrivo con le temperature di “Scipione”, ma questo non scoraggia i Volontari che, senza stare ad invocare l’intervento “divino,” si arrotolano le maniche.
 
Le ultime uscite sono avvenute in Via Frassati ed il Parco Bibliopop, dove i residenti sono scesi per strada ed hanno rimosso i rifiuti abbandonati e sempre per lo stesso motivo: perché siamo tutti Volontari quando ci prendiamo cura del nostro paese, quello in cui viviamo e che è non più tollerabile vedere ridotto a una mini-discarica.
Ed ecco quindi che in una tranquilla giornata feriale c’è stato chi si è preso cura di rimuovere la “monnezza” che altri residenti incivili continuano ad abbandonare indisturbati. Come testimoniano le immagini c’è di tutto: la calandra di un’autovettura, taniche, bottiglie ed il solito pot-pourri di rifiuti di cui i barbari che vivono tra noi hanno pensato bene di liberarsi.
Tra l’altro ci giungono segnalazioni anche dai frequentatori del Parco Giovanni Falcone del quale, tuttavia, si occupa il nuovo Comitato di Quartiere recentemente sorto. 
 
Adesso che le temperature iniziano a “mordere” c’è da temere che il fenomeno possa crescere, perché la “monnezza” a casa puzza di più col caldo, ma soprattutto viene da domandarsi se il nostro Comune abbia un piano per prevenire questo fenomeno.
 
Pur continuando a chiedere il posizionamento delle tanto sgradite telecamere – anche quelle non intelligenti, visto che in passato sono riuscite a far sanzionare gli incivili e scoraggiare gli aspiranti tali – ci piacerebbe sapere se si prevede di intensificare il servizio di pulizia delle strade, se sarà aumentata la frequenza dello spazzamento, o se dovremo rassegnarci a fare affidamento solo sui Volontari per tenere a bada la sporcizia delle nostre strade.
 
In attesa di ricevere qualche risposta, ringraziamo i Volontari a nome di tutti perché è grazie al loro intervento se ancora la battaglia contro gli incivili non si ferma, ma come detto il grosso spetta all’Amministrazione a cui nessuno vuole e tantomeno può sostituirsi.

Pilates a casa tua!

Pilates a casa tua! Copertina (1.550)
Eleonora Persichetti

In questi giorni di emergenza, anche il nostro stato d’animo è messo a dura prova. Nella maggior parte delle famiglie c’è stata una vera e propria rivoluzione nei comportamenti, neglio orari, nella gestione del quotidiano. Bambini a casa, che per giunta non possono uscire o praticare sport; telelavoro che comporta una forte riduzione dei contatti sociali e un ripensamento della dinamica lavorativa; parenti e familiari lontani che non possiamo visitare.
 
Alle restrizioni imposte già dai primi di marzo, se ne sono aggiunte altre, comprese la chiusura delle palestre, dei centri benessere, dei negozi e dei parchi. E molti di noi, abituati a praticare sport regolarmente, a camminare, a correre, a fare esercizi, si vedono confinati in casa, in uno spazio piccolo. Solo in pochi, gli audaci, continueranno ad allenarsi in modalità autonoma, altri si lasceranno deprimere un po’ e rimpiangeranno le lezioni in compagnia.
 
Ma nell’era del digitale c’è un rimedio a tutto, perfino nelle situazioni d’emergenza! La ginnastica arriva direttamente nelle nostre case, non a domicilio, ma in diretta, o in differita, tramite uno schermo! Per tutte le amanti del pilates, ogni giorno, alle ore 14, si può seguire una bellissima lezione in diretta Facebook, tenuta dall’insegnante della palestra “Il Gabbiano ASD”, Giovanna Iovino, che ha un’esperienza pluriennale e che cura la rubrica sul pilates anche su lavocedeicastelli
La lezione dura un’ora, basta un telefono con internet, una buona connessione e tanta volontà. E’ adatto a tutti.
 
A titolo esemplificativo, e non esaustivo, ricordo alcuni dei benefici del pilates. Innanzitutto,il pilates è una ginnastica posturale che è stata inventata dall’omonimo Joseph Pilates all'inizio del Novecento. Chiamato dal suo stesso ideatore contrology, questo metodo di allenamento incoraggia l’uso della mente per controllare il corpo ed è un programma di esercizi che si concentra sui muscoli posturali, cioè quei muscoli che aiutano a tenere il corpo bilanciato e sono essenziali a fornire supporto alla colonna vertebrale.
 
Ecco 5 buoni motivi per praticarlo:
 
1. Migliora la postura, l'equilibrio e dona armonia nei movimenti.
 
2. È molto rilassante. L'attività porta alla diminuzione dei livelli di stress in quanto composta da movimenti armonici che aiutano a migliorare la consapevolezza del proprio corpo, a favorirne il contatto con la mente, grazie anche alla musica rilassante di sottofondo.
 
3. Ci si mantiene in perfetta forma. E’ un’attività cardio perché è basata sulla respirazione, e  tonificante. La tonificazione è una diretta conseguenza degli esercizi proposti. Gli esercizi di pilates consentono alla schiena di rimanere nella posizione adatta e aiutano, quindi, a prevenire o a correggere problemi posturali, ad aumentare la flessibilità e a regolare il ritmo respiratorio.
 
4. Va bene per tutti. I corsi hanno partecipanti di tutte le età, sia uomini sia donne. Il fitness pilates aiuta la remise en forme, migliora i dolori cervicali e lavora sulla postura. Gli esercizi sono formulabili secondo le necessità di ogni partecipante, modificando durata, pesi utilizzati e difficoltà.
 
