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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di; Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Il coronavirus non cancella il diritto alla genitorialità

Il coronavirus non cancella il diritto alla genitorialità Copertina Nazionali    (commenti:3) (1.080)
Eleonora Persichetti

Genitori separati e diritto di visita: il coronavirus non cancella i diritto alla genitorialità
 
 
Avvocato Ruggiero: “I genitori in possesso di un provvedimento del Giudice, si attengano a quello. Rallentamenti per le cause di separazione e affidamento. In molti casi, dovrebbe subentrare l’intelligenza e il buon senso genitoriale”
 
 
Al fine di contenere la diffusione del contagio da COVID-19, il Governo ha emanato l’ormai ben noto decreto che vieta a tutti i cittadini sul territorio italiano di uscire dalla propria abitazione, se non per comprovate necessità. Una situazione che, soprattutto inizialmente, ha creato grande confusione tra i genitori separati, e che sta moltiplicando la richiesta di consulenza ai professionisti del settore.
 
 
“Durante questo difficile periodo non si devono interrompere le relazioni tra figli minori e genitori non collocatari, rispettando quanto stabilito nei provvedimenti presidenziali o con sentenza e decreti dei Giudici. Tutto ciò è stato chiarito con decreto del 10 marzo dalla Presidenza del Consiglio dei ministri appositamente, perché si iniziavano a manifestare le prime conflittualità. – spiega l’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta di diritto di famiglia – In questi giorni, molti clienti mi stanno contattando per avere dei chiarimenti. In primo luogo, voglio dire a tutti quei genitori che sono in possesso di un provvedimento del Giudice, che devono attenersi a tale provvedimento. Lo spostamento per far visita ai propri figli, o per andare a prenderli a casa dell’ex coniuge, per portarli alla propria, è concesso anche in questo periodo, e non può essere sanzionato in alcun modo. Coloro che vorrebbero approfittare del momento e venire meno agli accordi, commettono un illecito se non vi è l’accordo di entrambe le parti”.
 
Il decreto ha, inoltro, previsto la chiusura delle aule di tribunale. Questo vuol dire che, salvo poche eccezioni previste dallo stesso decreto, sono rinviate tutte le udienze dei procedimenti civili e penali, sono sospesi i termini per il compimento di ogni atto dei procedimenti rinviati. Tra le eccezioni previste, figurano anche le cause relative ad alimenti o ad obbligazioni alimentari derivanti da rapporti di famiglia, di parentela, di matrimonio o di affinità.
 
“Questo periodo di emergenza, a mio parere, non può e non deve essere considerato un periodo di ferie, ma un periodo in cui deve regnare la normalità, poiché in caso contrario si derogherebbe al contenuto di tutti i provvedimenti emessi e ci sarebbe confusione. – prosegue l’Avvocato Ruggiero – Tra i miei assistiti, ci sono anche famiglie che stanno attendendo l’udienza del Giudice e, già da tempo, si stanno regolamentando di fatto con un diritto di visita del padre ai figli minori in modo costante. In questi casi, ci sono problemi per le uscite per poter comprovare il trasferimento dei figli da un’abitazione all’altra, poiché non possono dimostrare il diritto allo spostamento attraverso un atto ufficiale. A questo punto dovrebbe subentrare l’intelligenza e il buon senso genitoriale e continuare ad applicare quel regime di fatto e autocertificare, semmai con il conforto e la comprova dell’altro genitore, quanto dichiarato, oppure, visitare i figli nella casa famigliare. Ovviamente, i figli minori devono essere prelevati dall’abitazione di un genitore e condotti immediatamente nell’altra abitazione e non devono uscire dal loro territorio, in ottemperanza a quanto disposto dal Governo”.

Furti in appartamento

Furti in appartamento Copertina Nazionali (1.076)
Domenico Brancato

QUANDO SI PUO’ RICHIEDERE IL RISARCIMENTO AL CONDOMINIO.

