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Via Falcognana: un esempio di condivisione

Via Falcognana: un esempio di condivisione Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (908)
Antonio Calcagni

 

Mi riferisco all’intervento di pulizia della strada che, situata al ‘confine’ tra il Comune di Roma e quello di Marino, è diventata ‘terra di nessuno’ visto che nessuno dei due Comuni ritiene, con motivazioni assolutamente inaccettabili, di poter intervenire nel mantenerla ad un livello di pulizia e di manutenzione accettabile.

 

Certamente non vale la considerazione che possa essere considerata come ‘privata’ in quanto sostiene un traffico non indifferente, specialmente in certe ore di punta, visto che viene considerata come un percorso preferenziale che permette di evitare lunghe code ai semafori presenti tra la via Nettunense e la via Appia. Traffico che intasa la già precaria situazione di Santa Maria delle Mole.

 

E non vale nemmeno il concetto che Roma e Marino fanno parte della stessa Area Metropolitana che dovrebbe costituire un centro decisionale in grado di recepire le istanze originate dai cittadini dei vari Territori che la compongono.

 

E non vale neanche la situazione favorevole che vede entrambi i Comuni gestiti da rappresentanti eletti nelle liste appartenenti allo stesso Partito.

 

Ed a nulla valgono le richieste dei cittadini che, da anni e sotto Amministrazioni di vari colori, richiedono la realizzazione di opere come viadotti, gallerie, sottopassi, qualsiasi infrastruttura che renda più agevole il traffico e riduca l’impatto dovuto all’attraversamento di questa nostra cittadina da parte di tutti i traffici provenienti da tutte le direzioni.

 

Ed allora non ci rimane che assistere al fallimento di una Politica che non è ormai a sostegno dei Cittadini ma è solo indirizzata alla gestione del potere.

 

E questa considerazione porta a porsi delle domande sul reale significato della parola ‘confine’ che, nella gestione della cosa pubblica assume sempre più il significato di ‘separazione’ con l’erezione di muri di incomprensione e di rivalità, mentre dovrebbe essere considerato come ‘contatto e condivisione’ per la ricerca di soluzioni soddisfacenti per tutti.

 

Quindi, non ‘limiti’ ma ‘vicinanza’.

Ed è proprio questa collaborazione spontanea, nata tra cittadini romani e marinesi, che ha permesso pulizia della strada con uomini e mezzi residisponibili ‘privatamente’ in un clima pieno di allegria edi entusiasmo.

 

Un forte messaggio alle forze politiche che abbiamo eletto perché si impegnassero a garantire una corretta gestione delle risorse ed una giusta attenzione alle richieste di chi vive ed opera nei territori, e non per far loro perseguire personali fini di carriera politica.

E, soprattutto, non vorrei che il pensiero dei nostri Amministratori fosse di soddisfazione per il fatto che finalmente lo abbiamo fatto da soli ed il pensiero di quelli che abbandonano i rifiuti fosse di gratitudine per aver liberato degli spazi altrimenti inaccessibili.

 

E rinnovo ancora una volta l’invito alla nostra cittadinanza di farsi maggiormente ‘parte attiva’ nella ricerca di collaborazione con i nostri Amministratori, alla luce di quella promessa di ‘trasparenza’ che tanto abbiamo apprezzato al momento delle elezioni comunali. 

 

Gianni Morelli

Proroga Termine Domanda Compostaggio Domestico

Nazionali    (commenti:1) (905)
Domenico Brancato

PROROGATO IL TERMINE UTILE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA PER IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO

In riferimento alla nota pubblicata in data 27 Marzo 2018, si informano i numerosi lettori interessati all’argomento che il termine per la presentazione della Domanda per ottenere  la riduzione della parte variabile dell’importo della TARI (Tassa Rifiuti), da parte di  coloro che praticano o praticheranno il Compostaggio domestico, è stato prorogato, come riportato nel seguente avviso  pubblicato sul sito web istituzionale del Comune di Marino:

“In considerazione del progressivo passaggio al sistema  Porta a Porta della gestione dei  Rifiuti Solidi Urbani, i termini per l’inoltro della domanda per la comunicazione relativa all’utilizzo del compostaggio (Art.5 del Regolamento Compostaggio) prevista per il 31 Marzo di ogni anno, solo per il 2018, saranno prorogati al 30.06.2018 con apposito atto e modulistica specifica che verranno pubblicati sul portale web istituzionale nei prossimi giorni.

Saranno comunque acquisite le domande che i cittadini interessati hanno fatto pervenire entro il 31 Marzo scorso, tramite servizio PEC  o protocollo ordinario”.

Intanto, approfittando dell’ampio margine di tempo concesso dalla proroga, si  consiglia agli interessati che, pur disponendo dei requisiti necessari,  non avevano fatto in tempo a presentare la domanda o a produrre tutta la documentazione richiesta, di predisporre quanto necessario per poterlo  inoltrare  non appena l’Amministrazione Comunale provvederà all’aggiornamento del contenuto   della modulistica di seguito riportato :

  • Atto di acquisto del Kit del compostaggio domestico  (  se non dovesse  essere fornito dall’Amministrazione Comunale );
  • La planimetria dell’immobile per il quale verrà effettuato il trattamento del rifiuto sulle aree scoperte pertinenziali all’abitazione principale, che devono essere di almeno 25 metri  quadrati per ogni occupante;
  • Una copia fotostatica della carta d’identità del  dichiarante,

se trattasi di presentazione di  prima domanda

  • Una copia fotostatica della carta d’identità del dichiarante,

per chi ha presentato negli anni scorsi la domanda.

 

A cura del Prof. Brancato

Novitā sul Parco di Palaverta

Novitā sul Parco di Palaverta Copertina Frattocchie (905)
Eleonora Persichetti

 
Da tempo gli abitanti di Palaverta attendono la realizzazione del Parco in Piazza XXI ottobre, tra la Nettunense e Frattocchie.

C’è una notizia promettente: i lavori sono iniziati.

“Il nostro impegno decennale sta iniziando a dare i suoi frutti, a beneficio di tutti i cittadini che non hanno un giardino, e molti nemmeno un balcone – afferma Mauro Abate, Presidente della Sezione di Marino di Italia Nostra.

Tuttavia questa ditta - prosegue - che deve realizzare il parco quale onere concessorio, già diverse volte si è resa responsabile di un comportamento dilatorio per realizzarlo. Ad esempio, per trovare un archeologo che firmasse i documenti di sua competenza, hanno impiegato più di un anno. Penso che con tutti gli archeologi disponibili sarebbe dovuto essere facile trovarne uno.

Poiché l'idea è che i lavori di questo parco/piazza vengano realizzati di pari passo con la costruzione delle note palazzine nel parco di Santa Maria delle Mole, occorrerà vigilare che la ditta costruttrice mantenga gli impegni, e altresì che il Comune  e l'attuale Sindaco Cecchi, che a noi di Italia Nostra - Sezione di Marino ha assicurato che non firmerà l'abitabilità delle palazzine se non verrà ultimato questo parco, facciano quanto promesso e di loro dovere”.

Così conclude Mauro Abate.

Appello agli Utenti  del Parco  "Ruggero Lupini"

Appello agli Utenti  del Parco  "Ruggero Lupini" Copertina S. Maria delle Mole (904)
Domenico Brancato

Il 28 luglio, i componenti del Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole hanno riservato l’intera mattinata alla periodica pulizia del Parco, questa volta molto più impegnativa, tanto da riempire ben 35 sacchi, dei quali 25 contenenti la spessa  coltre di aghi dei pini che ricopriva tutte le aiuole e buona parte dalla superficie pavimentata e 10 contenenti l’accumulo della vasta gamma di rifiuti comprendenti, in particolare: Cartacce, fazzolettini, involucri di merendine e di chewin-gam, bottiglie di plastica e di vetro, posate e piatti di plastica, lattine e tantissime cicche.

