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La Sezione di Marino di Italia Nostra lancia il progetto EDUC-ATTIVI

La Sezione di Marino di Italia Nostra lancia il progetto EDUC-ATTIVI Copertina    (commenti:1) (362)
Eleonora Persichetti

 
La Sezione di Marino è lieta di informare di intraprendere un progetto presso le istituzioni scolastiche e formative a vari livelli. Intende promuovere la partecipazione alla tutela dei beni ambientali, paesaggistici, storici, artistici, archeologici e culturali, ed avrà il nome significativo “EDUC-ATTIVI”. Intendiamo così proseguire nel solco dei nostri padri fondatori, Zanotti Bianco e Antonio Cederna, concentrando i nostri sforzi, mettendo le nostre conoscenze e dando il nostro contributo affinché le nuove generazioni conoscano, apprendano e si formino.
 
A coordinare il progetto sarà il Vicepresidente di Sezione Marco Bellitto, che il Consiglio Direttivo ha eletto quale Delegato Educazione Ambiente. Eautore di innumerevoli libri, pubblicazioni, articoli riguardanti la valorizzazione e la tutela dei beni paesistici, del retaggio storico, dei beni archeologici e culturali, nonché dell'ambiente, sia di Marino, sia dell'intera area metropolitana di Roma, quindi anche in un ambito del Lazio centrale molto più esteso geograficamente del territorio del Comune di Marino in cui opera la nostra sezione, naturalmente in questo caso in cooperazione con le altre sezioni di Italia Nostra competenti del territorio.
 
Da sempre Bellitto coltiva progetti, che mette in opera, per diffondere le tesi, le tematiche e le iniziative di Italia Nostra presso le scuole primarie e secondarie, nonché anche in ambito universitario, agendo da collante tra il territorio, Italia Nostra, istituti educativi e istituzioni, per la formazione dei discenti di oggi, e un domani cittadini responsabili, che ci auguriamo vogliano continuare il legame con Italia Nostra nel futuro, arricchendone le risorse.
 
Il Consiglio Direttivo della Sezione di Marino di Italia Nostra

Santa Maria delle Mole - Città delle luci

Santa Maria delle Mole - Città delle luci Copertina    (commenti:1) (1.152)
Antonio Calcagni

 
Ancora una volta, la magia delle luci tridimensionali fa risplendere le serate natalizie della nostra Città.
 
Lo fa attraverso la seconda edizione di Luci In Allegria, iniziativa egregiamente organizzata dalla locale Unione Commercianti.
 
E così, passeggiare nelle ore serali, per le strade della nostra Città, è diventato un vero piacere, al pari di quello che già succede nelle numerose città italiane che, proprio su questo tema, hanno investito molto, ottenendo in cambio, un ritorno positivo sull’economia locale.
 
Per tutto ciò è d’obbligo ringraziare tutti i commercianti di Santa Maria delle Mole che hanno aderito all’iniziativa.
 
Commercianti che in questo modo dimostrano, ancora una volta, di avere uno spiccato spirito d’iniziativa a favore del bene collettivo, senza aspettare che arrivi la manna dal cielo e senza mai  piangersi addosso, anche se, motivi per farlo ce ne sarebbero a iosa, vedi la concorrenza spietata ed impari, dei grandi centri commerciali, a cui si aggiunge quella delle grandi piattaforme di vendita on line.
 
Il fatto poi che all’iniziativa hanno aderito anche diversi commercianti delle aree limitrofe alla nostra Città, dimostra che questa seconda edizione di Luci in Allegria ha ormai ampiamente superato il livello locale.
 
Un ringraziamento va anche ai nostri numerosi concittadini e non, che, avendo finalmente un buon motivo per passeggiare per le strade della nostra Città, ne hanno approfittato per fare i propri acquisti in loco.
 
Cittadini che, con grande spirito di emulazione, hanno contribuito ulteriormente a far risplendere la nostra Città, attraverso l’illuminazione di balconi, finestre e giardini.
 
Un spunto di riflessione per l’amministrazione comunale che dovrebbe puntare di più su questo tipo di iniziative che, coprendo un ampio arco temporale, contribuiscono a dare respiro al commercio locale.
 
Di contro, ridimensionando drasticamente il contributo comunale alla mega festa di ottobre, per cui vengono bruciati diverse centinaia di migliaia di euro, e che, a Marino porta un modesto ritorno economico, mentre nella restante parte del territorio comunale questo ritorno è pari a zero.