Vediamo in quali casi la giurisprudenza ritiene imputabile al condominio la responsabilità:

 

Inadeguatezza dell’impianto di videosorveglianza:
secondo quanto affermato dal Tribunale di  Latina con sentenza del 20 Settembre 2018, il Condominio risponde delle carenze del sistema di videosorveglianza, riscontrabili  nel malfunzionamento dell’impianto   o nel posizionamento della telecamera con angolo di visuale non adatto a percepire l’ingresso dei ladri, se esse hanno facilitato il furto all’interno dell’edificio. Inefficienze  per le quali il proprietario derubato potrà chiedere il risarcimento dei danni subiti all’Amministratore il quale, previa delibera assembleare, sarà tenuto a liquidare l’importo dovuto;

 

Inefficienza del portone d’ingresso:
dovuta, più frequentemente, al guasto della serratura del portone di accesso al palazzo. Circostanza che implica la responsabilità dell’Amministratore, pur in assenza di segnalazioni da parte dei condomini, in quanto supervisore di ogni componente dell’edificio condominiale del quale ha la gestione. Come tale, infatti, è tenuto ad intervenire tempestivamente per far riparare guasti ed ovviare ad anomalie strutturali. Diversamente è ritenuto, nel caso specifico, corresponsabile del furto per aver agevolato l’introduzione dei ladri nell’edificio;

 

Ponteggi privi di sistemi di allarme:
quando posizionati su una delle facciate del palazzo, per l’esecuzione di lavori di ristrutturazione. In tal caso chi è il responsabile? A questo proposito, l’ordinanza n. 26697/2018 della Corte di Cassazione ritiene che possano essere considerati responsabili sia la Ditta edile che il Condominio. In quanto, alla Società esecutrice dei lavori potrebbe essere contestata l’omessa adozione delle cautele necessarie per impedire l’uso anomalo dei ponteggi e di aver   trascurato le più elementari norme di diligenza e perizia, agevolando, così, l’esecuzione del furto nell’appartamento. Allo stesso tempo il Condominio, nella persona dell’Amministratore, potrebbe essere ritenuto responsabile per non aver richiesto alla Ditta l’installazione di un sistema di allarme collegato ai ponteggi, da attivare durante la notte. Ed ancora, lo stesso condominio, potrebbe essere considerato responsabile anche per aver scelto un’Impresa inadeguata per l’esecuzione dell’opera, oppure per il fatto che l’Amministratore abbia omesso di sorvegliare efficientemente l’operato dell’Impresa appaltatrice;

 

Impresa di Vigilanza inadempiente agli obblighi contrattuali:
per intempestiva attivazione al segnale di allarme, mancato avviso alla Polizia ed intempestivo invio sul posto di un vigilantes. Per tale circostanza, in seguito ad azione legale esercitata dal proprietario per il furto subito, i giudici, che si sono alternati nei vari gradi di giudizio, hanno attribuito la responsabilità alla Società di Vigilanza. Anche se con divergenza di giudizio sull’entità del risarcimento del danno reclamato dal danneggiato. Divergenza che veniva risolta con la sentenza n. 16195 del 30 Luglio 2015 della Suprema Corte di Cassazione, che stabiliva la misura del risarcimento, in via equitativa, pari al valore dell’importo del contratto di vigilanza. In quanto il danneggiato non aveva “fornito la prova specifica della natura degli oggetti sottratti e del loro valore: prova che avrebbe richiesto la predisposizione dell’inventario preciso di tutti i beni e preziosi esistenti nell’appartamento alla data del furto ed una stima del loro valore ad opera di persona estranea e affidabile: cautele a cui normalmente non si procede“.

