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Futuro Sindaco - Cresce la lista ed anche i quesiti

Futuro Sindaco - Cresce la lista ed anche i quesiti Copertina    (commenti:1) (1.343)
Antonio Calcagni

Con la recente discesa  in campo di Stefano Enderle, quale candidato a sindaco del Comune di Marino, sostenuto, in questa impresa, dal P.C.I. e dalla lista Essere Marino, l’offerta politica si arricchisce di un nuovo duellante.
 
Continua intanto  spedito il progetto di confronto tra il nostro Comitato di Quartiere e tutti i candidati a Sindaco, avviato già dal mese di Aprile, e che ormai giunge al termine.
 
Si conclude infatti oggi, il tempo utile al confronto, chiesto a suo tempo dal nostro Comitato di Quartiere, dove ad onore del vero, il candidato Enderle ha già bruciato i tempi, facendoci pervenire nel giro di pochi giorni, tutte le sue  risposte, alle nostre domande, che intanto si arricchiscono di una ulteriore, la  16a domanda , ovvero:
 
Per quanto concerne le scuole come intendete rispondere alla necessità della popolazione presente e soprattutto alla impellente necessità di strutture da realizzare nel breve periodo?
 
Ancora poche ore quindi, in attesa delle ultimissime risposte, e poi, a partire dal 18 luglio,  procederemo alla pubblicazione integrale di tutte le interviste  che ci saranno pervenute entro e non oltre la data del 16/07/2021.
 
Qui di seguito linco il precedente articolo, rivisto e corretto, con le 16 domande esposte a tutti i candidati a sindaco.
 
 
 
 
 
 
 
 
Leggi le risposte dei candidati a Sindaco:
Carlo Colizza     Gabriella De Felice     Stefano Enderle     Fabio Martella     Gianfranco Venanzoni
Il candidato sindaco Stefano Cecchi ha preferito non rispondere al nostro appello.

Marino sposta a Ciampino il mercato di S. Maria delle Mole

Marino sposta a Ciampino il  mercato di S. Maria delle Mole Copertina    (commenti:1) (2.374)
Eleonora Persichetti

 
 
“Dopo Boville, vuole riannettersi illegittimamente anche il Comune Autonomo di Ciampino?” . Con questo titolo e con l’“occhiello” di premessa “Danni di Marino a Boville: Capisci perché ci vuole il Comune di Boville? nell’ apposito Comunicato Stampa l’Associazione Sempre Boville interviene, con precise osservazioni e proposte alternative su: lo spostamento del Mercato, la diffusione di Scuole in Prefabbricato, la ricostruzione delle stesse scuole degli anni ’60, la mancanza di nuova Edilizia e nuovi Corsi Scolastici Superiori ed Universitari per le specializzazioni in recupero e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico-ambientale, sviluppo agrituristico ed ecocompatibile
Per “Riportare al Centro di S. Maria il Mercato di  S. Maria delle Mole” viene annunciata una Petizione con Raccolta Firme che inizierà durante la Festa di SMdMole  7-8.9.24 (presso lo Stand-Info di Sempre Boville). 
 
Il Comune di Marino ha spostato il Mercato di S.Maria delle Mole in un’ area che rientra tutta       nel Comune di Ciampino : infatti – si spiega nel comunicato -, il confine (in quell’ultimo tratto rettilineo) passa nella sede stradale di Via G. Mameli ( a ml. 5/6 dal lato abitativo) e, quindi, ha commesso un errore (“abuso per incompetenza”: in ordinamento delle Autonomie Locali e Diritto), potendo il Comune disporre solo sul proprio territorio e non su quello di un altro Comune. Abusando per anni e decenni del Territorio di Boville “gli viene naturale” provarci con Ciampino!                                                    
NB. Trattandosi di uno spostamento lungo (almeno due anni: il tempo di rifare la scuola e togliere i prefabbricati da Piazza A. Luciani), necessita di un’Autorizzazione Regionale (competente in materia di Mercati Settimanali): sembra inverosimile che la Regione Lazio possa aver autorizzato tale abuso! Ma, in sostanza, occorre aver bene presente che il Mercato è un Servizio di Prossimità da erogare il più possibile vicino al Cittadino-Utente.      
                                                                                                                                           
Nel comunicato si riferisce come il Comune di Boville (parlandone bene prima con Cittadinanza, Operatori Commerciali e Comunità Scolastica) avrebbe ubicato il Mercato nel Centro abitato:   
> in Via Manzoni e Piazza Sciotti ove fu aperto nel 1973 (prevedendo, per il Mercoledì Ore 7-15, il passaggio del Bus COTRAL in Via G. Mameli con Fermate: al n. 137, davanti BiblioPop e davanti ex-Fonte S. Pietro) ;  
> o in Piazza Togliatti e V.le Republica (sino a incrocio con Via G. Prati): senza necessità di deviare Bus COTRAL, lasciando libera la rotatoia;  
> oppure, dove era in Piazza A. Luciani trasferendo la Scuola “E. Morante” (facente parte dell’ I.C. di Via Palaverta e con molti Alunni abitanti nel Quartiere Palaverta) in Piazza S. PERTINI (Centro Commerciale La Nave) davanti al Prefabbricato della Scuola “A. Frank” di Frattocchie (ovvero negli stessi prefabbricati: aspettando che si sarebbero liberati per tornare in Via Nettunese Vecchia): soluzione molto meno costosa!   
 
Il Comune di Boville, inoltre (comunica l’associazione bovillense) avrebbe:                                                                                    
Programmato diversamente i tempi della rigenerazione dell’edilizia scolastica (evitando il caos dei lavori contemporaneamente in corso a Frattocchie“A. Frank”, S. Maria Nuova “E. Morante” e S.Maria Centro “V.le Repubblica” nonché i danni strutturali nella Piazza “A. Luciani” del Mercato con i rialzi cementificati) e, prioritariamente, scelto aree più ampie ed attrezzate per Scuole Nuove (ma Marino, si sa, preferisce che le aree siano più cementificate dai costruttori per costose abitazioni su cui gravano gli oneri di urbanizzazione: così i nuovi Cittadini si trovano ad aver pagato per scuole inesistenti, vecchie o in prefabbricati) facendole realizzare ai Costruttori (in Convenzione) prima dei loro Palazzi ;                             
sostenuto e realizzato Obiettivi Strategici – propri nelle Mission del PNRR: come indicato con  le 15 Schede inviate al Governo il 4.4.2021 ( e ribadito ai Governi successivi) da Ass.ne Sempre Boville -  quali:
Scuole Superiori e Corsi Universitari per creare occupazione e sviluppo Agri-Turistico nonché, con Scuole-Cantiere (con Corsi di livello superiore e universitario) per la salvaguardia e valorizzazione nei 70 Siti Archeologici dell’ Unicum “Appia Antica-Antica Bovillae” (che avevamo rilanciato e riccamente documentato a Unesco e Governo per il riconoscimento quale Patrimonio dell’Umanità).
 
Il Comunicato si conclude con un ricordo e richiamo di sistema istituzionale << Ora, che abbiamo ottenuto questo storico risultato e strategico volano, diventa “Urgente e Concreta la Priorità:  c’è bisogno del Comune di Boville“ per guidare questa visione strategica vitale e mission di mandato del Popolo Sovrano Bovillense; alternative a quel Comune, come quello di Marino, che a Boville continua a Cementificare e fare Gravi Danni Strategici e Quotidiani!
 
 
Pino Cardente
Associazione Onlus “Sempre Boville” – CO.PRO.N.E.L.
 
 

 

Gianfranco Venanzoni ci risponde

Gianfranco Venanzoni ci risponde Copertina    (commenti:1) (714)
Antonio Calcagni

Prima di iniziare con le domande vere e proprie, ci piacerebbe sapere quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi a Sindaco del Comune di Marino, e quale sono i partiti, liste civiche/ movimenti che la sosterranno in questa impresa?
 
 
La scelta della candidatura è frutto della volontà di continuare a vivere sul territorio e restituire quello che ho ricevuto fin ora, oltre ad essere insoddisfatto di quanto attuato dall’attuale Amministrazione. L’obiettivo che perseguo è quello di creare una “città giardino”.
 
Partiti, liste civiche che la sostengono?
 
I partiti politici che rappresentano il centrosinistra e diverse liste espressione del sano civismo hanno deciso di darmi la loro fiducia per rappresentarli alle prossime elezioni amministrative con la speranza di poter tornare a governare Marino dopo molti anni.
 
Passiamo ora alle domande.
 
Domanda n.1) Santa Maria, in questi ultimi decenni è cresciuta in modo esponenziale fino a diventare il centro più popoloso di questo Comune, a questa crescita non è però corrisposto un incremento dei servizi, quali per esempio: un punto di pronto soccorso, il ritorno del Comando dei Vigili urbani . Lei che cosa farebbe in merito se diventasse Sindaco?
 
L’obiettivo è creare un territorio unico. Si pensa all’Outlet delle Sorelle Ramonda dove realizzare un polo dei servizi, in cui siano presenti: il Comando dei Vigili urbani, la Protezione Civile, la Croce Rossa ed in collaborazione con la ASL un punto di primo intervento, oltre che una serie di uffici comunali.
Tutto ciò potrà essere realizzato, attraverso l’ampliamento dei locali dell’ attuale Outlet.
Per quanto riguarda la realizzazione della Casa dei servizi di via Morosini , è bene precisare che quello stabile è frutto di un atto d’obbligo con una società costruttrice che prevedeva l’uso scolastico/centro anziani dei locali, quindi trasformarlo in uffici comunali è stata una forzatura che andava sanata attraverso una delibera del consiglio comunale. Sarà nostro impegno farlo a posteriori, analizzando, di concerto con i cittadini di Santa Maria, anche l’eventuale alternative dei locali di proprietà comunale posti nell’area di Mugilla.
 
 
 
 
Domanda n.2) Speculazione Divino Amore, qual’é la Sua opinione sull’argomento, anche alla luce delle recenti sentenze che sembrano aver posto definitivamente fine al progetto?
 
Ribadisco la contrarietà di forme di speculazione edilizia. La nostra squadra ha in progetto (utilizzando i crediti Imu) un centro di decentramento funzionale.
 
 
 
Domanda n.3) Appia Antica, una strada unica al mondo che potrebbe diventare un museo a cielo aperto ed essere quindi uno straordinario biglietto da visita per il nostro Comune. Quali sono i Suoi progetti in merito?
 
Il Comune ha l’obbligo di dialogare con gli altri Enti competenti, parco Archeologico e parco Regionale al fine di convogliare tutte le risorse comprese quelle comunali, per rendere l’Appia Antica degna del suo nome. Una pulizia più radicale e costante permetterebbe l’utilizzo di tutta la larghezza della strada con conseguente riduzione del rischio dovuti all’ormai enorme flusso di pedoni ma anche di ciclisti.
 
