Con un ritardo decennale rispetto alla gran parte del Comuni Italiani, del Nord, del Centro, ma anche del tanto vituperato Sud, anche nel nostro Comune segna i primi barcollanti passi, la raccolta differenziata porta a porta.
Un sistema di raccolta che modifica radicalmente l’approccio dei Cittadini nei confronti del rifiuto, che da tale, diventa invece una risorsa da sfruttare, a tutto vantaggio dell’ambiente, ma in ultima analisi anche del portafoglio.
Un percorso di modifica comportamentale che come è immaginabile richiede tempo, approfondimento ed impegno di tutti, Cittadini ed Istituzioni, ma che al termine del quale porta alla consapevolezza dell’insostenibilità ambientale economica e morale dell’attuale sistema, retaggio del secolo scorso, abbandonato ormai da tutto il mondo civile, ma ostinatamente difeso da “Illustri” Amministratori locali del passato.
Una consapevolezza che deve portare il Cittadino a sentirsi parte attiva e centrale di questo processo, ma che comporta anche un’assunzione diretta di responsabilità delle proprie azioni.
Un cambiamento che proprio per il fatto di essere così profondo, andava gestito con cura, attenzione e senza alcuna fretta.
Il nostro Comitato, intuendo la complessità della posta in gioco, ha in quest’ultimo anno, più e più volte sollecitato l’Amministrazione Comunale ad avviare una capillare informazione dei Cittadini, anche attraverso la rete dei vari Comitati, ma la risposta che abbiamo sempre ricevuto è stata “ tempo al tempo”, per poi scoprire un bel giorno di fine aprile che il tempo era finito e che la partenza del servizio era stata fissata da li a poche settimane.
La domanda sorge spontanea, ma se fino a gennaio era ancora presto, come mai già ad aprile era già tardi? Cosa ha portato a quest’improvvisa accelerazione, che ha reso la partenza del servizio, un pasticcio ?
A nostro parere una seria programmazione avrebbe dovuto prevedere, nell’ordine:
1. La completa operatività dell’isola ecologica;
2. l’avvio di una capillare campagna di sensibilizzazione dei Cittadini;
3. l’avvio, della distribuzione dei mastelli, almeno 2 mesi prima dell’inizio del servizio;
4. una serie di giornate dedicate alla raccolta degli ingombranti, sia presso l’isola ecologica che presso altri punti di raccolta straordinari;
5. e solo dopo tutto ciò, si poteva avviare il nuovo servizio.
Ma ormai il danno è fatto e per attutire le conseguenze, rinnoviamo, ancora una volta, la nostra completa ed incondizionata disponibilità a dare il nostro, sia pur modesto, contributo a questo processo.
Per concludere, un’ultima considerazione: siamo proprio certi che la Multiservizi, azienda partecipata e quindi con vincoli stringenti sulle assunzioni di nuovo personale, indispensabile per un servizio così capillare e complesso, sia stata la scelta giusta?
Antonio Calcagni |
29/05/2018 Articolo letto 1.435 volte |
Commento di: Rocco
Signor calcagni,
ritengo la sua analisi davvero efficace, ancorché polemica, ma ci sta tutta...
La riuscita dell'iniziativa è principalmente devoluta al livello di coinvolgimento positivo degli abitanti. E, come ha giustamente detto lei, il Comune non ha probabilmente consentito che ciò accadesse, o meglio non ha fatto nulla perché ciò accadesse. Avendo già avuto esperienze in contesti urbani con alto indice di riciclaggio, mi sento di dire che l'implementazione della raccolta differenziata è una misura che innalza notevolmente il decoro urbano e, mi creda, da new entry della zona, le dico che c'è n'è un gran bisogno.
Ad ogni modo credo che, benché indiscutibili siano le falle nella pianificazione del servizio da parte del Comune, il grosso insuccesso sarà colpa della cittadinanza e della forte ed ingiustificata inerzia al cambiamento nonché alla mancanza assoluta di controlli e sanzioni.
Isola ecologica APERTA (non per 3 h...) ED EFFICIENTE? Sarebbe la chiave di volta per risolvere molti problemi.
Commento di: Antonio Calcagni
Signor Rocco, concordo pienamente sul fatto che la colpa dell'eventuale insuccesso, speriamo di no, sia da ascrivere al disinteresse ovvero avversione al cambiamento dei Cittadini, accompagnato da una assenza di controlli e sanzioni. Era proprio per questo che andava fatta preventivamente una campagna capillare e martellante. Inoltre una cosiddetta " Isola ecologica" non a portata di mano, aperta per sole 3 ore al giorno hanno fatto il resto.
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