Nuovo sequestro per gli impianti dell' area a caldo dell'ex Ilva. Lo ha emesso la Gip potentina Iura.
A settembre l'Appello di Taranto ha annullato il primo grado a carico di 37 imputati e tre società e gli atti sono passati a Potenza. Qui è stato necessario rinnovare il decreto di sequestro.
"Evidente uso criminale dello stabilimento, per profitto e in spregio agli accordi per ridurre l'impatto mortale delle lavorazioni", scrive la Gip. Ma la produzione continua: il sequestro è "con facoltà d'uso".
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