 

A cura del Prof. Brancato

 

Via Appia Antica IX-XIII miglio - Il Libro

Via Appia Antica IX-XIII miglio - Il Libro Copertina S. Maria delle Mole (1.074)
Antonio Calcagni

Lo scorso sabato, 25 settembre, presso l’aula magna del Campus Universitario, dell’Università di Dallas, si è svolta la presentazione del libro, di Marco Cavacchioli, Via Appia Antica IX-XIII miglio.
Presentazione a cui il prof. Peter Hartlie ha fatto gli onori di casa, coordinata da Mirko Laurenti, attuale Presidente del Circolo Legambiente Appia Sud Il Riccio, e da Nicola Passeretti, che ne è stato il Presidente fino a pochi mesi fa.
Presenti all’evento: Sindaco, Vice Sindaco, e gran parte della Giunta comunale, oltre ad una folta, qualificata, e particolarmente interessata, rappresentanza di cittadini. Non hanno fatto mancare la loro partecipazione anche la dottoressa Alma Rossi, Direttrice del parco Regionale Appia Antica, ed il Dottor Simone Quilici, Direttore del parco Archeologico Appia Antica.
 
La partecipazione, non solo di circostanza, anche di queste ultime due autorità, ha dimostrato quanto profondo sia l’apprezzamento per il lavoro portato avanti dal dott. Cavacchioli, per quanto riguarda questa pubblicazione, ma anche per l’impegno ormai pluridecennale della locale sezione Appia Sud Il Riccio di Legambiente a favore del nostro tratto di Appia Antica,di cui Marco è sempre stato un asse portante.
 
Per l’occasione, la dottoressa Alma Rossi, esaltando l’opera di Marco, ha poi confermato la piena disponibilità del parco Regionale dell’Appia Antica alla soluzione dei vari problemi che attanagliano questo tratto della Regina Viarum.
Stessa enfasi verso l’opera di Marco è stata posta dal Direttore Simone Quilici che, riconoscendo come nel passato l’attenzione degli Enti preposti si sia focalizzata soprattutto sul tratto di Appia che ricade nel territorio della Capitale, ha promesso un’immeditata inversione di tendenza.
Il libro, quindi, oltre ad essere uno straordinario approfondimento sul nostro tratto dell’Appia Antica, è stato anche l’occasione, per focalizzare l’interesse su questa parte di area, da sempre considerata in secondo piano, rispetto a quella ricadente nel territorio del Comune di Roma.
 
Un impegno assunto formalmente dalle autorità competenti alla gestione del parco presenti all’evento, che in quest’occasione hanno potuto toccare con mano il crescente interesse della Cittadinanza e degli Amministratori locali verso un bene il cui valore è riconosciuto in tutto il mondo.
Il libro, primo in assoluto, ha il pregio di approfondire lo studio su tutte le bellezze di cui queste quattro miglia sono disseminate.
 
Un libro che ti viene voglia di leggere tutto d’un fiato, ma forse non è questo l’approccio migliore. Infatti, le informazioni che ci offre questa guida sono talmente tante, minuziose ed inedite, che se ne consiglia una lettura per paragrafi, partendo dal sepolcro detto Monte di Terra, posto al IX miglio, e concludendo con il muro e sepolcro posto tra il XII e XIII miglio. Al termine della lettura di ogni paragrafo dovrebbe far seguito una visita, una sorta di passeggiata con l’autore.
E chissà se in questo pellegrinaggio culturale non vi capiti di scoprire, come è successo a me, che qualcun’altro abbia avuto la stessa idea.
 
Il libro, pubblicato con il contributo del Comune di Marino, è ora disponibile presso il punto d’informazione turistica Appia Antica, posto su viale della Repubblica; punto che, dopo l’ inaugurazione avvenuta domenica 26/09/2021, è ora operativo.
 
Dimenticavo, tutto il ricavato di questa pubblicazione andrà completamente a favore della gestione del parco.
Il Comitato di quartiere di Santa Maria delle Mole che, non a caso, ha il suo logo raffigurante, in forma stilizzata, il sepolcro Le Mole, rinnova la sua completa ed incondizionata disponibilità a collaborare affinché l’amore che noi nutriamo verso questa meraviglia diventi sempre più un amore condiviso con tutti i nostri concittadini.

Il rubinetto

S. Maria delle Mole (1.073)
Gianni Morelli

In via della Repubblica, proprio davanti a Puccettone c'è una fontanella con un rubinetto che getta acqua in una bacinella.

L'ideale per un sorso d'acqua al volo e per una bagnatina alla testa nelle calde giornate estive.

Un giorno, passando come al solito a piedi, ho visto un getto d'acqua impetuoso inondare la strada: qualche buontempone aveva deciso di smontare il rubinetto e di farlo sparire.

Ho tentato di bloccare il flusso dell'acqua riproponendomi di avvisare chi di dovere al mio rientro a casa. Un'ora dopo, ritornando sui miei passi, con mia enorme sorpresa per la sollecitudine dell'intervento, ho notato un operaio che stava già sistemando la situazione.

Mi sono congratulato con lui, ringraziandolo per la tempestività ma, vedendo che stava chiudendo definitivamente l'acqua gli ho chiesto se, poi, avrebbe rimesso il rubinetto.

Lui ha risposto che se l'avesse rimesso, qualcuno l'avrebbe sicuramente asportato di nuovo .

Io ho solo detto che era un peccato perché nelle mie camminate ero solito rinfrescarmi proprio a quella fontanella.

Lui mi ha guardato e mi ha salutato. Il giorno dopo, passando ho notato che c'era un nuovo rubinetto, perfettamente funzionante.

Ora vorrei che quell'operaio potesse leggere questa mia nota per potergli far sapere quanto piacere mi abbia fatto quella sua azione

BOVILLESTATE 2022

BOVILLESTATE 2022 Copertina Cava dei Selci (1.073)
Eleonora Persichetti

La rassegna di eventi e spettacoli a cura della Pro Loco Boville
 
 
Riparte sabato 11 giugno BovillEstate dopo due lunghi anni di attesa, la rassegna di eventi e spettacoli a cura della Pro Loco Boville con il partenariato del Comune di Marino.
BovillEstate rappresenta una realtà consolidata, un importante punto di riferimento per l’estate grazie anche alla collaborazione in sinergia con le numerose Associazioni del territorio che danno vita a rassegne cinematografiche, saggi, balli e spettacoli per grandi e piccini nella Cavea “Alberto Sordi” all’interno di Parco della Pace a Cava dei Selci.
 
“Ringrazio la Presidente della Pro Loco Boville Cristina Gastaldi e tutto il Direttivo per il grande lavoro fatto col cuore e tutti coloro che sono dietro le quinte che renderanno possibile il palinsesto in programma e soprattutto, auguro a tutti voi spettatori di divertirvi, ridere e passare qualche ora spensierata fatta di gesti semplici e buona compagnia.” – queste le parole del Sindaco Stefano Cecchi.
 
Oltre agli eventi serali, nella cornice di Boville Estate si inserisce ESTATE IN FORMA 2022 "Lo sport per tutti", una serie di attività sportive che avranno luogo sempre presso il Parco della Pace. Alleghiamo il programma.
 
 

Limiti per i neopatentati

Limiti per i neopatentati  Copertina Nazionali (1.072)
Domenico Brancato

Velocità, potenza dei veicoli e divieto di alcolici

 

In considerazione dei gravi incidenti che sistematicamente si verificano ogni week-end, si ritiene utile riportare i limiti introdotti dal nostro ordinamento a partire dal 2011 nei confronti di coloro che non abbiano ancora raggiunto la necessaria esperienza di guida per fronteggiare, con la dovuta perizia, i molteplici pericoli in ambito della circolazione stradale.

A  decorrere dall’8 Febbraio 2011 i neopatentati sono coloro che hanno conseguito da meno di tre anni la licenza di guida per le Categorie A2 ( Motocicli di potenza non superiore a 35 kW, con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg ), A ( Tricicli di potenza superiore a 15 kW  e Motocicli senza e con carrozzetta  con motore con cilindrata superiore a 50 cc. e  velocità superiore a 45 km/h ), B ( Autoveicoli di massa massima non superiore a 3500 kg adibiti al trasporto di non più  di otto persone oltre al conducente ed al possibile traino di un rimorchio della massa massima di non superiore a 750 kg ) e B1  ( Quadricicli la cui massa, in ordine di marcia, fino a 450 kg per il trasporto di persone e kg 600 per il trasporto di merci e dotati di motore della potenza massima di 15 kW ).

