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Nuovo Codice della Strada - Inasprimento Sanzioni

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Focus (115)
Antonio Calcagni

Con l’approvazione della legge del 25 novembre 2024 n. 177, il 14 dicembre 2024, sono entrate in vigore le nuovi disposizioni in materia di sicurezza stradale, con l’imposizioni di nuovi obblighi e l’elevazione della maggior parte delle sanzioni.
 
Sanzioni che, considerato il non trascurabile maggiore aggravio di natura amministrativa e penale che può derivare dalla loro applicazione, si ritiene utile riepilogare dettagliatamente, per consentire alle varie categorie di conducenti di veicoli, il riscontro delle informazioni di loro interesse:
Eccesso di velocità, a seconda se il superamento della limitazione è compreso fra: 10; 10 e 40; 40 e 60 e oltre i 60 km/h, sono previste le rispettive seguenti sanzioni:
  • da 41 a 169 euro;
  • da 169 a 680 euro, più la decurtazione di 3 punti dalla patente e da 220 a 880 euro, più la sospensione della patente da 15 a 30 giorni, se tale infrazione viene commessa ripetutamente all’interno di un centro abitato, per almeno 2 volte nell’arco di in 1 anno;
  • da 532 a 2.127 euro, più la decurtazione di 6 punti dalla patente, più la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. E nel caso in cui l’infrazione si ripete nel successivo biennio, la sospensione della patente va dagli 8 ai 18 mesi;
  • da 829 a 3.316 euro, più la decurtazione di 10 punti dalla patente, più la sospensione della patente da 6 a 12 mesi. Se poi l’infrazione si ripete entro i successivi 2 anni, la patente può essere revocata definitivamente;
  • se le infrazioni di cui sopra sono commesse durante le ore notturne, tra le 22 e le 7 del mattino, tutte le sanzioni vengono maggiorate di 1/3
Tuttavia, le nuove norme introducono il beneficio dell’unificazione che consente di estinguere più violazioni di limiti di velocità con l’applicazione della sanzione prevista per la violazione più grave accertata, aumentata di un terzo. Beneficio, per usufruire del quale però gli illeciti devono essere commessi: all’interno di un arco temporale di un’ora, con lo stesso veicolo e in un tratto di strada di competenza dello stesso ente gestore.
 
Comunque, tutte la multe per eccesso di velocità comminate sul territorio italiano vengono emesse solo se c’è stata la rilevazione da parte di un dispositivo elettronico posto sul tracciato, quale può essere: l’autovelox, il tudor o qualsiasi altro dispositivo in grado di rilevare la velocità.
 
Pertanto la pattuglia delle forze dell’ordine può intervenire solo nel caso in cui venga segnalata un’autovettura che viaggia ad elevata velocità.
 
Guida con cellulare. Intanto è bene precisare che la nuova normativa stabilisce un divieto rigoroso sull’uso di dispositivi elettronici durante la guida che, oltre al cellulare, riguardano apparecchi come: tablet, notebook, computer portatili e lettori multimediali. Cioè tutto ciò che richieda l’uso delle mani o che comporti una distrazione, anche momentanea (Visto che, secondo studi recenti, guardare il cellulare per due secondi equivale a guidare bendati per decine di metri) del controllo del veicolo.
 
Così come, quando si è al volante, non è consentito digitare messaggi, consultare mappe, effettuare videochiamate e utilizzare cuffie sonore, che possono isolare il conducente dai rumori esterni, quali: sirene, clacson o segnali d’allarme.
 
Mentre è consentito l’uso di dispositivi a viva voce o con auricolari, purché non richiedano di adoperare le mani e consentano al conducente di mantenere una buona capacità uditiva da entrambe le orecchie.
Considerato poi che l’uso del cellulare alla guida è una delle principali cause di distrazione e di conseguenti incidenti stradali, le autorità, per disincentivare i comportamenti pericolosi, hanno deciso di aumentare sensibilmente le sanzioni, come di seguito indicato:
  • da 250 a 1.000 euro, più la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi e la decurtazione di 5 punti dalla patente, in occasione della prima violazione;
  • da 350 a 1.400 euro, più la sospensione della patente da 1 a 3 mesi e la decurtazione fino a 10 punti dalla patente, in caso di recidiva entro 2 anni. La durata della sospensione, qualora il conducente provochi un incidente, anche senza coinvolgimento di altri veicoli o persone, diventa di 6 mesi più il possibile ritiro della patente da 15 a 90 giorni.
  • la possibilità di una sospensione breve applicabile dagli agenti di polizia, senza necessità di un’ordinanza prefettizia, di 7 o di 10 giorni, a seconda se il conducente ha un punteggio sulla patente tra 10 e 19 o meno di 10 punti sulla patente;
Guida in stato di ebbrezza, trattandosi di una delle trasgressioni che causa, spesso, gravi incidenti, le più severe nuove disposizioni in materia prevedono, per un tasso alcolemico:
  • da 0,5 a 0,8 g/l (grammi per litro di sangue), una ammenda da 573 a 2.170 euro, la sospensione della patente da 3 a 6 mesi e la decurtazione di 10 punti dalla patente;
  • da 0,8 a 1,5 g/l, un’ammenda da 800 a 3.200 euro, la sospensione della patente da 6 mesi ad 1 anno, la decurtazione di 10 punti e l’arresto fino a 6 mesi. Più l’introduzione di una limitazione alla guida, tramite l’imposizione sulla patente di un codice della validità di 2 anni, che indica l’obbligo, per il conducente, di utilizzare solo veicoli dotati del dispositivo alcolock. Dispositivo nel quale il guidatore, prima di avviare il veicolo, dovrà soffiare, e nel caso venga rilevato un tasso alcolemico, l’auto non si avvierà;
  • superiore ad 1,5 g/l, una ammenda da 1.500 a 6.000 euro, la sospensione della patente da 1 a 2 anni, la decurtazione di 10 punti, l’arresto da 6 mesi ad 1 anno e l’imposizione del codice sulla patente della validità di 3 anni, che indica, come in precedenza precisato, l’obbligo di utilizzare solo veicoli dotati di del dispositivo alcolock.
Se la violazione avviene alla guida di un veicolo non di proprietà del trasgressore, il periodo di sospensione della patente viene raddoppiato. Ed ancora, se la stessa infrazione si verifica nei successivi 2 anni, la patente verrà revocata e il veicolo confiscato, a meno che non appartenga a persona diversa dal trasgressore.
 
Guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e psicotrope. Con le nuove norme viene eliminato il requisito dello “stato di alterazione” per configurare il reato “di guida sotto l’effetto di droghe”.
Infatti, mentre con la vecchia normativa veniva punito colui che, dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope, si metteva alla guida in stato di alterazione psico-fisica; adesso viene punito chiunque guida soltanto dopo aver assunto tali sostanze.
 
Per cui, nel caso di positività di un test antidroga, si va incontro alle sanzioni previste per le seguenti circostanze:
  • se preliminare (direttamente sul posto), al ritiro immediato della patente, anche se non c’è alcuno stato di alterazione psico-fisica;
  • se confermato da esami di laboratorio, ad una ammenda da 1,500 a 6.000 euro, alla sospensione della patente da 1 a 2 anni (durata che si raddoppia se il veicolo appartiene a persona estranea il fatto) e all’arresto da 6 mesi ad 1 anno. Penalità che, in caso di incidente stradale, si raddoppiano con ammenda da 3.000 a 12.00 euro, l’arresto da 1 a 2 anni e la revoca della patente;
  • nel caso di recidiva nel triennio, o se il reato è commesso da conducenti di autobus e di altri veicoli destinati al trasporto di persone (con numero di posti a sedere superiore a 8 escluso il conducente), alla revoca della patente;
  • con una sentenza di condanna o di patteggiamento (pur se è stata applicata la sospensione condizionale della pena), alla confisca del veicolo con cui è stato commesso il reato, a meno che tale veicolo appartenga a persona estranea al reato stesso.
Considerata la modalità di dell’applicazione delle nuove norme, per evitare di incorrere in improprie penalità, consegue la necessità di affrontare il problema dei falsi positivi al test antidroga, dovuti all’assunzione di farmaci con effetti psicotropi che, al controllo della polizia fanno scattare la sanzione, anche se non influiscano sulla guida in piena sicurezza.
 
Perciò, nonostante ancora non sia stato elaborato un elenco di medicinali che potrebbero determinare una falsa positività, si ritiene opportuno, a titolo di esempio, segnalarne alcuni, a base di: morfina, sostanze analgesiche oppiacee, cannabis, benzodiazepine e barbiturici, il cui uso potrebbe creare problemi.
 
 
Sostanze, in genere, contenute negli: antistaminici, antidolorifici oppioidi, ansiolitici e sedativi, nonché in farmaci per la pressione e antidepressivi triciclici che, com’è noto, possono avere controindicazioni sulla capacità di guida, dovute all’effetto di indurre sonnolenza e alterazione della capacità di concentrazione.
Pertanto, in attesa di precisazioni e correttivi alla nuova disciplina, da parte del Ministero dei Trasporti, se ci si deve mettere alla guida, dopo aver assunto un farmaco, è comunque consigliabile controllare, prima, se il medicinale utilizzato possa o meno avere effetti sulla capacità di condurre veicoli
 
Guida contromano (quando si invade la corsia opposta senza rispettare il doppio senso di marcia), in tal caso la nuova normativa previste le seguenti sanzioni:
  • da 167 a 665 euro, se si guida su strade rettilinee;
  • da 327 a 1.308 euro più la sospensione della patente da 1 a 3 mesi, se si guida in prossimità di una curva, un dosso o di un tratto di strada con scarsa visibilità, oltre alla sospensione della patente da 2 a 6 mesi, per recidiva;
  • da 2.046 a 8.186 euro, se si guida in autostrada e di 11.000, se la violazione avviene di notte, più la perdita di 10 punti dalla patente e la sua revoca, più il fermo amministrativo per 3 mesi del veicolo, o la confisca dello stesso, per recidiva;
  • la reclusione da: 2 a 7 anni; da 2 mesi ad 1 anno e da 1 a a 3 anni, relativamente alla configurazione di: reato di omicidio stradale o di lesioni personali stradali gravi o gravissime, se la guida avviene sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcol;
  • la decurtazione di 20 punti dalla patente e la sospensione della stessa, o la revoca definitiva, in caso di reati gravi ripetuti.
Guida controsenso (quando si imbocca una strada a senso unico con direzione di marcia sbagliata, non rispettando il segnale di divieto), violazione per la quale si incorre in una penalizzazione che ammonta a:
  • 41 euro per le strade urbani
  • 84 euro per quelle extraurbane .
Semaforo rosso, il cui attraversamento comporta la sanzione amministrativa:
  • da 163 a 652 euro più la decurtazione di 6 punti dalla patente. (Punti che diventano 12 per i neopatentati). Inoltre, se l’infrazione viene commessa per la seconda volta entro 2 anni, si può incorrere nel ritiro della patente da 1 a 3 mesi;
  • e se l’attraversamento avviene dopo le ore 22 e prima delle ore 7, la multa viene aumentata di un terzo.
Ai fini dell’attribuzione della sanzione è da tener presente però che:
  • la durata della luce gialla, secondo il Ministero dei Trasporti, è di 3 secondi;
  • l’accertamento del passaggio con il semaforo rosso non viene effettuata più dalla Polizia Municipale, ma attraverso un sistema elettronico (Photored) composto da 2 dispositivi, di cui il primo scatta la foto appena viene superata la linea di arresto ed il secondo quando il veicolo si trova al centro dell’incrocio;
  • se a commettere l’infrazione non è il proprietario del veicolo, l’autentico proprietario ha 60 giorni di tempo per comunicare alle Autorità competenti il nome di colui che guidava l’auto quando è stata commessa l’infrazione. Se ciò avviene, la multa e la decurtazione dei punti verranno addebitati al vero trasgressore. Qualora però il destinatario della multa si rifiuta di segnalare il nome di colui che è passato con il rosso, non gli verranno decurtati i punti dalla patente, ma gli verrà irrogata una seconda sanzione;
  • è possibile procedere alla contestazione dell’irrogazione della multa, quando:
- la notifica viene inviata dopo 90 giorni dall’infrazione;
- il giallo ha una durata inferiore a 3 secondi;
- l’attraversamento con il rosso è avvenuto per motivi di necessità (come
quando doversi recare d’urgenza in ospedale );
- è stata scattata una sola foto, anziché 2;
- e quando, a causa del traffico, dopo aver superato il semaforo con il verde,
si rimane imbottigliato e non si ha la possibilità di vedere che il semaforo,
nel frattempo, è diventato rosso.
 
Assicurazione, per la quale le nuove norme stabiliscono:
  • l’attribuzione al proprietario del veicolo della responsabilità di verificare che il mezzo sia adeguatamente assicurato, anche se sia legittimamente a disposizione di altra persona.
  • il potenziamento del sistema di verifica della copertura assicurativa, attraverso l’incrocio dei dati;
  • che circolare senza o con l’assicurazione RCA obbligatoria scaduta comporta l’applicazione di sanzioni consistenti nel:
  • sequestro del veicolo;
  • pagamento di una multa che varia da 866 a 3.464 euro, anche se è prevista una riduzione del 25% dell’importo, se l’assicurazione scaduta viene rinnovata entro i primi 30 giorni, o nel caso in cui venga espressa l’intenzione di rottamare il mezzo;
  • raddoppio dell’ammontare della multa, se il conducente viene trovato senza polizza assicurativa per almeno 2 volte nell’arco di 2 anni. Il che comporta anche la sospensione della patente ed il fermo amministrativo del veicolo di 45 giorni;
  • e nella decurtazione di 5 punti dalla patente.
L’assicurazione RCA obbligatoria rimane comunque, per legge, attiva nei 15 giorni seguenti alla scadenza del contratto. “ Periodo di tolleranza” che però è valido solo per le polizze della durata di 12 mesi.
 
Ovviamente, in caso di incidente stradale con assicurazione scaduta, il conducente sarà responsabile del risarcimento dei danni.
 
Risarcimento che verrà corrisposto dal “Fondo di garanzia per le vittime della strada “ che, a sua volta, provvederà ad identificare il responsabile dell’incidente, per richiedere il rimborso dell’importo versato.
 
Il Decreto Legislativo 184 del 23 dicembre 2023 poi, a differenza della precedente possibilità di non coprire con polizza assicurativa i veicoli a motore custoditi in un’area privata, stabilisce che tutti i veicoli, indipendentemente dal fatto che circolino su strade pubbliche, dovranno essere assicurati con polizza RCA, a prescindere dal luogo in cui si trovano.
Scooter, nei confronti dei quali, le novità più significative riguardano:
  • il riconoscimento di moto, scooter e ciclomotori come vicoli vulnerabili. Il che comporterà nuove misure di tutela per i motociclisti, da parte degli altri utenti della strada. Misure consistenti nell’obbligo del mantenimento di maggiori distanze di sicurezza e di maggiore attenzione nelle manovre di sorpasso. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti promuove inoltre i cosiddetti “guardarail salvamotociclisti”;
  • le esercitazioni di guida, durante le quali gli aspiranti al conseguimento della patente per motocicli di categoria:
AM: per ciclomotori fino a 50 cc, che si consegue dai 14 anni;
A1: per motocicli fino a 125 cc, che si consegue dai 16 anni;
A2 : per moto fino a 35 kW di potenza , che si consegue dai 18 anni;
e A: che abilita alla guida di tutti i tipi di moto e si consegue a partire dai 24 . o dai 20 anni, per chi è già in possesso della patente A2 da almeno 2 anni;
non possono trasportare passeggeri;
  • l’accertamento delle violazioni stradali con dispositivi di controllo automatico elettronici, che consentono di estendere la possibilità di applicare sanzioni per più violazioni commesse dallo stesso veicolo in breve lasso di tempo;
  • l’abbassamento del limite della potenza per la circolazione su autostrade e strade extraurbane principali, in funzione del quale ora è possibile percorrerle con mezzi che abbiano 6 kW di potenza, se con motore elettrico ( pari a circa 8 CV), o una cilindrata non inferiore a 120 cc (pari a circa 8 CV), se dotati di motore termico;
  • il rischio di incorrere in una multa che va da un minimo di 165 ed un massimo di 660 euro, se non vengono rispettati tali limiti minimi.
Foglio Rosa, non sarà più rilasciato subito dopo il superamento dell’esame teorico, ma solo dopo aver completato un numero minimo di esercitazioni pratiche di guida in: autostrada, su strade extraurbane e in condizioni di visione notturna. Ma per ottenerlo, diventa essenziale anche la certificazione rilasciata dell’autoscuola. Poiché, in caso di assenza di tale certificazione, si rischia una sanzione da 430 a 1.731 euro, che si applica anche alla persona che accompagna il possessore di foglio rosa.
 
Neopatentati, per i quali, per i primi 3 anni dal conseguimento della patente di categoria B, non potranno guidare veicoli con potenza superiore a 75 kW per tonnellata, pari a circa 102 CV, e modelli elettrici e ibridi plug –in (a doppia alimentazione elettrica e termica), con potenza specifica superiore a 65 kW/t.
 
Così come non è consentito loro di superare il limite di velocità di 100 km/h sulle autostrade, di 90 km/h sulle strade extraurbane principali e di 50 Km/h nei centri urbani (salvo diversi indicazioni).
Nel caso in cui non si rispettino tali limiti, la sanzione pecuniaria parte da 160 per arrivare a 641 euro, seguita dalla decurtazione dei punti dalla patente (che risulta essere raddoppiata rispetto a quella prevista per i guidatori esperti), in numero di 6, 12 e 20, a seconda se il limite di velocità viene superato, rispettivamente, da: 10 a 40 km/h; 40 a 60 km/h e di oltre 60 km/h. Livello di infrazione, quest’ultimo, per il quale è prevista anche la sospensione della patente da 2 a 8 mesi e, qualora avvenga l’azzeramento dei punti, l’obbligo di revisione della patente. Per cui scatta, nei confronti del conducente, l’invito del Ministero, a sostenere, entro 30 giorni, nuovamente gli esami per il rilascio della patente.
 
Particolare attenzione deve essere posta poi dai nei patentati nei confronti del tasso alcolemico. In quanto, considerata la gravità dell’infrazione, per coloro che hanno conseguito la patente da mano di 3 anni, è previsto un tasso pari a zero. Se tale limite di tasso viene superato, a seconda del livello di superamento, si incorre nelle seguenti tipologie ed entità di sanzioni di cui appresso:
  • maggiore di 0 ma inferiore o uguale a 0,5g/l (grammi per litro di sangue), una sanzione economica di 624 euro;
  • compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, una sanzione economica da un 527 ad un massimo di 2.108 euro, più la sospensione della patente da 3 a 6 mesi;
  • compreso tra 0,8 e 1,5 g/l, una sanzione economica da 800 a 3.200 euro, più la sospensione della patente da 6 masi a 1 anno, più la possibilità di essere tratti in arresto fino a 6 mesi;
  • superiore a 1,5 g/l, una sanzione pecuniaria da un minimo di 1.500 a 6.000 euro, più la sospensione della patente da 1 anno a 2 anni, più l’arresto da 6 mesi ad 1 anno.
Neopatentati Stranieri che, se residenti in Italia, si applicano gli stessi limiti previsti per i cittadini italiani .
 
Così, se la patente è stata rilasciata da un altro Paese dell’Unione Europea, non c’è bisogno di conversione; se invece è stata rilasciata da un Paese non appartenente all’Unione Europea, è possibile guidare in Italia per massimo 1 anno, a patto che la patente sia tradotta in italiano.
 
Dopo di che, se la patente non è convertibile, è necessario sostenere, in Italia, l’esame per il conseguimento della patente e, in tal caso il titolare, per tre anni, rientrerà nella categoria dei neopatentati.
Monopattini, nei confronti dei quali le nuove disposizioni prevedono l’obbligo:
  • di indicatori luminosi di direzione e di frenata;
  • di un contrassegno di riconoscimento non rimovibile, simile ad una targa;
  • del casco, per tutti i conducenti;
  • di non uscire dai centri urbani (Limitazione per la quale le società di sharing dovranno installare sistemi in grado di bloccare i mezzi, qualora vengano utilizzati fuori delle aree consentite);
  • del rispetto, sempre solo su strade urbane, del limite di velocità di 50 km/h;
  • dell’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile (In attesa di regolamenti attuativi), con multe da 100 a 400 euro per chi non si adegua.
Oltre al divieto di:
  • parcheggio sui marciapiedi (salvo che in aree designate dai Comuni), sugli spazi riservati alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide;
  • e circolazione su piste ciclabili e aree pedonali.
Biciclette, nell’intento di assicurare ai ciclisti una maggiore protezione, le nuove norme prevedono:
  • l’obbligo, per gli automobilisti, di mantenere una distanza laterale di almeno 1,5 metri durante il sorpasso;
  • il divieto di accesso nelle corsie riservate ai bus;
  • Il divieto di circolazione sulle corsie riservate ai mezzi pubblici;
  • Il divieto di traino, cioè di trainare animali o di trasportare persone di dietro, salvo che la bici non sia stata appositamente costruita e attrezzata per tale scopo;
  • obbligo di accendere le luci di posizione anche di giorno, in caso di scarsa visibilità;
  • La possibilità di circolare contromano sulle strade a senso unico con limite di velocità di 30 km/h, purché siano presenti corsie o piste ciclabili a doppio senso di circolazione.
Va segnalata, inoltre, l’entrata in vigore di disposizioni aventi lo scopo, per il trasporto di bambini, di imporre l’obbligo di utilizzo di seggiolini omologati da fissare opportunamente nella struttura posteriore della bicicletta.
Biciclette elettriche, cosiddette e-byk, veicoli il cui motore non potrà superare:
  • una potenza massima di 250 Watt;
  • e una velocità assistita di 25 km/h.
Poiché, nel caso di riscontro di modifiche di tali caratteristiche, è previsto il sequestro.
 
A meno che, nel caso di potenza superiore a 250 Watt, si rispetti l’obbligo della dotazione prevista dalla normativa in proposito, cioè di: casco, targa, assicurazione, patentino o patente AM e il certificato di circolazione, come per gli scooter.
 
Abbandono di animali. Il nuovo codice della strada, per contrastare il deprecabile fenomeno, introduce pene severe per chi viene sorpreso nell’atto di abbandonare animali sulla strada o nelle sue pertinenze.
 
Infatti, prevede un aumento di un terzo della già elevata pena (attualmente di importo tra 1.000 e 10.000 euro), e l’arresto fino ad 1 anno, anche in assenza di incidenti.
 
Se poi ciò avviene servendosi dell’uso di un veicolo, è prevista l’applicazione automatica di pene accessorie che, in proporzione alla gravità del fatto, risultano essere: della sospensione della patente da 6 mesi ad 1 anno e della revoca della patente stessa.
 
E qualora l’abbandono causi un incidente stradale con conseguenze gravi, si applicano le pene previste per i reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali gravi o gravissime, consistenti, rispettivamente, nella reclusione: da 2 a 7 anni; da 3 mesi ad 1 anno e da 1 a 3 anni, oltre alla revoca della patente.
 
Parcheggio per disabili, esigenza per la quale, la nuova normativa, con l’obiettivo di tutelare i diritti delle persone con disabilità, prevede che:
  • tutti i veicoli con contrassegno disabili possono parcheggiare, gratuitamente, non solo negli stalli riservati, ma anche nei parcheggi a pagamento, se i posti riservati sono già occupati;
  • per chi parcheggia abusivamente nei posti loro riservati, nuove multe che variano da 330 a 990 euro per le auto e da 165 a 660 euro per i ciclomotori e i motoveicoli a 2 ruote, oltre alla decurtazione di 6 punti dalla patente;
  • nel caso dell’uso abusivo del contrassegno (che deve essere utilizzato solo se il disabile è presente nel veicolo, sia come conducente che come passeggero), una sanzione che va da 168 a 672 euro, oltre alla decurtazione di 6 punti dalla patente;
  • se il contrassegno viene utilizzato da persona diversa dall’intestatario senza la presenza del disabile, gli agenti possano ritirarlo e procedere alla revoca del titolo autorizzativo.
Cintura di sicurezza, adempimento che essendo obbligatorio, sia per chi occupa i posti anteriori (dal 1988), che quelli posteriori ( dal 2006), per chi non lo rispetta è prevista:
  • una sanzione amministrativa fino a 323 euro;
  • la decurtazione, per il guidatore, di 5 punti dalla patente e, in caso di recidiva, entro 2 anni dalla prima violazione, la sospensione della patente fino a 2 mesi.
Se il mancato uso riguarda un minorenne, la sanzione si applica al conducente o a chi, in quella circostanza, ne ha la tutela.
 
Inoltre i bambini di statura inferiore a 150 centimetri devono essere assicurati al sedile con un seggiolino omologato, adeguato al loro peso.
 
Tuttavia, dall’obbligo di indossare la cintura sono esclusi:
  • gli appartenenti alle forze di polizia, al servizio sanitario e le forze armate (se in servizio di emergenza);
  • i conducenti di veicoli per la raccolta e trasporto dei rifiuti;
  • coloro che svolgono i servizi di vigilanza privati;
  • le donne in gravidanza, sulla base della certificazione rilasciata dal medico curante;
  • gli istruttori di guida;
  • e le persone che, in base alla certificazione rilasciata dall’Unità Sanitaria locale, risultino affette da determinate patologie.
Dispositivo antiabbandono che, data l’obbligatorietà prevista per il trasporto di bambini di età inferiore a 4 anni, il mancato uso comporta:
  • la sanzione pari ad una multa che va da 81 a 333 euro a carico del conducente o di chi è tenuto alla sorveglianza del minore;
  • la decurtazione di 5 punti dalla patente;
  • e la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi, se entro 2 anni dalla prima multa, lo stesso soggetto incorre in altra violazione riguardante i sistemi di ritenuta del dispositivo,
E’ da tener presente inoltre che, le cause dell’applicazione della sanzione, oltre alla mancanza del sistema antiabbandono, comprendono:
  • il sistema non conforme ai requisiti del decreto attuativo;
  • la mancata attivazione del dispositivo bluetooth o il non funzionamento dell’app che interagisce con il sistema;
  • e la non autorizzazione del produttore del seggiolino del sistema antiabbandono.
Nel concludere la trattazione dell’argomento si precisa che le modifiche introdotte dal Nuovo Codice della Strada non avranno valore retroattivo.
 
Poiché le nuove sanzioni si riferiscono solo ai fatti accertati e contestati dopo l’entrata in vigore della riforma che, come è noto, è avvenuta il 14 dicembre 2024.
 
Quindi, ad esempio, se un conducete è passato davanti all’autovelox a velocità elevata prima dell’entrata in vigore delle nuove sanzioni, non potrà subire il trattamento più sfavorevole previste dalle stesse.
Infine , ci si augura che le informazioni sopraesposte possano contribuire ad evitare, a chi ci segue, di incorrere nelle conseguenze delle descritte sanzioni.
 
Al fine di non dover subire, oltre all’onere della penalità, il non meno increscioso effetto morale, derivante dall’evitabile comportamento avventato che l’ha determinata.
 
Anche perché il rispetto delle regole non deve, specie in questo contesto, avvenire soltanto per un imposto obbligo legale, ma soprattutto per la consapevolezza di un dovere etico, rivolto a salvaguardare la propria e l’altrui sicurezza ed incolumità.

Il Comitato di Quartiere a Ciampino per il quarantennale del Parco dei Castelli Romani

Last News 2
S. Maria delle Mole (135)
Gianni Botta

 
Sabato 11 gennaio io ed Antonio Calcagni abbiamo partecipato al Convegno “Il Parco dei Castelli Romani e le nuove aree di espansione – Nuove opportunità di valorizzazione e tutela per il loro patrimonio naturalistico, storico ed archeologico”, organizzato dal Comune di Ciampino a chiusura degli eventi celebrativi del quarantennale del Parco Castelli Romani.
 
È stata un’occasione per incontrare la Sindaca di Ciampino Emanuela Colella, ospite squisita, e la sua Assessora Federica Giglio approfittando dell’occasione per portare nuovamente alla loro attenzione la richiesta di intervento su Via Capanne di Marino, in compagnia degli amici del Circolo Legambiente Appia Sud “Il Riccio”, animatori attivi della nostra frazione.
 
Oltre agli interventi del Commissario Straordinario Ivan Boccali e della Dottoressa Angelone - Direttore del Parco Castelli Romani – abbiamo assistito a quelli dei qualificati ospiti riportati nella locandina, aperti dalla padrona di casa Sindaca Colella e conclusi con dai guardiaparco. Tra i presenti abbiamo avvistato il Sindaco di Marino Stefano Cecchi e la Vice Sindaca Minucci, la Sindaca di Frascati Sbardella, il portavoce del CRIAAC Roberto Barcaroli, come noi interessati ad ascoltare i contenuti dei vari oratori.
 
Per non dilungarci, non faremo la cronaca dettagliata degli interventi, limitandoci col dire che tutti hanno ripetutamente messo in evidenza le testimonianze storiche e naturalistiche che, pur in un contesto fortemente urbanizzato, caratterizzano questo nostro territorio situato a sud di Roma.
Così la Sindaca Colella ci ha parlato del Parco delle Mura dei Francesi e di Villa Maruffi; l’Assessora Giglio  – ricordando a tutti che la sostenibilità e la tutela del territorio debbono diventare un obiettivo comune – ha parlato del progetto “Bici in Comune” recentemente deliberato dalla Giunta comunale ciampinese (che vede tra i partners proprio il “nostro” Circolo Il Riccio) con “… l'obiettivo di promuovere la mobilità ciclabile e l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile” puntando a migliorare “...il tessuto delle infrastrutture ciclabili per renderle più sicure e accessibili a tutti”. Fermi restando i necessari interventi che riguardano la viabilità stradale e quella ferroviaria del nostro territorio, questo intervento ci ha molto colpiti nel momento in cui si pensa alla pista ciclabile di Via Mameli, che attende di essere completata e ricollegata al circuito restante.
Particolarmente degno di nota è stato l’intervento del Dott. Quilici – Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica –  il quale, partendo dal significato storico di Boville all’interno del Parco dei Castelli Romani, ha riferito dell’avvio dei lavori di restauro che renderanno fruibili i monumenti lungo la Via Appia Antica e dell’apertura di un nuovo infopoint all’altezza di Via dell’Aeroscalo (da cui prosegue Via di Fioranello).
In tema di infopoint, non possiamo non annotare le parole di Mirko Laurenti e Marco Cavacchioli - rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Circolo “Il Riccio” -, i quali hanno ricordato il trentennale impegno dei volontari sfociato con la realizzazione di quello di Santa Maria delle Mole, aperto 7 giorni su 7 anche grazie al sostegno indispensabile del Comune di Marino.
 
Il significato del convegno è sintetizzabile nelle parole del Commissario Straordinario Ivan Boccali nel momento in cui ha aperto gli sguardi verso prospettive future di ricongiunzione del Parco dei Castelli Romani – recentemente arricchito con la riserva di Tor Caldara e la Sughereta di Pomezia – con quello dell’Appia Antica, con l’obiettivo di arricchire maggiormente il pregio del territorio in cui viviamo, che spesso sfugge a coloro che vi risiedono o che scelgono di trasferircisi con le proprie famiglie.
 
Un fascino ed un valore naturalistico e storico da tutelare e divulgare per tramandarlo alle future generazioni.
 

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Puoi richiedere informazioni, tramite il nostro “Modulo”, ai seguenti contatti:
 

- Presidente Antonio Calcagni
 

- Francesco Raso (responsabile web) 

Marino - "Costruiamo l'Europa insieme" Le opportunità del 2025

News 1 Marino (111)
Eleonora Persichetti

 
Un percorso di formazione per cogliere le opportunità. Così inizia il 2025 di Fratelli d’Italia nel Lazio, grazie all’iniziativa “Costruiamo l’Europa insieme”. Un circuito virtuoso, quello che inizia da Marino giovedì 9 gennaio, fortemente voluto dalla presidente della Seconda commissione consiliare della Regione Lazio, il consigliere Emanuela Mari, all’insegna della concretezza.

Il ciclo di incontri di formazione e opportunità affronterà infatti il tema di come trasformare la sessione europea 2024 (frutto del lavoro della commissione regionale con l’ufficio di rappresentanza a Bruxelles e delle categorie) in opportunità per i territori.

I lavori dell’evento di Marino, moderato da Felice Catapano in qualità di membro del direttivo provinciale di Fratelli d’Italia, saranno introdotti dai saluti di Simone Del Mastro, capogruppo di FdI nel locale consiglio comunale.

Successivamente sarà Raffaele Cacciapuoti (dello staff della commissione affari europei e internazionali) ad affrontare il tema “L’Unione europea cos’è e come funziona”. A seguire Matteo Lori, consigliere comunale di Mandela porterà la sua esperienza su “Costruire l’Europa con i consiglieri locali”.

A Vanni Resta, docente dell’Università La Sapienza di Roma, starà il compito di entrare nel vivo sul tema della “Pianificazione dei progetti europei”, mentre il consigliere regionale Emanuela Mari (presidente della commissione consiliare permanente Affari Europei ed internazionali) concluderà i lavori.

Al circolo di Fratelli d’Italia di Marino, in corso Vittorio Colonna 84, l’incontro prenderà il via alle ore 18.

Iniziamo da subito, ma non per arrivare prima

News 2 Sassone (245)
Santo Andaloro

“Collaborando s'impara, la nostra società ha bisogno di ascolto di disponibilità e di attenzione”, dichiara il neo presidente, eletto lo scorso ottobre, Andrea Vessella. Ed ecco lo spunto che ci ha consentito di ascoltare le esigenze dei concittadini, che, coniugate alla disponibilità dei volontari, dopo aver condiviso necessità e fattibilità, ci hanno reso pronti ad iniziare questa nuova esperienza.
 
Il Comitato di quartiere Sassone, in collaborazione con A. S. D. Scaldamuscoli, propone  "il primo calcio", allenamenti tecnico-fisico-motorio per bambini e bambine dai 6 agli 11 anni.
 
 
Info su WhatsApp 379-1578631

Completata finalmente l’alberatura di via Mameli

News 3 S. Maria delle Mole    (commenti:4) (274)
Antonio Calcagni

 
Come tutti sapranno, i lavori di ammodernamento di via Mameli sono iniziati a marzo 2021 e sarebbero dovuti durare 6 mesi, ma per la loro conclusione abbiamo dovuto invece attendere la primavera del 2023.
 
Già in quell’occasione abbiamo prontamente segnalato all’amministrazione comunale come, nel frattempo, dei 35 alberi a suo tempo messi a dimora, 5 erano ormai secchi.
 
Una segnalazione più volte reiterata ed ogni volta segnalando un numero crescente di alberi secchi.
 
Poi nelle scorse settimane, finalmente, il Comune ha deciso di completare l’alberatura della suddetta strada, attraverso la piantumazione di 9 nuovi alberelli.
 
E come dice un vecchio proverbio: meglio tardi che mai.
 
Comunque al fine di evitare che nei prossimi anni dovremmo star qui, ancora una volta, a fare la conta degli alberi secchi, auspichiamo che l’amministrazione comunale abbia in programma di prendersi cura degli stessi, in special modo, durante i mesi estivi.
 
A proposito di alberatura pubblica, ci teniamo a sottolineare che la nostra Città soffre di una scarsità cronica, solo per fare alcuni esempi, su strade come via Silvio Pellico, a stenti resiste un solo albero, e certamente non se la passano meglio, strade come via Maroncelli, e viale della Repubblica.
 
Pertanto, agli attuali amministratori della cosa pubblica rivolgiamo un accorato appello, affinchè mettano in cantiere un programma generale di nuove piantumazioni.
 

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Con €116.000 il Comune affida la raccolta dei rifiuti abbandonati

News 4 Volontari Decoro Urbano    (commenti:2) (395)
Gianni Botta

 
Dopo i ripetuti appelli del Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole per il tramite del Gruppo dei Volontari del Decoro Urbano, il Comune di Marino ha realizzato che “...in alcune aree del territorio comunale si verificano spesso abbandoni generalizzati e massivi di rifiuti urbani, che, oltre a creare situazioni di pericolo per la salute pubblica, rappresentano causa di disagi per la collettività, costituendo vere e proprie discariche abusive”.
Pertanto con la Determina n.1684 del 20/12/2024 è stato deciso di dare in affidamento alla  Multiservizi il “servizio di recupero rifiuti abbandonati nel territorio comunale” in quanto:
  • il servizio di gestione dei rifiuti urbani ed attività connesse nel territorio del Comune di Marino viene svolto dalla Società in house Multiservizi dei Castelli di Marino S.p.A., in virtù del contratto sottoscritto in data 13/12/2017, registrato in data 04/01/2018;
  • nel contratto sopra citato non risultano ricomprese le attività inerenti al recupero di rifiuti abbandonati e pertanto risulta necessario procedere al relativo impegno di spesa, per l’importo di €105.485,00 oltre iva 10% per l’importo di €10.548,50, per un importo totale di €116.033,50 in favore della società in house Multiservizi dei Castelli di Marino S.p.A..
 
Quindi
  • CONSIDERATO​​​​ che l’attività di recupero dei detti rifiuti sarà liquidata e pagata alla società in house Multiservizi dei Castelli di Marino S.p.A. sulla base di idonea rendicontazione da cui dovranno risultare gli effettivi impegni posti in essere dalla stessa società per il recupero dei rifiuti abbandonati (ore di personale utilizzato, ore di nolo di mezzi ed attrezzature utilizzate, quantità di rifiuti conferiti a smaltimento);
  • CONSIDERATO ALTRESI’ che detto servizio rappresenta una necessità per l’Amministrazione, la quale deve garantire un alto livello di igiene urbana sul territorio comunale, e che la società multiservizi dei castelli di Marino S.p.A., già affidataria di servizi simili per conto del Comune di Marino, possiede adeguate conoscenze e capacità, oltre che idonea dotazione di mezzi atti a espletare il servizio;
 
il dirigente: 
  • DETERMINA DI IMPEGNARE a favore della soc. Multiservizi dei Castelli di Marino S.p.A, con sede in via Pietro Nenni 13 - 00047 Marino, P.I./C.F. 05447451005, la somma di €116.033,50 IVA 10%.
 
Certo, come cittadini ci sorprende venire a sapere che la raccolta dei rifiuti abbandonati non fosse già ricompresa nel contratto, ciò nonostante ben venga il provvedimento del Comune che rimedia a questo “vuoto” incaricando la Multiservizi ad intervenire tempestivamente dietro riconoscimento di un corrispettivo, appunto, di €116.000,00
Quindi, come volontari del Comitato di Quartiere e soddisfatti di aver contribuito al bilancio della nostra municipalizzata, attendiamo di conoscere quale sarà la procedura per richiedere l’intervento degli operatori della Multiservizi, senza dover ogni volta approfittare della disponibilità dell’assessore/a o del/la dirigente di turno, come se stessimo chiedendo una cortesia personale.
Questo perché, a differenza della Multiservizi, le nostre “ore di personale” sono interamente gratuite.

Buone Feste!

News 5 Nazionali    (commenti:2) (221)
Eleonora Persichetti

In occasione delle prossime festività, auguriamo a tutti un Natale di gioia, di speranza, di condivisione negli affetti più cari, nelle relazioni e nel lavoro.
 
Ringraziamo tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori per l'impegno profuso, la passione e la dedizione, il senso di appartenenza, costantemente rivolto al miglioramento e alla crescita del portale.
 
La nostra squadra è sempre più numerosa e partecipe sul territorio, attenta ad ogni piccola richiesta ed esigenza della cittadinanza.
 
Un grazie di cuore al nostro pubblico, vivace, sagace, ironico, sempre sul pezzo. I nostri articoli sono ormai letti oltre il territorio comunale, la risonanza delle notizie che trasmettiamo è davvero vasta.
 
Da parte nostra, continueremo a svolgere con dedizione il nostro lavoro e a seguire gli eventi locali. Abbiamo adesso nuove sezioni, di recente si sono aggiunti i quartieri Sassone e Quarto Sant’Antonio e la rubrica Pillole di musica.
 
Un ringraziamento speciale al nostro Francesco Raso, perno portante di smariamole.it
 
Sempre con nuove energie attenderemo il Nuovo Anno, con fiducia e con l’auspicio che insieme potremo farcela nel tutelare e valorizzare quotidianamente il nostro territorio.
 
Concludiamo i nostri auguri con le parole di Madre Teresa di Calcutta che, con semplicità, ci richiama alla bellezza della condivisione e all’opportunità di vivere il Natale nei nostri cuori, tutti i giorni dell’anno.
 
 
È Natale
E’
Natale
ogni volta
che sorridi a un
fratello e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta che rimani
in silenzio per ascoltare l’Altro.
È Natale ogni volta che non accetti quei
principi che relegano gli oppressi ai margini della
società. È Natale ogni volta che speri con quelli che
disperano nella povertà fisica e spirituale. È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
Madre Teresa di Calcutta
 
 
 
Eleonora Persichetti, Caporedattrice
Antonio Calcagni, Presidente CdQ S. Maria delle Mole

TAR LAZIO: STOP DEFINITIVO A CEMENTIFICAZIONE MARINESE DI BOVILLE

News 6 S. Maria delle Mole    (commenti:4) (208)
Eleonora Persichetti

Speculavano per MC 2 Milioni e 20 Mila Abitanti in Parco Appia Antica-Agro Romano SCONFITTI i NEMICI di BOVILLE: PALAZZINARI, POLITICANTI e LORO PLEBEI RAGGIRATI
 
 
Ci siamo salvati grazie a Studi, Battaglie, Proposte e Testi di Legge che hanno vincolato l' Area come Agro Romano e Parco dell’Appia Antica “Archeologico Nazionale” e “Riserva Naturale Regionale”, che, dal 27.7.2024, è stato Riconosciuto dall’ Unesco quale Patrimonio dell' Umanità “.
 
"Questo è il Risultato decenni di lotte dei Cittadini della nostra Comunità: che l' Ass.ne Sempre Boville ha Promosso e Guidato. Questa vicenda insegna che con il Comune di Boville:
  • non avremmo corso questo grande rischio (causato da scelte speculative del Sistema di Potere Marinese);
  • avremo, invece, un futuro di salvaguardia e sviluppo ecocompatibile.
Quindi, ora c’è proprio bisogno del Comune di Boville e dell’ impegno, per riconquistarlo, di vecchi e nuovi Autonomisti ” dichiara Pino Cardente, Presidente dell' Ass.ne Sempre Boville e 1° Proponente delle Leggi Popolari per il “Comune di Boville” e per “Roma Capitale “.
 
 
Ass.ne Sempre Boville

 

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Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
 
 
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.
 
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Crisi Pro Loco Marino, FdI: "Rilancio necessario. L’amministrazione chiarisca"

News 7 Marino (133)
Eleonora Persichetti

 
In data 17 dicembre 2024, con richiesta di risposta sia scritta che orale in aula, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – Marino, con primo firmatario il capogruppo Simone Del Mastro, ha protocollato e inviato al sindaco Stefano Cecchi e al presidente del Consiglio comunale Eugenio Pisani un’interrogazione in merito alla situazione della Pro Loco di Marino, il cui presidente Carlo Zelinotti è stato sfiduciato nei giorni scorsi dall’Assemblea dei Soci.
 
Le Pro Loco – esordiscono il capogruppo di Fratelli d’Italia Marino Simone Del Mastro e il collega Fabrizio De Santisrappresentano un punto di riferimento in quasi tutti i comuni d’Italia in termini di coesione sociale, grazie alle loro attività di promozione del territorio, alle attività svolte al fine della tutela delle tradizioni, del patrimonio e della valorizzazione delle tipicità. L’associazione Pro Loco di Marino ha indetto convocare i soci per l’anno 2024 per il rinnovo delle cariche sociali in data 14 dicembre 2024, dalle ore 10 alle ore 17. Tale assemblea ha deciso, in suddetta data, per il non proseguimento degli attuali incarichi, sfiduciando il presidente Carlo Zelinotti”.
 
Qualsivoglia cambiamento nell’organigramma e nella struttura dell’associazione – aggiungono Del Mastro e De Santisdeve perentoriamente rispettare tutti gli obblighi e le norme che il regolamento interno prevede e tali procedure devono essere rese pubbliche per tempo, con tutti i mezzi di comunicazione adeguati, sia ai soci sia alla popolazione tutta”.
 
Proseguendo, Del Mastro e De Santis sottolineano “l’importanza che l’associazione Pro Loco di Marino ricopre per il nostro paese, nonché la sua importanza sociale e storica” ed evidenziano “la necessità di un rilancio di questa associazione, anche tramite iniziative intraprese del Comune di Marino, con gli obiettivi di:
- Aumentare il grado di coordinamento delle iniziative turistiche proposte dalle varie associazioni;
- Incrementare la partecipazione da parte della popolazione alla vita associativa attraverso una maggiore capacità di trasparenza e condivisione;
- Promuovere, vista l’importanza del settore, un volontariato guidato da passione e professionalità, eventualmente retribuito (in modo trasparente);
- Rispettare l’autonomia decisionale della Pro Loco aiutando la stessa a crescere e a relazionarsi con il paese”.
 
Per questo, i due consiglieri di Fratelli d’Italia Marino chiedono al sindaco Cecchi e alla sua Giunta “se è intenzione dell’amministrazione verificare che il nuovo assetto della Pro Loco sia stato perseguito nei tempi e nelle modalità previste da regolamento” e “in caso di intervento, quale strategia l’amministrazione ha intenzione di mettere in campo per la promozione turistica, culturale e sociale del paese”.

Parcheggio Frassati - 2º round

News 8 Volontari Decoro Urbano (456)
Gianni Botta

 
Ieri mattina, 18 dicembre, i nostri Volontari del Decoro Urbano sono tornati al Parcheggio Frassati, area di ripetuti interventi nel 2020 e, più recentemente, a febbraio scorso.
 
Sebbene la situazione non fosse tragica come a febbraio, Filippo Cuomo, il sottoscritto e Paolo Coloni si sono comunque trovati davanti un discreto abbandono di rifiuti: bottiglie, cartacce, sacchi pieni di sfalci.
Con riguardo a quest’ultimo “articolo” ci rivolgiamo a questi geni dell’inciviltà: comprendiamo la povertà che vi spinge a non pagare 80 € l’anno per il carrellato o neanche conferire lo sfalcio all’isola ecologica, ma perché abbandonate i sacchi in mezzo ai cespugli lasciando decomporre lo sfalcio all’interno della plastica?
 
La cosa però che ha colpito i nostri amici è stato ritrovare lo stesso scooter abbandonato di cui vi parlammo nell’articolo di febbraio, quando ci venne riferito dai residenti che era lì da sei anni!!!
 
Con pazienza i Volontari si sono messi nuovamente al lavoro rimuovendo l’immondizia intorno alle macchine posteggiate, facendo il bottino che vedete ritratto nelle immagini.
 
Mentre erano all’opera una gentile signora ha raccontato che, sere fa, mentre scendeva dall’auto parcheggiata è stata avvicinata da uno sconosciuto emerso dal buio che le ha chiesto una sigaretta: sì perché tra le altre cose il parcheggio non è illuminato e quindi insicuro, oltre ad agevolare gli incivili che amano sversare i loro rifiuti.
 
Quindi ci riallacciamo alle domande rivolte all’Avv. Pisani nell’articolo di sette mesi fa per aggiungere un’ulteriore richiesta: perché non dotare l’area di un paio (almeno) di lampioni centrali allo scopo di illuminarla e renderla più sicura?
La stessa domanda è stata rivolta sul momento all’Assessore Orazi – sempre pronto a darci ascolto – suggerendogli a titolo di collaborazione che il relativo finanziamento potrebbe essere tratto dai contributi citati nella Determina n.1640 dell’11/12/2024, in cui viene detto:
 
CHE con Deliberazione di Consiglio Metropolitano n°42/2022, è stato concesso un contributo al Comune di Marino per interventi in materia di raccolta differenziata dei rifiuti per un importo pari al 90% dell'importo di Q.T.E. in proposta progettuale, e pertanto:
  • Euro 17.000,00 in spesa corrente per la realizzazione del progetto "Campagna informativa e di sensibilizzazione per il compostaggio e campagna di comunicazione per la raccolta differenziata"
  • Euro 66.000,00 in conto capitale per "eco compattatori per la raccolta differenziata di bottiglie e bevande in pet, compostaggio domestico e acquisto di videocamere e foto trappole"
per la realizzazione dell'intervento denominato "Campagna di comunicazione, acquisto di sistemi di video sorveglianza e contenitori raccolta differenziata";
 
“CHE con la Deliberazione di Consiglio Metropolitano n°78/2023, è stato concesso un contributo al Comune di Marino per interventi in materia di raccolta differenziata dei rifiuti per un importo pari al 90% dell'importo di Q.T.E. in proposta progettuale, e pertanto:
  • Euro 40.000,00 in spesa corrente
  • Euro 31.000,00 in conto capitale
per la realizzazione dell'intervento denominato "Campagna di comunicazione, acquisto di sistemi di video sorveglianza e contenitori raccolta differenziata".
 
Pertanto eccoci qui a rivolgere nuovamente le nostre richieste all’Amministrazione Comunale per il tramite dei suoi illustri esponenti che risiedono qui in “pianura” e, proprio per questo, confidando in loro che dovrebbero avere maggiore sensibilità e mostrare sollecitudine verso le nostre esigenze.
 
Nel frattempo però ringraziamo ancora una volta chi a nome del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole si arrotola le maniche e va a pulire non la “casa sua”, ma la “casa di tutti”.

La Nostra Voce

Spot 4
NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di; Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Proseguono le attività a Via delle Capanne di Marino dei Volontari del Decoro Urbano

News 9 Volontari Decoro Urbano    (commenti:1) (253)
Gianni Botta

 
I Volontari del Gruppo Decoro Urbano del Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole – capeggiati dall’inarrestabile Filippo Cuomo (cuore e motore del gruppo) – proseguono silenziosamente con le loro attività.
 
Questa volta sono tornati in Via delle Capanne di Marino partendo dal Parcheggio Mameli, chissà per quanto ancora adibito a piazza del Mercato settimanale (a proposito, ricordatevi di votare il sondaggio che abbiamo promosso), per fare un po’ di pulizia delle erbacce che sono cresciute a bordo strada e, ahinoi, delle solite bottiglie lanciate da guidatori fuori di senno.
 