Ma, mentre la presenza degli aghi dei pini è imputabile all’inevitabile ricambio stagionale della vegetazione ed alla mancata asportazione dei rami semi-appassiti, la consistente massa di rifiuti è dovuta, evidentemente, all’incuria, alla trascuratezza ed alla carente  sensibilità  per il rispetto di un così prezioso ambiente destinato al soddisfacimento  delle esigenze ludico-ricreative di tutta la comunità.

Pertanto, affinché i tantissimi abituali frequentatori possano continuare a godere dei benefici della fruizione del Parco, nella  maniera, si spera, più rispondente alle migliori aspettative, il Comitato di Quartiere, gestore dello stesso, mentre assicura  il suo impegno,di concerto con l’Amministrazione Comunale, a promuovere ogni azione, intervento ed iniziativa, finalizzati a rendere sempre più sicura, efficiente ed  accogliente l’area a verde pubblico in questione, rivolge loro  un sentito invito/appello  alla più  unanime collaborazione. Collaborazione imprescindibile  per il conseguimento delle condizioni necessarie per il raggiungimento degli accennati obiettivi e per l’armonica coesistenza fra i tanti eterogenei utenti  per età e motivi di frequentazione.

Si impone cioè una civile adozione di autoregolamentazione mirata a conciliare:

  • Gli istintivi ed incoscienti eccessi comportamentali dei Bambini e Ragazzini/e (schiamazzi,  immotivati prolungati strilli e  uso improprio delle aree del Parco, quale: gioco con la palla sul prato, girovagare a velocità sostenuta lungo i vialetti e sulle aiuole in bicicletta,ecc. ); con il bisogno di distensionee tranquillità delle Persone adulte ed  anziane;
  • il rispetto delle imprescindibili condizioni  igienico-sanitarie che devono essere osservate e garantite in un luogo frequentato, in particolare,  dai vulnerabili Bambini;con la diffusa deprecabile tendenza di molti detentori di cani  di condurli a defecare,o di introdurli, privi di museruola e con guinzaglio estensibile, all’interno del Parco
  • e il piacere di trascorrere alcune ore della giornata in un ambiente salubre, e decoroso; con la cattiva abitudine di buona parte dell’utenza di gettare, o consentire di gettare, a terra qualsiasi tipologia di rifiuto,invece di deporlo, o farlo deporre, negli appositi cestini o in altro specifico contenitore.

Esigenze di conciliazione tutte soddisfacibili a  condizione che, come auspicabile, si riesca ad estendere la convinzione che il bene prezioso di cui dispone il quartiere: il Parco,costituisce, per noi tutti, un prezioso valore aggiunto delle nostre abitazioni e come tale,è con la stessa diligenza e spirito di appartenenza che  va curato  e custodito,per goderne, a lungo ed  appieno, i considerevoli  benefici che ne derivano dalla sua esistenza.

E poiché la gestione del Parco costituisce una componente fondamentale e, per questo, più impegnativafra le attività del Comitato di Quartiere, sarebbe opportuno e pertinente  l’instaurarsi di un rapporto di  operativa collaborazione con l’utenza. Affinché ogni futuro progetto strutturale migliorativo ed ogni prospettiva di utilizzazione delle ancora  molteplici potenzialità del Parco, possano essere integrate e supportate con il e dal contributo dei destinatari delle stesse.

Con l’auspicio che l’iniziativa proposta possa essere prontamente  accolta con condivisione, disponibilità  ed entusiasmo dagli interessati.

 

 

 Articolo redatto dal prof. Domenico Brancato

C’era una volta, tanto tempo fa, a Marino…

C’era una volta, tanto tempo fa, a Marino… Copertina Marino (902)
la Redazione

C’era una volta, tanto tempo fa, a Marino…un Ospedale voluto e costruito grazie alle donazioni di alcuni cittadini marinesi emigrati in America.
 
