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- Presidente Antonio Calcagni
 

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Marciapiede di Via Capanne di Marino, ormai impraticabile

Marciapiede di Via Capanne di Marino, ormai impraticabile Copertina    (commenti:4) (778)
Antonio Calcagni

In questi ultimi giorni numerose sono state le segnalazioni di Cittadini che evidenziavano lo stato di completo abbandono in cui versa il marciapiede della suddetta strada.
 
Il marciapiede in questione infatti, è ormai invaso completamente dalle erbacce, che di fatto ne impediscono la fruizione.
 
Una situazione a grave rischio per l’incolumità dei pedoni che, impediti ad utilizzarlo, si vedono costretti ad usare la carreggiata riservata alle auto.
 
Al fine  di garantire la sicurezza dei tanti pedoni che percorrono la suddetta strada, lunedì 26 Giugno, abbiamo inviato al Sindaco del Comune di Ciampino, una nostra missiva in cui evidenziavamo il problema e i relativi rischi.
 
Ci auguriamo che, vista la gravità della situazione, il Sindaco, provveda ad intervenire immediatamente.
 
La lettera in questione, e visionabile sempre su questo portale,  nell’archivio protocollo, raggiungibile dal menù o direttamente da QUESTO link.
 
Le foto sono state gentilmente offerte da Lorenzo Pastano per mettere in risalto il grande disagio e pericolo del marciapiede oltre che all’indecorosa immagine che ne emerge.

Riflessioni sui lavori di via Mameli

Riflessioni sui lavori di via Mameli Copertina    (commenti:4) (1.054)
Antonio Calcagni

 
Dopo ben 2 anni, a fronte di un progetto che prevedeva 6 mesi, nei mesi scorsi finalmente via Mameli è stata completata.
 
Inspiegabilmente però, la segnaletica orizzontale su quella strada, nel tratto che va da via Confalonieri alla rotonda di via Maroncelli, non è stata completata.
 
La segnaletica mancante è, sia la linea bianca che dovrebbe separare le due carreggiate sia quella che dovrebbe delimitare i parcheggi.
 
La domanda sorge spontanea: è per caso finita la pittura bianca? Un colore di pittura che in effetti spesso e volentieri ci si dimentica di stendere, vedi anche, ma non solo, il primo tratto di via S. Pellico, partendo dalla piazza dove, a seguito di recenti lavori di rifacimento del manto stradale su un esiguo tratto di strada, il colore bianco non è più apparso, di contro il colore blu dei parcheggi a pagamento è stato immediatamente ripristinato.
 
Ma restiamo a via Mameli, ricordando all’Amministrazione comunale che per l’effettivo completamento dei lavori, oltre alla suddetta problematica, rimangono da sostituire 5 alberi che giustamente nel periodo invernale si è provveduto a rimuovere in quanto ormai secchi, ma non sono stati sostituiti.
 
Concludo, ricordando ai lor signori che una panchina risulta rotta da quasi un anno e, nonostante il sopralluogo di novembre scorso di Tecnici di alto livello e perfino dell’Assessore ai LL.PP., tale continua a rimanere.

Cosa sta succedendo nel fosso delle Scopette?

Cosa sta succedendo nel fosso delle Scopette? Copertina    (audio/video) (1.005)
Antonio Calcagni

 
Negli ultimi giorni ci sono arrivate numerose segnalazioni da parte di Cittadini, che hanno notato un abnorme flusso di acqua che scorre nel fosso in oggetto, una situazione chiaramente visibile dal ponticello che lo scavalca in viale della Repubblica, ponticello pericolante e segnalato alle autorità comunali nel lontano settembre 2021.
 
Una situazione anormale che non può essere imputata all’effetto delle piogge, assenti da ormai 15 giorni, ma che verosimilmente potrebbe essere causata dalla rottura della conduttura delle acque fognarie posta a monte.
 
Una tesi avvalorata dal forte miasma che viene percepito in tutta la zona circostante.
 
Dal punto di vista sanitario, considerato il clima attuale, tutto ciò potrebbe trasformarsi in una bomba ad orologeria.
 
Al fine di scongiurare ogni possibile rischio per la salute, abbiamo provveduto ad informare l’Amministrazione comunale e l’A.S.L., sperando in un rapido intervento.

