La Legge di Bilancio 2022, a decorrere dall’11 aprile fino ad esaurimento delle risorse stanziate, ha messo a disposizione di coloro che al 1° gennaio 2022 abbiano compiuto 70 o più anni, e che dispongano di un trattamento pensionistico non superiore a 20.000 euro annui, il “Bonus Decoder TV a domicilio” dal costo non superiore a 30,00 euro.
Se si ha un televisore compatibile (verificabile digitando il numero 200 sul telecomando: se sullo schermo apparirà la scritta "Test HEVC Main10”, significa che il televisore, o il Decoder collegato, è già pronto a ricevere la nuova tecnologia) con il nuovo standard (norma a cui viene uniformata una produzione) del digitale terrestre DVB-T2, sarà sufficiente risintonizzare i canali (selezionando, dal telecomando del televisore o del Decoder, il tasto “menù”, dalla lista scegliere “impostazioni” o “canali” e infine “sintonizzazione automatica”, o ricerca automatica con modalità di sintonia DTV: digitale terrestre, oppure SAT: digitale satellitare) per continuare a vedere i programmi preferiti.
In caso contrario, se dopo la descritta verifica sullo schermo non si dovesse vedere nulla o dovesse apparire il messaggio “HD non supportato”, e si possa ascoltare solo l’audio del canale, il televisore non supporta MPEG-4 (nome dato ad un insieme di standard per la codifica dell’audio e del video digitale), e quindi potrebbe essere necessario sostituirlo con altro di ultima generazione –Smart TV-, o affiancarlo con un Decoder (dispositivo elettronico che consente la fruizione di canali e servizi, altrimenti non disponibili con la funzionalità di un comune televisore) in grado di ricevere i segnali con la nuova codifica ( traduzione in codice con procedura informatica)-
Più semplicemente, per capire se c’è bisogno di un Decoder DVB-T2 (estensione dello standard DVB-T, per una modalità di trasmissione televisiva digitale terrestre), è sufficiente controllare la data (se rintracciabile) di acquisto del proprio televisore, poiché le TV vendute dal 22 dicembre 2018 in poi sono compatibili con il nuovo digitale terrestre.
Affinché i richiedenti possano ottenere il dispositivo per la ricezione del nuovo digitale terrestre, presso la propria abitazione, devono:
- essere residenti in Italia;
- risultare intestatari di un abbonamento TV;
- essere in possesso del Codice Fiscale o Tessera sanitaria e Carta di identità;
- prenotare la consegna a domicilio, tramite telefono numero 800776883 (utile anche successivamente, in caso si abbia bisogno di assistenza per l’installazione o la configurazione del decoder), dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 10 alle 18, selezionando la sezione relativa alla “consegna a domicilio dei Decoder TV”;
Il compito di formare gli elenchi di coloro che possono beneficiare del Bonus è di competenza di tre enti pubblici che devono provvedervi, mediante l’utilizzo incrociato dei dati di cui dispongono.
Infatti, l’INPS dovrà trasmettere al Ministero dello Sviluppo Economico -MISE- l’elenco dei pensionati con reddito fino a 20.000 euro lordi annui, aventi l’età anagrafica richiesta. Il MISE, a sua volta, dovrà comunicare gli elenchi all’Agenzia delle Entrate, che individuerà i richiedenti residenti in Italia, che siano intestatari di un abbonamento del Canone Rai. Per poi inviare l’elenco definitivo nuovamente al MISE, che lo invierà alle Poste, in quanto ente preposto alla consegna dei Decoder agli aventi diritto.
Perciò, l’avvio della procedura per la consegna del Decoder si concretizzerà quando Poste, con apposita comunicazione ufficiale, avviserà gli aventi diritto che ne abbiano fatto richiesta.
Tuttavia, anche se il passaggio al DVB-T2 (Switch off definitivo) è calendarizzato per i primi mesi del 2023, occorre adeguarsi al più presto, per il fatto che sono tante le reti pubbliche che abbandoneranno, anzitempo, la codifica MPEG-2, in favore della MPEG-4. Per il Lazio, infatti, il passaggio si prevede che avvenga dal 1° Maggio al 30 Giugno 2022.
In attesa che ciò accada, occorre che gli aspiranti beneficiari facciano molta attenzione, per evitare di incorrere in qualsiasi tentativo di inganno, da parte di truffaldini che potrebbero cercare di contattarli, spacciandosi per incaricati di Poste.