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L’uovo č il simbolo della Pasqua, perchč rappresenta la vita che nasce, ma anche il mistero. Si narra che la Madonna facesse giocare Gesų Bambino con delle uova colorate e che il giorno di Pasqua, tornata sul sepolcro del Figlio, vi trovasse alcune uova rosse sul ciglio.

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Cinema Teatro "La Primula": la vera storia raccontata da un protagonista

Cinema Teatro "La Primula": la vera storia raccontata da un protagonista Copertina S. Maria delle Mole (1.788)
Carlo Capaldi

 
 
Con mia grande gioia vedo che, su qualche gruppo facebook, spesso si parla ancora, con tanta nostalgia, dell'unico cinema esistito a S. Maria delle Mole, e leggendo un po' qua e là, ho visto che sono uscite fuori storie che non rispecchiano del tutto la realtà dei fatti. Per questo mi è sembrato carino chiarire qualche pagina di storia del nostro paesello.
 
Il cinema venne inaugurato nel 1954 e la sua prima proiezione in programma fu "Bolide Rosso", un film sulle auto da corsa con il mitico Tony Curtis.
 
All'inaugurazione non andò tutto secondo i piani, infatti, il primo spettacolo doveva andare in onda alle ore 15:00 ma per un piccolo screzio tra il proprietario del cinema “Colonnello Aurelio Languasco” e l'allora responsabile della prefettura, quest'ultimo non gli fece arrivare per tempo il Nulla Osta per l'avvio della nuova attività. già richiesto da tempo.
Mio papà mi ha sempre detto che il modo di fare del colonnello non era del tutto apprezzato, soprattutto dalle alte sfere giuridiche, un uomo che aveva combattuto nell'ultimo conflitto e si portava dietro ancora qualche acciacco da militare tradizionalista.
 
Alla fine, dopo tanta insistenza da parte di tutti, sopratutto della moglie, non che unica sostenitrice della costruzione della struttura, la Sig.ra “Nella Matteucci” (terrore di noi bambini ogni volta che ci si avvicinava alla cassa con il suo fare da nobile emiliana) arrivò finalmente il "VIA" e alle ore 20:00 con gran gioia di tutti, il cinema "La Primula" aprì definitivamente i suoi battenti.
 
Papà mi raccontava che il cinema con i suoi 780 posti non ce la fece a sopportare la richiesta e la gente si portò la sedia da casa, sedendosi alla bene e meglio.
 
Da lì in poi, la programmazione previde l'apertura il martedì, il giovedì, e naturalmente il sabato e la domenica e in tutti i giorni di festa come Natale, Pasqua, Liberazione ecc.
 
Ogni giorno, tranne che nel fine settimana, c'era sempre un film diverso, questo era dovuto al fatto che S.Maria non aveva una piazza di mercato così grande da poter permettere di tenere un film in programmazione per piu di 2 giorni.
 
L'estate, quando il pubblico calava per l'esodo estivo, per richiamare quella poca clientela che rimaneva in paese, si faceva una programmazione "A botta sicura": questa consisteva nel riproporre i film che durante gli anni avevano avuto un incasso maggiore e la gente, non avendo come oggi piattaforme con 500 – 600 film da scegliere, tornava volentieri a rivederlo.
 
Mio padre fu  "l'unico operatore" per tutta l'esistenza del cinema, entrò nelle grazie del Colonnello già molto prima della Primula, infatti si conobbero nel lontano 1949 al "Cinema Tevere" alla Magliana, dove papà, finita la guerra, si adattava a fare un po' di tutto così come la maggior parte dei ragazzi italiani di quel tempo e qui, dopo aver intrapreso e rubato con gli occhi i piccoli segreti del mestiere, e sopratutto con la voglia di fare, sostituì il vecchio operatore andato in pensione.
 
Quindi Languasco non volle altro che papà, se lo portò dietro da Via dell'Imbarco a Piazza della Repubblica (questo era il vecchio nome della piazza di S. Maria) come un figlio da crescere.
 
Poi nel 1958 il cinema rimase senza cassiera perché la precedente, per cause familiari, dovette lasciare, e dopo un po' di colloqui comparve mia madre, per tutti "Anna del cinema". La storia per i vecchi di S.Maria da qui in poi è cosa nota.
 
La sala durante tutta la sua attività rimase chiusa soltanto una volta, ed era il 22 settembre 1963, i proprietari non volevano assolutamente mancare all'evento, e fu quando si sposarono i miei genitori.
 
Il cinema ha visto e sopportato tutti i cambiamenti che l'evoluzione della tecnologia del tempo presentava, come dai i film in bianco e nero e poi definitivamente a colori, dalla proiezione chiamata dagli addetti ai lavori "Panoramica", al famoso "Cinemascope", dove la maggior parte dei cinema dovettero sostituire lo schermo dal classico quadrato al rettangolare, perché quest'ultima evoluzione prevedeva una proiezione più coinvolgente, dal cambiamento del classico audio ad espansione frontale al famoso "sensurround", che non era altro che riportare lo stesso audio a doppia pista magnetica sulla pellicola per rendere solo un effetto eco, al solo pensare agli effetti di oggi col dolby surround fa sorridere, ma a quel tempo era un grande cambiamento e "La Primula" con le sue modifiche ha sopportato tutto ciò uscendone alla grande; ma aimè alla crisi del cinema italiano che scoppiò fra gli anni 1976 - 1985 non resistette.
 
In Italia in quel periodo chiusero più di 6.000 sale.
 
E dire che nel mondo le produzioni cinematografiche non andavano affatto male, infatti, in quel periodo comparvero saghe come Guerre stellari, la trilogia dei Superman, i film del Padrino, il primo Rocky per chi non lo sa ad esempio e del 1976, la serie degli Squalo e tanti altri.
 
Ma in Italia le TV private in forte espansione, lenta ma inesorabile, distrussero la mia Disneyland ei ogni volta che vedo "Nuovo Cinema Paradiso", mi vengono  gli  occhi lucidi.
 
In pochi, pochissimi sanno che dal 1976 l'operatore del Cinema "La Primula" ero io, e per me il cinema è stato un mondo magico.
 
Papà, vedendo la mia passione per quel lavoro, lentamente mi insegnò a montare il film.
 
Infatti era impensabile trasportare la pellicola a grandezza naturale, pertanto veniva suddivisa in rulli da 20 - 30 minuti per poi montare il tutto in due tempi da 50 minuti o 1 ora ciascuno, infine durante l'ultimo spettacolo venivano rismontati.
 
La cosa si faceva davvero interessante quando c'erano film della durata di oltre tre ore del tipo Ben-Hur, Via col Vento, I 10 comandamenti, vi assicuro che c'era veramente da ridere.
 
Mi insegnò poi a proiettare e riconoscere il tempo esatto di quando aprire l'obbiettivo e far partire il fascio di luce che avrebbe illuminato lo schermo con l'avvio del film ed altre cosette che rendeva questo mestiere così meraviglioso e affascinante.
 
Quando capì che ero pronto a stare in cabina da solo, preferì dare una mano a mamma alla cassa, soprattutto dopo che i miei avevano preso in gestione il cinema nel 1970, i vecchi proprietari erano ormai stanchi dell’esperienza.
 
E quando qualcuno gli chiedeva facendo il biglietto: "A Enrì' ma oggi non ce il film?”, rispondeva: "tranquilli c'è già chi se ne occupa", ma non ha mai detto chi fosse, troppo modesto mio papà.
 
Addirittura mi costruì uno sgabello per arrivare alla messa a fuoco che poi pian piano non servì più.
 
Scusate, ma adesso qui, sulle varie pagine dei forum, ho letto alcune fantasie tipo "le pellicole venivano date molto usurate", ma dai, ma chi avrebbe pagato l'affitto di un film già sapendo che era rovinato o danneggiato?
 
Dovete sapere che ogni volta che c'era il ritiro del film, dentro le bobine in metallo c'era un rapporto sullo stato del film, e se tante volte era stato tagliato qualche fotogramma per problemi accidentali, veniva citato e approvato dalla casa madre con sua responsabilità per ogni eventuale comparsa di ogni tipo di problema futuro; certo l'incidente poteva sempre capitare, e qui entrava in gioco l'abilità dell’operatore, magari bastava solo un foro della pellicola rovinato per il tanto passaggio sui denti di trazione del proiettore che portava la pellicola inevitabilmente a spezzarsi, e quindi vai giù di acetone a risaldare il fotogramma, lo sapevate che la proiezione porta 36 fotogrammi al secondo? e il suddetto ripristino non era visibile ad occhio umano.
 
Ma "La Primula" è stato testimone di tante storie e cronache, di gente comune e vicine a noi.
 
 
Ce ne sono davvero alcune molto carine, come di mamma che sapendo perfettamente della situazione economica di alcune famiglie, faceva pagare un biglietto ed entravano in quattro/cinque oppure di papà che era cacciatore, e come ogni cacciatore che si rispetti, aveva un cane da caccia che teneva nel retro del cinema in un recinto.
 
Ebbene un giorno, non si sa come, Fritz uscì dal suo recinto, ed entrò nel cinema da una porta laterale che accedeva direttamente sul palcoscenico.
 
Il destino volle che quella sera in programmazione c'era "I Satanici riti di Dracula" in quegli anni 'sto tipo di film andavano alla grande, adesso voi immaginate due occhi verdi che si muovevamo un po' ovunque illuminati dalla luce del proiettore magari mentre Dracula usciva dalla tomba: mia mamma alla cassa mi raccontava che le persone uscivano chi bianche in viso, chi con i capelli rizzi e gli dicevano "Anna a sto film ce qualcosa che non va".
 
Quando si scopri il mistero, papà dovette interrompere la proiezione perchè sia i miei sia il pubblico stavano tutti all'ingresso sentendosi male dal ridere.

Poi abbiamo avuto anche i controlli SIAE (Società italiana degli autori editori), si piazzavano vicino alla cassa per assicurarsi lo stacco del biglietto dove poi c'era l'ufficialità dell'incasso.
 
A mia memoria abbiamo avuto questo controllo naturalmente per “Lo Squalo”, “Il Padrino”, e poi udite udite anche “Per Grazia Ricevuta”, “Serafino” e “Lo chiamavano Trinità”, tutti film che hanno dato una bella rivincita sui filmoni americani.
 
La Primula era anche teatro ed è stato anche sede dello "Zecchino d'oro", presentato dal famoso Ciro Tortorella,  anche set cinematografico con Maurizio Arena nel 1976 nel film "La Padrona è servita", per non parlare delle sublimi recite fatte dai nostri concittadini come "L'Avaro" con Giuseppe Piangerelli o "Il Diavolo in mutande" con Antonio Bove.
 
Non me ne vogliano i tanti altri che hanno calpestato il palcoscenico della Primula, siete stati tantissimi ma queste due rappresentazioni me le sento ancora sulla pelle perché, per quanto piccolo, feci da galoppino dietro le quinte.
 
Per quanto mi riguarda quindi sono stati anni meravigliosi ed indimenticabili.
 
E qui siamo arrivati al 1980, già qualche anno prima papà trovò un impiego come operaio, perchè le entrate del cinema non coprivano più le spese per il mantenimento, ma ai miei gli scocciava veramente tanto abbandonare l'unica risorsa sociale che a quel tempo S.Maria aveva.
 