Non è considerato neopatentato chi ha conseguito la patente  B prima del 1° ottobre 2003, né chi consegue una patente superiore, se già titolare di patente  B  da almeno 3 anni.

Nei  neopatentati sono compresi anche i conducenti di qualsiasi Paese extra  comunitario, residenti in Italia da almeno un anno, che hanno conseguito la loro patente nella nazione di provenienza, poi convertita in Italia. In tal caso,  gli interessati, a prescindere dall’età e dall’anno di conseguimento della patente, sono soggetti alle limitazioni alla guida,  inerenti:

  • La velocità: L’articolo 117 del Codice della Strada (C.d. S.), al primo comma, stabilisce per i primi 3 anni dal conseguimento della patente di Categoria A2, A, B1 e B il rispetto del limite di 100 km/h in autostrada e di 90 km sulle strade extraurbane principali. I neopatentati che violano tali disposizioni  sono soggetti al pagamento di una multa da 152 a 608 euro, nonché alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della validità della patente da 2 a 8 mesi.
  • La cilindrata e la potenza: I  titolari di patente di Categoria B,  per il primo anno dal rilascio non potranno guidare autoveicoli aventi una potenza specifica (riferita al peso del mezzo)  superiore a 55 kW per tonnellataNel caso di veicoli di categoria M1 ( destinati al trasporto di persone fino a un massimo di 8 posti oltre al conducente ) si applica un  ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW ( pari a 95 Cv poiché 1 kW corrisponde ad 1,36 Cv ca.). Mentre per i veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell’art. 188 del Codice della Strada e munite dal necessario tagliando, purché  sia presente sul veicolo la persona invalida, le limitazioni non si applicano;
  • L’assunzione di alcool: L’attuale normativa italiana stabilisce come valore limite legale il tasso di alcolemia di 0,5 g/litro (grammi di alcol per ogni litro di sangue), oltre tale limite si viene considerati in stato di ebrezza. Condizione per la quale mettendosi alla guida si rischia di incorrere nella decurtazione di 10 punti dalla patente e nelle severe sanzioni previste dagli artt. 186 e 186-bis del C. d. S.  che prevedono, a seconda dell’entità dell’infrazione,  oltre alle sanzioni amministrative da ero 163 a 658, la sospensione della patente da 6 mesi a 2 anni e la confisca del veicolo. Se poi il veicolo appartiene a persona estranea al reato,  la durata della sospensione della patente viene raddoppiata e viene imposto l’ordine al conducente, da parte del Prefetto, di sottoporsi a visita medica. E qualora il reato è commesso da soggetto già condannato nei 2 anni precedenti, per il reato medesimo, è sempre disposta la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente.

Per i conducenti di età inferiore a 21 anni o che hanno conseguito la patente  B da meno di 3 anni, la legge prevede il divieto assoluto di bere alcolici. Pertanto, costituisce infrazione qualsiasi  tasso  alcolemico superiore a zero.

Per quanto concerne la decurtazione dei punti della patente di guida, se a commettere le infrazioni previste dal C. d. S. sono i neopatentati, in relazione al sistema introdotto  nel 2003, la decurtazione medesima viene raddoppiata, sempre fino ad un massimo di 15 punti, a meno che non siano state commesse violazioni gravi comportanti la sospensione o la revoca della patente di guida.

Per contro, è previsto un bonus per i titolari di patente a punteggio pieno, per il quale ogni 2 anni che non si commettono violazioni che comportino la decurtazione,  ai 20 punti iniziali si aggiungono 2 punti, fino ad arrivare ad un massimo di 30 punti.

