In riferimento alla nota pubblicata su questo sito in data 22/0672018, dal titolo: A Luglio l’avvio del Reddito di Cittadinanza locale a Marino: a chi spetta il beneficio? Si informano gli interessati che:
A cui ha fatto seguito la Determina di pubblicare, dal 20/09 al 4/10/2018, sul sito del Comune di Marino, l’elenco degli ammessi e degli esclusi e di dare atto che gli interessati potranno presentare ricorso al Comune di MARINO – Servizi Sociali – Largo Palazzo Colonna 1 – 00047 Marino o tramite Pec al seguente indirizzo: protocollo@pec.comune.marino.rm.it - entro i 15 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria provvisoria.
A cura del Prof. Brancato
Considerato che le manifestazioni di bullismo trovano riscontro in azioni costantemente ripetute nel tempo, del genere:
La più recente giurisprudenza, con l’intento di contrastare in maniera più radicale il fenomeno, ha esplicitato le condanne , oltre che per i diretti responsabili, anche nei confronti dei potenziali corresponsabili implicati, anche se non in malafede, nella preoccupante diffusione della tipologia di malcostume sociale, come di seguito specificato:
Tali soggetti,sono liberati dalla responsabilità, solo nel caso in cui possono provare di non aver potuto impedire il fatto.
La normativa sopra espressa che disciplina la responsabilità civile di Genitori e Insegnanti, è basata sull’origine dalla commissione di un illecito civile extracontrattuale (per il quale, chiunque causi un danno a un’altra persona, attraverso il proprio comportamento, consapevole o meno, deve risarcire la vittima).
Il bullismo, infatti, oltre a costituire un reato penale può configurare anche un illecito civile in grado di cagionare alla vittima danni di natura:
Genere di danni che risultano risarcibili in sede civile o penale, attraverso la costituzione di parte civile.In quanto l’articolo 2043 del Codice Civile prevede che “Qualunque fatto doloso (compiuto con consapevolezza e volontà di commettere un reato) o colposo (quando manca la volontà di compiere un reato, ma lo stesso si verifica ugualmente per negligenza, imprudenza, imperizia o per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline), che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno “ ( vedi anche art. 2947 C. C.).
La tipologia di reato riferito alle manifestazioni di bullismo comprende, poi, anche quello definito “Preterintenzionale“: cioè, che le conseguenze dell’azione sono più gravi della intenzioni di chi la compie (ad esempio, si vuole colpire con un pugno per provocare una percossa e invece si determina una lesione grave alla persona colpita).
Quanto esposto, al fine di estendere la consapevolezza delle implicazioni a cui possono incorrere i soggetti coinvolti, a vario titolo, nella dinamica del compimento del deprecabile e, purtroppo, dilagante fenomeno in esame, tanto da giustificare l’insorgenza, a proposito, di un vero e proprio allarme sociale.
Allarme che deve far riflettere, particolarmente, i Genitori che, sempre più assorbiti ed oberati dagli impegni professionali e dagli interessi extrafamiliari, spesso, sono meno dediti a seguire il delicato e vulnerabile percorso esistenziale dei loro figli, che, conseguentemente, non ricevono in tenera età una educazione adeguata a consentir loro di crescere nel rispetto delle regole e quindi di disporre di quel patrimonio di valori morali in grado di ostacolare, in alcuni casi, il compimento di atti di bullismo o di consentirgli di prendere la dovuta distanza dai comportamenti dei bulli.
Mancanza di valori: causa delle vessatorie ed a volte disumane manifestazioni , messe in atto, con disinvolto cinismo, da sconsiderati adolescenti, semplicemente per il soddisfacimento di “esigenze di svago”.
Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato
E’ sicuro, l’ecocentro si farà. Sabato scorso, 13 gennaio 2018, i cittadini hanno espresso le loro preferenze. I dubbi sono ancora tanti: far votare i cittadini è un’espressione di democrazia, un segnale di apertura o semplicemente uno “scaricarsi la coscienza” sul dove, avendo già preso la decisione più importante a monte? Cioè, parliamoci chiaro, l’ecocentro si farà, questo è sicuro, però ai cittadini è stato proposto di intervenire. Come dire, noi l’ecocentro lo facciamo, abbiamo chiesto i fondi alla Regione, però voi residenti aiutateci a capire dove lo volete. Ovviamente, nessuno lo vuole vicino casa sua e guarda caso, la zona C, Mazzamagna (Falcognana – Gotto d’oro), è stata la più votata.
Il dubbio viene: che la politica si stia veramente avvicinando al cittadino o il cittadino serve a legittimare alcune scelte politiche?