Tuttavia, poiché “lavoro chiama lavoro” (come sa chiunque fa le cose con dedizione, come le mamme), i “nostri” si sono spinti ad ispezionare i tombini che si trovano lungo la strada, trovandoli pieni di terriccio che hanno cercato di asportare, nei limiti del possibile.
 
Il tutto nell’indifferenza di quei “velocisti” in automobile i quali, anziché seguire le basilari norme di comportamento al volante – e, quindi, rallentare – si concentravano su come aggirare l’ostacolo rappresentato dalla squadra dei volontari, salvo frenare alla fine costretti dalle autovetture che marciavano in senso opposto.
 
Tuttavia, siccome a noi piace sottolineare le cose belle, vogliamo ringraziare i pedoni che passeggiavano lungo il marciapiede ringraziando i “ragazzi” e fermandosi a parlare con loro. Tra questi  ci ha colpito Francesco il quale ci ha dato un suggerimento che abbiamo fatto subito nostro: installare due bei cartelli provvisti di lampeggianti con la scritta “ATTENZIONE CENTRO ABITATO” all’inizio ed alla fine di Via delle Capanne di Marino.
 
Diciamo che abbiamo fatto subito nostro il suggerimento di Francesco perché al termine del lavoro (e dopo una necessaria, meritata doccia calda) eravamo già al PC a scrivere una bella PEC indirizzata al Comune di Ciampino ed al nostro Comune in cui, partendo dalla relazione di ciò che è stato fatto, abbiamo inviato la lista delle le nostre richieste, come una letterina a Babbo Natale a nome della comunità.
 
Eccole:
  • disostruire i tombini dal terriccio che i volontari non hanno potuto asportare, per ripristinare la funzionalità delle caditoie ed evitare il ristagno dell’acqua sulla sede stradale;
  • installare dei dissuasori con indicazione visiva di velocità in entrambi sensi di marcia;
  • installare un cartello con lampeggianti e scritta “ATTENZIONE CENTRO ABITATO” (o similari), come suggerito da Francesco;
  • riposizionare il cartello stradale che si trova a lato della rotatoria, caduto ed appoggiato lungo la sede stradale da tempo immemore;
  • ripristinare le paline illuminanti non funzionanti ed installarne delle altre anche nel primo tratto stradale, percorso da pedoni provenienti dalla Via Appia Antica;
  • farci sapere la procedura per indirizzare le richieste di intervento per le buche che si formano quando piove ininterrottamente lungo la strada, cosa che al momento facciamo approfittando delle conoscenze dirette che alcuni di noi hanno presso il Comune di Ciampino.
Tutto ciò rappresenta il costante impegno che il Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole porta avanti con costanza per spirito civico ed amore verso il nostro territorio, senza arrogarsi alcun titolo o potestà di rappresentanza, come afferma qualche “presidente” di pseudo gruppi civici che scorrettamente sferra attacchi diretti in rete, accompagnato dal suono di strombazzanti sassofonisti.

"Urbanistica - Sfide e soluzioni per il Lazio", grande partecipazione al convegno in sala consiliare

News 10 Marino    (commenti:1) (115)
Eleonora Persichetti

 
Giovedì 5 dicembre una gremita sala consiliare “Zaccaria Negroni”, a Marino, ha ospitato l’incontro “Urbanistica – Sfide e soluzioni per il Lazio”, organizzato su iniziativa della consigliera regionale di Fratelli d’Italia Micol Grasselli. L’evento, patrocinato dal Comune di Marino e moderato dal consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia – Marino Simone Del Mastro, ha registrato gli interventi di diversi esperti, oltre che degli stessi consiglieri Del Mastro e Grasselli e del sindaco di Marino Stefano Cecchi, intervenuto per i saluti istituzionali.
 
L’ing. Ruggero Giannini, presidente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, l’arch. Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma, il dott. Flavio Pezzoli, presidente dell’Ordine degli Agronomi di Roma, la dott.ssa Simonetta Ceraudo, presidente dell’Ordine dei Geologi di Roma, e il senatore della Repubblica Giorgio Salvitti hanno spiegato le iniziative, i disegni e le proposte di legge che la Regione Lazio sta mettendo in campo in materia di urbanistica, nello specifico la proposta di legge n° 171 del 9 agosto 2024, che ha per oggetto “Semplificazioni e misure incentivanti per il governo del territorio. Modifiche a normative esistenti e introduzione di nuove disposizioni per migliorare l'efficienza amministrativa e incentivare interventi edilizi”.
 
La proposta di legge, come spiegato anche sui canali istituzionali del Consiglio regionale del Lazio, è composta da 21 articoli, senza nuovi oneri per il bilancio regionale. Il suo obiettivo è quello di razionalizzare le procedure e promuovere la riqualificazione urbana. Le semplificazioni introdotte per le modifiche ai piani attuativi prevedono “la competenza della Giunta comunale, anziché del Consiglio comunale per tali modifiche, a condizione che non comportino variazioni sostanziali. Inoltre, è limitata la necessità del parere paesaggistico solo per le modifiche che riguardano porzioni di piani non interessate da aree effettive. Queste misure mirano a snellire le procedure e ridurre i tempi di approvazione. Le disposizioni riguardanti gli interventi di ristrutturazione edilizia consentiti prevedono un incremento fino al 15% della volumetria o della superficie lorda esistente per singoli edifici, con un massimo del 30% per demolizione e ricostruzione”.
 
Questo incontro – ha sottolineato il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia Marino Simone Del Mastroha inteso essere un momento di confronto su ciò che in materia di urbanistica il Consiglio regionale intende portare avanti fino a fine legislatura e, mi auguro, anche dopo, vale a dire la rigenerazione urbana e la semplificazione urbanistica, tematiche importanti per tutti i cittadini, su cui la proposta di legge oggetto di questo incontro intende intervenire. Ringrazio – ha aggiunto – il sindaco Stefano Cecchi e il Comune di Marino, per il patrocinio concesso all’evento, la consigliera regionale Micol Grasselli, che anche questa volta ha messo a disposizione la sua competenza per la città di Marino, tutti gli Ordini professionali, i cui esperti presenti stasera testimoniano un dialogo aperto tra gli stessi Ordini e le realtà locali, e ovviamente tutti i cittadini presenti”.
 
Ringrazio, per questo incontro, Simone Del Mastro – ha detto, durante il suo intervento, il sindaco di Marino Stefano Cecchicome tecnico e come consigliere comunale. Gli argomenti oggetto di questa serata sono estremamente importanti e possono essere addirittura, in alcuni casi, risolutivi per delle problematiche familiari. Micol Grasselli, che ringrazio per quanto si sta spendendo da due anni a questa parte, intende portare la Regione Lazio a compiere interventi giusti e mirati su un qualcosa su cui nessuno aveva mai messo mano. Il valore aggiunto viene dato, dunque, da questo incontro non solo per l’aspetto politico, ma anche per il suo risvolto tecnico, perché quando ci sono gli esperti, dal geometra all’architetto, dall’ingegnere al geologo, significa che a tutto tondo si intende capire e far capire anche ai cittadini quali siano le formule più adatte per affrontare questa questione”.
 
Quanto vogliamo realizzare in materia di urbanistica – ha evidenziato la consigliera regionale Micol Grasselliè un passo importante verso un Lazio sempre più innovativo e attento alle esigenze di tutti. Ringrazio il sindaco di Marino Stefano Cecchi e il consigliere comunale Simone Del Mastro, l’amico senatore Giorgio Salvitti e i rappresentanti degli Ordini degli Ingegneri, Architetti, Geologi, Agronomi e del Collegio dei Geometri del Lazio per il costante supporto e confronto”.

Rilevata presenza di metalli pesanti, pesticidi e micro e nano plastiche nell’acqua minerale in bottiglia

News 11 Focus (617)
Domenico Brancato

 
Tutte le statistiche certificano che i maggiori consumatori di acque minerali in Europa e nel mondo sono gli italiani, con un consumo pro-capite annuo, secondo Acquitalia e Corriere della Sera, rispettivamente, di 252 e 200 litri, nei confronti dei 106 e 118 litri della media europea.
 
Consumo che, a livello mondiale, dal 2010 al 2020 è aumentati del 73% e che si suppone raddoppierà entro 2030. In quanto , secondo il Censis (Centro studi investimenti sociali) l’acqua minerale, in genere, viene giudicata dai consumatori buona, salutare e sicura; tanto da attribuirle il merito di rendere migliore la qualità della loro vita quotidiana.
 
Per cui, al fine di offrire ai lettori, abituali consumatori delle acque minerali, la possibilità di acquisire una obiettiva consapevolezza sulle effettive loro caratteristiche, si ritiene opportuno riportare, di seguito, gli esiti di alcune specifiche indagini in proposito, tratte da autorevoli fonti.
  • ALTROCONSUMO. - Associazione in difesa dei consumatori – , tra aprile e maggio 2024, ha eseguito l’analisi di 27 campioni di acqua minerale frizzante, selezionati tra i marchi commercializzati in 1.200 punti vendita della grande distribuzione, in 67 città italiane; al fine di determinare l’entità del contenuto dei metalli pesanti: alluminio, arsenico, manganese e nichel e dei contaminanti.
Metalli che non vengono rilevati con le Analisi chimico-fisiche eseguite dalle aziende distributrici di acqua minerale che, infatti, in etichetta, riportano i valori del contenuto soltanto dei seguenti elementi: Residuo fisso, Conducibilità , ph (grandezza utilizzata per esprimere il grado di acidità e di alcalinità), Anidride carbonica, Calcio, Magnesio, Potassio, Bicarbonati, Silice, Sodio, Cloruri, Solfati, Nitrati, Nitriti e Fluoruri.
 
Poiché hanno limiti normativi soltanto su 16 sostanze.
 
A differenza delle acque potabili comunali che vengono valutate rispetto ad oltre 40 elementi, che non devono superare il limite di soglia stabilito dalla legge.
 
L’esito dei test, pur risultando complessivamente buono, ha evidenziato una presenza, giudicata critica, di arsenico e manganese che, in alte concentrazioni, tendono ad accumularsi nei tessuti, causando il malfunzionamento dell’organismo.
 
In particolare, è stata riscontrata una concentrazione di arsenico superiore alla media nelle acque minerali frizzanti : Sant’Anna, Levissima, Ferrarelle Maxima, Valmora e San Martino, e livelli di manganese (tossico per le persone, se assunto in dosi elevate), superiore da 2 a 8 volte a quello ammesso per l’acqua del rubinetto, in Ferrarelle Maxima, Gaudianello e San Martino.
 
Anche se va precisato che tali concentrazioni, pur risultando di gran lunga più elevate, rispetto la media degli altri campioni esaminati, rientrano nei limiti di legge ammessi per le acque minerali...
 
Tuttavia, i rilevati valori dell’arsenico, trattandosi di un metallo che può danneggiare il DNA ed essere cancerogeno per l’uomo, non possono non destare preoccupazione se ci si riferisce al principio del margine di esposizione – MoE - utilizzato dagli esperti per valutare il rischio.
 
Mentre, la migliore acqua del test, con il giudizio di “qualità ottima” è risultata essere la San Benedetto del Parco della Majella Fonte Primaria.
  • Il SALVAGENTE, unico mensile dei consumatori in edicola e fonte autorevole di test comparativi svolti in laboratori indipendenti e certificati, ha portato in laboratorio, per esaminare il contenuto, 18 bottiglie delle acque minerali: Panna, Levissima, Sant’Anna, Rocchetta, Saguaro (Lidl), Ferrarelle, San Benedetto Popoli-Fonte Primaria, Lete, Guizza Fonte Vallereale, Uliveto, Eva, Vitasnella Brioblu, Fiuggi, San Pellegrino, Fonte Essenziale, Lauretana e Evian.
  • Su ben 14 delle quali, sorprendentemente e con una certa preoccupazione, sono stati trovati residui di pesticidi (prodotto impiegato in agricoltura per combattere i parassiti).
  • Inquinanti che, seppur in quantità non superiore al limite stabilito dalle norme, non tranquillizzano del tutto, per il fatto che ne sono stati rinvenuti addirittura 4, a base di diversi principi attivi, nella San Pelleglino, Levissima e Guizza , ed almeno 3 in altri 8 campioni.
  • Tra cui, alcuni considerati interferenti endocrini (sostanze in grado di influenzare negativamente diverse funzioni vitali quali : lo sviluppo, la crescita, la riproduzione, ed il comportamento) dagli effetti tossici per la fertilità , che possono trasformarsi in composti cancerogeni.
Mentre nei campioni di : Acqua Panna naturale fonte Scarperia e San Pietro (FI); San Benedetto Ecogreen naturale, fonte Popoli (Pe); Evian naturale in vetro, fonte Evian-les-Bains (Francia), Fonte essenziale naturale (considerata nel test non adatta a tutti per la quantità di Sali minerali) e Fonte Darfo Boario Terme (Bs); non è stata riscontrata alcuna traccia di fitofarmaci.
  • IN UNO STUDIO DI RICERCATORI DELLA COLUMBIA E DELLA RUTIGERS UNIVERSITY , pubblicato sulla prestigiosa rivista “Proccedings of the Ntional Academy of Sciuences , .si afferma: “L’apparenza inganna. Quando trangugiamo avidamente acqua da una bottiglietta in plastica, non sospetteremmo mai che, mentre ci dissetiamo, stiamo ingerendo anche centinaia di migliaia di microscopici pezzetti di plastica.
Come la tecnica messa a punto da studiosi statunitensi per il rilevamento delle microplastiche ha consentito di evidenziare.
 
