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L’uovo č il simbolo della Pasqua, perchč rappresenta la vita che nasce, ma anche il mistero. Si narra che la Madonna facesse giocare Gesų Bambino con delle uova colorate e che il giorno di Pasqua, tornata sul sepolcro del Figlio, vi trovasse alcune uova rosse sul ciglio.

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Elezioni del Comitato di Quartiere Sassone

Elezioni del Comitato di Quartiere Sassone Copertina Cava dei Selci (493)
Eleonora Persichetti

 
 
Il Comitato di Quartiere Sassone ha un nuovo Consiglio direttivo, eletto dall’assemblea dei soci rche si è riunita lo scorso 12 ottobre 2024 presso il Parco Sassone.
 
Il Consiglio è composto come segue:
 
SISTOPAOLO DAVIDE
COLELLA FABIO
SIRENA GIANLUCA
MIGLIO MARINA
ANDALORO SANTO
VESSELLA ANDREA
VENEZIANO ANGELO CARLO
SICOLI ALESSANDRO
SIMONA MILONE
 
Le nuove cariche:
 
PRESIDENTE: ANDREA VESSELLA
V. PRESIDENTE: SICOLI ALESSANDRO
TESORIERE:SISOPAOLO DAVIDE
SEGRETARIA: MILONE SIMONA
 
 
 
Per seguire le attività del Comitato, si può consultare la pagina Facebook.
 
 

Brevi storie dal carattere poetico e immaginifico

Brevi storie dal carattere poetico e immaginifico  Copertina Nazionali (493)
Eleonora Persichetti

Fabrizio Ansaldo esordisce con il suo primo libro di racconti dal sinuoso stile narrativo
“Cuori nella Ghiacciaia” – Edito Youcanprint
 
 
 
Il 14 maggio 2022 alle ore 17.00, alla libreria Sinestetica di Roma, in Viale Tirreno 70 a/b, si terrà la presentazione del libro di racconti di Fabrizio Ansaldo, edito da Youcanprint: “Cuori nella Ghiacciaia”. Il testo è composto da trentasei brevi storie che scorrono su un’asse narrativo ben strutturato, che l’autore e regista teatrale costruisce con sapienza.
All’interno di queste storie l’autore guida il lettore in un mondo realisticopoetico fatto di suggestioni e amore. I personaggi non hanno nome: un lui e una lei si muovono in contesti precisi su una Roma silenziosa che fa da sfondo. Lui e lei si riconoscono, si amano, si ritrovano, ma si lasciano anche.
 
La scrittura è chiara: le frasi sono concise, dirette, facilitando così la lettura. Il linguaggio è articolato e incita l’attenzione di chi legge. Gli innesti poetici, in forma di prosa, sono ricercati e alcune narrazioni possono essere considerate addirittura delle poesie.
Il verbo presente lascia intendere che bisogna vivere l’attimo, il momento. La vita dunque. Le atmosfere descritte vanno poi intrecciandosi con le tradizioni, gli incontri e il quotidiano, che fa parte di ognuno di noi.
 
Eleonora Persichetti, giornalista, scrittrice e insegnante, firma la prefazione soffermandosi sugli aspetti principali, rimarcando gli spunti autobiografici di Ansaldo, la ricerca interiore ben definita e la figura femminile assai multiforme. Lo stesso Ansaldo firma la postfazione dal titolo “Quello che resta” in cui delinea il cambiamento della collettività e non solo.
Siamo dentro a un delirio di onnipotenza di massa” asserisce l’autore, sottolineando l’ego dell’uomo, mentre al contempo considera l’opera di un’artista “tutto quello che resta”, in quanto “racchiude in sé la verità di quell’artista, lo sforzo della sua anima”, sforzo inteso anche in ambito amoroso. Tutto ciò che resta di un sentimento che fu e che rimane nei ricordi di chi lo ha vissuto.
 
