E’ arrivata l’estate che a molte persone dà il via per la percorrenza, in auto, di lunghi trasferimenti per il raggiungimento delle sedi prescelte dove trascorrere le agognate vacanze, attraverso strade che affacciano su affascinanti panorami che inevitabilmente non possono non attirare l’attenzione dei conducenti. Così,data anche l’euforia tipica della circostanza, che non sempre si concilia con un’adeguata attenzione nel seguire la segnaletica che regola la circolazione, può capitare di pigiare, inavvertitamente, più del dovuto il piede sul pedale dell’acceleratore, incorrendo in spiacevoli ed onerose violazioni.
Per cui, al fine di contribuire ad evitare che l’atmosfera vacanziera possa essere turbata, sul nascere, dal verificarsi di tali non trascurabili inconvenienti, si ritiene opportuno riepilogare alcuni dettagli inerenti le norme che regolano la circolazione stradale quali, in particolare:
- la modalità di controllo della velocità;
- la gradualità delle sanzioni rispetto all’entità dellatrasgressione;
- e i limiti di velocità per tipologia di veicolo, di strada, di condizione di percorribilità e categoria di conducente.
Come è noto il controllo dei limiti di velocità viene effettuato tramite gli autovelox (strumenti che rilevano la velocità istantanea dei veicoli che transitano dinanzi al loro raggio d’azione): fissi (stabilmente collocati ai margini delle carreggiate) o mobili (presidiati dalle forze dell’ordine) e i Tudor (rilevatori, attraverso le telecamere, che registrano,soprattutto in autostrada, il veicolo, la targa, l’ora esatta del passaggio e della velocità media mantenuta, tra la posizione fissa di un apparecchio ed il successivo). Entrambi gli apparecchi, che periodicamente devono essere sottoposti a revisione, pena l’invalidità delle loro rilevazioni, in genere, sono preventivamente ed adeguatamente segnalati con appositi cartelli o pannelli recanti la dicitura: “Controllo o Rilevamento elettronico della velocità” posti ad una distanza minima di 400 m in autostrada, 150 m su strade secondarie e 80 m in città.
Il sistema Tudor è attivo anche di notte e rileva perfino gli autoveicoli che transitano nella corsia d’emergenza.
L’articolo 1, del D.M. 29 Ottobre 1997 stabilisce tuttavia che “ Nell’impiego degli apparecchi, per gli accertamenti della velocità , al valore rilevato deve essere applicata una riduzione (tolleranza) pari al 5 %, con un minimo di 5 Km/h. Il che significa che se il limite è di 50 Km/h, l’automobilista viene sanzionato solo se tiene una velocità di marcia pari o superiore a 56 Km/h.
Naturalmente l’applicazione della sanzione è proporzionata all’entità del superamento del limite, che trova riscontro nei valori di seguito riportati:
Tali sanzioni vengono maggiorate di 1/3 se la violazione è commessa tra le ore 22,00 e le ore 7,00 del giorno successivo, se poi vengono commesse 3 violazioni in un anno, dopo la terza si incorre nella decurtazione di almeno 5 punti sulla patente e la revisione della stessa.
I limiti di velocità stabilite dal Codice della Strada, per veicoli del peso limite di 3,5 tonnellate, risultano essere sulle:
Limiti, ai quali, per coloro che hanno conseguito la patente da meno di 3 anni (Neopatentati), vengono applicati ulteriori limitazioni che impongono il divieto,su autostrada e strade extraurbane principali, rispettivamente del superamento di 100 e 90 Km/h, per non incorrere nell’applicazione di una sanzione minima di 160 euro. Inoltre, sempre per i Neopatentati, è prevista una decurtazione doppia dei punti sulla patente, rispetto a quanto previsto dall’Articolo 126 bis del Codice della Strada.
Altre limitazioni della velocità, trovano riscontro in:
Inoltre, sulle autostrade e strade extraurbane principali è vietata la circolazione sia ai motocicli di cilindrata inferiore a 150 cm3, che alle autovetture che non sono in grado di sviluppare la velocità, in piano, di almeno 80 Km/h.
Dopo quanto sopra esposto, non rimane che augurare, a quanti si accingono a raggiungere i sospirati luoghi di villeggiatura, oculati trasferimenti ed una serena permanenza,al fine di evitare, al rientro, di essere accolti da sgradevoli notifiche conseguenti a leggerezze di condotta di guida.
Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato
Sabato 9 Novembre, una data particolarmente importante per la nostra Cittadina di Santa Maria
Sabato 9 Novembre, presso piazza P. Togliatti, dalle 10,00 alle 13,00, alla presenza delle massime autorità comunali e con la partecipazione di alcuni consiglieri regionali, ma soprattutto di un folto gruppo di Cittadini, si sono affrontati due spinosi problemi che, da oltre un decennio incombono, come una spada di Damocle, sulla nostra Città, ovvero:
La speculazione edilizia denominata “Divino Amore”, che nelle scellerate menti di chi l’ha pensata, avrebbe dovuto portare in un solo colpo ulteriori 12.500 abitanti, così da rendere definitivamente invivibile la nostra Cittadina, oltre alla realizzazione di un enorme centro commerciale che avrebbe asfaltato definitivamente il commercio locale, che già ora soffre di suo.
All’iniziativa, organizzata da A.D.A. acronimo di (Argine Divino Amore), un’Associazione che ormai da oltre un decennio si batte per questa giusta causa, hanno aderito molti altri Comitati ed Associazioni locali, da sempre in prima linea nella difesa del nostro territorio.
Tra questi vanno ricordati: Lega Ambiente Appia sud “il Riccio”; Italia Nostra Castelli Romani; Web Magazine Noi Cambiamo; l’Associazione Per il Cambiamento; l’Associazione Sempre Boville oltre ai Comitati di Quartiere di Gente Aldo Moro, ed il nostro Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole.
A completare la partecipazione, la qualificata presenza della direttrice del parco Appia Antica, Dott.ssa Alma Rossi.
Sull’annoso problema, sono state ricordate le mosse dell’Amministrazione Comunale, che con le delibere: nr. 2 del 28.02.2018, e la nr. 23 del 10.08 2018 ha inteso porre una pietra tombale sulla suddetta speculazione, ma che su cui incombe ora una sentenza del TAR che in data 19.07.2019 dovrebbe aver deciso.
Una sentenza, di cui a giorni si aspetta la pubblicazione, intentata dalla cordata di imprese interessate alla speculazione, quale richiesta risarcimento nei confronti del Comune ma anche dei singoli Consiglieri Comunali che hanno approvato le suddette Delibere.
Una richiesta di risarcimento danni da 280 milioni, un valore da cui è facile cogliere l’aspetto intimidatorio.
Una pretestuosa richiesta contro cui, noi del Comitato di Quartiere, in data 16-07-2019, nell’articolo in allegato https://www.smariamole.it/news.asp?p=229, avevamo chiesto a tutte le forze politiche di prendere le distanze, un appello che evidentemente non tutti potevano fare proprio.
Altro avvenimento di primaria importanza in questa storia è stato, l’approvazione da parte della Regione Lazio della legge nr. 55, del 25-09-2018, che ha previsto ampliamento per altri 1.213 ettari, dell’area del parco dell’Appia Antica, che ora comprende anche il territorio cosiddetto del “Divino Amore”, proprio quello su cui si era indirizzata la suddetta speculazione edilizia.
Una decisione storica e coraggiosa, che certo ha risentito anche delle vicissitudini giudiziarie che hanno coinvolto l’ex Sindaco di Marino, Adriano Palozzi.
Altro problema, di primaria importanza, che è stato discusso un questo incontro pubblico, è stato quello della riduzione dei voli sull’aeroporto di Ciampino, e conseguente abolizione della rotta di decollo “sperimentale” avviata nel gennaio di quest’anno, che tanto disagio sta provocando ai numerosi abitanti della nostra Cittadina.
Una sperimentazione, su cui la Commissione Aeroportuale, riunitasi nei giorni scorsi, doveva decidere, ma che come capita spesso si è deciso di rinviarne la decisione alla prossima riunione prevista per il 12-12-2019.
Il Coordinatore del CRIAAC acronimo di (Comitato Riduzione Impatto Ambientale Aeroporto Ciampino) ha ricordato, come la nuova rotta sperimentale si sia rivelata soprattutto come l’ennesima occasione per Aeroporti di Roma e Ryanair di rivolgere un’istanza al TAR atta ad ostacolare l’applicazione del Decreto del Ministro dell’Ambiente Costa (D.M. n. 345 del 18/12/2018).
Secondo ENAC e AdR questa miracolosa rotta “silenziosa” avrebbe dovuto rendere, quasi superflua, la riduzione dei voli prevista dal Decreto Costa, anche se i rilevamenti delle centraline, pubblicati da Arpa Lazio, dicono esattamente il contrario.
Un problema, quello relativo dei voli che, come è facile immaginare, risulta essere particolarmente complesso che va affrontato con: impegno, dedizione, perseveranza, competenza e soprattutto scevro da vincoli partitici, tutti presupposti che riscontriamo nelle azioni portate avanti finora dal C.R.I.A.A.C., a cui confermiamo quindi tutta la nostra vicinanza.
Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole