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#DISTANTIMAVICINI: LE COLICHE IN DIRETTA FACEBOOK PER LA SLA, SMA E LE DISTROFIE MUSCOLARI

#DISTANTIMAVICINI: LE COLICHE IN DIRETTA FACEBOOK PER LA SLA, SMA E LE DISTROFIE MUSCOLARI  Copertina (529)
Eleonora Persichetti

Il 29 aprile un nuovo appuntamento social promosso da Aisla, Famiglie SMA e UILDM per sostenere i Centri Clinici NeMO. Raccolti oltre 175mila euro.
Ospiti speciali Fabrizio e Claudio Colica, in arte Le Coliche
 
 
Aderisci alla campagna: distantimavicini
 
 
“Se lo può fare lei, lo possiamo fare tutti. Questo ci diciamo quando usiamo l’ironia nei nostri video. Il sorriso è una delle armi più potenti che abbiamo a disposizione e l’abbiamo imparata in casa da nostra mamma, affetta da SLA. È lei la prima a prendersi in giro, ed è una capacità che ha regalato anche a noi, insegnandoci che – con rispetto – si può in fondo scherzare su tutto”.
 
Fabrizio e Claudio Colica, i fratelli romani in arte Le Coliche, non hanno dubbi sull’importanza di affrontare le situazioni più difficili con leggerezza. Ne parlano in diretta Facebook sulla pagina di Aisla (AISLA) mercoledì 29 aprile alle 18 per la rubrica #distrattimavicini, a cui hanno partecipato nei giorni scorsi anche Neri Marcorè e lo chef Mauro Uliassi.
 
Un format nato sui social per sostenere la campagna #distantimavicini promossa da AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, insieme a Famiglie SMA e UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. La raccolta fondi delle tre associazioni è nata per supportare i Centri Clinici NeMO di Milano, Roma, Arenzano e Messina, specializzati nella cura delle persone affette da malattie neuromuscolari, nelle difficoltà quotidiane legate all’emergenza Covid-19. L’obiettivo è dotare i reparti di sistemi di protezione individuale adeguati; integrare gli operatori e potenziare i servizi per la presa in carico a distanza. Nel primo mese sono stati raccolti oltre 175mila euro, donate 30mila mascherine chirurgiche, effettuati più di 700 consulti clinici e interventi di assistenza a distanza.
#distrattimavicini è l’incontro virtuale ideato per condividere momenti di confronto e svago in un periodo in cui la quotidianità e la permanenza forzata a casa sono difficili da gestire.
 
Partecipano all’appuntamento di mercoledì il presidente di Aisla Massimo Mauro; il presidente dei Centri Clinici NeMO Alberto Fontana; Simona Spinoglio, psicologa nel team del numero verde Stella di Famiglie SMA e Marika Pane, direttore clinico del Centro Clinico NeMO di Roma, area pediatrica.
 
Ospiti speciali Le Coliche, irresistibile duo capace di raccontare in modo sarcastico e ironico l’attualità che li circonda, dalla politica ai fenomeni musicali (oltre 250.000 gli iscritti al loro canale YOUTUBE).
 
Abili nel coniugare leggerezza e serietà, Fabrizio e Claudio hanno affrontato anche temi importanti con delicata e intelligente comicità, come la donazione del midollo osseo per la campagna #MatchItNow2019 (CAMPAGNA). Fabrizio è stato anche il protagonista, con Michela Giraud, del corto per la campagna di sensibilizzazione sullo screening neonatale per la SMA #GiochiamodiAnticipo (CAMPAGNA).
 
 
I numeri e i risultati della campagna #distantimavicini
 
  • Oltre 175.000 euro raccolti
  • 341 donatori
  • 30.000 mascherine chirurgiche in distribuzione gratuita ai malati neuromuscolari e ai loro famigliari
  • 800 21 22 49: il numero verde attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00 per entrare in contatto con i medici del Centro Clinico NeMO
  • 744 consulti clinici e interventi di assistenza a distanza
  • 244 gli accessi agli ambulatori e videochat per il supporto psicologico a distanza
  • 252 chiamate al servizio di nurse coaching
  • 02/66982114: il numero del Centro di Ascolto AISLA che ha ricevuto tra febbraio e aprile oltre 1570 richieste di aiuto, consulenza e sostegno, quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso
  • 800.589738 è il Numero Verde Stella di Famiglie SMA: 31 nuovi casi di pazienti presi in carico
  • il Punto di ascolto UILDM, gestito da un team di esperti psicologi; i webinar sui temi medici e legislativi, le dirette Instagram D – Stanza e il Bar virtuale UILDM per un totale di 20 punti di incontro UILDM rivolti ai soci. Per richiedere un colloquio psicologico sarà sufficiente inviare una e-mail all’indirizzo gruppopsicologi@uildm.it

5 millennial su 10 preoccupati dal post epidemia

5 millennial su 10 preoccupati dal post epidemia Copertina (461)
Eleonora Persichetti

EMERGENZA CORONAVIRUS: 5 millennial su 10 preoccupati dal post epidemia. DAGLI ESPERTI IL VADEMECUM PER NON PERDERE LA POSITIVITÀ
 
Sfruttare la quarantena per riflettere sul proprio stato d’animo, informarsi in maniera responsabile, dimostrare gratitudine e dedicarsi alla meditazione. Sono questi alcuni dei consigli degli esperti per affrontare l’emergenza sanitaria nel migliore dei modi e prepararsi a quello che accadrà dopo. Vademecum rivolto soprattutto ai millennial: da ricerche internazionali è emerso come oltre il 47% dimostri preoccupazione verso il post epidemia.
 
L’emergenza Coronavirus ha costretto milioni di persone in tutto il mondo alla quarantena forzata, trasformando in maniera radicale abitudini e stili di vita, e causando numerosi problemi psicologici. Ad essere più colpiti, secondo una ricerca americana pubblicata dall’ American Psychiatric Association (APA) su CNBC, sono i millennial: oltre il 47% ha affermato di avere paura delle possibili conseguenze del post epidemia e dimostra difficoltà nell’adattarsi a un graduale ritorno alla normalità. Timore di perdere il lavoro e di non poter tornare a viaggiare come un tempo sono tra i sentimenti più comuni. Uno scenario negativo che si ripercuote anche sulle ricerche online legate al virus, le prime a causare stress e ansia: basti pensare che secondo un’indagine pubblicata sul New York Times sono aumentate del 250% nelle ultime due settimane e l’hashtag #Coronavirus su Instagram conta oltre 16 milioni di post. Ma quali sono, dunque, i consigli degli esperti per non lasciarsi governare dalla paura e affrontare con positività questi momenti difficili? Sfruttare la quarantena per riflettere sul proprio stato d’animo, informarsi in maniera responsabile evitando di cadere nel baratro delle fake news, ritrovare quel senso di umanità e calore dimenticati e dedicarsi a forme di meditazione e interiorizzazione.
 
“La pandemia di cui siamo protagonisti diretti è un qualcosa di mai visto prima, ma come ogni momento di crisi può rappresentare una porta socchiusa su qualcosa di individuale e sociale che, nell’ordinarietà, è più difficile da cogliere – ha spiegato Andrea Di Terlizzi, studioso, maestro di Scienze Interiori e autore del testo Futuro Proximo assieme a Antonella Spotti – Cosa possiamo fare per trarre il massimo vantaggio da un evento che, guardato nel suo aspetto materiale, non ha nulla di positivo? Possiamo innanzitutto sfruttare il momento per ritrovare un’umanità, un calore, un senso di fratellanza e sorellanza troppo spesso accantonati. Fermiamoci a riflettere su come vogliamo vivere e cambiare questo mondo in un luogo migliore, non facendoci sopraffare dalla paura perché tale sentimento non può coesistere con l’amore. Dovremmo provare a sederci a terra respirando e rimanendo in silenzio, sgombrando la nostra mente da pensieri negativi. Soltanto in questo modo possiamo essere pronti ad affrontare con positività il post epidemia perché quando la crisi cesserà, e avverrà quel momento, sarà il caso di avere gli occhi ben aperti e decidere se vogliamo continuare a farci trasportare dai poteri che decidono per noi quale vita vivere”.
 