In effetti, in “Cuori nella Ghiacciaia” Ansaldo ingloba il suo sentire nei confronti dell’amore a tutto tondo, che parla e si palesa sotto forme e linguaggi differenti. Nella piazza, nello specifico, un luogo particolare che include gli incontri che lasciano tracce del loro percorso, come anche nelle Chiese, nei bar, in casa o altrove.
Si respirano atmosfere variegate unite alla semplice tradizione oppure alla spiritualità, alla fugacità del prendersi per mano sotto la pioggia o, al contrario, alla morte in casa e al cibo.
 
È per questo che “il vero amore, quando accade, altro non fa che ricongiungerci con noi stessi”. Funge da specchio. Ed è qui che Ansaldo sfodera la sua arma migliore con la non denominazione dei suoi personaggi: lascia libero il lettore, il quale si rende autonomo, immedesimandosi all’interno delle vicende e dà ampio spazio all’immaginazione. Ciascuno di noi si può riconoscere nel lui o nella lei, identificandosi nei racconti: “non c’è identità più forte che riconoscere l’altro in noi”.
Un libro dal genere unico che cattura e che sicuramente coinvolge nella sua interezza e per come è stato concepito: si differenzia nel panorama letterario grazie a una scrittura colta e attenta in cui gioie e dolori si dipanano con linearità.
 
 
Sinossi
Un uomo riconosce una sua ex in una piazza (“Au revoir, mademoiselle”), una donna ricorda un ragazzo conosciuto da giovane in una birreria (“Oh, ragazzo mio”), un uomo si innamora di una giovane operaia cinese dal carattere ribelle (“Shi Liang”), una donna trova l’amore nell’al di là (“Si potrebbe vivere solo di pane”). Iniziazione alla bellezza (“Un bravo bambino”), incontro con la morte (“Pane, burro e alici”), un uomo e la nostalgia per la sua gatta (“Fusa e baci2), coppie divise dalla differenza di classe (“Non siamo stati capaci di crescerli”, “Ostaggi di una pioggia incessante”, “Un giovane marxista”), un amore predestinato (“Che cosa state facendo!”), ma anche l’amore per la propria auto (“Oggi sono di riposo”). I racconti racchiudono stati d’animo dove lui e lei sono protagonisti o sullo sfondo. Discorsi amorosi raccontati con illusione e ironia, compassione e smarrimento.
 
Biografia
Fabrizio Ansaldo, romano, autore e regista teatrale intraprende un percorso poetico e teatrale formandosi con scrittori e registi quali Dacia Maraini, Leo Benvenuti, Giuseppe Manfridi, Duccio Camerini.
Ha ricevuto premi di poesia da nord a sud d’Italia e ha curato rassegne culturali e letture drammatizzate dai racconti di noti scrittori statunitensi.
Scrive e dirige propri testi teatrali. Ultimo spettacolo: “SoleDonne” (2019) – Premio Alessandro Fersen per la regia.
 
Per ulteriori informazioni: www.fabrizioansaldo.com
Pagina FB: Fabrizio Ansaldo

La Festa del papā a Bibliopop

La Festa del papā a Bibliopop Copertina S. Maria delle Mole (492)
Eleonora Persichetti

 
 
Continuano gli appuntamenti di MIND, il gruppo di operatori culturali volontari che opera all’interno di Bibliopop, biblioteca del Sistema Castelli Romani, in via Ugo Bassi a Santa Maria delle Mole, Marino.
 
In occasione della Festa del papà, realizziamo insieme un semplice circuito elettrico e… facciamo passare l’energia!
Si tratta di un laboratorio creativo per bambini, alle 17, a cura di Giorgia Di Mattia e Cristiana Lucatelli, ed è adatto a bambini dai 6 ai 10 anni.
 
Dopo una breve e semplice introduzione di carattere teorico sul funzionamento dei circuiti, andremo a comporre coi nostri papà un circuito elettrico. Assembleremo le diverse parti e concluderemo l’esperienza accendendo simbolicamente i led che testimoniamo il passaggio di energia, vitalità e amore tra padri e figli.
 