Non lo scioglieremo certo a breve... Oggi è una giornata di festa, 1182 votanti. Un trionfo. 5 stelle.
Queste le parole del Sindaco, al termine delle votazioni:
ECOCENTRO: 1200 VOLTE GRAZIE!
Sabato è stata una giornata bellissima, il germoglio della partecipazione si è manifestato nonstante il veleno di chi ha il terrore che i cittadini si informino, si esprimano e siano coinvolti nelle decisioni che i professionisti della politica vorrebbero chiuse nel palazzo.
E' solo l'inizio, una giornata di vittoria della democrazia diretta a cui ne seguiranno altre, non abbiamo paura di coinvolgere i nostri concittadini nelle scelte, non abbiamo paura del confronto.
Andremo avanti nella certezza che la partecipazione crescerà come la consapevolezza che i cittadini attivi son il migliore antidoto al ritorno di un passato che non appartiene a questa comunità.
Eleonora Persichetti
Per chi espone al sole, anche per breve tempo, le confezioni d’acqua destinate alla vendita, si configura il reato di detenzione per la vendita di sostanze alimentari in cattivo stata di conservazione.
Questa è la conclusione alla quale è giunta la Corte di Cassazione, terza sezione penale, nella sentenza n. 39037/2018, respingendo il ricorso di un commerciante e confermando la sua condanna alla pena di euro 1.500 di ammenda per il reato ex art. 5 della Legge 283/1962.
In quanto, la contravvenzione di cui al citato articolo 5 è un reato di pericolo presunto che si concretizza anche senza l’effettivo accertamento del danno al bene protetto: la salute ( cfr. Cassa. N. 3674/2016).
Infatti, sempre per la Cassazione, il reato di detenzione per la vendita di sostanze alimenti in cattivo stato di conservazione è configurabile quando si accerti che le concrete modalità della condotta siano idonee a determinare il pericolo di un danno alla salute. Ciò, in riferimento alla considerazione che “ l’acqua è un prodotto alimentare vivo e come tale è soggetto a subire modificazioni allorché: - rimane isolata dal suo ambiente naturale e posta all’interno di contenitori stagni che impediscono i normali interscambi che avvengono con l’aria, la luce e le altre forme di energia; - viene sottoposta ad aumento di temperatura o ad esposizione continua ai raggi solari “ .
Ciò è dovuto al fatto che l’acqua non può essere considerata, significativamente, diversa da altri liquidi alimentari, quali l’olio ed il vino. La normativa, pertanto, in considerazione di tale tesi, ha stabilito che la conservazione di bottiglie di acqua minerale in contenitori PET (Polietilentereftalato) all’aperto ed esposti al sole, costituisce la contravvenzione prevista dalla Legge 283/1962, per la quale: l’esposizione, anche parziale, di prodotti destinati al consumo umano, alle condizioni atmosferiche esterne ( tra cui l’impatto con i raggi solari ), può costituire potenziale pericolo per la salute dei consumatori, poiché sono possibili fenomeni chimici di alterazione dei contenitori e conseguentemente del loro contenuto.
Per estendere le informazioni sull’argomento, in seguito alla propaganda che circola ciclicamente online, secondo la quale il PET rilascerebbe grandi quantità di Antimonio quando le bottiglie vengono esposte alla luce diretta del sole, si riporta l’esito di un’indagine condotta e pubblicata da ALTROCONSUMO nel n. 327 Luglio – Agosto 2018 della omonima Rivista, riguardante, appunto “ tracce di sostanze inquinanti provenienti da prodotti chimici (Nel caso specifico l’Antimonio) usati per la produzione di contenitori PET “. Indagine che evidenzia la poca o nulla rispondenza di tale affermazione, sia con l’esito degli studi effettuati in condizioni estreme a riguardo, e sia nelle prove di laboratorio eseguite da Altroconsumo stesso. Dove non sono state rilevate tracce di Antimonio in nessuno dei campioni esaminati. Mentre, su 18 confezioni dei 42 esaminati sono state riscontrate piccole tracce di xilene ed etilbenzene, molto probabilmente provenienti dalla plastiche dei contenitori.
Comunque, fermo restando l’attendibilità delle precauzioni sulla salute stabilite dalla citata normativa, si ritiene opportuno precisare che oltre agli inquinanti menzionati, la qualità dell’acqua si giudica anche in funzione della quantità degli elementi analizzati riportati in etichetta e dal confronto dei valori degli stessi con i limiti stabiliti dal D. Lgs. n. 31 del 2/02/2001 e della Direttiva CEE/CEEA/CE n° 83 del 3 /11/1998 .