I benefici della connessione sociale, anche se a distanza forzata, sono evidenziati da una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Lancet, che sottolinea come la solitudine possa essere più nociva per il nostro sistema immunitario di 15 sigarette al giorno. Una condizione negativa che può colpire i giovani, i più avvezzi alla socializzazione e ai viaggi internazionali, e che dunque potrebbero soffrire maggiormente da questa forma di isolamento: basti pensare che secondo un’indagine pubblicata su Fox News il 70% dei ragazzi compresi tra 18 e 35 anni ha visitato paesi stranieri nel 2019. E ancora, un valido aiuto per combattere la solitudine arriva dalla meditazione: secondo una ricerca della National Health Association e pubblicata su Psychology Today, le tecniche di meditazione e interiorizzazione alleviano i livelli di cortisolo presenti nel sangue, aumenta la produzione di dopamina, il neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore, e favorisce il rafforzamento delle sinapsi in diversi punti del sistema nervoso.
 
Ecco infine il vademecum per affrontare la quarantena forzata e prepararsi al post epidemia con positività:
  1. Prendersi del tempo per riflettere sul proprio stato d’animo: il distanziamento sociale risulta un’esperienza stressante, soprattutto per i giovani, ma permette di fermarsi a concentrarsi su se stessi.
  2. Non lasciarsi sopraffare dalla paura: assumere un atteggiamento costruttivo è fondamentale per non perdere la capacità di governare la paura e rimanere in balia di chiunque generi in noi questo sentimento nefasto.
  3. Essere uniti anche nella distanza: sfruttare questo momento di crisi per aiutare chi è in difficoltà, sorridere al prossimo, utilizzare i social in maniera genuina, ritrovando così quel senso di umanità e calore molto spesso dimenticati.
  4. Leggere e informarsi, senza assorbire le notizie in modo passivo: non dimenticare la dignità che contraddistingue il nostro essere umani. Accertarsi di fonti certe e riflettere sul contenuto è importante per non cadere nel baratro delle fake news.
  5. Dedicarsi alla meditazione o a qualsiasi altra forma di interiorizzazione: usare la respirazione per ritrovare una condizione di equilibrio e calma, focalizzare la mente per generare un’onda stabile, calma e lucida in voi e attorno a voi.
  6. Non sottovalutare la forza della gratitudine e dell’amore: è fondamentale non dimenticarsi di essere grati per quello che si possiede e ringraziare chi combatte ogni giorno questa difficile battaglia, mettendo a serio rischio la propria incolumità.
  7. Dare un esempio dal punto di vista umano e non solo organizzativo: sfruttare questo momento per cercare di portare alla luce la parte migliore di ciascuno, riducendo la provinciale abitudine di trasmettere soltanto negatività.
  8. Riscoprire le proprie risorse e non smettere di imparare: la quarantena rappresenta il momento ideale per leggere, imparare una nuova lingua, investire sulla propria formazione professionale ed essere pronti al ritorno operativo post crisi.
  9. Riorganizzare le proprie abitudini quotidiane: essere chiusi in casa non equivale a lasciarsi andare. Bisognerebbe programmare le proprie giornate scaglionando i momenti di lavoro e quelli dedicati alla propria cura personale, sul lato fisico e mentale.
  10. Imparare a saper gestire i movimenti: il nostro organismo disperde molta energia attraverso le tensioni muscolari, a loro volta connesse alle tensioni emotive. Bisognerebbe controllare il corpo e rilassare le parti contratte, sia in movimento, sia da seduti.