 
 
Domanda n.4) Mosaico di Viale della Repubblica, come Lei sicuramente saprà, nel 2016 è stato ritrovato, adiacente all’Appia Antica, un bellissimo mosaico, poi sotterrato. Cosa ne pensa della possibilità di una sua valorizzazione in loco?
 
Un progetto di rendere visibile il mosaico sull’esempio del Mc Donald è assolutamente auspicabile e realizzabile.
 
 
 
Domanda n.5) Palaghiaccio, come senz’altro saprà, il manufatto, che al momento è in completo abbandono, è stato acquistato all’asta nel 2015 da Esselunga. Qual é la Sua opinione in merito al suo futuro?
 
La posizione è netta: no al cambio di destinazione d’uso. Le attività devono essere di tipo sportivo ricettivo come prevede l’attuale vocazione del triangolo Parco della Pace - Parco Sassone. Inoltre sempre in quell’area esiste una casa cantoniera, che è nostra intenzione trasformare in Biblioteca pubblica.
 
 
 
Domanda n.6) Via Falcognana, una strada fondamentale per Santa Maria, dove giornalmente transitano circa 6.000 automezzi, risulta essere una strada privata, aperta al traffico pubblico, non Le sembra un paradosso? l’attuale amministrazione, sotto nostro impulso si è detta disponibile ad avviare la procedura per farla diventare di competenza pubblica. Lei cosa ne pensa?
 
Via Falcognana va allargata attraverso una serie di espropri e va ricollegata a Via Capanne di Marino creando una sorta di tangenziale che migliorerebbe decisamente la viabilità di Santa Maria.
 
 
 
Domanda n.7) Incrocio, Appia Nuova / Viale della Repubblica/Passaggio a livello, un nodo stradale/ferroviario che di fatto paralizza il traffico della nostra Cittadina. Se Lei fosse eletto, cosa farebbe per cercare di risolvere il problema?
 
Abbiamo intenzione di avviare una modifica del passaggio a livello e indirizzare la viabilità su Via Mameli, anche con il supporto dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Lazio. All’interno di un programma di intervento ampio vorremmo inoltre destinare l’attuale campo sportivo a parcheggio eco compatibile e il limitrofo parcheggio a spazio dedicato alla scuola di Via della Repubblica. Per quanto riguarda l’incrocio S. Maria delle Mole – Appia Nuova la nostra idea è quella di creare un ponte tra le due pareti discendenti dell’Appia Nuova (quella direzione Albano e direzione Roma). Fermo restando il rispetto per i beni ambientali dell’area, abbiamo intenzione di chiedere alla Soprintendenza un intervento risolutivo dei problemi di vivibilità di 28.000 abitanti.
 
 
 
Domanda n.8) A latere di questo problema, c’è poi da realizzare un piano generale della viabilità, che preveda: un incentivo all’uso della bici, attraverso la realizzazione una serie di piste ciclo- pedonali, parcheggi per bici e parcheggi auto, compreso il completamento di quello di via Frassati. Cosa prevede il Suo programma,in merito?
 
Premesso che non condivido l’attuale realizzazione della pista ciclabile di Via Mameli.
Il nostro programma prevede l’ampliamento del parcheggio di Via Frassati così da collegarlo, alla pista ciclabile già realizzata nell’area di Mugilla fino al Parco Falcone.
 
 
 
Domanda n.9) Trenitalia nell’Aprile dello scorso anno ha approvato il piano di recupero di molte stazioni ferroviarie, compresa quella di Santa Maria, un progetto di cui sembra si siano perse le tracce. Al recupero della suddetta stazione si lega anche quello della realizzazione di una rampa di collegamento tra la suddetta ed il parcheggio di piazza A. Luciani un’ argomento di cui in questi anni si è parlato molto, ma purtroppo senza risultati. Cosa farebbe Lei in concreto, per risolvere il problema?
 
Il parcheggio di piazza A.Luciani lo immaginiamo parte di un più ampio piano parcheggi in cui il fulcro diventerebbe lo spazio che si libera dallo spostamento del campo sportivo.
 
 
 
Domanda n.10) Il Suo programma cosa prevede circa la realizzazione di un’isola Ecologica, nel territorio ex circoscrizioni II e III ?
 
E’ necessario puntare su un’Isola Ecologica vera, mentre quella di Via Ferentum va messa a norma perché attualmente è soltanto un deposito di veicoli. Abbiamo intenzione di mettere degli eco compattatori nei pressi dei supermercati insieme a locali adibiti alla raccolta degli olii esausti.
 
 
 
Domanda n.11) Aeroporto di Ciampino e rotte su Santa Maria, qual è il Suo parere in merito?
 
La nostra posizione è quella di un abbattimento delle rotte ma la competenza Comunale in questo ambito è piuttosto ridotta.
 
 
 
Domanda n.12) A Suo parere la Sagra dell’Uva deve rimanere l’unica iniziativa fortemente sostenuta dal Comune, oppure c’è la possibilità che anche altre manifestazioni che annualmente si svolgono nel territorio delle ex circoscrizioni II e III possono, in futuro, ricevere un sostegno altrettanto generoso dal Comune?
 
La Sagra dell’Uva è una manifestazione culturale che incarna a pieno le radici della nostra comunità e che rende famosa Marino nel mondo. L’Amministrazione Comunale del futuro dovrà sicuramente lavorare annualmente per dare a questo appuntamento il rilievo, il lustro e l’importanza che merita. Allo stesso tempo il Comune ha anche il dovere di concentrarsi sulla redazione di un calendario di iniziative che copra l’intero anno ma soprattutto tutto il territorio. La cultura deve essere un perno dell’Amministrazione che verrà.
 