"Divieto ai minori non accompagnati" al centro commerciale La Nave

"Divieto ai minori non accompagnati"  al centro commerciale La Nave Copertina    (commenti:1) (598)
Eleonora Persichetti

 
 
Danni, vandalismi, incidenti, pericoli di ogni genere e bambini maleducati: tutto questo ha portato all’affisione di un cartello di divieto di cui si è parlato molto in questi giorni.
 
"A causa dei molti danneggiamenti subiti da gruppi di minori che girano da soli nel centro si fa espresso divieto ai minori di circolare nel centro commerciale se non accompagnati da un responsabile. Per tutti i bambini trovati soli verranno chiamate le forze dell'ordine per rintracciare i genitori che rischiano la denuncia d'ufficio per mancata custodia". Questo riporta l’avviso all’ingresso del centro commerciale La Nave, a Frattocchie.
 
Un cartello che ha attirato approvazioni e critiche, ma diventato necessario per il centro commerciale, frequentato anche da bambini e ragazzi incivili e irrispettosi delle regole. Il loro comportamento sta mettendo in pericolo la sicurezza del centro stesso, pertanto, affiggerlo è stato un atto doveroso da parte dell’amministratrice, Giada Basile.

Decreto riscaldamento - Limitazioni e vantaggi

Decreto riscaldamento - Limitazioni e vantaggi Copertina    (commenti:1) (624)
Domenico Brancato

 
Il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica – MiTE- approvato il 6 Ottobre 2022, comprende la regolamentazione inerente l’accensione e lo spegnimento degli impianti di riscaldamento pubblici e privati e le relative date, differenziate per zone climatiche.
 
In particolare, rispetto agli anni scorsi, l’accensione degli impianti di riscaldamento saranno posticipati e anticipati, rispettivamente, di 8 e 7 giorni, e rimarranno accesi 1 ora di meno al giorno.
 
Il territorio italiano è suddiviso in 6 zone climatiche, contrassegnate dalle lettere dell’alfabeto: dalla A alla F, a cui corrispondono: le zone dal clima più mite, seguite da quelle a clima più rigido; le relative date di accensione e spegnimento; e gli orari e la durata del periodo di esercizio, come di seguito indicato:
  • Zona A: rimarranno accesi dall’8 Dicembre al 7 Marzo, per 5 ore al giorno;
  • Zona B: rimarranno accesi dall’8 Dicembre al 23 Marzo, per 7 ore al giorno;
  • Zona C: rimarranno accesi dal 22 Novembre al 23 Marzo, per 9 ore al giorno;
  • Zona D: rimarranno accesi dall’8 Novembre al 7 Aprile, per 11 ore al giorno;
  • Zona E: rimarranno accesi dal 22 Ottobre al 7 Aprile, per 13 ore al giorno;
  • Zona F: non è prevista nessuna limitazione.
I Comuni di, Marino, Ciampino, Roma, Albano, Ariccia, Genzano, Velletri, Aprilia, Castel Gandolfo, Grottaferrata, Monte Porzio; Aprilia; e Nemi, Monte Compatri, Vivaro Romano, Rocca di Papa e Rocca Priora, rientrano rispettivamente nelle zone D, C ed E.
 
Altra novità che il Decreto appena approvato prevede è quella della riduzione di 1 grado (rispetto quanto stabilito dalla legge attualmente in vigore (DPR N. 74/2013), della temperatura massima da rispettare, come appresso specificato:
  • 17 °C (con una tolleranza di + 0 – 2°C) per gli edifici pubblici e privati, adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili;
  • 19 °C (con una tolleranza di + 0 – 2°C) per abitazioni, negozi e tutti gli altri edifici pubblici e privati.
Limitazioni dalle quali rimangono esclusi:
  • Gli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura e ricovero, o cura di minori o anziani; nonché le strutture protette per l’assistenza e il ricovero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati ai servizi sociali pubblici;
  • Le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non si trovino in stabili condominiali;
  • Gli edifici adibiti a scuole materne e asili nido;
  • Gli edifici adibiti a piscine, saune e simili;
  • Gli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, nei casi in cui queste norme impediscano la corretta produzione o il corretto uso dei macchinari.
Le abitazioni sono tenute a seguire le riportate indicazioni, sia che dispongano di impianto di riscaldamento autonomo che centralizzato.
 
E mentre per le prime si parla di una forte raccomandazione (in quanto l’effettuazione del controllo risulterebbe difficoltosa ed oneroso); per le seconde, ovviamente in ambito condominiale, sarà l’Amministratore a dover far rispettare le direttive ministeriali e ad assumere la responsabilità di eventuali irregolarità riscontrate in occasione dei controlli, che verranno effettuati a campione.
 