Il primo show itinerante al mondo che sta appassionando il pubblico in finestra

Il primo show itinerante al mondo che sta appassionando il pubblico in finestra  Copertina (725)
Eleonora Persichetti

Dopo Corviale e San Basilio “Sotto lo Stesso Cielo tour” con Casta e Giuliani conquista anche Tor Bella Monaca. Special guest l’imitatore Antonio Mezzancella
 
Grande successo del primo show itinerante al mondo che sta appassionando il pubblico in finestra della periferia romana
 
 
Roma, 26 aprile 2020 – Grande successo del primo show itinerante al mondo “Sotto lo stesso Cielo Tour - Musica, risate e solidarietà ai tempi del Coronavirus”, con due straordinari artisti, il comico Antonio Giuliani, volto noto della televisione italiana, e Andrea Castaviolinista internazionale dall’archetto luminoso, accompagnati dal dj Gabry Imbimbo che hanno appassionato il pubblico in finestra della periferia romana.
 
Dopo Corviale e San Basilio ieri il tourcon ospite d’onore Antonio Mezzancella, star del programma dell’ammiraglia Rai Tale e Quale Showè approdato al Centro Commerciale Le Torri di Tor Bella Monaca e anche questa volta è stata un’esplosione di allegria, ballo e canto di tutte le persone affacciate alle finestre. “Una grandissima emozione – racconta Mezzancella – mentre cantavo una canzone a squarciagola ho guardato in alto e visto la gente che cantava, eravamo lontani ma tutti connessi in un abbraccio virtuale, il più vicino possibile a quello reale …  abbraccio che ci manca. Le onde sonore tramite la musica hanno fatto da collante e da conduttore che ci ha uniti e reso vicini per qualche minuto”.
 
Tutte le tappe fatte hanno qualcosa di diverso anche se la reazione del pubblico è sempre meravigliosa – afferma Giuliani - vedere queste persone affacciate e il loro calore mi ha regalato una emozione unica. Ringrazio Salvamamme per avermi coinvolto in questo fantastico progetto”.
“I palazzi erano grandissimi e c’era tanta gente affacciata, abbiamo sentito applausi veramente caldi – gli fa eco Casta che aggiunge: “sono veramente soddisfatto di aver portato la mia musica in questo progetto pilota perché nella fase due ci dovremmo inventare dei modi per fare intrattenimento dal vivo, e noi siamo stati i pionieri”.
 
Non è mancata la solidarietà perché Salvamamme, anche in questa occasione, oltre alla quotidiana assistenza a tante famiglie del quartiere, ha donato ai bimbi nascituri anche un favoloso corredino con capi ricamati a mano dalle nonne dell’associazione. “Il senso di questo tour è regalare benessere fisico e musica per il cuore e per l’anima alle persone – spiega la Presidente, Grazia Passeri.
 
Lo spettacolo, ideato dalla giornalista Donatella Gimigliano, responsabile comunicazione dell’associazione, è stato realizzato grazie al suo coordinatore, Paolo Masini, e del regista Antonio Centomani. Prossima tappa il 1 maggio a Tor Pignattara.
L’evento è stato realizzato grazie all’ospitalità del Centro Commerciale Le Torri e al sostegno del Comitato Grazie 1000Croma Service e Colombi Gomme.
 
Si ringrazia la Polizia di Stato, la Polizia Municipale Sesto Gruppo, i Carabinieri Tor Bella Monaca e i gruppi di Protezione Civile Roma Est Lunghezza, VI Gruppo, I Lupi, Anvvfc Blue Green Sommozzatori, Modavi, I Falchi Blu, Anvvfc Terra Nuova (Vigili del Fuoco in Congedo) per la collaborazione e la distribuzione di generi.

Lazio autorizzi saldi Covid appena Paese riaprirà

Lazio autorizzi saldi Covid appena Paese riaprirà Copertina (450)
Eleonora Persichetti

Coronavirus, Tidei-Cavallari (Italia Viva): “Lazio autorizzi saldi Covid appena Paese riaprirà” 


"La riapertura del Paese, nei tempi e nelle modalità che saranno decise dal Governo, deve necessariamente sostanziarsi di idee concrete per ridare ossigeno a chi ha pagato il prezzo altissimo del lockdown. La Regione Lazio dia un segnale di vicinanza ai tanti commercianti che hanno dovuto tenere abbassate le saracinesche: appena sarà possibile riaprire si dia ai negozi la possibilità di effettuare saldi o vendite promozionali. Chiamiamoli simbolicamente saldi Covid per lanciare un messaggio di ripartenza e di speranza". Lo dichiarano, in una nota, la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei e il capogruppo del Gruppo Misto Enrico Cavallari (Italia Viva). "Per fare ciò - spiegano - è necessario sospendere la norma del Testo unico del commercio che vieta le vendite promozionali nei trenta giorni che precedono i saldi, che quest'anno nel Lazio scatteranno sabato 4 luglio", aggiungono.
 