Erano gli Anni Trenta del Ventesimo Secolo.
 
II Nosocomio sorgeva nella parte alta del paese, di fronte alla Chiesa di Santa Lucia, attualmente sconsacrata e sede del Museo ‘Umberto Mastroianni’.
 
Poi arrivò il nuovo ospedale San Giuseppe di Marino ed era un grande Ospedale che ha ben operato per molti anni.
 
Era dotato di Pronto Soccorso, Punto Nascita, due sale parto – alla fine anche con vasca attrezzata per il parto in acqua – cinque sale operatorie funzionanti e numerosi Reparti di Degenza, sia medici che chirurgici, per un totale di circa 300 posti letto, in cui operavano ottimi professionisti.
 
Per molti anni fu un vero punto di riferimento per gli abitanti di Marino e anche per quelli dei Comuni limitrofi. Ma improvvisamente la Politica ritenne che gli Ospedali dei Castelli costituissero una spesa eccessiva per la nostra Regione e da un momento all’altro li chiusero quasi tutti.
 
Anche quello di Marino chiuse i battenti.
 
Ma non prima di essere ristrutturato per ben due volte.
 
In pratica venne speso molto denaro pubblico per ristrutturare un Ospedale il cui destino era già segnato.
 
Il primo a sparire nel 2011 fu il Pronto Soccorso – dopo una iniziale chiusura temporanea per lavori di ristrutturazione nel 2009 – e poi, uno dopo l’altro, vennero smantellati tutti i reparti e i servizi essenziali e gli spazi vennero riconvertiti in ambulatori di varie discipline e centro prelievi ematici (l’unico da sempre a Marino Centro e attualmente l’unico a servire anche le frazioni, parliamo di circa 45.000 abitanti).
 
Nel 2013 i posti letto erano 115 e negli anni successivi furono investiti alcuni milioni di euro per l’ammodernamento delle 5 sale operatorie, per importanti interventi di ristrutturazione e per l’acquisto di macchinari per la diagnostica strumentale avanzata.
 
Gradualmente si verificò il collasso della storica Struttura Sanitaria di Via XXIV Maggio a causa anche del lassismo e delle inefficienze dell’Amministrazione di allora, a guida centro destra, che a partire dal primo mandato, alla
 
Conferenza dei Servizi del 2007, non si oppose alla chiusura del Pronto Soccorso.
 
E l’Ospedale non riaprì più, nonostante le promesse elettorali e le rassicurazioni dell’allora Sindaco di Marino, Adriano Palozzi, e della Presidente della Regione e Commissaria Straordinaria per la Sanità del Lazio, Renata Polverini.
 
Non sembravano esserci speranze per l’Ospedale, finchè, nel novembre 2019, venne approvata un’importante mozione da parte della Conferenza dei Sindaci ASL Roma 6, ottenuta dall’allora Sindaco di Marino Carlo Colizza: l’idea di un polo legato all’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’ e ad altri Enti di Ricerca, un polo H24, finalmente aperto con continuità, il riaccendersi di una più che concreta speranza che un Nosocomio ormai dimenticato potesse avere un futuro diverso e i cittadini potessero finalmente usufruire pienamente degli enormi investimenti effettuati negli anni precedenti (cui aggiungere l’istallazione di una scala esterna di emergenza, per assicurarne la rispondenza ai criteri di sicurezza), aumentando così l’offerta sanitaria di un Ospedale con una nobile storia alle spalle, che non meritava il declino. Tale prospettiva appariva come l’unica percorribile al fine di assicurare il ritorno dell’operatività H24 della Struttura Ospedaliera, poter far fronte nell’immediato alla oggettiva carenza di posti letto pubblici e poter finalmente fruire pienamente delle potenzialità da essa offerte.
 
Ma l’Amministrazione Comunale è cambiata nel 2021 e con essa veniamo a conoscere dalla Regione Lazio una diversa linea d’intenti per l’ormai ex Ospedale di Marino.
 
