I nostri occhi sono ogni giorno sottoposti ad una radiazione elettromagnetica dello spettro del visibile compresa tra i 380 e i 500 nm, si tratta della Luce Blu
La luce blu che è ovunque e proviene da:
Fonti naturali: insieme alle altre radiazioni solari, essa si propaga attraverso l’atmosfera, impatta con le molecole di aria e si diffonde in tutte le direzioni; questo fa sì che il cielo ci appaia proprio di colore blu; ma non solo... contribuisce a regolare il ritmo sonno/veglia (il cosiddetto ritmo circadiano), ed il nostro umore; questa esposizione alla luce blu é assolutamente naturale.
Fonti artificiali: in questo caso la luce blu proviene da dispositivi elettronici come PC, tablet, smartphone , TV, dispositivi a LED, e allo xeno, lampadine a basso consumo...serve a rendere più visibili e nitide le immagini e il testo, che altrimenti apparirebbero in una luce meno contrastata e di un colore più giallo, di più difficile lettura e meno gradevole.
La diffusione mondiale dei dispositivi digitali con uno schermo, ed il loro uso protratto nel tempo, hanno aumentato notevolmente l’esposizione a fonti di luce blu, soprattutto in tutti quei soggetti che li utilizzano quotidianamente e per molte ore, ed in chi trascorre molto tempo con i videogiochi, ad esempio i bambini e gli adolescenti.
Quali sono le conseguenze della luce blu?
Gli effetti di una sovraesposizione da Luce Blu possono essere riscontrati sia nel breve che nel medio/lungo periodo.
Nel breve periodo, quindi dopo 2-4 ore, sino al il 70% delle persone soffre di:
– Secchezza degli occhi, rossore, irritazione, dovute alla minor frequenza dell’ammiccamento (battito di ciglia) e alla conseguente minor lacrimazione e lubrificazione della parte anteriore dell’occhio;
– stanchezza visiva per lo sforzo della lettura di caratteri molto piccoli;
– mal di testa per l’eccessivo affaticamento degli occhi.
Nel medio e lungo periodo, entra in gioco una caratteristica importante della luce blu, quella di riuscire a penetrare in profondità attraverso la cornea ed il cristallino fino alla retina: sembra che la prolungata esposizione possa provocare maculopatia, tanto che uno studio pubblicato su Nature 2018 ( ref 1) ne evidenzia effetto fototossico a livello cellulare retinico; in realtà la questione è ancora aperta, controversa e molto dibattuta.
Effetti psicologici
Leggere le ultime notizie quando siamo già a letto, utilizzare il cellulare proprio prima di dormire, guardare la TV, magari nel buio o con poca luce, siamo sicuri che sia una abitudine cosi rilassante?...tutto questo non è affatto un piacere per il nostro apparato visivo ma un compito gravoso, infatti affatica la muscolatura oculare, compromette la circolazione sanguigna dell’apparato visivo, peggiora la percezione corretta delle immagini sia vicine che lontane; ma non solo….
E’ ormai una certezza che utilizzare TV, PC, Tablet, prima di dormire compromette la qualità del riposo. E’ infatti noto da tempo ed assodato ( ref 3) come l’esposizione cronica alla luce blu al buio riduca la produzione di melatonina, ormone che regola il sonno, alterando il ritmo sonn/ veglia, ritardando l’addormentamento e la qualità del riposo, tutti elementi che contribuiscono a farci sentire stanchi durante la giornata.
Suggerimenti pratici…
Per i nostri apparecchi elettronici: attivare l’opzione “filtro luce blu” presente in smartphone e negli strumenti elettronici di ultima generazione, che vireranno ad una colorazione leggermente più gialla, molto più salutare.
Anche molte App hanno l’opzione “notturna” che utilizza sfondi scuri, più riposanti.
In generale per tutti gli schermi è buona abitudine ridurre la luminosità dello schermo, e pulirlo dalla polvere e residui di unto; mantenere una distanza appropriata e la giusta inclinazione sotto la linea degli occhi; aumentare il carattere del testo; utilizzare occhiali con lenti specifiche per la luce blu o pellicole oftalmiche specifiche.
Per tutti noi: è di aiuto ammiccare spesso (chiudere ed aprire le palpebre) e applicare la regola del 20, ossia fare una pausa di circa 20 secondi ogni 20 minuti guardando a 10 metri di distanza.
Come consiglio…
La ripresa dell’attività lavorativa e della scuola può essere un’occasione utile per fare un controllo adeguato dall’oculista; la visita oculistica andrebbe periodicamente programmata, soprattutto in presenza di problemi specifici come miopia o cataratta ed è l’unica prestazione medica che fa prevenzione, diagnosi, prescrizione e cura nello stesso tempo.
E comunque, ad ogni età, riduciamo il tempo speso sui device elettronici, in ogni fascia oraria, se non strettamente necessario alla nostra attività quotidiana, perché la tecnologia di per se stessa non è né buona né cattiva, ma tutto dipende dall’utilizzo che noi ne facciamo.
Referenze
Ref. 1 “Blue light excited retinal intercepts cellular signaling” K. Ratnayake, J. L. Payton, O. H. Lakmal & A.Karunarathne Nature Volume 8, Article number: 10207 (2018)
Ref. 2 “No, Blue Light From Your Smartphone Is Not Blinding You” D. T. Gudgel, S. Garg, MD, FACS & J. R. Sparrow, Aug. 20, 2018 American accademy of ophtalmology
Ref.3 “Evening use of light-emitting eReaders negatively affects sleep, circadian timing, and next-morning alertness” Chang AM, Aeschbach D, Duffy JF, Czeisler C. Proc Natl Acad Sci USA. 2015 Jan 27;112(4):1232-7
Maria Gabriella Loni |
13/10/2019 Articolo letto 1.320 volte |
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