… Spaesato e perplesso
Ormai da molto tempo mi sento come in mezzo ad un grande fiume, trascinato da un’impetuosa corrente costituita da infinite informazioni, provenienti da direzioni diverse, tra le quali mi è molto difficile distinguere il vero dal falso.
Non riesco più a trovare un filo conduttore di un’idea, di un credo, di un ideale, in nessuna delle notizie o comunicazioni che mi raggiungono …. pur se assordanti e clamorose.
Forse, come credo succeda a molti altri, sono soltanto alla ricerca di un qualcosa o di un qualcuno che rappresenti e confermi le mie idee di civiltà, di ordine, di sicurezza e di fiducia nel futuro e che non vedo in quello che osservo intorno a me.
Ma, pur cercando di superare le limitazioni derivanti dal mio modo di pensare, non credo di poter condividere le idee di chi vuole operare separazioni traumatiche tra razze, tra religioni, tra attitudini sessuali, tra Nord e Sud, ecc.
In questo senso vorrei evidenziare alcune mie impressioni su fatti per me difficilmente comprensibili che sono avvenuti recentemente.
Regionali in Basilicata
Leggo, su ‘Regioni- Italiane.net - La tua Guida Italiana’ che:
nel 1952 ben 20.000 persone sono state rimosse dai Sassi e rialloggiate altrove.
e che:
fino a poco tempo fa, le grotte erano una vergona, da coprire e nascondere.
e che:
oggi la Basilicata sta emergendo dalle ombre, i suoi tesori stanno riscattando questa regione. La Basilicata ha meravigliose rovine greche e romane, belle spiagge, nuovi alberghi; alimenti che non si trovano in nessun altro luogo in Italia, ottimi vini, paesaggi sublimi, tra cui Monte Pollino, il più grande parco nazionale d’Italia e, poi Matera e le sue grotte, un luogo che sta vivendo una rinascita abbagliante,
E quello che leggo mi rende difficile comprendere come una regione come la Basilicata, Regione che, dopo una quasi totale assenza dallo scenario politico/economico nazionale, terra di partenza di migliaia e migliaia di migranti, che ha ritrovato vita dopo l’interessamento dell’UNESCO ai suoi ‘sassi’ e vede assurgere Matera a ‘Città della cultura’ con grandi aperture verso una nuova importanza economica, improvvisamente voti compatta una linea politica che ha sempre dichiarato disprezzo per il Sud Italia e che oggi fa del muro verso i migranti il suo più importante argomento di propaganda.
E questo dopo aver dato credito in occasione delle ‘Elezioni Politiche’ ad una propaganda basata essenzialmente su promesse il cui mantenimento forzoso sta causando gravi danni all’economia nazionale e deve ricorrere addirittura a prelievi sulle pensioni per finanziarle.
E mi chiedo quali appetiti questo enorme sviluppo abbia alimentato e quali ‘forze’ si siano messe in moto per provocare questa svolta.
Accordo con la Cina
Leggo su vari giornali ed ascolto su molti TG che da città cinesi dal nome sconosciuto ma che contano 40 milioni di abitanti ciascuna partono giornalmente migliaia di treni e di navi stracolmi di merci dirette verso l’Occidente. E che tali treni e navi sono vuoti o quasi, nel viaggio di ritorno. Mi riesce quindi difficile concepire di condividere la fiducia del nostro Governo sulla possibilità che l’Italia, da sola, possa essere in grado di frenare l’espansionismo economico della Cina definendo accordi separati, in contrasto con le più forti Nazioni Europee e con gli stessi Stati Uniti.
E mi sento fortemente umiliato quando, a differenza di quanto avveniva in precedenza, Francia e Germania non ci invitino a partecipare ad incontri in cui si definiscono regole sulle quali si baseranno i rapporti tra le Nazioni Europee. Mi chiedo inoltre se, in queste condizioni di freddo distacco, siamo dentro o fuori dall’EU.