Ma oramai amareggiati e stanchi di tanta energia non ricambiata, accettammo la proposta di vendere, ed a luglio dello stesso anno, il cinema "La Primula" cessò di esistere.
Io di tanto in tanto, avendo ancora le chiavi, entravo per ascoltare il rumore dei ricordi, papà e mamma non vollero entrare mai più.
 

Lanterne Cinesi, tanto belle quanto pericolose

Lanterne Cinesi, tanto belle quanto pericolose Copertina Nazionali (1.783)
Domenico Brancato

MULTE E DIVIETI PER CHI LANCIA LANTERNE CINESI SENZA LA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE DELL’AUTORITA’ COMPETENTE

Le lanterne cinesi o lanterne volanti  oKhom fai, come è noto sono piccole lanterne di carta che si sollevano in aria per effetto dello stesso principio che consente di far alzare le mongolfiere.

Esse sono composte da una struttura rigida rivestita di  carta, comprendente  al loro interno una fonte di calore che, scaldando l’aria, ne  consente  il sollevamento.

In Italia non esiste una specifica legge che ne disciplinil’uso, anche se non mancano normative regionali e ordinanze comunali che pongono limiti e divieti.

Motivo per cui, per le modalità  da rispettare  per l’utilizzazione, per affinità con le lanterne cinesi, si fa ricorso al contenuto dell’art. 57 del  testo Unico di Pubblica Sicurezza R.D. 18 Giugno 1931, n° 773, secondo il quale: “Senza licenza dell’autorità di Pubblica Sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciare razzi, accendersi fuochi d’artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, o in genere fare esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato, o nelle sue adiacenze, o lungo una via pubblica o in direzione di essa”.

Ne discende pertanto  che senza apposita licenza, “sarebbe” vietato il  lancio in aria delle, apparentemente, innocue lanterne.

Ciò, anche:

  • per effetto del sequestro, ritiro e divieto di vendita nazionale di un particolare tipo di lanterna cinese disposto il 3 Marzo dal Ministero della Salute, in quanto: “A seguito di analisi effettuate  dal Centro Regionale Amianto del Lazio, nel cordino che sostiene la struttura della lanterna è stata riscontrata la presenza di amianto friabile. Le cui fibre sono cancerogene per inalazione ( responsabili del mesotelioma pleurico), in tal caso il soggetto più a rischio è colui che maneggia direttamente  la lanterna, toccando il cordino, la fibre di amianto possono sfaldarsi essendo di materiale friabile (praticamente amianto puro); ugualmente il rischio di dispersione delle fibre si può avere quando l’articolo ricade a terra”;
  • e del disposto dell’Art. 703 del Codice Penale, che oltre a  ribadire sostanzialmente  il contenuto del citato testo Unico di Pubblica Sicurezza, aggiunge le previste sanzioni per i trasgressori, consistenti: “ in una ammenda fino ad euro 103 e la pena dell’arresto fino ad un mese, se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone “.

In riferimento a quanto sopra esposto, per evitare gravi rischi per la salute dei cittadini ed  in considerazione del potenziale pericolo che tali dispositivi possono rappresentare per l’innesco di incendi, soprattutto durante la stagione estiva, molti Comuni, in ottemperanza alla richiamata normativa,  hanno emanato, specie per  tale periodo,  ordinanze che impongono  il divieto di lancio delle lanterne senza regolare autorizzazione e disposto,per i trasgressori, l’applicazione di multe  pecuniarie da 25 a 500 euro (Art. 7 bis, comma 1  D.Lgl. 18 Agosto 2000, n. 267. In qualche caso elevate  da un  minimo di 5.000 ad un massimo di 15.000 euro, oltre ad ulteriori sanzioni penali ed amministrative previste dalla legge ed al  sequestro dei prodotti oggetto della trasgressione.