Tecnica, grazie all’ impiego della quale è stato possibile riscontrare un numero di minuscoli corpuscoli di plastica fino a 100 volte superiore a quello stimato in precedenza.
 
Tant’è che in una analisi su 5 campioni di 3 comuni marche di acqua in bottiglia, è stato possibile rilevare da 110.000 a 400.000, con una media di circa 240.000 pezzi per litro di nano plastica del diametro inferiore ad 1 micrometro o micron (= ad un millesimo di millimetro).
 
Frammenti che, secondo il parere del chimico- fisico dalla Columbia Naixin Qian, autrice principale dello studio, provenivano, in gran parte, dal contenitore in plastica.
 
Ipotesi che costituisce motivo di preoccupazione, in quanto Jason Somarelli, professore di medicina e direttore del gruppo di oncologia della Duke University ed altri, hanno dimostrato che le nano plastiche possono penetrare nelle cellule, e poiché contengono additivi chimici (sostanze chimiche che si aggiungono ad un prodotto per esaltarne alcune qualità), potrebbero causare stress cellulare, danni al DNA e modificare il metabolismo o la stessa funzione cellulare.
  • Preoccupazione a sua volta confermata dall’esito dello studio pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciencens, per il quale: “ gli additivi di plastica alterano la funzione endocrina, e aumentano il rischio di nascite premature, disturbi dello sviluppo neurologico, difetti riproduttivi maschili, infertilità, obesità e malattie cardiovascolari, renali e tumorali”. In quanto le micro e nano plastiche (NNP), in seguito all’ingresso negli organismi degli esseri umani, possono causare tossicità, sia per i loro effetti fisici e tossicologici, che come vettori di patogeni batterici nei tessuti e nelle cellule. E che ”I neonati e i bambini piccoli sono due popolazioni a rischio particolarmente elevato dal punto di vista degli effetti sulla salute legati alla plastica. Effetti che sono causa di incremento del pericolo di: nati morti, basso peso alla nascita, difetti congeniti degli organi riproduttivi , alterazione della crescita polmonare e del cancro infantile”.
  • Il Dottor Leonardo Trasande, professore di pediatria e salute della popolazione presso la NYU Langone Health di New York, autore principale di in un’altra recente ricerca pubblicata sul Journal of the Endocrine Society, sostiene che : “ Il vero contributo di questo lavoro è aiutare il pubblico a capire quanta parte della minaccia per la salute umana (riferita a danni celebrali nei bambini piccoli, e di obesità, diabete, malattie cardiache e di morti precoci negli adulti), attribuita alle sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino, sia dovuta alla plastica.
Con le e informazioni sopra riportate si vorrebbe contribuire a far acquisire ai consumatori di acqua minerale e bibite varie, distribuite in bottiglie di plastica, la consapevolezza delle sostanze non sempre del tutto innocue che possono contenere.
Affinché riflettano sulla inderogabile convinzione dell’ottima qualità, in assoluto, delle acque minerali e sugli impropri giudizi di scarsa qualità attribuia all’acqua del rubinetto.
 
Acqua quest’ultima, i cui requisiti di potabilità, salubrità e qualità fisica, chimica, microbiologica e radiologica, sono garantiti da controlli eseguiti dall’Autoritaria sanitaria locale (ASL) di concerto con il gestore dell’acquedotto comunale, attraverso analisi intervallate da tempi notevolmente inferiori, rispetto alla cadenza annuale prevista, ma non sempre rispettata (vedi la data riportata in etichetta, sotto la voce “Analisi -chimico-fisiche- Ufficiali Acqua Minerale), per l’acqua in bottiglia.
 
Requisiti che ALTROCONSUMO ha riscontrato anche nell’altra interessante alternativa all’acqua in bottiglia, rappresentata dall’acqua erogata, gratuitamente, dalle “Casette dell’Acqua” (esistenti anche a Marino: Largo Negroni Zaccaria e via XXV Aprile 13, in prossimità dell’ingresso che immette su Piazza Albino Luciani di Santa Maria delle Mole), che differisce da quella del rubinetto soltanto per l’effetto di lievi trattamenti migliorativi di affinamento che vengono praticati per ottenere: un leggero addolcimento (diminuzione della durezza determinata dal contenuto di calcio e magnesio e di eventuali metalli pesanti) e la riduzione del cloro residuo; oltre al raffreddamento, ad una lieve modifica del sapore e, tramite l’aggiunta di anidride carbonica, per ottenere anche la versione effervescente.
 
Per cui, lo stesso ALTROCONSUMO, in virtù degli esiti delle scrupolose indagini condotte sulle varie tipologie di acqua descritte, asserisce che “ nonostante non esistano (a parte, ovviamente, la presenza degli inquinanti presenti nelle citate confezioni e le micro e nano plastiche provenienti dalla natura del contenitore) grandi differenze tra l’acqua minerale, quella domestica e quella delle Casette, l’Italia rimane uno dei paesi dove si beve maggiormente dalle bottiglie di plastica.
 
Situazione che ha origini legate sia alle consolidate abitudini e sia a motivi commerciali, dovuti ad una massiccia presenza di marchi di acque minerali promossi, soprattutto, dalla pubblicità televisiva, che reclamizza, suadentemente, il consumo dell’ acqua minerale come fattore distintivo di uno stile di vita più salutare.
 
Pertanto, la conclusione più confacente alle finalità dell’argomento trattato sembra essere quella espressa dal titolo di un adagio di antica saggezza, attribuito al grande scrittore e oratore latino CICERONE “LA PRUDENZA NON E’ MAI TROPPA”, per significare, appunto, che adottare precauzione, anche esagerata, non nuoce affatto…
 
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Mercati rionali unificati al Palaghiaccio

News 12 S. Maria delle Mole    (commenti:10) (746)
Gianni Botta

Tra le delibere discusse nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale è stata adottata quella che ha accolto la proposta di concentrare “in via sperimentale” i 3 mercatini settimanali di Cava dei Selci, Santa Maria delle Mole e Frattocchie (elencati in ordine di distanza) nel piazzale antistante l’ex Palaghiaccio.
 
Non staremo qui ad approfondire la “gestazione” di questa decisione o le modalità attraverso cui ci si è arrivati, lasciando volutamente da parte ogni aspetto “politico” ampiamente trattato a più riprese sia dai diretti protagonisti che dagli organi di stampa locali.
 
Ciò che a noi interessa è capire se questa decisione – che, va detto, è stata deliberata anche ai fini dell’esecuzione immediataincontri il favore delle comunità dei rioni o, in caso contrario, quali sono le difficoltà a cui andranno incontro i residenti per raggiungere la nuova sede.
 
Scevri da qualsiasi intento polemico, lo ripetiamo, il motivo per cui solleviamo questo quesito è per portare la voce delle comunità verso Palazzo Colonna e verificare se sussistano margini per un “dietro front” terminata la sperimentazione.
 
Aspettiamo le vostre opinioni.
 
È  attivo un sondaggio popolare ove è possibile esprimere la propria opinione sull'argomento.
Le opinioni saranno raccolte in forma anonima, come sempre.
 
VAI AL SONDAGGIO POPOLARE
 
(Immagine di copertina tratta da Foto di Alexa da Pixabay)

Con quali principi il comune di Marino si occupa della sicurezza stradale per i pedoni?

News 13 S. Maria delle Mole    (commenti:4) (365)
Eleonora Persichetti

 
A cura di Angelo Francescato
 
 
Recentemente il Comune di Marino ha fatto costruire un attraversamento in sicurezza per andare da via Martiri di Belfiore a via XXV Aprile, dove temporaneamente è stata spostata la scuola Elsa Morante, tuttavia facciamo notare che via Martiri di Belfiore (strada a senso unico) ha un marciapiede monolaterale solo nel tratto da via della Repubblica fino a tale intersezione, mentre è assente nel successivo segmento della stessa fino alla intersezione con via Nicolò Tommaseo, benchè a tale livello ci sia un parco pubblico e la sede originaria della Scuola Elsa Morante, che comunque lì dovrà tornare una volta completati i lavori di rifacimento programmati.
 
Sarebbe ragionevole che in tale secondo tratto di via Martiri di Belfiore sia data continuità in sicurezza al transito pedonale, costretto invece a muoversi in mezzo alla corsia a senso unico adibita al movimento veicolare, sacrificando uno dei due parcheggi in linea presenti da ambo i lati. È innegabile, infatti, che il traffico in tale tratto di strada è divenuto molto sostenuto negli ultimi anni, soprattutto negli orari di punta per la confluenza di auto che dalle vie Appia e Ardeatina “tagliano” dentro S. Maria delle Mole.
 
Sappiamo che la pericolosità oggettiva di tale situazione è stata da tempo segnalata da alcuni cittadini, ma glissata dall’Amministrazione Comunale senza fornire neppure un doveroso riscontro in merito alla programmazione di un intervento risolutore, che nel breve periodo potrebbe consistere nella disposizione di un divieto di sosta da un lato, apponendovi anche dei paletti parapedonali, rinviando ad altro momento interventi più onerosi, come per l’appunto la costruzione di un marciapiede.
 
In ogni caso, poiché la realizzazione della rete di connessione della mobilità pedonale negli spazi urbani è condizione imprescindibile per dare ai cittadini la possibilità di muoversi a piedi agevolmente nel circuito urbano, tenendo in debita considerazione il transito veicolare, non è rinviabile un intervento concreto e tempestivo di mitigazione del rischio di investimento dei pedoni, da cui discendono precise responsabilità civili e penali dell’Amministrazione tutta. Per tali motivi riteniamo altresì che in altre strade del paese si debba con urgenza, serietà e ragionevolezza rivedere la viabilità veicolare e la sicurezza pedonale, aspettandoci anche eventualmente la realizzazione di un tavolo di confronto con cittadini consapevoli che nelle scelte programmatiche gli interessi generali vengono prima di quelli personali.
 
 

Un nuovo inizio per il Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole

News 14 S. Maria delle Mole    (commenti:6) (978)
la Redazione

Sabato scorso, il Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole, si è ritrovato a pranzo per festeggiare le imminenti festività natalizie, ma anche per fare il punto sugli, obiettivi raggiunti in quest’ultimo periodo, su  quelli che ci prefiggiamo di raggiungere nel prossimo futuro, e per rinnovo delle adesioni.
 
La  partecipazione è stata particolarmente rilevante, a dimostrazione che il nostro impegno, per il bene della Città, viene riconosciuto ed apprezzato.  

É stato un incontro tra vecchi e nuovi amici che insieme, hanno in comune l’amore per la nostra Città, a prescindere dall’Amministrazione comunale di turno.
 
Ha aperto l’incontro, il Presidente, Antonio Calcagni, che ha rivendicato, il ruolo che il nostro Comitato si è ritagliato in tutti questi anni, ovvero quello di farsi portavoce delle esigenze dei cittadini, nei confronti dell’amministrazione comunale, ma non solo.
 
A seguire, ha preso la parola Domenico Brancato, in quanto membro storico del Comitato, che ha sottolineato le forti e longeve radici su cui si poggia il suddetto.
 
Ha quindi preso la parola, Filippo Cuomo, in quanto responsabile della neonata sezione Volontari Decoro Urbano del Comitato, una persona che in questi anni è diventata un vero e proprio mito, che del decoro urbano, ne ha fatto una vera ragione di vita.
 
E’ intervenuta poi Eleonora Persichetti, Caporedattrice del nostro Sito che, sotto la sua direzione è diventato un formidabile strumento di diffusione dell'informazione e quindi un vero e proprio quotidiano, dove agli articoli su problematiche e cronaca locale, si aggiungono argomenti di respiro nazionale, e dove non manca certo lo spazio dedicato ai commenti e suggerimenti dei lettori, ecc.ecc.
 
A conclusione di questo primo giro di interventi, ha preso la parola Francesco Raso, in quanto webmaster del portale, che ha snocciolato, numeri alla mano, i lusinghieri risultati raggiunti in questi 7 anni di attività.
 
Per renderci conto di cosa parliamo, Francesco ha ricordato che il Sito al momento ha avuto, circa 900.000 visualizzazioni.
 
