Anche quest’anno abbiamo assistito allo stucchevole dibattito pre e post sagra che si è sviluppato intorno alla tanto decantata manifestazione, una sagra che ha sentire i commenti dei vari Cittadini di Marino si vorrebbe sempre più grande e che puntualmente quindi immancabilmente scontenta sempre una gran parte di essi, che probabilmente non la trova mai all’altezza delle proprie. Un argomento che sinceramente visto da Santa Maria, lascerebbe del tutto indifferenti , se non fosse che a pagarne i costi da decenni e decenni siamo sempre di più noi, e non sono certo i 1.000,00 euro spesi quest’anno per lo spettacolino in piazza Sciotti che ci addolciscono la pillola, anzi per certi versi diventano la goccia che fa, traboccare il vaso. E veniamo ora al resoconto economico, ancora ufficioso , da cui sembrerebbe che le uscite ammontino a circa 223.000,00 Euro, aspettiamo però di vedere se ci sono delle entrate ed eventualmente a quanto ammontano. Una costo enorme, che un Comune come quello di Marino non può assolutamente permettersi di affrontare a cuor leggero, ma che immancabilmente ormai da molti decenni e senza tentennamenti sostiene. Un costo che dicevo risulta eticamente insostenibile, se si pensa che in una gran parte del territorio dell’Ex Comune di Boville gli standard abitativi sono da 3^ mondo , mancano le fogne ovvero sono sottostimate ( vedi via Aldo Moro), non c’è la possibilità di allacciarsi al gas, oppure addirittura all’acqua corrente, non esistono i marciapiedi, le strade sono assolutamente insufficienti così come i parcheggi e per entrare ed uscire da Santa Maria, buona parte degli automobilisti devono servirsi di una strada privata , di contro con la scusa di risparmiare, si eliminano i già pochi servizi rimasti ( vedi la chiusura degli uffici comunali di Santa Maria). Allora cerchiamo di capirci una volta per tutte, se nonostante le endemiche problematiche in cui versa gran parte del territorio ex Comune di Boville che consiglierebbero più moderazione nelle spese voluttuarie , si decide di investire comunque nello sviluppo delle varie forme di cultura può star anche bene a condizione che le stesse vengano spalmata omogeneamente nello sviluppo sociale e culturale di tutto il territorio comunale. Va bene quindi il contributo alla sagra dell’uva a condizione imprescindibile che anche le altre iniziative culturali quali : Bovillestate, recupero e valorizzazione del mosaico di Santa Maria, feste patronali, Carnevale di Boville, ecc. ecc. vengano adeguatamente sostenute. Chiediamo cioè una equa ripartizione delle risorse pubbliche a favore di tutto il territorio, niente di rivoluzionario quindi, se non fosse che siamo nel Comune di Marino.
Antonio Calcagni |
06/11/2017 Articolo letto 718 volte |
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