La Sezione di Marino di Italia Nostra lancia il progetto EDUC-ATTIVI

La Sezione di Marino di Italia Nostra lancia il progetto EDUC-ATTIVI Copertina    (commenti:1) (352)
Eleonora Persichetti

 
La Sezione di Marino è lieta di informare di intraprendere un progetto presso le istituzioni scolastiche e formative a vari livelli. Intende promuovere la partecipazione alla tutela dei beni ambientali, paesaggistici, storici, artistici, archeologici e culturali, ed avrà il nome significativo “EDUC-ATTIVI”. Intendiamo così proseguire nel solco dei nostri padri fondatori, Zanotti Bianco e Antonio Cederna, concentrando i nostri sforzi, mettendo le nostre conoscenze e dando il nostro contributo affinché le nuove generazioni conoscano, apprendano e si formino.
 
A coordinare il progetto sarà il Vicepresidente di Sezione Marco Bellitto, che il Consiglio Direttivo ha eletto quale Delegato Educazione Ambiente. Eautore di innumerevoli libri, pubblicazioni, articoli riguardanti la valorizzazione e la tutela dei beni paesistici, del retaggio storico, dei beni archeologici e culturali, nonché dell'ambiente, sia di Marino, sia dell'intera area metropolitana di Roma, quindi anche in un ambito del Lazio centrale molto più esteso geograficamente del territorio del Comune di Marino in cui opera la nostra sezione, naturalmente in questo caso in cooperazione con le altre sezioni di Italia Nostra competenti del territorio.
 
Da sempre Bellitto coltiva progetti, che mette in opera, per diffondere le tesi, le tematiche e le iniziative di Italia Nostra presso le scuole primarie e secondarie, nonché anche in ambito universitario, agendo da collante tra il territorio, Italia Nostra, istituti educativi e istituzioni, per la formazione dei discenti di oggi, e un domani cittadini responsabili, che ci auguriamo vogliano continuare il legame con Italia Nostra nel futuro, arricchendone le risorse.
 
Il Consiglio Direttivo della Sezione di Marino di Italia Nostra

Facciamo centro...estivo!

Facciamo centro...estivo! Copertina (776)
Eleonora Persichetti

 
L’estate è alle porte e la chiusura delle scuole è imminente. Tutti i genitori che lavorano si stanno già organizzando per gestire al meglio questo lungo periodo di vacanze. Il centro estivo è l’opzione preferita da molti, perché i bambini e i ragazzi sono impegnati in attività ricreative, sportive, a contatto con la natura, le lingue, le professioni artigianali e possono svagarsi in tutta tranquillità. Mamma e papà sanno che sono al sicuro, che si divertono, socializzzano e passano delle ore spensierati.
 
Oggi vi parliamo di alcune attività che propone l’Associazione Crea con Encanto di S. Maria delle Mole, in via Guglielmo Pepe, 8. Iniziamo con il Centro estivo creativo, per bambini dai 3 ai 12 anni, che dal lunedì al venerdì potranno cimentarsi in: giardinaggio, cucito creativo, uncinetto, corsi di pittura, ping pong, tennis, balli di gruppo, giochi d’acqua, inglese cantato, laboratori di cucina e tanto altro.
 
A partire dal 12 giugno e fino al 14 luglio, prende il via il progetto Mamme libere bambini autonomi, tutti i pomeriggi dalle 15 alle 19 – ci saranno delle fasce orarie precise concordate su richiesta - per bambini dai 6 ai 14 anni. Si tratta di un’attività di aiuto compiti, tramite lezioni individuali o di gruppo, incluse le ripetizioni di inglese e spagnolo.
 
Inoltre, non mancheranno corsi di inglese per tutti i livelli di scuola, primaria e secondaria (medie e superiori) e il progetto Lasciateci ancora sognare, che propone laboratori di arte, disegno, teatro, chiatarra, lavori con la pasta di zucchero e non solo!
 
Tutto all’insegna della fantasia, della creatività, dello sport, del movimento all’aria aperta.
 
Non resta che partecipare!
 