Ma poiché il lancio delle lanterne, in genere, è una festosa sfida fra Bambini impegnati in numerosi tentativi finalizzati a conquistare il primato della  quota più elevata, i genitori, a prescindere dalle imposizioni normative, farebbero bene, autonomamente, oltre che a munirsi delle apposite autorizzazioni, ad  accertarsi che i dispositivi manipolati ripetutamente  ed inconsciamente dai loro figli, dispongano di  caratteristiche qualitative tali da escludere i non trascurabili citati rischi derivabili da contaminazione da  amianto.

 

 

Articolo redatto dal Professor D. Brancato

Intervista alla Sindaca di Ciampino sul passaggio a livello di Casabianca

Intervista alla Sindaca di Ciampino sul passaggio a livello di Casabianca Copertina Nazionali    (allegati)    (commenti:5) (1.779)
Antonio Calcagni

 
Il passaggio a livello di Casabianca sembra che abbia ormai le ore contate.
 
Sull’argomento abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con la Sindaca di Ciampino, Emanuela Colella, che ha risposto così alle nostre domande.
 
Sindaca, in queste ultime settimane si sente parlare sempre più spesso del progetto  di  eliminazione del passaggio a Livello di Casabianca,  cosa c’è a riguardo di concreto?
 
Il Comune di Ciampino ha presentato il progetto per la realizzazione del sottopasso di Casabianca.
 
Un intervento ambizioso, per un importo complessivo di 17 milioni di euro, finanziato tramite il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, programmato dalla Regione Lazio e realizzato da Astral, che vedrà nel dettaglio:
• la realizzazione di 7 nuove intersezioni a rotatoria e l’adeguamento di quella esistente in via dell’Ospedaletto intersezione Via Cuneo;
• l’esecuzione del sottopasso carrabile alla linea ferroviaria Roma-Velletri nella traversa all’intersezione con la nuova strada;
• l’esecuzione di un sottopasso ciclopedonale alla linea Ferroviaria Roma-Velletri in prossimità dell’attuale passaggio a livello;
• la realizzazione di 3 nuovi collegamenti viari di penetrazione, classificati come strade urbane di quartiere di collegamento tra la SP Via dei Laghi, il nuovo tracciato in variante e i quartieri urbani a sud della via dei Laghi;
• l’adeguamento del tracciato esistente di via dell’Ospedaletto nel tratto compreso tra via Asti e via dei Laghi.
 
Un passo avanti decisivo per realizzare quella idea di Città che abbiamo condiviso con tutti i cittadini che hanno sostenuto il nostro progetto amministrativo.
 
Una infrastruttura nevralgica che la Città ha atteso per anni e che questa Amministrazione ha portato finalmente a casa, senza proclami, lavorando tutti i giorni con costanza e con il solo obiettivo di raggiungere questo straordinario risultato.
 
Sindaca, possiamo già parlare di tempistiche?
 
Alla luce del cronoprogramma presentato dalla Regione e da Astral, possiamo annunciare che il cantiere per la realizzazione del sottopasso di Casabianca sarà inaugurato l’anno prossimo.
Ricordo che il progetto mira ad intervenire su un’arteria stradale importante, la via dei Laghi, utilizzata dai pendolari di diversi Comuni, con l’obiettivo di diminuire il traffico di lunga percorrenza migliorando sia la sicurezza stradale che la salvaguardia dell’ambiente.
 
Un altro tassello importante nel disegno della Città che stiamo realizzando: bella, vivibile, a basso impatto ambientale, con infrastrutture innovative ed a misura d’uomo.
 
Ringraziando ancora la Sindaca per la sua disponibilità nei nostri confronti, disponibilità che ha dimostrato anche in occasione di un precedente incontro, con oggetto, delucidazioni su via Capanne di Marino, noi cittadini di Santa Maria delle Mole non possiamo che essere contenti se quest’opera verrà realizzata al più presto.
 
Un attivismo di questa amministrazione che ci fa molto piacere e per certi verso invidiamo.
 