"In questo modo, i negozianti potranno vendere la merce rimasta in magazzino e riprendere in generale la propria attività. Ma questi saldi extra possono ridare subito la possibilità ai cittadini di fare acquisti a prezzi calmierati, riattivando il circolo virtuoso degli acquisti", sottolineano. "Sosteniamo l'economia reale della nostra Regione con questa idea di semplificazione e di sostegno. Può significare tanto. Questa è una proposta, ma se ce ne sono delle altre ben vengano. Valutiamo tutte le opzioni in campo per ridare fiducia a un settore strategico della nostra economia", concludono Tidei e Cavallari.

Gli effetti dello smartworking

Gli effetti dello smartworking Copertina (1.109)
Eleonora Persichetti

Smart working in quarantena: secondo MioDottore 1 italiano su 4 è colpito da stati d’ansia e attacchi di panico
 
·Solo poco più di 1 su 10 (11%) ha già esperienza di lavoro “agile”;
·Più della metà degli intervistati (56%) percepisce il lavoro da casa più pesante, dovendosi dividere tra professione, famiglia e gestione della casa;
·Quasi la metà degli italiani (45%) ha provato un iniziale shock nel convogliare tutta la propria routine tra le mura domestiche.
 
 
Durante il periodo di lockdown anche le modalità lavorative degli italiani sono cambiate, con le attività e la postazione di lavoro d’un tratto trasferite tra le pareti di casa. Ma qual è l’impatto emotivo di questa mutata condizione? Per approfondire la tematica MioDottore – piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – ha coinvolto i propri utenti e una delle sue specialiste, la dottoressa Teresa Basilone, psicologa di Roma che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma.
 
Smart working: identikit degli italiani alle prese con il lavoro da remoto
 
È quasi la metà degli utenti del Bel Paese (44%) a proseguire nelle proprie attività lavorative e in maniera ”agile” durante l’emergenza Covid-19, districandosi tra laptop e device vari all’interno delle proprie abitazioni. Per quasi un quarto dei rispondenti (24%) il lockdown ha implicato un primissimo approccio a questa modalità professionale da remoto, un ulteriore cambiamento che necessita tempo e impegno per trovare un equilibrio, sia in termini pratici nel tentativo di ricreare un ufficio domestico, sia per quanto riguarda la revisione della gestione della quotidianità e delle incombenze casalinghe. Diversamente, solo poco più di 1 italiano su 10 (11%) trova nello smart working una pratica ormai consolidata, come i professionisti autonomi e chi nel proprio impiego ha iniziato già a lavorare con questa modalità da tempo. I più ”abituati” al lavoro agile sono prevalentemente i lavoratori del nord Italia (51%), in particolare donne (73%).
 
A casa sembra di lavorare più che in ufficio!
 
Complici l’interruzione di alcune produzioni o il più generico rallentamento di molti business, oltre un quarto (27%) degli italiani sta a tutti gli effetti lavorando meno.
 
Ma come stanno affrontando e vivendo gli altri la loro condizione di ”lavoratori da casa”?
 
