Le alte temperature e le abbondanti piogge favoriscono la crescita della vegetazione infestante: come arrestarne lo sviluppo senza nuocere all’ambiente
Contrariamente a cosa accade se il prodotto impiegato per proteggere le piante dal parassita risulta essere più pericoloso del parassita stesso, per la salute dell’uomo e del patrimonio biologico del terreno.
Cioè quel che accade nel caso dell’uso del “Glifosato “(Chimicamente trattasi di un amino fosforico della glicina – C3H8NO5P - Denominato Roundup nella versione commercializzata dalla Monsanto) : un principio attivo utilizzato sin dal 1974 che, secondo molti studi, potrebbe rivelarsi tossico per l’ambiente e dannoso per la salute. Esso è utilizzato ampiamente per la pulizia dei margini stradali, delle strutture ferroviarie, del verde pubblico ed in agricoltura dove, unito alle sementi geneticamente modificate (OGM): Soia, Mais, Colza e Barbabietola (il cui DNA è stato modificato con l’aggiunta di un gene per renderli resistenti all’erbicida) assicura il vantaggio dell’esclusione dei 4-5 interventi che, con diserbanti per la difesa di piante non OGM, sono generalmente necessari per il completo controllo delle infestanti.
I prodotti delle piante, così trattate, entrano poi nella catena alimentare umana attraverso il consumo di carne e suoi trasformati provenienti da animali nutriti con mangimi OGM ed altre forme di esposizione al glifosato, quali: l’effettuazione dei trattamenti, il consumo di l’acqua, di bevande e alimenti di origine vegetale (pane, pasta, cereali e legumi, sulle piante dei quali il glifosato viene spesso usato come disseccante, prima del raccolto).
In quanto diversi studi, hanno dimostrato come il glifosato sia in grado di contaminare il suolo, l’aria e le acque superficiali e profonde e quindi rappresenta una sostanza altamente tossica per l’ambiente, che incide sulla funzionalità degli ecosistemi (Insieme di organismi viventi e materia non vivente che interagiscono in un determinato ambiente in maniera organica e funzionale), degli habitat naturali, riducendone la biodiversità (Coesistenza, in uno steso ecosistema, di diverse specie animali e vegetali che crea un equilibrio in funzione alle loro reciproche relazioni) e di conseguenza la buona salute della biosfera (Spazio circostante la superficie terrestre nel quale sussistono le condizioni adeguate allo sviluppo della vita animale e vegetale), degli esseri umani e dell’agricoltura.
Dal rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA – sui pesticidi (Prodotti che vengono impiegati per impedire che le colture vengano danneggiate o distrutte da malattie ed infestanti, quali: insetticidi, fungicidi, acaricidi, erbicidi, fitoregolatori e repellenti) emerge, infatti, che il glifosato sia una delle sostanze più diffuse nelle acque italiane.
Per cui la IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca SUL Cancro) il 20 Marzo 2015 definiva l’erbicida come probabile cancerogeno, inserendolo nel gruppo 2 B, in relazione alla pericolosità per la salute umana. Anche se in passato era stato considerato uno dei pesticidi meno tossici per gli animali, e per questo mai contestato, in riferimento ai test eseguiti della Monsanto e approvati da Enti pubblici americani ed europei, che avevano concluso che “le varietà OGM resistenti al Roundup sono sicure per la salute umana”.
Affermazione contestata dall’autorevole “ Studio Sèralini “ nel quale si chiarisce che la differenza degli esiti fra il suo studio e quello della Monsanto sul Mais NK603, usato negli Stati Uniti fin dal 2000, anche per l’alimentazione umana, è dovuta alla differente durata dell’indagine (che il protocollo prevede in non meno di 2 anni, per l’attendibilità dei test tossicologici del cancro) ed ai diversi standard di ricerca adottati sullo studio del glifosato, che non va considerato come principio attivo isolato, bensì nella sua formulazione complessa commerciale, comprendenti coadiuvanti (prodotti che si aggiungono alla sostanza base da cui si attende l’effetto principale) e tensioattivi (usati come agenti emulsionanti: atti a favorire la dispersione di un liquido sotto forma di particelle in un altro, come olio in acqua, nel quale rimangono completamente insolubili), più tossici del glifosato esaminato come sola sostanza attiva.
Inoltre il glifosato è un diserbante totale (che distrugge o impedisce la crescita di qualsiasi tipo di vegetazione), sistemico (che interessa tutta la pianta attraverso l’assorbimento ed il trasporto della sostanza nell’apparato radicale) e, soprattutto un forte chelante, coè che dispone di un notevole potere legante nei confronti dei micronutrienti: ferro, manganese, zinco, rame, boro, molibdeno e cloro, che immobilizza, rendendoli indisponibili per la pianta, con conseguente compromissione dell’efficienza nutrizionale.
In funzione di quanto sopra esposto e del Principio di Precauzione, basato sull’adozione di una condotta cautelativa riguardo la gestione delle questioni scientificamente controverse, da tempo, diverse campagne, contrarie all’utilizzo del glifosato, manifestano dissenso nei confronti del suo utilizzo e promuovono valide alternative per la lotta alle essenze infestanti. Cioè compatibili con i metodi di coltivazione biologica, com’è noto, impostati su produzioni finalizzati alla salvaguardia dell’Ambiente e sulla fornitura di alimenti privi di residui tossici.
Fra le proposte alternative più valide e, proprio per la natura delle materie prime del tutto naturali adoperate per la loro preparazione, esenti da effetti nocivi per l’uomo e l’ambiente, si ritiene meritino una particolare citazione i seguenti eco-diserbanti:
Esso è nato dall’esigenza espressa dai numerosi Apicultori sardi di salvaguardare le Api (principali artefici, insieme alle farfalle, dell’impollinazione delle piante e della loro produzione) che versavano in condizione di grave pericolo, imputabile al disinvolto massiccio uso di sostanze tossiche utilizzate sulle coltivazioni e sul verde urbano.
L’innovativo antiparassitario viene miscelato all’acqua che, surriscaldata in modo graduale da uno specifico macchinario per diserbo a vapore (appositamente adattato dall’Azienda Cavalli & Cavalli), svolge la funzione di cappotto termico in grado di accumulare e trattenere il calore, fra gli 80 e i 98 °C, all’interno delle cellule delle piante, garantendone l’essiccazione già dal primo passaggio. Anche se per il controllo completo occorrono, mediamente, tre trattamenti l’anno. L’utilizzazione è finalizzata, alla protezione, con esiti del tutto soddisfacenti, degli orti, frutteti, piante farmaceutiche, vigneti e verde urbano, come dimostrano le crescenti richieste di approvvigionamento a livello nazionale e mondiale: dalla Francia agli Stati Uniti e dalla Cina al Madagascar.
L’azienda produttrice, nell’intento di estendere l’uso del prodotto ad ogni dimensione di esigenza, si prefigge, prossimamente, di realizzare confezioni impiegabili anche nella coltivazione di piccoli orti famigliari;
I ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie e Farmacia dell’IniPi hanno immaginato, realizzato e testato (verificato) un erbicida naturale con il quale limitare l’impatto sull’Ambiente e i rischi per la salute dell’uomo derivanti dall’uso dei diserbanti tradizionalmente impiegati in agricoltura e fornire una valida alternativa ai progressivi divieti ed alle limitazioni dell’impiego di alcuni prodotti convenzionali, come il ben noto glifosato, in particolare.
La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale Weed Research (Ricerca sulla malerba), è stata condotta sia in laboratorio che in serra ed è durata tre anni, per individuare le piante spontanee dalle quali estrarre gli oli essenziali in grado di produrre i più efficaci effetti diserbanti.
Benvenuti, nel commentare i risultati della sperimentazione, precisa come la soluzione adottata presenti anche dei vantaggi dal punto di vista economico, trattandosi di piante spontanee (Achillea, Assenzio annuale, Assenzio dei fratelli Verlot, Santolina delle spiagge e Nappola), che hanno costi agronomici limitati e, soprattutto, dal momento in cui la siccità colpisce pesantemente le coltivazioni, non richiedono particolari investimenti dal punto di vista idrico. Il che comporta che le 5 specie spontanee individuate, finora prive di utilità, possano, paradossalmente, trasformarsi in preziosa risorsa per l’uomo e per l’Ambiente.
Per quanto concerne l’utilizzazione, lo stesso Benvenuti afferma che il frutto del suo lavoro può essere usato con le stesse modalità dei diserbanti tradizionali, sia nella fase di pre-impianto delle colture e sia localizzandone la distribuzione in presenza della coltura stessa;
La preparazione è semplice e consiste nel porre in un secchio 5 litri di acqua, in precedenza portata all’ebollizione, nella quale versare 1 Kg di sale e mescolare il tutto fino ad ottenere una completa soluzione, alla quale vanno aggiunti, continuando a mescolare, 1,5 litri di aceto, fino ad ottenere un composto omogeneo. Il diserbante appena preparato va distribuito con uno spruzzatore a pressione, reperibile in qualsiasi negozio di articoli per giardinaggio, con l’accortezza di non irrigare la vegetazione interessata nei due giorni successivi al trattamento e di non praticarlo se nei due giorni successivi si prevedono piogge.
Altri preparati del genere, tratti dall’esperienza maturata nel tempo dagli agricoltori, consistono:
Insieme di indicazioni che consentono ad ogni interessato, in maniera agevole, economica ed artigianale, di intraprendere la gratificante pratica della sperimentazione, sia per verificare l’efficacia o meno delle soluzioni descritte, che per acquisire l’abitudine ad adottare, in ogni occasione e per ogni esigenza, il procedimento più rispondente ad evitare il peggioramento delle condizioni del già malridotto ambiente.
A cura del Prof. Brancato
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Negli ultimi sedici anni (dal 2000 al 2016) si sono succedute 10 Amministrazioni tra cui tre Commissariamenti (vedi Tabella allegata) guidate, in netta prevalenza, da Sindaci e Giunte composte a larga maggioranza da esponenti di Partiti appartenenti al Centro Destra.