In quanto, non sempre il continuo martellare della pubblicità, che tende a far credere che l’acqua in bottiglia sia sempre la migliore, risponde ad obiettiva verità.
Come dimostra la scoperta , sempre di Altroconsumo, riguardante l’acqua “ RADENSKA“ imbottigliata in Slovenia e venduta in Veneto e Friuli Venezia Giulia, consistente nell’accertamento di valori notevolmente al disopra dei limiti stabiliti dal Decreto Legislativo 31/05/2001 per le acque destinate al consumo umano, come di seguito specificato:
Nonostante trattasi, considerata l’entità dei valori e la contaminazione di cui sopra, di un’acqua da assumere in piccole dosi e solo su suggerimento di un medico. Motivo per cui Altroconsumo ha provveduto a segnalare il caso al Ministero della Salute.
Ovviamente, però, la quasi totalità delle acque minerali non presentano caratteristiche qualitative fuori norma, anche se è sempre opportuno verificarne la regolarità, attraverso il riscontro ed il confronto dei valori limite (Vedi Allegate Tabelle 1, 2, e 3) con quelli riportati in Etichetta, ivi compresa la data dell’ultima analisi (molto frequentemente risalente ad anni addietro), specie quando i caratteri delle etichette risultano poco leggibili ad occhio nudo.
Per non accettare passivamente l’equazione: “acqua in bottiglia migliore dell’acqua del rubinetto” , anche perché, nella stragrande maggioranza dei casi, una tale convinzione risulta priva di fondamento, come dimostrano i risultati dei controlli che le ASL effettuano sugli acquedotti con una frequenza dipendente dal volume di acqua distribuito giornalmente. Frequenza che a Marino, in considerazione degli 8.759 mc erogati (Dedotti dal prodotto del numero degli abitanti: 43.797 per un consumo pro capite giornaliero di litri 200), secondo quanto previsto dal D.Lgs 31/01, trova riscontro in n. 31 controlli all’anno, di cui 27 di routine e 4 di verifica.
A differenza della periodicità di 5 anni con la quale, secondo il D. Lgs 25/1/1992, n. 105, art. 11, comma 6, dovrebbero essere aggiornate le analisi riguardante la composizione dell’acqua minerale. Periodicità che, anche se venisse rispettata, rappresenta un arco di tempo nel corso del quale potrebbero verificarsi, lungo il corso delle sorgenti, cambiamenti di natura fisico-chimica e processi di inquinamento di natura antropica (riguardane l’influenza dell’attività dell’uomo , specie nei settori agricolo-zootecnico ed industriale) non evidenziabili in tempo reale in etichetta.
Inoltre, la qualità dell’acqua del rubinetto, pur essendo garantita dagli Enti Istituzionali preposti ai controlli ( ASL e ARPA ), può essere periodicamente verificata dagli stessi utenti (Vedi allegata Scheda “ Qualità dell’Acqua – COMUNE DI MARINO “), accedendo al PORTALE COMUNE MARINO e seguendo, in progressione, i seguenti passaggi: Servizi online; Aree Tematiche; Idrico; Acea acqua – Acea ATO 2 SpA; Bene Prezioso- Scopri la Qualità della tua Acqua – Vai alla Mappa; Digitare il tuo Indirizzo (con Via n. civico e Città); Puntale evidenziante l’area geografica di appartenenza; Cliccare sulla Mappa esternamente al Puntale; Per maggiori informazioni clicca qui; Salvare il file “ Marino zona 2 - Colonna – Frazioni “ e cliccare sulla denominazione dello stesso per evidenziare la “Tabella sulla qualità dell’Acqua COMUNE DI MARINO”.
