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Il problema del gas a Frattocchie

Il problema del gas a Frattocchie Copertina Frattocchie    (commenti:1) (3.010)
Francesco Peltrone

Negli ultimi dieci anni Frattocchie è stata, probabilmente, la frazione del comune di Marino nella quale si è registrato il maggiore sviluppo edilizio; laddove erano presenti ampi spazi di verde sono sorte nuove infrastrutture edilizie, ove palazzi ove villette a schiera insinuate tra le vecchie e preesistenti installazioni abitative. Naturalmente a seguito di tale fenomeno la popolazione residente è cresciuta in modo esponenziale ed a fronte di tale crescita non si è registrato un adeguato sviluppo urbanistico. Le conseguenze di tale fenomeno sono le difficoltà che incontrano i cittadini che risiedono nella porzione del territorio di Frattocchie che è stata maggiormente interessata al fenomeno del “cemento selvaggio”; soprattutto quelli che si sono insediati negli ultimi due anni stanno vivendo il grande problema della distribuzione del gas metano.

Nell’area compresa tra Via Palaverta, Via Kennedy, Via Aldo Moro, Via Einaudi, Via della Libertà, Via del Divino Amore, infatti, le installazioni edilizie ultimate a partire dall’ultimo semestre del 2015  e fino ad oggi, non sono allacciate alla rete di distribuzione del gas metano. I cittadini che abitano in tali infrastrutture ottengono la distribuzione del gas (GPL) o tramite un bombolone condominiale o tramite bombole presenti nei singoli appartamenti. Il disagio è appunto una delle tante conseguenze dirette dello smoderato sviluppo edilizio che ha portato nella zona nuove e numerose utenze.

Per asservire tali maggiori utenze sarebbe stato necessario l’adeguamento della rete di distribuzione, che non essendo di recente realizzazione, ma risalente a qualche decina d’anni or sono quando la zona aveva una più moderata densità demografica, ha una bassa capacità di portata, che, per il tempo nel quale fu stesa, era più che sufficiente ma oggi, con il forte sviluppo edilizio, è evidentemente insufficiente.

Per distribuire il gas metano a tutte le nuove abitazioni che sono state realizzate nel periodo indicato (parliamo di più di trecento utenze) sarebbe necessario un intervento tecnico da parte di ITALGAS che consentirebbe di risolvere la problematica con l’attuale rete di distribuzione.

Purtroppo tale soluzione, al momento, non può essere adottata in quanto alla problematica tecnica se ne sovrappone una di natura burocratica; da qualche anno, infatti, è scaduto il contratto che il Comune di Marino aveva a suo tempo stipulato con ITALGAS (per affidamento diretto) per la fornitura del gas metano nel proprio territorio. Tale contratto, scaduto già da qualche anno, dovrà essere rinnovato, ma nel frattempo le procedure per stipulare il nuovo contratto sono cambiate ed il Comune di Marino non può più rinnovare per conto proprio il contratto con ITALGAS (affidamento diretto) ma dovrà essere indetta una gara per assegnare la fornitura ad una ditta di distribuzione che dovrà asservire non più il singolo comune bensì un’area geografica che comprende più comuni. Nella fattispecie Marino è inserito in un’area che comprende sei Comuni satelliti (Marino compreso) più un Comune pilota che è il Comune di ROMA; quest’ultimo ha rinnovato per sé il contratto fino al 2024 con ITALGAS, mentre il rinnovo per i comuni satelliti non è avvenuto e ciò dovrà essere fatto quanto prima.

A tal proposito va detto che la rete di distribuzione del gas nel territorio del Comune di Marino, come in altre aree del territorio nazionale,  è di proprietà di ITALGAS che è la ditta che l’ha realizzata a proprie spese e pertanto, qualora non dovesse aggiudicarsi la gara, alla quale potranno partecipare anche aziende europee, ITALGAS chiede che la ditta che vincerà la gara dovrà risarcirla del valore attualizzato della rete (valore economico della rete ad oggi). Per questo motivo, al momento, non può essere effettuata alcuna modifica tecnica alla rete di distribuzione in quanto si andrebbe a modificare quello che è il valore attualizzato che dovrà essere elemento essenziale del bando che dovrebbe perfezionarsi nell’anno corrente. Il Comune di Marino, inoltre, chiederà d’inserire nel bando, come clausola contrattuale, che la ditta (ITALGAS compresa) che si aggiudicherà la gara dovrà eseguire l’intervento tecnico sulla rete di distribuzione per fornire il gas metano alle oltre trecento utenze che al momento non ne dispongono. A detta dei tecnici, una volta che il bando sarà pubblicato, per il perfezionamento e l’aggiudicazione della gara (salvo eventuali ricorsi e controversie giudiziarie) ci vorrà almeno un anno al quale deve essere aggiunto il tempo necessario per eseguire i lavori di modifica della rete. Con tale prospettiva e ferme restando le cose come sono ad oggi, non è pensabile di ottenere, nell’area in questione, la distribuzione del gas metano se non prima dell’anno 2021, sempre se il bando verrà pubblicato nell’anno corrente. Speriamo bene.

Francesco Peltrone

 

Nuove sigle carburanti: come riconoscere benzina, gasolio e gas

Nuove sigle carburanti: come riconoscere benzina, gasolio e gas Copertina Nazionali (2.019)
Domenico Brancato

Dal 12 ottobre le stazioni di rifornimento di carburanti italiane ed europee adottano una nuova nomenclatura ed un nuovo sistema di simboli.

La norma EN 16942 europea stabilisce identificatori  standardizzati per i combustibili liquidi e gassosi immessi in commercio, al fine di integrare le esigenze d’informazione per gli utenti in merito alla compatibilità dei combustibili sul mercato con i veicoli. L’applicazione della norma è   riferita  ai veicoli immessi in commercio per la prima volta, anche se non si esclude l’applicazione ai veicoli già in circolazione, per i quali, però, attualmente non vige nessun obbligo di adeguamento.

L’identificatore deve essere apposto nelle stazioni di servizio e sulle apparecchiature di erogazione, sui veicoli, nelle concessionarie di veicoli e nei libretti d’istruzione.

Sono interessati tutti ni veicoli leggeri e pesanti, dalla due alle quattro ruote, le automobili e gli autobus. I simboli da applicare, in particolare sui: bocchettoni dei serbatoi delle auto o all’interno dello sportello per il serbatoio e le pistole e pompe di rifornimento dei carburanti,  sono di forma geometrica circolare, quadrata e romboidale, rispettivamente per: Benzine, Diesel e Carburanti Gassosi, come illustrato nella seguente  riproduzione (vedi allegato):

All’interno  di ogni etichetta, poi, come si può osservare, sono inserite  lettere e numeri indicanti la tipologia di carburante, come appresso specificato, distintamente per ogni  forma  di simbolo:

  •  Circolare: lettera  E  che sta per Etanolo  (alcol etilico o bioetanolo prodotto dalla fermentazione degli zuccheri presenti nella biomasse vegetali residuali e/o provenienti da prodotti agricoli ricchi di glucidi: barbabietola e canna da zucchero, mais, vinacce e in prospettiva,  ligno-cellulosiche come:  paglia, alghe, ecc;  dall’ alto contenuto energetico: Kcal/Kg 6.400 e  caratteristiche simili alla benzina, tanto da   renderlo compatibile per l’alimentazione dei motori a scoppio, con il vantaggio di  un impatto ambientale più contenuto rispetto quello derivante dall’uso dei combustibili fossili (benzina e gasolio), in termini di emissioni in atmosfera di composti inquinanti, quali:  particolato, monossido di carbonio -CO-, anidride solforosa -SO2- e gas serra: anidride carbonica -CO2-  e metano – CH4-), seguita da un numero: 5, 10 e 85 che indica la percentuale di  etanolo   presente nella benzina;
  •  Quadrata: lettera  B  che sta per Biodiesel (viene prodotto mediante la trasformazione chimica degli oli e dei grassi animali e/o vegetali provenienti dalla raccolta differenziata degli oli esausti nelle attività di ristorazione, nelle industrie di trasformazione degli alimenti,  nelle utenze domestiche e  dalle colture oleaginose: girasole, colza e palma da olio, che lo rende affine al gasolio e quindi adatto a sostituire quest’ultimo nell’alimentazione dei motori a ciclo Diesel. Sostituzione che trova riscontro in importanti benefici ambientali,  per la migliore qualità delle emissioni rilasciate nel corso della combustione, caratterizzata dalla minor presenza del 50 % di monossido di carbonio, del 65 % di polveri sottili, fino al 71 % di  idrocarburi incombusti e la mancanza di emissioni di Anidride solforosa. Benefici  però non esenti da svantaggi dovuti a maggiori emissioni di ossidi di Azoto,  rispetto al gasolio, che tuttavia è possibile contenere dotando gli scarichi di appositi catalizzatori,  ed a conseguenze negative socio-ambientali, quali: - utilizzo di terreni coltivabili non per soddisfare i bisogni alimentari  della popolazione, ma per alimentare i motori delle auto; - innalzamento del prezzo delle materie prime, soprattutto nei paesi del Terzo Mondo; - Adozione di tecniche di coltivazione monocolturali con conseguente riduzione della biodiversità, aumento dell’erosione del suolo ed il rischio di diffusione di parassiti  specifici resistenti delle coltivazioni. ), seguita, come per l’Etanolo, da un numero: 7, 10 e 100 (Biodiesel puro) che indica la percentuale di Biodiesel presente nel Gasolio;
  • A Rombo: nel quale compaiono le seguenti sigle abbinate alla denominazione del corrispondente carburante gassoso:
  • H2 = Idrogeno
  • CNG = Metano per auto (Gas naturale compresso)
  • LPG = GPL  ( Gas di petrolio liquefatti )
  • LNG = metano liquido. (Gas naturale liquefatto)

Dettagliata identificazione  dei carburanti, questa, che trova rispondenza nella maggiore esigenza qualitativa dell’alimentazione di motori sempre più sofisticati, come ormai  i diffusi  propulsori   turbo (sovralimentati per effetto della maggiore quantità di miscela aria-benzina che viene spinta a forza nel cilindro da una turbina) che sviluppano molta più potenza rispetto ai normali motori aspirati (dove l’aria nel cilindro entra a pressione atmosferica presente nell’ambiente circostante),  e  quelli con più elevati  rapporti di compressione ( dotati, cioè, di una ridotta camera di scoppio,  in quanto  il valore del  rapporto  è dato dalla somma  del volume del cilindro e  della camera di  scoppio, diviso  il volume della camera di scoppio ), che nei  motori a scoppio, ad accensione comandata,  alimentati a benzina,  è compreso fra 9:1 e 12:1 ( vale a dire   che il volume iniziale della miscela aria-benzina viene ridotto di 9 o 12 volte ), mentre per i motori Diesel oscilla  fra  i 14:1 e  25:1, trattandosi di motori ad accensione spontanea della miscela aria-gasolio,  per  effetto dell’elevata  temperatura che raggiunge l’aria, fortemente compressa,  al momento dell’iniezione del gasolio nella camera di combustione.

 Maggior rapporto di compressione,  che nei motori a scoppio  viene   limitato dall’insorgenza del fenomeno della  detonazione (comunemente definito  “ battito in testa “ dovuto all’accensione del carburante prima che scocchi la scintilla della candela: causa di irregolarità di  funzionamento del motore e di sollecitazioni anomale  che, a lungo andare, possono danneggiare irreparabilmente  organi essenziali per il funzionamento  del motore) che  è correlata al  numero di ottano della benzina (da  98  a  101, fino a 130 per speciali benzine da competizione ed avio) che, a sua volta, dipende dalla   percentuale   di additivi che vengono aggiunti. Additivi che, per  finalità  ecologica, trovano riscontro  nel metanolo, etanolo o alcool etilico, ricavabili da metano, carbone e biomasse.