Durata: 1 ora e mezza
MATERIALI UTILI: nulla! Troverai già tutto da noi! Ma se hai diodi, fili di rame, batterie 12v, cartoncini, grappette e cartone da pacchi, portali pure!
Info e prenotazioni: mind4culture@gmail.com
 

Artemista cerca 6 giovani tra i 18 e i 30 anni non compiuti

Artemista cerca 6 giovani tra i 18 e i 30 anni non compiuti  Copertina Nazionali (489)
Eleonora Persichetti

Artemista cerca 6 giovani tra i 18 e i 30 anni non compiuti per progetto gratuito europeo ERASMUS + K205 017158 intitolato From Aesop to La Fontaine
 
 
L’Associazione Artemista è risultata tra i partner internazionali del Progetto europeo Erasmus + K205 017158 dal titolo From Aesop to La Fontaine, insieme ai seguenti organismi Kinoniki Sinetairistiki Epicherisielliniki Symmetochi Neon (Grecia) e Bilgi ve Beceri Dernegi (Turchia), nonché la Compagnia Zorro e Companies, Toulouse (Francia) in qualità di capofila. Il progetto prevede la selezione di n. 6 giovani con residenza in Italia dai 18 anni compiuti ai 30 anni non compiuti che frequentino laboratori scenici della durata biennale da ottobre 2020 ad Aprile 2022 sulle Fabulae dello scrittore latino Fedro sotto la direzione della regista Sabina Barzilai, coadiuvata dai giovani attori di Artemista e presentino il lavoro finale in occasione degli scambi internazionali. Il progetto europeo prevede il rimborso completo del viaggio nei paesi di destinazione (Francia, Turchia e Grecia); le spese di vitto ed alloggio saranno sostenute dai partners ospitanti. Il progetto è in partenariato con il Comune di Marino nell’ottica di offrire un’opportunità unica ai giovani meritevoli del territorio e paritetica anche a coloro che non si trovano in condizioni socio-economiche tali da poter affrontare le spese di formazione.
 
Esso si propone di approfondire l’eredità culturale comune ai quattro Paesi (Francia, Italia, Grecia e Turchia) attraverso lo studio delle favole di Esopo, Fedro e La Fontaine. L’obiettivo, attraverso lo scambio con le altre nazioni, è di confrontare i differenti modelli culturali e comportamentali, le diverse tecniche artistiche, differenze e punti in comune delle radici storiche. Ciascun gruppo, 6 ragazzi di ciascuna nazione, lavorerà in una prima fase autonoma: l’Italia sui testi di Fedro; la Grecia sui testi di Esopo; la Francia sui testi di La Fontaine; la Turchia sulle fiabe tradizionali turche che hanno radici comuni con l’autore greco. I laboratori scenici, per la parte italiana, della durata di circa 140 ore durante il biennio 2020-2022 si terranno presso la sala Teatro Vittoria. Sarà cura della responsabile rendere edotti, nella fase iniziale del progetto, i giovani partecipanti degli obiettivi dell’Erasmus + : criteri di cittadinanza attiva; lo scambio di buone pratiche tra giovani dei paesi europei; l’approfondimento della comune eredità culturale; la conoscenza e la comprensione di culture diverse da quella italiana, punti di contatto e differenze. A questo proposito le settimane di workshop previste presso i paesi ospitanti, in cui i partecipanti condividono tutte le attività di training, serviranno proprio ad approfondire questi aspetti oltre che ad affinare gli strumenti di espressione creativa ed artistica. Formazione partecipanti italiani: dopo la prima fase di selezione, attraverso varie tecniche di improvvisazione e socializzazione mutuate anche dal settore teatrale, si crea l’affiatamento e un ambiente psico-attitudinale adatto per il lavoro creativo. Indi si passa alla lettura, conoscenza ed approfondimento delle favole di Fedro. Durante i workshops internazionali, della durata di 7/8 giorni compresa la trasferta di a/r., i quattro gruppi si confronteranno tra loro, affinando relazioni umane, tecniche artistiche e didattico-pedagogiche. La lingua ufficiale di comunicazione sarà l’inglese. Al ritorno da ciascun workshop internazionale il gruppo dei 6 partecipanti italiani proseguirà il lavoro scenico, ampliandolo con le esperienze di confronto delle altre tre nazioni. Ad aprile 2022 è previsto il workshop conclusivo in Francia e l’esibizione della messinscena finale. Non sono richieste, sebbene consigliabili, particolari esperienze attoriali. Consigliata la conoscenza di uno strumento musicale. Criteri di selezione: età: 18 anni compiuti e 30 anni non compiuti; Residenza in Italia; (in considerazione della obbligatoria frequenza settimanale del laboratorio scenico, domicilio da cui agevolmente si possa raggiungere la sede del laboratorio); forte motivazione e serietà, disponibilità a seguire il progetto fino alla fine del mandato nonché disponibilità a partire nelle date previste dal progetto; essere presenti a tutti gli incontri di formazione nonché alle settimane previste di workshop e scambi internazionali come da calendario; disponibilità a seguire le direttive sanitarie di contenimento Covid in vigore al momento (esempio: sottoporsi al tampone qualora richiesto dai paesi coinvolti nella mobilità ecc) e quindi rispettare i protocolli internazionali; possedere un livello basilare della lingua inglese che permetta la comunicazione con i partecipanti delle altre nazioni o essere disponibili a perfezionarlo in vista della mobilità internazionale; disponibili ad anticipare il costo del biglietto aereo che verrà rimborsato al 100% al ritorno della traferta compiuta sia di andata che di ritorno.
 
