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Notte bianca 2019 . . . in allegria!

Notte bianca 2019 . . . in allegria! Copertina    (audio/video)    (commenti:2) (1.025)
Francesco Raso

9^ Edizione della NOTTE BIANCA IN ALLEGRIA
21 SETTEMBRE
SANTA MARIA DELLE MOLE
INGRESSO GRATUITO
 
 
Santa Maria delle Mole: una cittadina giovane, attiva, dinamica, vivace, con un tessuto sociale ricco e solidale che intende appropriarsi del suo orgoglioso passato, continua a stupirci con la sua vitalità.
 
Dopo un festa patronale che ha visto coinvolti migliaia di visitatori è ora la volta della Notte Bianca in allegria, una manifestazione che quest’anno festeggia la sua 9^ Edizione e che si sta imponendo nello scenario sud-est romano e dei  Castelli, basti pensare che la  precedente edizione è stata apprezzata da oltre 16.000 partecipanti.
 
Un evento organizzato dall’associazione locale dei Commercianti di cui Massimo Caucci ne è il Presidente ed Andrea Paciotti è l’organizzatore operativo dell’evento.
 
Un’associazione che non finisce mai di stupirci per il suo instancabile attivismo.
 
Quest’anno il programma è veramente da capogiro, sono infatti previste una serie di attività, tra cui: musica Country e salsa, artisti di strada, spettacoli di fuoco, bolle di sapone giganti, esibizioni delle scuole locali, sfilata di Alta Moda presentata da Celli Spose e poi zone riservate allo Street Food ed alle  giostre; mentre gran parte dei negozi della nostra cittadina saranno aperti.
 
Un palco sarà allestito su viale della Repubblica nelle vicinanze di Mimmo Sport, a seguire ci sarà l’area  “Street Food”, per poi continuare fin quasi alla farmacia dove saranno previsti una serie di  eventi.
 
Altri due palchi verranno poi allestiti rispettivamente nelle piazze: Palmiro Togliatti e Sandro Sciotti/ Via Manzoni, mentre artisti vari si esibiranno sia nella zona dell’Eurospin che in via Silvio Pellico. Una manifestazione che di fatto si svilupperà quindi  su gran parte delle strade/piazze che, potranno essere chiuse al traffico veicolare.
 
La manifestazione  sarà presentata dall’ormai famoso artista Paciullo.
 
E sarà allietata da una schiera  infinita di artisti, tra cui:  Danilo Brugia; Daniela Martani; Mago Lupis; Stefano Fabrizi; Marina Marchione; Marco Passiglia; Nino Taranto; Luca Guadagnini; Alessandra D’Angelo; Il figli delle Stelle; Giulia Amendola; Mago Valentino; Geppo; Nico e Venticello; e  Lavinia Fiorani, la romantica.
 
Una notte che come si può vedere saprà accontentare  tutti i gusti e tutte le età.
 
Il Comitato di Quartiere, nell’invitare tutta la Cittadinanza a partecipare a questo, che si prospetta un evento unico nel suo genere, ringrazia: l’Associazione commercianti ed in particolare, Andrea Paciotti e Massimo Caucci, il loro staff, oltre che a tutti i singoli commercianti che con la loro completa ed incondizionata disponibilità renderanno possibile tutto ciò.
 
 
 
 
Antonio Calcagni Presidente del Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole
 

Chi fuma pių protetto dal virus?

Chi fuma pių protetto dal virus?  Copertina    (commenti:2) (829)
Eleonora Persichetti

La LILT ammonisce: informazione infondata e pericolosa, ecco perché
 

Un’informazione “infondata e pericolosa”, questa la posizione della LILT – Lega Italiana per la lotta contro i Tumori rispetto a quanto ipotizza uno studio condotto da un ospedale parigino su 300 soggetti, secondo il quale la nicotina proteggerebbe dal Covid-19. “Le vie aeree e i polmoni sono il principale bersaglio del virus ed è quindi un dato di fatto che i fumatori abbiano maggiori possibilità di sviluppare forme più acute di Covid-19. Distinguiamo bene quindi la nicotina in quanto sostanza alcaloide, dall’atto del fumare” - ha detto il presidente della LILT Nazionale Francesco Schittulli - “ e come LILT, ci riserviamo di analizzare il suddetto studio, basato allo stato attuale sull’osservazione causa-effetto. Non deve ingannarci il dato che indica che solo il 4,3% dei ricoverati per Covid risulti essere un fumatore. Tant’è che la fascia anagrafica più colpita dal virus è quella degli over 65, ovvero quella di per sé già meno interessata dalla dipendenza da fumo che, come è noto, registra il picco di incidenza massimo tra i 25 e i 44 anni”.