 
 
Domanda n.13) Tenuta Tudini, un polmone verde importantissimo per la nostra Cittadina, ma anche un’opportunità per la realizzazione di laboratori per apprendistato mestieri; recupero aree per agricoltura, Orti sociali. Il Suo programma prevede qualcosa in merito?
 
Prima di tutto è essenziale avviare un dialogo costruttivo con la proprietà. Abbiamo in programma una politica dei piccoli passi, tendente a sviluppare in quell’area un polo sportivo, realizzando primo tra tutti lo spostamento del campo sportivo.
 
 
 
Domanda n.14) Stretto controllo di ACEA e lotta per ritornare all’acqua pubblica, cosa le dice questa frase?
 
È necessario ed indispensabile uno stretto contatto con Acea, soprattutto per quanto riguarda i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Non è più tollerabile vedere ruscelli di acqua sparsi a macchia di leopardi per giorni e giorni prima che si intervenga.
 
 
 
Domanda n.15) Manutenzione strade e giardini; cartellonistica stradale; Fotocamere e Sicurezza, come si muoverebbe Lei su questo piano?
 
Non siamo contenti degli attuali interventi sulle strade perché il manto stradale realizzato non sempre è risultato adatto. Inoltre l’attuale Amministrazione non è intervenuta se non nell’ultimo anno. Noi provvederemo ad una manutenzione più attenta delle necessità. Per quanto riguarda la sicurezza provvederemo all’ampliamento dell’utilizzo delle foto trappole e della video sorveglianza, ed una maggiore collaborazione con le Forze dell’Ordine.
 
 
 
Domanda n.16) Per quanto concerne le scuole come intendete rispondere alla necessità della popolazione presente e soprattutto alla impellente necessità di strutture da realizzare nel breve periodo?
 
Prevediamo l’ampliamento degli attuali locali scolastici e prendiamo in considerazione la costruzione di una nuova struttura nella zona del Parco Sassone.
 
 
 
Leggi le risposte dei candidati a Sindaco:
Carlo Colizza     Gabriella De Felice     Stefano Enderle     Fabio Martella     Gianfranco Venanzoni
Il candidato sindaco Stefano Cecchi ha preferito non rispondere al nostro appello.

Allagamenti dal Fosso delle Scopette - Problema Risolto

Allagamenti dal Fosso delle Scopette - Problema Risolto Copertina    (commenti:1) (384)
Antonio Calcagni

 
Intorno alla metà del mese di settembre, ci sono giunte  numerose  segnalazioni da parte di Cittadini, che  hanno notato  un abnorme flusso di acque che scorrevano, nel fosso in oggetto, problema ben visibile soprattutto in corrispondenza  del ponticello che lo scavalca in viale della Repubblica, il tutto accompagnato da un fortissimo odore di fogna.
 
Una situazione anormale che, a detta dei residenti che abitano nei paraggi, poteva essere causata da una occlusione del canale di fogna a monte, che porta al depuratore, e che per questa ragione deviava il flusso direttamente nel fosso in oggetto.
 
Ad aggravare la situazione si aggiunge poi la totale mancanza di  manutenzione del suddetto fosso,che, periodicamente tracima, causando importanti allagamenti che interessano in particolare le abitazioni/locali, posti  alla fine di via Curiel.
 
Per tale motivo, in data 23 settembre, abbiamo provveduto ad inviare una Pec al Comune e per conoscenza all’Asl.
 
Vista la gravità del problema, nei giorni successivi abbiamo provveduto a contattare la segreteria del Sindaco e l’Assessore competente, ultimo in ordine di tempo, il colloquio diretto avuto con il Sindaco lunedì 14 ottobre.
 
A seguito di ciò, martedì 15 ottobre  è finalmente intervenuta una squadra d’intervento dell’Acea che ha provveduto a risolvere il problema, confermando che si trattava di un’occlusione della condotta che porta al depuratore.
 
Per evitare al massimo il rischio che il problema si possa ripetere, l’ingegnere dell’Acea che ha preso parte ai lavori,  ci ha assicurato una serie d’interventi strutturali, tra cui anche l’installazione di un dispositivo che segnala, in tempo reale, alla centrale operativa dell’Acea l’eventuale problema.
 
All’amministrazione comunale chiediamo: di farsi  parte diligente nei confronti della suddetta società, affinché le opere promesse siano effettivamente realizzate nel più breve tempo possibile; di attivare la proceduta per la manutenzione di tutto il percorso del suddetto fosso affinché si risolva, una volta per tutte, l’annoso problema degli allagamenti che colpiscono gli abitanti di via Curiel e dintorni.
 

ELEZIONI AMMINISTRATIVE: FABRIZIO DE SANTIS E GABRIELLA DE FELICE INSIEME!

ELEZIONI AMMINISTRATIVE: FABRIZIO DE SANTIS E GABRIELLA DE FELICE INSIEME!  Copertina    (commenti:1) (624)
Eleonora Persichetti

 
 
UNA COALIZIONE AMPIA E COESA PER GOVERNARE “INSIEME” MARINO
 
 
Marino, 5 agosto 2021 - “Fratelli d’Italia, Cambiamo e Rinascimento Sgarbi, insieme alle realtà civiche Una pagina da scrivere, Uniti si fa, Marino Giovane, Movimento 2.0, hanno dato vita alla loro coalizione in vista delle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre a Marino individuando Fabrizio De Santis quale Candidato Sindaco e Gabriella De Felice al suo fianco. Si è condiviso il programma, le idee e soprattutto lo spirito di grande collaborazione e voglia di fare che ha animato gli incontri propedeutici alla decisione di costruire insieme una coalizione. La parola d’ordine è “Insieme”!
 