Di seguito link del bando https://www.comune.marino.rm.gov.it/articolo/opportunita-unica-giovani-del-territorio
 
I candidati dovranno inviare un breve profilo di presentazione (max 200 caratteri) da cui si evincano, età ed altri elementi identificativi utili alla selezione, nonché le motivazioni della candidatura Contatti salateatrovilladesideri@gmail.com - 3397644907

Il Parco di Palaverta: s'ha da fare o no?

Il Parco di Palaverta: s'ha da fare o no? Copertina Frattocchie (489)
Eleonora Persichetti

Da tempo gli abitanti di Palaverta attendono la realizzazione del Parco in Piazza XXI ottobre, tra la Nettunense e Frattocchie. Allo stato attuale, come si evince anche dalle foto che pubblichiamo, l'antica strada in basolato che portava al Teatro e al Circo dell'Antica Bovillae “riversa in uno stato vergognoso”, commenta Mauro Abate, Presidente della Sezione di Marino di Italia Nostra. Al posto del Parco c’è “un ettaro e mezzo circa abbandonato, pieno di calcinacci, rifiuti e arbusti incolti, in cui è pericoloso avventurarsi”, continua Abate.
 
Sarebbe importante avere questo Parco considerando che l’area di Palaverta è tutta cementificata. Il Presidente Abate ci ha spiegato cosa è successo e cosa accadrà nei prossimi giorni. L’incarico di realizzazione del Parco è stato dato alla Progedil, la ditta che ha costruito anche gli appartamenti a S. Maria delle Mole, dietro via Maroncelli. Le erano state date delle concessioni edilizie e come onere accessorio avrebbe dovuto realizzare il Parco a Palaverta. I fatti che si sono susseguiti poi, ovvero costruzioni fermate dalla Giunta 5 Stelle, il ricorso della Progedil, ecc., sono noti a tutti, la conclusione è che, ad oggi, il Parco non c’è. 
 
La Sezione di Marino di Italia Nostra si era recata dal Sindaco a settembre 2022 per sollecitare la questione del Parco e poi lo ha incontrato nuovamente pochi giorni fa. La Progedil aveva bisogno di un archeologo per procedere ai lavori, ora, a quanto pare, l’avrebbe trovato. “Il Sindaco ci ha detto che se la ditta non inizia i lavori del Parco entro 15/20 giorni, interromperà la concessione per le Palazzine a S. Maria delle Mole”, ha spiegato Abate. Questa storia dura ormai da anni, ma dovremmo essere in dirittura d’arrivo. Il Parco/Piazza avrebbe aree attrezzate con giochi per bambini, per i cani, per le associazioni. 
 