Per completare il quadro delle informazioni sulle differenze fra l’acqua del rubinetto e le acque minerali in bottiglia, si riportano ulteriori non trascurabili dettagli riguardanti queste ultime, quali:
- alla produzione: che stando ai dati forniti dall’Annuario acque minerali e di sorgente Beverfood, nel 2006 sono stati prodotti in Italia circa 12 miliardi di litri di acqua minerale e registrato un consumo interno superiori agli 11 miliardi per l’imbottigliamento, dei quali, secondo Mineracqua sono state utilizzate 350 mila tonnellate di PET provenienti da circa 665 mila tonnellate di Petrolio ed una emissione di gas serra complessiva di 910 mila tonnellate di CO2 equivalente (Secondo l’EPA statunitense, per ogni Kg di PET prodotto vengono emesse 2,6 Kg di CO2 eq.);
- al trasporto: secondo Mineracqua solo il 18 % delle bottiglie di acqua minerale viaggia su ferrovia e l’82 % su gomma, attraverso percorsi anche di migliaia di chilometri, come per una delle più diffuse marche: la Levissima, che, partendo dall’Arco Alpino, per raggiunger i supermercati di Napoli, Puglia e Palermo percorre, rispettivamente, una distanza di 894, 1.000 e 1.500 Km, a bordo di veicoli pesanti che contribuiscono alle emissioni di PM 10 ( Polveri sottili dal diametro uguale o inferiore ai 10 millesimi di millimetro ) da trasporto stradale nella misura del 23 %;
- allo smaltimento: dai dati rilevati dall’Associazione di categoria Mineracqua e dal Corepla (Consorzio per il recupero degli imballaggi in plastica ), già nel 2006, dei 2,2 milioni di tonnellate di imballaggi plastici immessi al consumo, 409 mila erano in PET, dei quali 350 mila sono state utilizzate per la produzione di bottiglie per acque minerali, di cui soltanto 124 mila (pari al 35 %) avviate al riciclaggio.
Riciclaggio che, vale la pena ricordare, oltre a sottrarre l’antieconomico conferimento dei contenitori in discarica e dal pregiudizievole abbandono nell’ambiente, consente, stando ai dati riportati nel libro “ Il Riciclo Ecoefficiente “ dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia, attraverso l’utilizzo del PET riciclato per la produzione di nuovi imballaggi, un risparmio di emissione di CO2 del 95 % ed energetico del 93 %, rispetto alla produzione partendo dalla materia prima.
Ed è proprio per tentare di contenere tali insostenibili sprechi di esauribili risorse naturali e di immissione di gas inquinanti nell’aria che si respira , che ritornato in Italia, in fase sperimentale, il “ Vuoto a rendere” (già utilizzato negli anni 60 – 70) previsto da un Regolamento del Ministero dell’Ambiente, pubblicato il 25 Settembre sulla Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 10 Ottobre 2017.
Tale sperimentazione, che durerà un anno ed è finalizzata ad incentivare comportamenti che salvaguardino l’ambiente, attraverso la sensibilizzazione dei consumatori sull’importanza del riciclo, viene evidenziata nei vari ambienti che hanno scelto di aderire alla fase sperimentale (Bar, Ristoranti, Alberghi e vari altri punti vendita) con l’esposizione di un apposito simbolo.
Quanto fin qui esposto non si prefigge certo di interferire sulla libertà di scelta di chi ritiene conveniente dissetarsi con l’acqua minerale in bottiglia, bensì vuole essere soltanto un contributo di conoscenze sull’argomento mirato a consentire ai lettori- consumatori di operare tale scelta in maniera più consapevole e compatibile con la salute dell’Ambiente, dalla quale dipendono le nostre condizioni di vita. Affinché si eviti, di divenire complici inconsapevoli, sebbene con una lieve incidenza ( anche se è fuor di dubbio che ogni grande dimensione, non è altro che la somma di tantissime e piccolissime frazioni della stessa), della causa dei 91.000 decessi prematuri che ogni anno si verificano in Italia e del costante incremento di diagnosi di tumori maligni, ictus, problemi cardiaci e malattie respiratorie ( rilevati nei Siti di interesse Nazionale o Regionale – SIN o SIR ) che interessano particolarmente le fasce di età da zero a 24 anni, imputabili all’inquinamento da ozono e particolato fine, cioè a particelle di diametro inferiore ai 2,5 micrometri, particolarmente pericolose, poiché possono raggiungere facilmente gli alveoli polmonari e quindi il flusso sanguigno.
Insomma, il detto un tempo in voga: “ siamo quel che mangiamo “ oggi, purtroppo, a ragion veduta, è diventato: “siamo quel che mangiamo e quel che respiriamo”.
A cura del Prof. Brancato
I bambini amano molto fare lavori pratici ed è bellissimo lasciare che esprimano la loro creatività attraverso il gioco. Il gioco, infatti, ha da sempre avuto un ruolo centrale nell’accompagnare la crescita e lo sviluppo del piccolo. Una attività che i genitori devono incoraggiare e stimolare nel migliore dei modi. A tal proposito Pinterest propone una serie di consigli e suggerimenti ai quali i genitori possono ispirarsi per proporre giochi educativi e divertirsi con i propri figli.