Limitazioni che, si auspica, divengano una buona abitudine, a prescindere dai controlli e dalle sanzioni, poiché l’abbassamento di un grado consente di risparmiare in bolletta, senza dover andare incontro a particolari rinunce e disagi.
 
Anche perché riscaldare casa oltre i 20 °C nella zona giorno e oltre 16-18 °C nella zona notte, oltre a non essere affatto necessario, non fa bene alla salute e rappresenta uno spreco in termini economici.
 
Anche perchè, come ricordato in altra occasione, basta ridurre di 1 grado la temperatura per risparmiare circa l’8% della spesa per il riscaldamento.
 
Infatti, a titolo di esempio, se si ipotizza un consumo annuo di 1.100 mc di gas per il riscaldamento, si ottiene una riduzione media di 88 mc di gas (che, secondo i costi attuali stabiliti dall’Autorità garante- ARECA-, equivalgono a 90 euro/anno per ogni mc). Riduzione che, qualora tutte le famiglie italiane rispettassero, consentirebbe il non trascurabile risparmio di 1,8 miliardi di mc.
Se poi si tiene conto dell’ora di riscaldamento in meno e della diminuzione dei giorni di accensione, si stima un risparmio di 133 mc/anno per famiglia (pari a circa 135 euro in bolletta).
 
Che sul piano nazionale equivale ad un risparmio di 550 milioni di mc di gas ricavati dalla diminuzione dell’ora di accensione, che sommati agli ulteriori 350 milioni derivanti dalla decurtazione dei giorni sul calendario termico e a quelli risparmiati per la riduzione di un grado, si giunge ad un totale di 2,7 miliardi di mc di gas l’anno.
 
Risparmio non indifferente, per quanto attiene al settore PdR (Punto di Riconsegna) Civile (che si riferisce all’utilizzo per scopi di: riscaldamento, cottura cibi, produzione di acqua calda sanitaria e condizionamento), poiché trattasi delle piuttosto consistenti percentuali dell’8,7 e dell’8,2, riferite ai consumi che, secondo le elaborazione della Staffetta Quotidiana sui dati di Snam Rete Gas, risultano essere di milioni di mc 31 e 33, per agli anni 2020 e 2021.
 
L’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) intanto, sta preparando un vademecum di raccomandazioni e consigli finalizzati a ridurre i consumi di energia anche nei negozi e gli uffici, riguardanti: lo spegnimento delle insegne durante la notte, la chiusura delle porte di collegamento con l’esterno durante l’inverno, l’utilizzo di lampadine Led, l’ottimizzazione delle stampanti, l’utilizzo delle scale al posto degli ascensori, l’installazione di sistemi di illuminazione intelligente (che si accendono solo al passaggio delle persone e si spengono quando il sensore non rileva più alcuna presenza), il distacco delle prese di corrente prima della chiusura giornaliera, e l’installazione di barriere d’aria (dispositivo elettrico che viene installato sopra le porte, ed agisce come una barriera invisibile capace di separare l’ambiente interno da quello esterno, evitando ingressi indesiderati di aria e/o altri odori dall’esterno e garantire la condizione di fresco d’estate e caldo d’inverno nei locali dove è presente un impianto di climatizzazione).
 
Intanto, in attesa che il nuovo governo, si spera, continui ad adottare tutte le misure possibili per ridurre i pesanti costi delle utenze energetiche, l’unico modo efficace per contrastarli in qualche modo, da subito ed in maniera sicura ed indifferenziata, si ritiene sia quello di razionalizzare al massimo l’uso degli utilizzatori di energia elettrica e gas, di evitare gli sprechi e ridurre i consumi in misura commisurata alle effettive esigenze. Oltre naturalmente a rispettare, sistematicamente e diligentemente, le limitazioni previste dalla normativa e a mettere in atto i raccomandati accorgimenti di cui sopra.

Incendio Ciampino: che ne sarà della nostra salute?

Incendio Ciampino: che ne sarà della nostra salute? Copertina    (commenti:1) (1.871)
Eleonora Persichetti

 
L’incendio di sabato scorso, 29 luglio 2023, all’Ecologica 2000 in via E. Ferrari a Ciampino, nelle vicinanze dell’aeroporto, ha scosso profondamente tutti gli abitanti della zona e non solo. Ciò che preoccupa maggiormente sono adesso le conseguenze sulla salute, la nostra. Ci sono continui aggiornamenti sui livelli di diossina, sull’andamento dell’incendio, che finalmente sembra debellato. Cosa l’ha provocato? Come mai tutte queste ore, o meglio, giorni, per spegnerlo? Quanto ci vorrà per smaltire gli effetti? Tante domande che al momento non trovano risposta, ma che ci aspettiamo siano evase nel giro di breve tempo.
 