Ora però una domanda sorge spontanea.
 
A quando l’eliminazione anche del passaggio a livello di Santa Maria delle Mole, oppure il progetto è quello di farlo diventare un reperto museale dell’era Post industriale?
 

A Santa Maria delle Mole il Natale č giā arrivato

A Santa Maria delle Mole il Natale č giā arrivato Copertina S. Maria delle Mole    (audio/video) (1.770)
Antonio Calcagni

 
Una grande emozione ha attraversato piazza Togliatti quando, lo scorso sabato, 13 novembre, sono state accese le luminarie di Natale della nostra Cittadina, un’illuminazione di gran lunga più bella e coinvolgente di sempre.
 
L’evento denominato “Luci in Allegria” fa parte del più ampio ed articolato progetto “Ripartiamo Insieme”. Un progetto che nella primavera scorsa ha partecipato e vinto, con oltre 2.100 preferenze, il concorso “Sei tu a decidere” del Bilancio Partecipato, uno strumento messo in piedi dalla precedente Amministrazione comunale.
 
Scopo del “Bilancio partecipato”, quello di essere uno strumento di coinvolgimento di: Associazioni, Comitati, Enti pubblici e privati, ditte, ma anche dei singoli Cittadini nella formazione delle scelte amministrative.
 
In conformità con le linee guida del concorso, lo scopo del nostro progetto “Ripartiamo Insieme” è racchiuso in queste due sole parole.
 
Infatti, dopo il triste periodo della pandemia, che speriamo sia definitivamente alle nostre spalle, e che ha lasciato profonde ferite nel tessuto sociale, ma anche in quello economico, era indispensabile un rilancio.
Rilancio che doveva passare attraverso una serie di eventi culturali e sociali quali: Il recupero e la promozione del tratto di Appia Antica, la realizzazione di quelle iniziative che nel passato avevano dato prova di essere particolarmente apprezzate dai cittadini, vedi Notte Bianca e Natale a Santa Maria, Sagra dell’arrosticino a Frattocchie oppure di Pane e Vino per le strade di Marino, come anche la realizzazione di vari tipi di corsi, uno per tutti, quelli organizzati dall’Associazione Scacchi in Tour.
 
Il Progetto ideato da Ele Viaggi e Paciotti foto è stato fatto proprio, con entusiasmo e dedizione, e per la prima volta insieme, dalle Associazioni commercianti di: Santa Maria, Frattocchie e Marino, oltre a Legambiente Appia Sud il Riccio, ADS scacchi in tour, e dal nostro Comitato di Quartiere.
 
Con l’evento “Luci in allegria”, Santa Maria delle Mole si inserisce a pieno titolo tra quelle iniziative natalizie che in questi ultimi anni si sono sviluppate in varie parti del territorio nazional, e che, con il giusto sostegno delle locali amministrazioni, sono riuscite a diventare delle formidabili occasioni di sviluppo turistico.
 
Ci auguriamo quindi che l’attuale amministrazione comunale sappia cogliere questa grande opportunità, che a giudicare dai primi passi ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare un grande ed affermato evento.
 
Promosso a pieno titolo anche il Bilancio Partecipato, che ha dimostrato essere stata un’ottima intuizione dell’amministrazione Colizza, a tal proposito, ci auguriamo anche qui, che la nuova amministrazione intenda istituzionalizzarlo.
 
La cerimonia di accensione delle luminarie, seguita da diverse migliaia di persone, compresi i tantissimi bambini, incantati da questo enorme luccichio, ha avuto, a mio parere, condiviso credo da moltissimi Cittadini, una caratteristica particolare che lascia ben sperare: sono stati invitati a presiedere alla cerimonia sia il Sindaco uscente, Carlo Colizza, sia quello subentrante, Stefano Cecchi.
 