Associazione Crea con Encanto
Info 339/3581641
 
 

L'attivazione de "La casetta dell’Acqua" va alle Calende greche

L'attivazione de "La casetta dell’Acqua" va alle Calende greche Copertina    (commenti:1) (867)
Antonio Calcagni

 
Due mesi fa, il nostro Comitato di Quartiere, attraverso le pagine di questo Sito aveva elogiato l’attuale Amministrazione per aver fatto installare, da ACEA, una “Casetta dell’Acqua” nella nostra Cittadina.
 
Un progetto da noi portato avanti da ben 4 anni, e che proprio presso la piazza Albino Luciani prevedeva la sua allocazione.
 
Come risaputo, le cosiddette “Casette dell’Acqua”, presentano numerosi vantaggi, tra cui: ovviamente, l’erogazione, in forma gratuita, dell’acqua mineralizzata, sia naturale che frizzante, ma anche quello di abbattere notevolmente il consumo della plastica, e di conseguenza fornire un contributo notevole all’alleggerimento del servizio di R.S.U.
 
I mesi passano, ma al momento, dell’attivazione della “casetta” non si hanno più notizie, nel frattempo, l’incuria, l’abbandono, e gli atti di vandalismo, la stanno velocemente degradando.
 
Una lentezza nell’esecuzione dei lavori,  a cui questo Comune ci ha abituati, in particolare quando si tratta d’interventi nella pianura, basti pensare alle due colonnine per la ricarica delle auto elettriche, installate su Viale della Repubblica, quasi un anno fa, ma ancora inattive.
 
Per non parlare poi dei lavori di rifacimento di Via Mameli, conclusi finalmente nelle settimane scorse, ma durati ben 24 mesi invece dei 6 previsti.
 
Senza poi addentrarci nell’improbabile realizzazione dell’isola ecologica, nelle ex Circoscrizioni II^ e III^.
 
Un’opera quest’ultima, che nel programma elettorale dell’attuale Amministrazione, esattamente a pagina 28, veniva così enunciata: “Priorità assoluta sarà data alla realizzazione di un’Isola ecologica nel territorio delle frazioni”.
 
Anche in questo caso, sono trascorsi ben 19 mesi ma dell’isola nessun traccia, ma, fortunatamente per loro, gli elettori dimenticano presto le promesse del politico di turno.
 
 

Quale libertà di stampa? Ne parliamo a Bibliopop

Quale libertà di stampa? Ne parliamo a Bibliopop Copertina (329)
Eleonora Persichetti

 
 
5 maggio 2023: L’Articolo 21
QUALE LIBERTÀ DI STAMPA?
 
 
Incontro dibattito a cura di Roberto Pallocca e Eleonora Persichetti
con Angela Francesca D’Atri e Matteo Madafferi
ore 18:00 – Bibliopop, via Don Ugo Bassi, S. M. delle Mole (RM)
 
 
Cosa si intende per libertà di stampa?
Quando e come un paese democratico può essere considerato tale, e libero e sano, dal punto di vista della libertà di espressione?
Quali sono le funzioni della stampa? E perché sono così importanti per la democrazia?
In occasione della “Giornata mondiale della libertà di stampa”, che cade il 3 maggio di ogni anno, rifletteremo intorno a queste e a molte altre domande. Lo faremo in un incontro-dibattito, in cui interverranno addetti del settore comunicazione, giornalisti, editori.
 
Parleremo dei principi e della legislazione intorno alla libertà di stampa. Faremo un breve excursus storico, ripercorrendo le tappe principali, fino ad arrivare ai giorni nostri e alla situazione del nostro paese che, nel World Press Freedom Index 2022 – una classifica annuale che valuta lo stato del giornalismo e il suo grado di libertà in 180 paesi del mondo – occupa attualmente la 58esima posizione.
 
Comprendere cosa accade e quanto sia importante difendere la pluralità di espressione per un sano confronto democratico è oggi quanto mai necessario e urgente.
 
Proviamoci insieme.

Parchi Appia Antica e Castelli Romani - La Congiunzione

Parchi Appia Antica e Castelli Romani - La Congiunzione Copertina (634)
Eleonora Persichetti

La congiunzione dei due parchi regionali dell’Appia Antica e dei Castelli Romani.
 