Gli ultimi dati trasmessi da Arpa Lazio e riferiti al campione prelevato in data 31/07/2023 dalla centralina posta a distanza di circa 600 metri dal sito dell'evento, non evidenziano riduzioni dei valori di concentrazione di diossina in aria; il valore di concentrazione del benzo(a)pirene, sebbene in leggero aumento, resta comunque inferiore al valore di riferimento.
Il valore di PCB mostra una lieve diminuzione e non esistone zone rosse. 
Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, raccomanda ai residenti di otto Comuni della zona (Marino, Albano, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Ariccia, Lanuvio, Frascati oltre allo stesso Ciampino) di tenere porte e finestre chiuse, di limitare gli spostamenti e l'uso del condizionatore, nonché di lavare frutta e verdura.
 
Sono andati a fuoco materiali ingombranti (mobili, materassi ecc). Sono rifiuti che non sono considerati pericolosi (tipo l'amianto), ma potrebbero diventarlo una volta andati a fuoco (pensiamo alle gomme, alle vernici, aii residui plastici di cui si compongono questi oggetti).
 
Ma cosa sono le diossine e che effetti hanno? 
Come riporta l’Istituto superiore di sanità (Iss) vengono chiamate sotto il nome di diossine alcune sostanze formate da carbonio, idrogeno, ossigeno e cloro - le policlorodibenzodiossine (Pcdd), i policlorodibenzofurani (Pcdf) e alcuni policlorobifenili (Dl-Pcb) - che hanno caratteristiche chimiche, fisiche e tossicologiche comuni tra loro. Si tratta di composti chimici che hanno origine soprattutto dalle attività umane, sono particolarmente persistenti nell’ambiente e tossici per gli esseri viventi e per l'ambiente stesso. Sebbene, infatti, le diossine possano derivare da fenomeni naturali come eruzioni vulcaniche e incendi boschivi, nella maggior parte dei casi sono la conseguenza di processi industriali, tra cui combustione di materie plastiche, rifiuti e composti a base di cloro, sbiancamento della carta e produzione di alcuni diserbanti e pesticidi.
In particolare, come si legge nella pagina dedicata dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sono proprio gli inceneritori di rifiuti tra i principali responsabili del rilascio di diossine nell’aria. 
 
L'esposizione limitata nel tempo ma ad alti livelli di diossine (acuta) può causare anche gravi effetti sulla salute umana quali:
  • malattie della pelle (come la cloracne, che si manifesta con eruzioni cutanee e pustole simili all'acne giovanile, localizzate su tutto il corpo, che possono persistere per anni, lasciando cicatrici permanenti);
  • alterazioni delle funzioni del fegato;
  • difficoltà nel metabolismo del glucosio.
L'esposizione a dosi più basse di diossine, ma per periodi di tempo più lunghi (cronica), può:
  • provocare danni sia al sistema immunitario sia a quello endocrino;
  • interferire con l’equilibrio fisiologico degli ormoni tiroidei e steroidei (azione da interferenti endocrini);
  • determinare effetti sullo sviluppo del feto, quando l'esposizione avviene durante la gravidanza (esposizione prenatale) o nelle fasi immediatamente successive alla nascita (esposizione postnatale).
Alcune tra le policlorodibenzodiossine ed i policlorodibenzofurani e tutti i policlorobifenili sono considerati cancerogeni per l'uomo. Possono infatti determinare tumori del tessuto linfatico, tumori del tessuto emopoietico (colpendo, quindi, organi e tessuti responsabili della produzione di globuli rossi, bianchi e piastrine) diverse forme di leucemia, linfomi non-Hodgkin e tumore al seno.
 
Secondo l’OMS il miglior modo per prevenire e controllare l'esposizione alle diossine è incenerire in maniera corretta il materiale contaminato, controllare in maniera rigorosa i processi industriali ed evitare la contaminazione degli alimenti. 
 
E per abbassare i livelli attuali nelle nostre zone, quali azioni possiamo intraprendere? Sicuramente, servirebbe la pioggia. Ma se la natura non ci viene in aiuto, si può sopperire con i lavaggi. Durante la Commissione consiliare Tecnico Urbanistica, competente in materia ambientale, convocata dalla Presidente Francesca De Rosa, di concerto con l’Amministrazione comunale di Ciampino, è stato detto quanto segue: “per i prossimi giorni, come da protocollo Asl (la diossina si deposita dopo alcuni giorni), arriveranno ulteriori indicazioni che riguardano il lavaggio delle superfici, in base alle quali abbiamo già preallertato la società municipalizzata per organizzare le attività di lavaggio strade”. Vedremo se anche a Marino sarà predisposto un lavaggio del territorio.
 