Ora che le nostre strade e piazze sono illuminate al meglio, bello sarebbe che anche i cittadini facessero la loro parte, adoperandosi al massimo per realizzare, sui propri balconi terrazzi e giardini, con altrettanta fantasia, delle bellissime decorazioni.
 
Iniziativa propedeutica ad un eventuale concorso “Il Balcone più Bello” che questo Comitato potrebbe lanciare per il prossimo anno.
 
A nome del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, un ringraziamento va a Massimo Caucci, quale presidente della locale Associazione Commercianti, ma soprattutto un grazie va all’ideatore e realizzatore del progetto, Andrea Paciotti.
 
 
La foto in copertina è stata realizzata da Mauro Corsaro.

Anche il Comune di Marino "Ti aiuta a rimanere a casa"

Anche il Comune di Marino "Ti aiuta a rimanere a casa" Copertina S. Maria delle Mole (1.767)
Domenico Brancato

L’Assessorato alle Politiche Sociali ed alle Attività Produttive del Comune di Marino, come tanti altre realtà in Italia in questo momento difficile, per venire incontro alle persone anziane ed in difficoltà, non in grado di provvedere direttamente al soddisfacimento delle proprie esigenze primarie, ha istituito il servizio gratuito “TI AIUTIAMO A RIMANERE A CASA”, per la consegna a domicilio di generi alimentari e farmaci.
 
Il servizio, a cura degli Operatori della Cooperativa Alteya, in collaborazione con i Presidenti delle Associazioni di Categoria, che hanno provveduto a reperire le attività commerciali disponibili ad aderire all’iniziativa, è già attivo ed è richiedibile tramite il numero verde 800941483, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 20.00 e sarà assicurato fino al 3 aprile 2020.
 
Inoltre, la Società Schiaffini Travel SpA informa che ha deciso, per evitare o ridurre l’esigenza dei detentori di autoveicoli di uscire da casa, di sospendere, su tutto il territorio comunale, il Servizio di sosta a pagamento, a partire dal 13 marzo 2020. Pertanto, nel caso siano stati emessi, nella predetta data, dei preavvisi di CONTRAVVENZIONE, è possibile chiederne l’annullamento, inviando un’e-mail a: marinososta@schiaffini.com , con gli estremi del pre- avviso.

Natale 2019 in Allegria a Santa Maria delle Mole

Natale 2019 in Allegria a Santa Maria delle Mole  Copertina S. Maria delle Mole (1.762)
Eleonora Persichetti

 

La manifestazione, giunta alla seconda edizione, ideata e realizzata dal famoso fotografo Andrea Paciotti insieme AL SUO STAFF, ai commercianti di Santa Maria delle Mole e con il Partenariato del Comune di Marino, caratterizza in modo significativo il Natale a Santa Maria delle Mole. L’atmosfera natalizia si fa sentire con un programma ricco di appuntamenti a partire dall’8 dicembre, quando ci sarà l'Inaugurazione con l'apertura del VILLAGGIO DI BABBO NATALE e il PRESEPE ARTISTICO oltre alla banda musicale e alla sfilata natalizia.


Innanzitutto c'e la realizzazione suggestiva di un presepe realizzato TOTALMENTE a MANO e allestito su una superficie di 70 metri quadri a Piazza S. Sciotti che avrà come tema Marino e le sue Frazioni. Circa un anno di lavoro per realizzarlo e sono stati usati: carta, polistirolo, legno e muschio, oltre a tanta creatività e unione, CI SARA LA POSSIBILITA' DI AMMIRARE TANTISSIMI DIPINTI RELIGIOSI REALIZZATI A MANO.

 

L’illuminazione del presepe è curata nei minimi particolari. Il ciclo giorno-notte scandisce il tempo e colora con tinte sempre differenti tutta la scena, l’accensione di stelle e effetti vari oltre al movimento di tantissimi personaggi. Un’opera di grande importanza e fascino che non mancherà di conquistare i suoi visitatori. Ci sara' anche la CASA DI BABBO NATALE e la raffigurazione con orsi e renne del POLO NORD fino ad arrivare al GIARDINO INCANTATO.