Stiamo assistendo a scenari paradossali in cui la persona politica italiana più apprezzata in Europa e nel mondo è quella che abbiamo bruciato politicamente e costretto alle dimissioni da due cariche estremamente prestigiose.
Elezioni del Segretario PD
Né riesco a concepire come all’interno di un Partito si possa eleggere come Segretario, con così larga maggioranza un candidato che ha basato tutta la sua campagna sulla distruzione di un ex Segretario, a sua volta eletto poco tempo fa con lo stesso 70% dei votanti.
L’idea che mi fa pensare che tutto fosse in qualche modo condizionato è originata dal fatto che al Congresso in cui avremmo dovuto discutere delle relazioni dei candidati alla Segreteria, sono state distribuite solo le relazioni di Martina e Zingaretti. Mancava qualunque riferimento alla relazione di Giachetti.
E sono molto sconcertato per il fatto che, dopo aver osteggiato Renzi con tutti i mezzi, leciti e non, durante l’esercizio della sua carica fino alle sue dimissioni, e dopo aver brindato pubblicamente ai suoi insuccessi, il nuovo Segretario continui a predicare contro Renzi al grido di ‘rinnovamento totale’. Rinnovamento di cosa?
Ammirevole, peraltro, la sfacciataggine di qualcuno che, nonostante il perdurare di questo atteggiamento provocatorio, oggi richiede ‘unità’ da parte di tutti gli iscritti e simpatizzanti a supporto del nuovo Segretario.
Ma quello che mi preoccupa di più è la convinzione che chi finora ha fatto il bello ed il cattivo tempo all’interno del Partito, deciderà un giorno che anche questo Segretario ha fatto il suo tempo come è successo per tutti, …. da Ochetto in poi.
Questa situazione eternamente conflittuale e di difficile soluzione, mi porta a pensare che la distruzione dei Partiti e della Politica stessa tragga origine dall’esistenza di ‘correnti’ interne ai vari Partiti e Movimenti che, invece di cercare un dialogo costruttivo nell’interesse della Nazione e dei Cittadini, perseguono l’interesse di capi-bastone incollati alle loro poltrone ed al potere che ne deriva.
I Romani
A Roma, ormai, non esiste più niente di ‘gestito’. E’ ormai evidente il fallimento di ogni velleitario progetto di ‘cambiamento’ da parte dell’Amministrazione Capitolina che affonda sempre più profondamente nel fango delle buche di ogni tipo.
Recentemente, a commento dell’incendio che ha reso inagibile una delle due ultime discariche attive, abbiamo avuto, da parte della Sindaca, la promessa che il Municipio provvederà entro breve all’emissione di una disposizione che elimini l’uso di oggetti di plastica usa e getta, come le cannucce delle bibite. E così ha risolto il problema dei rifiuti a Roma
E, in questa situazione, mi meraviglia il livello di indolenza raggiunto dai romani che, spinti dalla proclamata ‘onestà’ del M5S, erano presenti tutti i giorni ad urlare contro Marino chiedendo a gran voce le sue dimissioni per pochi poverissimi scontrini, mentre in presenza di fatti ben più gravi, vanno solo per farsi i selfie durante la visita del Papa.
Tsunami
Una parola che mi aiuta a definire l’andamento dei movimenti di massa della popolazione italiana, pronta a seguire ed incensare sia un partito vaffanculista, evidentemente incapace di gestire una Nazione, sia un ducetto, potenziale razzista, fautore di un ritorno ai ‘valori del ventennio’, entrambi impegnati in una corsa sfrenata verso un orizzonte indefinibile.
E questo poco tempo dopo aver decretato a grandissima maggioranza un enorme successo alle ultime Europee delle forze diametralmente opposte a quelle che oggi ci governano.
E mi chiedo di quanti altri tsunami avremo bisogno prima di tornare ad una normale capacità di valutazione dei fatti che porti alla guida del nostro Paese persone competenti, mature e consapevoli della necessità di inserire l’Italia nello scenario della politica mondiale.
