Solo chi, per vari motivi ha avuto l’occasione di frequentare l’INI, può comprendere appieno i disagi che bisogna sobbarcarsi per tale Istituto con un’autovettura privata.
La strada infatti risulta particolarmente difficile da percorrere, ancor peggio poi se a doverla fare, come spesso accade, è una persona che ha qualche difficoltà motoria oppure anziana.
Una volta arrivati li poi c’è il problema del parcheggio, difficile da trovare, ma soprattutto particolarmente oneroso.
Sulla base di tutto ciò e supportati dal fatto che un servizio di navetta gratuita, dell’Istituto già collegava la struttura sanitaria con numerosi paesi dei Castelli, tra cui appunto Marino, Ciampino, ecc.ecc.., abbiamo chiesto l’estensione di tale servizio anche a Santa Maria, Frattocchie, Cava, Castelluccia, Fontana Sala e Due Santi.
La Direzione Sanitaria dell’Istituto pur confermando la validità della richiesta di un collegamento tra la struttura sanitaria e tutto il territorio a valle del Comune di Marino da cui provengono molti dei suoi pazienti, si disse impossibilitata a soddisfarla .
A questo punto l’unica strada da percorrere rimaneva quella di chiedere all’Amministrazione Comunale di istituire un servizio di navetta pubblica, cosa che abbiamo formalmente fatto in data 02.11.2017, e approfondito in un incontro con l’Assessore competente.
Una proposta che ha riscosso un forte interesse e che per questo è stata portata avanti con un grande impegno,dall’Assessore Cerro, fino a raggiungimento dell’accordo dei giorni scorsi tra INI- Schiaffini e Comune di Marino per l’avvio dal 12-03-2018 di un servizio di navetta da e per l’Istituto con partenza da … Marino, piazza Don Luigi Sturzo.
Premesso che siamo contenti di aver contribuito ad avviare un servizio, utile agli abitanti di Marino Centro, ma le domande sorgono spontanee.
Come mai si è realizzato un servizio dove già esisteva, e non si è cercato invece di realizzarne uno nuovo che ovviamente avrebbe compreso anche Marino centro, come da noi richiesto?
Il Signor Sindaco, che si dice orgoglioso di aver creato un servizio utile a TUTTI gli utenti dell’Istituto provenienti dal nostro Comune, ci spieghi in quale modo un utente, per esempio di Santa Maria potrà usufruire di tale servizio.
Senza una risposta plausibile, allora il vecchio detto “piove sempre sul bagnato” rimane sempre di forte attualità.
Con un ritardo decennale rispetto alla gran parte del Comuni Italiani, del Nord, del Centro, ma anche del tanto vituperato Sud, anche nel nostro Comune segna i primi barcollanti passi, la raccolta differenziata porta a porta.
Un sistema di raccolta che modifica radicalmente l’approccio dei Cittadini nei confronti del rifiuto, che da tale, diventa invece una risorsa da sfruttare, a tutto vantaggio dell’ambiente, ma in ultima analisi anche del portafoglio.
Un percorso di modifica comportamentale che come è immaginabile richiede tempo, approfondimento ed impegno di tutti, Cittadini ed Istituzioni, ma che al termine del quale porta alla consapevolezza dell’insostenibilità ambientale economica e morale dell’attuale sistema, retaggio del secolo scorso, abbandonato ormai da tutto il mondo civile, ma ostinatamente difeso da “Illustri” Amministratori locali del passato.
Una consapevolezza che deve portare il Cittadino a sentirsi parte attiva e centrale di questo processo, ma che comporta anche un’assunzione diretta di responsabilità delle proprie azioni.
Un cambiamento che proprio per il fatto di essere così profondo, andava gestito con cura, attenzione e senza alcuna fretta.
Il nostro Comitato, intuendo la complessità della posta in gioco, ha in quest’ultimo anno, più e più volte sollecitato l’Amministrazione Comunale ad avviare una capillare informazione dei Cittadini, anche attraverso la rete dei vari Comitati, ma la risposta che abbiamo sempre ricevuto è stata “ tempo al tempo”, per poi scoprire un bel giorno di fine aprile che il tempo era finito e che la partenza del servizio era stata fissata da li a poche settimane.
La domanda sorge spontanea, ma se fino a gennaio era ancora presto, come mai già ad aprile era già tardi? Cosa ha portato a quest’improvvisa accelerazione, che ha reso la partenza del servizio, un pasticcio ?
A nostro parere una seria programmazione avrebbe dovuto prevedere, nell’ordine:
1. La completa operatività dell’isola ecologica;
2. l’avvio di una capillare campagna di sensibilizzazione dei Cittadini;
3. l’avvio, della distribuzione dei mastelli, almeno 2 mesi prima dell’inizio del servizio;
4. una serie di giornate dedicate alla raccolta degli ingombranti, sia presso l’isola ecologica che presso altri punti di raccolta straordinari;
5. e solo dopo tutto ciò, si poteva avviare il nuovo servizio.
Ma ormai il danno è fatto e per attutire le conseguenze, rinnoviamo, ancora una volta, la nostra completa ed incondizionata disponibilità a dare il nostro, sia pur modesto, contributo a questo processo.
Per concludere, un’ultima considerazione: siamo proprio certi che la Multiservizi, azienda partecipata e quindi con vincoli stringenti sulle assunzioni di nuovo personale, indispensabile per un servizio così capillare e complesso, sia stata la scelta giusta?
Viste le condizioni meteo, il Sindaco Colizza ha prolungato l'ordinanza di chiusura delle scuole.