La costruzione delle Palazzine andrà, quindi, di pari passo, con quella del Parco.
 
”La realizzazione di un parco o di una piazza nel grande terreno in oggetto è centrale nella vita sociale di Frattocchie e in particolare del quartiere Palaverta. Ed è anche di grande importanza per la conservazione del bene culturale e archeologico che ivi si trova, un'antica strada romana, col suo basolato originale, che portava all'antico Circo e Teatro di Bovillae. La realizzazione dell'opera è un onere concessorio, cioè che va realizzato dalla ditta edile per l'ottenimento di licenze edili.  Viene disattesa dalla ditta edile da diversi anni, prima per divergenze sulla concessione o revoca dei permessi a costruire di palazzine a Santa Maria delle Mole, e - una volta che le divergenze sono comunque state superate - la ditta ha impiegato più di un anno, secondo quanto riferisce, solo per trovare un archeologo che sovrintenda i lavori. Trattandosi di un onere concessorio, i lavori vanno fatti e terminati, altrimenti occorrerà richiedere che vengano presi tutti i necessari provvedimenti di legge”, conclude Mauro Abate. 
 
 
 
 
 

Nuovi appuntamenti per il progetto "Giovani di ieri di oggi, per fare [centro] insieme"

Nuovi appuntamenti per il progetto "Giovani di ieri di oggi, per fare [centro] insieme"  Copertina Cava dei Selci (488)
Eleonora Persichetti

 
 
Prosegue con grande partecipazione ed entusiasmo il progetto “Giovani di ieri di oggi, per fare “centro” insieme” finanziato dalla Regione Lazio, in partenariato con il Comune di Marino e le Ass.ni del territorio: Genitori in Ruolo, Arianna Onlus e CRIF.
 
Domenica 19 marzo si è svolta la prima giornata di scacchi presso il Centro anziani di Cava dei Selci, capofila del progetto. 10 coppie formate da 8 bambini e 12 anziani, curiosi e con tanta voglia di imparare, si sono cimentati nel gioco della mente per eccellenza, gli scacchi, guidati dall’insegnante dell’A.S.D. Scacchi in Tour, Rosmarly Chghale!
 
Scopo del Corso di scacchi è favorire lo scambio intergenerazionale ed incentivare la comunicazione tra anziani e bambini, che collaboreranno tra loro nei prossimi 3 mesi nell’apprendimento delle nozioni base del gioco, mettendo a disposizione l’uno dell’altro le capacità peculiari della propria età.
 
Le iscrizioni ai corsi di scacchi sono ancora aperte! Per info e prenotazioni 3492722435.

BONUS CULTURA PER I NATI NEL 2002

BONUS CULTURA PER I NATI NEL 2002 Copertina Nazionali (488)
Antonio Calcagni

COME RICHIEDERLO
 
E’ stata rinnovata “18 App”: l’iniziativa finalizzata a promuovere la cultura fra i giovani diciottenni, che siano in possesso di: un documento di riconoscimento in corso di validità; tessera sanitaria; e-mail e numero di telefono personali.
 
Documenti necessari per il rilascio dello Spid, ottenibile gratuitamente, attraverso semplici adempimenti ed in tempi brevi, presso gli uffici postali e comunali
 
Una volta acquisito lo Spid, con decorrenza 1° aprile e fino al 31 agosto 2021, è possibile richiedere il Bonus, registrandosi sul sito www.18app.italia.it .
 
Trattasi di un Bonus dell’importo di 500 euro, spendibile entro il 28 febbraio 2022, destinato all’acquisto di: libri, musica, cinema, teatro, danza, musei, monumenti e parchi archeologici, eventi culturali, corsi di musica, teatro o lingua straniera, prodotti dell’editoria audiovisiva e, da quest’anno, in abbonamenti e quotidiani anche in formato digitali.
 