Fermo restando la non ammissibile  discrezionalità  relativa al rispetto delle norme summenzionate, chi scrive avverte l’esigenza di esprimere una spontanea considerazione indotta dalla visione dei  frequenti servizi televisivi riproducenti sconvolgenti  immagini di rottami di veicoli incidentati,  divenuti trappole mortali, principalmente, di giovanissimi/e ragazzi e ragazze:

 I motoveicoli e gli autoveicoli, com’è  risaputo,  sono dei mezzi che  possono contribuire ad attenuare sensibilmente le difficoltà operative quotidiane ed a rendere possibile la felice  realizzazione di  progetti che promuovono il godimento della vita, ma che per effetto:

-  di manifestazioni dell’ostentazione di una eccessiva padronanza nella guida;

- di carente concentrazione ed attenzione nei confronti del rispetto della segnaletica, dell’andamento del traffico e della insidie strutturali della strada;

-  del contemporaneo compimento di azioni incompatibili con il ligio esercizio della guida;

- di una condizione psico-fisica non idonea a garantire una pronta risposta dei riflessi ad una improvvisa condizione di pericolo,

 possono trasformarsi in inesorabili mezzi di distruzione e di morte.

E poiché,  molte delle  accennate funeste situazioni trovano riscontro nella conseguenza della tendenza, purtroppo, sempre più generalizzata,  di giungere ai livelli più alti del divertimento attraverso varie  forme di  trasgressione, non rimane che esortare  coloro che assecondano tale “corrente di pensiero” ad almeno  provare a riflettere,  in maniera scevra da inamovibili convincimenti  in tal senso,  sulla validità e plausibilità della loro scelta. Se non altro, per poter constatare l’esistenza, o meno, di margini di possibilità per scoprire motivazioni a provare un’alternativa  di abitudini comportamentali più previdenti ed opzioni ricreative meno avventurose, e tali,  da consentir loro di potersi godere appieno, e quanto più a lungo possibile,  quell’unico ed inestimabile dono che è la vita, del quale, fortunatamente,  ancora  dispongono.

 

A cura del Prof. Brancato

Via Mameli: rinascerà l’Araba Fenice?

Via Mameli: rinascerà l’Araba Fenice? Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:7) (1.067)
Antonio Calcagni

 
Ormai, come ogni mese, dallo scorso marzo, quando “festeggiammo” il 1° anniversario dell’inizio lavori, proviamo a sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione comunale, lo scandalo dei lavori mai ultimati della suddetta strada.
 
A tal fine, è bene ricordare, ancora una volta, che i lavori iniziarono il lontano 17/03/2021, ben 16 mesi fa, e che “La Fenice”, la ditta appaltatrice dell’opera, come da contratto, costato ben 323.048,87  euro, aveva 6 mesi di tempo, per completare i lavori, ovvero entro il 17/09/2021. 
 
I lavori previsti nel contratto, di cui si può ancora ritrovare traccia, in un cartello, ormai abbandonato, nel parcheggio di via Mameli, angolo Via Capanne di Marino, parlavano della realizzazione di una pista ciclopedonale e conseguente risistemazione completa della suddetta via, con marciapiedi rifatti, piantumazione di nuovi alberi, ed installazione di nuove panchine.
 
In data 23/11/2021 durante il nostro incontro con il nuovo Sindaco, abbiamo richiesto a gran voce il completamento dei lavori, richiesta reiterata, in forma ufficiale in data 12/05/2022 all’Assessore al cosiddetto “decentramento”, e più volte ricordata, in occasioni dei vari incontri con il suddetto Assessore.
 
Risultato? A 16 mesi dall’inizio lavori nulla si muove e nemmeno c’è una previsione di massima di fine lavori.
 
Quello che però dispiace di più è che da circa 9 mesi, i fotografi che quotidianamente gridavano, giustamente allo scandalo, nel vedere una strada ridotta allo sfascio, ora, all’improvviso sono scomparsi, sarà che come dice un vecchio detto militare si sono, allineati a coperti.
 
All’amministrazione comunale chiediamo, ancora una volta, di porre fine a questo calvario di una strada che, nonostante i finanziamento già in atto, continua ad essere ridotta ad un colabrodo.
La Fenice, ditta appaltatrice dell’opera, speriamo che, dopo la sua apparente morte, possa rinascere ben presto dalle sue ceneri.