Senza ombra di dubbio, questa situazione allarmante esacerba – come è giusto che sia – l’opposizione al termovalorizzatore a Santa Palomba, dove l’attività di incenerimento dei rifiuti sarebbe frequente.
 
“Alla luce di tutto ciò, il nostro dovere come Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole – afferma il Presidente, Antonio Calcagni – è di denunciare questa grave situazione, che ha messo a repentaglio i nostri concittadini, in particolare modo i giovani, gli anziani e le donne incinte. A tale scopo - continua - stiamo valutando attentamente i termini e le modalità per farlo. Se sarà avviato un procedimento giudiziario, ci costituiremo parte civile in difesa degli interessi diffusi della popolazione, da soli come Comitato di Quartiere o, come auspichiamo, con un coordinamento di tutte le Associazioni/Comitati che hanno a cuore la salute dei Cittadini affinché chi ha sbagliato, paghi adeguatamente per le proprie colpe. E che la sanzione sia di esempio per il futuro”, conclude.
 
 
Eleonora Persichetti e Antonio Calcagni
 
 
 

Spray e pistole al peperoncino

Spray e pistole  al peperoncino Copertina    (commenti:1) (787)
Domenico Brancato

La legge le consente, a determinate condizioni

 

In seguito alla registrazione di  crescenti  incresciosi  eventi di cronaca, si è sempre più diffusa la vendita di spray al peperoncino antiaggressione che, in alcuni Comuni ,sono stati offerti gratuitamente alla popolazione e forniti in dotazione alla Polizia Municipale, per essere  utilizzati  come mezzi di  autodifesa.

Sia la pistola che lo spray a base di  peperoncino,  sono stati legalizzati e regolamentati dal Decreto Ministeriale n. 103 del 12 maggio 2011,  recante il Regolamento degli strumenti di autodifesa che nebulizzano un principio attivo naturale a base di oleoresin Capsicum,  prive di attitudine a recare offesa alla persona, in attuazione dell’articolo 3, comma 32, della Legge n. 94/2009.

La  recente sentenza della Corte di Cassazione n. 8624/2018, ha confermato che la detenzione e l’uso di dispositivi di autodifesa a base di peperoncino non costituiscono reato e che una bomboletta spray o pistola, sempre al peperoncino, non può considerarsi né un’arma non comune da sparo e neppure un’arma chimica, e pertanto viene consentito il libero porto,  ai sensi dell’art. 699 del Codice Penale.

Ovviamente, sempre che, sia le bombolette che le cariche per pistole, risultino conformi alle seguenti caratteristiche e disposizioni:

- contenuto della  miscela di liquido irritante non superiore a 20 ml ( oltre tale quantitativo diventa uno strumento di aggressione e non di legittima difesa );

- percentuale di oleoresin capsicum non superiore al 10 %, con concentrazione massima di capsaicina e capsaicinoidi fino al 2,5 %;

-  gittata non superare ai  3 metri;

-  capsicina non  superiore ai 2.000.000 di piccantezza della scala Scoville,  che attribuisce alla stessa, allo stato puro,  un valore di 16.000.000 ( limitazione imposta affinché  l’irritazione provocata dallo spray sia temporanea e non pericolosa );

-  miscela non  contenente sostanze infiammabili e tossiche o agenti aggressivi chimici, con effetti lacrimogeni e paralizzanti;  

- siano dotati di sicurezza contro l’attivazione accidentale ( anche perché per un utilizzo ingiustificato si rischia la contestazione per eccesso di legittima difesa e lesioni personali );  

- divieto di vendita ai minori di 16 anni.

Gli effetti dello spray, della durata dai 20 ai 60 minuti ( tempo sufficiente per allontanarsi dall’aggressore e chiedere aiuto )   sono di natura infiammatoria su naso, occhi, pelle e mucose, con manifestazioni immediate di tosse, spasmi, bruciore, nausea, lacrimazione, gonfiore alla gola, fuoriuscita di abbondante muco nasale, disorientamento ed irritazione.

I dispositivi, nelle varie versioni, sono acquistabili, al prezzo indicativo  di 15 – 30  e 50 - 90 euro, a seconda se trattasi di bombolette o pistole, nei negozi specializzati: armerie, ferramenta, tabaccherie e, dal 2011,  anche farmacie e supermercati o ( per chi ha dimestichezza con l’uso di internet ) tramite i siti di vendita online, che offrono un’ampia  gamma di prodotti, ivi compresa la penna spray antiaggressione, che presenta il vantaggio di poter essere tenuta a portata di mano, senza destare sospetti.