Insieme, infatti, Fabrizio De Santis e Gabriella De Felice intendono condurre la campagna elettorale, “Insieme” intendono spiegare alla città il progetto di profondo cambiamento che incarnano, “Insieme” governeranno la città di Marino, con uno spirito nuovo di condivisione nelle scelte e profonda lealtà! “Insieme” rappresentano la vera novità politica delle prossime elezioni amministrative. La coalizione già da oggi proporrà incontri ad alte realtà territoriali che nelle prossime ore potrebbero unirsi al progetto, per ampliare “Insieme” la proposta politica.

Nativi digitali: l’educazione scolastica diventa 4.0 grazie al "blended learning"

Nativi digitali:  l’educazione scolastica diventa 4.0 grazie al "blended learning"  Copertina    (commenti:1) (826)
Eleonora Persichetti

 

Dagli esperti i benefici di una nuova tecnica di apprendimento misto

 

Migliora l’interesse degli studenti nei confronti della lezione, aumenta il tasso di concentrazione e l’interazione con i docenti, stimola la creatività dei bambini e li prepara a un futuro digitale. Sono questi alcuni dei preziosi benefici sui più piccoli del “blended learning”, nuova tecnica di apprendimento misto che, secondo gli esperti, rappresenta il trend educativo del 2020.

 

L’avvento delle nuove tecnologie ha cambiato in maniera radicale il panorama educativo dei nativi digitali. Basti pensare che, secondo una recente indagine dell’American Health Association pubblicata sul portale della CNN, il 42% dei bambini al di sotto dei nove anni trascorre in media tre ore al giorno davanti allo schermo. Dato che si ripercuote sullo scarso tasso di attenzione in aula dal momento che, secondo una ricerca pubblicata su USA Today, il 67% dei bambini di fascia di età compresa tra i 6 e i 10 anni fa fatica a concentrarsi. Cosa bisognerebbe fare per renderli più partecipi durante le lezioni in classe? Gli esperti consigliano di utilizzare la tecnica del “blended learning”, apprendimento misto che combina il metodo tradizionale in aula con attività mediate da sistemi digitali e che, come riporta Forbes, rappresenta il principale trend educativo del 2020. Ma quali sono i benefici del blended learning per i più piccoli? Aumenta l’interazione con i docenti, rende l’istruzione più accessibile, stimola la loro creatività e li prepara a un futuro digitale.

 

“La giusta sinergia tra lezioni frontali e l’impiego di dispositivi tecnologici aiuta i bambini a essere più attivi e partecipi in classe – spiega Eva Balducchi, co-fondatrice di Baby e Junior College – Per questa ragione nella nostra scuola adoperiamo lavagne interattive touchscreen, tablet, microscopi digitali e computer come strumenti per stimolare la curiosità dei più piccoli, avvicinandoli non solo ad un approccio ludico, ma di utilizzo funzionale alle attività didattiche, cercando di sviluppare in loro anche uno spirito critico dello strumento così che ne limitino l’uso passivo. La tecnologia mette a disposizione strumenti utili per studiare e promuovere apprendimenti significativi attraverso l’attenta guida dei nostri docenti, esperti in campo pedagogico”.

 

Ma non è tutto, secondo una ricerca pubblicata su Psychology Today l’utilizzo di dispositivi tecnologici in classe migliora il rendimento scolastico degli studenti e li aiuta a essere più responsabili. E ancora, un’indagine della University of Michigan, pubblicata sulla CBS, afferma che il 62% dei docenti ritiene che il blended learning possa aiutare a colmare il gap digitale e a migliorare le lezioni. Mettere in pratica questa nuova forma di apprendimento, dunque, comporta un’evoluzione radicale del modo in cui docenti e partecipanti affrontano l’esperienza formativa.

 

Pensiero condiviso da Mariarosa Porro, pedagogista: “L’utilizzo di nuove tecnologie in aula permette di realizzare simulazioni, reperire informazioni da fonti diverse e confrontarle tra loro, scrivere testi a più mani in modo cooperativo, guardare video tutorial e svolgere esercizi interattivi. Sono tutte esperienze formative che prevedono un coinvolgimento attivo da parte degli alunni, utilizzando strumenti a loro familiari, e stimola la loro creatività. In questo modo la tecnologia diventa una risorsa aggiuntiva che integra nel progetto educativo e formativo quanto una volta era rappresentato dal semplice spazio e dai materiali utilizzati nel gioco scolastico”.

 

Ecco infine i benefici del “Blended Learning” come nuova forma di apprendimento scolastico:

 

  • Aumenta l’interazione tra docenti e studenti: l’utilizzo di strumenti tecnologici permette a entrambe le parti di comunicare in maniera più immediata ed efficace.
  • Migliora il tasso di concentrazione dei ragazzi: gli studenti riescono a immergersi totalmente nella lezione, partecipando in maniera attiva.
  • Rende l’istruzione più accessibile: i materiali didattici sono accessibili in qualunque momento anche da casa.
  • Stimola la creatività e rende gli studenti più responsabili: gli strumenti tecnologici permettono di tener conto del percorso formativo, gestendolo in maniera personalizzata.
  • Migliora il rendimento scolastico: gli studenti sono più invogliati allo studio delle materie e alla scoperta di novità da imparare.