Con l’intervento di Don Jesus, che ha riconosciuto ed apprezzato la nostra fattiva e leale collaborazione con il Comitato dei Festeggiamenti della Festa Parrochiale, sono iniziati gli interventi dei responsabili di alcune realtà associative con cui ci confrontiamo e collaboriamo costantemente.
 
E’ seguito quindi l’intervento di Gianni Botta, che oltre ad essere un pilastro delle Sezione Volontari Decoro Urbano, collabora attivamente anche con la locale sezione di Legambiente “Appia Sud il Riccio”.
 
L’intervento di Alessandra Cappare, ha sottolineato invece la stretta collaborazione realizzata con l’AISM, un grande associazione nazionale che ha a cuore il bene dei malati di Scerosi Multipla. 
 
Infine è intervenuto Francesco Peltrone, responsabile del Comitato di quartiere “Gente di Via Aldo Moro e dintorni”, amico e solidale del nostro Comitato con cui, in tutti questi anni, abbiamo condiviso innumerevoli iniziative.
 
Un’incontro veramente proficuo che, vista la grande partecipazione, lascia ben sperare nel futuro, non solo del Comitato ma anche della nostra Città.
 

Marino - "Urbanistica - Sfide e soluzioni per il Lazio", giovedì 5 dicembre incontro in sala consiliare

News 15 Marino    (commenti:1) (111)
Eleonora Persichetti

 
Giovedì 5 dicembre, a partire dalle 18, la sala consiliare di Palazzo Colonna, a Marino, ospiterà l’incontro “Urbanistica – Sfide e soluzioni per il Lazio”, organizzato su iniziativa della consigliera regionale di Fratelli d’Italia Micol Grasselli.
 
L’evento, patrocinato dal Comune di Marino, sarà moderato dal consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia – Marino Simone Del Mastro, rappresenterà un’occasione per spiegare le iniziative, i disegni e le proposte di legge che la Regione Lazio sta mettendo in campo in materia di urbanistica. Un confronto importante tra politica ed esperti del settore sulle sfide e sulle possibili soluzioni per il futuro del Lazio in merito a temi quali rigenerazione urbana e semplificazione urbanistica.
 
Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco di Marino Stefano Cecchi, sono previsti gli interventi di:
- On. Giorgio Salvitti, senatore della Repubblica;
- Dott. Giancarlo Righini, assessore della Regione Lazio;
- Ing. Ruggero Giannini, presidente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma;
- Arch. Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma;
- Dott.ssa Simonetta Ceraudo, presidente dell’Ordine dei Geologi di Roma;
- Dott. Flavio Pezzoli, presidente dell’Ordine degli Agronomi di Roma.

1 dicembre - Festa dell'Albero al Circolo Legambiente "Appia Sud Il Riccio"

News 16 S. Maria delle Mole (232)
Gianni Botta

Dal vocabolario Treccani
piantare1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta perché attecchisca nel suolo, germogli e si sviluppi come nuovo esemplare di quella specie. 2. estens. a. Conficcare qualche cosa nel terreno, nel muro o in altra superficie solida, in modo che una parte di essa ne sporga restandovi solidamente fissata con l’altra.
Ci piacciono entrambe le definizioni: sia quella che parla di una vita che attecchisce, sia quella di un qualcosa conficcato nel suolo affinché qualcos’altro si fissi ad essa restandone solidamente fissata.
 
Il 1 dicembre, presso l’infopoint dell’Appia Antica gli amici del Circolo Legambiente “Appia Sud Il Riccio” hanno celebrato la Festa dell’Albero piantumando due rose canine vicino all’ingresso, nel ricordo di Annamaria Ascolese, tragicamente strappata via alla nostra comunità dall’assurda violenza domestica mascherata da falso amore.
 .
Ma non basta, affinché ci siano ancora più cose che si fissano saldamente e crescono nel territorio di Santa Maria delle Mole la giornata è stata l’occasione per inaugurare:
  • una cassetta postale dedicata alla segnalazione anonima di casi di violenze domestiche;
  • una bacheca per la raccolta di domande/offerte di lavoro;
e dare un segnale di speranza alle donne ed a tutti coloro che nel silenzio vivono situazioni di difficoltà.
 
Un ultimo pensiero degli amici de Il Riccio è rivolto ai giovani del territorio, rinnovando loro l’invito a fruire degli spazi intorno alla “casetta” dell’infopoint: liberi, aperti tutti i giorni della settimana fino alle 7 di sera grazie anche alla collaborazione delle ragazze e dei ragazzi del Servizio Civile.

Il passaggio a livello di Santa Maria delle Mole: una proposta

News 17 S. Maria delle Mole    (commenti:9) (1.538)
Gianni Botta

Ieri sera, intorno alle 17.30, scendevo per Via della Repubblica verso l’infopoint dell’Appia Antica e, come succede in quell’orario, le sbarre erano abbassate in attesa del treno che arriva da Velletri.
 
Come purtroppo capita a cadenza regolare, ahimè, un incauto autista di furgone era rimasto intrappolato tra le sbarre ed il treno, giunto di lì a poco, si è arrestato prima della banchina salvo poi decidere di avvicinarsi lentamente e consentire ai passeggeri di scendere e salire, nel frattempo però lungo la strada si era formata una lunga coda di automezzi.
 
Tra il treno fermo e gli automezzi che iniziavano a suonare i clacson la situazione è sembrata precipitare, finché il treno ha deciso di ripartire lentamente: tutto è durato una ventina di minuti circa di tensione, durante i quali ognuno pensava all’intervento delle Forze dell’Ordine per l’identificazione del conducente, che però non sono arrivate.
 
Quello del passaggio a livello è un problema annoso che si trascina Santa Maria delle Mole, con ripercussioni sulla viabilità che arrivano fino alla Via Appia Nuova: né ripetute manifestazioni né una trasmissione televisiva – Buongiorno Regione del TG3 dell’8 novembre scorso – e nemmeno articoli scritti ovunque sono riusciti a stimolare una soluzione.
 
La speranza è riposta nello spostamento della stazione per il quale bisognerà attendere non meno di due anni, il tempo che venga liberata Piazza Albino Luciani attualmente occupata dai moduli della Scuola Elsa Morante in corso di ricostruzione.
 
Tornando a ieri, durante l’attesa mi sono avvicinato al capotreno domandandogli se, esauriti i controlli di sicurezza, non fosse possibile per lui verbalizzare la presenza del mezzo ed identificare il conducente senza attendere l’arrivo delle Forze dell’Ordine: la risposta è stata negativa in quanto lui non riveste la qualifica di agente di pubblica sicurezza.
 
Invero, consultando online mi sono imbattuto in ripetuti documenti che, richiamando le sentenze della Corte di Cassazione, stabiliscono che, sì, il controllore del treno nell’esercizio delle sue funzioni riveste la qualifica di “pubblico ufficiale”. In tale veste, egli è titolato a verbalizzare le infrazioni rilevate lungo il tragitto, a tal fine identificando il trasgressore che è obbligato ad esibire il proprio documento di identità.  Non so se tale compito si limiti al treno o se possa riguardare anche la sede ferroviaria, sicuramente qualcuno meglio di me potrà dare una risposta.
 
Ora, telecamere a parte, è pacifico che non si può chiedere la presenza fissa di agenti di P.S. alla stazione per intervenire quando necessario e quindi torna la domanda fatta di ieri: perché non prevedere l’intervento del capotreno nella sua veste di “pubblico ufficiale”? In tal modo sarebbe forse possibile accelerare le procedure ogni qualvolta accade che autisti incauti si trovino intrappolati tra le sbarre, senza dover attendere l’arrivo delle Forze dell’Ordine e lasciandole ai loro compiti già gravosi, o no? 
 
Queste semplici riflessioni, prive di qualsiasi spessore giuridico, vogliono però essere un’ennesima richiesta di intervento, una semplice proposta rivolta ai nostri Amministratori affinché incarichino i propri uffici a inquadrare il problema anche da questa angolazione, se non già fatto in precedenza.
 
Gentili Sindaco Cecchi, Presidente Pisani, che dite, questa può essere una proposta da prendere in considerazione?

Continua lo stillicidio delle zanzare. Come contenere la proliferazione?

News 18 Focus    (commenti:1) (276)
Domenico Brancato

Il cambiamento dell’andamento climatico ha prolungato la  presenza delle zanzare: come contenere le deleterie infestazioni.
 
Le zanzare, in quanto animali a sangue freddo, non  essendo  in grado di regolare il calore corporeo,  la loro temperatura dipende  da quella dell’ambiente circostante.
 
Temperatura che  per la schiusura   delle   uova ed il risveglio degli  adulti occorre che sia intorno ai 20  ° C , condizione che, in genere,  coincide con i primi tepori  del mese di marzo.
 
Quando le femmine, sia delle zanzare comuni ( Culex pipiens), tigri (Aedes albopictus), che   quelle di recente introduzione: Aedes  japonicus e Aedes  Koreicus, escono dal letargo, hanno necessità di accumulare una congrua riserva di sangue per procurarsi le sostanze necessarie per la produzione delle uova.
 
La soddisfazione di questa esigenza, come è noto, si consuma  a spese di persone ed animali: cani e gatti, in particolare.
 
Il picco di massima proliferazione della zanzare si verifica  con valori medi intorno a 25 ° C, solitamente fra agosto e settembre,  contemporaneamente alla  presenza di ristagni d’acqua.
I livelli   di temperatura in precedenza riportate  evidenziano  come anche  le zanzare, al pari di tutti gli esseri  viventi, si moltiplicano e si sviluppano  in  relazione alle condizioni climatiche.
 
Difatti, negli ultimi 2 anni , grazie alla mitezza degli  inverni,  la deposizione delle uova è stata superiore che in passato; anche se il successivo caldo asfissiante (superiore anche ai 35 ° C) e i lunghi periodi di siccità, hanno  fatto si, che in gran parte di questi insetti,  venisse annullata la  vitalità, impedendo così  un altrettanto imponente proliferazione.
 
Nel corrente anno,  infatti, nei mesi di luglio e agosto ed in parte settembre, si è riscontrata una trascurabile ed innocua presenza a causa della  assenza   di ristagni di acqua  e di vegetazione  spontanea: sede del microclima ideale per il rifugio delle zanzare.
 
Tale condizione ambientale, però,  è notevolmente mutata in seguito all’arrivo delle precipitazioni di ottobre, all’ abbondante rugiada, al  permanere di temperature più che miti  ed al lussureggiante  conseguente  sviluppo della vegetazione.
 
Proprio queste circostanze, mutate rispetto al passato in termini di clima,  hanno influito a prorogare  le condizioni  migliori per la riproduzione e la diffusione delle fameliche  zanzare,  sia in  ambienti domestici che  in prossimità di  aree verdi.
 
E poiché per il futuro  si prevede  una graduale intensificazione ed estensione temporale  di tali anomale  condizioni meteorologiche, onde cercare di non  aggiungere ai già pesanti disagi di natura climatica quelli derivanti dalle conseguenze  della maggiore permanenza delle zanzare, si ritiene necessiti l’attuazione di una  appropriata strategia di difesa,  per   assicurare  un controllo  che copra l’intera durata  delle   circostanze  favorevoli  al compimento dei loro cicli riproduttivi.
Strategia  che tenga conto che:
  • prima dell’inizio dei trattamenti occorre pulire l’interno dei tombini, cunette  e l’ingresso di caditoie, dalle presenze di fango, foglie ed altri detriti;
  • il trattamento va ripetuto dopo ogni  periodo  di intense precipitazioni, con intervalli correlati al tipo di  prodotto utilizzato, e no  secondo  cadenze prestabilite;
  • il metodo più razionale ed efficace, unitamente alla prevenzione,  è soltanto quello larvicida, in quanto  agendo sul nascere del ciclo di riproduttivo, offre ampie garanzie di sicurezza, sia nei confronti del  contenimento delle infestazioni , che  degli effetti  nocivi  sull’uomo, animali e insetti utili;
  • il trattamento adulticida, invece, rappresenta un’opzione  da praticare soltanto in via straordinaria, in coincidenza  di accertate elevate densità di insetti adulti. Poiché l’effetto abbattente è sempre parziale,  di limitata durata e di notevole impatto ambientale, giacché  trattasi di irrorazioni a  base di insetticidi non selettivi e altamente inquinanti.
La disinfestazione, come è risaputo, nelle aree pubbliche viene condotta a cura delle Amministrazioni comunali.
 
Tuttavia, per conseguire una lotta integrale contro il minaccioso  l’insetto, dato che la maggior parte dei focolai  si sviluppano   nelle aree di pertinenza delle abitazioni, risulta essenziale  una imprescindibile assidua collaborazione da parte dei cittadini, mirata all’eliminazione di ristagni di acqua in  tutte le  possibili  sedi di deposizione delle uova (pozzetti di scolo dell’acqua di cortili,  sottovasi  delle piante, annaffiatoi, secchi, bottiglie, barattoli ed ogni tipologia di contenitore anche di piccola capacità).
 