La mia valutazione di quanto è stato fatto in questo lungo periodo di tempo è che gli indirizzi e le strategie che hanno caratterizzato l’iniziativa politica in questa città siano state imposte, più che dalle reali esigenze di sviluppo del tessuto sociale ed economico della città, da pressioni esercitate da politici, appartenenti a quasi tutte le sfaccettature del panorama italiano, ed imprenditori che hanno essenzialmente agito nel proprio interesse ed a beneficio di pochi.
A mio avviso, la vera novità di quanto è successo in queste ultime elezioni Comunali è che abbiamo assistito a due sconfitte veramente sensazionali:
Le due sconfitte hanno significati molto diversi, in particolare quella del Centro Sinistra è stata sicuramente dovuta all’assoluta mancanza di mordente nell’esercizio dell’opposizione, nonché all’assoluta mancanza di iniziative ed alla distanza creata verso l’elettorato potenziale da una gestione del Circolo molto accentrata su poche persone (si noti ad esempio che le votazioni al Congresso sono state limitate ad una sola lista di Candidati, elezione definita ‘bulgara’ dagli stessi iscritti) ed alla conseguente e naturale perdita di consensi. Da notare che molti anni fa la Sinistra godeva di una preponderante maggioranza in questo Territorio.
Sempre a mio parere, quindi, la vittoria del M5S è certamente dovuta allo slancio dato in quel momento dalla novità delle proposte di Grillo & Co, che tanto risalto hanno avuto nell’opinione pubblica, ma anche dall’aver goduto di un grande supporto derivato dal crollo dei Partiti tradizionali locali e dal sensibile contributo offerto dal Centro Destra che ha indirizzato i suoi voti verso i ‘grillini’ al ballottaggio. Il risultato, però, è che i cittadini volevano cambiare, e sono riusciti a cambiare.
Fatte queste premesse, che altro non sono che mie opinioni personali, voglio anche dire che oggi sono molto contento del fatto che, visto che non sono stati eletti i candidati da me conosciuti e stimati, sia avvenuta questa svolta e che l’elezione dei candidati del M5S, che sto imparando a conoscere, stia portando un soffio di novità nella gestione di questo Comune. Insisto nel concetto che i miei concittadini abbiano scelto dei candidati e non che abbiano scelto il Movimento, anche se le cose sono direttamente correlate, in quanto sono proprio loro che hanno aperto vie di dialogo e di collaborazione con le varie rappresentanze dei cittadini, mai esistite prima di adesso.
La mia teoria è infatti, quella che in realtà piccole come la nostra, siano le persone e non le ‘politiche’ quelle che contano realmente. La politica ha valore a livello Nazionale ed Internazionale e serve per fare le Leggi che ci governano, mentre la corretta gestione dei servizi al cittadino dipende essenzialmente dalla serietà, dalla volontà e dall’impegno di quanti sono chiamati ad amministrarla.
Cinque anni passano presto ed il mio augurio è che, oltre a quanto iniziato per avviare delle opere di manutenzione sicuramente impellenti come quella delle scuole, dei parchi e degli arredi cittadini, l’attuale Amministrazione, si attivi al più presto su quegli argomenti su cui costruire l’ossatura di un nuovo e più profondo tessuto sociale:
C’è molto da fare e, nel nostro caso, il compito è aggravato dagli orpelli di quanto questi ed altri argomenti relativi al benessere dei cittadini siano stati trascurati per decenni dalle precedenti amministrazioni. Tutto questo in linea con quanto previsto nello Statuto Comunale in merito alla partecipazione dei cittadini ed è su questo che saranno basate le valutazioni dell’operato di un nucleo di giovani Amministratori che stanno dimostrando notevole impegno.
Auguri a tutti noi
Periodo |
Primo cittadino |
Partito |
Carica |
Note |
|
9 giugno 1996 |
16 aprile 2000 |
Rosa Perrone |
Partito Democratico della Sinistra |
Sin daco |
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16 aprile 2000 |
2002 |
Fabio Desideri |
Alleanza N azionale |
Sind aco |
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20 02 |
25 maggio 2003 |
dott. Fausto Gianni |
Commissario pref ettizio |
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25 maggio 2003 |
200 5 |
Ugo Onorati |
Democratici di Sinistra |
Sind aco |
|
20 05 |
20 06 |
dott. Ferdinando Santoriello |
Com missario prefettizio |
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28 maggio 2006 |
20 13 |
Adriano Palozzi |
Forza Italia |
Sinda co |
|
2 013 |
25 maggio 2014 |
Fabrizio De Sanctis |
Centrode stra |
Vicesin daco |
|
25 maggio 2014 |
20 15 |
Fabio Silvagni |
Forza Itali a |
Sind aco |
|
20 15 |
5 giugno 2016 |
dott.ssa Enza Caporale |
Commi ssario prefettizio |
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5 giugno 2016 |
in carica |
Carlo Colizza |
Movime nto 5 Stelle |
Sind aco |
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