Economia circolare e lineare: quali effetti sul clima?

Economia circolare e lineare: quali effetti sul clima? Copertina    (commenti:1) (1.160)
Domenico Brancato

 

 

L’economia Circolare consiste in un nuovo modo di produrre nel rispetto dell’Ambiente e del valore delle cose ed è basata sul riciclo e sul contenimento degli sprechi. Il principio è che un’economia per essere sostenibile non può continuare ad estrarre ulteriori materie prime in via di esaurimento, ma deve essere orientata alla conversione degli scarti per la produzione di nuovi prodotti e per il conseguimento di una serie di vantaggi di natura ambientale, sociale e climatica.

 

A differenza dell’economia Lineare, che si fonda sul prelievo di sempre nuove materie prime e sul consumo di massa, destinato a diventare materiale di scarto che alimenta l’incontenibile accumulo di rifiuti che, a loro volta, generano inquinamento e surriscaldamento (detto anche Riscaldamento climatico), che ha comportato e sta comportando il mutamento sempre più rilevante del clima terrestre, con conseguenti manifestazioni, sempre più frequenti, di fenomeni atmosferici estremi. Oltre a creare enormi diseguaglianze e conflitti etnici, a causa delle guerre che si scatenano per accaparrarsi le più importanti fonti residue di materie prime.

 

Sicché, l’economia Circolare si fonda:

 

· sulla considerazione che i rifiuti prodotti da industrie e privati non sono materiale di scarto, ma una seconda materia prima;

· sulla drastica diminuzione dello spreco a monte, attraverso la condivisione, con altri consumatori, di beni in buono stato, per evitare di buttarli o lasciarli accantonati ed inutilizzati;

· nell’arresto dell’inefficienza precoce dei prodotti, tramite la loro riparazione;

 

e persegue la seguenti finalità:

· produrre ex novo prodotti con materiali atossici e progettati per poter essere riutilizzati, allo scopo di ridurre, se non addirittura azzerare, gli scarti;

· allungare la vita dei prodotti;

· ridurre i rifiuti attraverso il riciclo, per creare nuova materia.

 

Al fine di conseguire i seguenti vantaggi:

· un risparmio netto, secondo dati del Parlamento Europeo, dell’8 % del fatturato annuo ( pari a ca. 600 miliardi ) di tutte le imprese Europee e la riduzione delle emissioni di gas serra del 2- 4 % , grazie alla prevenzione dei rifiuti, il riutilizzo dei materiali e l’ecodesign ( Ideazione e progettazione di oggetti d’uso con materiali di scarto);

· una maggiore sicurezza nei confronti della disponibilità delle materie prime;

· un aumento della competitività e dell’impulso all’innovazione e alla crescita economica;

· un incremento dell’occupazione che, secondo stime, nell’Unione Europea, con la transizione verso l’Economia Circolare, si prevede sia di circa 600 mila nuovi posti di lavoro,

· benefici verso i consumatori finali, poiché potranno contare sulla disponibilità di prodotti durevoli ed innovativi, tali da far risparmiare in termini economici, e migliorare la qualità della vita.

 

Fra gli esempi di Economia Circolare in Italia, rispondenti al conseguimento dei descritti obiettivi, meritano una citazione le realtà di seguito menzionate:

 

DACCAPO – Centro Ri-Uso di Capannori:

centro di raccolta sociale creato su iniziativa della Caritas e dell’Associazione “Ascolta la mia voce“ per ricevere la donazione di oggetti che non servono più o per farli riparare. Delle tre sedi operative, fra Lucca e Capannori, due effettuano la raccolta e la riparazione ed uno svolge la funzione di Emporio. Dove è possibile acquistare, attraverso una donazione, gli oggetti riparati o trasformati in un laboratorio all’uopo attrezzato, per insegnare un mestiere ed offrire opportunità di lavoro a persone in condizioni di difficoltà;

 

C.R.E.A: Centro Riuso ed Educazione Ambientale (Pergine Valsugana –Trentino):

dove è possibile donare o cedere, in contro vendita, oggetti e materiali in buone condizioni d’uso, come: posate, stoviglie, strutture di arredo, libri, abbigliamento, piccoli elettrodomestici, ecc. Allo scopo di stimolare e diffondere la cultura del riuso, tramite il conferimento di una seconda vita a ciò che non viene più utilizzato;

 

Eco Sistemi S.r.l – Rovereto:

azienda che si occupa della depurazione delle acque con un sistema brevettato nel 2014 che, grazie al reattore (Contenitore progettato per farvi avvenire una reazione chimica, costituito da un serbatoio alimentato da un flusso costante di materia comprendente reagenti, inerti, catalizzatori e parte del prodotto riciclato) – RCBR - (Rotating Cell Biofilm Reactor = Reattore a Biofilm a cella rotante), senza additivi chimici, forma naturalmente un film biologico di batteri attivi nel rimuovere gli inquinanti delle acque. Trattasi, in particolare, di un sistema che sfrutta:

 

· l’aereazione naturale, evitando i costi di funzionamento e manutenzione dei compressori d’aria;

· e un design (progetto di un oggetto d’uso destinato alla produzione industriale, in serie, secondo forme esteticamente rispondenti alla funzionalità dell’oggetto stesso) che utilizza materiali di scarto (tappi di plastica delle bottiglie), per la formazione dell’habitat per la crescita del film biologico attivo. Frutto di un brevetto tutto italiano, che oggi viene applicato per risolvere i problemi di depurazione, anche da sostanze poco biodegradabili, di acque reflue;

 

Carte ecologiche Favini:

azienda dedita alla produzione della gamma “Crush”(residui dei prodotti vegetali di seguito citati) di Favini, di carte colorate dalla consistenza tattile particolare, realizzata nel laboratorio di Rossano Veneto, che si distingue dai tradizionali metodi di produzione per le materie prime impiegate. Dato che si avvale dell’utilizzazione dei sottoprodotti dell’industria agroalimentare per la lavorazione di: agrumi, uva, ciliegie, kiwi, nocciole, mandorle, lavanda, mais, olive e caffè, a loro volta sottoposti ad un complesso trattamento, utilizzando elettricità idroelettrica autoprodotta.