Magari questa svolta arriverà attraverso l’influenza di Movimenti devoti a particolari problemi, come Ambiente, Territorio, Cultura, Agricoltura…che non si presentino alle votazioni con dei candidati, ma che acquisiscano forza e determinazione tali da dare indirizzi certi nella scelta degli eleggibili e che riescano a condizionare l’operato del Governo e della Pubblica Amministrazione con indicazioni competenti e proposte motivate e condivise.
Movimenti di opinione a contrasto delle forze che combattano le lobbies che oggi ci governano attraverso i Partiti.
E sono convinto che questo voler governare a tutti i costi senza averne le capacità, sarà la causa del progressivo disgregamento del M5S come partito politico.
Gianni Morelli |
30/03/2019 Articolo letto 694 volte |
Commento di: michele testa
Le Sue riflessioni sono le stesse che una Persona, mediamente informata e sensibile ai problemi del vivere quotidiano, è in grado di fare.
Le risposte ognuno di noi le trova nel proprio modo di concepire l'esistenza, nella propria scala di valori, e nelle proprie capacità di comprensione e resilienza.
Un dato è certo ed incontrovertibile, e tutte le forze politiche, nessuna esclusa NON hanno interesse a vederlo e a contrastarlo: chiunque, mediamente intelligente e
consapevole della nostra realtà territoriale e nazionale, e del nostro degradato livello di civiltà, SCAPPA DA QUESTO PAESE, e non ha alcuna intenzione di tornarci.
Si tratta per lo più di giovani, diplomati e laureati, ma vi sono anche i cinquantenni, magari neo disoccupati o delusi, ma troviamo anche i pensionati, impossibilitati a sopravvivere.
Centinaia di migliaia di Italiani, nauseati dalla Politica, dalle lobbies, dalla distruzione del territorio e del senso civico.
A fronte di questo esodo massiccio, paragonabile a quello dei primi anni del '900 e a quello dei "terroni" verso il Nord Italia degli anni '60, abbiamo il SILENZIO ASSOLUTO DELL'INFORMAZIONE E DELLA POLITICA; nessun dibattito, nessun piano di intervento, nessuna riflessione su quanto ci aspetta in futuro, ma è già in atto oggi: denatalità, invecchiamento della popolazione, impossibilità a sostenere il welfare con tagli continui ai servizi, impoverimento culturale ed umano.
Abbiamo tutti noi una grave responsabilità su quanto sta accadendo, ed ognuno di noi dovrebbe fare un esame di coscienza, ed una riflessione su quanto stiamo facendo per invertire la rotta, ormai irrimediabilmente orientata .......
Cosa possiamo fare e come possiamo farlo ?
Ogni giorno, nel nostro ambito familiare, lavorativo, di quartiere, di relazioni sociali, di rapporto con le Istituzioni, esercitiamo il nostro Dovere, di buon marito o padre, di buon lavoratore, di buon Cittadino, pensando oltre che a noi stessi e alla nostra famiglia, anche un poco al benessere di chi ci sta intorno, e dell'ambiente in cui viviamo.
Dedichiamo una parte del nostro tempo e delle nostre risorse a chi ci circonda, a chi sta peggio di noi, diamo il nostro contributo di energie positive nei rapporti con il prossimo.
Solamente quando riusciremo a prendere coscienza che essere Uomo e Cittadino significa rispettare gli altri e le norme di civiltà che ci siamo dati, potremo pretendere il rispetto dei nostri Diritti, alzando la voce verso coloro che li ignorano e li disprezzano.
Solamente allora forse riusciremo ad esprimere Rappresentanti o Portavoce all'altezza di una Nazione civile.
La ringrazio per lo spunto di riflessione che ci ha dato.
Commento di: Gianni Morelli
Quando ho scritto questo sfogo non mi aspettavo certo tante risposte così piene di ardore sociale da persone così preparate ed attente a quello che ci succede intorno.
Ve le sottopongo per completamento di informazione. Seguiterò il dialogo su FB con questi interlocutori che hanno idee così interessanti e, se volete, vi terrò aggiornati sulle evoluzioni future.