Comunque è sempre consigliabile optare per shop che garantiscono prodotti di qualità a prezzi contenuti.

Intanto, per agevolare i potenziali acquirenti a compiere una scelta più oculata, si ritiene utile riportare alcune informazioni sulle fondamentali differenze di funzionamento e di prestazioni fra le bombolette  spray  e   le pistole al peperoncino:

  • la principale differenza è riscontrabile sulla fuoriuscita del liquido irritante: nel primo dispositivo è più corto ed, essendo spray, è molto più volatile, mentre nel secondo risulta più mirato all’obiettivo;
  • lo spray è più soggetto alle condizioni dell’ambiente e dell’aria: ad esempio , se c’è del vento contrario, probabilmente non verrà centrato il bersaglio e si può essere esposti ad un ritorno della miscela su se stessi, correndo   il  rischio di agevolare l’azione dell’aggressore;
  • lo spray non è utilizzabile in luoghi al chiuso, per via del pericolo di colpire altre persone presenti all’interno del locale o della sua diffusione attraverso i sistemi di riciclo dell’aria;
  • la bomboletta spray risulta meno efficace nel tempo, per il fatto che dopo essere stata utilizzata perde di potenza, così quando, successivamente, si cercherà di spruzzare la miscela difensiva  contro  l’aggressore si potrebbe avere un getto più debole, cioè tale da vanificare  l’efficacia della difesa;
  • le pistole si fanno preferire, in quanto dotati di appositi sistemi di controllo che garantiscono la sicurezza dell’utilizzo e perché presentano le seguenti altre caratteristiche:

- Il getto gel nebulizzato, lungo circa 3 metri, è preciso e diretto solo al bersaglio ad una velocità da 180 a 350 Km/h;

- L’effetto prolungato, non letale,  mette KO l’aggressore per 40-60 minuti;

- si possono  usare in ambienti interni od esterni, a tutte le temperature ed in qualsiasi condizione meteorologica (pioggia, vento, ecc);

- la carica di innesco non è a pressione gassosa, ma pirotecnica (tipo di esplosivo composto da polvere pirica ed altri elementi chimici), pertanto rimane funzionante nel tempo, con immutata efficacia;

-la loro  forma si adatta  meglio alla mano, consentendo una presa più facile e sicura ed un’estrazione più rapida;

- funzionano  in ogni posizione.

Per entrambi i dispositivi, però,  considerata l’ imprevedibilità delle  necessità del loro impiego,  occorre acquisire un’adeguata destrezza nel maneggiarli, per essere in grado di usarli in modo rapido, efficace e sicuro. Pertanto, al fine di  agevolare  il conseguimento di tali condizioni, si ritiene utile riportare i seguenti suggerimenti:

  • ogni dispositivo di difesa, per poter essere utile, dev’essere reperibile  ed impugnabile nel minor tempo possibile e quindi è conveniente tenere il dispositivo sempre in una stessa tasca, del vestito o della borsa ( isolato da altri oggetti ), agevolmente accessibile;
  • evitare di tenere lo spray in bella vista per evitare di annullare il vantaggio dell’effetto sorpresa;
  • per l’acquisizione di una capacità di estrazione sicura, il metodo più efficace è quello di provare e riprovare fino a far diventare  l’azione un gesto istintivo a tal punto da essere impresso nella memoria motoria, per potersi compiere in maniera automatica. A riguardo, per molti modelli di spray, esistono versioni da allenamento che contengono un’innocua soluzione acquosa, onde evitare, nel corso dell’esercitazione, gli effetti indesiderati conseguenti ad un probabile  uso scorretto.

 Comunque, in caso di contaminazione accidentale, per porre rimedio, occorre, innanzitutto, liberarsi dei vestiti impregnati, sciacquare abbondantemente la zona delle pelle colpita e rimuovere eventuali lenti a contatto.