Complessività  di trasformazioni e modifiche strutturali che  rendono alquanto propizia  l’applicazione della richiamata norma che, attraverso una dettagliata classificazione e denominazione  dei carburanti,  consente l’inequivocabile  riscontro ed il più rispondente  abbinamento della composizione del   tipo di  carburante  con ogni tipologia  di motore,  permettendo, così,  di   conseguire  il miglior funzionamento, il più elevato rendimento ed il minor impatto ambientale.

Comunque, l’ideale sarebbe che i prodotti impiegati per realizzare nei motori effetti della combustione opportunamente meno inquinanti, non sottraessero preziose materie prime destinabili al sostentamento alimentare di molte popolazioni e non provocassero, a causa delle tecniche di coltivazione e dei sistemi di lotta antiparassitaria non in sintonia con il rispetto  dell’ambiente , danni  tali da ridimensionare ampiamente gli esiti sperati.

Ridimensionamento evitabile attraverso lo sviluppo delle realtà esistenti e la promozione di  metodologie tecnologicamente avanzate  finalizzate all’utilizzazione di sempre maggiori quantità di sottoprodotti, in sostituzione delle materie prime, ancora ampiamente impiegate per la produzione dei menzionati carburanti a basso tasso di inquinamento.

 

A cura del Prof. Brancato

 

 

 

Grande successo per la Little Tony Family

Grande successo per la Little Tony Family Copertina S. Maria delle Mole (1.179)
Eleonora Persichetti

Grande successo di pubblico per la Little Tony Family che si è esibita domenica in Piazza Sciotti a Santa Maria delle Mole, recuperando la serata del 5 ottobre, rimandata a causa della pioggia. Tanta gente sotto al palco pronta ad intonare e a ballare sui più grandi successi di un artista che non se ne è mai andato dai nostri cuori. La figlia di Little Tony, Cristiana Ciacci, e lo storico collaboratore, Angelo Petruccetti, portano in giro per l’Italia questo immenso bagaglio musicale, corredandolo da coreografie, scenografie e cambi di costume che lasciano con il fiato sospeso.

Magnifica l’esibizione del corpo di ballo e molte delle coreografie sono state ideata dalla bravissima ballerina nostrana: Desirée Fedeli, che si è esibita anche in uno splendido passo a due con il ballerino Valerio.

Al termine del concerto, non sono mancati applausi, cori di incitazione, complimenti e un indimenticabile selfie sulle note del brano finale: “Cuore matto”.

 

Eleonora Persichetti

Nuove Foto Storiche

Nuove Foto Storiche Copertina S. Maria delle Mole (2.835)
Francesco Raso

Quest’anno, in occasione dei festeggiamenti della Beata Vergine, è stata presentata la 2a mostra fotografica di Santa Maria delle Mole.
Come di consueto abbiamo raccolto le nuove foto nell’archivio fotografico di questo portale.

 

Da questo momento, per coloro che non hanno avuto la fortuna di vederle alla mostra o per chi vuole rivederle con calma, le può sfogliarle nelle nostre pagine.
E’ possibile accedere alla galleria fotografica dal menù “Rubriche” all’opzione “Storia” o semplicemente dall’icona con l’orologio o, meglio ancora, cliccando QUI.

 

Se anche tu hai delle vecchie fotografie dove sono visibili delle panoramiche, contattaci.
Fai in modo che questi trascorsi vissuti non vengano smarriti e dimenticati e che le nuove generazioni possano esplorare il passato.
Tutte le nuove foto verranno esposte in anteprima nella mostra fotografica che si terrà ogni anno durante il periodo di festeggiamento della Beata Vergine. Al termine della manifestazione verranno aggiunte in questa pagina, in modo da rimanere conservate per sempre.
Sono gratitissime anche delle video interviste di anziani che narrano vicende vissute, ambienti e luoghi di lavoro in S. Maria delle Mole.