Non risulta, infatti, evidenza scientifica che dimostri, allo stato attuale, effetti favorevoli della nicotina sulla infezione da Covid-19. Ne tanto meno sulla stessa relativa prognosi. Peraltro, trattandosi di una patologia che determina una sindrome respiratoria (polmonite) con coinvolgimento vascolare trombotico, i fumatori restano soggetti a maggior grave rischio.

Il fumo è la seconda causa di morte nel mondo” ricorda infine l’oncologo Schittulli “e proprio con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale Senza Tabacco, il prossimo 31 maggio, non vorremmo mai che la paura per il virus che ci sta tenendo sotto scacco possa incoraggiare la dipendenza da fumo, causa, oltre che del cancro al polmone, anche di tante altre patologie gravi e pericolose per la nostra salute”.

Revocati i lavori per la costruzione della palestra al parco Lupini.

Revocati i lavori per la costruzione della palestra al parco Lupini. Copertina    (commenti:2) (2.189)
Antonio Calcagni

Nei giorni scorsi, diverse  sono state le  richieste  d’incontro urgente, avanzate dalle varie realtà associative che hanno a cuore il bene della nostra Cittadina, per discutere con l’amministrazione comunale sull’argomento palestra in costruzione  al parco Lupini.
 
Un appello prontamente accolto  che ha così  permesso un incontro già nella giornata di  giovedì  09-07.
 
All’incontro che si è svolto presso la sede comunale, erano presenti:  il coordinatore del Comitato spontaneo “No alla costruzione della palestra al parco Lupini” Eric Guggino; la presidentessa dell’associazione Genitori Primo Levi,  Simona Bisceglie ed il  sottoscritto presidente del  Comitato di quartiere di Santa Maria delle Mole,  oltre ovviamente a vari soci di tutte le tre realtà.
 
Folta e qualificata anche la controparte  guidata  dal Sindaco e completata  dalla presenza  del Vice Sindaco Tiberi, e dagli assessori:  Tammaro, Audino, Cerro e Santamaita. Presente anche il Presidente del Consiglio Comunale  Narcisi, ed i consiglieri di maggioranza Blasetti, Correani e De Petrillo.
 
Tutte  le realtà associative presenti, hanno espresso in modo categorico ed inequivocabile la loro netta contrarietà all’opera che, nata per soddisfare una legittima esigenza  degli alunni della scuola Elsa Morante, ha finito per diventare un opera del tutto sproporzionata alle reali esigenze dei nostri scolari.
 
Un’opera che, con le sue notevoli dimensioni  avrebbe, un forte  impatto negativo su tutta la zona, e renderebbero particolarmente laboriose e dispendiose le manovre per la sua  trasformazione giornaliera,  premessa indispensabile,  affinché possa essere  fruizione  sia dei bambini della scuola che da  tutti gli altri  cittadini. 
 
Di contro è  stato  proposto:
  • La realizzazione su un altro sito cittadino della suddetta palestra;
  • La realizzazione  presso il plesso scolastico Elsa Morante, di  una  palestra adeguata  alle reali esigenze dei piccoli scolari,
  • L’immediato ripristino del manto  appena divelto per consentire i rilievi archeologici.
Il Sindaco,  escludendo l’esistenza di siti alternativi, ha difeso la scelta portata avanti dalla sua Amministrazione,  tendente  a  valorizzare l’aspetto sportivo del parco.
 
Ha confermato  la volontà della sua Amministrazione, di rendere la palestra  fruibile e gratuita per  tutti,sottolineando le gravi conseguenze amministrative di una revoca.
 