Il lungo lavoro della Sezione di Marino di Italia Nostra, in collaborazione con quella di Ciampino, per realizzare il sogno di Antonio Cederna
 
All’atto di istituzione dei due parchi regionali dei Castelli Romani (1984) e dell’Appia Antica (1988) l’area dell’antica Bovillae, pur trovandosi nel tratto in cui sono distanti circa un chilometro, non è stata inclusa, in modo assai sorprendente. Infatti, storicamente l’antica città prese il ruolo simbolico e ideologico che fu di Alba Longa. Era anche la città più vicina a Roma, e ad essa giungeva il primo tratto pavimentato dell’Appia (293 a.C.). Posta all’intersezione tra la Regina Viarum e la Via Anziate, che da Tibur (Tivoli) portava ad Anzio, era di capitale importanza per le transumanze e gli spostamenti, anche con la costa adriatica. La città era stata fondata da coloni di Alba Longa, che a sua volta si considerava fondata dal mitico Julo-Ascanio, figlio di Enea, e fondatore della Gens Julia. Gli abitanti si definivano orgogliosamente Albani Longani Bovillenses, e la città fu scelta quale sede commemorativa della Gens Iulia, la stirpe di cui facevano parte sia Giulio Cesare che l’imperatore Augusto. Alla morte dell’imperatore nel 14 d.C., la salma venne trasportata a Bovillae da Nola, prima di essere trasferita a Roma dall’ordo equester per essere cremata e tumulata. Per questi motivi fu prescelta nel 16 d.C. dall’imperatore Tiberio, figlio adottivo e successore di Augusto, per sviluppare un progetto architettonico di grande significato commemorativo e ideologico, che comprendeva un grande Circo di competizioni equestri, un teatro, un sacrario in onore della Gens Iulia, un foro con strutture e mosaici dei Sodales Augustales,una sodalitas o collegio che celebrava il culto imperiale e officiava i giochi, i cui membri appartenevano alle sfere più elevate della società, al senato e anche alla famiglia imperiale. Erano presenti infine un mausoleo, cisterne d’acqua e acquedotti. I successivi imperatori continuarono ad utilizzare il sito per celebrare il culto della Gens Iulia fino al terzo secolo d.C.
 
Nonostante la straordinaria importanza, che conduce da sempre studiosi di tutto il mondo ad occuparsene, pur essendo Bovillae situata proprio nel punto in cui i due parchi regionali quasi si congiungono, imperdonabilmente, come detto, non fu inclusa nei loro perimetri.
 
L’urgenza di proteggere l’area archeologica dell’antica Bovillae fu per la prima volta perorata dal Prof. Giuseppe Tomassetti con una accalorata orazione presso la Pontificia Accademia Romana di Archeologia il 29 marzo 1900. Tomassetti, ligio al Vaticano e ai valori cattolici, non fu molto ascoltato dai liberali dell’epoca, in contrasto con la Chiesa.
 
Si dovettero attendere circa 80 anni affinché la protezione dell’area al di fuori dal Parco dell’Appia Antica fosse auspicata dalle migliori menti di Italia Nostra, quali Antonio Cederna (uno dei fondatori nel 1955 dell’Associazione, poi presidente della Sez. di Roma) dalla Prof. Vittoria Calzolari, dal Prof. e Soprintendente di Roma Adriano La Regina, dal Prof. Lorenzo Quilici, Annalisa Cipriani ecc.
 
Ė seguita una lunghissima pausa in cui l’idea fu messa in secondo piano, anche perché era già in vigore il Vincolo Paesaggistico dei Colli Albani del 1959 fino a Via del Sassone e Via Nettunense, che fu affiancato da misure analoghe nel PTPR del 2007. Fatto sta che non se ne parlò più. D’altro lato, ci fu l’affermazione nelle elezioni di una classe politica con un progetto esattamente opposto:l’aggressiva cementificazione oltre ogni limite sopportabile e l’urbanizzazione di moltissime aree verdi, e primariamente di quella antica pregiata posta tra i due parchi. Gli interessi erano (e sono) a riguardo enormi, per l’espansione della capitale. Questa nefasta direttrice fu percorsa inizialmente dai partiti di destra, ma fu infine considerata ineluttabile e seguita anche da larghi strati dei partiti di sinistra, in modo bipartisan, anche con larghe intese, pur mantenendo una filosofia e una presentazione ambientalista.
 