• Marcello Ancilli Buongiorno Gianni, il tuo lungo sfogo contiene cose interessanti e condivisibili e cose non condivisibili. Non credo che gli argomenti da te toccati possano essere oggetto di uno scambio di opinioni sui social. Troppi e troppo complessi, richiederebbero lunghissimi dialoghi senza poter raggiungere mai un punto di sintesi. I problemi da te evidenziati, che, pur vero, ci condizionano la vita, sono NULLA rispetto ai veri problemi che si dovranno affrontare nell'immediato presente e futuro. Noi Italiani rappresentiamo lo 0,87 della popolazione del pianeta e facciamo parte di quel 25% della parte più ricca. Nel momento in cui il rimanente 75% della popolazione del pianeta si avvicinerà ai consumi nostri, producendo una quantità di rifiuti come quelli che produciamo noi sarà come se la popolazione del mondo arrivasse a 70 miliardi di persone. Tutti sappiamo, e ce lo certificano i migliori scienziati indipendenti, che la sopportabilità del pianeta a garantire vivibilità può arrivare tra i nove e i dieci miliardi di umani. L'inversione di tendenza va fatta subito altrimenti inizierà quel processo irreversibile che porterà all'estinzione della specie umana. Per fare questo servono centinaia di milioni di "Greta", la ragazzina Svedese che vuol cambiare questo andamento scellerato dei Potenti del mondo. Un Pianeta di riserva non esiste. Secondo il mio modesto parere sono questi i veri problemi da affrontare lasciando le piccole meschinità di molti "spacciatori di false verità" che in questo momento storico guidano la maggior parte dei Paesi di questo pianeta. Eletti democraticamente, SI, ma da una moltitudine di persone disinformate affascinate dal miglior comunicatore di turno, che MAI corrisponde al miglior statista. Come sai sono vicinissimo al tuo orientamento politico, e non da ora, e la mia stima e considerazione nei tuoi riguardi è integra. Per questo ho voluto risponderti. Alziamo il tiro tutti insieme, lasciando le beghe di condominio agli "ominicchi" che troppo spesso, anche con il nostro consenso, si sono spacciati per "statisti" senza esserlo.
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• Gianni Morelli Marcello. Grazie per la tua bellissima risposta. Sicuramente quello che tu evidenzi è il problema dei problemi ed è la guida sulla quale si dovrà orientare tutto quello che dovremo fare da subito. E sicuramente sono necessarie centinaia di milioni di 'Greta'. Quello che io intendo è che, appunto, dobbiamo riuscire a creare sottoinsiemi di quei milioni di Greta che, coscienti dell'enorme pericolo, siano in grado di orientare e forzare le scelte di quei molti 'spacciatori eletti'. Le grandi guerre si vincono attraverso molte battaglie ed è proprio attraverso la discussione delle singole azioni, dei singoli provvedimenti, delle singole proposte di Legge che potremmo riuscire ad ottenere risultati utili alla sopravvivenza del Pianeta. Si dovranno quindi provocare discussioni che permettano di aiutare molti a capire i problemi, di rendere partecipi al problema sempre più persone, di renderle coscienti di quello che succede, di abituarle a ragionare in modo corretto senza l'influsso di strumentalizzazioni politiche. Ed è proprio questo che mi rende spaesato, il come fare per arrivare a questo e perplesso sulla possibilità di riuscire a farlo. Spero che questo dialogo non si concluda qua. Un abbraccio
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• Marcello Ancilli Le grandi rivoluzioni non sono mai iniziate da noi "diversamente giovani" bensì da coloro che giovani lo sono veramente. Il nostro compito sarà di informare i giovani su ciò che è la verità sullo stato dell'umanità e poi scendere, di gradino in gradino, per cercare di arrivare a ciò che tu, lucidamente auspichi, "creare sottoinsiemi di quei milioni di Greta" . Mi chiedo; ne avremo il tempo? Ci sono voluti trenta anni di scelleratezze varie, di cui sono responsabili tutti i politici che si sono avvicendati nella gestione del paese. Qualcuno ha pesato più negativamente e qualcun altro meno ma TUTTI , davanti alla storia sono responsabili di questo enorme degrado. Bisogna "rieducare" due intere generazioni e da subito, non domani o il prossimo anno. Fare in modo che le future generazioni non vengano, anch'esse, contaminate da questi "spacciatori eletti". Non dobbiamo arrenderci ma, pur condividendo la tua perplessità sul "riuscire a farlo", ritengo che i cosiddetti "social" non possano essere lo strumento idoneo a questo tipo di rieducazione. La beceraggine che regna sovrana non permette dialoghi compiuti ma solo titoli da prima pagina che non dicono nulla. Il dialogo, giorno per giorno, e guardando negli occhi l'interlocutore, su argomenti reali e con la consapevolezza di dire solo ciò che è VERO, potranno essere le carte vincenti di questa nuova rivoluzione. Sui social perdiamo NOI benpensanti. I tempi saranno lunghi e personalmente mi impegnerò sperando, nel tempo che mi rimarrà da vivere, di vedere anche un segnale, piccolo che sia, di inversione di tendenza. Allora avremo vinto!