L’unica possibilità che ha aveva lasciato alla trattativa era quella  di poter rivedere insieme a noi una riduzione dell’impatto ambientale dell’opera. Un margine ben piccolo per essere accettato.
 
 Questo quanto risultava dall’incontro di giovedì , ma probabilmente le nostre parole non sono cadute nel vuoto, tant’è che già da questa mattina, sono  cominciate  a circolare  voci di una profonda riflessione da parte dell’Amministrazione che poi nel pomeriggio si è concretizzata con la pubblicazione sull’albo pretorio della determina nr.  570 che di fatto annulla la gara di affidamento dei lavori per la realizzazione della suddetta palestra.
 
Ricordando che riconoscere i propri errori non è mai un segno di debolezza ma al contrario di forza, umiltà ed  intelligenza, si coglie l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata.
 
Ora tutti insieme dobbiamo  impegnarci affinché il mancato esborso per la  palestra  venga utilizzato per:  la scuola Elsa Morante, per il parco e più in generale per tutta la nostra cittadina di Santa Maria.
  
 
 
 
 
 
 

Percentuale di Rifiuti indifferenziati abbattuta del 53%

Percentuale di Rifiuti indifferenziati abbattuta del 53% Copertina    (commenti:2) (871)
Eleonora Persichetti

MULTISERVIZI MARINO: DATI DI DICEMBRE 2018

Risultati sempre più soddisfacenti per la raccolta differenziata porta a porta avviata in alcune zone della città di Marino. Dopo i dati lusinghieri del mese di novembre 2018 arrivano - a conferma della bontà del percorso intrapreso - quelli di chiusura anno.

 I numeri sulla quantità di rifiuti indifferenziati portati in discarica nel mese di dicembre 2018, infatti, ci parlano di 900.000 kg contro 1.700.000 dello stesse periodo del 2017. Un decremento, quindi, del 47% che conferma il buon andamento del servizio ed un incremento dei rifiuti differenziati a discapito del “secco residuo”.

La curva della percentuale di rifiuti indifferenziati, infatti (come si evince dal grafico) è scesa sempre di più negli ultimi mesi: da quando la Multiservizi dei Castelli di Marino ha iniziato la distribuzione del kit per la raccolta porta a porta nelle prime frazioni di Marino (maggio 2018) possiamo notare un costante decremento che ha consentito l’abbattimento della soglia del milione di kg, uno dei grandi obiettivi che l’azienda si era posta all’avvio di questo nuovo progetto.

Anche i dati di dicembre 2018 confermano che la raccolta differenziata porta a porta nelle prime zone di Marino servite sta dando i risultati sperati – commenta il presidente della Multiservizi dei Castelli di Marino, Walter Bravetti Certo non ci fermeremo qui, il percorso per centrare tutti gli obiettivi che con il progetto porta a porta ci siamo prefissi è ancora lungo ma la voglia di fare e di migliorarci è davvero tanta. In queste settimane stiamo lavorando incessantemente per l’avvio del sistema Porta a porta nell’ultima zona della città: il centro storico. Anche in questo caso ci serviranno l’aiuto e la collaborazione dei cittadini affinchè tutto funzioni al meglio ma sono certo che non mancheranno. A discapito di qualche comportamento incivile che, purtroppo, ancora riscontriamo, infatti, abbiamo dalla nostra molti residenti che amano il proprio territorio e che vogliono vederlo migliore”.

Al momento la raccolta differenziata porta a porta nella città di Marino serve oltre il 60% della popolazione. Nei primi mesi sono state coperte  le zone:Santa Maria delle Mole, Frattocchie, Cava dei Selci (Zona A) in questi giorni si sta ultimando la copertura di tutta la Zona B ( dopo Castelluccia, Fontana Sala, Due Santi, Spinabella, Costa Rotonda e Campofattore in corso le operazioni a Montecrescenzio).

Nei prossimi mesi, infine, partirà l’avvio del sistema di raccolta porta a porta anche nel centro storico di Marino.

 

Buone Feste 2019 a tutti!