L’attuale progetto esecutivo dei parchi fu proposto inizialmente da Mauro Abate, che nel realizzare il primo sito internet ambientalista di Marino (2004) gli diede il nome significativo parcodibovillae.org, concedendone l’utilizzo fino al 2006 quale sito ufficiale del Circolo di Legambiente “Il Riccio”. Nel sito esortava la trasformazione in parco dell’area di Bovillae e la congiunzione dei due parchi regionali. Tuttavia il Circolo di Legambiente in quel tempo non era interessato, pur avendo gestito per alcuni anni nel sito archeologico del Circo antico di Bovillae un terreno in comodato d’uso, chiamato ”Fattoria Boville”. Abate propose allora dal 2006 il suo progetto all’interno di un’altra associazione, "Sempre Boville”, realizzando anche per questa il sito internet. Infine, determinato a realizzare il sogno di Cederna, insieme a un nutrito gruppo di ambientalisti, ha costituito il comitato “Tutela Bovillae” con lo scopo primario di studiare, progettare e promuovere la realizzazione del parco nell’area di congiunzione. Il comitato è stato poi il promotore, con l’autorizzazione di Italia Nostra nazionale, della Sezione di Marino di Italia Nostra, di cui Abate è stato eletto presidente.
 
Di formazione internazionale, ma molto legato all’Italia e a Marino, Abate è incline ad essere indipendente dalle forze politiche italiane, ritenendo che ciò lo porta ad essere più libero nelle azioni di tutela del patrimonio e del paesaggio. Era persuaso che risultati di grande portata si realizzano con progetti molto ben fatti, come quello che eseguì. Sostenne il progetto con iniziative concrete, e con la partecipazione democratica e consapevole della popolazione e dei suoi rappresentanti.
 
Abate e i dirigenti della Sezione di Italia Nostra di Marino, e anche della Sezione di Ciampino, hanno perorato il progetto di congiunzione dei due parchi regionali con grande impegno in innumerevoli occasioni e modalità: incontri pubblici, conferenze, siti internet, articoli di giornali e riviste, webinar; con pubblicazione di studi, libri, mappe cartografiche, progetti e relazioni tecniche presentate alle Autorità competenti. Tra i tanti eventi ricordiamo un incontro pubblico sul tema il 03.07.2019 in Sala Lepanto – Palazzo Colonna Marino (presenti oltre all’ex Assessore Trinca all’Urbanistica del Comune di Marino, alcuni dirigenti dei due parchi, di Italia Nostra e professori universitari).
La sezione ha svolto una ricognizione e studi dei siti archeologici presenti nell’area, anche con l’ausilio di specialisti di rendering cartografico. La casa editrice Arbor Sapientiae ha pubblicato un libro di Mauro Abate sui suoi studi cartografici dei due siti archeologici storicamente più importanti di Marino, il Teatro Antico e la Sede dei Sodales Augustales di Bovillae, in cui ha risolto enigmi che duravano da due secoli.
L’archeologo Paolo Montanari, vicepresidente della sezione, ha redatto la Carta Archeologica e la Carta delle Presenze Idriche Antiche del territorio del Comune di Marino, in collaborazione con l’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Marino. Il cultore di vicende archeologiche e storiche Marco Bellitto, anch’egli vicepresidente della Sezione di I.N. di Marino, ha prodotto il libro “A spasso per Frattocchie”, e numerosi articoli di preziose indagini archeologiche e storiche del territorio.
Nel progetto del presidente Abate la Sezione di Marino di Italia Nostra constatava che il corpo di norme a tutela dell’area di congiunzione tra i due parchi venivano violate, o eluse, o “disinnescate” (termine tecnico, cioè non fatte valere), anche quelle introdotte nel PTPR del 2007, usando procedure controverse quanto legali, e spesso anche vistosamente illegali. In conclusione le tutele esistenti non erano assolutamente congrue a proteggere un’area di così straordinaria importanza archeologica e paesistica, per trasmetterle alle generazioni future. Il progetto era completo anche di una corposa analisi tecnica di tutte le disposizioni di tutela, e come esse andavano ampliate o innalzate di livello per raggiungere un’alta qualità di tutela corrispondente a un parco. È stata preziosa la consulenza puntuale e generosa del Dott. Daniele Iacovone, che aveva coordinato il PTPR DEL 2007 per la Regione Lazio. Il progetto era inclusivo di mappe, con una precisa demarcazione dei confini dell’area di congiunzione proposta (mappa1).
 