 

Tutte iniziative meritevoli di grande considerazione, per l’assoluta coerenza con i principi dell’Economia Circolare, che ci si augura possano diffondersi copiosamente su tutto il territorio nazionale, ovviamente con finalità compatibili con le esigenze di smaltimento e di utilizzazione produttiva degli scarti prevalenti nelle singole aree.

 

Però, in attesa che ciò accada, il contributo più immediato alla diffusione di tale sensata tipologia di Economia, potrebbe e dovrebbe arrivare da un più generale cambiamento delle abitudini dei consumatori, rivolto a contrastare le conseguenze di una incontrollata e smodata produzione di rifiuti che, indirettamente, contribuisce ad incrementare le emissioni di gas serra (Anidride carbonica – CO2-; Protossido di azoto – N2O -; l’Ozono – O3 -; Metano – CH4 – ; Vapore acqueo; Esafluoruro di zolfo -SF6 –, impiegato come isolante elettrico; e gli Alocarburi, fra i quali i Clorofluorocarburi - CFC -, impiegati come propellenti per aerosol, come agenti refrigeranti e per la produzione di materie plastiche espanse).Contributo, per il conseguimento del quale basterebbe mettere in pratica, diligentemente, i seguenti punti, praticabili a livello individuale, del tanto invocato rispetto della Regola delle “ 5 R”:

 

· Riduzione dei rifiuti: scegliendo prodotti sfusi o che abbiano minori volumi e pesi di imballaggio ed evitando gli sprechi, come ad esempio: acquisto di prodotti in esubero; impiego degli shopper monouso ( sacchetti di plastica o carta con manici, distribuiti ai clienti di negozi per il trasporto di merce acquistata al minuto ); parziale utilizzazione della carta, a scuola ed in ufficio; la sostituzione delle bottigliette di acqua minerale, con le durature borracce rifornite con acqua del rubinetto o prelevata alle fonti;

· Raccolta differenziata: imparando a distinguere i materiali che compongono i prodotti dei quali ci si vuole disfare, per conferirli separatamente negli appositi contenitori, secondo le modalità indicate;

· Riuso degli oggetti ancora utili: prima di decidere se considerare un oggetto rifiuto, occorre ponderare se la sua utilità è inevitabilmente cessata o può trovare ulteriori possibilità di utilizzazione, come ad esempio per i barattoli di vetro, contenitori vari, indumenti, libri, elettrodomestici, ecc;

· Riparazione: di tutto ciò che si presta a questa provvidenziale operazione, un tempo usuale, per prolungarne l’efficienza e ridurre la massa dei rifiuti.

 

Per evitare di condividere il deprecabile ruolo passivo di rassegnati o indifferenti spettatori del sempre più frequente ripetersi di eventi che, complice la cattiva gestione del territorio, causano l’incontenibile progressione di degrado ambientale. Le cui conseguenze, a livello nazionale, da qualche anno, producono i disastrosi e luttuosi effetti documentati dalla cronache quotidiane.

 

Situazione in gran parte imputabile all’andamento dei mutamenti climatici, dovuti, secondo fonte ISAC-CNR ( Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima), al fatto che la temperatura, nel nostro Paese, si sta elevando più velocemente della media globale e delle altre terre emerse del pianeta.

 

Come dimostra la differenza, rispetto al trentennio 1971-2000, del nuovo record di + 1,45°C, raggiunto nel 2014, contro il + 0,46°C, verificatosi a livello globale. Conseguentemente, in Italia, la tendenza dell’innalzamento della temperatura, basato sui rilevamenti dei dati degli ultimi decenni, si stima possa essere di 1,5 °C superiore a quella della media delle terre emerse e del doppio di quella di tutto il pianeta, se non verranno messe in atto, a breve, drastiche ed efficienti misure di contenimento, da parte di tutti i Responsabili delle attività fonti delle pregiudizievoli citate emissioni.

 

Non esclusa l’influenza dell’ingente schiera di consumatori che, specie in coincidenza delle festività Natalizie, con l’incremento degli acquisti, spesso:

· eccedenti, rispetto alle effettive necessità;

· voluttuari;

· ed orientati verso strenne, magari di poco valore, ma contornate da appariscenti, corpose, inutili ed effimere confezioni che, in parte, finiscono con l’accrescere, irresponsabilmente, i cumuli abusivi di rifiuti indifferenziati, contribuiscono a peggiorare il già gravissimo problema della carenza di smaltimento.

 

Dato che le discariche esistenti “autorizzate”, nonostante i forzati ampliamenti, hanno raggiunto e superato il limite della capienza, e la quasi impossibilità di reperire siti, comunali e regionali, disponibili per la realizzazione di nuovi invasi di dimensioni idonei a soddisfare l’attuale perdurante esigenza di smaltimento dell’enorme mole giornaliera di rifiuti indifferenziati, proveniente dalle più svariate aree.