5. Giova alla pelle. Questo tipo di esercizi facilita l'eliminazione delle scorie dal corpo. In questo modo, oltre al benessere fisico i risultati saranno visibili anche dal punto di vista estetico. La pelle sarà molto più luminosa e omogenea.
 
Non resta che … connettersi!
 
 
Indirizzo Facebook: Giovanna Iovino Pilates Trainer
 
 
 
Eleonora Persichetti

LA MUSICA DI RON IN DIRETTA FACEBOOK

LA MUSICA DI RON IN DIRETTA FACEBOOK Copertina (827)
Eleonora Persichetti

Oggi alle 18.00 il cantautore Ron sarà protagonista di una diretta Facebook sul profilo di AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica
L’iniziativa si inserisce all’interno della campagna #distantimavicini promossa da AISLA, Famiglia SMA e UILDM, Unione Lotta alla Distrofia Muscolare e finalizzata a sostenere i Centri Clinici NeMO specializzati nell’assistenza delle persone con malattie neuromuscolari
 
 
La musica del cantautore Ron sarà protagonista mercoledì 6 maggio alle 18.00 nella diretta Facebook sul profilo di AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Facebook/Aisla
 
Ron, da molti anni amico e testimonial di AISLA e sensibile ai temi che riguardano le persone colpite da questa malattia, si esibirà con la chitarra acustica e racconterà aneddoti e storie della sua carriera. L’iniziativa su Facebook, che prende il nome di #distrattimavicini e ha visto la partecipazione nelle scorse settimane di personaggi noti come Neri Marcorè, il duo comico Le Coliche e lo chef stellato Mauro Uliassi, si inserisce nella più ampia campagna #distantimavicini promossa da AISLA, Famiglie SMA e UILDM, Unione Lotta alla Distrofia Muscolare, finalizzata a sostenere i Centri Clinici NeMO, specializzati nell’assistenza delle persone con malattie neuromuscolari, impegnati in questo periodo a proseguire il loro prezioso lavoro di cura anche in questo periodo in cui è prioritario proteggere la comunità delle persone con malattie neuromuscolari dal contagio del Coronavirus: distantimavicini
 
La puntata di mercoledì 6 maggio avrà come tema principale la musica. “La musica riesce spesso a raggiungere la bellezza e la forza che solo il silenzio può dare” afferma Ron e, senza dubbio, è stata la compagnia principale che ha scandito il tempo nel corso di tutta la Fase 1 dell’emergenza sanitaria. Il Coronavirus ha stravolto le abitudini e lo stile di vita di tutta la popolazione mondiale, ha costretto molti a trascorrere del tempo in solitudine, lontani dalla frenesia quotidiana e, spesso, dai propri affetti. La musica, indubbiamente, ha rappresentato un mezzo in grado di accorciare la distanza fisica.
 
Ne parleremo in diretta con Ron che in queste ultime settimane ha proposto ai suoi fan diversi momenti musicali sulla propria pagina Facebook insieme a Massimo Mauro, presidente di Aisla, Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici Nemo, Gianluca Vita, direttore clinico del NeMO SUD e con Stefania Pedroni psicologa del NeMO di Milano e vicepresidente di UILDM.
 
 
#distrattimavicini è un format pensato per Facebook, con l’intento di affrontare con leggerezza ogni settimana temi differenti e sostenere la campagna #distantimavicini promossa da AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, insieme a Famiglie SMA e UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.
 
La raccolta fondi delle tre associazioni è nata per supportare i Centri Clinici NeMO di Milano, Roma, Arenzano e Messina, specializzati nella cura delle persone affette da malattie neuromuscolari, nelle difficoltà quotidiane legate all’emergenza Covid-19. L’obiettivo è continuare a dotare i reparti di sistemi di protezione individuale adeguati e potenziare i servizi per la presa in carico a distanza, fondamentali per chi vive una patologia neurodegenerativa ad alta complessità assistenziale. Nelle prime cinque settimane sono stati raccolti oltre 175mila euro, donate 30mila mascherine chirurgiche, effettuati più di 1200 consulti clinici e interventi di assistenza a distanza.
 
I numeri e i risultati della campagna #distantimavicini
 
· Oltre 175.000 euro raccolti
· 373 donatori
· 30.000 mascherine chirurgiche in distribuzione gratuita ai malati neuromuscolari e ai loro famigliari
· 800 21 22 49: il numero verde attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00 per entrare in contatto con i medici del Centro Clinico NeMO
· 1288 consulti clinici e interventi di assistenza a distanza
· 310 gli accessi agli ambulatori e videochat per il supporto psicologico a distanza
· 319 chiamate al servizio di nurse coaching
· 02/66982114: il numero del Centro di Ascolto AISLA che ha ricevuto tra febbraio e aprile oltre 1762 richieste di aiuto, consulenza e sostegno, quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso
· 800.589738 è il Numero Verde Stella di Famiglie SMA: 44 nuovi casi di pazienti presi in carico
· il Punto di ascolto UILDM, gestito da un team di esperti psicologi; i webinar sui temi medici e legislativi, le dirette Instagram D – Stanza e il Bar virtuale UILDM per un totale di 30 punti di incontro UILDM rivolti ai soci. Per richiedere un colloquio psicologico sarà sufficiente inviare una e-mail all’indirizzo gruppopsicologi@uildm.it
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