Una grossa fetta di italiani si sente sopraffatta dalla to do list dell’ufficio, i bambini, le pulizie e il bucato e trova particolarmente complesso creare un giusto equilibrio tra momenti personali e ore al pc: sono ben oltre la metà delle persone coinvolte nella survey (56%) a riscontrarlo. Tra loro ci sono quelli che, risparmiando il tragitto casa-ufficio, tendono ad accendere il computer prima del consueto e a spegnerlo più tardi (23%) e altri che hanno la sensazione di non fermarsi mai perché una volta disconnessi dedicano ai propri figli il tempo rimasto della giornata (18%), arrivando così pressoché stremati.
Tra coloro a cui sembra di lavorare di più dalle mura di casa c’è anche una fetta di italiani che fa di tutto per salvaguardare il proprio spazio personale e cerca di ritagliarsi del tempo privato concentrando al massimo le energie al fine di terminare tutte le attività lavorative entro l’orario canonico per dedicarsi poi a se stessi (15%). Dall’altro lato sono in tanti a trovare difficile concentrarsi a casa e portare avanti le incombenze professionali (44%), perché si lasciano distrarre troppo facilmente da lavoretti casalinghi, tv e cellulare privato oppure sentono il bisogno di focalizzarsi maggiormente sui propri bimbi a discapito degli incarichi di lavoro.
 
L’umore ne risente: 1 italiano su 4 sta soffrendo di stati d’ansia e attacchi di panico
 
Il cambiamento di vita radicale e l’impatto con una nuova modalità lavorativa da remoto hanno sconvolto quasi la metà dei rispondenti (45%), che hanno percepito un’iniziale stato di ansia e preoccupazione a dover convogliare tutte le fasi della giornata in un unico luogo.
Se per alcuni lo shock iniziale pare essere rientrato e ora abbastanza gestibile, c’è una fetta importante di italiani – un quarto (25%) – che sta vivendo male la situazione contingente, tanto da soffrire di veri e propri picchi di ansia e crisi di panico. Se poteva essere prevedibile che tra questi fossero presenti i neofiti dello smart working (58%), sorprende apprendere che 1 lavoratore agile abituale su 5 (20%) stia vivendo male il momento.
Complice forse la quarantena anticipata rispetto ad altre regioni, è nel nord Italia che si registrano maggiori disagi di questo tipo, soprattutto tra le donne (72% vs il 28% degli uomini) e gli over 45.
Nonostante tutte le oggettive difficoltà della situazione attuale, il lavoro rappresenta un’ancora di salvezza per quasi un terzo degli italiani (30%), che si sente sollevato ad avere un’occupazione – pratica e mentale – in grado di coprire gran parte della giornata.
 
Mantenere il ritmo sonno-veglia e gli orari lavorativi abituali: i consigli della specialista
 
La dottoressa ricorda che: “Il modo in cui siamo abituati a vivere ci spinge a pensare che fermarsi è sbagliato. Per questo sentiamo il dovere di muoverci sempre, dimostrare che stiamo sempre facendo qualcosa e se capita che siamo costretti a fermarci, non sappiamo come reagire. Dobbiamo sforzarci di prendere il meglio da ogni esperienza. È molto probabile che più dello stop, è il dover affrontare i conflitti e i pensieri più profondi a spaventare. Quando si è molto attivi la mente è impegnata e permette di ignorare i pensieri scomodi”.
Per coloro che hanno iniziato da poco tale procedura lavorativa può essere impegnativo, l’esperta suggerisce: “Può essere complesso rinunciare a una parte importante del rapporto lavorativo e della socialità, anche nella perdita di abitudini talvolta faticose, come quella di alzarsi presto la mattina, vestirsi, uscire, andare in ufficio e incontrare i colleghi. Per mantenere un equilibrio è bene non cambiare il ritmo sonno-veglia; evitare di lavorare troppo e mantenere il totale delle ore stabilite; vestirsi come se si dovesse uscire anche se in modo comodo; prevedere delle pause durante le quali continuare a mantenere i contatti con familiari, amici e colleghi attraverso chat, video e cellulare”.
Infine, l’esperta fornisce alcune indicazioni anche per chi è più rodato, ma comincia a sentire il peso della contingenza: “Coloro che erano abituati e motivati a questa tipologia di lavoro, molto probabilmente, non la vivono più come una scelta. Ciò può innescare meccanismi in grado di generare ansia. Per quanto nel concreto non sia cambiato molto circa le loro abitudini, è variato il pensiero di non poter modificare le consuetudini. Paradossalmente però questo tipo di pensieri possono diventare strategici. Basti riflettere sul fatto che non è cambiato molto e si sta facendo ciò che si era abituati a fare, si possono conservare gli stessi orari da dedicare al lavoro e agli obiettivi personali”.
Per supportare gli utenti durante il lockdown, MioDottore ha messo a disposizione la funzionalità di consulenza online, che permette di incontrare via video gli specialisti, sia per un primo colloquio sia per appuntamenti di consueto monitoraggio del proprio stato di benessere. La piattaforma può già contare oltre 2.000 medici disponibili e oltre 15.000 consulenze online prenotate ad oggi.
 