 

Qui di seguito vengono mostrate alcune delle nuove immagini che fanno scoprire o rivivere i gloriosi trascorsi di Santa Maria delle Mole.


 

Le spugnette da cucina: peggio solo le feci

Le  spugnette da cucina: peggio solo le feci Copertina Nazionali    (commenti:1) (2.622)
Domenico Brancato

Un gruppo di ricercatori tedeschi, guidato da Sylvia Schnell  e comprendente  Markus Egert  dell’Università di Giessen e l’italiano Massimiliano Cardinale, ha pubblicato uno studio su Scientific Reports, poi riportato sul sito  Science,  sul rilevamento del Dna microbico di 14 spugne usate.

Studio che desta una certa inquietudine, poiché  ha permesso di conseguire  il sorprendente risultato del riscontro di una popolazione di oltre 50 miliardi di microrganismi per ogni centimetro cubo di spugna da cucina, tra i quali quelli della stessa famiglia che causano polmoniti e meningiti.

Quantità e qualità ( come Escherichia coli  e lo Staphilococcus aureus riscontrati dai conduttori di uno studio simile svolto  presso Università di Arizona)  di insidiosi batteri paragonabili a quelle presenti nelle feciBatteri  che non è stato possibile neutralizzare nemmeno sottoponendo a  trattamenti igienizzanti, quali la  bollitura e la sterilizzazione in microonde,  le spugne analizzate. In quanto, è stato riscontrato  che le spugne sterilizzate  ne contenevano una percentuale più elevata  rispetto ai campioni che non erano mai stati puliti.  Per il motivo, secondo i ricercatori, che i batteri più pericolosi  sono molto resistenti e dispongono di un altissima capacità di  rapida proliferazione e di ricolonizzazione delle aree abbandonate, come accadde nell’intestino dopo un trattamento antibiotico.

Pertanto, per cercare di attenuare i  possibili dannosi effetti dell’uso delle spugnette per la pulizia delle stoviglie,  non rimane che seguire alcuni utili accorgimenti, quali:

  • Dopo ogni uso, assicurarsi di aver eliminato ogni residuo di cibo, di averli strizzati bene e di averli poggiate  su superfici che permettono di asciugarsi rapidamente, evitando ristagni, per non agevolare l’intensa e rapida  moltiplicazione dei batteri;
  • Destinare una spugna differente,  magari  di colore diverso,  per ogni singola tipologia di  pulizia, così da non confondere quella utilizzata per lavare i piatti con quella    destinata alla pulizia delle superfici e dei fornelli.  Onde  evitare di trasferire sui piatti di portata nocivi residui di  prodotti non compatibili. Inconveniente quest’ultimo che, però, è possibile  escludere adoperando sostanze naturali come: aceto, bicarbonato e  limone, in sostituzione degli  aggressivi preparati industriali;
  • Sostituire frequentemente (ogni settimana o, comunque, prima dell’apparizione di segni di usura ) le spugnette. Motivo per cui è preferibile scegliere quelle di cellulosa biodegradabili o di luffa ( provenienti dal frutto essiccato –zucchina –  prodotto da una pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee),  di  lunga durata, facilmente strizzabili, che non ammuffiscono e, come le precedenti,    smaltibili con  i rifiuti organici (umido).

Comunque,  la percezione  inequivocabile di quando  è giunto il momento di sostituire improrogabilmente  la spugnetta è quando si comincia ad avvertire l’emanazione dello   sgradevole odore di stantio (rancido), simile a quello dello scarico del lavandino, imputabile alla presenza del batterio Moraxella  osloensis, responsabile   di  rilevanti  infezioni, specie  nelle  persone con un debole sistema immunitario.

Infatti le spugne  per lavare i piatti, dopo alcuni giorni del loro uso,  agiscono sia come serbatoi  che come disseminatori di batteri  sulle superfici domestiche, con il  conseguente   pericolo di contaminazione di mani e cibo.