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• Gianni Morelli Penso che sia molto difficile raggiungere le moltitudini necessarie attraverso contatti personali e credo fortemente che dovremmo cercare di comunicare usando mezzi di comunicazione di massa. Comunque considero come un successo già questo nostro dialogo. Grazie Marcello. Spero ci leggano in molti
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• Festi Giorgio Gianni Morelli. Sono stato partecipe della leadership di Renzi, alle seconde primarie ho votato per lui, ho condiviso il suo indirizzo di governo, con convinzione ho votato SI al referendum. Avevo alcune riserve, non poche se vuoi, ma non sufficienti per diventare un oppositore. Ti confesso che sono rimasto molto sorpreso dall'esito del referendum e addirittura esterrefatto dalla sconfitta del mio partito alle elezioni politiche, anche perchè era in carica il governo Gentiloni che stava offrendo ottima prova. Era normale, come avviene in tutti paesi democratici, che lo sconfitto si ritirasse. Renzi ha 41 anni, poteva mettersi di lato. Mi pare che lo abbia fatto solo per finta. Ci è rimasto un timbro di "partito dei ricchi" che mi stupisce e sul quale sto meditando. Nel frattempo sostengo con il massimo impegno la battaglia del mio partito, che rappresenta l'unica alternativa democratica allo sciagurato governo del Paese.
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• Gianni Kech Mi pare che tutti siamo strabici, io per primo, ma forse non abbiamo alternativa. Abbiamo contingenze palpabili ed urgenti che se non vengono gestite possono deflagrare, poi abbiamo il problema dei problemi ai quali egoisticamente potremmo guardare dicendo: questo è per Greta e la sua generazione. Concordo che per discutere questi argomenti FB è del tutto inadeguato. Io sono iscritto al PD dal Marzo 2018 perché ho sperato che la sberla potesse svegliare e provocasse un cambiamento epocale. Non escludo che capiterà, ma al momento vedo solo le doglie immaginando un parto di una gestazione che spero non sia immaginaria. Ho provato a fare vita di partito, in un anno non ho sentito un solo dibattito, non sono stato coinvolto in alcunché se non pagamento della tessera, invito alle primarie ed ora alcune questioni logistiche del circolo. Ho trovato un partito che si guarda l’ombelico e reagisce, spesso male, altre volte in modo inconcludente alle demenziali iniziative del governo. Rimango fermamente convinto che questo partito è l’unico veicolo per un cambiamento di rotta, ma non ha ancora acceso i motori e deciso la direzione. Ci rimarrò come spettatore perché non trovo spazi per portare il mio contributo. La Leopolda 9 , a cui ho partecipato mi ha messo in ulteriore confusione. Ho trovato un leader con un ego esagerato che si è atteggiato a conduttore televisivo, dotato di capacità dialettiche ma discontinuo e spesso respingente. La sala era da hola quando c’era lui e girava le spalle ai giovani che hanno presentato le loro visioni a fine giornata. Vergognoso, facevano capannelli rumorosi mentre i giovani oratori tentavano di farsi sentire. Me li sono risentiti su youtube perché sul posto era stato impossibile. Però mi aveva convinto l’idea dei Comitati civici presentati da Scalfarotto. Bene ho cercato di entrarci. Nella mia provincia ce n’erano due. Li ho contattati entrambe, non ho avuto risposta. Ho