  • ogni istante che si impiega a riflettere comporta una maggiore esposizione ad un potenziale attacco;
  • quando si ha, per tempo,  un fondato sospetto di una potenziale minaccia, senza timore di attacchi nell’immediato, è consigliabile estrarre preventivamente il mezzo di difesa, tenendolo nascosto fino a quando non si è sicuri di trovarsi di fronte all’effettivo pericolo. Mentre nel caso di attacco improvviso, o con non abbastanza tempo a disposizione o in condizione di stress: estrarre, impugnare, puntare e spruzzare  lo spray si ritiene un’opzione  sbagliata. Per tale circostanza  la soluzione migliore  è quella  di tentare di sfuggire alla minaccia e mettersi a riparo ( dietro un’auto parcheggiata, un recinto, un albero, ecc. ), per guadagnare del tempo utile per coordinare efficacemente  l’azione difensiva;
  • dopo aver colpito l’aggressore è sempre bene allontanarsi  o spostarsi , per impedirgli,  ricordando la posizione, di sferrare, un  attaccato alla cieca o di ripristino momentaneo del campo visivo;
  • alcuni dispositivi adoperano miscele contenente un marcatore  UV ( colorante invisibile ultravioletto ) utile per il riconoscimento dell’aggressore da parte della Polizia.

Anche se, a causa dell’imprevedibilità della tipologia di aggressione, o del verificarsi dell’ipotesi che l’arma si possa inceppare o cadere di mano o non produrre l’effetto desiderato nei tempi richiesti, nessun oggetto di difesa  potrà mai garantire la completa sicurezza.  Tuttavia,  lo spray e la pistola al peperoncino rappresentano   i pochi, se non gli unici, dispositivi  che possono  essere usati legalmente  e quindi  nel  modo più penalmente  rispondente alla Difesa Personale.

Perciò, detenerli e saperli  usare correttamente può costituire un valido supporto psicologico e materiale contro ogni potenziale tentativo di aggressione. A tal fine se, dopo un’autonoma esercitazione, non si è ancora grado di padroneggiarne l’uso è consigliabile ed opportuna  la frequenza di  un apposito  corso di autodifesa.

Affinché  la diffusione della detenzione dei descritti mezzi, unitamente  alla destrezza nel loro impiego, alla conoscenza delle regole da rispettare e all’acquisizione della  consapevolezza dei danni derivabili da un incauto o irresponsabile uso, da parte dei possessori, possano costituire un proficuo deterrente, sia per far desistere  molti malintenzionati dal proposito di praticare le  ricorrenti aggressioni  e sia e, soprattutto,  per scongiurare il ripetersi della recente immane tragedia  consumatasi all’interno di un’affollatissima discoteca, in   provincia di Ancona, sembra proprio a causa  dell’ assurdo ed inconsulto  azionamento di uno spray  al peperoncino,  compiuto da un  dissennato minorenne.

 

A cura del Prof. Brancato

Programma Generale Festa Patronale di Santa Maria delle Mole 2024

Programma Generale Festa Patronale di Santa Maria delle Mole 2024 Copertina    (commenti:1) (1.064)
Antonio Calcagni

 
Anche quest’anno al rientro dalle vacanze estive ci aspetta un piacevole appuntamento, “La Nostra Festa”. Un evento ricco di occasioni da non perdere che accontenta tutte le esigenze ed i gusti, ma anche tutte le fasce d’età.
 
 
Il programma civile prevede infatti:
  • Giochi senza Frontiere;
  • Serata danzante;
  • 4ª edizione della mostra Fotografica “Santa Maria, ieri, oggi … e domani?”;
  • Street Band con spettacoli di giocolieri;
  • Tornei di, Calcio Balilla e di Burraco;
  • CantArte giunta quest’anno alla 6ª edizione;
  • 3º Trofeo Santa Maria, gara di corsa cittadina;
  • Schiuma Party;
  • Pattinaggio;
  • Circus Show;
  • 2ª Edizione dello Street Workout per le strade cittadine;
  • Sfilata delle 500 e delle Vespe d’epoca, ma anche l’esposizione dei carretti a vino;
  • Laboratorio e attività creative per bambini, e lettura di fiabe;
  • Sfilata di Maiorettes;
  • Oltre che ai grandi concerti, con l’esibizione delle covers dei: Pooh con il gruppo Palasport, e del Gruppo “Time Out 883”.
 
Il programmo Religioso prevede invece:
  • A partire dal 31 agosto, e fino al 6 Settembre, la Santa Messa così come da programma;
  • La Santa Messa solenne della vigilia, presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Mario Grech, seguita dalla processione per le strade della nostra Città, secondo il seguente percorso, (Piazza Togliatti, Via Manzoni, Via Giovanni Prati Via della Repubblica);
  • La Santa Messa Solenne della Domenica ed a seguire la benedizione degli Zaini dei ragazzi e Bambini, un appuntamento molto amato dai nostri piccini ma anche da genitori e nonni;
  • La S. Messa di Ringraziamento sempre di domenica alle ore 18:00.
 