Fine prima parte -> continua

OBBLIGO SOSTITUZIONE GOMME INVERNALI ENTRO IL 15 DI GIUGNO

OBBLIGO SOSTITUZIONE GOMME INVERNALI ENTRO IL 15 DI GIUGNO Copertina Nazionali (897)
Domenico Brancato

 
 
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – MIT –  a causa dell’emergenza Coronavirus e delle segnalazioni prodotte dalle Associazioni di categoria: Federpneus, Aniasa, AIRP, CNA Gommisti e CNA Confartigianato (che rappresentano chi produce, e chi vende  e monta pneumatici),relative all’impossibilità di rispettare il termine previsto del  15 Maggio (in riferimento alla Circolare n. 1049 del 17/01/2014 con la quale si è ritenuto opportuno l’uso di pneumatici invernali, contraddistinti dalle marcature aggiuntive: M+S, MS, M-S ovvero M&S, nel periodo compreso tra il  15 Ottobre e il 15 Maggio, anche con indice di velocità “Q”= 160 Km/h) per la sostituzione dei pneumatici da neve con quelli estivi, ha deciso con Decreto n. 12047 del 30/04/2020 e successiva Circolare, di pari data, con effetto immediato, difarlo slittare di un mese, consentendone l’uso fino al 15 di Giugno.
Lo slittamento, in pratica,  riguarda soltanto coloro che circolano con pneumatici invernali, con un codice di velocità inferiore a quello riportato sulla Carta di Circolazione. In quanto, chi monta coperture invernali con codice uguale o superiore a quello indicato in Libretto, volendo, può circolare tutto l’anno con gomme da neve.
 
In ogni caso, la sostituzione, quando prevista,  in riferimento ai parametri descritti,  è obbligatoria, altrimenti, si rischia di incorrere in sanzioni dell’importo da 422,00 a 1.695,00 euro e al ritiro del Libretto della vetture che, a sua volta, comporta la revisione presso il Dipartimento dei Trasporti Terrestri.
Considerati gli inconvenienti a cui si può andare incontro, in caso di mancata regolarità,  in prossimità dello scadere della proroga concessa, sarà bene riscontrare,per tempo, i dati riportati sul Libretto di Circolazione e stampigliati sulla spalla di ciascuna gomma o consultare il gommista di fiducia,per procedere, se necessario, tempestivamente agli adeguamenti prescritti.
Consultazione che è bene estendere anche alla verifica delle condizioni dei pneumatici, in quanto,  può risultare di vitale importanza, specie nel periodo estivo ed in occasione dei maxi  esodi alla volta delle località di vacanza, sia nei confronti della propria incolumità che per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Poiché dai risultati della campagna “Vacanze sicure 2019” risulta che, dei 39 milioni di autoveicoli in circolazione in Italia, 3.9 milioni montavano pneumatici lisci o non conformi alle prescrizioni della Carta di Circolazione.
 
A tal proposito il Codice della Strada -CdS- all’articolo 237 del Regolamento, per i sistemi  ruota e pneumatici, prescrive che debbano presentarsi in “Perfetta efficienza, privi di lesioni che possono compromettere la sicurezza ….” e precisa che la profondità degli intagli principali (scanalature più larghe situate nella zona centrale del battistrada che ricopre all’incirca i tre quarti della superficie dello stesso) dovrà essere di almeno 1.60, 1.00 e 0.5 mm, rispettivamente per  gli autoveicoli, i filoveicoli e rimorchi; motoveicoli e  ciclomotori. Limiti, a proposito  dei quali, è opportuno ricordare che più lo spessore del battistrada si assottiglia, minore sarà la tenuta specie sul bagnato o in caso di acquaplaning (slittamento degli pneumatici sull’asfalto bagnato quando l’autoveicolo procede ad alta velocità, dovuto all’interposizione di un velo d’acqua fra battistrada ed il manto stradale).
 