 

Ciò premesso, le alternative ipotizzabili, per evitare di subire l’invasione degli effetti materiali della diffusa ed annosa noncuranza o inadeguatezza nell’affrontare il problema, e le gravi conseguenze di natura igienico-sanitaria e di compromissione della vivibilità, già in atto in molte realtà urbane (vedi Roma, in particolare), si ritiene possano trovare riscontro nelle seguenti soluzioni:

· adoperarsi per adottare tutti gli accennati accorgimenti rivolti a produrre meno rifiuti possibili e, compatibilmente con la disponibilità dei previsti idonei ambienti, trasformare, autonomamente, la componente organica (ca. 1/3 della produzione totale) in compost;

· acquistare prodotti realizzati con materiali totalmente o prevalentemente riciclabili;

· eseguire scrupolosamente la differenziazione dei resti inevitabili;

· programmazione, da parte dei Comuni, in gestione autonoma o consorziata ,della realizzazione di Impianti di Compostaggio e del Trattamento Meccanico Biologico dei Rifiuti –TMB -;

· o andare incontro al pagamento di ancora più onerose tariffe TARI, per sostenere gli enormi costi derivanti dal trasporto e conferimento dei famigerati prodotti, presso gli ancora disponibili siti, distanti dal luogo di produzione (anche esteri), ed attrezzati per il loro stoccaggio, trattamento e trasformazione.

 

Soluzioni che ovviamente interessano anche la Cittadinanza locale, nonostante la pur provvidenziale attuazione del sistema di raccolta differenziata “porta a porta“ nelle zone di pianura, abbia già consentito di ridurre del ca.55 % il conferimento di rifiuti indifferenziati in discarica. Conferimenti, che seppur destinati a ridursi, in seguito all’estensione del nuovo metodo di raccolta su tutto il territorio comunale; poiché, come già accennato, le discariche, sia:

· per la mancanza di ulteriore capacità ricettiva;

· per in alcuni casi, le conseguenze dell’ inquinamento imputabili al percolato;

· per il notevole deprezzamento del territorio circostante, che comporta la loro presenza

 

costituiscono motivo di accesi ed annosi contenziosi, fra Cittadini ed Istituzioni, riguardanti la contrastata possibilità della loro ulteriore utilizzazione e l’ubicazione di eventuali nuove realizzazioni; ne deriva una situazione che non lascia ben sperare per l’immediato futuro. Il che impone, precauzionalmente e responsabilmente, la necessità dell’impegno ad incrementare, quanto più possibile, la propensione al raggiungimento dell’obiettivo “ZERO DISCARICA“ se non si vuole correre il rischio di andare incontro ad una, non utopistica, generale condizione di emergenza.

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico BRANCATO

OFFICINA ARTE E CULTURA - Fabbrica di sogni

OFFICINA ARTE E CULTURA - Fabbrica di sogni Copertina    (commenti:1) (2.277)
la Redazione

 
Come e quando nasce questo progetto?
 
Il progetto di Officina Arte e Cultura nasce grazie a quattro persone: Giulia Ortenzi, Biagio Iacovelli, Martina Fiore e Giuliano Calandra.
 
È un progetto che abbiamo tenuto nel cassetto (per ovvi motivi) per circa due anni.
 
Veniamo tutti da esperienze artistiche importanti nel teatro, nel cinema e nella danza e abbiamo sentito la necessità di unire la nostre professionalità e trovare un spazio dove poter realizzare la “nostra” idea di fare arte.
 
Quali attività offre la vostra “Officina”?
 
Officina Arte e Cultura sta proponendo una serie di laboratori per bambini, ragazzi e adulti: corsi di teatro, di danza, un corso di scrittura creativa, un corso di musical e il percorso di naturopatia: questo per quanto riguarda la formazione.
 
A breve inizieremo a proporre spettacoli per le famiglie e stiamo pensando ad una stagione “adulti”.
 
Non mancheranno incontri e seminari con importanti personaggi del mondo dell’arte (ballerini coreografi attori registi scrittori).
 
Il nostro territorio offre diverse possibilità di fare sport sia individuale che di squadra, ma non è presente una sala da concerto, cinema o teatro o comunque uno spazio per la promozione della cultura a disposizione della cittadinanza. Come lo immaginereste voi di Officina Arte e Cultura?
 
Manca e se ne sente la mancanza!
 
È questo che ci ha spinto ad aprire qui la nostra sede e portare le nostre attività.
 
Il nostro è un territorio pieno di giovani ci sono tante famiglie con bimbi piccoli: tanti genitori tra i 30 e i 40 anni.
 
Immaginare uno spazio non è difficile, noi però crediamo che sia più importante far capire quanto sia necessario avere nel nostro comune un polo culturale che possa accogliere e dare la possibilità di esprimersi, di allenare anche l’anima oltre che i muscoli.
 
La speranza che abbiamo è di crescere come associazione e di poter essere un piccolo (per ora) punto di riferimento per chi vorrà avvicinarsi al mondo dell’arte e della cultura.
 
Progetti per il futuro?
 
Oltre ad ampliare agli spettacoli e i corsi che abbiamo in programma, il progetto è di riuscire a creare una vera e propria accademia delle arti, una scuola professionale e riconosciuta per la formazione di nuovi talenti che siamo certi essere anche qui nel nostro territorio.
 
Oggi iniziamo come la prima scuola di teatro a Santa Maria delle Mole e per noi è già un grande risultato ma, ovviamente, non possiamo fermare qui i nostri sogni.
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