Alla buona riuscita della Festa, ad affiancare il lavoro dei volontari del “Comitato festeggiamenti” presieduti dal Nostro Don Jesus, hanno collaborato: l’Amministrazione comunale, le numerose attività produttive locali e non, che in vario modo ci hanno supportato, e non ultimo il prezioso lavoro di coordinamento delle bancarelle, svolto dal nostro amico Mariano.
 
Ora però per sopperire all’assenza della Mitica Rosina che riusciva a raccogliere “porta a Porta” le offerte, è necessario che ogni cittadino contribuisca volontariamente attraverso:
  • Un’offerta da depositare SOLO, presso la parrocchia;
  • Acquistando i biglietti della lotteria.
Una lotteria che quest’anno è particolarmente ricca, con una Fiat Panda My 23 1.0 70 cv Hybrid Fire Fly , come primo premio, e ben altri 21 premi tutti di grandissimo valore.
 
Alla presente si allega il programma generale della festa che potrete trovare anche in tutte le attività commerciali della città.

LA NOSTRA FESTA 2022

LA NOSTRA FESTA 2022 Copertina    (allegati)    (commenti:1) (1.597)
Eleonora Persichetti

Finalmente, dopo la pandemia, torna la festa di S. Maria delle Mole, “La Nostra Festa 2022”, dall’8 all’11 settembre. Una festa patronale che avrà luogo in “tempi difficili”, come ha sottolineato il parroco don Jesus, ma che sarà anche l’occasione per riunirsi e stare insieme. La Festa è promossa, come sempre, dalla Parrocchia della Natività della Beata Maria Vergine e, d’accordo con il calendario liturgico, coincide con la nascita della mamma di Gesù. A rendere possibile la realizzazione della manifestazione è stato anche l’intervento degli sponsor locali e dell’amministrazione comunale. Il programma è ricco di eventi ed iniziative, sia quello religioso sia quello dei festeggiamenti.
 
Con il programma religioso si parte giovedì 1° settembre con la Novena per la Natività della Beata Maria Vergine. Sabato 10 settembre ci sarà la consueta processione per le vie della città, domenica 11 settembre la Santa Messa Solenne con l’animazione dei cori parrocchiali.
 
Per quanto riguarda il programma dei festeggiamenti, si inizia giovedì 8 settembre, alle 19 in Piazza Sciotti, con Giochi senza Frontiere, a seguire il Concerto di Giovani Musicisti e la serata danzante, organizzata dallo Stardust Sporting Center al Parco Lupini.
 
Venerdì 9 settembre, ad inaugurare la serata sarà l’associazione Scacchi in tour, presso la Gelateria “Casa Oz”. Ci saranno scacchiere per grandi e piccini.
Alle 18, in piazza Sciotti, il Torneo di Calcio Balilla. Sono previste due categorie di squadre, adulti e under 18. Le iscrizioni sono gratuite. Verranno premiate le prime due squadre vincitrici. 
A concludere la serata, lo spettacolo Cantarte in piazza Togliatti alle 21. Una quarta edizione che vedrà esibirsi giovani talenti musicali e una giuria capitanata dal maestro Adriano Pennino, già noto per il Festival di Sanremo. Va segnalata anche la presenza del noto scrittore Paolo Di Paolo, eccellenza locale di rilievo internazionale.
 
Sabato 10 settembre, le attività cominciano dalla mattina. Alle 10 ci saranno i tornei organizzati da 16 Games in Piazza Sciotti; a seguire, nel pomeriggio, alle 16, l’animazione per bambini presso la gelateria “Casa Oz”. Alle 16.30, l’appuntamento è al Parco Lupini con il pattinaggio (ASD Marino Roller) e alle 21 si conclude la serata con Easy Pop in Piazza Togliatti.
 
Domenica 11 settembre le iniziative sono numerose. Si parte acon il Volley in Piazza Sciotti alle 10 e alle 10.30, da non perdere, la Sfilata delle Ferrari e delle ‘500 d’epoca per le vie cittadine.
 
Si riprende il pomeriggio alle 16 con Il Villaggio dei dinosauri per i bambini, in via Silvio Pellico, alle 16.30 con i Gruppi folkloristici che allieteranno gli animi cittadini girando per le vie del paese. Alle 20.30 è prevista la premiazione dei Tornei e della gara di corsa.
 
La sera, ad aprire le danze, la cover band di Claudio Baglioni, Igor Minerva, in Piazza Togliatti. A concludere la festa, alle 23.30, l’estrazione dei biglietti della Lotteria sempre in Piazza Togliatti.
 
Parola d’ordine: non mancate!
 
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