Destinazione sulla quale il Ministero della Cultura, in collaborazione con la Guardia di Finanza, provvederà a vigilare affinchè venga rispettata.
 
Considerato l’attuale periodo di crisi economica, l’età e le esigenze dei destinatari (deducibili dall’entità e dal genere di opzioni effettuate nel corso della prima edizione del Bonus, secondo le quali delle somme erogate l’83 % sono state spese per l’acquisto di libri, il 14 % per concerti e musica ed il 3 % per le altre voci di spesa indicate), si ritiene trattasi di una propizia occasione da non trascurare, per evitare, come statisticamente provato per altre tipologie di Bonus, che buona parte delle somme stanziate, rimangano, sorprendengtemente, non utilizzate.

5 millennial su 10 preoccupati dal post epidemia

5 millennial su 10 preoccupati dal post epidemia Copertina Nazionali (488)
Eleonora Persichetti

EMERGENZA CORONAVIRUS: 5 millennial su 10 preoccupati dal post epidemia. DAGLI ESPERTI IL VADEMECUM PER NON PERDERE LA POSITIVITÀ
 
Sfruttare la quarantena per riflettere sul proprio stato d’animo, informarsi in maniera responsabile, dimostrare gratitudine e dedicarsi alla meditazione. Sono questi alcuni dei consigli degli esperti per affrontare l’emergenza sanitaria nel migliore dei modi e prepararsi a quello che accadrà dopo. Vademecum rivolto soprattutto ai millennial: da ricerche internazionali è emerso come oltre il 47% dimostri preoccupazione verso il post epidemia.
 
L’emergenza Coronavirus ha costretto milioni di persone in tutto il mondo alla quarantena forzata, trasformando in maniera radicale abitudini e stili di vita, e causando numerosi problemi psicologici. Ad essere più colpiti, secondo una ricerca americana pubblicata dall’ American Psychiatric Association (APA) su CNBC, sono i millennial: oltre il 47% ha affermato di avere paura delle possibili conseguenze del post epidemia e dimostra difficoltà nell’adattarsi a un graduale ritorno alla normalità. Timore di perdere il lavoro e di non poter tornare a viaggiare come un tempo sono tra i sentimenti più comuni. Uno scenario negativo che si ripercuote anche sulle ricerche online legate al virus, le prime a causare stress e ansia: basti pensare che secondo un’indagine pubblicata sul New York Times sono aumentate del 250% nelle ultime due settimane e l’hashtag #Coronavirus su Instagram conta oltre 16 milioni di post. Ma quali sono, dunque, i consigli degli esperti per non lasciarsi governare dalla paura e affrontare con positività questi momenti difficili? Sfruttare la quarantena per riflettere sul proprio stato d’animo, informarsi in maniera responsabile evitando di cadere nel baratro delle fake news, ritrovare quel senso di umanità e calore dimenticati e dedicarsi a forme di meditazione e interiorizzazione.
 
“La pandemia di cui siamo protagonisti diretti è un qualcosa di mai visto prima, ma come ogni momento di crisi può rappresentare una porta socchiusa su qualcosa di individuale e sociale che, nell’ordinarietà, è più difficile da cogliere – ha spiegato Andrea Di Terlizzi, studioso, maestro di Scienze Interiori e autore del testo Futuro Proximo assieme a Antonella Spotti – Cosa possiamo fare per trarre il massimo vantaggio da un evento che, guardato nel suo aspetto materiale, non ha nulla di positivo? Possiamo innanzitutto sfruttare il momento per ritrovare un’umanità, un calore, un senso di fratellanza e sorellanza troppo spesso accantonati. Fermiamoci a riflettere su come vogliamo vivere e cambiare questo mondo in un luogo migliore, non facendoci sopraffare dalla paura perché tale sentimento non può coesistere con l’amore. Dovremmo provare a sederci a terra respirando e rimanendo in silenzio, sgombrando la nostra mente da pensieri negativi. Soltanto in questo modo possiamo essere pronti ad affrontare con positività il post epidemia perché quando la crisi cesserà, e avverrà quel momento, sarà il caso di avere gli occhi ben aperti e decidere se vogliamo continuare a farci trasportare dai poteri che decidono per noi quale vita vivere”.
 