1 - Mappa del progetto, con i nuovi confini proposti per il Parco dei Castelli Romani
 
Il primo progetto fu presentato sia all’ex Assessore Trinca sia alla Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma nell’aprile del 2020, per la sussistenza del particolare interesse culturale dei beni segnalati e localizzati in una dettagliata relazione tecnico-ricognitiva, chiedendo di provvedere, ai sensi dell’articolo 13 e seguenti del D.Lgs. 42/2004, la Dichiarazione dell’Interesse Culturale, di esclusiva competenza dello Stato, de “L’antica città di Bovillae”, per la particolare importanza archeologica, secondo l’articolo 10 comma 3 del Codice. La tutela dell’intera area sarebbe salita così di livello: da bene paesaggistico (per quanto con aree di “interesse archeologico riconosciuto”, che sono “disinnescabili” – (v. sopra) a Bene Culturale, per cui è prevista l’inedificabilità.
Prendendo spunto da questa istanza e dal relativo progetto cartografico, il 30/06/2020 il Consiglio Comunale del Comune di Marino con una delibera ha richiesto alla Regione Lazio di ampliare e di elevare di livello la tutela paesistica (ma di interesse archeologico) una parte consistente dell’area di congiunzione, intorno alle antiche vestigia della Bovillae definita “imperiale”.
Il progetto realizzativo della Sezione di Marino di Italia Nostra, cofirmato dalla Sezione di Ciampino che ha sostenuto l’iniziativa,è stato poi presentato alle autorità preposte della Regione Lazio per congiungere i due parchi regionali con l’allargamento del Parco dei Castelli Romani. Come si vede nella mappa1, proponeva la congiunzione tramite due aree, poste interamente nel territorio del Comune di Marino. La parte principale era indicata come un’area perimetrata con linea di colore blu scuro, che comprendeva al suo interno le zone A, B, C e D. La zona A comprendeva i siti dell’antica Bovillae della fase definita “imperiale”, e anche l’imponente tenuta dei Frati Trappisti, rilevante archeologicamente. Le zone B, C, e D erano rilevanti per i siti della fase repubblicana della storia di Bovillae.L’area circoscritta con una linea di colore azzurro tratteggiata di nero, e indicata con la lettera E1 e E2 cingeva gli abitati delle frazioni di Santa Maria delle Mole e di Frattocchie, incontrando il Parco dell’Appia Antica a livello del “Gotto D’Oro”, tutelando quindi aree di pregio paesistico, e ricche di presenze archeologiche e viarie antiche.
L’ex Assessore all’Urbanistica Prof. A. Trinca, nonostante la richiesta fatta tramite la sua Amministrazione Comunale dell’innalzamento del livello di tutela, era convinto della mancanza di fattibilità del progetto di congiunzione dei due parchi regionali, sostenendo che competeva ad autorità sovra ordinate rispetto al Comune di Marino:la Soprintendenza e la Regione per l’innalzamento di livello e l’ampliamento delle tutele, e la Regione per la realizzazione di un Parco.
 