Insomma, a volte la inspiegabile insorgenza di alcune malattie, che potrebbe sembrare priva di plausibili motivazioni,  specie  nei confronti di persone   previdenti, grazie al singolare apprezzabile lavoro dei citati ricercatori, si scopre, sia dovuta  alle  insospettabili insidie derivanti dall’imprescindibile uso quotidiano dei materiali adoperati per una presunta  accurata pulizia della cucina,  praticata, paradossalmente,   proprio  per eliminate    ogni traccia nemica dell’igiene.

Tale consapevolezza, ci si augura possa servire ai lettori, attraverso  una diligente e  costante applicazione  dei suggeriti accorgimenti, per il conseguimento di una oculata opera di prevenzione   nei confronti delle  citate potenziali affezioni  rivelati nella presente nota.

 

A cura del Prof. Brancato

 

Dal 1° luglio 2019 obbligatoria l’installazione del seggiolino "salva- bebè"

Dal  1° luglio  2019 obbligatoria l’installazione del seggiolino  "salva- bebè" Copertina Nazionali    (commenti:2) (1.024)
Domenico Brancato

La nuova legge, approvata all’unanimità dal Senato il 25 settembre 2018, introduce l’obbligo del dispositivo anti abbandono sui seggiolini per auto, per Bambini fino a  4 anni.

Le caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali del sistema di allarme dovranno essere stabilite, entro 60 giorni, da un Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (anche se si  prevede consista nell’applicazione  di un sensore al seggiolino che riveli, una volta spento il motore,  la presenza dei Bimbi in auto, attraverso l’emissione di un segnale acustico di allarme  inviato sulla chiave dell’auto o sul cellulare del  conducente).  Mentre l’obbligo d’installazione del seggiolino è previsto dopo 120 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto e comunque a decorrere dal 1° Luglio 2019.

Intanto, a cura de Ministero delle salute è prevista e finanziata, per il triennio 2019 – 2021, la realizzazione di un campagna informativa sulle modalità di utilizzo dei dispositivi e sui rischi  derivanti dall’amnesia dissociativa. Disturbo caratterizzato da una perdita di memoria-retrospettiva (ricordarsi di fare qualcosa) e della conseguente incapacità di ricordare informazioni autobiografiche (che riguardano la propria vita) , dovuto  ad eventi sconvolgenti dal punto di vista fisico ed emotivo, spesso associati ad eventi traumatici o fortemente stressanti, quali (fra i più ricorrenti,  connessi all’attuale andamento della vita quotidiana): problemi finanziari; difficoltà interpersonali (riconducibili spesso  a conflittuali rapporti famigliari e di amicizia) apparentemente irrisolvibili; impulsi mossi da sensi di colpa; morte di una persona alla quale si era affettivamente molto legati; ecc.

 Tale disturbo anche se si può presentare in qualsiasi fascia di età,  sembra manifestarsi più frequentemente tra i giovani adulti.

Secondo il testo approvato, l’obbligo dell’installazione dei seggiolini anti-abbandono riguarderà i conducenti dei veicoli delle seguenti categorie:

  • M1: Veicoli a motore costruiti essenzialmente per il trasporto di persone e dei loro bagagli, aventi al massimo 8 posti a sedere, oltre al posto del conducente;
  • N1, N2 e N3 Veicoli a motore costruiti essenzialmente per il trasporto di merci con una massa, rispettivamente,  non superiore a 3,5 tonnellate; compresa tra 3,5 e 12 tonnellate  e superiore alle 12 tonnellate,