I benefici della connessione sociale, anche se a distanza forzata, sono evidenziati da una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Lancet, che sottolinea come la solitudine possa essere più nociva per il nostro sistema immunitario di 15 sigarette al giorno. Una condizione negativa che può colpire i giovani, i più avvezzi alla socializzazione e ai viaggi internazionali, e che dunque potrebbero soffrire maggiormente da questa forma di isolamento: basti pensare che secondo un’indagine pubblicata su Fox News il 70% dei ragazzi compresi tra 18 e 35 anni ha visitato paesi stranieri nel 2019. E ancora, un valido aiuto per combattere la solitudine arriva dalla meditazione: secondo una ricerca della National Health Association e pubblicata su Psychology Today, le tecniche di meditazione e interiorizzazione alleviano i livelli di cortisolo presenti nel sangue, aumenta la produzione di dopamina, il neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore, e favorisce il rafforzamento delle sinapsi in diversi punti del sistema nervoso.
 
Ecco infine il vademecum per affrontare la quarantena forzata e prepararsi al post epidemia con positività:
  1. Prendersi del tempo per riflettere sul proprio stato d’animo: il distanziamento sociale risulta un’esperienza stressante, soprattutto per i giovani, ma permette di fermarsi a concentrarsi su se stessi.
  2. Non lasciarsi sopraffare dalla paura: assumere un atteggiamento costruttivo è fondamentale per non perdere la capacità di governare la paura e rimanere in balia di chiunque generi in noi questo sentimento nefasto.
  3. Essere uniti anche nella distanza: sfruttare questo momento di crisi per aiutare chi è in difficoltà, sorridere al prossimo, utilizzare i social in maniera genuina, ritrovando così quel senso di umanità e calore molto spesso dimenticati.
  4. Leggere e informarsi, senza assorbire le notizie in modo passivo: non dimenticare la dignità che contraddistingue il nostro essere umani. Accertarsi di fonti certe e riflettere sul contenuto è importante per non cadere nel baratro delle fake news.
  5. Dedicarsi alla meditazione o a qualsiasi altra forma di interiorizzazione: usare la respirazione per ritrovare una condizione di equilibrio e calma, focalizzare la mente per generare un’onda stabile, calma e lucida in voi e attorno a voi.
  6. Non sottovalutare la forza della gratitudine e dell’amore: è fondamentale non dimenticarsi di essere grati per quello che si possiede e ringraziare chi combatte ogni giorno questa difficile battaglia, mettendo a serio rischio la propria incolumità.
  7. Dare un esempio dal punto di vista umano e non solo organizzativo: sfruttare questo momento per cercare di portare alla luce la parte migliore di ciascuno, riducendo la provinciale abitudine di trasmettere soltanto negatività.
  8. Riscoprire le proprie risorse e non smettere di imparare: la quarantena rappresenta il momento ideale per leggere, imparare una nuova lingua, investire sulla propria formazione professionale ed essere pronti al ritorno operativo post crisi.
  9. Riorganizzare le proprie abitudini quotidiane: essere chiusi in casa non equivale a lasciarsi andare. Bisognerebbe programmare le proprie giornate scaglionando i momenti di lavoro e quelli dedicati alla propria cura personale, sul lato fisico e mentale.
  10. Imparare a saper gestire i movimenti: il nostro organismo disperde molta energia attraverso le tensioni muscolari, a loro volta connesse alle tensioni emotive. Bisognerebbe controllare il corpo e rilassare le parti contratte, sia in movimento, sia da seduti.
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