Lavori in corso
Nonostante la ‘panza’, ma forse proprio nell’inutile tentativo di eliminarla, cammino quasi ogni giorno per circa un’ora per Santa Maria. Non camminate molto impegnative, ma passeggiate e piccole gite che mi danno l’opportunità di guardarmi in giro e di registrare con il mio cellulare le immagini che più mi colpiscono.
In altre occasioni avevo espresso la mia soddisfazione per l’interesse dimostrato dalla nostra Amministrazione e per il buon esito delle proposte di finanziamento dei lavori di recupero, inoltrate sulla base di progetti che sono risultati ben strutturati.
Avevo espresso la sicurezza che quei lavori sarebbero stati seguiti con attenzione dai cittadini in ogni fase del loro sviluppo. Ed ho voluto dare seguito a questa dimostrazione di partecipazione camminando da Frattocchie alla Stazione di Santa Maria e scattando alcune foto che spero rendano l’impressione positiva che ho avuto nel vedere quali progressi siano già stati fatti nella pulizia di questo nostro tratto di strada antica.
L’unica mia preoccupazione deriva dal fatto che l’erba ricresce velocemente e che potrebbe invadere di nuovo la sede stradale coprendo ancora una volta quei reperti che gradualmente verranno riportati alla luce, rendendo inutile, come successo in altre occasioni, questo lodevole tentativo di recupero.
Nel tentativo di esprimere anche attraverso le immagini l’atmosfera che ho respirato nel vedere i primi risultati dei lavori ho scattato alcune fotografie nella scarsa luce della sera incipiente.
Ed è proprio camminando in questa atmosfera, che mi è venuto da pensare a quanto avremmo perso oggi se i popoli antichi avessero assoggettato a ‘valutazioni costi/benefici (spesso assegnate a consulenti amici con esito negativo già definito nella stessa enunciazione)’, la costruzione delle strade, degli acquedotti, dei ponti, delle piramidi, e se lo stesso avessero fatto i grandi ‘sponsor’ dell’arte, dai Medici ai Papi più lungimiranti. Infatti in queste valutazioni i costi sono facilmente determinabili mentre, per arrivare ad individuare i benefici, è necessario possedere le doti che sono tipiche degli artisti dei creativi e dei geni che concepiscono le idee iniziali. Chi, al tempo, avrebbe mai potuto immaginare, prevedere e calcolare il valore futuro di quello che ingegneri, architetti ed artisti con la loro genialità ed il loro impegno stavano realizzando e quanto ne avremmo noi posteri goduto e da quali stimoli sarebbe derivato il nostro godimento?
Per rimanere in tema, credo che per contribuire alla conservazione di questi patrimoni che i nostri avi ci hanno regalato, potrebbe essere importante riuscire a costituire gruppi di volontari che, sotto la guida di persone esperte, potessero aiutare a mantenere vive queste antiche e preziose vestigia.
Gianni Morelli |
17/08/2018 Articolo letto 1.675 volte |
Commento di: maurizio aversa
Ringrazio Gianni Morelli per la cronaca individuale che ha voluto produrre. Foto incluse. Sulla questione generale, storica e culturale, del tramandare vestigia, monumenti e conseguenti ringraziamenti, sarei un po' più cauto. Non solo per le esperienze che l'umanità dimostra in epoche moderne: Bagdad saccheggiata nell'intimo dei reperti storici archeologici più importanti dell'identità, grazie alla bramosia, ignoranza e ingordigia del colonizzatore americano e capitalista; l'ira talebana in Afghanistan verso la memoria dei monumenti di "altra cultura" che non fosse quella coranica ortodossa; ma anche per le devastazioni - e non le conosciamo tutte - che Papi, famiglie Patrizie etc hanno esercitato proprio qui vicino a noi: i Barberini? E le pietre di rivestimento del Colosseo e d'altre costruzioni utilizzate per farne - sfarinandole - polvere di calce? Venendo a noi e alla nostra Appia Antica: gli appalti dati a famiglie nobili, al fine di fare opere stradali di collegamento, di smantellare l'acciottolato della Regina Viarum, tratto per tratto? Segno tangibile: molti di noi sanno, altri no, che proprio dai nostri tratti castellani sono state smantellate le pietre di Appia Antica che ora rivestono per intero in un lato, e a tratti negli altri lati, le mura di un edificio presente ancora oggi nelle campagne tra Lanuvio-Genzano e Velletri, ora privato e di utilizzo semi commerciale. Questa nota per "rafforzare" la giusta indicazione di Morelli di salvaguardare quanto ora abbiamo a disposizione. Per curarlo, conoscerlo, fruirlo, utilizzarlo a tutti gli usi che la proprietà pubblica, con gestione pubblica consente. In ambito culturale, sociale e perfino economico. A tale proposito, magari una Amministrazione attenta e votata culturalmente, socialmente ed economicamente a mettere i cittadini in questo filone, farebbe cosa che ancora non si vede. Farebbe riferimento al coinvolgimento di forze sociali, culturali e politiche che hanno cumulato negli anni piccole esperienze ancora oggi utilizzabili. Farebbe tesoro di tali strumenti di azioni precedenti per moltiplicare e diffondere conoscenze, non solo accademiche - utilissime e fondamentali - ma anche di presenze sul territorio, sia il nostro comunale, che quello istituzionale del Parco che quello dell'area vasta castellana. Ma di tutto ciò? Purtroppo nonostante l'auspicio - da condividere - di Morelli, da questa amministrazione non se ne ha notizia. E personalmente, a meno di uno schiaffone in faccia che rinsavisca l'arroganza colizziana, grillina di questa amministrazione marinese, non ne vedo alcun segnale all'orizzonte.
Commento di: SARA gambina
santa maria offrirebbe anche la possibilità di una pista ciclabile tramite l'appia antica che ci potrebbe congiungere a roma . proprio un pista ciclabile che darebbe la possibilità sia a noi che agli stranieri di visitare meglio questa grande ricchezza.
Commento di: Gianni Morelli
Ognuno ha il suo modo di esprimere concetti.
C'è chi parte da considerazioni positive per arrivare a raccomandazioni di maggiore tutela del patrimonio culturale
E c'è chi parte dalla descrizione di terribili abusi per arrivare, attraverso critiche su chi sta facendo cose non fatte da quanti hanno fatto parte di Amministrazioni precedenti ne' sollecitate da chi ha fatto parte della opposizione durante le Amministrazioni precedenti, per arrivare alle stesse raccomandazioni
Due stili, ... un obiettivo ... che speriamo venga accolto in ogni caso
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