Note di redazione: La survey di MioDottore è stata condotta in Italia a marzo 2020 e ha coinvolto 1.302 utenti.

UNA PARENTESI DISTENSIVA NEI TEMPI DEL CORONAVIRUS

UNA PARENTESI DISTENSIVA NEI TEMPI DEL CORONAVIRUS Copertina (631)
Domenico Brancato

NEI TEMPI DEL CORONAVIRUS
 
I tantissimi telespettatori appassionati della famosissima Serie TV “IL Commissario Montalbano“ nel seguire le scene in cui Montalbano contattava l’Anatomopatologo, anche quando si ingozzava di cannoli, per carpire dettagli sull’esito del suo operato sull’omicidio di turno, avranno certamente notato che ne scaturiva un colorito dialogo che, quasi sempre, si concludeva con una frase del genere: e adesso se ne vada perché mi ha rotto i “Cabasisi”.
Espressione che, data la particolare gradevolezza suscitata nella foltissima schiera di seguaci della trasmissione, trova sempre più ampie occasioni di citazione nel comune linguaggio quotidiano. Per cui si ritiene utile fornire delle precisazioni sull’autentico significato del curioso vocabolo.
Vocabolo che, anche se si dà per scontato, che sia nelle intenzioni di chi lo pronuncia, che nell’interpretazione di chi lo ascolta, alluda inequivocabilmente a degli organi maschili; in realtà tale convincimento non trova rispondenza nella sua traduzione letterale.
 
Trattasi, infatti,di un Termine che si riferisce ad una pianta spontanea denominata Zigolo dolce – Cyperusesculentus, diffusa nelle regioni meridionali, con un apparato radicale terminante con dei tuberi eduli,(ai quali, molto probabilmente, è da attribuire l’allusivo riferimento), molto apprezzati, tanto da essere entrati,specie in Sicilia, nel linguaggio corrente, con la denominazione di: Bagigi, Dolceghini, Ziperi, Zizzole o Mandorle di terra e Cabasisi. Nome quest’ultimo reso noto, appunto, dal Montalbano di Camilleri.
Chiarimento che certamente sorprenderà molti lettori e che ridimensionerà l’enfasi dell’espressione finora riservata ad una risposta conseguente a subiti comportamenti fastidiosi …, ma che, in compenso, per effetto dell’accostamento agli esilaranti momenti collegabili all’accattivante battuta, probabilmente, avrà il non trascurabile merito di influire ad abbassare il livello di scontrosità ed a predisporre gli animi degli ipotetici dialoganti ad un più conciliante atteggiamento.
 
Per completare le annotazioni delle caratteristiche della pianta in questione, si aggiunge che è considerata dai botanici “classica” (ossia nota fin dall’epoca Romana), in quanto oggetto di remote citazioni, per il fatto che i suoi tuberi sono stati rinvenuti nelle antiche tombe dei Faraoni, risalenti al 2000 avanti Cristo. Poiché,la leggenda vuole che questo particolare cibo accompagnasse i defunti nell’aldilà.
Oltre ad essere, più da recente, molto apprezzata,sia per le molteplici utilizzazioni dei ricchi di nutrienti tuberi, come: surrogati di mandorle e nocciole, nelle trasformazioni in pasticceria; snack, uniti allo yogurt e in confezioni di essiccati; e sia per il contenuto di molteplici apporti di sostanze benefiche dagli effetti: antiossidanti ed anti-invecchiamento; fortificatori del sistema immunitario e confacenti alle esigenze nutrizionali: deidiabetici, di chi soffre di colesterolo e dei celiaci.
Insomma, trattasi di una pianta che, come infestante, per molti agricoltori costituisce un serio problema per la difficoltà di eliminarla, a causa del notevole potere di diffusione degli organi di riproduzione sotterranei (tuberi), difficilmente asportabili insieme agli steli; mentre, con finalità colturale, grazie alle molteplici utilizzazioni sopra descritte, rappresenta una provvidenziale fonte di reddito.