#iorestoacasa

#iorestoacasa Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:3) (1.065)
Antonio Calcagni

 
Non sono un medico, tantomeno un virologo e neppure  un paramedico, pertanto non sarò certo io l’ennesimo che pretenderà di  spiegarvi tecnicamente i pericoli relativi all’epidemia di Coronavirus che sta imperversando nella nostra Nazione e non solo.
 
Ciò detto, la mia vuol essere solo la riflessione di un semplice  Cittadino, mediamente informato su quello che sta succedendo in queste ultime settimane.
 
Nel mese di gennaio, per la prima volta nel nostro sereno vivere quotidiano, è entrata dirompente la notizia che, in una sperduta città della Cina di appena 11 milioni di abitanti, chiamata Wuhan, si stava diffondendo a macchia d’olio un’epidemia. Sentire poi che quella stessa città insieme alla sua regione, che conta circa 60 milioni di abitanti, venissero  messe in quarantena, ci ha sì allarmati, ma non più di tanto.
 
Poi il contagio ha cominciato ad avvicinarsi pericolosamente a noi, e quando abbiamo sentito parlare, forse per la prima volta, di una  Cittadina del basso Lodigiano chiamata Codogno, messa in quarantena, ci siamo allarmati un po’ di più, ma poi come sempre, ha vinto l’idea che tanto la distanza che ci separava da quella località era sufficientemente grande per farci sentire al sicuro.
 
Da pochi giorni a questa parte, la situazione di contagio ha però travalicato i confini iniziali e si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia.
 
Per arginare il dilagante diffondersi dell’epidemia, sono stati varati una serie di  Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri,  che estendono a tutta la Nazione il divieto di circolazione, ANCHE A PIEDI , senza  un  giustificato motivo, quali: salute, lavoro, acquisto generi di prima necessità.
 
Cardine di questo provvedimento è l’applicazione tassativa del concetto di ridurre al minimo la possibilità di contagio. Va, infatti, ricordato che al momento, in attesa di un vaccino, questa semplice regola risulta essere l’unico, POTENTE,  argine al diffondersi dell’epidemia.
 
UNA REGOLA CHE VA RISPETTATA SENZA SE E SENZA MA,  evitando di perdersi in questioni e sottigliezze eccessive  sull’interpretazione delle  varie norme emanate,  ne va della nostra e dell’altrui incolumità.
 
E non serve neanche cullarci sul concetto che tanto il nostro territorio non è poi così interessato dall’epidemia, al contrario dobbiamo sfruttare al meglio il vantaggio che abbiamo avuto, rispetto ad altre zone dell’Italia più sfortunate di noi.
 
E’ notizia di pochi giorni fa che, nella Cina dove gli infettati hanno superato le  85.000 unità,  grazie al  ferreo isolamento durato alcune settimane, oggi i nuovi contagi sono tendenti a Zero,   una “cura” che sembra stia funzionando anche in quelle zone del nord Italia dichiarate a suo tempo “zona rossa”.  
 
Rimanere a casa quindi è prima di tutto un gesto di grande valore civico e morale verso se stessi e verso gli altri, ma non dimentichiamo, è anche e soprattutto un OBBLIGO  la cui trasgressione porta a conseguenze PENALI (3 mesi di carcere).
 
Per concludere è stato provato “scientificamente” che 25 giorni di isolamento non ammazzano nessuno, stessa cosa purtroppo non può dirsi  per il contagio da Coronavirus.
 
Ci conviene rischiare?
 
 
Antonio Calcagni, Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole
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Federica Bruni Agente Immobiliare da anni, dopo aver compiuto gli studi di Architettura e dopo aver lavorato presso un’azienda di famiglia che si occupava di edilizia, ha potuto sviluppare tecniche conoscitive in merito alla cantieristica.
Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
 
 
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.
 
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Bruni Immobiliare
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