Buone Feste 2019 a tutti! Copertina    (commenti:2) (802)
Eleonora Persichetti

A tutti i cittadini, ai lettori, agli Enti e alle
Associazioni del territorio,
ai Comitati di quartiere, ai nostri collaboratori
Cari lettori,
 
in occasione delle imminenti festività, la Caporedattrice, Eleonora Persichetti, e il Presidente del Comitato di quartiere di S. Maria delle Mole, Antonio Calcagni, desiderano invitare tutti ad un momento di riflessione che, fuori da ogni polemica, strumentalizzazione o rumore, rimetta al centro i valori universali della pace, dell’accoglienza, della fratellanza e della solidarietà.
 
Questi valori, che vedono un’occasione di riscoperta nel Natale – tempo significativo per le tradizioni e radici del nostro Paese – e accomunano le culture di tanti popoli, vengono più che mai difesi ed esaltati su questo portale che nasce e si evolve come un luogo privilegiato di acquisizione e condivisione di informazioni riguardanti il territorio e non solo.
 
Promuoverli e coltivare relazioni è infatti parte del cammino che percorriamo tutti insieme, ogni giorno, nella consapevolezza di quanto sia importante sentirsi parte di una squadra e agire per la costruzione della società del domani.
 
Gli anni che passano non sono mai anni facili, la crisi economica e, quindi, del commercio locale, la convivenza con i piccoli e grandi problemi quotidiani, ci mostrano che c’è ancora tanto da fare, ma noi vi ringraziamo perché siamo cresciuti molto in questi due anni pieni di attività. Abbiamo aperto nuove sezioni, nuove rubriche, ci siamo contornati di collaboratori validi e proattivi. Non sono certo mancate le osservazioni critiche, ma quelle si sa, fanno parte del gioco e aiutano a crescere.
 
Muovendo da queste considerazioni, rivolgiamo a tutti l’augurio di vivere il periodo che sta per iniziare con spirito di armonia e con uno stato d’animo che, nel rispetto delle idee e della storia di ciascuno, sia foriero di serenità.
 
L’auspicio è che il Natale sia “un bel momento”, come scriveva Charles Dickens, “un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono” e che l’anno nuovo, pur con tutte le difficoltà da affrontare, sia vissuto con ottimismo, con coraggio e tenacia e che, alla fine, diventi una fonte inesauribile di meritate soddisfazioni.
 
Eleonora ed Antonio

PERCHE’ LA STELLA DI NATALE?

 PERCHE’ LA STELLA DI NATALE? Copertina    (commenti:2) (431)
Domenico Brancato

DA QUANDO E PERCHE’ LA STELLA DI NATALE E’ DIVENUTA LA PIANTA PIU’ RAPPRESENTATIVA DEL NATALE?
 
La pianta comunemente conosciuta come Stella di Natale è originaria del Messico e dell’America centrale, dove cresce spontaneamente e raggiunge anche 4 metri di altezza. Mentre da noi, normalmente, non supera i 50 centimetri ed essendo coltivata in vaso, come pianta da appartamento, è divenuta, per la sua eleganza, tonalità cromatiche, e tradizione, da diversi decenni, il simbolo ornamentale più rappresentativo del Natale.
 
Per cercare di rispondere all’interrogativo in intestazione e fornire elementi sull’ attribuzione del simbolo alla pianta in questione, si fanno seguire alcune informazioni storico-leggendarie in proposito.
 
La pianta arrivò in Europa nel 1804 e a Berlino fu catalogata col nome botanico “Euphorbia Pulcherrima”. Successivamente, nel 1825, l’ambasciatore americano in Messico “Joel Poinsett” la portò negli Stati Uniti dove, in suo onore, fu chiamata “Poinsettia”. Dal 1950 , da quando in Germania fu coltivata anche come pianta da appartamento, la Stella di Natale è diventata popolare in tutto il mondo, come simbolo d’amore e di purezza, da donare soprattutto a Natale.
L’usanza, già molto apprezzata dagli Aztechi nel XVI secolo, nasce da un’antica leggenda che racconta: “In un piccolo villaggio del Messico, nella penisola dello Yucatan, viveva una bambina molto povera di nome Altea che, mentre tutti i bambini compravano regali da offrire a Gesù per Natale, lei non poteva permettersi di comprare nulla. Quel giorno, quando tutti gli abitanti del villaggio si recavano in chiesa per offrire i loro doni, Altea decideva, sconsolata, di rimanere in casa da sola, fin quando le apparve un Angelo che le suggerì di raccogliere dei fiori dai bordi della strada e di portarli in chiesa, come dono per Gesù. Precisando che il suo dono sarebbe stato il più apprezzato di tutti, poiché consisteva in fiori raccolti con amore. La bambina decise di seguire i suggerimenti dell’Angelo: raccolse i fiori, li portò in chiesa, li pose vicino all’altare e si mise a pregare. In poco tempo quell’umile omaggio si trasformò in una pianta con meravigliosi fiori di colore rosso: è cosi che nacquero le Stelle di Natale, come le conosciamo oggi”.
 