 
Circa l’usura dei pneumatici, poi, si ricorda che può essere di tipo:
 
  • Normale: quando il consumo del battistrada avviene in modo omogeneo, lungo l’intera circonferenza e larghezza della gomma;
  • Asimmetrica: dovuta a cause inerenti le sospensioni o ad un allineamento scorretto delle ruote;
  • Della spalla: causata soprattutto all’utilizzo di pneumatici con pressione bassa o dalla sistematica percorrenza di curve ad elevata velocità;
  • Centrale: provocata da pressione troppo elevata dei pneumatici o da uno stile di guida aggressivo;
  • A chiazze: cioè con parte dei battistrada più consumate di altre, a causa di frenate violente o ad errata equilibratura delle gomme;
  • A dente di sega: caratterizzata da un maggior consumo dei bordi di uscita dei tasselli del battistrada, rispetto e quelli di attacco, causato da errata pressione di gonfiaggio, a condizioni di sovraccarico, a problemi di sospensione  o  a stile di guida aggressivo.
Il che evidenzia che il consumo delle gomme, siano esse estive, invernali o 4 stagioni è connesso all’osservanza del rispetto di regole inerenti: - il mantenimento della corretta pressione; - l’esclusione di sovraccarichi del veicolo; - il mantenimento di uno stile di guida attento; - il controllo della struttura delle gomme e delle geometrie della vettura ( convergenza, efficacia delle sospensioni e degli organi di sterzo), specie  dopo un urto contro un ostacolo o essere andato a finire in una buca.
In linea di massima,  quindi,  non esistonoindicazioni precise sui tempi di sostituzione delle gomme, anche se, ferme restando le prescrizioni del CdS che richiedono, come precisato, almeno 1.6 mm di spessore di battistrada, un pneumatico si considera da sostituire  allorché detto spessore sia inferiore a 3 mm, per le gomme estive e 4 mm per quelle invernale e quattro stagioni.  Condizione che viene evidenziata da appositi “ indicatori di usura” presenti  in molti pneumatici.
 
Inoltre, ai fini della durata, è da tener presente che quella dei pneumatici invernali si stima, per via della differente mescola,  sia inferiore del 15%, rispetto a quella dei pneumatici estivi. Diminuzione che aumenta qualora le gomme invernali vengano abitualmente utilizzate oltre la stagione fredda.
Comunque, come per l’obbligo della sostituzione dei pneumatici allo scadere della stagione invernale, anche per quanto concerne la sostituzione per il raggiunto limite di spessore del battistrada, l’articolo 80, comma 1 del CdS  e l’Articolo 238 del Regolamento , prevedono  la sanzione amministrativa variabile da un minimo di 85 ad un massimo di 337 euro. Mentre l’articolo 175, sempre del CdS,  stabilisce la sanzione accessoria: consistente nella decurtazione di 2 punti dalla Patente di guida. Punti che diventano 3, secondo il disposto dell’articolo 192 CdS, che precisa la facoltàdi cui dispongono le forze di Polizia presenti sul territorio, di impedireil proseguimento della marcia ai conducenti di veicoli che presentino “ Difetti od irregolarità ai dispositivi di segnalazione visiva, di illuminazione o agli pneumatici “ tali da “ Determinare grave pericolo per la propria e altrui sicurezza, tenuto anche conto delle condizioni atmosferiche o della strada”.

Ancora tu! Ma non dovevamo vederci pių?

Ancora tu! Ma non dovevamo vederci pių? Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (896)
Antonio Calcagni

 
 
Sorpresa e stupore ha accompagnato il ritorno, nei giorni scorsi, nelle strade della nostra cittadina, dei cassonetti per la raccolta di abiti usati.
 
L’amministrazione comunale ha infatti assegnato, una parte del servizio di raccolta degli abiti usati, alla società Green Field.
 
A seguito di ciò, è scoppiata la bagarre tra chi deve sempre e comunque fare da sponda all’operato dell’Amministrazione e chi è contro a prescindere.
 