INACCETTABILI LE MULTE A VIVAI E FLORICOLTORI

INACCETTABILI LE MULTE A VIVAI E FLORICOLTORI  Copertina (687)
Eleonora Persichetti

AGRICOLTURA - ANDREASSI E PIAZZONI (ITALIA VIVA): "INACCETTABILI LE MULTE A VIVAI E FLORICOLTORI, IL GOVERNO HA GIA’ FATTO CHIAREZZA”
 

Si moltiplicano le segnalazioni di multe ad imprese del settore floro-vivaistico, per una interpretazione delle disposizioni di lookdown, volute dal Governo, che vedrebbero le suddette attività obbligate alla chiusura. Anche sul territorio della Provincia di Roma molti operatori del settore, già pesantemente colpito dalla crisi economica da Covid, sono incappati in pesanti sanzioni economiche. Una filiera produttiva molto presente e diffusa.
 
“La Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova aveva già chiarito che con il DPCM del 20 Marzo e le successive FAQ interpretative il Governo ha consentito la riapertura delle attività di vendita di piante e fiori anche al dettaglio, sebbene possano comunque esserci disposizioni diverse a livello regionale ed anche comunale”. Spiegano Ileana Piazzoni e Luca Andreassi, Coordinatori di Italia Viva in Provincia di Roma. “Ora il Ministero dell’Interno ha diramato ai prefetti una circolare che ribadisce che le attività floro-vivaistiche e di vendita al dettaglio di fiori, semi e piante ornamentali, rientrano perfettamente nel comparto delle attività agricole non soggette ad alcuna chiusura stabilita nei DPCM del 20 Marzo e del 10 Aprile. Quindi possono lavorare, dato che la Regione Lazio non ha adottato provvedimenti a riguardo, valgono le disposizioni a livello nazionale”.
“Tutto il mondo produttivo chiede alle istituzioni chiarezza e semplificazione per una efficace strategia di riapertura del Paese. Ogni ulteriore complicazione burocratica è da interpretarsi come una inutile vessazione. Alle imprese ed ai lavoratori adesso servono liquidità economica e certezze legislative. Italia Viva è al loro fianco per dare risposte in tal senso”, concludono i due coordinatori.

Regione Lazio. Riaprono gli Orti Sociali

Regione Lazio. Riaprono gli Orti Sociali Copertina    (allegati) (1.323)
Antonio Calcagni

 
La Regione Lazio, con ordinanza nr. Z00029 del 15-04-2020, apre alla possibilità di spostamento all’interno del proprio Comune o verso Comune limitrofo per lo svolgimento, in forma amatoriale, delle attività agricole, comunque nel pieno rispetto dei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID-19, ad esclusione dei Comuni dove è in vigore il divieto di allontanamento o accesso e comunque alle seguenti condizioni:
 
  1. per non più di una volta al giorno;
  2. da un solo componente del nucleo familiare;
  3. limitatamente agli interventi strettamente necessari alla tutela delle produzioni vegetali, consistenti nelle indispensabili operazioni colturali che la stagione impone.
 
La presente ordinanza è valida fino al 03-05-2020, salvo proroga.
 
 
All’assessore all’Agricoltura, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati vanno i ringraziamenti delle migliaia e migliaia di cittadini che, come me, si dilettano nella coltivazione di un orto, sociale e biologico.
Un’opportunità che ti permette di vivere momenti di estrema serenità e rilassatezza, riscoprendo il piacere del contatto con l’ambiente, momenti particolarmente apprezzati soprattutto in questo difficile periodo, senza poi trascurare il piacere di usufruire di prodotti sani e genuini di cui ti senti, in parte, l’artefice. 
 
 
Per approfondimenti è possibile scaricare il PDF in allegato

 
 
 
Antonio Calcagni
La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di; Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.