Nel progetto la Sezione di Italia Nostra di Marino aveva proposto l'allargamento del Parco dei Castelli unicamente nel territorio del Comune di Marino. Avevamo pensato con Rodolfo Corrias, presidente della Sezione di Ciampino di IN, e aderente al progetto, di chiedere anche l'allargamento verso la Via dei Laghi e dell’area archeologica-paesaggistica della “Tenuta dei Colonna” di Ciampino, ma poiché chiedevamo già l'ampliamento di ben 150 ettari circa nella zona di congiunzione più importante riguardante *tutta* l'antica Bovillae, che ci veniva negata da anni, anche da molti esperti che auspicavano una maggiore tutela, ci ritenevamo già temerari a chiedere tanto! Gli obiettivi primari erano di congiungere i due parchi e tutelare finalmente l’antica città di Bovillae: sembrava a tutti gli altri un progetto folle, impossibile da realizzare. In questo modo, in sede di approvazione del congiungimento regionale, avevamo predisposto tutte le premesse necessarie affinché poi si effettuasse, realmente, l’inclusione dei territori di particolare pregio di Ciampino che hanno consentito a questo Comune di essere inserito nell’elenco dei comuni costituenti la Comunità del Parco.
A questo punto il progetto era noto agli addetti ai lavori, fu inviato anche via PEC a molte altre autorità (Comune di Marino, vari Uffici della Regione, studiosi e politici interessati, incluso i Consiglieri Regionali Marco Cacciatore e Marta Bonafoni).
Bonafoni e Cacciatore, quest’ultimo molto vicino e in continua comunicazione con l’ex Assessore Trinca, poiché appartenevano alla stessa forza politica (M5S marinese),trovarono interessante il progetto, e lo integrarono con le suddette aree del Comune di Ciampino, di minore estensione e con siti archeologici di importanza non comparabile con quella del nucleo principale dell’antica Bovillae. Lo presentarono al Consiglio Regionale del Lazio nell'aprile del 2021.
La sezione di Marino organizzò nel maggio 2021 un’importante videoconferenza a cui parteciparono tutti gli addetti ed esperti, i direttori dei due parchi o i loro delegati, i due Consiglieri Cacciatore e Bonafoni, l’Assessore Trinca, e per Italia Nostra, il Presidente Nazionale Ebe Giacometti, il Presidente Regionale del Lazio Marcello Calimane Annalisa Cipriani4.
La proposta di legge regionale fu approvata quale L.R. n. 14, art. 82, l’11/08/2021.
 
Infine, con delibera n. 1 del 25/01/2022, il Parco regionale dei Castelli Romani, seguendo la nuova legge, ha effettuato la modifica della perimetrazione del Parco suburbano dei Castelli Romani, provvedendo alla nuova formulazione della quota di partecipazione degli Enti territoriali alla Comunità dell’Ente.Nella mappa 2 è raffigurato il dettaglio dell’area del Parco dei Castelli Romani che mostra l'ampliamento nei territori di Marino e Ciampino, che ha portato alla congiunzione dei due parchi. La parte preponderante segue dettagliatamente il progetto di Sezione di Marino, incluso l'area che riguarda la Via Divino Amore, la Falcognana fino al Gotto D'Oro, per congiungersi con il Parco dell'Appia Antica di fronte al Gotto D'Oro (cfr. le aree E1 ed E2 della mappa1 del progetto originario).
 
2 – Dettaglio della mappa del Parco dei Castelli Romani. Mostra l'ampliamento nei territori di Marino e Ciampino, che ha portato alla congiunzione dei due parchi.
 
Fortunatamente non ci sono stati ricorsi contro la legge di congiunzione dei due parchi, anche perché le forze politiche locali sono state impegnate in una lunga campagna elettorale comunale post-Covid, che ha portato alla decorrenza dei termini per poterli fare. Negli anni successivi si è assistito che coloro che avevano avuto un ruolo marginale, o nullo, o che persino si erano opposti al progetto reclamano di esserne gli autori o co-autori (parlano di “progetto condiviso”), che è smentito da invii del progetto con data certa, e da una pletora di documenti e testimonianze di come il progetto è stato realizzato e proposto.
 
Per avere una copia del progetto operativo originale di Congiunzione dei due parchi regionali della Sezione di Marino prego scrivete a marino@italianostra.org
 
Risorse:
  1. Il congiungimento del Parco dell’Appia Antica e del Parco dei Castelli Romani a Marino: una grande opportunità da non perdere.
     
  2. Congiunzione dei parchi dell’Appia Antica e dei Castelli Romani: la lunga marcia ricostruita dalla sezione di Marino di Italia Nostra
     
  3. BOVILLAE RISORGE. Topografia del Teatro e del sito dei Sodales Augustales e loro tutela - Mauro Abate
     
  4. Report della Conferenza sulla Congiunzione dei due Parchi Regionali dell'Appia Antica e dei Castelli Romani
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