Da quella notte in Messico la pianta della Stella di Natale prese il nome di “Flores de la Noche Buena”, ovvero fiore della Notte Santa.
Purtroppo però, trattasi di un’essenza delicata la cui gradevolezza, se non si praticano cure adeguate, rischia di esaurirsi ancor prima dello scadere del ciclo delle festività. Per cui, si ritiene utile fornire alcune indicazioni, per evitare simili ricorrenti brevi durate di questa curiosa pianta, caratterizzata dalla presenza di piccoli fiori giallastri seminascosti all’interno di una corona di decorative brattee di varie dimensioni, generalmente di color rosso fuoco, ma anche rosa, bianche, gialle o arancioni.
Innanzitutto, dopo l’acquisto, è buona norma, estraendola dal vaso, controllare le radici che, qualora dovessero essere poche, sottili e scure, è meglio optare per altro soggetto con radici fitte e bianche. Ma anche in quest’ultimo caso, se il vaso dovesse risultare totalmente occupato dall’apparato radicale, per mantenere la vigoria della pianta, è consigliabile effettuare il travaso in un contenitore di dimensioni maggiori. Inserendo sul fondo e nello spazio che si viene a creare intorno alla zolla, del terriccio per piante da fiore misto a del materiale drenante ( Lapillo vulcanico o Perlite o pietra pomice, o sabbia). Allo scopo, non solo di impedire ristagni di acqua, ma anche di assicurare una indispensabile porosità nel terreno, per consentire la penetrazione e la circolazione di ossigeno. Affinchè le radici possano svolgere le loro funzioni vitali, quali la metabolizzazione degli elementi nutritivi e l’assorbimento dell’acqua.
 
Successivamente, per mantenere la pianta in buone condizioni, occorre adottare e praticare altre indispensabili accortezze e cure, quali:
 
  • non tenerla in stanze dove, anche di notte, è possibile che avvenga l’accensione di un lampadario, sebbene per pochi minuti, o di posizionarla nei pressi di luminarie poste sull’albero di Natare o altrove, per evitare la deformazione e la caduta delle foglie. Trattandosi poi di una pianta fotoperiodica (sensibile al complesso di reazioni che gli organismi vegetali presentano al ritmo ambientale giornaliero e stagionale dei periodi di luce e di oscurità), e brevidiurna (a giorno corto), lo sviluppo della fioritura viene stimolato dalla diminuzione a 8-10 ore di luce, rispetto a quelle di buio che, in Autunno-Inverno, dovrebbero avere una durata di 12-14 ore ( dalle 17 alle 7 del mattino ca.) giornaliere;
  • evitare di posizionarla nei pressi di termosifoni, caminetti e di esporla a correnti di aria fredda ed in locali con aria condizionata spinta. In quanto la condizione più rispondente alle sue esigenze risulta essere quella con temperature di 20-25 °C di giorno e 13-15 ° C di notte. Ed una volta individuata la giusta posizione non effettuare continui spostamenti: probabili cause di sofferenza dovuta all’alternanza di condizioni di luminosità e temperatura;
  • annaffiare solo quando il terreno risulta bene asciutto: in genere una volta a settimana in Inverno ed ogni due giorni d’Estate, integrandole con frequenti vaporizzazioni. Comunque l’importante è non lasciare il terreno per troppo tempo asciutto ed evitare i ristagni;
  • effettuare concimazioni, in piccole dosi, ogni ca. 30 giorni, soprattutto in Autunno, con fertilizzante naturale liquido contenente alte percentuali di fosforo (P) e potassio (k);
  • eliminare, quando necessario, gli steli rovinati e vecchi, per non disperdere sostanze nutritive assorbite dalla vegetazione non in grado di rifiorire. In Primavera poi, dopo la caduta delle brattee ( che non rappresenta una manifestazione di sofferenza, bensì una fase del normale periodo vegetativo); affinchè si creino i presupposti per una rifioritura nell’inverno successivo, è necessario tagliare ( proteggendo le mani con guanti per evitare le conseguenze dell’irritazione prodotte dal contatto con l’epidermite) gli steli con una lama bene affilata (escludendo le forbici, in quanto potrebbero piegare, in corrispondenza della recisione, i bordi dello stelo verso l’interno), ad una altezza dal terreno di 10 centimetri e cospargere la superfice dei tagli con cenere o del terriccio, per fermare la fuoriuscita di lattice;
  • in Primavera, possibilmente, portarla all’aperto, in posizione di penombra e, nel caso si avvertisse un’eccessiva crescita, per contenerla è possibile intervenire periodicamente con piccole recisioni fino ad Agosto, quando ha inizio la formazione dei fiori. Ad Ottobre, invece, può avvenire il trasferimento in casa, collocandola in un ambiente dove sia, come in precedenza precisato, per la maggior parte del tempo al buio.
 