Di seguito, le proposte per il fai-da-te di Pinterest:
Collage
Ideale per i più piccoli, serve solamente la colla e tanti pezzetti di carta colorata o ritagli di giornale. Creare collage è un’attività piacevole ed educativa al tempo stesso: i bambini imparano a creare forme o immagini incollando i piccoli ritagli di carta tra loro dando libero sfogo alla loro immaginazione e creatività.
Di seguito alcuni spunti di Pinterest:
Fare collane
Collane fai-da-te di ogni dimensione e colore sono un modo divertente per i bambini di creare qualcosa di cui andare fieri. Tanti i materiali da poter utilizzare per creare questi piccoli gioielli, dalla pasta secca, ai bottoni, alle perline, fino alle conchiglie per stimolare il bambino a coordinare i movimenti per infilare il filo in oggetti diversi.
Di seguito alcuni spunti di Pinterest:
Origami
L’arte di piegare la carta, per far scoprire ai bambini come far nascere oggetti meravigliosi da un semplice foglio. Un’attività che sviluppa la manualità, insegna la pazienza, la concentrazione, oltre che a essere attenti. Un buon modo anche per rilassarsi.
Di seguito alcuni spunti di Pinterest:
Cucinare
Data la curiosità e la voglia di fare dei bambini, coinvolgerli in attività culinarie è sempre un’ottima idea. Preparare con la mamma la merenda, un pranzo o una cena può essere un momento di grande condivisione. La cucina stimola la creatività e invitarli a mescolare o dosare, a mettere le mani in pasta o ad assaggiare diventa un’occasione educativa.
Di seguito alcuni spunti di Pinterest:
Maschere fai da te
E’ tempo di Carnevale e dilettarsi nella realizzazione delle maschere può essere una bella attività per coinvolgere i bambini in questa ricorrenza speciale.
Di seguito alcuni spunti di Pinterest:
Ci sono milioni di idee per giocare in modo creativo ed educativo su Pinterest, e potete trovarle seguendo queste bacheche per cercare quella più adatta al vostro bambino.
Con oltre 300 milioni di persone che utilizzano Pinterest in tutto il mondo ogni mese, Pinterest è una risorsa ideale per lasciarsi ispirare.
Per una facile consultazione, ecco semplici passaggi per incorporare Pin (prova i grandi pin!). Se per qualsiasi motivo il tuo CMS non supporta pin incorporati, ti chiediamo di attribuire ogni tendenza a Pinterest.
Pinterest è un motore di ricerca visiva per trovare idee per la tua vita tra cui ricette per la cena, ispirazioni per la casa e lo stile e altro ancora. Le persone hanno salvato oltre 200 miliardi di idee in una vasta gamma di categorie, che altri con gusti simili possono scoprire attraverso la ricerca e le raccomandazioni.
Con sede a San Francisco, la piattaforma è stata lanciata nel 2010 e ora ha +300 milioni di utenti mensili in tutto il mondo. Disponibile su iOS e Android e su pinterest.com.
Nei giorni della merla, i giorni più freddi dell’anno, il pensiero di una bella polentata fa venire subito l’acquolina in bocca. Un bel piatto fumante, preparato come una volta e con un gustoso sugo di salsiccia non va fatto scappare!
Ed ecco qui la sorpesa! (rimandata causa avversità meteo)
Sabato 9 febbraio, al piazzale del Palaghiaccio e in concomitanza con il Mercato Contadino, dalle ore 12.00 si potrà degustare la polenta.
“La Polenta Contadina”: completamente a chilometri 0.
Oltre che mangiarla, sarà possibile assistere a tutta la sua preparazione fino alla cottura nel classico paiolo di rame, girata con lo spino.
La tradizione vuole che la vera polenta sia condita con sugo di salsiccia e questo per i tradizionalisti sarà un vero orgoglio.
Ci sarà anche spazio per i meno tradizionalisti, sperimentatori di nuovi sapori e vegetariani, infatti, verrà preparata anche la versione condita con broccoletti ed altre verdure stagionali.
E la musica?
Questa volta non ci faremo mancare nulla!
Ad accompagnare la polentata ci sarà il Duo Folklore Nostrano con la migliore musica popolare.
Siete tutti pronti per una "polenta fatta in casa" e “mangiata in piazza”?
Euro 3,00 a piatto.
Post di Alessandro Blasetti su Facebook
Si continua ad intervenire sulle criticità di alcuni tratti stradali pedonabili.
Gli interventi si riferiscono al centro storico di Marino, che ha visto la sostituzione in via Roma e corso Trieste,di invasive fioriere a spigolo vivo che limitavano il passaggio pedonale
Mentre P.zza Lepanto l'istallazione dissuasori al parcheggio selvaggio con alternanza di fioriere e paletti