partecipato ad una iniziativa di lancio dove ho segnalato il problema. La faccio breve, ad oggi non ho avuto che un contatto ove mi è stato chiesto di pagare l’iscrizione, che ho fatto, poi silenzio. La lamentela riportata a membri del partito ha sortito la risposta che i responsabili dei comitati sono molto impegnati ed ad oggi non hanno avuto tempo di convocare incontri. Scandaloso. Un territorio che non reagisce e guarda al centro in attesa di indirizzi. È politica questa? Torno allo strabismo. Marcello ha descritto la catastrofe che attende le future generazioni. Sono d’accordo che questo è il problema, ma io dico che Greta non è la soluzione. Sono felice che i giovani si siano mobilitati e che prendano in mano il loro futuro. Le loro iniziative saranno benefiche nel rendere chiaro lo scenario futuro, ma questo futuro è ineludibile. Lo scenario tragico si avvererà, come il diluvio universale o la peste nera del XIV secolo. Non ci sono mezzi e tempo per fronteggiare il degrado. Quindi il compito della politica è quello di pilotare il mondo a quell’appuntamento. Non si modifica il clima ma la popolazione. Proviamo a declinare il futuro come ineluttabile e le nostre azioni come preparazione. Se l’asse della terra si inclina e le stagioni cambiano ed i territori cambiano la loro propensione ad essere abitati non ci si fa nulla. Mentre tutto deve concentrarsi sulla crescita demografica, lo spostamento delle popolazioni, i consumi sostenibili in un mondo cambiato e fare in modo che l’ambiente sia vivibile per quelli che lo abiteranno. È quello che l’umanità ha fatto da sempre. Mi fermo perché di qui parte un ragionamento esistenziale che può riscrivere l’ETICA, la politica e la geopolitica. Dove le discutiamo queste cose se siamo interessati a FARE e non SUBIRE. Se desideriamo partecipare e contribuire a creare un mondo di persone preparate a questi stravolgimenti? Fantapolitica?
Commento di: Gianni Morelli
Gianni Kech, Festi Giorgio, Marcello Ancilli, Michele Testa.
Ho letto e riletto le vostre osservazioni al mio ‘sfogo’ e ne ho ricavato l’impressione che in questo periodo abbiamo condiviso speranze e delusioni. E’ vero, FB non è la sede in cui discutere di questi argomenti, anche se proprio qui abbiamo avuto la possibilità di condividere pensieri e sensazioni. Sono, peraltro, convinto che dovremmo cercare una diversa forma di comunicazione e non lasciare che regni soltanto la ‘rete degli slogan’. Nel nostro Comitato di Quartiere abbiamo realizzato, grazie alla disponibilità ed alla capacità di un nostro Consigliere, un Portale (smariamole.it) che, condiviso da altri Comitati ed Associazioni, tende a creare un veicolo tramite il quale i cittadini possano acquisire informazioni, esprimere le loro idee ed esporre le proprie considerazioni su argomenti di vario genere e natura.
Credo, inoltre, che non sia possibile riuscire a realizzare cambiamenti operando dall’interno di un Partito sclerotizzato che ‘si guarda l’ombelico', e non ha più la forza di reagire. Perciò intendo l’invito di Scalfarotto come uno stimolo ad organizzare Comitati non condizionati da credi politici che operino in funzione di una corretta interpretazione dei fatti e degli eventi, piuttosto che in base alle ideologie.
Perciò, comunicare, informare, chiarire…. E non fantapolitica, ma partecipazione
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