Qualora si volesse effettuare la riproduzione, considerato che la pianta non produce seme, è necessario procedere, in Primavera-Estate, tramite il metodo per talea, prelevando circa 10 centimetri di apice dagli steli privi di fiori, e provvdendo all’eliminazione delle foglie lungo la parte bassa ed al dimezzamento di quelle superiori, prima di porla in mezzo bicchiere di acqua tiepida. Se dopo 15-20 giorni, come normalmente accade, sarà avvenuta la formazione di radici sufficientemente sviluppate, si potrà procedere all’interramento.
Circa le malattie che possono colpire la Stella di Natale è possibile che si verifichi la presenza di macchie scure sulle foglie ed il conseguente afflosciamento, appassimento e la caduta delle stesse. Oltre alla comparsa, su foglie e steli, di polvere grigia che tende a diffondersi rapidamente: sintomo di un attacco di Botrite. Manifestazioni che comunque è facile prevenire, evitando di eccedere con le annaffiature e ad asporre, per lungo tempo, la pianta alla luce e alle basse temperature.
 
Un ultimo consiglio è quello di tenere la pianta fuori della portata di bambini e animali domestici, perché il suo lattice altamente urticante, se ingerito in grandi quantità, potrebbe causare pericolosi manifestazioni di vomito e diarrea.
Infine, chi scrive affida a questa simbolica diffusissima pianta la trasmissione di un sentito auspicio, affinchè il 2021 diffonda nelle “menti” delle Persone di qualsiasi estrazione, ed in particolare di coloro che detengono il potere decisionale, a tutti i livelli, la consapevolezza che la salute costituisce il bene primario: in mancanza o carenza del quale, qualsiasi altro bene materiale perde ogni valore, ed il conseguimento di qualsivoglia aspirazione, spesso, diviene utopia.
Consapevolezza indispensabile, affinchè si possa avvertire la necessità di destinare le indispensabili attenzioni, le necessarie risorse economiche e le energie intellettive occorrenti per la conduzione di permanenti studi specifici ed aggiornamenti professionali, finalizzati all’acquisizione di conoscenze atte a predisporre strategie di prevenzione e tempestivi interventi in grado d’impedire il ripetersi di altre così estese e gravi pandemie. Nonché, di scongiurare il verificarsi di ulteriori manifestazioni di impreparazione, sprovvedutezza e di soccombenza nei confronti dell’attacco di altre eventuali insidiosissime insorgenze virali.
 
Tutto ciò per salvaguardare, il prezioso patrimonio della salute della Popolazione ed in particolare, di tutti coloro che svolgono attività nei vari settori operativi, in quanto artefici e responsabili della qualità della vita delle comunità in cui operano.