immatricolate in Italia o all’estero e condotti da residenti in  Italia, che trasportano Bambini fino a 4 anni di età, assicurati al sedile con il sistema di ritenuta (sistema finalizzato ad evitare collisioni ed urti ai Bambini, in caso di incidente stradale o brusche frenate, che  deve  essere omologato e dotato di contrassegno conforme alle norme stabilite dal Ministero dei Trasporti ed il cui  utilizzo è obbligatorio per soggetti  fino al raggiungimento di 36 Kg di peso ed un’altezza di 1,50 metri. L’art. 172 del Codice della Strada, poi, prevede l’obbligo del seggiolino per auto per tutti i passeggeri sotto i 150 cm e i 12 anni di età. Sono esentati dall’ottemperanza dell’utilizzazione del sistema di ritenuta i Bambini di età inferiore a 3 anni che occupano i sedili posteriori, solo se trasportati: - con veicolo sprovvisto di tale sistema;  taxi o di autovetture da noleggio con conducente in servizio urbano o su itinerari da e per stazioni ferroviarie, porti e aeroporti, purché siano accompagnati da un passeggero di almeno 16 anni di età. L’alterazione del normale funzionamento di tali dispositivi di sicurezza è punibile con una sanzione fino a 162 euro, mentre l’importazione, la produzione e la commercializzazione in Italia degli stessi, non omologati,  è punibile con una multa che varia da 841b a 3.366 euro).

Intanto, nel frattempo che si giunga al termine dei 60 giorni per conoscere la definizione dei dettagli tecnico-economici e di spettanza,  inerenti la concreta applicazione del provvedimento,  sono allo studio sconti per incentivare l’acquisto dei seggiolini , in sintonia con  il testo del Decreto che  suggerisce appositi provvedimenti legislativi inerenti agevolazioni (detrazioni fiscali fino a 200 euro) limitati nel tempo,  in ottemperanza della normativa europea sugli aiuti di Stato.

Anche se il direttore del Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la difesa dell’Ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) Carlo Rienzi asserisce “ che quando si introduce un obbligo si devono prevedere anche tutele per le famiglie: per questo chiediamo che i seggiolini siano totalmente gratuiti per i genitori , anche allo scopo di evitare ignobili speculazioni sull’esigenza di tutelare i bambini “

In caso di inosservanza dell’obbligo d’installazione dei seggiolini anti-abbandono è prevista una multa che va da 81 a 326 euro ( come per il mancato uso delle cinture di sicurezza ) ed  in caso di recidiva, nell’arco di due anni, la conversione in  sospensione della patente da 15 giorni fino ad un massimo di due mesi (in seguito ad aggiornamento dell’art. 172, comma 4  del Codice della Strada).

Comunque, nel frattempo, al di là degli specifici dispositivi esistenti o in via di realizzazione, per ricordare ai conducenti che un bimbo è rimasto in auto, si può ricorrere alla messa in atto di accorgimenti semplici, efficaci   e per nulla onerosi  che richiamino o inducano ad accorgersi della presenza in auto  del bambino, come:

  • Posizionare, in vista, sul sedile accanto al conducente, degli oggetti  attinenti il  Bambino: biberon,  pannolini, pupazzetti, ecc;
  • Lasciare, sul sedile dell’auto accanto al piccolo, degli oggetti personale: agenda, cellulare,  computer, chiavi della sede di lavoro ed altri oggetti indispensabili allo svolgimento della mansione  lavorativa, cioè tali  che  costringano “ l’ incauto “ genitore a far ritorno sull’auto per recuperarli e quindi  accorgersi della presenza del bambino;
  • Il ricorso  (per coloro che dispongono di uno  smartphone con connessione internet) all’ installazione gratuita  dell’applicazione “ Waze : impostare il promemoria bimbi in auto “, attraverso Google Play,  Apple Store e Windows Store, rispettivamente, per sistemi operativi: Android, iPhone e Windows.

Tutto ciò  al fine di soccorrere  quei  genitori che, assillati  da mille inspiegabili ed inestricabili problemi che annebbiano la  loro mente, rischiano di abbandonare, anche se incoscientemente, il proprio figlio in auto, e per scongiurare il pericolo che agli 8 bambini deceduti in Italia, negli ultimi 10 anni, in tali circostanze, si aggiungano altri strazianti luttuosi eventi del genere.

 

A cura del Prof. Brancato

Riflessioni su fatti banali

S. Maria delle Mole (610)
Gianni Morelli

I fatti

Una signora, entrando in un supermercato, nota l’aspetto macilento di un ragazzo di colore che mostra segni di cedimento fisico e gli chiede se sta male. Il ragazzo risponde di no. Ma la signora insiste e gli chiede se ha fame.