Per fare un contributo costruttivo all’argomento, è necessario quindi attenersi, solo ed esclusivamente ai fatti.
 
Andiamo per ordine, Il suddetto servizio non è certo una novità per il nostro Comune, se la memoria non mi inganna, sono ormai alcuni decenni che risulta operativo.
 
Un servizio che permette, alle famiglie di disfarsi degli abiti usati, garantendo il loro riutilizzo, con una significativa riduzione del materiale da inviare in discarica.
 
Ciò detto, va però trovato il sistema per impedire che, intorno, o addirittura dentro ai suddetti cassonetti, venga depositato ogni tipo di rifiuti, con conseguente impatto negativo sul decoro cittadino, e con un aggravio di spese sulla collettività.
 
Per capire quindi il futuro che ci aspetta, è bene ricordare quello che è già successo in passato.
 
Fin quando la raccolta dei R.S.U. avveniva su strada, il problema quasi non si poneva, tutti erano infatti “liberi” di conferire nei vari cassonetti, di tutto e di più, senza dover ricorrere a scorciatoie.
Con l’eliminazione dei cassonetti su strada e la conseguente introduzione del servizio di raccolta differenziata porta a porta, la situazione è cambiata radicalmente, ognuno di noi infatti è diventato responsabile di quello che conferisce.
 
Da quel momento in poi, chi, per varie ragioni, non voleva o non poteva utilizzare il servizio di R.S.U. si è trovato a fare una scelta.
 
C’è chi ha scelto, spontaneamente o non, di mettersi in regola, chi invece ha scelto la strada dell’abbandono selvaggio, nelle aree meno controllate, e chi ha preferito la tecnica dell’abbandono dei rifiuti, camuffandoli da abiti usati.
 
Risultato, solo per ricordare qualche esempio , via della Falcognana ridotta ad una vera e propria discarica, e cassonetti degli abiti usati, stracolmi, dentro e fuori, di ogni tipo di rifiuto.
 
A completare poi l’opera ci pensavano gruppi organizzati che, con le loro continue intrusioni, saccheggiavano i cassonetti, scegliendo il meglio e disseminando il territorio di quello che loro non ritenevano utile.
 
Di fronte a questo scempio, noi del Comitato abbiamo, da un lato sostenuto l’encomiabile opera del nostro amico e socio Filippo Cuomo, Cittadinanza Super Attiva che ha provveduto a far rinascere quell’area, e dall’altra abbiamo sollecitato l’amministrazione comunale di allora affinché eliminasse i cassonetti superstiti.
 
Ribadendo quindi l’utilità del servizio, ma al fine di evitare quanto già successo, suggeriamo all’Amministrazione comunale di mantenere si il servizio, ma di allocare i suddetti cassonetti solo ed esclusivamente presso le isole ecologiche, fisse o mobili che siano.
 
Se questo semplice suggerimento non sarà preso in considerazione, vorrei tanto sbagliare ma, i problemi visti nel passato si ripresenteranno tali e quali. 
 
È stata aggiunta la foto relativa a come era la situazione alcuni anni fa.

La magia del Natale a Frattocchie

La magia del Natale a Frattocchie Copertina Frattocchie    (commenti:1) (893)
Eleonora Persichetti

 

 

Il Natale arriva anche a Frattocchie! Si comincia sabato 14 con l’apertura del Villaggio dei bimbi e del mercatino artigianale che ospiterà anche diversi stand gastronomici. Ci saranno poi artisti di strada, tombolata per tutti, Elfi e musica dal vivo.

 

 

La festa continua domenica 15 dicembre. La mattina, la Santa Messa dei bambini sarà animata dal “Coro del Fiore blu” e sarà seguita dal Concerto di Natale. Nel corso del pomeriggio, oltre a spettacoli vari, di magia, del fuoco, del coro, arriverà anche l’attesissimo Babbo Natale.

 

 

Vietato mancare!

 

 

 

 

Eleonora Persichetti

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