Poiché, soltanto con  una  messa in atto  dei soprascritti interventi e un attento adeguamento all’andamento climatico che via via si manifesta, sarà possibile realizzare, attraverso un’azione sinergica fra chi di competenza sul complesso delle aree pubbliche e private, un soddisfacente contenimento della presenza delle  malefiche zanzare (specie per le persone di gruppo sanguigno “0” che, secondo uno studio del 2004, verrebbero punte il doppio delle volte, rispetto a quelle di gruppo sanguigno “A”).
 
Tale contenimento  si rende indispensabile  per poter consentire alla popolazione un andamento di vita meno problematico, come:
  • condurre le attività quotidiane senza l’incubo delle conseguenze delle punture,  e del   frequente ricorso all’ applicazioni   di pomate o  dei non del tutto innocui prodotti repellenti, per attutire od evitare gli effetti delle fastidiosissime pruriginose irritazioni;
  • non rischiare il  contagio  di eventuali malattie infettive  virali del genere “febbre del Nilo Occidentale”, causata dal virus  West Nile,  trasmesso, appunto, dalla puntura di zanzara;
  • poter dormire sonni non turbati dal tipico  snervante minaccioso ronzio in prossimità delle orecchie.
Per quanto concerne poi la tipologia degli insetticidi utilizzabili per effettuare la disinfestazione (reperibili presso  le “Agrarie”, negozi  specializzati  e le farmacie), si precisa che, per motivi di sicurezza, occorre verificare che siano registrati dal Ministro della Salute e che la distribuzione debba avvenire  in maniera conforme a quanto prescritto in etichetta.  
 
Comunque, fra  quelli da impiegare in ambito domestico, è da preferire, “Il preparato biologico Bacillus thuringiensis var. istaelensis” , in quanto  innocuo per le persone, gli animali e l’ambiente.
 
 

Mass Media. Come prevenire le conseguenze negative

News 19 Focus (282)
Domenico Brancato

 
I media sono ormai per tutti noi diventati dei compagni onnipresenti, tanto che molti autori definiscono l’epoca attuale come “la società della comunicazione”, in quanto sono entrati a far parte, nel bene e nel male, nella nostra vita quotidiana al punto che non possiamo più farne a meno.
 
Essi immettono nella società il potente “farmaco” della comunicazione.
 
E come accade per ogni farmaco, specie se potente, mentre contribuisce a guarire certe patologie, è anche causa di effetti nocivi che, indirettamente ne creano o ne accentuano altre.
 
Del resto, sia la farmacologia che la scienza dell’alimentazione insegnano che certe sostanze in piccole dosi sono terapeutiche o indispensabili, mentre in dosi maggiori possono essere tossiche o dannose e finanche mortali.
 
Così, per similitudine, anche i media se usati bene, potrebbero essere strumenti formidabili per acquisire conoscenze e competenze. Purtroppo però il livello qualitativo dei contenuti proposti non è sempre adeguato e rispondente alle migliori attese.
 
Dato che la gran parte di essi vengono finalizzati ad ottenere più elevati indici di ascolto che di gradimento, privilegiando il tornaconto economico o politico a discapito dell’utilità sociale.
 
Come dimostrano le scelte assai discutibili relative all’offerta ricreativo-culturale-informativa, ampiamente basata su ingredienti volti a produrre sensazioni forti ma di scarsa qualità, come: violenza, aggressività, depravazione, sessualità morbosa, immoralità e volgarità; a fronte di riferimenti e sentimenti positivi, ai quali viene riservato pochissimo spazio.
 
Scelte dedotte dell’esame dei dati statistici inerenti i menù di tutti i programmi TV, nei quali oltre il 60% contiene almeno una scena di violenza, che sale al 90% per i film e telefilm.
 
E poiché il campo della comunicazione di massa non prevede, come per altri settori, norme adeguate finalizzate a tutelare l’utente da conseguenze negative; la soluzione più immediata ed efficace suggerita dagli esperti risulta essere quella di seguire, spontaneamente, i media in maniera più contenuta, avveduta e consapevole.
 
Ciò per evitare una condizione di assuefazione, dato che, secondo gli psicologi, una parte della nostra psiche definita “bambino/bambina interiore” rimane per tutta la vita sensibile e vulnerabile e può risentire degli effetti negativi a lungo termine definiti cumulativi.
 
Cioè derivanti dalla somma di microeffetti a breve termine di certe scene o notizie, che anche se sul momento non ne siamo coscienti, nel tempo influiscono significativamente sulla nostra salute psicofisica.
 
Considerato che, anche se vedere un omicidio sullo schermo determina una intensità emozionale pari a circa un decimo che vederlo dal vivo; preso atto che da indagini approfondite svolte negli U.S.A. un telespettatore ogni anno assiste ad una media di 10.000 eventi di violenza (aggressioni, assassini, stupri, rapimenti ecc.), è come se assistesse di persona all’impressionante numero di 1.000 atti violenti.
 
In Italia poi, dove la maggior parte delle notizie dei giornali, dei TG, e dei Giornali Radio riguardano eventi negativi (catastrofi naturali, omicidi, femminicidi, stupri, guerre, malavita organizzata, droga, malattie, madri degeneri, ruberie e via dicendo) che, come se non bastasse, vengono generalmente ulteriormente enfatizzati ricorrendo all’uso di titoli sensazionalistici, parole ad effetto e un tono di voce allarmato.
 
Tanto che la lettura di un quotidiano o la visione e l’ascolto di un TG produce un sensazione spesso paragonabile a quella di un bollettino di guerra che, specie su persone più emotive e vulnerabili, innesca elevati livelli di preoccupante ansia.
 
La proposizione di una così eccessiva insistenza sui fatti di cronaca nera e di tutto ciò che va male nel mondo, attraverso la visione delle immagini rappresentate dai media, non può che contribuire a creare o rafforzare nell’utenza una visione della realtà sociale cupa e minacciosa.
 
Secondo la quale dovremmo evitare di uscire di casa, per paura di non imbatterci in: maniaci sanguinari nascosti dietro ogni angolo, pedofili e violentatori in ogni giardino, contagi di malattie, malfattori, etc.
 
Insistenza attraverso la quale i media tendono ad orientare, in qualche modo, i fruitori verso una filosofia di vita riassumibile nella massima: “bisogna sempre pensare al peggio”.
 
Filosofia che contrariamente a quanto si potrebbe credere, non solo non serve ad evitare il peggio, ma anzi spesso lo attira.
 
Infatti, in psicologia tale fenomeno viene definito: “profezia che si auto avvera”, per il quale più una persona è convinta che gli accadrà una certa situazione, bella o brutta che sia, tanto più è probabile che gli accada davvero.
 
Però, l’aspetto negativo è imputabile al fatto che, per motivi culturali, l’auto avverarsi funziona più frequentemente per le profezie pessimistiche.
 
Così, ad esempio, una persona convinta che tutti gli siano ostili, sarà diffidente e scontrosa.
 
Per cui anche le persone ben disposte finiranno per averla in antipatia, così lei potrà affermare: “vedi avevo ragione”.
 
Convincimenti che secondo alcuni studiosi, in buona parte, dipendono dall’influenza esercitata dalla deformazione della realtà del sistema giornalistico talmente alla ricerca dello scoop e della notizia sensazionale, al punto che se non riesce a trovarla la crea ad arte, trasformandola da una di poco conto, e altra di notevole importanza e gravità.
 
 
Tuttavia, è da considerare che i media dispongono di un elevato potenziale di influenza anche positivo. In quanto, oltre a renderci sempre più passivi e ossessivamente schiavi del consumismo, ad imprigionarci in un mondo di paure e ad informarci su cosa e come loro conviene; hanno contribuito e contribuiscono ad elevare la condizione di limitatezza culturale e ambientale (provincialismo) a quella di cittadini con una visione del mondo (cosmopolitismo), oltre ad ampliare l’offerta di svago e la possibilità d’ informazione e conoscenza.
 
Del resto parlare solo di ciò che va bene è altrettanto sbagliato che informare solo su quel che va male.
 
L’ideale sarebbe quello di riservare pari spazio ad entrambe la tipologia di avvenimenti, evitando l’interminabile sequela di accadimenti negativi recenti e passati in ogni TG.
 
Per ottenere un tale equilibrio occorrerebbe, da parte delle Istituzioni, l’imposizione di leggi e regole finalizzate al rispetto del diritto dell’utenza a pretendere che i media: operino anche per il bene collettivo e non per gli interessi di pochi; forniscano un’oggettiva informazione; e, soprattutto, assicurino ogni cautela nei confronti dei bambini, al fine di impedire di trasformarli in individui con predisposizione alla violenza e in voraci superficiali consumatori.
 
Ma poiché, pur ipotizzando ottimisticamente una sensibilità in tal senso da parte delle Istituzioni, per mettere in atto una simile presa di posizione occorrerebbero non brevi tempi burocratici, per evitare di continuare a subire passivamente il perdurare dei citati incresciosi effetti collaterali, l’unica soluzione tempestiva ed efficace per prevenire il verificarsi di deleterie condizioni di intossicazione emozionale, rimane quella di optare, personalmente, per l’adozione degli accorgimenti di seguito riportati consigliati dagli studiosi del problema:
  • cercare di seguire giornali e notiziari radio e TV con contenuti maggiormente equilibrati, fra ciò che va male e quel che va bene;
  • scegliere attentamente i programmi da guardare, leggere o ascoltare, privilegiando quelli con contenuti più positivi che negativi;
  • non eccedere nel tempo dedicato ai programmi televisivi e intervallare la fruizione, al massimo ogni due ore, con altre attività, quali: hobby, lettura, sport, iniziative socio-culturali. Per impedire, di nuocere alla salute fisica (vedi tendenza alla condizione di sovrappeso o obesità particolarmente accentuata dall’eventuale abitudine di consumare alimenti, specie se ipercalorici supplementari ai pasti, durante la visione, e procurare effetti negativi alle capacità cognitive;
  • tenere spenta la TV durante il pranzo e la cena, per evitare di sottrarre prezioso spazio alle poche probabili occasioni di dialogo fra familiari e fra genitori e figli, in particolare;
  • evitare il più possibile i programmi ad alto contenuto di violenza, oppure cambiare canale (o giornale) non appena ci si rende conto che sollecitano troppo intensamente il nostro stato emotivo. In quanto, a parere degli psicologi, presentando forme di comportamento aggressivo, criminoso e violento, la televisione “insegna” e la gente “impara”…;
  • evitare di perdere necessarie ore di sonno per guardare la TV fino a tarda notte, specie quando il giorno dopo bisogna alzarsi alla stessa ora per andare a lavoro, ovviamente non in condizioni di adeguata efficienza fisica ed operativa;
  • non seguire programmi televisivi eccitanti o che richiedono un cospicuo impegno mentale, prima di andare a letto, per non incorrere a deleteri prolungamenti dei tempi di addormentamento;
  • proporre ai bambini, oltre a trasmissioni attraenti e istruttive, quelle semplici e con contenuti adatti alla loro età, come: cartoni animati con pochi personaggi e vicende più in sintonia con la loro psicologia ed il loro linguaggio. Mentre, ovviamente, è da escludere la visione di film dell’orrore e trasmissioni con scene di violenza.
Tuttavia, affinché tali accorgimenti possano contribuire al conseguimento dell’esito più soddisfacente, occorre non trascurare l’attuazione delle seguenti ulteriori attenzioni:
- non usare la TV come baby – sitter;
- non lasciare nelle loro mani il telecomando;
- non mettere il televisore nella loro camera;
- tenere la TV spenta durante il tempo dei pasti e dei compiti;
- evitare che guardino la TV fino al momento di andare a letto;
- proporre valide occasioni ricreative alternative ai programmi televisivi;
- stabilire con loro il tempo da dedicare alla TV.
 
Infine, si ritiene coerente concludere la trattazione dell’argomento, con una considerazione dedotta dalla percezione del pensiero di gran parte dell’opinione pubblica.
 
Opinione fondata sulla sensazione derivante dai contenuti espressi, in particolare, dai programmi televisivi impostati, com’è ampiamente noto, in gran parte, sulla ricorrente evidenziazione ad oltranza di situazioni delittuose, trasgressive, belliche e delinquenziali.
 
Sensazione che ha fatto sì che tali accadimenti ormai si ritiene facciano parte del normale andamento quotidiano.
 
Il che ha inevitabilmente comportato, nell’ampia utenza, una minore immedesimazione nella valutazione dell’entità della loro gravità, e la conseguente assunzione di un atteggiamento di pressoché indifferenza nei loro confronti.
 
Nonché una poco edificante tendenza verso l’attenuazione del pregevole sentimento di solidarietà sociale.

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