A quel punto lui risponde di sì e lei lo accompagna all’interno del supermercato ed acquista per lui generi alimentari di prima necessità che lo aiutino a riprendersi.

Lui ringrazia e lei gli dichiara la sua disponibilità ad aiutarlo ancora in futuro.

L’aiuto si ripete per diverse volte, fino a quando il ragazzo dice alla signora che ha trovato un lavoro e che non ne ha più bisogno. Ed appare fiero di poterlo dire perché pensa di aver finalmente acquisito una sua indipendenza.

Non vuole sfruttare ancora la disponibilità della signora!

Un ragazzo molto cortese ed educato, come ha modo di verificare il marito della signora quando lo incontrano insieme, e lui si dichiara ancora una volta grato dell’aiuto e si mette a disposizione per effettuare piccoli lavori di varia natura.

Le riflessioni

Mi chiedo perché piccoli, normali episodi di vita come questi mi siano sembrati tanto eccezionali da essermene quasi commosso e tanto significativi da aver voglia di raccontarli. Soprattutto sono sorpreso dal fatto di essermi tanto meravigliato del comportamento così pacato ed educato, ma non sottomesso o servile, del giovane. Comportamento che non mi sembrava consono con la sua condizione di isolamento sociale in cui si trova, situazione cui è costretto per la sua condizione di ‘migrante’, tenuto a distanza anche da chi gli concede qualche spicciolo di elemosina quando si offre di portare fino alla macchina i carichi più pesanti dei clienti del supermercato.

Comportamento, il suo, che mostrava chiaramente come anche lui sia degno di poter godere della stessa considerazione, degli stessi diritti, delle stesse opportunità, dello stesso trattamento e dello stesso tipo di inserimento sociale di cui godono tutti i cittadini in Italia. Diritti che la nostra società in questo momento non gli concede totalmente per il fatto che la sua pelle ha un colore diverso

E considero anche la possibilità che, già soltanto per il fatto che questi episodi mi sembrino cosi eccezionali, anche io sia condizionato dall’atmosfera di scarsa accettazione del ‘diverso’ che ormai permea da tutto il mondo della comunicazione e dalla tendenza ormai diffusa di considerare i migranti come un pericolo.

E capisco che, se sono così condizionato, anche io sono un po’ razzista.

La sagra dell'uva a Santa Maria!

La sagra dell'uva a Santa Maria! Copertina S. Maria delle Mole (1.023)
Eleonora Persichetti

Appuntamento venerdì 5 ottobre alle 21 in Piazza Sciotti a Santa Maria delle Mole con il live tour della Little Tony Family.

Da non perdere!

 

 

Little Tony Family

Chi sono:

Antonio Ciacci, in arte Little Tony, è scomparso il 27 maggio 2013 a Roma.

Prima di lasciarci ha espressamente chiesto di continuare a portare avanti il suo patrimonio musicale, continuando a far vivere le sue canzoni che tanto ha amato e che il pubblico ama ancora.
Cristiana Ciacci ed Angelo Petruccetti (collaboratore storico di Tony), rielaborando i brani e sincronizzando la voce di Tony con i video dei più bei concerti ed apparizioni televisive, duettano ancora oggi con l’Elvis italiano accompagnati dalla loro band live formata da quattro elementi, risultato: un concerto pieno di emozione, divertimento, energia e carica di rock and roll che Tony ha sempre interpretato con l’amore per la musica inglese-americana e la grande melodia italiana.

 

Il tutto si svolge in due ore dove vengono raccontati aneddoti sulla vita dell’artista e la nascita delle sue indimenticabili canzoni, con interventi coreografici di due ballerine che insieme a Cristiana disegnano dei veri e propri quadri.

 

Le foto sono state estratte dal sito ufficiale Little Tony Family che si invita a visitare per approfondimenti. E’ ricco di immagini e video.

 

 

La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di; Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.