Cosa accade al parco di Via Bassi?

Cosa accade al parco di Via Bassi? Copertina    (commenti:2) (701)
Gianni Botta

 
È da qualche settimana che ci viene segnalata la chiusura del cancello del Parco di Via Bassi.
 
Il parco venne inaugurato nel 2013 con una cerimonia alla presenza delle Autorità cittadine e dei parroci Don Enzo e Don Bruno, che impartirono la loro benedizione.
La sua realizzazione rientrava tra le “opere a scomputo” effettuate dalle imprese edili a fronte dei permessi di costruire rilasciati dall’Amministrazione.
 
Sebbene non stiamo parlando dei parchi come quello dell’Acquasanta, di Villa Desideri o, per rimanere più vicini, del Parco della Pace di Cava dei Selci, quella di Via Bassi è un’area che insieme al Parco Falcone ed al Parco Spigarelli contribuisce all’offerta di spazi in cui le famiglie che risiedono a Santa Maria delle Mole possono passare qualche momento all’aperto in compagnia dei figli o ai ragazzi di socializzare.
 
Invece, come abbiamo detto, il parco è chiuso, inspiegabilmente, e non siamo riusciti a darci una spiegazione di come sia potuto accadere e chi sia il responsabile di questo che, a tutti gli effetti, riteniamo un abuso.
 
È per questo che, quindi, ci rivolgiamo all’Amministrazione Comunale affinché intervenga per restituire alla comunità questo angolo per consentirne la piena fruizione, prima che un altro pezzo di suolo pubblico finisca col diventare una proprietà di cui qualcuno pensi di poter disporre a proprio piacimento e per il proprio tornaconto.
 
 
L’immagine di copertina è presa da Google Maps.

"Luci in Allegria" L'accendiamo?

"Luci in Allegria" L'accendiamo? Copertina    (commenti:2) (1.232)
Eleonora Persichetti

Dopo lo stop forzato del 2020, causa emergenza Covid, il fotografo e organizzatore di eventi Andrea Paciotti può di nuovo riprendere con le manifestazioni legate al Natale. Ottenuta, insieme ad altre associazioni e professionisti, la vittoria al Bilancio Partecipato 2021 di Marino con il suo progetto “Ripartiamo Insieme”, premiato da 2.100 votanti, Paciotti ha infatti ideato e creato il suo terzo evento natalizio, che per questa edizione 2021/22 prenderà il nome di “Luci in Allegria”.
 
L’evento, che interesserà tutta l’area principale di Santa Maria delle Mole, inizierà sabato 20 novembre e terminerà domenica 9 gennaio 2022. Un Natale davvero magico, con treni luminosi, orsi polari giganti, un albero alto 14 metri, pinguini, foche, cigni, renne, passaggi luminosi, stelle, fiocchi, mongolfiere luminose, personaggi dei cartoni animati, pacchi regalo luminosi, Babbo Natale gigante, che cattureranno l’attenzione e i cuori di grandi e piccini e richiameranno tantissima gente dai comuni limitrofi.
 
“Vogliamo che questo Natale sia unico e che costituisca una ripartenza per tutti – spiega Andrea Paciotti –, soprattutto per i bambini. Nonostante alcune problematiche per la sua realizzazione, io e il presidente dell'Associazione Commercianti Frazioni di Marino Massimo Caucci, che ringrazio sentitamente, abbiamo lavorato davvero tantissimo insieme all’amministrazione comunale precedente e a quella attuale per regalare un evento natalizio da favola, con tantissime attrazioni e novità rispetto alle scorse edizioni, come ad esempio la sigla musicale realizzata unicamente per questo evento. L’obiettivo – conclude Paciotti – è ripartire insieme davvero, con i fatti e non con le parole, soprattutto per i cittadini, che hanno sempre sostenuto le nostre iniziative rispondendo puntualmente ‘presente’ con grande entusiasmo di fronte alle nostre proposte per la comunità”.
 
La visione delle luminarie e delle altre attrazioni sarà totalmente gratuita, dal momento che saranno visibili lungo tutta l'area commerciale di Santa Maria delle Mole.
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