 

E’ aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 15,00 alle 19,00 e sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,30 con spettacoli di animazione, musica, e artisti di strada.
 

TUTTO questo a Santa Maria delle Mole per un NATALE UNICO dall'8 dicembre fino al 6 gennaio 2020.

 



Per info: 345-6285193
fb: natale in allegria
fb: notte bianca in allegria

Come ed a chi pagare il "bollino verde impianti termici"

Come ed a chi pagare il "bollino verde impianti termici" Copertina Nazionali (1.734)
Domenico Brancato

 

 

Si informa la Cittadinanza che, dopo perduranti rimpalli di competenza fra l’amministrazione provinciale e quella Comunale sulla destinazione dell’importo del versamento, con delibera di consiglio N° 14 del 3 giugno 2019, è stato inequivocabilmente stabilito che, a partire da Settembre 2019, l’importo del Bollino in questione dovrà essere versato, tramite Bonifico Bancario o Postale, con le seguenti modalità:

 

  • Beneficiario: Comune di Marino;
  • Importo: 9,00 Euro;
  • IBAN: IT30H0895121900000000031020;
  • Causale: Pagamento Bollino Verde.

 

La cadenza del pagamento è, di norma,  biennale, mentre solo per i nuovi impianti è previsto in coincidenza della loro attivazione ed il successivo dopo 4 anni.

 

Si precisa che la forma di pagamento per Bonifico è dovuta alla momentanea difficoltà burocratiche dell’avvio della procedura. Procedura che, a regime, prevede che i futuri  pagamenti siano corrisposti direttamente al Personale addetto al controllo, in occasione della consegna del Bollino.

 

Comunque, secondo quanto riferito dal titolare dell’Ufficio compente, in risposta alle segnalazioni di difficoltà pervenutele al riguardo,gli Utenti che sono impossibilitati  a  pagare con Bonifico, potranno corrispondere la somma dovuta, nel proprio domicilio, quando sarà loro recapito il Bollino.

 

Per ogni eventuale ulteriore necessità di chiarimenti telefonare al n. 06 93662233.

 

Articolo redatto dal Prof.  Domenico Brancato

RACCOLTA SUPPLEMENTARE  DI  PANNOLONI  E PANNOLINI.

RACCOLTA SUPPLEMENTARE  DI  PANNOLONI  E PANNOLINI. Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (1.730)
Domenico Brancato

Si informano gli iscritti al ruolo TARI di Marino che, oltre al prelievo in fase di svolgimento “dell’Indifferenziato e materiali non riciclabili”, comprendente pannolini e pannoloni, qualora avessero l’esigenza di maggiore frequenza di prelievo di quest’ultima tipologia di rifiuto (pannoloni),è possibile richiedere un ritiro supplementare.

Per fruire però, del  servizio aggiuntivo, gli Utenti dovranno  compilare e protocollare l’allegato Modulo: “Richiesta di agevolazione 2° passaggio raccolta RSU residui”, corredato della documentazione in esso elencata.

Scarica il Modulo

A meno che non si preferisca, per la compilazione del Modulo stesso, rivolgersi direttamente  ai Servizi Sociali (Tel. 06 93662348), nei giorni di Martedì dalle ore 9,00 alle  12,00 e il Giovedì, dalle ore 10,00 alle 12,00 e  dalle 15,30 alle 17,30.

Una volta accertata la rispondenza e l’entità dell’esigenza,l’Ufficio competente provvederà ad organizzare ed attuare, previa comunicazione  all’Utenza dei relativi dettagli di svolgimento, l’integrazione  del servizio.

Comunque, per ulteriori informazioni e chiarimenti a riguardo è disponibile il servizio Comunicazione: URP (Tel. 06 9336622280).

 

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

 

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