Pulizia straordinaria al bosco Ferentano
Dagli esperti i benefici di una nuova tecnica di apprendimento misto
Migliora l’interesse degli studenti nei confronti della lezione, aumenta il tasso di concentrazione e l’interazione con i docenti, stimola la creatività dei bambini e li prepara a un futuro digitale. Sono questi alcuni dei preziosi benefici sui più piccoli del “blended learning”, nuova tecnica di apprendimento misto che, secondo gli esperti, rappresenta il trend educativo del 2020.
L’avvento delle nuove tecnologie ha cambiato in maniera radicale il panorama educativo dei nativi digitali. Basti pensare che, secondo una recente indagine dell’American Health Association pubblicata sul portale della CNN, il 42% dei bambini al di sotto dei nove anni trascorre in media tre ore al giorno davanti allo schermo. Dato che si ripercuote sullo scarso tasso di attenzione in aula dal momento che, secondo una ricerca pubblicata su USA Today, il 67% dei bambini di fascia di età compresa tra i 6 e i 10 anni fa fatica a concentrarsi. Cosa bisognerebbe fare per renderli più partecipi durante le lezioni in classe? Gli esperti consigliano di utilizzare la tecnica del “blended learning”, apprendimento misto che combina il metodo tradizionale in aula con attività mediate da sistemi digitali e che, come riporta Forbes, rappresenta il principale trend educativo del 2020. Ma quali sono i benefici del blended learning per i più piccoli? Aumenta l’interazione con i docenti, rende l’istruzione più accessibile, stimola la loro creatività e li prepara a un futuro digitale.
“La giusta sinergia tra lezioni frontali e l’impiego di dispositivi tecnologici aiuta i bambini a essere più attivi e partecipi in classe – spiega Eva Balducchi, co-fondatrice di Baby e Junior College – Per questa ragione nella nostra scuola adoperiamo lavagne interattive touchscreen, tablet, microscopi digitali e computer come strumenti per stimolare la curiosità dei più piccoli, avvicinandoli non solo ad un approccio ludico, ma di utilizzo funzionale alle attività didattiche, cercando di sviluppare in loro anche uno spirito critico dello strumento così che ne limitino l’uso passivo. La tecnologia mette a disposizione strumenti utili per studiare e promuovere apprendimenti significativi attraverso l’attenta guida dei nostri docenti, esperti in campo pedagogico”.
Ma non è tutto, secondo una ricerca pubblicata su Psychology Today l’utilizzo di dispositivi tecnologici in classe migliora il rendimento scolastico degli studenti e li aiuta a essere più responsabili. E ancora, un’indagine della University of Michigan, pubblicata sulla CBS, afferma che il 62% dei docenti ritiene che il blended learning possa aiutare a colmare il gap digitale e a migliorare le lezioni. Mettere in pratica questa nuova forma di apprendimento, dunque, comporta un’evoluzione radicale del modo in cui docenti e partecipanti affrontano l’esperienza formativa.
Pensiero condiviso da Mariarosa Porro, pedagogista: “L’utilizzo di nuove tecnologie in aula permette di realizzare simulazioni, reperire informazioni da fonti diverse e confrontarle tra loro, scrivere testi a più mani in modo cooperativo, guardare video tutorial e svolgere esercizi interattivi. Sono tutte esperienze formative che prevedono un coinvolgimento attivo da parte degli alunni, utilizzando strumenti a loro familiari, e stimola la loro creatività. In questo modo la tecnologia diventa una risorsa aggiuntiva che integra nel progetto educativo e formativo quanto una volta era rappresentato dal semplice spazio e dai materiali utilizzati nel gioco scolastico”.
Ecco infine i benefici del “Blended Learning” come nuova forma di apprendimento scolastico:
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota del “Gruppo Ispettori”, relativa all’istituzione della figura dell’Ispettore Ambientale volontario.
Un servizio da noi a lungo auspicato e che finalmente, con la conclusione del corso, la firma del Decreto e l’assegnazione degli attestati, si appresta a partire. Ai suddetti Ispettori, che a breve vedremo in azione per le strade della nostra Cittadina, Il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, esprime tutta la sua: fiducia, simpatia, riconoscenza e stima per il lavoro che si avviano a svolgere a favore della collettività. Grazie ancora e buon lavoro.
A Marino saranno operativi dall'estate 2019, 15 ispettori ambientali volontari, investiti del ruolo con decreto del Sindaco, dopo aver partecipato con passione e grande motivazione al corso di due mesi svoltosi presso il Comune di Marino e tenuto egregiamente dalla polizia locale.
Ma chi sono nello specifico gli ispettori ambientali?
Sono delle nuove figure di volontari che aiuteranno i cittadini a mantenere pulito il territorio pubblico e l'ambiente che è patrimonio di tutti informando e correggendo dove necessario i comportamenti errati ed illeciti di chi inquina, e segnalando direttamente i trasgressori alla polizia locale.
L'amministrazione ha proposto ed effettuato la loro formazione prendendo spunti da modelli già esistenti in altri comuni in Italia e che hanno prodotto ottimi risultati.
Gli Ispettori avranno una funzione di formazione e vigilanza sulla, cittadinanza coordinati dalla polizia locale che interverrà poi con, l'emissione quando necessaria, degli eventuali verbali e sanzioni.
Il servizio di ispettorato ambientale viene intitolato a Romolo Broganelli su proposta degli stessi volontari accolta e fatta propria dall’Amministrazione, un grande uomo che ci ha lasciati un mese fa dopo aver lottato senza arrendersi mai, il primo vero ispettore ambientale di Marino, un dipendente del Comune che ha sempre speso se stesso per la città senza risparmiarsi e che ha creduto nel progetto di ispettorato ambientale e si è messo a disposizione in prima persona per trasmettere la sua esperienza.
Articolo redatto dal Gruppo Ispettori
Si informano gli iscritti al ruolo TARI di Marino che, oltre al prelievo in fase di svolgimento “dell’Indifferenziato e materiali non riciclabili”, comprendente pannolini e pannoloni, qualora avessero l’esigenza di maggiore frequenza di prelievo di quest’ultima tipologia di rifiuto (pannoloni),è possibile richiedere un ritiro supplementare.
Per fruire però, del servizio aggiuntivo, gli Utenti dovranno compilare e protocollare l’allegato Modulo: “Richiesta di agevolazione 2° passaggio raccolta RSU residui”, corredato della documentazione in esso elencata.
Scarica il Modulo
A meno che non si preferisca, per la compilazione del Modulo stesso, rivolgersi direttamente ai Servizi Sociali (Tel. 06 93662348), nei giorni di Martedì dalle ore 9,00 alle 12,00 e il Giovedì, dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 15,30 alle 17,30.
Una volta accertata la rispondenza e l’entità dell’esigenza,l’Ufficio competente provvederà ad organizzare ed attuare, previa comunicazione all’Utenza dei relativi dettagli di svolgimento, l’integrazione del servizio.
Comunque, per ulteriori informazioni e chiarimenti a riguardo è disponibile il servizio Comunicazione: URP (Tel. 06 9336622280).
Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato